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Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:18. -
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Album (Pierangelo Bertoli)
Da WikipediaAlbum è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1981.
Tracce
1. La fatica - 4:51
2. So che sembra facile - 3:53
3. Caccia alla volpe - 4:43
4. Norma - 4:30
5. Nicolò - 5:29
6. Sud - 4:56
7. Bianchezza - 3:44
8. Il buio - 5:37
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:20. -
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Cambiano i sogni nel tempo che va, qualcosa ricorderà,
Ma il vento soffia e ti porta più in là , cambierà.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:21. -
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Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:23. -
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FRAMMENTI - 1983.
Frammenti è il nono album di P.A. Bertoli del 1983.
Disco:
Così(P.Bertoli-G.Brandolini)
Nuova emigrazione(P.Bertoli-M.Negri)
Serenata(P.Bertoli-M.Piccoli)
Pierangelo's blues (P.Bertoli)
Campane (P.Bertoli-L.Orioli)
A Bruna(P.Bertoli-M.Dieci)
I miei pensieri sono tutti lì (P.Bertoli-M.Negri)
Leggenda Antica(P.Bertoli-M.Dieci)
Quel Giorno(P.Bertoli-M.Dieci)
Relax(P.Bertoli-T.Oriolo)
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:24. -
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Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:25. -
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A BRUNA
(P.A.Bertoli-M.Dieci)
Rapida scendevi le scale
avevi gli occhi pieni d'allegria
e un qualche cosa di giornata speciale
che risvegliava la mia fantasia
è come quando liberi del tutto i pensieri
e voli in alto oltre la città
al di sopra della realtà.
Vicoli di antichi ricordi
come in un album di fotografie
che illuminati dalla luce del giorno
resuscitavano le storie mie
e mi aggiravo incredulo fra le vetrine
sfiorando attimi vissuti già
con l'emozione che mi sorprendeva tanto tempo fa.
Cosi' decisa tu venivi
per parlarmi allora per la prima volta
non sembravi imbarazzata forse appena un po'
con poche frasi semplici
mi hai invitato a cena da te
sono stato fortunato quando hai scelto me.
Sveglio mentre dormi al mio fianco
sto componendo la mia vecchia follia
scrivendo frasi che mi premono dentro
da liberare insieme a un'armonia
e all'improvviso penso di volerti svegliare
per presentarti un altro pezzo di me
un altro pezzo che ho recuperato
stando insieme a te.
E non ricordo oggi d'essere mai stato
solo dopo il nostro incontro
come se la nostra storia non finisse mai
e mi ritrovo a vivere amo tutto quello che ho
certo non mi so spiegare o forse non si può
e certe sere vorrei spingere
la nostra barca fino in alto mare
e sfidare le tempeste della verità
mentre i problemi crollano
battersi e tentare di più
per far bello questo posto dove vivi tu.
Ma tu rispondi quando i venti
gonfiano le nostre vele
non potranno che portarci dove andiamo già
e se ti sembrerà difficile
armati di quel che sarà
ed avremo un nostro posto di serenità.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:31. -
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Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:31. -
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peccato !!..non c'è nessun video di queste canzoni...se qualcuno li trova!!!
Quel giorno
Esploso il canto finale
della canna di un fucile
perdesti il sangue il respiro
e i piani sull'avvenire
lasciasti solo una donna
dietro a un velo di omertà
le chiederanno dolore e dignità.
Prenderà un altro sole
Per non rivederli più
Aprirà il tuo sorriso
Come quando c'eri tu.
E se rimane un ricordo
è qualcosa che vuole per sé
non avrà niente da dire su di te
adesso vengono in tanti
fanno a gara di parole
e hanno facce di fumo
e sguardi da ambasciatore
le porteranno medaglie
ma se ne fregano di te
e lei rimane da sola sui perché.
Prenderà un altro sole
Per non rivederli più
Aprirà il tuo sorriso
Come quando c'eri tu.
E se per caso la sera
farà i conti di quello che ha
avrà con sé la sua rabbia li odierà
ti hanno insegnato il dovere
ti hanno detto cosa fare
ti hanno insegnato a ubbidire
sempre e a non pensare
e col cervello annebbiato
dal concetto degli eroi
ti hanno impedito di avere sogni tuoi.
Prenderà un altro sole
Per non rivederli più
Aprirà il tuo sorriso
Come quando c'eri tu.
E se su qualche giornale
la cercheranno per darle pietà
avrà una sola risposta li odierà.
Prenderà un altro sole
Per non rivederli più
Aprirà il tuo sorriso
Come quando c'eri tu.
Relax
L'aria si è fatta leggera
sotto questo quarto di luna
sogno di starmene qui
lascio un poco l'avventura
questa sera dormirò.
Sensazione di sazietà
steso sull'amaca dei sensi
avido di serenità
perso tra la quiete e il silenzio
questa sera dormirò
respirando novità.
L'alba dove mi sveglierò
avrà sciolto i suoi colori
l'alba dove ti cercherò
avrà spento i tuoi timori
solo pochi passi più in là
stanno i miei momenti diversi
scelgo di restarmene qua
a cercare attimi persi
questa sera dormirò
respirando novità.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:30. -
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Dalla finestra
Dalla finestra è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1984.
Tracce
1. Dalla finestra - 4:33
2. Cose del passato - 3:25
3. Maddalena - 5:07
4. Varsavia - 5:06
5. Nel 2000 - 4:26
6. L'orizzonte - 4:00
7. La nostra canzone d'amore - 3:36
8. Passeggiata sudamericana - 3:14
9. Una fotografia - 3:09
10. Il treno - 4:08
11. Credi in te - 4:37
Dalla finestra
Il fondo del viale
Raccolgo la mente
E guardo da sopra un balcone isolato
Le case e la gente
Il fondo del viale, le tracce del fiato
Disegno insicuro una faccia di donna sul vetro appannato
La mia voce è stanca
Cosa mi manca?
Un sogno la mattina
E non rido come prima
Il fondo del viale, le parti le pose
Al centro persone che mietono scempio di vite preziose
Il fondo del viale e dietro alle imposte
Con forza caparbia ricerco da sempre domande e risposte
La mia voce è stanca
Cosa mi manca?
Un sogno la mattina
E non rido come prima
Il fondo del viale, i rami più bassi
Da sotto le foglie mi arriva fin dentro il rumore dei passi
Il fondo del viale di là dal confine
Un canto gioioso rincorre ragazze vestite di trine
La mia voce manca
Sempre più stanca
Ferite da sanare
Ma vorrei ricominciare.
Cose del passato
Cose del passato come fragili poesie
Innocenti ammassi di bugie
Ho trovato i resti di un eterno che non è detto e consumato
In tanti giorni con te
Fuori dal ricordo sulle sedie di un caffè
Tu sorridi incerta accanto a me
Mentre sulle strade scende un po' d'oscurità
Imiti tua madre tanto lei non lo sa
Mi salta in mente vorrei vederti adesso
Sapere dove sei e poi cos'è successo
Vorrei vederti ma in fondo fa lo stesso
Ma poi chissà che tu magari non ricordi più
Tutto ripulito, teso come un baccalà
Come in un racconto di papà
Sfioro il tuo vestito piano piano viene via
Oggi finalmente sono tuo, tu sei mia
Cose del passato recuperate in un comò
Pezzi di una festa che passò
Fatti del mio tempo ricamati di perché
Tanta tenerezza che mi porto con me
Mi salta in mente vorrei vederti adesso
Sapere dove sei e poi cos'è successo
Vorrei vederti ma in fondo fa lo stesso
Ma poi chissà che tu magari non ricordi
Mi salta in mente adesso che non posso
E tanto tempo ormai ma in fondo fa lo stesso
Mi salta in mente chissà cos'è successo
E poi lo so che tu…o forse non ricordo più.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:33. -
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Maddalena
Maddalena sopra ai viali
Quando è buia la città
Con la barba ben nascosta e una gonna di taffettà
Maddalena si trascina tra i profumi di Chanel
Protettori e delinquenti e le stanze di un motel
Maddalena è un bastimento che non porta marinai
È un assurdo calendario dove il sole non c'è mai
Maddalena può fermarsi percorrendo la sua via
Tra lo scherno della gente per un po' di compagnia
Maddalena riformato
Non è uomo che a metà
Definito, rifiutato per sessuale ambiguità
Maddalena fuori posto tra i normali non ci sta
È una specie di contorno, paradisi non ne ha
Maddalena a Casablanca come al monte di pietà
Per cambiare le sue carni alterando la realtà
Maddalena mascherata punta al largo la sua prua
Ha provato a fermarsi quasi fosse colpa sua.
Varsavia
P.A.Bertoli-G.Brandolini
Mentre è notte a Varsavia piove forte
lampi e tuoni che spaccano il cielo
che è più nero del velo che copre la morte
a Varsavia hanno chiuso le porte
dentro casa qualcuno sta piangendo
qualcun'altro vorrebbe far l'amore
come posso tesoro tenerti sul cuore
se stanotte a Varsavia si muore
Come posso tesoro tenerti sul cuore
se stanotte a Varsavia si muore
Hanno ucciso il ragazzo di vent'anni
l'hanno ucciso per rabbia o per paura
perché aveva negli occhi quell'aria sincera
perché era una forza futura
sulla piazza ho visto tanti fiori
calpestati e dispersi con furore
da chi usa la legge e si serve del bastone
e sugli altri ha pretese di padrone
Da chi usa la legge e si serve del bastone
e sugli altri ha pretese di padrone
Sull'altare c'è una madonna nera
ma è la mano del minatore bianco
che ha firmato cambiali alla fede di un mondo
sulla pelle di un popolo già stanco
stanco marcio di chiese e di profeti
da una parte e dall'altra tutti uguali
perché a stare in trincea sono gli uomini normali
non i capi di Stato o i generali
Perché a stare in trincea sono gli uomini normali
non i vescovi e neanche i cardinali
Ci han traditi e l'han fatto molte volte
con cinismo e determinazione
han portato fratelli e compagni in prigione
e hanno messo un guinzaglio all'illusione
non esiste un popolo padrone
non esiste ancora un popolo vincente
ma soltanto una massa di povera gente
da umiliare e da rendere impotente
Ma soltanto una massa di povera gente
da piegare e da rendere ubbidiente
E per tutti oggi è un giorno brutto
troppe code di paglia stan bruciando
troppa rabbia per chi vive ancora sperando
in un mondo che vedi sta crollando
è una notte e a Varsavia piove forte
una pioggia che scende sul dolore
come posso tesoro tenerti sul cuore
se stanotte a Varsavia si muore
Come posso tesoro tenerti sul cuore
se stanotte a Varsavia si muore
Nel 2000
Nel 2000 tante idee saranno diventate una parentesi
superate dal progresso, annullate dal processo della sintesi
nel 2000 cambieremo le cambiali che saranno spiritose e digitali
il 2000 è il risultato di un innesto combinato già da adesso
è un curioso esperimento coronato da immancabile successo
è l'insieme di una scelta post-moderna
è un filosofo privato dalla lanterna
nel 2000 l'osservanza sarà il metro per vedere tutti uguali
sia davanti alla famiglia che nel cuore delle leggi universali
Nel 2000 sarai stata inseminata da una roba radio-telecomandata
Sei miliardi di persone come tante mignottone
Saran pronte ad accettare ogni ordine speciale
E saremo più leggeri, liberati dai pensieri
Incapaci di protesta, senza grilli per la testa
Non più magri, non più grassi, niente alti, niente bassi
Tutti seri ed impettiti, sei miliardi di partiti
Luccicanti canne vuote di strumenti senza note
Sempre intenti a funzionare se uno schema razionale
Nel 2000 non si troverà opposizione
Nel 2000 avremo una unica opinione
Nel 2000 le risate saran solo programmate e generali
Con il giusto sovrapprezzo passeranno perversioni personali
Nel 2000 avremo un cambio di cultura e una genesi contraria alla natura
Un computer di quartiere porterà direttamente dentro casa, sia la spesa giornaliera
Che i concetti elaborati dalla NASA
Nel 2000 sarà tutto uniformato, pertinente, freddo, asettico, mondato
Scaricate le tensioni, abbattute le emozioni, imbottiti di calmanti
Psicofarmaci ambulanti
Voleremo senza pesi verso esotici paesi
In un Eden straperfetto finchè durerà l'affetto
Scivolando sul pianeta in un'estasi completa
Chi lontano, chi vicino
A seconda del quattrino
Nuova stirpe di guaudenti
Psico-pillol-dipendenti
Si godranno lo splendore di una stirpe superiore
Nel 2000 tu mi parlerai in giapponese
Nel 2000 non avremo più pretese.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 16:34. -
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La nostra canzone d'amore
Chiama pure se lo vuoi dalle spiagge dove sei
Dai tanti momenti quando stai da sola
Sarà lì che io verrò trascinando fino a te la nostra canzone d'amore
Quando stanca cercherai di scaldarti accanto a me
Tra le tante splendenti verità di un'ora
Sarà lì che crescerà galoppando insieme a noi
Questa nostra canzone d'amore
Dentro ad un giorno che ascolta
La nostra canzone d'amore con semplicità
Resti ad attendermi sempre con la porta socchiusa
Nei miei attimi con te quando ascolto la città
E a volte mi trovo per un po' da solo
Poi ti sento ancora qui che trasporti verso me la nostra canzone d'amore
Dentro ad un giorno che ascolta la nostra canzone d'amore con semplicità
Resti ad attendermi sempre con la porta socchiusa
Quando mi cerchi diversa con mille speranze di vita di felicità
Sono ad accoglierti sveglio con la luce già accesa
Chiama pure se lo vuoi quando ascolto la città
E in tutti i momenti dove tu…lo vorrai
Il treno
Quando partì con l'ordine di leva la madre lo pregò di riguardarsi
Salì sul treno come un condannato
Piegò le spalle e finse di adattarsi
Sentiva freddo e aveva un po' paura
E poi si rifiutava di accettare che un pezzo della vita dovesse regalarlo
Per divertire qualche generale
Così arrivò, trovò la sua divisa
Gli diedero un assetto militare
La disciplina, l'indottrinamento, rispondere di sì senza pensare
S'armò di gloria, di sacre convinzioni
Qualcosa che ti cambia, ti snatura
Un corpo senza mente che spara, spara e uccide per procura
Un treno è passato una volta e non è più ritornato
Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato
Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori
Racconta una guerra perduta e la chiama valori
Si ritroverà tra ignoti contendenti portando con le armi la sua pace
Sapremo poco dei combattenti dal fronte quasi sempre tutto tace
E dietro al fronte dovremo adoperarci
Installeremo missili a milioni
E quindi scopriremo che in fondo siamo solo dei ciglioni
Avremo ancora fulgidi ideali, un capo senza macchia da seguire
Un angelo di morte che corre, corre e uccide l'avvenire
Un treno è passato una volta e non è più ritornato
Un treno è passato una volta e non è più ritornato
Da noi son rimasti un bambino ed un vecchio soldato
Che resta lì tutto il suo tempo e narra giorni migliori
Racconta una guerra perduta e la chiama valori
Il vecchio da dentro il cancello non vede nessuno
Ignora le tracce di sangue coperte dal fumo
Racconta di nobili gesta di patrie guerriere
Risveglia fantasmi passati per farne bandiere.
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 08:20. -
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Petra (album)
Da WikipediaPetra è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1985.
Il disco è dedicato alla figlia del cantautore, Petra. Stranamente non è mai stato ristampato su CD, unico tra le opere di Bertoli.
Tracce
1. Maria Teresa - 4:20
2. Piano Man - 5:39
3. L'odore del porto - 4:25
4. Fiume nero - 5:10
5. Bella addormentata - 3:14
6. Voglia di libertà - 3:40
7. China Town - 4:22
8. Vola veliero - 3:52
9. Gennaio - 4:09
Maria Teresa
[P.A. Bertoli - M. Dieci]
Maria Teresa forse troppa fantasia,
giornate uguali, poche notti di follia,
fragili ricordi,
sulla fronte qualche ruga in più,
volti appena scorti,
poco amore nella gioventù.
Giovanni ha gli occhi come un cielo a primavera
e i suoi vent'anni sono un varco alla frontiera,
soffre d'innocenza,
prende dalla vita quel che c'è,
come in una danza
lui si aspetta che con te
non resteranno giorni bui
se solo tu sarai con lui
fin quando tu lo cercherai
finché al suo amore crederai
finché vincerai
fino a quando sulle soglie del suo mondo
lui vorrà sapere che ci sei.
Maria Teresa quanta gente non approva
quell'espressione, quella faccia quasi nuova
frugano i tuoi sogni
alzando le barriere dell'età,
contano i tuoi giorni,
pesano la tua diversità.
Maria Teresa quanta voglia di poesia,
convalescente di un'eterna malattia
la tua strada aperta
mostra della vita quel che c'è
fuori dalla porta
lui si aspetta che con te
non resteranno giorni bui
se solo tu sarai con lui
fin quando tu lo cercherai
finché al suo amore crederai
finché vincerai
fino a quando sulle sogli del suo mondo
lui vorrà sapere che con te
non resteranno giorni bui
se solo tu sarai con lui
fin quando tu lo cercherai
finché al suo amore crederai
finché vincerai
fino a quando sulle soglie del suo mondo
lui vorrà sapere che ci sei
lui vorrà sapere che ci sei.
Piano man
[P.A. Bertoli - B. Joel]
Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è,
un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
Na na na na na na na na na…..
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità,
ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
Dice "Penso che sto per morirne" e il sorriso gli sfuma a metà
so che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
Na na na na na na na na na…..
Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai,
parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là,
serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità
Na na na na na na na na…..
Canta i tuoi sogni di piano man……..
C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me
perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin
hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono "cosa fai qui?"
Na na na na na na na na……
Canta i tuoi sogni di piano man , cantaci i sogni che sai
c'è nell'aria una voglia di melodia
l'atmosfera è la giusta ora vai. (rip.)
Edited by tomiva57 - 17/5/2012, 08:22.