Il brano, dal ritmo veloce e accattivante, raggiunse rapidamente una notevole popolarità e ancora oggi gode di una certa notorietà nel repertorio di Battisti. Il testo della canzone ha come protagonista un amante sconfitto dal mancato amore derivante dalla sua donna, e per smettere di soffrire cerca di dimenticarla, circondandosi di dieci ragazze appunto, ma alla fine anche se ha una ragazza per il giorno e una per la notte disposte a fare di tutto per lui, muore per il suo grande amore che purtroppo non può avere.
Con Acqua azzurra, acqua chiara l'artista di Poggio Bustone realizza uno dei tormentoni estivi dell'estate di quell'anno, arrivando terzo al Cantagiro 1969 con 861 voti e vincendo il Festivalbar con 343 984 preferenze, distaccando i Camaleonti, secondi classificati, di quasi 50 000 voti
Video
Era
Questo brano venne scritto da Battisti nel 1965 su testo di Roby Matano, che trasse spunto da Yesterday dei Beatles; pare che Battisti per la musica si ispirò invece a Catch the Wind di Donovan. Due anni dopo, venne quindi recuperata con il nuovo testo di Mogol e nel 1970 trovò posto nell'album Emozioni.
Anna è una ballata di grido del protagonista desideroso di questo grande amore, Anna appunto. Il brano presenta una sobria melodia di sottofondo in aggiunta a cori che seguono la voce del cantante, la quale dà voce ai suoi desideri irrealizzabili. La voce di Battisti è triste e cupa nella strofa, per poi sfociare in un grido di rabbia nel ritornello che evoca i suoi ricordi degli splendidi momenti passati con Anna. Il ritornello divenne un tormentone tra i giovani, e il brano risultò il 6º più venduto nell'anno
Amore e non amore è il quarto album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel luglio del 1971 dall'etichetta discografica Dischi Ricordi. È il suo primo album composto esclusivamente da brani inediti. Contemporaneamente all'album fu pubblicato il singolo Dio mio no/Era[1], il cui lato B non faceva parte dell'album.
Il disco
Registrato e completato già nel novembre del 1970, venne pubblicato con un consistente ritardo dalla casa discografica, che preferì sfruttare canzoni più semplici e di più sicuro successo, dando nel frattempo alle stampe la raccolta Emozioni nel dicembre dello stesso anno. Il numero di catalogo di Amore e non amore infatti è di poco inferiore a quello di Emozioni. Il 33 giri venne realizzato come un concept album basato, appunto, sul tema dell'amore: « Con Amore e non amore basta il titolo: amore e non amore. C'erano due discorsi in contrapposizione: un discorso di amore, che era rappresentato da tutti i brani per l'orchestra, e poi c'era un discorso di non amore e proprio da questa contrapposizione stridente nasce questo long playing. »
(Mogol, 1971)
La spaccatura dell'album tra la parte dedicata all'amore e quella dedicata al non amore è evidente dall'alternanza di quattro brani cantati (non amore) con altri quattro strumentali (amore): questi ultimi sono caratterizzati da titoli lunghissimi (ideati da Mogol), a guisa del titolo di un quadro; va notato inoltre l'orientamento rock and roll dei brani dedicati al non amore e quello più progressive rock di quelli dedicati all'amore. Alcuni brani paiono essere incisi in presa diretta: ne è una prova Dio mio no dove, verso la fine del pezzo, si sente la voce di Battisti chiedere a Dario Baldan Bembo l'assolo di organo (urla tre volte "Baldan!"), e poi a pochi secondi dal termine, dire a tutti i musicisti "Batto quattro e finiamo". la canzone 'Una poltrona, un bicchiere di cognac' è stata utilizzata quale sigla del programma Speciale 3 milioni sempre del 1971. Tra i musicisti che partecipano al disco, i componenti dei Quelli, già al seguito di Battisti da tempo, che l'anno successivo cambieranno il nome in Premiata Forneria Marconi.
Copertina
La fotografia di copertina, scattata da Silvio Nobili, raffigura Battisti seduto sotto un albero e, più in là, una donna nuda di spalle. All'epoca della pubblicazione dell'album si disse che la donna era Grazia Letizia Veronese, all'epoca fidanzata di Battisti e futura moglie. Il 17 agosto 2007 in un articolo del Corriere della Sera venne citata la copertina di Amore e non amore, confermando che la donna in copertina era la signora Veronese; il 22 agosto tra le lettere alla redazione venne pubblicata una rettifica della stessa Grazia Letizia, che informava che la donna ritratta in copertina non è lei.
Successo
Amore e non amore fu il decimo album più venduto in Italia nel 1971, raggiungendo come picco nella classifica settimanale il primo posto. Riscosse un notevole successo, rimanendo primo in classifica per sei settimane non consecutive fra l'agosto e il novembre del 1971, ma a differenza dei suoi album successivi, non contiene brani che siano rimasti particolarmente famosi e identificativi del duo Battisti-Mogol.
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol - Battisti
Lato A
Dio mio no – 7:25 Seduto sotto un platano con una margherita in bocca guardando il fiume nero macchiato dalla schiuma bianca dei detersivi – 3:08 Una – 3:54 7 agosto di pomeriggio. Fra le lamiere roventi di un cimitero di automobili solo io, silenzioso eppure straordinariamente vivo – 4:04
Lato B
Se la mia pelle vuoi – 4:04 Davanti ad un distributore automatico di fiori dell'aeroporto di Bruxelles, anch'io chiuso in una bolla di vetro – 2:16 Supermarket – 4:47 Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore, 35 morti ai confini di Israele e Giordania – 5:58
Dio mio no Io sto già tremando d'amore lei viene qui questa sera è solo una questione di ore spero di non morire vedendola entrare potremo restare soli. Ho messo il vino nel frigo cuoce sul fuoco il sugo il macellaio dovrebbe arrivare dovrebbe portare bistecche e caviale ma un dubbio mi assale lei verrà o non verrà lei verrà o non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà. Dio mio no Dio mio no dimmi solo che verrà Dio mio no dimmi solo che verrà Dio mio no. Le voglio sfiorare i capelli col respiro del mio cuore le voglio accarezzare le mani con sguardi leggeri con frasi d'amore... d'amore... d'amore... Il campanello grida ti amo apro e stringo già la sua mano poi la guardo mentre cammina mentre siede vicina intanto che mangia di gusto la carne il caviale ed il resto. Dopo avere mangiato la frutta si alza e chiede dove c'è il letto poi scompare dietro la porta la sento mi chiama la vedo in pigiama e lei si avvicina e lei si avvicina vicina vicina vicina vicina... Dio mio no Dio mio no cosa fai che cosa fai, Dio mio no Dio mio no cosa fai che cosa fai.
Seduto sotto un platano con una margherita in bocca guardando il fiume nero macchiato dalla schiuma bianca dei detersivi
Video
Una
Tu non sei molto bella e neanche intelligente ma non t'importa niente perchè tu non lo sai. Tu vivi per ballare sei in cerca dell'amore ma quale, quale amore ancora non lo sai. Io ti apro il mio cuore tu fai finta di ascoltare ed intanto guardi in giro vuoi qualcosa da mangiare. Ma perchè proprio tu, proprio tu nella mia vita? Che con te prima ancor, di cominciare è già finita Ma perchè proprio tu proprio tu con quella faccia è possibile che mi piaccia una come te? Io cercavo una ragazza con un fiore fra i capelli tu sorridi a brutti e belli e un giardino in testa hai. Ti accontento in ogni cosa tutto ciò per una rosa che non ha nessun profumo che è di plastica oramai. Io ti apro il mio cuore tu fai finta di ascoltare ed intanto guardi in giro vuoi qualcosa da mangiare. Ma perchè proprio tu proprio tu nella mia vita? Che con te prima ancor di cominciare è già finita Ma perchè proprio tu proprio tu con quella faccia è possibile che mi piaccia una come te? Ma perchè proprio tu? Ma perchè proprio tu? Ma perchè proprio tu?
Lucio Battisti vol. 4 è il quinto album di Lucio Battisti (ma il quarto pubblicato in vinile), pubblicato il 28 ottobre 1971 dalla casa discografica Dischi Ricordi.
Il disco
Questo album rappresenta un tentativo fallimentare della Dischi Ricordi di sfruttare l'immagine dell'artista che aveva appena perso nel passaggio alla Numero Uno, raccogliendo gli ultimi 45 giri insieme a brani già presenti negli altri album. Il disco, nonostante raccogliesse alcuni brani molto popolari di Battisti, visse all'ombra del dilagante successo del 45 giri confezionato dal duo sotto l'altra etichetta nello stesso periodo, La canzone del sole/Anche per te, e pertanto ottenne minori risultati, arrivando al terzo posto in hit parade.
Nell'album si trova una cover di Sergio Endrigo, Adesso sì, pubblicata nel 1966 in una compilation di artisti della Ricordi dedicata alle canzoni del Festival di Sanremo di quell'anno, e qui ripubblicata (vista anche la rarità dell'incisione originale).
Del disco esistono due tirature, una con cartoncino sagomato a rilievo, l'altra, più rara, a lucido.
Tracce
Tutte le canzoni sono di Mogol-Battisti, tranne dove specificato.
Lato A
1. Le tre verità – 4:51 2. Dio mio no – 7:25 3. Adesso sì – 2:30 (Sergio Endrigo) 4. La mia canzone per Maria – 3:10 5. Luisa Rossi – 2:44
Lato B
1. Pensieri e parole – 3:47 2. Mi ritorni in mente – 3:41 3. Insieme a te sto bene – 3:43 4. 29 settembre – 3:29 5. Io vivrò (senza te) – 3:53
Umanamente uomo: il sogno è il sesto album di Lucio Battisti, pubblicato il 24 aprile 1972 per la casa discografica Numero Uno.
Il disco
Nell'album trovano rilievo importanti classici della canzone italiana, come I giardini di marzo, E penso a te, Innocenti evasioni, Comunque bella e Il leone e la gallina. Venne riproposto in Spagna, Francia, Giappone e Corea, con mediocre successo. Il successo italiano è elevato, sull'onda del lavoro precedente che lo ha consacrato. Sarà secondo a fine anno.
Tracce
Tutti i brani sono di Mogol-Battisti.
Lato A
1. I giardini di marzo – 5:33 2. Innocenti evasioni – 3:48 3. E penso a te – 4:18 4. Umanamente uomo: il sogno – 3:24
Lato B
1. Comunque bella – 3:53 2. Il leone e la gallina – 3:32 3. Sognando e risognando – 5:17 4. Il fuoco – 4:10
Innocenti evasioni
Questo brano, musicalmente allegro e spensierato, parla di un'esperienza realmente accaduta: infatti, secondo Renzo Arbore, la canzone parlerebbe di un suo rapporto extraconiugale di cui Lucio venne a conoscenza e che diede l'ispirazione per la canzone.
Umanamente uomo: il sogno
La title track dell'album è un brano strumentale, dove la melodia viene fischiata anziché cantata. In realtà all'inizio Mogol aveva scritto un testo per il brano, ma poi decise di non utilizzarlo. Questo testo è rimasto inedito fino all'agosto del 1999, quando venne pubblicato nel libro Mogol. Umanamente uomo di Giammario Fontana.
Il leone e la gallina
Questa scherzosa canzone paragona l'amore e il corteggiamento tra un uomo e una donna alla caccia della gallina da parte del leone.
Sognando e risognando
Questo brano, interpretato in seguito anche dalla Formula Tre, rappresenta il caos e lo stress del mondo moderno anche nel tempo libero: è infatti la descrizione di una "folle corsa" nel traffico cittadino per raggiungere in tempo la propria fidanzata e uscire insieme.
Il fuoco
L'album si chiude con un altro brano strumentale, Il fuoco. Fortemente innovativo e considerato dai critici molto vicino al krautrock, è privo di testo poiché Mogol, dopo averlo ascoltato, si rifiutò di scriverne uno dicendo di «non credere in quel pezzo».
Musicisti
* Massimo Luca: chitarra elettrica, classica 6 e 12 corde * Eugenio Guarraia: chitarra elettrica * Angelo Salvador: basso * Tony Cicco: batteria e percussioni * Lucio Battisti: chitarra elettrica, classica 6 e 12 corde, pianoforte e wha wha * Dario Baldan Bembo: organo, pianoforte, piano elettrico * Mario Lavezzi, Oscar Prudente, Tony Cicco, Babelle Douglas, Barbara Michelin e Sara: coro, violini, viole, violoncelli e ocarina * Giampiero Reverberi: ascolto in regia e archi
Mogol Edition
L'album è stato ripubblicato nel 2010 all'interno della collana "Mogol Edition". Il CD è contenuto in un libretto che contiene, per tutte le canzoni, i commenti di Mogol e le note storiche di Riccardo Canesi. Questa edizione contiene un errore sia nel retro-copertina sia nel libretto: il brano "Il fuoco" è erroneamente indicato come traccia numero 7 quando in realtà si tratta della traccia numero 8 come nelle precedenti edizioni.
Da Wikipedia foto: digilander.libero.it
Video
Anche per te
Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te che poi entri in chiesa e preghi piano e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano. Per te che di mattina torni a casa tua perché per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te per te che metti i soldi accanto a lui che dorme e aggiungi ancora un po' d'amore a chi non sa che farne. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così io resto qui a darle i miei pensieri, a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto sì. Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai per te che un errore ti è costato tanto che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto. Anche per te vorrei morire ed io morir non so anche per te darei qualcosa che non ho e così, e così, e così io resto qui a darle i miei pensieri, a darle quel che ieri avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi... al vento avrebbe detto sì.
Video La canzone del sole "Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi le tue calzette rosse e l'innocenza sulle gote tue due arance ancor più rosse e la cantina buia dove noi, respiravamo piano e le tue corse e l'eco dei tuoi no...oh no mi stai facendo paura Dove sei stata, cosa hai fatto mai?... Una donna, donna dimmi, cosa vuol dir sono una donna ormai Ma quante braccia ti hanno stretto tu lo sai per diventar quel che sei... che importa tanto tu non me lo dirai.....purtroppo... Ma ti ricordi l'acqua verde e noi le rocce, bianco il fondo di che colore sono gli occhi tuoi se me lo chiedi non rispondo... oh mare nero... tu eri chiaro e trasparente come me.... Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi noi due distesi all'ombra un fiore in bocca può servire sai più allegro tutto sembra e d'improvviso quel silenzio tra noi e quel tuo sguardo strano ti cade il fiore dalla bocca e poi oh no, ferma ti prego la mano... Dove sei stata cosa hai fatto mai Una donna, donna dimmi cosa vuol dir sono una donna ormai! Io non conosco quel sorriso sicuro che hai non so chi sei, non so più chi sei mi fai paura oramai, purtroppo... Ma ti ricordi le onde grandi e noi, gli spruzzi e le tue grida cos'è rimasto in fondo agli occhi tuoi la fiamma è spenta o è accesa Oh mare nero... tu eri chiaro e trasparente come me... Il sole quando sorge sorge piano e poi, la luce si diffonde tutta intorno a noi le ombre di fantasmi nella notte sono alberi e cespugli ancora in fiore sono gli occhi di una donna ancora pieni d'amore... "
I giardini di marzo Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli poi sconfitto tornavo a giocar con la mente i suoi tarli e alla sera al telefono tu mi chiedevi perché non parli Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è I giardini di marzo si vestono di nuovi colori e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori" ma non una parola chiarì i miei pensieri continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri Che anno è che giorno è questo è il tempo di vivere con te le mie mani come vedi non tremano più e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è
Libri: Lucio Battisti, la vera storia dell'intervista esclusiva di Renato Marengo
Roma, 20 nov. - (Adnkronos) - Sono oltre 50 i libri pubblicati su Lucio Battisti e in quasi tutti viene citata quella che fu l'unica, o per lo meno la piu' esaustiva intervista da lui mai rilasciata, in seguito alla quale il cantautore di Poggio Bustone, a parte un'intervista per la TV svizzera e una per la radio, non rilascio' piu' dichiarazioni alla stampa. La storia di questa intervista, con i suoi retroscena - tra aneddoti e contesti che descrivono un momento importante della musica leggera italiana - e' raccontata ora dal giornalista e produttore musicale Renato Marengo che nel 1974 riusci' a superare la barriera di silenzio che avvolgeva Battisti ormai da tempo, trascorrendo con lui cinque giorni al ''Mulino'', sede degli storici studi discografici della Numero 1 dove Battisti stava registrando Anima latina: dialogarono di tutto, ma soprattutto di musica. «Un musicista, se la propria musica comunica ed emoziona realmente, non ha nulla da spiegare e null'altro da aggiungere a quello che si ascolta nei suoi lp ». Cosi' Lucio Battisti motivava la sua ritrosia nei confronti delle interviste e dei giornalisti.
E da qui parti' una chiacchierata confidenziale, determinata dalla fiducia e stima artistica nei confronti del suo interlocutore, che fu pubblicata poco dopo da ''Ciao 2001'', il settimanale musicale piu' seguito dai giovani negli anni Settanta, che per quell'occasione stabili' un record di vendite con piu' di 400.000 copie. La vera storia dell'''intervista esclusiva'' e di quello strano e intenso incontro (Marengo non era un ''battistiano'' e sicuramente preferiva il rock alle rime romantiche di Lucio) viene per la prima volta raccontata in questo libro dallo stesso Marengo, con dovizia di particolari, con dichiarazioni inedite dell'artista e con l'ausilio di coloro che furono testimoni di quel memorabile incontro: Claudio Pascoli, Alberto Radius, Toni Esposito, Claudio Bonivento, Dario Salvatori e Cesare Montalbetti.
Io lavoro e penso a te torno a casa e penso a te le telefono e intanto penso a te Come stai E penso a te Dove andiamo E penso a te Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te Non so con chi adesso sei non so che cosa fai ma so di certo a cosa stai pensando è troppo grande la città per due che come noi non sperano però si stan cercando... ...cercando... Scusa è tardi e penso a te ti accompagno e penso a te non son stato divertente e penso a te sono al buio e penso a te chiudo gli occhi e penso a te io non dormo e penso a te
Tu vestita di fiori o di fari in città con la nebbia o i colori coglierle rose a piedi nudi e poi con la sciarpa stretta al collo bianca come mai ma eri bella, bella comunque bella. Quando l'arcobaleno era in fondo ai tuoi occhi quando sotto al tuo seno l'ira avvelenava il cuore tuo perchè tu vedevi un'altra donna avvicinarsi a me prima ancora che io capissi e riscegliessi te tu eri bella bella comunque bella. Anche quando un mattino tornasti vestita di pioggia con lo sguardo stravolto da una notte d'amore "siediti qua" "non ti chiedo perdono perchè tu sei uomo".
Il leone e la gallina La gallina coccodé spaventata in mezzo all'aia fra le vigne e il cavolfiore mi sfuggiva gaia penso a lei e guardo te che già tremi perché sai che fra i boschi o in mezzo ai fiori presto mia sarai Arrossisci finché vuoi corri fuggi se puoi ma a non servirà ma a non servirà C'era un cane un po' barbone che legato alla catena mi ruggiva come un leone ma faceva pena Penso a lui e guardo me che minaccio chissà ché mascherato da leone ma ho paura di te Arrossisci tu che puoi io ruggisco se vuoi Ma a cosa accadrà ma a cosa accadrà Sono io che scelgo te o sei tu che scegli me sembra quasi un gran problema ma il problema non c'è Gira gira la gran ruota e la terra non è vuota ad ognuno la sua parte saper vivere è un arte arrossisci finché vuoi corri fuggi se puoi ma non servirà ma non servirà
Sognando e risognando La stalla con i buoi per cielo gli occhi tuoi e l'acqua e i pesci e poi gli uccelli intorno a noi e latte tu berrai e l'anima bianca tu avrai e dopo cena nei boschi correrai poi ansimante nel letto tu sarai e il sonno poi giungerà fermando il tuo sorriso a metà. Se corro ce la farò un'altra coda oh no e veder ora si può che strada prendo non so Nervosa tu sarai sul marciapiede mi aspetterai il ristorante fa il turno oppure no? Stasera al cinema in piedi non starò prendo un calmante così stanotte dormo oh sì. Uomo se corri un pò ce la fai ho quasi ancora un minuto uomo ora vicino tu sei io sono quasi arrivato uomo ora sei giunto da lei anche il posteggio ho trovato la stalla con i buoi per cielo gli occhi tuoi e l'acqua e i pesci e poi gli uccelli intorno a noi Se corro ce la farò - e latte tu berrai un'altra coda oh no - e l'anima bianca tu avrai è verde ora si può che strada prendo? Non so e dopo cena nei boschi correrai nervosa tu sarai sul marciapiede mi aspetterai il ristorante fa il turno oppure no? Stasera al cinema in piedi non starò prendo un calmante così stanotte dormo oh si. Uomo se corri un pò ce la fai ho quasi ancora un minuto uomo ormai vicino tu sei io sono quasi arrivato uomo ormai sei giunto da lei anche il posteggio ho trovato. Uomo se corri un po' ce la fai uomo se corri un po' ce la fai.