Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera
Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera è il 10º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel febbraio del 1976 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo Ancora tu/Dove arriva quel cespuglio.
Il disco
Il lavoro preliminare con i componenti de Il Volo non venne giudicato soddisfacente da Mogol, e così venne organizzata una nuova formazione con l'aiuto di Claudio Pascoli, mantenendo però l'incisione originale dei brani Io ti venderei e Il veliero. Tra i brani viene inserita anche una cover di La compagnia, una canzone scritta nel 1969 da Mogol su musica di Carlo Donida ed originariamente interpretata da Marisa Sannia. Si tratta della seconda e ultima volta in cui Battisti registra e pubblica una canzone non sua; il precedente è Prigioniero del mondo, del 1968, scritta anch'essa da Mogol/Donida appositamente per Battisti.
La batteria, il contrabbasso, eccetera fu il terzo album più venduto in Italia nel 1976, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto, per un totale di sedici settimane consecutive al primo posto in classifica. Il singolo estratto dall'album, Ancora tu/Dove arriva quel cespuglio, risultò il più venduto dell'anno in Italia.
Sessione fotografica e videoclip
L'immagine di copertina fu realizzata dal fotografo Cesare Montalbetti, che di questa sessione fotografica ha ricordato: « Per ragioni di divergenze di opinioni, i miei rapporti con Mogol tra il '73 e il '75 non furono dei migliori, tanto che non partecipai alla realizzazione della copertina di "Il nostro caro angelo". Successivamente la mediazione di Lucio ci riportò a lavorare insieme, ma chiesi una maggiore autonomia. Nacque così la copertina di "La batteria, il contrabbasso, eccetera", e di conseguenza il video, di cui non fui il regista ma l'autore. La foto fu scattata in una stradina sterrata che portava al laghetto nelle vicinanze del Mulino, la sala dove stava incidendo Lucio. Bagnammo la strada per rimpinguare le pozzanghere già presenti per la pioggia caduta in precedenza. Lucio, che portava sotto i vestiti una tuta da subacqueo, dovette ripetere l'azione almeno un centinaio di volte, scivolando e facendo veri e propri capitomboli. Per aumentare l'effetto del fango gli lanciavamo, proprio davanti ai piedi, dei sassi. Alla fine del servizio era distrutto dalla fatica, e rimase a letto per un paio di giorni. »
(Cesare Montalbetti, 2007)
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol-Battisti, tranne dove indicato.
Lato A
Ancora tu – 4:43 Un uomo che ti ama – 6:06 La compagnia – 5:47 (Mogol-Donida) Io ti venderei – 4:31
Lato B
Dove arriva quel cespuglio – 4:09 Respirando – 4:56 No dottore – 5:42 Il veliero – 5:59 Ancora tu (ripresa) – 0:37
Ancora tu Ancora tu non mi sorprende lo sai ancora tu ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile Stai come me e ci scappa da ridere. Amore mio ha già mangiato o no Ho fame anch'io e non soltanto di te Che bella sei sembri più giovane o forse sei solo più simpatica Oh lo so cosa tu vuoi sapere... Nessuna no ho solo ripreso a fumare... Sei ancora tu purtroppo l'unica Ancora tu l'incorreggibile Ma lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Sei ancora tu purtroppo l'unica Sei ancora tu l'incorreggibile Ma lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Lasciarti non è possibile No lasciarti non è possibile Disperazione gioia mia sarò ancora tuo sperando che non sia follia ma sia quel che sia abbracciami amore mio abbracciami amor mio Che adesso lo voglio anch'io Ancora tu non mi sorprende lo sai ancora tu ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile Stai come me e ci scappa da ridere Amore mio ha già mangiato o no Ho fame anch'io e non soltanto di te Che bella sei sembri più giovane o forse sei solo più simpatica
Video
Un uomo che ti ama Ah! Donna tu sei mia, e quando dico mia, dico che non vai più via è meglio che rimani qui a far l'amore insieme a me! Il vestito trasparente come la tua bella fronte Oh no! L'offerta del tuo seno orgoglio dell'animale sano Oh no! Quell'aria da straniera che mi mette ogni volta un po' paura e l'ammirazione che scateni che ti rende sempre più sicura Diventano coltelli, supposizioni folli quando è sera! Ah! Donna tu sei mia, e quando dico mia, dico che non vai più via è meglio che rimani qui a far l'amore insieme a me! È meglio un uomo solo, per tutti anche per te, un uomo che ti ama La tenerezza prende il posto dell'amore oh no! E l'emozione il sopravvento sulla ragione! Oh no! E in questa confusione tu sei smarrita! E dando a tutti niente ti sei svuotata. E non riesci più a capir nemmeno di chi sei innamorata. Ah donna tu sei mia
Video La compagnia Mi sono alzato mi son vestito e sono uscito solo solo per la strada Ho camminato a lungo senza meta finché ho sentito cantare in un bar finché ho sentito cantare in un bar. Canzoni e fumo ed allegria io ti ringrazio sconosciuta compagnia. Non so nemmeno chi è stato a darmi un fiore Ma so che sento più caldo il mio cuor So che sento più caldo il mio cuor Felicità. Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già Tristezza va una canzone il tuo posto prenderà Abbiam bevuto e poi ballato è mai possibile che ti abbia già scordato? Eppure ieri morivo di dolore ed oggi canta di nuovo il mio cuor oggi canta di nuovo il mio cuor. Felicità Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già Tristezza va una canzone il tuo posto prenderà.
Io ti venderei Io ti venderei, io ti venderei se potessi farlo con un'altra donna ti baratterei e invece io padre fratello amico profondo sarò. Paure sbagliate commedie già date rivivrò. Ah sopra i mari d'Africa. Ah! La mia vela atlantica. La stessa che hai in mente tu, stupida. Io ti venderei, io ti venderei. E mai più problemi senza soluzioni io mi creerei e invece io resto sul molo a guardare lo sfondo del mare più in là e affido ai gabbiani i paesi lontani e il profumo di una vita che non sarà. Ah l'Oceano Pacifico. Ah! La mia vela candida. La stessa che hai in mente tu, stupida.
Video
Dove arriva quel cespuglio Dove arriva quel cespuglio, la cucina che avrà il sole di mattina. Dove arriva il mio berretto lì la camera da letto, e in direzione dello stagno costruiremo il nostro bagno. Entra pure è la tua casa, la tua casa fra le rose. Ora appena prendo il mese, il primo muro, la tua casa te lo giuro. Ora siediti qui dove ci sarà il camino e pensa a quando tutta quella gente pur passandoci vicino non vedrà più niente quella porta non è un sogno è robusta è di legno. Non nascondere la mano, non nascondere il tuo seno ora non c'è più nessuno, più nessuno, ora non c'è più nessuno. Prendo dalla moto il nostro letto stendo a terra il telo ora alza gli occhi al cielo e dimmi quanto mancherà al tramonto Ci vuol buio a questo punto voglio farti tenerezza, la tristezza si dissolve con il fumo. Resta solo il tuo profumo,il profumo della pelle lo sfondo delle stelle e un vago senso di dolore che scompare col respiro, col respiro del tuo amore.
Video Respirando Respirando la polvere dell'auto che ti porta via, mi domando perché più ti allontani e più mi sento mia. Respirando il primo dei ricordi che veloce appare sto fumando mentre entri nel cervello e mi raggiungi il cuore. Proprio in fondo al cuore, senza pudore per cancellare anche il più antico amore. Respirandoti, io corro sulla strada senza più frenare, respirandoti, sorpasso sulla destra e vedo un gran bagliore Lontano una sirena e poi nessun rumore. Lasciarti è fra i dolori quel che fa più male. Fra tanta gente nera una cosa bella tu al funerale. Respirando pensieri un po' nascosti mentre prendi il sole ti stai accorgendo "che un uomo vale un altro" sempre no non vale. Respirando più forte ti avvicini al mare. Stai piangendo. Ti entro nel cervello e ti raggiungo il cuore. Proprio in fondo al cuore senza pudore per cancellare anche il più nuovo amore. Respirandomi ti vesti e sorridendo corri e poi sei fuori Respirandomi tu metti in moto l'auto e accarezzi i fiori Lontano una sirena e poi nessun rumore. Dolore e una gran gioia che addolcisce il male. Fra tanta gente nera una cosa bella tu a me uguale. Respirandoci , guardiamo le campagne che addormenta il sole. Respirandoci, le fresche valli, i boschi e le nascoste viole. le isole lontane, macchie verdi e il mare, i canti delle genti nuove all'imbrunire.
No dottore No dottore, per favore, non è urgente, non è niente. Per un attimo la mente mi si è accesa e qualcosa si bruciò. Il mio nome? Il cognome? L'indirizzo? Dica il prezzo. Stia tranquillo non son pazzo. Qquesta cosa è ormai chiusa e ripetersi non può. Oh no! No dottore, no dottore! Quel che dice non mi piace L'ho lasciata che dormiva respirava era viva come me! Posso chiamare un taxi è tardi e devo tornare a casa mia. È già sera e quando è sera lei mi vuole accanto a sé. È un'abitudine la nostra quasi una malattia.. Stare insieme, sempre insieme sa com'è. No dottore! Non è vero! Son rinchiuso? Io rinchiuso? Ma è un abuso! Lei è un pazzo! Lei è un pazzo, un pazzo è! No dottore, per favore! No dottore, per favore!
Video
Il veliero
Il veliero va e ti porta via, in alto mare e già sei meno mia. Inevitabile oramai, ma come faccio a immaginare che sarai di un altro uomo! Il veliero va e mi porta via, spumeggiando va, è giusto e sia. Ma mi domando come può il mio destino fare in modo che sarò di un'altra donna! Il veliero va, tutti quanti su, prua al mare va non torna più! Lo smarrimento vince sempre lui, mamma paura come sempre non lasci mai i figli tuoi!
Io tu noi tutti è l'11º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel marzo del 1977 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo Amarsi un po'/Sì, viaggiare.
Il disco
L'album è stato inciso ad Hollywood.
Io tu noi tutti fu il secondo album più venduto in Italia nel 1977, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto e rimanendoci per quattordici settimane consecutive.
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol-Battisti.
Lato A
Amarsi un po' – 5:04 L'interprete di un film – 4:25 Soli – 4:16 Ami ancora Elisa – 6:39
Lato B
Sì, viaggiare – 6:04 Questione di cellule – 4:14 Ho un anno di più – 5:01 Neanche un minuto di "non amore" – 5:19
Amarsi un po' è come bere più facile è respirare. Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po' e non lasciarsi mai impaurire no, no. Amarsi un po' è un po' fiorire aiuta sai a non morire. Senza nascondersi manifestandosi si può eludere la solitudine però, però volersi bene no partecipare è difficile quasi come volare Ma quanti ostacoli e sofferenze e poi sconforti e lacrime per diventare noi veramente noi, uniti indivisibili, vicini ma irraggiungibili.
Video L'interprete di un film
Chissà che faccia strana la signora Carla avrà trovandoti domattina accanto a me nel letto arriva alle otto. Son certo che le pulizie non farà, stavolta fuggirà. Mi sto chiedendo ancora dove trovai il coraggio per farti quella domanda cretina che ti ha fatto ridere prima prima che diventassi balbuziente che mi si paralizzasse la mente come sempre Tu mi fai sentire un altro uomo, l'interprete di un film che ho sempre visto senza te. La mascella scolpita di un rude cowboy che fuma un marinaio bruciato dal sale e dalla sfortuna confesso avevo un po' paura anche se non speravo in niente di un piccolo incidente che mi mandasse a monte questo incredibile presente la gioia di fare all'amore con te. E invece adesso io cammino nudo davanti agli occhi tuoi sereno forte calmo come non sono stato mai per la prima volta grande tanto che mi sentirei sicuro anche senza te. Tu mi fai sentire un altro uomo l'interprete di un film che ho visto tante volte ormai L'espressione di ghiaccio di un giovane Padrino dolcemente stanco come un medico che ha operato fino al mattino
Soli per un attimo caduti dentro altre immagini altra gente in me non tu ma non è importante perché io so già che poi ti amerò di più Come aeroplani nella nebbia io e te disperatamente cerchiamo un campo d'atterraggio in noi non temere non c'è fretta sai vedrai Naturalmente poi ti abbraccerò mi abbraccerai. Un albero fiorì qualche primavera fa rimase in fondo all'anima un frammento rosa è logico che noi ci rifugiamo lì al primo freddo anche un niente caldo diventa qualcosa. Soli ma solo per un attimo improvvisamente confusi sospesi quasi due estranei altra gente in te non io ma non è importante perché io so già che poi mi amerai di più
Adesso son tranquillo come un'anatra sul lago adesso sono pago, infine nel limbo della mia sofferta e nuova maturità Ami ancora Elisa. Ami ancora Elisa. La rabbia se n'è andata, portando via con sé, i drammi della vita Adesso, adesso io trovo interessante perfino un ignorante. Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Distante, io sono distante, da tutti quei capricci un po' infantili inutili monili oramai. Da quelle eccitazioni, dalle facili emozioni pungenti come rovi fra noi parlar di comprensione, evoluzione elevazione, mentre pensi ai tacchi alti che hai? Giuro no! Giuro no! Giuro no! Giuro no! Giuro no! Giuro no! Giuro no! Giuro no! Finalmente ancora coerente. Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa Ami ancora Elisa. Pagar con frustrazione soffocando la ragione un abbraccio sensuale. Attende la chiusura di una porta per averti interamente, non val la pena no non vale io son tornato io io son tornato io mi preferisco io così distante, così distante io son distante?
Video
Sì, viaggiare Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli. Ti regolerebbe il minimo alzandolo un po' e non picchieresti in testa così forte no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare. Sì viaggiare evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare . Con coraggio gentilmente, gentilmente dolcemente viaggiare. Quel gran genio del mio amico, con le mani sporche d'olio capirebbe molto meglio; meglio certo di buttare, riparare Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po' scinderesti poi la gente quella chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare. Si viaggiare?
Probabilmente il mio papà insieme a mia mamma chi lo sa desideravano non me ma un altro bambino Un arrivato un costruttore un presidente da onorare un uomo comunque da invidiare un altro bambino Eh no e no non è questione di cellule ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada Sicuramente anche lei anche se non l'ha detto mai desiderava meno guai un altro uomo Un uomo tranquillo su cui contare che si lasciasse un po' guidare un po' più facile da capire un altro uomo Eh no e no non è questione di cellule ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada E certamente c'è qualcuno o forse molti o nessuno che fa programmi su di me per il futuro Un altro discorso inaugurale o un importante funerale che possa razionalizzare il mio futuro Eh no e no non è questione di cellule....
Ho un anno di più Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato? Direi non molto! Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato? Direi non molto. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu.Ho un anno di più... Io giocavo a pallone, sono il solito scarpone, ancora gioco. E per fare impressione, sai che imitavo il pavone, ancora gioco. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu. Ho un anno di più... Il mio vecchio editore, l'ho sempre fatto arrabbiare, lavoravo poco. Ora è quasi contento,dice che scrivo con più sentimento, lavoro poco. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu. Ho un anno di più e qualcosa in meno, tu. Ho un anno di più... Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato? Direi non molto! Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato?Direi non molto. Un anno di più, un anno di più... un anno di più... Ho un anno di più e qualcosa in meno,tu. ..
Video
Neanche un minuto di "non amore" Salgo in auto e parto e guido verso te al telefono mi hai detto "Sì, d'accordo alle tre!" Dal timbro della voce, non sembravi tu quel tono che mi piace no, non c'era più! Ma cosa è accaduto? Quando è accaduto? No, non è possibile improvvisamente no! Il traffico che corre la gente nei caffè la mente mia che scorre e indaga su di te le ultime espressioni le pause fra di noi le minime emozioni i gesti, gli occhi tuoi. Neanche un minuto di "non amore"! Questo è il risultato dei pensieri miei! Eppure qualcosa c'è impercettibile per me ma per te così importante lo sento, è presente che grida e intanto grida un clacson dietro me sto odiando questa strada che mi separa da te. Neanche un minuto di "non amore"! Ripeto questa frase ossessionato mentre vedo te! "Ciao come stai? Dimmi cos'hai? Parcheggio dopo. Dimmi che cos'hai?" dudududu Lalalalalalala lalala lalala Neanche un minuto di "non amore"! Questo è il risultato dei pensieri miei! Eppure qualcosa c'è... Così hai perso il posto hai pianto e che altro c'è? Nient'altro questo è tutto volevi star con me! Lalalalalalala lalala lalala lalala lalala Neanche un minuto di "non amore"! Scusami se rido No, non pensavo a te Non pensavo a te!
Una donna per amico è il 13º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nell'ottobre 1978 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo Una donna per amico/Nessun dolore.
Il disco
All'interno dell'LP, dove sono riportati i testi delle canzoni, il testo del brano Perché no contiene due strofe che non sono state effettivamente cantate. Si suppone che siano state escluse all'ultimo momento perché troppo diverse dal resto del testo. Il tema di ogni canzone è basato sui cambiamenti dei rapporti tra uomo e donna, sulle paure e le incomprensioni, tinteggiati nel quadro della vita metropolitana. La canzone trainante è Una donna per amico, ma furono numerosi i pezzi che determinarono il successo dell'album, tra cui Prendila così (oggetto di cover di successo da parte di Anna Oxa, Paolo Vallesi e i Delta V), Nessun dolore (di cui Giorgia propose una cover di successo nel 1994) e Perché no. La canzone Una donna per amico venne tradotta anche in spagnolo (Una muchacha por amigo) e inglese (A woman as a friend).
Successo
Una donna per amico fu il quarto album più venduto in Italia nel 1978, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto e rimanendoci per quattordici settimane consecutive. È uno dei più grandi successi di vendite che Battisti abbia mai riscosso, con un numero di copie vendute che, a seconda delle fonti, varia tra 600 000 e 1 000 000. L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 3.
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol-Battisti.
Lato A
Prendila così – 7:50 Donna selvaggia donna – 4:39 Aver paura d'innamorarsi troppo – 5:46 Perché no – 5:43
Lato B
Nessun dolore – 6:07 Una donna per amico – 5:22 Maledetto gatto – 4:19 Al cinema – 4:35
da Wikipedia foto: coverdude.com
Video Prendila così Prendila così non possiamo farne un dramma conoscevi già hai detto i problemi miei di donna certo che lo so certo che lo so non ti preoccupare tanto avrò da lavorare forse è tardi e rincasare vuoi. No che non vorrei io sto bene in questo posto no che non vorrei questa sera è ancora presto Ma che sciocca sei ma che sciocca sei a parlar di rughe a parlar di vecchie streghe meno bella certo non sarai E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città e tu sai che io potrei purtroppo non esser più solo cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci anche tu nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più Lasciami giù qui è la solita prudenza loro senza me mi hai detto è un problema di coscienza certo che lo so certo che lo so non ti preoccupare tanto avrò da lavorare ora è tardi e rincasare vuoi No che non vorrei io sto bene in questo posto no che non vorrei dopo corro e faccio presto... ...meno bella certo non sarai. E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città e tu sai che io potrei purtroppo anzi spero non esser più solo cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci anche tu nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.
Video
Donna selvaggia donna
Entusiasma anche me l'entusiasmo che dentro hai. Ma così non si può: troppo amore oppure l'odio no. Infantile finché vuoi ma gentile qualche volta in più se puoi. Piace molto anche a me ascoltare la musica ma se interrompo per te io divento insensibile È possibile che sia tutto orribile o bellissimo bambina mia? Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai. Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei Molto se vuoi tutto non puoi. Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai. Senza trucchi tu sei molto bella e più giovane. Non discuto però le tue scelte più libere ma se non indosserò gli stivali da cowboy disprezzarmi tu non puoi. Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai. Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei Molto se vuoi tutto non puoi. Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai.
Aver paura d'innamorarsi troppo non disarmarsi per non sciupare tutto non dire niente per non tradir la mente è un leggero dolore che però io non so più sopportare. Non farsi vivo e non telefonare parlar di tutto per non parlar d'amore cercar di farsi un po' desiderare è proprio un vero dolore Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori e non studiarsi ubriacarsi di fiducia per uscirne finalmente fuori Aver paura di confessare tutto per il pudore d'innamorarsi troppo finger che anch'io le altre donne vedo è un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo e soffocare la sana gelosia e controllarsi non dirti che sei mia voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori e non studiarsi ubriacarsi di fiducia per uscirne finalmente fuori
In un grande magazzino una volta al mese Spingere un carrello pieno sotto braccio a te e parlar di surgelati rincarati far la coda mentre sento che ti appoggi a me Prepararsi alla partenza con gli sci e scarponi Esser svegliati presto prima delle sei E fermarsi in trattoria per un panino e restar due giorni a letto e non andar più via Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Comperar la terra ed un grande vaso coltivare un orto sul balcone insieme a te Chi rubò la mia insalata? Chi l'ha mangiata? E rincorrerti sapendo quel che vuoi da me Chiedere gli opuscoli turistici della mia città e con te passare il giorno a visitar musei Monumenti e chiese parlando inglese e tornare a casa a piedi dandoti del lei. Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Ah! ah! ah! Non lo so però ci sto però ci sto!
Video
Nessun dolore Tu mi sembri un po' stupita perché rimango qui indifferente come se tu non avessi parlato quasi come se tu non avessi detto niente ti sei innamorata cosa c'è cosa c'è che non va io dovrei perciò soffrire d'adesso per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso e invece niente no non sento niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore Quand'eri indecisa combattuta tra l'abbracciare me o la vita ti ricordi i miei silenzi pesanti che tu credevi gelosia per inesistenti amanti allora già intuivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva quella fragile eterea coerenza di bambina senza troppa pazienza non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore Il vetro non è rotto dal sasso ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso l'applauso per sentirsi importante senza domandarsi per quale gente tutte le occhiate maliziose che davi era semi sparsi al vento qualcosa che perdevi e m'inaridivi e m'inaridivi e m'inaridivi non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore non sento niente no adesso niente no nessun dolore non c'è tensione non c'è emozione nessun dolore
Video
Una donna per amico Può darsi ch'io non sappia cosa dico, scegliendo te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti amo, forte, debole compagna che qualche volta impara e a volte insegna. L'eccitazione è il sintomo d'amore al quale non sappiamo rinunciare. Le conseguenze spesso fan soffrire, a turno ci dobbiamo consolare e tu amica cara mi consoli perché ci ritroviamo sempre soli. Ti sei innamorata di chi? Troppo docile, non fa per te. Lo so divento antipatico ma è sempre meglio che ipocrita. D'accordo, fa come vuoi I miei consigli mai. Mi arrendo fa come vuoi ci ritroviamo come al solito poi Ma che disastro, io mi maledico ho scelto te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti odio forte, debole compagna che poche volte impara e troppo insegna. Non c'è una gomma ancor che non si buchi. Il mastice sei tu, mia vecchia amica. La pezza sono io, ma che vergogna. Che importa, tocca a te, avanti, sogna. Ti amo, forte, debole compagna che qualche volta impara e a volte insegna. Mi sono innamorato? Sì, un po'. Rincoglionito? Non dico no. Per te son tutte un po' squallide. La gelosia non è lecita. Quello che voglio lo sai, non mi fermerai Che menagramo che sei, eventualmente puoi sempre ridere poi Ma che disastro, io mi maledico ho scelto te - una donna - per amico, ma il mio mestiere è vivere la vita che sia di tutti i giorni o sconosciuta; ti amo forte, debole compagna che qualche volta impara e qualche insegna.
Maledetto gatto Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato. Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! Indifeso ma per gioco. Dolce caro sempre amico. Un poeta me per poco, giusto per un platonico ricatto: Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so, ti vorrei avvisare, ma far questo non si può.. Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere! Tu disturbi? Vuoi scherzare? È un grandissimo piacere. Puoi unirti a noi a mangiare. Un 'intruso, ma chi l'ha mai detto. Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! Abbiam tempo per star soli: solo un whisky forza sali! Ma tutt'altro ci consoli. Bravo è vero andarsene è brutto. Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so, ti vorrei avvisare, ma far questo non si può.. Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere! Quindi maledetto gatto, tu continua a far le fusa, se percaso lei fosse confusa, riuscirai a mangiarmi nel piatto! Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Video
Al cinema Non parliamo più a parlar non serve un granché mangiale anche tu le castagne arrosto con me. Hai ragione sai io non sarò mai come vuoi, guarda c'è un bel film se facciamo in tempo ci andrei. Dustin Hoffman, Al Pacino, la Dunaway, entriamo c'è anche lei, c'è posto siedi, io resto in piedi! Guarda lei, è proprio come ti vorrei, guarda lei, lo ama e non si lamenta mai, in fondo lui assomiglia a me. Perché non mi capisci dimmelo perché. Guarda lei. Guarda là. Cosa c'entra se lui la sta portando in Rolls Royce, sta tranquilla che verrebbe anche sulla mini con me. Non vedi che per amore lei sta diventando assassina? La donna la vera donna è quella che resta vicina E invece tu, e invece tu, e invece tu, beh non ne parliamo più! Vuoi il gelato! È aumentato! Guarda lei, è proprio come ti vorrei, guarda lei, lo ama e non si lamenta mai, in fondo lui assomiglia a me. Perché non mi capisci dimmelo perché. Guarda lei. Guarda là. Che cosa dici se questa sera pranziamo fuori? Potremmo andare poi per cambiare anche a ballare.
Una giornata uggiosa è il 14º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel febbraio del 1980 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo Una giornata uggiosa/Con il nastro rosa.
Il disco
Registrato a Londra come il precedente Una donna per amico con Geoff Westley nelle vesti di produttore, rimase al primo posto in classifica per nove settimane consecutive. Fu l'ultimo album di Battisti con testi firmati da Mogol.
Le demo
Nel 1995 il giornalista Tullio Lauro entrò in possesso di alcuni nastri eseguiti da Battisti, tra i quali erano presenti registrazioni di alcuni brani di questo album. Le esecuzioni, in cui Battisti canta accompagnandosi con la chitarra, risalgono all'aprile del 1979, quando Battisti fece ascoltare le demo di alcuni brani presenti nell'album al produttore ed arrangiatore Geoff Westley. A partire dall'anno del ritrovamento, stralci di questi provini sono stati trasmessi durante vari special televisivi, come Target o Tg2 Dossier. Il monolocale Arrivederci a questa sera Il brano si differenzia dalla versione definitiva per il testo, contenente una strofa inedita che verrà successivamente scartata e riscritta. Della canzone è anche reperibile una versione completamente diversa per ritmo e melodia, nonché per il testo, delle strofe; il ritornello, nonché l'atmosfera generale, rispecchiano però lo spirito della versione definitiva. Gelosa cara Orgoglio e dignità Questo amore Una giornata uggiosa Il paradiso non è qui Il brano, che tratta l'argomento dell'emigrazione, era stato scritto da Battisti e Mogol per essere interpretato da Bruno Lauzi. Per ragioni mai chiarite Lauzi finì per non interpretare la canzone e Battisti volle inciderla per l'album Una giornata uggiosa. Ciò però non fu possibile per motivi tecnici (l'LP conteneva già 45 minuti di musica, e l'aggiunta di un'altra traccia avrebbe ridotto la qualità dell'incisione). Il testo di questa canzone è tuttora significativo per Mogol, tanto che ha dichiarato di volerlo depositare alla SIAE, l'intenzione di renderne nota al pubblico anche la melodia è invece osteggiata dalla moglie di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese.
Sessione fotografica e videoclip
La copertina fu realizzata dal fotografo Ilvio Gallo; è costituita da una fotografia in bianco e nero che raffigura una strada bagnata e allagata dalla pioggia, ripresa dall'alto. È visibile un passante che si copre con un ombrello e il muso di un'automobile (un Volkswagen Maggiolino cabriolet color oro). La persona con l'ombrello è l'assistente del fotografo. « Nel febbraio del 1980 fui contattato dall’art director Mario Convertino, per la realizzazione del progetto “Una giornata uggiosa” che comprendeva: immagine di copertina, retro e videoclip. Seguì un incontro presso la Numero Uno per definire i dettagli; mi apparì subito chiara la sua intenzione di non voler apparire personalmente. C’era l’esigenza di trovare il punto di vista particolare per realizzare gli scatti e individuai la ‘location’ più adatta nel cavalcavia di via Piranesi su viale Molise, quel porfido della pavimentazione aveva un’attrazione estetica fortissima. Altro elemento fondamentale: volevo una luce particolarmente uggiosa che, visto il periodo invernale, non avrebbe dovuto essere un problema. Ogni mattina alzavo gli occhi al cielo nella speranza di vedere un segno, una nuvola, qualcosa di suggestivo, ma un sole malato agitava le mie giornate… ormai non c’era più tempo, la data di consegna si avvicinava inesorabile, decisi di ricorrere alla finzione e una cisterna inondò d’acqua il set, così il mio banco ottico immortalò finalmente la scena. Con lo stesso stratagemma girammo il video ma, la notte precedente la consegna, durante il montaggio, una scarica magnetica distrusse il master da un pollice in maniera definitiva. »
(Ilvio Gallo, 2004)
Esecuzioni televisive
Amore mio di provincia è l'ultima canzone cantata in televisione da Lucio Battisti; l'esibizione avvenne, in playback, alla televisione svizzera, si dice per aver perso una scommessa con un amico.
Una giornata uggiosa fu il quinto album più venduto in Italia nel 1980, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto.
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol-Battisti.
Lato A
Il monolocale – 4:50 Arrivederci a questa sera – 4:12 Gelosa cara – 3:53 Orgoglio e dignità – 4:25 Una vita viva – 4:01
Lato B
Amore mio di provincia – 4:07 Questo amore – 4:19 Perché non sei una mela – 3:30 Una giornata uggiosa – 6:10 Con il nastro rosa – 5:29
da Wikipedia foto: discografia.dds.it
Video
Il monolocale Io tutti i giorni compero il giornale non solo per il cinema e lo sport ma anche per cercar monolocale sia pure senza tutti i comfort perché voglio portarti in una casa e dentro a un letto vero insieme a me Mi vien da piangere: vendesi e tot milioni per anticipo soltanto vendesi, vendesi mi sembra quasi impossibile Io non ti ho detto ancora che mio zio l'appartamento non lo presta più lui ha vergogna della portinaia non posso fargli certo un occhio blu mi spiace tanto amore senza casa, mi spiace soprattutto sai per te maledettissimo zio taccagno ingrato ed ipocrita son tutti vendesi, vendesi, nemmeno un buco per affittasi Tu sei gentile ma per me è un'offesa approfittare ancor di casa tua dover mandar tua madre a far la spesa per abbracciarti un po' e sentirti mia. Vorrei abbracciarti sempre amore caro restare a lungo solo insieme a te Mi vien da piangere: vendesi mi sembra quasi impossibile purtroppo vendesi, vendesi un sogno infondo tanto semplice Un mazzo di fiori le tende i colori un bianco divano io seduto con te Il sole al mattino a letto vicino e dopo l'amore beviamo un caffè.
Video
Arrivederci a questa sera Arrivederci a questa sera, almeno spero di rivederti, quello che hai detto l'ho già scordato, mi piacerebbe che anche tu Arrivederci a questa sera, mi spiace tanto per ieri sera, forse son stato esagerato, non farci caso, se ancora puoi! Che dispiacere sentirsi soli, voler parlare e rinunciare, avvicinarsi, per abbracciarsi e poi fermarsi: restare lì! Arrivederci a questa sera, verso le cinque passo da scuola, esce il bambino, son lì vicino, se vuoi venire, decidi tu!
Video
Gelosa cara Gelosa cara amica mia è proprio un tarlo una malattia quella di non saper scordare ciò che da me non puoi sapere. tutti i miei amori precedenti fanno più male del mal di denti tutti quei baci che ho già dato non vanno via con un bucato Gelosa cara amica mia io ti capisco veramente tanto che ho detto una bugia pur non essendo uno che mente in confidenza amore mio qualche problema ce l'ho anch'io per non parlare dell'effetto delle tue ex cose di letto L'odio feroce l'odio ruggente fa male dentro e brucia la mente io ti capisco ne so qualcosa esser civile come pesa Andiamo via, via dai fantasmi in fretta via da questi inutili spasmi lasciando qui i tormentosi masochismi che inventano alla fine una tristezza che non c'è Gelosa cara amica mia facciamo un giro in bicicletta io sono Otello e tu mia zia così non va bene, dammi retta Guardiamo il lago, guardiamo i prati, ma non guardiamo gli innamorati perché se no elucubriamo e ancora una volta da capo siamo.
Senza te, senza più radici ormai tanti giorni in tasca tutti lì da spendere Perché allegria più non c'è? Forse è un poco di paura che precede l'avventura! Eppure io ero stanco e apatico non cera soluzione ma sì che ho fatto bene. Ma perché adesso senza te mi sento come un sacco vuoto come un coso abbandonato? No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono se no si sa! Eh, no! Un po di serietà aspetta almeno un attimo! Aah ah ahaaa.. Senza te leggero senza vincoli sospeso in mezzo all'aria come un elicottero Perché nell'aria più non c'è quel mistero affascinante che eccitava la mia mente? No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono se no si sa! Eh, no! Un po di serietà aspetta almeno un attimo! Aah ah ahaaa.. Orgo.. glio... e di.. gnità Orgo.. glio... e di.. gnità Orgo.. glio... e di.. gnità Orgo.. glio... e di.. gnità ...
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Una vita viva Solo un consiglio detto a metà: un po' più in alto un po' più in là. Figli miei cari altro non sa, quell'uomo qualunque che è il vostro papà. Il fondo marino, giocar da terzino, la spiaggia al mattino presto e la fedeltà! Entrare nel bosco e fermarsi a dormire sul muschio, scordarsi un po' il rischio e la slealtà! Se è il caso lottare, più spesso lasciare. Saper aspettare chi viene e chi va. E non affondare se si può in nessuna passione cercando di ripartire, qualcosa accadrà. Curare il giardino e saper fuggire un cretino, usare poco i motori e poco gli allori. Non temere la notte, non temere la notte, però amando più il giorno e partire senza mai pensare a un sicuro ritorno. Guardando nell'azzurro degli occhi di un neonato sentirsi già resuscitato. E inventare la vita, una vita viva, una vita viva
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Amore mio di provincia Proprio a me un frutto di campagna per amore, per compagna. Una donna bella e ombrosa, proprio a me. Non è questo il tempo di una rosa nell'occhiello. Tu farai un frullato con il mio cervello. Però alla vita non dico di no Io l'ho il coraggio lo trovo, ce l'ho, perciò quindi avanti con poca prudenza Mio amore, mia allegra coscienza Baci, tanti baci, caldi vivi. Baci privi spesso di pudore. Sei un diluvio, un motore a scoppio d'amore. Bella,forte e sana, spaventata solo dagli aeroporti e dai pensieri un poco aperti. con te mi diverto, mi piace con te. Con te arrabbiarmi, giocare con te. Perchè grande amore mio nato in provincia è con te che io spezzo la lancia. Quindi avanti in tandem, tu davanti, io di dietro, per colline per cascine, litigando. Avanti così. No, non salutare tutti quanti, non sta bene, non è bello. Io non sono il tuo ombrello.
Troppe volte non va, entusiasmi diversi. Ma purtroppo si sa non è poi così facile amarsi. A me piace lo sport, una vita più dura. A te piace legger molto e sentirti più sicura. Molto spesso non è un sottile egoismo, molte volte si tratta, di pazienza di vero eroismo. La tua vita con me è una lunga lezione. Ti capisco se mi odi canticchiando una canzone. Ah, questo amore, ma che strano sapore. Sa di pianto sa di sale. Non mi piace però farne a meno non so. Questo immenso amore. Grandi spazi però poco sole. Forse senza un comune ideale, eppure sento che c'è qualche cosa che vale. MA perché come mai, hai cambiato d'umore? Non rispondi perché? Se ti ho offeso l'ho fatto senza volere. Tu sorridi però è per farmi un favore. Resta il fatto che rimane in fondo un grande dispiacere.
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Perché non sei una mela
Perché non sei una mela con la buccia tutta lucida e croccante? Io ti vorrei una mela, vera, semplice, spontanea, rilassante. E non un orologio dal meccanismo sofisticato, complicato, incomprensibile. Non generale, tattico, romantico crudele né schiava umile né santa con candele. Io ti vorrei una mela, bella liscia senza spine luccicante. Perché non sei una mela naturalmente forte viva, indipendente? Non una mosca che si avvicina e quando fai per prenderla s'allontana. Non una formula chimica eccitante di gelosia più frasi come "non sono tua!" Perché non sei una sfera, rotondamente logica affascinante? Perché non sei una sfera, dove guardare il mio futuro sorridente? Certo sospetti un imbroglio! Perciò non sei come voglio! Che sia così forse meglio? E chi lo sa? Chi lo sa? Comunque io ti vorrei una mela
Una giornata uggiosa Sogno un cimitero di campagna e io là all'ombra di un ciliegio in fiore senza età per riposare un poco 2 o 300 anni giusto per capir di più e placar gli affanni Sogno al mio risveglio di trovarti accanto intatta con le stesse mutandine rosa non più bandiera di un vivissimo tormento ma solo l'ornamento di una bella sposa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro e gente giusta che rifiuti d'esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno il mio paese infine dignitoso e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa di non sognare la Nuovissima Zelanda Per fuggire via da te Brianza velenosa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa
Video
Con il nastro rosa
Inseguendo una libellula in un prato un giorno che avevo rotto col passato quando già credevo di esserci riuscito son caduto. Una frase sciocca un volgare doppio senso mi hanno allarmato non è come io la penso ma il sentimento era già un po' troppo denso e son restato Chissà, chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi lo scopriremo solo vivendo Comunque adesso ho un po' paura ora che quest'avventura sta diventando una storia vera spero tanto tu sia sincera! Il magazzino che contiene tante casse alcune nere alcune gialle alcune rosse dovendo scegliere e studiare le mie mosse sono alle impasse Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa con la mia cassa ancora con il nastro rosa e non vorrei aver sbagliato la mia spesa con la mia sposa. Chissà chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi lo scopriremo solo vivendo Comunque adesso ho un po' paura ora che quest'avventura sta diventando una storia seria spero tanto tu sia sincera!
E già è il 15º album discografico di Lucio Battisti, pubblicato il 14 settembre 1982 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo E già/Straniero.
Il disco
È il disco della svolta di Battisti, che già dal testo del primo brano dell'album voleva render noto che nulla sarebbe rimasto come prima:
« Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale, mostra a te stesso che non sei un vegetale. E per dimostrare che si può cambiare, sposta il confine di ciò che è normale. Bella giornata è questa qua, l'aria più fresca ti esalta già, il momento migliore per cominciare un'altra vita, un altro stile. »
(Scrivi il tuo nome)
Gli arrangiamenti, realizzati con Greg Walsh non sono tradizionali: vengono usati solo suoni sintetici, palesemente influenzati del nascente synth pop. I testi sono semplici e diretti, ed esprimono lo stato d'animo di Battisti di quel periodo (freschezza e gioiosità). Il disco, nonostante le notevoli differenze rispetto ai lavori precedenti, tenendo conto della scarsa promozione di questo, otterrà un buon successo, piazzandosi quattordicesimo nella classifica annuale, a differenza del singolo che passa inosservato nell'ultimo quarto dell'anno. Sarà cinquantaduesimo alla fine dell'anno.
Successo
E già fu il 14º album più venduto in Italia nel 1982, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto.
Le immagini di copertina fanno parte del servizio fotografico realizzato da Gered Mankowitz su un'idea di Battisti nella spiaggia di Mother Ivey's bay, in Cornovaglia (Regno Unito). Le faccine sorridenti sulla copertina (simili a degli smiles ante litteram) sono state disegnate dal figlio di Battisti, Luca.
Tracce
Tutti i brani (testo e musica) sono di Battisti – Velezia.
Lato A
Scrivi il tuo nome – 2:25 Mistero – 3:05 Windsurf windsurf – 2:47 Rilassati e ascolta – 3:20 Non sei più solo – 2:46 Straniero – 4:42
Lato B
Registrazione – 2:26 La tua felicità – 2:18 Hi-fi – 2:44 Slow motion – 3:56 Una montagna – 3:40 E già – 2:57
Inediti
Girasole
Si tratta di un brano registrato il 17 maggio 1982 che però non venne pubblicato nell'album. Non si conosce il motivo di questa scelta: alcuni ipotizzano che il brano fosse dedicato alla moglie e per tale motivo non sarebbe stato pubblicato, altri che lo spazio sull'LP non sarebbe bastato a contenere anche quel brano.
Risposta
Questo brano, registrato anch'esso il 17 maggio 1982, è una versione meno avanzata del brano Non sei più solo poi incluso nell'album. Ci sono delle lievi differenze nel testo e nella musica.
Windsurf windsurf
È uno dei provini fatti da Battisti nel suo studio di casa, poi fatto ascoltare a Greg Walsh per realizzare gli arrangiamenti.
Musicisti
E già è stato registrato utilizzando esclusivamente computer e strumenti elettronici, pertanto non vi hanno partecipato musicisti. L'unico musicista accreditato è Greg Walsh, che ha suonato o programmato tastiere, sintetizzatori e batteria elettronica.
da Wikipedia foto: luciobattisti.info
Video
Scrivi il tuo nome
Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale mostra a te stesso che non sei un vegetale e per provare che si può cambiare sposta il confine di ciò che è normale bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già il momento migliore per cominciare un'altra vita un'altro stile profondo o leggero quando c'è gusto è bello usa le gambe utilizza il cervello con l'entusiasmo o con l'istinto fai un passo fuori del tuo recinto bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già il momento migliore per cominciare un'altra vita un'altro stile
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Mistero
Che mistero è la vita che mistero sei tu ti credevo già sopita ed invece stai fiorendo sempre di più sei creativa positiva coinvolgente quando agiti le tue belle mani e fai pensare a genti e mondi lontani e quando tutti stanno ad ascoltare a bocca aperta in silenzio quello che sai dire mi dico che mistero è la vita che mistero sei tu io ti avevo definita ma mi sbagliavo in te c'è molto di più sei profonda sei vitale non sei mai banale io mi ero lasciato entusiasmare da quel tipo intelletuale appariscente che in fondo in fondo non valeva niente una cosa che non so capire davvero che mistero è la vita che mistero sono anch'io per tanti anni ti avevo sognata senza sapere che quel sogno era già mio sei fatale micidiale con te non si sta male
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Windsurf windsurf
Windsurf windsurf veleggia e và portami lontano da questa rumorosa città guidami tu vengo con te dove vuoi sul lago di Garda sui mari italiani più a sud chi ci vedrà probabilmente dirà toh un'altro matto e dopo sorriderà sì è alzato il vento metto il portapacchi e via la muta e la vela le scarpe giuste il trapezio e la deriva mi mangio una mela la strada sale sul promontorio poi all'improvviso ma quante vele laggiù windsurf windsurf veleggia e và portami lontano da questa nervosa realtà guidami tu vengo con te dove vuoi sui mari hawaiani in Cina in Sardegna in Perù un aereoplano ci sorvolerà e il capitano son certo sorriderà ecco che arriva una raffica di vento si vede dall'acqua questo è il momento che ti perdo me lo sento la vela sbatacchia sei un aquilone alla rovescia ondeggi pieghi ma poi riprendi uuh uuh windsurf windsurf portami lontano windsurf