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Eppure soffia ….. ancora
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tomiva57.
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GRAZIE LUSSY...ANCH'IO L'ADORAVO ..L'ADORO
(Grazie a Christian per questo testo). -
tappi.
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grazie . -
tomiva57.
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tomiva57.
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Rosso colore dell'amore è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato il 28 settembre 1973.
Il disco
Si tratta dell'album di esordio del cantautore emiliano, inizialmente uscito come vinile (come supplemento al n° 5 di Mezzo cielo, rivista del movimento politico Lega del Vento Rosso, di cui Bertoli all'epoca faceva parte, e che pubblicava alcuni dischi di musica militante come allegati alla rivista), ristampato come musicassetta l'anno successivo (ed allegato al n° 30 del 14 settembre 1974 della rivista Servire il popolo), ed infine stampato sotto forma di CD nel 2006.
Molte delle canzoni sono state poi reincise in diverse versioni negli album successivi: Festa, con un testo diverso, è diventata Cent'anni di meno (pubblicata in Certi momenti), mentre Rosso, Rosso colore e Rosso colore dell'amore sono diventate un'unica canzone contenuta in Il centro del fiume; inedite negli album successivi sono rimaste Ho trovato l'amore e Marcia d'amore.
L'autore, che viene qui (come negli altri primi dischi fino ad A muso duro) chiamato "Angelo Bertoli", si è avvalso della collaborazione dei musicisti del Canzoniere Nazionale del Vento Rosso.
In copertina vi è un disegno (di autore non precisato), mentre sul retro vi è una foto di Bertoli ed un commento dell'autore al disco, curiosamente scritto in italiano e in tedesco; anche la track-list è riportata nelle due lingue.
Il disco contiene un inserto con tutti i testi delle canzoni, gli spartiti ed alcune note biografiche su Bertoli; vi è inoltre scritto che le canzoni del disco facevano parte di uno spettacolo omonimo presentato in varie tappe a Milano, Bologna, Roma, Napoli, Fasano (BA), Belmonte (PA) e in Sardegna (non sono specificate le località dell'isola dove si tennero i concerti).
I testi e le musiche sono firmati tutti da Bertoli, e la cosa è strana, poiché alcune di queste canzoni reincise vennero firmate da altri autori (come Marco Dieci e Alfonso Borghi).
La ristampa in cd del 2006 è stata curata dall'American Records (numero di catalogo AMR 111).. -
neny64.
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GRAZIE . -
tappi.
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GRAZIE . -
tomiva57.
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Roca Blues
Il disco
Inizialmente uscito come vinile (e a nome Angelo Bertoli), è stato pubblicato sotto forma di CD nel 2001.
I brani sono firmati dallo stesso Bertoli per quel che riguarda i testi, e da Marco Dieci (che ha anche realizzato gli arrangiamenti dei brani) per le musiche.
Il batterista Gianni Bertoli è il fratello del cantautore, e negli anni '60 era stato musicista di Caterina Caselli.
Nella copertina del disco vi è un affresco del 1500 raffigurante Sassuolo; sul retro oltre alla tracklist vi è una foto del cantautore con la moglie Bruna.
Tutte le canzoni sono state poi stampate con arrangiamenti diversi o in diverse versioni negli album successivi, tranne "Il prato"; "Dell'uomo" ha avuto, nella reincisione nel disco Certi momenti, il titolo cambiato in "E poi", mentre "Nina nana" è diventata "Alete e al ragasol" nell'album S'at ven in meint.
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tomiva57.
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L'AUTOBUS
(A.Borghi - P.A.Bertoli)
Siam tutti qui sull'autobus seduti ed assonnati
corron con poca voglia gli ultimi arrivati
ognuno prende posto in fondo al suo cantone
si chiude in un silenzio che è fatto di oppressione
e gli operai sull'autobus son pronti per partire
le donne i vecchi e i giovani son stanchi di aspettare.
Svoltato il primo angolo il sole ci colpisce
la luce cambia i visi e gli occhi ci ferisce
e sembra che le bocche non vogliano parlare
che stare in quel silenzio sia un fatto naturale
lento cammina l'autobus il viaggio è cominciato
ed il parlare è un fatto che sembra sia vietato.
Ma certo non è vero, Maria non può tacere
si arma di un sorriso che non sa trattenere
e parla a poco a poco con chi le sta più accanto
e poi alza la voce: ora il silenzio è infranto
viaggia più allegro l'autobus quasi avesse capito
il muro del silenzio è stato demolito.
Siam tutti un po' sorpresi colpiti svergognati
come se a quel silenzio fossimo rassegnati
la maschera del viso si scioglie come cera
la nostra faccia adesso diventa quella vera
spedito imbocca l'autobus strade sempre più grandi
e porta all'apertura del cuore dei viaggianti.
Le idee prendono forma, ti escono dai denti
e vanno a stuzzicare le orecchie dei presenti
si parla del lavoro, del misero salario
dei furti e degli abusi che compie il propietario
e l'autobus si ferma, raccoglie facce nuove
dal fondo della mente qualcosa ora si muove
Ed è arrivata a tutti la voglia di parlare
assieme alla certezza che adesso si può fare
e l'allegria sorprende i pigri ad origliare
che anche se non parlano restano ad ascoltare
l'autista è come noi, parla con il vicino
è nuovo in questo giorno l'autobus del mattino.
Le donne i vecchi e i giovani non dico son già uniti
ma è come se lo fossero di più ogni minuto
perchè in ogni sillaba che rovesciamo a imbuto
c'è dentro sempre un unico identico nemico
ognuno adesso parla di sè con il vicino
è un unico pensiero l'autobus del mattino
Il prezzo della carne, la misera pensione
i figli sulla strada della televisione
e dei disoccupati e della repressione
gli affitti delle case, un'altra occupazione
e l'autobus ribolle di giusta ribellione
si parla dei soprusi compiuti dal padrone.
E se ne va il silenzio, parliamo forte tutti
la colpa è del governo, "massa di farabutti"
ci esplode dal di dentro la voglia di cambiare
insieme alla certezza che adesso si può fare
l'autobus ora è vita, il sole è entusiasmante
che bel mattino è questo: domani sarà raggiante!
A muso duro
A muso duro è il quarto album realizzato da Pierangelo Bertoli per la CGD pubblicato nel 1979 musicalmente arrangiato da Gianfranco Monaldi.
L'album contiene otto brani:
* A muso duro - racconta il difficile rapporto con la discografia e la determinazione di Bertoli a scrivere canzoni secondo il suo stile, con schiettezza senza nulla concedere alla logica del mercato e dell'immagine
* Dietro me - canzone scritta per Bertoli da R. Borghetti, è una ballata di grande impatto emotivo che racconta l'emozione, l'entusiasmo, le aspettative di un padre che attende la nascita del suo primo figlio
* Non finirà - è uno sguardo discreto e partecipe sulla vita di una prostituta che, stanca, si illude di potere essere un giorno compresa ed accettata dalla società che pure la emargina. - Questa la prima canzone interamente composta da Bertoli nella primavera del 1966
* L'autobus -
* Cose -
* Filastrocca a motore -
* Scoppiò un sorriso - è una ballata che ricorda come lo scorrere abitudinario e defatigante della quotidianità possa essere sconvolto e illuminato dall'irrompere di sorrisi improvvisi e genuini
* Srotolando parole -
FILASTROCCA A MOTORE
(M.Dieci - P.A.Bertoli)
Poi l'auto fu spinta per l'ultimo tratto di strada da fare
rimase lì ferma e quelli che sanno al vanno a guardare
un tempo lontano aveva portato schiavisti e gerarchi
poi nella vecchiaia restava a giocare coi bimbi nei parchi
nessuno la odiava ma in fondo le stavano tutti alla larga
poi fu trasformata e vecchia rimase soltanto la targa.
La usarono ancora la misero a vendere stoffe ai mercati
salì sopra i monti andò dentro ai fiumi viaggiò in mezzo ai prati
poi perse dei pezzi qualcuno aggiustò quello che si poteva
cambiò ancora mano e giunse in città che la neve cadeva
il nuovo padrone la andava a trovare e poi la puliva
oliava il motore, a volte l'avviava ma non ci saliva.
A volte è importante sapere che conti, che vali qualcosa
ma essere niente è come un marito a cui manca la sposa
e l'auto soffriva ma tutti pensavano fosse contenta
del resto capire è un fatto difficile e a volte spaventa
così chi guardava pensava che è comodo stare in pensione
godere il riposo e farsi servire da tante persone.
Il tempo passava scomparve l'inverno, tornò primavera
e poi un mattino la misero in moto andando alla fiera
e in mezzo alle altre così tra i rottami del tempo già usato
fu preda all'angoscia e desiderò d'esser morta in passato
a sera tornando un camion sbandò la investì sul davanti
strappò quasi tutto, fu il vecchio chassis che salvò gli occupanti
E mentre moriva schiacciata dal peso di quella motrice
sul nastro d'asfalto allora scoprì d'esser quasi felice.. -
tomiva57.
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tomiva57.
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Certi momenti
Da Wikipedia
Certi momenti è un album di Pierangelo Bertoli pubblicato nel 1980.
Tracce
1. Cent'anni di meno - 3:51
2. Canzoncina - 3:35
3. Pescatore [1] - 4:09
4. Fer l'amaur - 4:19
5. I poeti - 3:17
6. In fondo - 3:54
7. Certi momenti - 4:40
8. Riflusso - 5:45
Edited by tomiva57 - 9/11/2010, 18:10. -
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Edited by tomiva57 - 19/11/2010, 07:55.