FABRIZIO DE ANDRE...

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  1. tomiva57
     
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    Morire per delle idee

    Morire per delle idee, l'idea è affascinante
    per poco io morivo senza averla mai avuta,
    perchè chi ce l'aveva, una folla di gente,
    gridando "viva la morte" proprio addosso mi è caduta.

    Mi avevano convinto e la mia musa insolente
    abiurando i suoi errori, aderì alla loro fede
    dicendomi peraltro in separata sede
    moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè
    ma di morte lenta.

    Approfittando di non essere fragilissimi di cuore
    andiamo all'altro mondo bighellonando un poco
    perchè forzando il passo succede che si muore
    per delle idee che non han più corso il giorno dopo.

    Ora se c'è una cosa amara, desolante
    è quella di capire all'ultimo momento
    che l'idea giusta era un'altra, un altro movimento
    moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta
    ma di morte lenta.

    Gli apostoli di turno che apprezzano il martirio
    lo predicano spesso per novant'anni almeno.

    Morire per delle idee sarà il caso di dirlo
    è il loro scopo di vivere, non sanno farne a meno.

    E sotto ogni bandiera li vediamo superare
    il buon matusalemme nella longevità
    per conto mio si dicono in tutta intimità
    moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè,
    ma di morte lenta.

    A chi va poi cercando verità meno fittizie
    ogni tipo di setta offre moventi originali
    e la scelta è imbarazzante per le vittime novizie
    morire per delle idee è molto bello ma per quali.

    E il vecchio che si porta già i fiori sulla tomba
    vedendole venire dietro il grande stendardo
    pensa "speriamo bene che arrivino in ritardo"
    moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta, va bè,
    ma di morte lenta

    E voi gli sputafuoco, e voi i nuovi santi
    crepate pure per primi noi vi cediamo il passo
    però per gentilezza lasciate vivere gli altri
    la vita è grosso modo il loro unico lusso
    tanto più che la carogna è già abbastanza attenta
    non c'è nessun bisogno di reggerle la falce
    basta con le garrote in nome della pace
    moriamo per delle idee, va bè, ma di morte lenta,
    ma di morte lenta.

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_...idee_33096.html







    La città vecchia






    Valzer per un amore

    Quando carica d'anni e di castità
    tra i ricordi e le illusioni
    del bel tempo che non ritornerà,
    troverai le mie canzoni,
    nel sentirle ti meraviglierai
    che qualcuno abbia lodato

    le bellezze che allor più non avrai
    e che avesti nel tempo passato

    ma non ti servirà il ricordo,
    non ti servirà
    che per piangere il tuo rifiuto
    del mio amore che non tornerà.

    Ma non ti servirà più a niente,
    non ti servirà
    che per piangere sui tuoi occhi
    che nessuno più canterà.

    Ma non ti servirà più a niente,
    non ti servirà
    che per piangere sui tuoi occhi
    che nessuno più canterà.

    Vola il tempo lo sai che vola e va,
    forse non ce ne accorgiamo
    ma più ancora del tempo che non ha età,
    siamo noi che ce ne andiamo

    e per questo ti dico amore, amor
    io t'attenderò ogni sera,
    ma tu vieni non aspettare ancor,
    vieni adesso finché è primavera.

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_...more_33104.html










    Delitto di paese

    Non tutti nella capitale
    sbocciano i fiori del male,
    qualche assassinio senza pretese
    lo abbiamo anche noi in paese.

    Qualche assassinio senza pretese
    lo abbiamo anche noi qui in paese.

    Aveva il capo tutto bianco
    ma il cuore non ancor stanco
    gli ritornò a battere in fretta
    per una giovinetta.

    Gli ritornò a battere in fretta
    per una giovinetta.

    Ma la sua voglia troppo viva
    subito gli esauriva,
    in quattro baci e una carezza
    l'ultima giovinezza.

    In quattro baci e una carezza
    l'ultima giovinezza.

    Quando la mano lei gli tese
    triste lui le rispose,
    d'essere povero in bolletta
    lei si rivestì in fretta.

    D'essere povero in bolletta
    lei si rivestì in fretta.

    E andò a cercare il suo compagno
    partecipe del guadagno
    e ritornò col protettore
    dal vecchio truffatore.

    E ritornò col protettore
    dal vecchio truffatore.

    Mentre lui fermo lo teneva
    sei volte lo accoltellava
    dicon che quando lui spirò
    la lingua lei gli mostrò.

    Dicon che quando lui spirò
    la lingua lei gli mostrò.
    Misero tutto sotto sopra
    senza trovare un soldo
    ma solo un mucchio di cambiali
    e di atti giudiziari.

    Ma solo un mucchio di cambiali
    e di atti giudiziari.

    Allora presi dallo sconforto
    e dal rimpianto del morto,
    si inginocchiaron sul poveruomo
    chiedendogli perdono.

    Si inginocchiaron sul poveruomo
    chiedendogli perdono.

    Quando i gendarmi sono entrati
    piangenti li han trovati
    fu qualche lacrima sul viso
    a dargli il paradiso.

    Fu qualche lacrima sul viso
    a dargli il paradiso.

    E quando furono impiccati
    volarono fra i beati
    qualche beghino di questo fatto
    fu poco soddisfatto.

    Qualche beghino di questo fatto
    fu poco soddisfatto.

    Non tutti nella capitale
    sbocciano i fiori del male,
    qualche assassinio senza pretese
    lo abbiamo anche noi in paese.

    Qualche assassinio senza pretese
    lo abbiamo anche noi qui in paese.

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_...aese_33053.html







    Giovanna D'Arco

    Attraverso il buio Giovanna d'Arco
    precedeva le fiamme cavalcando
    nessuna luna per la corazza ed il manto
    nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.

    Sono stanca della guerra ormai
    al lavoro di un tempo tornerei
    a un vestito da sposa o a qualcosa di bianco
    per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al pianto.

    Son parole le tue che volevo ascoltare
    ti ho spiato ogni giorno cavalcare
    e a sentirti così ora so cosa voglio
    vincere un'eroina così fredda, abbracciarne l'orgoglio.

    E chi sei tu lei disse divertendosi al gioco,
    chi sei tu che mi parli così senza riguardo,
    veramente stai parlando col fuoco
    e amo la tua solitudine, amo il tuo sguardo.

    E se tu sei il fuoco raffreddati un poco,
    le tue mani ora avranno da tenere qualcosa,
    e tacendo gli si arrampicò dentro
    ad offrirgli il suo modo migliore di essere sposa.

    E nel profondo del suo cuore rovente
    lui prese ad avvolgere Giovanna d'Arco
    e là in alto e davanti alla gente
    lui appese le ceneri inutili del suo abito bianco.

    E fu dal profondo del suo cuore rovente
    che lui prese Giovanna e la colpì nel segno
    e lei capì chiaramente
    che se lui era il fuoca lei doveva essere il legno.

    Ho visto la smorfia del suo dolore,
    ho visto la gloria nel suo sguardo raggiante
    anche io vorrei luce ed amore
    ma se arriva deve essere sempre così crudele e accecante.

    Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_...arco_33101.html



     
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62 replies since 29/9/2010, 21:26   3489 views
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