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I miei pensieri sono tutti li'Fingo di stare calmo ma sono già le seise avessi più buon senso magari me ne andreicerco di stare fermo in mezzo al viavaiti aspetto per fermarti, fra poco scenderai.Forse se ti volessi, forse tu non puoi,forse mi aspetti ancora o forse non mi vuoi,certo che i miei pensieri sono tutti lìè stato inutile mandarli via.Io vorrei dirti:"Ciao come stai? Come sei bella stasera,più bella del sole più dolce della primavera",ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,dopo tanto tempo adessoancora come alloraancora come allora.Vorrei vederti dentro quando ricorderaiin tutti questi anni non ti ho cercato maicerto se tu volessi allora tornereia testa bassa come oggi non si fa più.Forse se tu volessi, forse cambierei,forse tu aspetti un altro e sono già le sei,certo che i miei pensieri sono tutti lìnon so decidermi ad andare via.Io vorrei dirti:"Ciao come stai? Come sei bella stasera,più bella del sole più dolce della primavera",ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,dopo tanto tempo adessoancora come alloraancora come allora.Forse se tu volessi, forse cambierei,ci ho ripensato tante e tante volte ormai,certo che i miei pensieri sono tutti lìnon è possibile mandarli via.Io ti dirò:"Ciao come stai? Come sei bella stasera,più bella del sole più dolce della primavera",ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,dopo tanto tempo adessoancora come alloraancora come allora."Ciao come stai? Come sei bella stasera,più bella del sole più dolce della primavera",ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora,dopo tanto tempo adessoancora come alloraancora come allora Leggenda anticaLa donna senza nome disse al giovane signore— sei bello e vorrei stenderti in un pratospiegarti sulla pelle nel ritmo dei respiriche ti volevo ti ho desideratose fossi stata libera di avere un’opinionedi come poter vivere il mio sessoavrei potuto scegliere di fare un’altra stradaoppure sarei stata come adesso —.C’era, c’era una volta non ricordo dove fuso soltanto che da qualche tempo non c’è più.Il giovane signore seduto sui suoi anninuotava dentro un mucchio di rifiutiaveva i suoi problemi difficili rapportiun sacco di concetti sconosciutila donna lo fissava cercava di spiegarsinon era lì per chiedere un rimborsoper quanto fosse giovane per quanto fosse uomodoveva condividere il discorso.Ma credo che la fame sia un debole pensieroper chi l’ha avuta solo nell’orecchioe libertà è un discorso per chi non sta in prigionee i giovani non sanno cosa è vecchioil tragico signore aveva un apparecchioper ricomporre i pezzi del doloresollecitò i transistor guardò nel terminaletrovandoci una dose per due ore.C’era…Sull’onda dei rimpianti e delle ribellionidi strade brutte e strette male usatela donna disse merda frugò dentro a un futurodi plastica e di luci colorateil giovane signore vedeva di lontanole case dove brulica la genteraccolse i suoi domani del tutto programmatie pianse senza il minimo incidente.C’era…