PIERANGELO BERTOLI

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  1. tomiva57
     
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    Canzoncina



    (P.Bertoli)

    Vorrei la voce forte che non ho
    La musica più dolce che ci sia
    Vorrei parlarti, frasi che non so
    Per dirti che vorrei che fossi mia
    Per sbandierarti a tutti all'infinito
    Per aiutarti nella verità, per non legarti ai ceppi di un partito
    Mia tanto sospirata libertà
    Amarti come non ho amato mai senza possesso, senza gelosie
    Senza l'ambiguità dei parolai e le culture fatte di bugie
    Per darti finalmente a chi ti chiede e respirare la felicità
    Senza inchiodarti al sangue di una fede
    Amore mai scordato…libertà.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:18
     
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  2. tomiva57
     
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    Album (Pierangelo Bertoli)


    Da Wikipedia

    Album è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1981.

    Tracce

    1. La fatica - 4:51
    2. So che sembra facile - 3:53
    3. Caccia alla volpe - 4:43
    4. Norma - 4:30
    5. Nicolò - 5:29
    6. Sud - 4:56
    7. Bianchezza - 3:44
    8. Il buio - 5:37






    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:20
     
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    "Il Buio"


    Prima ci fu un lampo e poi l'oscurità
    Dall'innocenza alla ricerca dei perchè
    Nell'ignoranza s'accesero i falò
    contrabbandando gli dei per verità
    Ed il buio fa paura ai marinai se non vedono un porto che verrà
    Una strada anche vista dagli oblò
    o una stella che non li tradirà
    Come c'è il giorno c'è l'oscurità che non si cura di te
    Non è un nemico è solo immensità, non è dominio di un Re
    Cambiano i sogni nel tempo che va, qualcosa ricorderà
    Ma il vento soffia e ti porta più in là, cambierà
    Prima di partire gonfio di curiosità
    verso un oriente chiuso dentro agli occhi suoi
    Appeso al filo di un mitico Katai
    Il viaggiatore è in fondo come noi
    Col mistero di sapere e una lanterna di pazzia,
    col coraggio e la sola verità
    Di avanzare, di spingersi più in là come fa la realtà
    Come c'è il giorno c'è l'oscurità che non si cura di te
    Non è un nemico è solo immensità , non è dominio di un Re


    Cambiano i sogni nel tempo che va, qualcosa ricorderà,
    Ma il vento soffia e ti porta più in là , cambierà.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:21
     
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  5. tomiva57
     
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    sud

    La vecchia ubriaca sul letto di paglia
    si guarda allo specchio e ruggisce veleno
    ed ha poca voglia di lavorare
    stamane che l'afa le spacca il seno
    il cane è agitato e là fuori piove
    così che l'odore è già umido e buono
    ma l'acqua entra dentro e il carbone è pece
    se picchia sul mestolo diventa suono
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale
    Il nonno ha già visto sei figli morire
    e il suo viso è una palla bucata
    se non dà più retta alle cose di casa
    figuriamoci poi alle cose di strada
    però adesso beve un pò troppa acquavite
    e ogni giorno in più è una tombola vinta
    soltanto le mosche gli danno attenzione
    nei tozzi bicchieri ha lasciato la grinta
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale
    La giovane donna che ascolta
    in silenzio il lungo fischio del treno lontano
    ormai si è scordata anche i sogni
    a buon prezzo e pesa l'anello che porta alla mano
    fortuna che oggi è arrivato qualcuno
    che canta sul dobro una nenia che piace
    se tutta la notte ha dormito in fienile
    adesso che è sveglio la sua voce non tace
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale

    Il viso è di quelli da stargli alla larga
    però è anche bello e adesso la guarda
    la giovane donna si abbassa a raccogliere
    un brivido nuovo "mio dio fammi sorda"
    però ci ripensa e si volta quel tanto
    da dare ai suoi occhi il colore più fondo
    del fondo del mare su un chiaro di luna
    pur senza parlare gli ha detto: peccato
    stanotte con te avrei avuto fortuna
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale
    Ha dato i suoi occhi e una mezza ballata
    al vecchio più sordo di un pezzo di roccia
    ed ha subito smesso di darsi da fare
    perchè da quel vecchio non spreme una goccia
    adesso che va a piedi nudi tra i solchi
    rimpiange la donna lasciata in quel posto
    e poi l'acqua chiara perchè asciuga il sole
    per chi calca il sud nelle terre d'agosto
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale
    E' sempre uguale il sud in tutto il mondo è uguale.

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    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:22
     
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  6. tomiva57
     
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    Bianchezza :
    (P.A.Bertoli-F.Urzino)

    Con il tuo sguardo da allevatore e la tua bocca di frasi usate
    I tuoi amici di un altro mondo e le tue colpe dimenticate
    Con i tuoi giochi di colombe bianche e i tuoi vestiti di incenso e d'oro
    Con il tuo trono su tanti morti e la ricchezza senza lavoro
    Un palco, luci, gente che ti ammira
    Uomini in ginocchio, una lunga fila
    I tuoi scagnozzi anche nelle scuole a costruire un gregge vendendo le parole
    Una speranza in fondo ti sostiene, di costruire un mondo dove il pastore è un bene
    Dove comandi tu su tanta gente
    Dove ci sia la fede come nel medio oriente
    Col tuo passato di inquisizione e il tuo presente da denunciare
    Col tuo futuro di medioevo e i tuoi pensieri nel capitale
    Col tuo sorriso di porcellana e i tuoi ritorni che chiami nuovi
    Le tue indulgenze vendute all'asta e le crociate che non ritrovi
    Tu che sconfiggi spiriti cattivi, che oscuri il sole e i più famosi divi
    I tuoi seguaci devono pregare perché voi siete pochi ma nati per pensare
    Pensare a tutto il peso della vita e quando il giorno al farà finita
    Tu siederai nel cielo tra le stelle
    E a chi ha creduto tanto darai le caramelle
    Con i tuoi sogni senza materia e i tuoi fratelli sotto alle scarpe
    Con i tuoi figli bruciati al rogo ed i tuoi giorni vissuti a parte
    Con i tuoi versi di sette jene e i tuoi principi di colabrodo
    E i tuoi diritti senza ragione e la facciata tenuta a modo
    Il sacramento, poi la Sacra Rota
    La verginità, l'astinenza devota
    Le donazioni fatte dai penitenti e i più pietosi veli calati sui conventi
    La tua censura, la religione di Stato
    Dal codice Rocco verso il Concordato
    La frigidità, le torture più vere
    E le benedizioni sulle camicie nere.
    Con il tuo sguardo da allevatore e la tua bocca di frasi usate
    I tuoi amici di un altro mondo e le tue colpe dimenticate
    Con i tuoi giochi di colombe bianche e i tuoi vestiti di incenso e d'oro
    Con il tuo trono su tanti morti e la ricchezza senza lavoro
    Un palco, luci, gente che ti ammira
    Uomini in ginocchio, una lunga fila
    I tuoi scagnozzi anche nelle scuole a costruire un gregge vendendo le parole
    Una speranza in fondo ti sostiene, di costruire un mondo dove il pastore è un bene
    Dove comandi tu su tanta gente
    Dove ci sia la fede come nel medio oriente
    Col tuo passato di inquisizione e il tuo presente da denunciare
    Col tuo futuro di medioevo e i tuoi pensieri nel capitale
    Col tuo sorriso di porcellana e i tuoi ritorni che chiami nuovi
    Le tue indulgenze vendute all'asta e le crociate che non ritrovi
    Tu che sconfiggi spiriti cattivi, che oscuri il sole e i più famosi divi
    I tuoi seguaci devono pregare perché voi siete pochi ma nati per pensare
    Pensare a tutto il peso della vita e quando il giorno al farà finita
    Tu siederai nel cielo tra le stelle
    E a chi ha creduto tanto darai le caramelle
    Con i tuoi sogni senza materia e i tuoi fratelli sotto alle scarpe
    Con i tuoi figli bruciati al rogo ed i tuoi giorni vissuti a parte
    Con i tuoi versi di sette jene e i tuoi principi di colabrodo
    E i tuoi diritti senza ragione e la facciata tenuta a modo
    Il sacramento, poi la Sacra Rota
    La verginità, l'astinenza devota
    Le donazioni fatte dai penitenti e i più pietosi veli calati sui conventi
    La tua censura, la religione di Stato
    Dal codice Rocco verso il Concordato
    La frigidità, le torture più vere
    E le benedizioni sulle camicie nere.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:23
     
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  7. tomiva57
     
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    FRAMMENTI - 1983.



    Frammenti è il nono album di P.A. Bertoli del 1983.

    Disco:

    Così(P.Bertoli-G.Brandolini)
    Nuova emigrazione(P.Bertoli-M.Negri)
    Serenata(P.Bertoli-M.Piccoli)
    Pierangelo's blues (P.Bertoli)
    Campane (P.Bertoli-L.Orioli)
    A Bruna(P.Bertoli-M.Dieci)
    I miei pensieri sono tutti lì (P.Bertoli-M.Negri)
    Leggenda Antica(P.Bertoli-M.Dieci)
    Quel Giorno(P.Bertoli-M.Dieci)
    Relax(P.Bertoli-T.Oriolo)





    Così

    Non amo trincerarmi in un sorriso
    detesto chi non vince e chi non perde
    non credo nelle sacre istituzioni
    di gente che ha il potere e se ne serve
    giocattoli di carta in mano ai pazzi
    puntati su milioni di persone
    tu ascolti tutto e cerchi di capirmi
    finendo poi per fare confusione
    e dici che per te non sono in pace
    certo che almeno in questo mi conosci
    nell'attimo che brucia la ragione
    io butto al fuoco tutte le mie croci
    e semino i miei fatti personali
    mischiati a tutto quello che è sociale
    e vivo con la stessa indipendenza
    gli scandali le guerre o la spirale
    Perché son fatto così e non ci posso far niente
    prendimi pure così come mi accetta la gente
    che mi sorride e che mi lascia parlare però non mi sente
    Mi dici che una regola ci vuole
    qualcuno deve pure aver ragione
    sarà forse che sono diffidente
    ma i capi non son altro che persone
    e trattano le masse come capre
    tosando e macellando l'eccedenza
    sacrificando al fatto personale
    le madri i figli i padri e la decenza
    Perché son fatto così e non ci posso far niente
    prendimi pure così come mi accetta la gente
    che mi sorride e che mi lascia parlare però non mi sente
    Si macchiano dei crimini più bassi
    per conservare il posto da sedere
    le chiese il parlamento i sindacati
    le banche e gli altri centri del potere
    gli amici sai gli amici tante volte
    mi dicono che sono un piantagrane
    che parlo senza un poco di rispetto
    che amo più gli oppressi o le puttane
    Ma son fatto così e non ci posso far niente
    prendimi pure così come mi accetta la gente
    che mi sorride e che mi lascia parlare però non mi sente



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:24
     
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  8. tomiva57
     
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    Nuova Emigrazione


    (P.A.Bertoli-M.Negri)

    Voglio cambiare vita
    non mi trovo contento
    così non può andare aventi
    questa volta l'ho scampata a stento
    voglio cambiare vita
    per fuggire lontano
    ritrovarmi emigrante
    e non confondermi con l'"Ambrosiano"
    trovare un'altra banca
    che sia meno stanca
    che si faccia usare senza farmi scoprire
    senza partiti da dover finanziare
    senza falsi onesti che ti fanno impazzire.
    Voglio cambiare vita
    per potere grattare
    per poter fare
    per poter potere
    e tante altre cose da volere
    per ricominciare
    per ricucire
    perché no
    potermi divertire
    senza l'erario come un sicario
    che mi ha scoperto e non mi lascia più.
    Mamma mia dammi cento lire
    che in America voglio andar
    per trovarci l'America
    e non morire di paura
    mamma mia dammi cento lire
    che in America voglio andar
    e non voglio ritornare
    terra ingrata son costretto ad emigrare.
    Voglio cambiare vita
    abbandonare i miei cari
    per non provare distacco
    ci ho già un baule di pacchetti azionari
    voglio cambiare vita
    e far sparire le tracce
    voglio aiutare il destino
    e far carriera in un paese latino
    con qualche fondo nero
    e tanti amici al clero
    si può partire non mi resta che andare
    e avrò regali come all'Epifania
    in qualche loggia della massoneria.
    Voglio cambiare vita
    mi darò da fare
    ruberò il mare
    venderò il sole
    in tutti i modi cercherò il potere
    fregherò la gente
    che non conta niente
    perché no
    che cosa vuoi che sia
    poi c'è l'erario come un sicario
    che mi tira addosso e non mi molla più.
    Mamma mia dammi cento lire
    che in America voglio andar
    per trovarci l'America
    e non morire di paura
    mamma mia dammi cento lire
    che in America voglio andar
    e non voglio ritornare
    terra ingrata son costretto ad emigrare.


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    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:25
     
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  9. tomiva57
     
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    Serenata


    (P.A.Bertoli-M.Piccoli)

    Quando spinti verso un trip turistico
    sciamano in periferia
    cercano il naif tra i poveri
    o gli indiani della prateria
    degustando cibi tipici
    deboli di calorie
    posano preziose natiche
    sulle panche delle trattorie.
    Canterò per te
    fino a quando non ti stancherai
    canterò per me
    senza chiedermi se capirai
    hanno come meta i semplici
    cercano la poesia
    e per questo si contorcono
    con trattati di psicologia
    soggettivi d'abitudine
    sanno ciò che tu non hai
    leggono fra i peli pubici
    quel che dici e quello che non sai.
    Canterò per te
    fino a quando non ti stancherai
    canterò per me
    senza chiedermi se capirai
    sciolgono i tuoi nodi edipici
    con un colpo di magia
    spiegano i tuoi sogni erotici
    iscrivendoti a una lotteria
    scrivono virtù canoniche
    stanno dalla parte tua
    corteggiando tipi egemoni
    sono come li "mortacci sua".
    Canterò per te
    fino a quando non ti stancherai
    canterò per me
    senza chiedermi se capirai.
    La neve cadeva sottile
    su un pomeriggio vuoto e malato
    la neve cadeva sottile
    su un pomeriggio vuoto e malato
    sulle mie rabbie di parole
    sulle mie guerre di pensieri.
    La luce sembrava morire
    dentro ai miei pugni di sognatore
    la luce sembrava morire
    dentro ai miei pugni di sognatore
    cercai di andarmene di là
    cercai di andarmene di là
    di arrivare in una terra
    con campi zeppi di viole
    di sdraiarmi in una terra
    con cieli immensi di sole
    dove gli stomaci sono pieni
    dove i ricordi sono sereni.
    Andai la neve cadeva
    avevo un groppo in gola
    andai la neve cadeva
    avevo il cuore in gola
    una impotente necessità
    una assoluta inutilità.
    Nostalgia di un fiore
    che cosa terribile
    nostalgia di un fiore
    che cosa terribile
    per trattenermi dal pianto
    apro la bocca e rido
    per trattenermi dal pianto
    apro la bocca e rido.





    A BRUNA

    (P.A.Bertoli-M.Dieci)

    Rapida scendevi le scale
    avevi gli occhi pieni d'allegria
    e un qualche cosa di giornata speciale
    che risvegliava la mia fantasia
    è come quando liberi del tutto i pensieri
    e voli in alto oltre la città
    al di sopra della realtà.
    Vicoli di antichi ricordi
    come in un album di fotografie
    che illuminati dalla luce del giorno
    resuscitavano le storie mie
    e mi aggiravo incredulo fra le vetrine
    sfiorando attimi vissuti già
    con l'emozione che mi sorprendeva tanto tempo fa.
    Cosi' decisa tu venivi
    per parlarmi allora per la prima volta
    non sembravi imbarazzata forse appena un po'
    con poche frasi semplici
    mi hai invitato a cena da te
    sono stato fortunato quando hai scelto me.
    Sveglio mentre dormi al mio fianco
    sto componendo la mia vecchia follia
    scrivendo frasi che mi premono dentro
    da liberare insieme a un'armonia
    e all'improvviso penso di volerti svegliare
    per presentarti un altro pezzo di me
    un altro pezzo che ho recuperato
    stando insieme a te.
    E non ricordo oggi d'essere mai stato
    solo dopo il nostro incontro
    come se la nostra storia non finisse mai
    e mi ritrovo a vivere amo tutto quello che ho
    certo non mi so spiegare o forse non si può
    e certe sere vorrei spingere
    la nostra barca fino in alto mare
    e sfidare le tempeste della verità
    mentre i problemi crollano
    battersi e tentare di più
    per far bello questo posto dove vivi tu.
    Ma tu rispondi quando i venti
    gonfiano le nostre vele
    non potranno che portarci dove andiamo già
    e se ti sembrerà difficile
    armati di quel che sarà
    ed avremo un nostro posto di serenità.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:31
     
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  10. tomiva57
     
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    I miei pensieri sono tutti li'


    Fingo di stare calmo ma sono già le sei
    se avessi più buon senso magari me ne andrei
    cerco di stare fermo in mezzo al viavai
    ti aspetto per fermarti, fra poco scenderai.
    Forse se ti volessi, forse tu non puoi,
    forse mi aspetti ancora o forse non mi vuoi,
    certo che i miei pensieri sono tutti lì
    è stato inutile mandarli via.
    Io vorrei dirti:
    "Ciao come stai? Come sei bella stasera,
    più bella del sole più dolce della primavera",
    ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,
    dopo tanto tempo adesso
    ancora come allora
    ancora come allora.
    Vorrei vederti dentro quando ricorderai
    in tutti questi anni non ti ho cercato mai
    certo se tu volessi allora tornerei
    a testa bassa come oggi non si fa più.
    Forse se tu volessi, forse cambierei,
    forse tu aspetti un altro e sono già le sei,
    certo che i miei pensieri sono tutti lì
    non so decidermi ad andare via.
    Io vorrei dirti:
    "Ciao come stai? Come sei bella stasera,
    più bella del sole più dolce della primavera",
    ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,
    dopo tanto tempo adesso
    ancora come allora
    ancora come allora.
    Forse se tu volessi, forse cambierei,
    ci ho ripensato tante e tante volte ormai,
    certo che i miei pensieri sono tutti lì
    non è possibile mandarli via.
    Io ti dirò:
    "Ciao come stai? Come sei bella stasera,
    più bella del sole più dolce della primavera",
    ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,
    dopo tanto tempo adesso
    ancora come allora
    ancora come allora.
    "Ciao come stai? Come sei bella stasera,
    più bella del sole più dolce della primavera",
    ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,
    dopo tanto tempo adesso
    ancora come allora
    ancora come allora







    Leggenda antica


    La donna senza nome disse al giovane signore
    — sei bello e vorrei stenderti in un prato
    spiegarti sulla pelle nel ritmo dei respiri
    che ti volevo ti ho desiderato
    se fossi stata libera di avere un’opinione
    di come poter vivere il mio sesso
    avrei potuto scegliere di fare un’altra strada
    oppure sarei stata come adesso —.
    C’era, c’era una volta non ricordo dove fu
    so soltanto che da qualche tempo non c’è più.
    Il giovane signore seduto sui suoi anni
    nuotava dentro un mucchio di rifiuti
    aveva i suoi problemi difficili rapporti
    un sacco di concetti sconosciuti
    la donna lo fissava cercava di spiegarsi
    non era lì per chiedere un rimborso
    per quanto fosse giovane per quanto fosse uomo
    doveva condividere il discorso.
    Ma credo che la fame sia un debole pensiero
    per chi l’ha avuta solo nell’orecchio
    e libertà è un discorso per chi non sta in prigione
    e i giovani non sanno cosa è vecchio
    il tragico signore aveva un apparecchio
    per ricomporre i pezzi del dolore
    sollecitò i transistor guardò nel terminale
    trovandoci una dose per due ore.
    C’era…
    Sull’onda dei rimpianti e delle ribellioni
    di strade brutte e strette male usate
    la donna disse merda frugò dentro a un futuro
    di plastica e di luci colorate
    il giovane signore vedeva di lontano
    le case dove brulica la gente
    raccolse i suoi domani del tutto programmati
    e pianse senza il minimo incidente.

    C’era…



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:31
     
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  11. tomiva57
     
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    peccato !!..non c'è nessun video di queste canzoni...se qualcuno li trova!!!

    Quel giorno

    Esploso il canto finale
    della canna di un fucile
    perdesti il sangue il respiro
    e i piani sull'avvenire
    lasciasti solo una donna
    dietro a un velo di omertà
    le chiederanno dolore e dignità.
    Prenderà un altro sole
    Per non rivederli più
    Aprirà il tuo sorriso
    Come quando c'eri tu.
    E se rimane un ricordo
    è qualcosa che vuole per sé
    non avrà niente da dire su di te
    adesso vengono in tanti
    fanno a gara di parole
    e hanno facce di fumo
    e sguardi da ambasciatore
    le porteranno medaglie
    ma se ne fregano di te
    e lei rimane da sola sui perché.
    Prenderà un altro sole
    Per non rivederli più
    Aprirà il tuo sorriso
    Come quando c'eri tu.
    E se per caso la sera
    farà i conti di quello che ha
    avrà con sé la sua rabbia li odierà
    ti hanno insegnato il dovere
    ti hanno detto cosa fare
    ti hanno insegnato a ubbidire
    sempre e a non pensare
    e col cervello annebbiato
    dal concetto degli eroi
    ti hanno impedito di avere sogni tuoi.
    Prenderà un altro sole
    Per non rivederli più
    Aprirà il tuo sorriso
    Come quando c'eri tu.
    E se su qualche giornale
    la cercheranno per darle pietà
    avrà una sola risposta li odierà.
    Prenderà un altro sole
    Per non rivederli più
    Aprirà il tuo sorriso
    Come quando c'eri tu.






    Relax

    L'aria si è fatta leggera
    sotto questo quarto di luna
    sogno di starmene qui
    lascio un poco l'avventura
    questa sera dormirò.
    Sensazione di sazietà
    steso sull'amaca dei sensi
    avido di serenità
    perso tra la quiete e il silenzio
    questa sera dormirò
    respirando novità.
    L'alba dove mi sveglierò
    avrà sciolto i suoi colori
    l'alba dove ti cercherò
    avrà spento i tuoi timori
    solo pochi passi più in là
    stanno i miei momenti diversi
    scelgo di restarmene qua
    a cercare attimi persi
    questa sera dormirò
    respirando novità.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:30
     
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    Dalla finestra




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    Dalla finestra è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1984.

    Tracce

    1. Dalla finestra - 4:33
    2. Cose del passato - 3:25
    3. Maddalena - 5:07
    4. Varsavia - 5:06
    5. Nel 2000 - 4:26
    6. L'orizzonte - 4:00
    7. La nostra canzone d'amore - 3:36
    8. Passeggiata sudamericana - 3:14
    9. Una fotografia - 3:09
    10. Il treno - 4:08
    11. Credi in te - 4:37






    Dalla finestra

    Il fondo del viale
    Raccolgo la mente
    E guardo da sopra un balcone isolato
    Le case e la gente
    Il fondo del viale, le tracce del fiato
    Disegno insicuro una faccia di donna sul vetro appannato
    La mia voce è stanca
    Cosa mi manca?
    Un sogno la mattina
    E non rido come prima
    Il fondo del viale, le parti le pose
    Al centro persone che mietono scempio di vite preziose
    Il fondo del viale e dietro alle imposte
    Con forza caparbia ricerco da sempre domande e risposte
    La mia voce è stanca
    Cosa mi manca?
    Un sogno la mattina
    E non rido come prima
    Il fondo del viale, i rami più bassi
    Da sotto le foglie mi arriva fin dentro il rumore dei passi
    Il fondo del viale di là dal confine
    Un canto gioioso rincorre ragazze vestite di trine
    La mia voce manca
    Sempre più stanca
    Ferite da sanare
    Ma vorrei ricominciare.








    Cose del passato


    Cose del passato come fragili poesie
    Innocenti ammassi di bugie
    Ho trovato i resti di un eterno che non è detto e consumato
    In tanti giorni con te
    Fuori dal ricordo sulle sedie di un caffè
    Tu sorridi incerta accanto a me
    Mentre sulle strade scende un po' d'oscurità
    Imiti tua madre tanto lei non lo sa
    Mi salta in mente vorrei vederti adesso
    Sapere dove sei e poi cos'è successo
    Vorrei vederti ma in fondo fa lo stesso
    Ma poi chissà che tu magari non ricordi più
    Tutto ripulito, teso come un baccalà
    Come in un racconto di papà
    Sfioro il tuo vestito piano piano viene via
    Oggi finalmente sono tuo, tu sei mia
    Cose del passato recuperate in un comò
    Pezzi di una festa che passò
    Fatti del mio tempo ricamati di perché
    Tanta tenerezza che mi porto con me
    Mi salta in mente vorrei vederti adesso
    Sapere dove sei e poi cos'è successo
    Vorrei vederti ma in fondo fa lo stesso
    Ma poi chissà che tu magari non ricordi
    Mi salta in mente adesso che non posso
    E tanto tempo ormai ma in fondo fa lo stesso
    Mi salta in mente chissà cos'è successo
    E poi lo so che tu…o forse non ricordo più.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:33
     
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  13. tomiva57
     
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    Maddalena


    Maddalena sopra ai viali
    Quando è buia la città
    Con la barba ben nascosta e una gonna di taffettà
    Maddalena si trascina tra i profumi di Chanel
    Protettori e delinquenti e le stanze di un motel
    Maddalena è un bastimento che non porta marinai
    È un assurdo calendario dove il sole non c'è mai
    Maddalena può fermarsi percorrendo la sua via
    Tra lo scherno della gente per un po' di compagnia
    Maddalena riformato
    Non è uomo che a metà
    Definito, rifiutato per sessuale ambiguità
    Maddalena fuori posto tra i normali non ci sta
    È una specie di contorno, paradisi non ne ha
    Maddalena a Casablanca come al monte di pietà
    Per cambiare le sue carni alterando la realtà
    Maddalena mascherata punta al largo la sua prua
    Ha provato a fermarsi quasi fosse colpa sua.











    Varsavia

    P.A.Bertoli-G.Brandolini

    Mentre è notte a Varsavia piove forte
    lampi e tuoni che spaccano il cielo
    che è più nero del velo che copre la morte
    a Varsavia hanno chiuso le porte
    dentro casa qualcuno sta piangendo
    qualcun'altro vorrebbe far l'amore
    come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore
    Come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore
    Hanno ucciso il ragazzo di vent'anni
    l'hanno ucciso per rabbia o per paura
    perché aveva negli occhi quell'aria sincera
    perché era una forza futura
    sulla piazza ho visto tanti fiori
    calpestati e dispersi con furore
    da chi usa la legge e si serve del bastone
    e sugli altri ha pretese di padrone
    Da chi usa la legge e si serve del bastone
    e sugli altri ha pretese di padrone
    Sull'altare c'è una madonna nera
    ma è la mano del minatore bianco
    che ha firmato cambiali alla fede di un mondo
    sulla pelle di un popolo già stanco
    stanco marcio di chiese e di profeti
    da una parte e dall'altra tutti uguali
    perché a stare in trincea sono gli uomini normali
    non i capi di Stato o i generali
    Perché a stare in trincea sono gli uomini normali
    non i vescovi e neanche i cardinali
    Ci han traditi e l'han fatto molte volte
    con cinismo e determinazione
    han portato fratelli e compagni in prigione
    e hanno messo un guinzaglio all'illusione
    non esiste un popolo padrone
    non esiste ancora un popolo vincente
    ma soltanto una massa di povera gente
    da umiliare e da rendere impotente
    Ma soltanto una massa di povera gente
    da piegare e da rendere ubbidiente
    E per tutti oggi è un giorno brutto
    troppe code di paglia stan bruciando
    troppa rabbia per chi vive ancora sperando
    in un mondo che vedi sta crollando
    è una notte e a Varsavia piove forte
    una pioggia che scende sul dolore
    come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore
    Come posso tesoro tenerti sul cuore
    se stanotte a Varsavia si muore






    Nel 2000

    Nel 2000 tante idee saranno diventate una parentesi
    superate dal progresso, annullate dal processo della sintesi
    nel 2000 cambieremo le cambiali che saranno spiritose e digitali
    il 2000 è il risultato di un innesto combinato già da adesso
    è un curioso esperimento coronato da immancabile successo
    è l'insieme di una scelta post-moderna
    è un filosofo privato dalla lanterna
    nel 2000 l'osservanza sarà il metro per vedere tutti uguali
    sia davanti alla famiglia che nel cuore delle leggi universali
    Nel 2000 sarai stata inseminata da una roba radio-telecomandata
    Sei miliardi di persone come tante mignottone
    Saran pronte ad accettare ogni ordine speciale
    E saremo più leggeri, liberati dai pensieri
    Incapaci di protesta, senza grilli per la testa
    Non più magri, non più grassi, niente alti, niente bassi
    Tutti seri ed impettiti, sei miliardi di partiti
    Luccicanti canne vuote di strumenti senza note
    Sempre intenti a funzionare se uno schema razionale
    Nel 2000 non si troverà opposizione
    Nel 2000 avremo una unica opinione
    Nel 2000 le risate saran solo programmate e generali
    Con il giusto sovrapprezzo passeranno perversioni personali
    Nel 2000 avremo un cambio di cultura e una genesi contraria alla natura
    Un computer di quartiere porterà direttamente dentro casa, sia la spesa giornaliera
    Che i concetti elaborati dalla NASA
    Nel 2000 sarà tutto uniformato, pertinente, freddo, asettico, mondato
    Scaricate le tensioni, abbattute le emozioni, imbottiti di calmanti
    Psicofarmaci ambulanti
    Voleremo senza pesi verso esotici paesi
    In un Eden straperfetto finchè durerà l'affetto
    Scivolando sul pianeta in un'estasi completa
    Chi lontano, chi vicino
    A seconda del quattrino
    Nuova stirpe di guaudenti
    Psico-pillol-dipendenti
    Si godranno lo splendore di una stirpe superiore
    Nel 2000 tu mi parlerai in giapponese
    Nel 2000 non avremo più pretese.



    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:34
     
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    La nostra canzone d'amore


    Chiama pure se lo vuoi dalle spiagge dove sei
    Dai tanti momenti quando stai da sola
    Sarà lì che io verrò trascinando fino a te la nostra canzone d'amore
    Quando stanca cercherai di scaldarti accanto a me
    Tra le tante splendenti verità di un'ora
    Sarà lì che crescerà galoppando insieme a noi
    Questa nostra canzone d'amore
    Dentro ad un giorno che ascolta
    La nostra canzone d'amore con semplicità
    Resti ad attendermi sempre con la porta socchiusa
    Nei miei attimi con te quando ascolto la città
    E a volte mi trovo per un po' da solo
    Poi ti sento ancora qui che trasporti verso me la nostra canzone d'amore
    Dentro ad un giorno che ascolta la nostra canzone d'amore con semplicità
    Resti ad attendermi sempre con la porta socchiusa
    Quando mi cerchi diversa con mille speranze di vita di felicità
    Sono ad accoglierti sveglio con la luce già accesa
    Chiama pure se lo vuoi quando ascolto la città
    E in tutti i momenti dove tu…lo vorrai












    Il treno


    Quando partì con l'ordine di leva la madre lo pregò di riguardarsi
    Salì sul treno come un condannato
    Piegò le spalle e finse di adattarsi
    Sentiva freddo e aveva un po' paura
    E poi si rifiutava di accettare che un pezzo della vita dovesse regalarlo
    Per divertire qualche generale
    Così arrivò, trovò la sua divisa
    Gli diedero un assetto militare
    La disciplina, l'indottrinamento, rispondere di sì senza pensare
    S'armò di gloria, di sacre convinzioni
    Qualcosa che ti cambia, ti snatura
    Un corpo senza mente che spara, spara e uccide per procura
    Un treno è passato una volta e non è più ritornato
    Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato
    Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori
    Racconta una guerra perduta e la chiama valori
    Si ritroverà tra ignoti contendenti portando con le armi la sua pace
    Sapremo poco dei combattenti dal fronte quasi sempre tutto tace
    E dietro al fronte dovremo adoperarci
    Installeremo missili a milioni
    E quindi scopriremo che in fondo siamo solo dei ciglioni
    Avremo ancora fulgidi ideali, un capo senza macchia da seguire
    Un angelo di morte che corre, corre e uccide l'avvenire
    Un treno è passato una volta e non è più ritornato
    Un treno è passato una volta e non è più ritornato
    Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato
    Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori
    Racconta una guerra perduta e la chiama valori
    Il vecchio da dentro il cancello non vede nessuno
    Ignora le tracce di sangue coperte dal fumo
    Racconta di nobili gesta di patrie guerriere
    Risveglia fantasmi passati per farne bandiere.

















    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 08:20
     
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  15. tomiva57
     
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    Petra (album)



    Da Wikipedia


    petra



    Petra è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1985.

    Il disco è dedicato alla figlia del cantautore, Petra. Stranamente non è mai stato ristampato su CD, unico tra le opere di Bertoli.

    Tracce

    1. Maria Teresa - 4:20
    2. Piano Man - 5:39
    3. L'odore del porto - 4:25
    4. Fiume nero - 5:10
    5. Bella addormentata - 3:14
    6. Voglia di libertà - 3:40
    7. China Town - 4:22
    8. Vola veliero - 3:52
    9. Gennaio - 4:09





    Maria Teresa
    [P.A. Bertoli - M. Dieci]

    Maria Teresa forse troppa fantasia,
    giornate uguali, poche notti di follia,
    fragili ricordi,
    sulla fronte qualche ruga in più,
    volti appena scorti,
    poco amore nella gioventù.
    Giovanni ha gli occhi come un cielo a primavera
    e i suoi vent'anni sono un varco alla frontiera,
    soffre d'innocenza,
    prende dalla vita quel che c'è,
    come in una danza
    lui si aspetta che con te
    non resteranno giorni bui
    se solo tu sarai con lui
    fin quando tu lo cercherai
    finché al suo amore crederai
    finché vincerai
    fino a quando sulle soglie del suo mondo
    lui vorrà sapere che ci sei.
    Maria Teresa quanta gente non approva
    quell'espressione, quella faccia quasi nuova
    frugano i tuoi sogni
    alzando le barriere dell'età,
    contano i tuoi giorni,
    pesano la tua diversità.
    Maria Teresa quanta voglia di poesia,
    convalescente di un'eterna malattia
    la tua strada aperta
    mostra della vita quel che c'è
    fuori dalla porta
    lui si aspetta che con te
    non resteranno giorni bui
    se solo tu sarai con lui
    fin quando tu lo cercherai
    finché al suo amore crederai
    finché vincerai
    fino a quando sulle sogli del suo mondo
    lui vorrà sapere che con te
    non resteranno giorni bui
    se solo tu sarai con lui
    fin quando tu lo cercherai
    finché al suo amore crederai
    finché vincerai
    fino a quando sulle soglie del suo mondo
    lui vorrà sapere che ci sei
    lui vorrà sapere che ci sei.









    Piano man

    [P.A. Bertoli - B. Joel]

    Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
    C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
    Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è,
    un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
    Na na na na na na na na na…..
    Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
    C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
    Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità,
    ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
    Dice "Penso che sto per morirne" e il sorriso gli sfuma a metà
    so che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
    Na na na na na na na na na…..
    Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai,
    parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
    Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là,
    serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità
    Na na na na na na na na…..
    Canta i tuoi sogni di piano man……..
    C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me
    perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
    Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin
    hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono "cosa fai qui?"
    Na na na na na na na na……
    Canta i tuoi sogni di piano man , cantaci i sogni che sai
    c'è nell'aria una voglia di melodia
    l'atmosfera è la giusta ora vai. (rip.)






    bertoli_pierangelo_2






    Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 08:22
     
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