Samuele Bersani è il terzo studio album del cantautore italiano Samuele Bersani, pubblicato nel 1997 dalla Pressing srl.
Tracce
Testi e musiche di Samuele Bersani, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti, tranne in "Coppa Uefa", "Figlio unico 72", "L'istinto".
Giudizi universali - 03:57 Coccodrilli - 04:05 Tonight - 04:12 Braccio di ferro - 03:46 Coppa Uefa - 05:28 Lolita - 03:53 Crazy Boy (scritta con Piero Fabrizi, suonata con la piccola orchestra Avion Travel) - 04:42 L'istinto - 05:15 La risposta - 03:45 Figlio unico '72 - 01:20 Ghost Song - 03:45
Le canzoni Giudizi universali e Ghost Song appaiono nel film Chiedimi se sono felice del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo
L'oroscopo speciale è il quarto studio album del cantautore italiano Samuele Bersani, pubblicato nel 2000 dalla BMG Ricordi e dalla Pressing. Nel disco è presente la canzone Replay che Bersani ha portato al Festival di Sanremo dell 2000 L'album è stato ripubblicato l'anno successivo con l'aggiunta della canzone Chiedimi se sono felice.
Tracce
Il pescatore di asterischi - 4:42 Morelli Mirko - 4:50 L'oroscopo speciale - 4:28 Non portarmi via il nome - 5:23 Lunedì - 5:19 Il fossile - 3:45 Senza titoli - 4:15 Isola - 4:19 Slavia - 3:37 Replay - 4:21 Chiedimi se sono felice - 2:43 (solo riedizione del 2001)
Quando atterra la mia vita mi si toglie l'acqua e si apre il tappo nella piscina d'inverno potevo avere nel contratto un'aureola con due ali e i fanali Mi approfitto del permesso di guardarti che mi dai da 55 metri in su è un po' lontano ma basta che ti vedo e che tu abbia un'aria millenaria come appiccica la colla dietro le fotografie non si stacca e se la strappi viene via il primo strato soltanto della nostalgia viene via, viene via e continuo a vivere tutte le mie situazioni a perdere e se mi volessi uccidere lunedì c'è già un qualcosa di scritto sul foglio ma non mi ricordo se nasce tuo figlio e io starò meglio Si è trasformato il territorio cambio lente a questo osservatorio la stella è andata più in basso e allatta dietro alle spalle di una nuvola con la luce che la scopre il rumore di un satellite mi tiene compagnia veramente è un temporale e vado via ritorno dopo un minuto quando non ci sei più neanche tu, neanche tu e continuo a vivere tutte le mie situazioni a perdere e se mi volessi uccidere lunedì c'è già un qualcosa di scritto sul foglio ma non mi ricordo se nasce tuo figlio e io starò meglio...meglio e continuo a vivere tutte le mie situazioni a perdere e se mi volessi uccidere lunedì c'è già un qualcosa di scritto sul foglio ma non mi ricordo se io starò meglio...meglio.....
Video
Il fossile
Sono nato in un teatro e ho sempre fatto il fossile da dieci anni vesto i panni di un superstite che si risveglierà. Casualmente il giorno di natale del panettone al plastico Gwyneth Paltrow ama un altro e si ricovera in una clinica. Sono buono e vi perdono ma non voglio lacrime posso piangere da solo è tanto che non torno a casa mia, ma il mio cane non sa più annusare per la carne in scatola guarda fuori i muratori dalle impalcature far la spia.. Scendi dal treno resta qui, spaventati e punta un po' di soldi anche su Dio scommetti a nome mio non ti ricorderai chi sei di colpo cambierai abitudini non hai avuto le vertigini sopra la Torre Eiffel perché c'era foschia... Ho tre madri e sette padri e un direttore artistico che mi sta per procurare un personaggio nuovo e una pubblicità. La campagna elettorale mangia qualsiasi spazio libero sopra i muri non c'è traccia della mia faccia ma in tutta la città.. Sono buono e vi perdono ma non voglio lacrime posso piangere da solo è tanto che non torno a casa mia, tutti in coro è un capolavoro la tua vena comica sembra prendere davvero di sicuro la malinconia Scendi dal treno, resta qui, spaventati e punta un po' di soldi anche su Dio scommetti a nome mio non ti ricorderai chi sei di colpo cambierai abitudini e dal silenzio ci comunichi che la felicità.
Video Chiedimi se sono felice Felicità improvvisa vertigine illusione ottica occasione da prendere parcheggiala senza frecce o triangolo tutti dormono già e si é spento il semaforo Ieri a te oggi io sono il prossimo quanto durerà io lo chiedo agli altri ma si vede che c'era un filo invisibile se n'è andata via resta la scenografia Felicità, ricordare é un pericolo come si elimina un quintale di fosforo?. E infatti, infatti non dimentico la mia fotografia e l'amore se non ce l'ho Ripeterei tutto quello che è passato comprese le tue bugie perché le scoprirei molto prima e senza aiuto Precipita dallo spazio un giocattolo di alta robotica è il futuro fantastico Ripeterei tutto quello che m'hai dato comprese le tue bugie perché le scoprirei molto prima e senza aiuto Felicità dichiarata fac-simile dal giudizio che ha rilasciato un orefice quella vera sarà senza un graffio di ruggine.
Caramella smog è il quinto studio album del cantautore italiano Samuele Bersani, pubblicato nel 2003 dalla BMG Ricordi.
Tracce
Socio di minoranza - 4:14 Il destino di un VIP - 3:55 Salto la convivenza - 4:17 Se ti convincerai (con Sergio Cammariere al pianoforte) - 4:26 Cattiva - 4:25 Concerto (con Rocco Tanica al pianoforte) - 3:38 Conforme alla CEE - 4:31 Meraviglia - 4:19 Binario tre (con Fabio Concato) - 3:30 Pensandoti/Caramella Smog intro - 2:25 Caramella Smog - 4:40
Video
Il destino di un VIP
Chi non è sereno dopo un crollo finanziario fa uno sport estremo alle terme di Boario si riposa sul telo soffiando dentro la cannuccia mentre affonda l'impero e lo stemma non si può più affiggere Chi non ha una casa non si sdraia sugli allori prima che sia invasa si accaparra due braccioli della sala d'aspetto con l'incubo che un treno merci passi ai piedi del letto e lo agganci trascinandolo con sé La vita è un po così una certezza che scivola Il destino di un vip ha una durata aritmetica e si dovrebbe prestare attenzione a tutto quello che cè scritto sopra a una postilla senza scappatoia un materasso sta in fondo al burrone ad attutire il rischio di fratture un pò più avanti c'è una scorciatoia una scorciatoia Per fermarsi a riva con il panfilo affittato vende l'esclusiva ad un redattore capo che a luglio e agosto (la tiratura) ogni settimana (la tiratura) gli trova un posto (la tiratura) La tiratura sale su se il tipo di titolo ha un carattere sessuale se il tipo di titolo non è fatto per pensare se dietro a quel titolo c'è un sorriso da annerire a colpi di biro sul tavolino instabile di un bar Insomma è così una certezza che scivola Il destino di un vip ha una durata aritmetica E si dovrebbe prestare attenzione a tutto quello che c'è scritto sopra a una postilla senza scappatoia Anche un bambino pretende un visone gli interessi e l'assicurazione per stare dentro ad una mangiatoia La vita è un po così una certezza che scivola di mano... in mano di mano... in mano
Meraviglia Hai resistito ai devastanti effetti del mio passaggio e per la cronaca ricordo l'ora e i minuti esatti lo dico senza retorica Purtroppo non era solo un gioco per provocare un comportamento ogni reazione serviva a poco nemmeno dirsi addio Come mi avrebbe mai dato aiuto un'espressione dell'ottocento? Fra le macerie del terremoto non ero stato mai Meraviglia una risata con l'eco rimbalza cadendo in piedi il mio pensiero rendendomi allegro Cammino ubriaco trascinandomi via come un foglio spazzato attraverso la strada vado su per le scale e non guardo mai giù se mi concentro riesco a restare in equilibrio E mi risveglio appiccicato a un muro come se fossi una pubblicità con un risvolto di muschio cresciuto sul mio vestito in una manica fra le macerie del terremoto ho festeggiato il mio compleanno nella baracca che ho fabbricato non sono entrato mai di questa stella che ho messo a fuoco io sono l'unico proprietario la uso come mio lampadario nel buio che si fa Meraviglia ho stabilito il mio record di resistenza alla vita e stranamente mi sento leggero Cammino ubriaco sotto il cavalcavia salutando i bidoni cresciuti sull'erba tra il freddo dei vetri ho pensato anche a te i tuoi abbracci così taglienti Barcollo spaesato trascinandomi via come un foglio spazzato attraverso la strada vado su per le scale e non guardo mai giù se mi concentro riesco a restare in equilibrio in equilibrio in equilibrio...
L'aldiquà è il sesto studio album del cantautore italiano Samuele Bersani, pubblicato nel 2006 dalla Fuori Classifica Edizioni Musicali.
Tracce
Lascia stare - 3:41 Occhiali rotti - 4:40 La soggettiva del pollo arrosto - 4:13 Lo scrutatore non votante - 3:30 Sicuro precariato - 4:31 Una delirante poesia - 4:12 Maciste - 3:34 Come due somari - 3:47 Il maratoneta - 4:24 Sogni - 9:46
recensione:
L'aldiquà
di Massimiliano Severi da: ondarock.it
E' arrivato l'atteso seguito di "Caramella Smog", album pluripremiato al Lugi Tenco 2004 che segnava la maturità artistica del cantautore romagnolo. Già abile paroliere e forte di uno stile originalissimo nel panorama della musica leggera italiana, Bersani si conferma sensibile ai temi di attualità e di quotidianità attraverso una consolidata attitudine provinciale e con il consueto gergo metaforico in chiave paradossale, volto a una maggiore semplicità di correlazione alla lucida visione della realtà.
Nonostante l' artwork si presenti pieno di colori sgargianti, con l'estate alle porte, spiccano il tema scottante della guerra in "Occhiali Rotti" (canzone dedicata a Enzo Baldoni) e il concetto di precarietà totale dell'individuo in "Sicuro Precariato" (forse l'episodio migliore del disco), che rappresentano al meglio la componente legata all'attualità, insieme a "Lo Scrutatore Non Votante", uscito come primo singolo abbondantemente in anticipo su iTunes e radio, che riassume perfettamente l'aspetto di contraddizione e di sbandamento di "greyman", protagonista della traccia video inclusa.
"L'Aldiquà" è l'immagine del mondo terreno attraverso la quale l'autore racconta pensieri ed esprime sentimenti in chiave ironica su un filo conduttore di malinconia più spesso che in passato e sui ricordi nostalgici legati alla città natale Cattolica, dove ha scritto e registrato l'album. Malinconia e flusso di ricordi trovano il proprio apice in "Una Delirante Poesia", esprimendo anche una rinnovata attenzione per musicalità e arrangiamenti come struttura portante delle nuove canzoni, che in alcuni casi si aprono a diverse tipologie di reazioni, intrise di speranze, volte alla ricerca della concretezza in "Lascia Stare", o nelle soluzioni fantastiche del super eroe "Maciste".
In "Caramella Smog" era già tangibile una predilizione per gli arpeggi di chitarra acustica a ridimensionare l'uso del pianoforte che aveva contraddistinto gran parte della produzione degli anni 90, in questo caso la tendenza è la stessa, anche se c'è da riscontrare un calo di vivacità della sezione ritmica e, se vogliamo, una minore attenzione alla tecnica esecutiva, che si traduce in fluidità di espressione emotiva, come a rimarcare la componente malinconica e a risaltarne l'intimità.
La musica nasce contemporaneamente alle parole in fase di registrazione favorendo un dinamismo creativo più coeso nel caratterizzare ogni singolo episodio nell'equilibrio tra l'istintività e la complessità meditata di alcuni passaggi, dai momenti acustici a quelli più suonati, completandone un mosaico tuttavia non concettuale nell'insieme. Ancora una volta spicca Roberto Guarino tra i coautori delle musiche, ma ci sono anche Tony Puja, Armando Corsi e Luciano De Crescenzo(alias Pacifico) a contribuire alla riuscita di un disco nel complesso molto compatto e coinvolgente, anche nell'ascolto integrale visto il timing contenuto, e all'elevata qualità media delle canzoni rispetto ai precedenti lavori di Bersani, maggiormente sbilanciati tra episodi più e meno riusciti.
Video
Lascia stare
Lascia stare tutto quello che non vedi è inutile fissarsi,andare con lo sguardo oltre le montagne del quadro che hai davanti Se vuoi vittoria avrai vittoria se vuoi sconfitta avrai sconfitta ma poi destino e naftalina, mai Non chiuderlo in soffitta Lascia stare tutto quello che non vedi è inutile fissarsi andare con lo sguardo oltre i marciapiedi solcati dai passanti Se vuoi ragione hai ragione a proseguire col tuo istinto ma non cambiare direzione, vai avanti sempre dritto Primo giorno di lavoro Già un reclamo e sono fuori il tavolo svuotato dagli oggetti inutili Torna la giacca nell'armadio e si può far la scommessa che non riuscirà a ricambiare tutto l'amore che mi hai saputo dare Lascia stare tutto quello in cui non credi è inutile fissarsi andare con lo sguardo oltre le pareti dei muri che hai davanti Se vuoi ragione hai ragione a proseguire col tuo istinto ma non cambiare la benzina, mai nel mezzo di un tragitto o ti saboterai da sola un brivido e poi te ne pentirai che masochismo è il tuo E' un meccanismo autodistruttivo dai che arrivo Primo giorno di lavoro già un reclamo e sono fuori il tavolo svuotato dagli oggetti inutili Torna la giacca nell'armadio e si può far la scommessa che non riuscirà a ricambiare tutto l'amore che mi hai saputo dare Lascia stare tutto quello che non vedi e togliti quei guanti finché non c'è una legge che te lo vieti Appoggiati ai miei palmi se vuoi ragione avrai ragione a proseguire col tuo istinto ma non cambiare la benzina, mai nel mezzo di un tragitto
La coincidenza è logica, di trovarti qua lo sapevo già in anticipo Avevo un numero e l'ho perso, poi ho lasciato la tua fotografia su ogni tavolo fino a che per caso un giorno ho letto un ritaglio che ti riguardava In poche parole eccomi a sorprenderti, torno in qualità di vecchio scheletro intrappolato nella trincea, dissotterrato da una marea ho superato ogni ostacolo e sono finalmente riemerso fuori nell'ossigeno E un racconto inedito da vivere prima di stenderlo come cemento sopra le righe dritte sulle pagine da capo a margine sarebbe inchiostro che non si imprime più si è seccato ormai molti anni fa al primo capitolo Un viaggio fermo in biglietteria fissato per scappare via dalle barriere che si alzano non servirebbe a niente adesso se non fosse valido E un racconto inedito da leggerci negli occhi aprendoli e non delimiterei un confine prima di ripetere certe abitudini togliamo ai gambi tutte le spine E una delirante poesia in febbre leggera che ti regalo Devo mettermi a pensare quale piano alternativamente avrei ma è impossibile fermare un asteroide quando è in transito Cambi sempre titolo per non decidere, il sole intanto fatica a uscire resta dietro la riunione delle nuvole raccolte in alto sul campanile Cambi sempre titolo per non decidere, non metti il punto per non finire mentre avanzi a piedi scalzi nel disordine, io ti avviluppo con le mie spire