Modugno (1967) è il 16º album dell'omonimo cantautore pugliese.
Il disco
Le uniche due canzoni inedite del disco sono Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore, presentata con scarso successo al Festival di Sanremo 1967 e Cosa sono le nuvole, scritta con Pier Paolo Pasolini ed inserita nella colonna sonora del film ad episodi Capriccio all'italiana. Gli arrangiamenti di tutte le canzoni sono curati dal maestro Angelo Giacomazzi, che dirige l'orchestra; quest'album non riscontrò molto successo di vendita. La copertina ha la scritta Modugno in giallo su sfondo azzurro; non sono riportati i nomi dei musicisti.
Tracce
Lato A
Nel blu dipinto di blu (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno) Resta cu' mme (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno) Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore (testo di Vito Pallavicini; musica di Domenico Modugno) Sole malato (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno) Io (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
Lato B
Piove...! (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno) Vecchio frack (testo e musica di Domenico Modugno) Cosa sono le nuvole (testo di Pier Paolo Pasolini; musica di Domenico Modugno) Strada 'nfosa (testo e musica di Domenico Modugno) Lu pisce spada (testo e musica di Domenico Modugno)
Domenico Modugno (1968) è il 17º album dell'omonimo cantautore pugliese, il primo dopo il ritorno all'RCA Italiana.
Il disco
Modugno era reduce da un periodo di poco successo discografico, e questo era stato uno dei motivi del cambio di etichetta e dell'abbandono della Curci. Anche le prime incisioni per la RCA non ottennero però molto successo, sia i 45 giri che l'album, pubblicato verso la fine dell'anno e che racchiudeva alcune reincisioni di vecchi brani più due nuove canzoni, Meraviglioso e Non sia mai, entrambe pubblicate su 45 giri; la prima divenne in seguito una delle canzoni più note del cantautore pugliese, ma all'inizio non ebbe molto riscontro, e venne scartata dalla commissione esaminatrice per il Festival di Sanremo di quell'anno, a cui Modugno partecipò cantando una canzone non sua, Il posto mio, non contenuta in quest'album. Ecco come Modugno racconta l'iniziale insuccesso della canzone:
« Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell'epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo.Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale. »
La canzone, con il testo scritto da Riccardo Pazzaglia, racconta la vicenda di un poveraccio che una notte tenta di suicidarsi, ma «un angelo vestito da passante» lo convince a non farlo, e gli dice di quanto il mondo sia meraviglioso e che «perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglioso». Il disco non riporta informazioni sui musicisti che vi hanno suonato o sugli arrangiatori, anche se è noto che in questo periodo Modugno era accompagnato dal vivo da Antonio Coggio, conosciuto proprio alla RCA (e che quindi avrà sicuramente suonato nell'album). In copertina vi è una fotografia del cantautore insieme all'attrice e fotomodella Helga Linè (il cui nome, però, è riportato nel retro copertina con un errore, Elga). Quest'album è stato ristampato in CD dalla BMG spagnola con il titolo Antologia nel 1989, con l'ordine dei brani modificato.
Tracce
Lato A
Meraviglioso (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno) Sì sì sì (testo e musica di Domenico Modugno) Nel blu dipinto di blu (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno) Non sia mai (testo di Domenico Modugno e Mario Castellacci; musica di Domenico Modugno) Dio come ti amo (testo e musica di Domenico Modugno) Piove...! (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
Lato B
Vecchio frack (testo e musica di Domenico Modugno) Io (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno) Marinai, donne e guai (testo e musica di Domenico Modugno) Tu si' 'na cosa grande (testo di Silvio Gigli; musica di Domenico Modugno) Notte di luna calante (testo e musica di Domenico Modugno) Resta cu' mme (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
Video
Meraviglioso E' vero credetemi è accaduto di notte su di un ponte guardando l'acqua scura con la dannata voglia di fare un tuffo giù uh D'un tratto qualcuno alle mie spalle forse un angelo vestito da passante mi portò via dicendomi Così ih: Meraviglioso ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso Meraviglioso perfino il tuo dolore potrà guarire poi meraviglioso Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare eh! Tu dici non ho niente Ti sembra niente il sole! La vita l'amore Meraviglioso il bene di una donna che ama solo te meraviglioso La luce di un mattino l'abbraccio di un amico il viso di un bambino meraviglioso meraviglioso... ah!... (vocalizzato) Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare eh! Tu dici non ho niente Ti sembra niente il sole! La vita l'amore meraviglioso (vocalizzato) La notte era finita e ti sentivo ancora Sapore della vita Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso Meraviglioso
Domenico Modugno è il 18º album dell'omonimo cantautore pugliese, il secondo inciso per la RCA Italiana, pubblicato il 6 luglio 1970.
Il disco
Dopo l'album Domenico Modugno, con soli due inediti ed interamente in italiano, Modugno decide di incidere un album particolare, che riporta canzoni nuove e vecchie del primo periodo RCA, tutte reincise per modernizzarne la sonorità. Tra le canzoni in italiano sono particolarmente famose La lontananza, Come hai fatto e Ricordando con tenerezza, tutte pubblicate su 45 giri tra l'anno precedente ed il 1970. L'album successivamente non sarà mai ristampato in CD, ma tutte le registrazioni saranno nel 1972 inserite nell'antologia Tutto Modugno, che al contrario dell'album è stata ristampata nel moderno formato nel 1999. I seguenti singoli sono collegati al disco: Come hai fatto/Simpatia Ricordando con tenerezza/Il minatore La lontananza/Ti amo, amo te La gabbia/Dove, come e quando
Le canzoni
Lato A
In questo disco del cantautore la differenza tra le due facce è ben sentita e evidente Il lato A è totalmente in italiano, con tutte le canzoni inedite.
La lontananza
Il testo di La lontananza è stato scritto da Modugno insieme ad Enrica Bonaccorti, che il cantautore aveva conosciuto l'anno precedente durante l'allestimento dello spettacolo teatrale Mi è caduta una ragazza nel piatto. Ecco come Modugno parla della canzone: « "La lontananza" esprime secondo me un grande sentimento d'amore, e possiede in sé una grande idea. il vento che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi. L'idea non è mia, ma io la afferrai al volo quando la Bonaccorti mi lesse una lettera che le aveva scritto il suo ragazzo: la sviluppai e nacque la canzone. »
Ricordando con tenerezza
Con Ricordando con tenerezza Modugno aveva partecipato nel 1969 alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia. Il bel brano racconta lo struggente addio alla propria madre di un giovane emigrante, ed il ritorno, anni dopo, alla casa natia, quando ormai la madre non c'è più.
Ti amo amo te
Bel brano scritto con Mogol di una storia d'amore.
Dove come quando
E il retro de La gabbia su 45 giri. La prima canzone non sarà però pubblicata sull'album.
Simpatia
Fu pubblicata su 45 giri con il retro Vecchio frack ma passò abbastanza inosservata al punto di essere riciclata come lato B di Come hai fatto e successivamente nell'album.
Come hai fatto
Il testo di Come hai fatto è firmato da Riccardo Pazzaglia, che in genere scriveva canzoni in napoletano; come ha raccontato Modugno, Come hai fatto era nata in origine appunto in dialetto napoletano: « Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo più a comporre, ho scritto Come hai fatto, che era nata però napoletana, Ma cumm' ha fatto. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma è il dialetto la vera lingua di noi.
Lato B
Il lato B contiene sei canzoni tutte in lingua siciliana e tutte già editate tra il 1954 e il 1956 (tranne Il grillo e la luna, che è una canzone nuova, anche se il testo è ispirato a quello del vecchio brano Grillu 'nnammuratu, è praticamente la riscoperta delle radici di Modugno, cosa che si farà più intensa con l'album Con l'affetto della memoria del 1971
Magaria Scarcagnulu Ninna nanna Il grillo e la luna Il cavallo cieco della miniera Il minatore
Crediti
Al disco partecipano come coristi i "Cantori Moderni" di Alessandroni e, nel brano Il minatore, i "4 + 4" di Nora Orlandi. Gli arrangiamenti sono curati da Piero Pintucci (La lontananza e Ti amo, amo te), Ruggero Cini (Ricordando con tenerezza, Dove, come e quando e Come hai fatto), e Nello Ciangherotti (Simpatia), Guido e Maurizio De Angelis (tutte le canzoni del lato B, tranne Il minatore) e Luciano Michelini (Il minatore). La copertina dell'album raffigura una fotografia in primo piano del cantautore; sul retro vi è una foto in bianco e nero di Modugno con i figli.
Tracce
Lato A
La lontananza (testo di Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti; musica di Domenico Modugno) Ricordando con tenerezza Ti amo amo te (testo di Mogol; musica di Elio Isola e Domenico Modugno) Dove come quando (testo di Mario Castellacci; musica di Silvano Spadaccino) Simpatia Come hai fatto
Lato B
Magaria Scarcagnulu Ninna nanna (testo e musica di Domenico Modugno e Franco Nebbia Il grillo e la luna Il cavallo cieco della miniera Il minatore Tranne dove indicato, i testi e le musiche sono di Domenico Modugno.
Video
La lontananza
Mi ricordo che il nostro discorso fu interrotto da una sirena che correva lontana, chissà dove? Io ebbi paura perchè sempre quando sento questo suono, penso a qualcosa di grave e non mi rendevo conto, che per me e per te, non poteva accadere in nulla di più grave, del nostro lasciarci . . . allora come ora Ci guardavamo; avremmo voluto rimanere abbracciati, invece con un sorriso ti ho accompagnata per la solita strada. Ti ho baciata come sempre, e ti ho detto dolcemente . . . "la lontananza sai, è come il vento spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi . . . quelli grandi." La lontananza sai è come il vento, che fa dimenticare chi non s'ama è già passato un anno ed è un incendio che, mi brucia l'anima. Io che credevo d' essere il più forte. Mi sono illuso di dimenticare, e invece sono qui a ricordare . . a ricordare te La lontananza sai è come il vento che fa dimenticare chi non s'ama è già passato un anno ed è un incendio, che brucia l'anima. Adesso che è passato tanto tempo, darei la vita per averti accanto per rivederti almeno un solo istante per dirti "perdonami." Non ho capito niente del tuo bene ed ho gettato via inutilmente l'unica cosa vera della mia vita, l'amore tuo per me ciao amore ciao non piangere vedrai che tornerò te lo prometto ritornerò te lo giuro amore ritornerò perché ti amo ti amo ritornerò ciao amore ciao ti amo
Con l'affetto della memoria è il 19º album di Domenico Modugno, pubblicato nel 1971.
L'album
Dopo il ritorno alla RCA Italiana, la casa discografica con cui aveva debuttato, ed il ritrovato successo con una serie indovinata di 45 giri (Meraviglioso, Come hai fatto e soprattutto La lontananza, che lo riporta al primo posto della hit parade), Modugno progetta, in collaborazione con il suo tastierista Antonio Coggio, una sorta di concept-album, raggruppa infatti alcune canzoni nuove e recupera reincidendoli cinque vecchi brani che hanno tutti come tema la vita nel sud contadino degli anni cinquanta. In merito a questo disco infatti, anni dopo, Modugno ha dichiarato: « Era molto tempo che mi dicevo e dicevo ai miei amici di voler fare un disco sviluppando un'idea base. Spesso ne parlavo con Tonino Coggio e gli dicevo: "Tony qui noi dobbiamo fare un disco che sia una storia bella!"...l'idea di un album concept mi frullava in testa da tempo e l'ho voluta realizzare incidendo Con l'affetto della memoria. Si tratta di un ritorno ai luoghi d'infanzia e alle persone del mio mondo di ragazzo e di adolescente attraverso canzoni vecchie e nuove (La Cia e Frasulinu) ed altre ripescate ancora da Tommaso d'Amalfi (Scioscia popolo e Vendemmia giorno e notte) »
(Domenico Modugno, 1989)
Nel retro di copertina dell'album, presentando il disco, Modugno scrive: Con l'affetto della memoria è l'elegia della terra rivisitata, l'emozione di rivangare con nostalgia e amore, ma talvolta in allegria, i luoghi, l'atmosfera, le persone di "allora. Nei primi anni settanta sta avvenendo una riscoperta del folklore italiano, grazie ad artisti come Otello Profazio, Matteo Salvatore, Caterina Bueno e Maria Carta, per citarne alcuni, ed anche Canzonissima dedica uno spazio particolare alla musica popolare: Modugno, con quest'album, quasi rivendica una sorta di primogenitura nel riallacciarsi alla tradizione musicale popolare italiana. È questo il senso della reincisione di alcuni vecchi brani: Salinaru (pubblicata con il titolo Lu salinaru su 78 giri nel 1956 dalla Fonit), Sceccareddu 'mbriacu (pubblicata con il titolo Lu sciccareddu 'mbriacu su 78 giri nel 1955 dalla RCA Italiana e reincisa l'anno dopo nell'album Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista), Tamburo della guerra (pubblicata con il titolo Lu tamburru de la guerra su 78 giri nel 1955 dalla RCA Italiana), Lu pisce spada (lato B del primo 45 giri di Modugno, nel 1954) e La sveglietta (anche questa pubblicata nel 1954 su 78 giri). Le sette canzoni inedite sono tutte composte per il disco, tranne Scioscia popolo: questa canzone infatti, il cui testo è di Eduardo De Filippo, era stata scritta da Modugno nel 1963 per il dramma storico di De Filippo Tommaso d'Amalfi, che raccontava la storia di Masaniello, ma non era mai stata incisa; questa canzone e Amara terra mia sono le uniche due non firmate completamente da Modugno. Le canzoni nuove
Vendemmia giorno e notte
La canzone inizia con un brano recitato in cui Modugno, interpretando suo padre, si rivolge a sé stesso, usando il nome Mimì (con cui lo chiamavano in famiglia), esortandolo a non dimenticarsi delle origini e delle proprie radici, simboleggiate dal rumore dei contadini che vendemmiano e che sostituiscono il recitato (che sfuma) con dei canti tradizionali e invocazioni a Sant'Antonio: « caccia caccia lu dimoniu » ...e a San Francesco... « ca mi fa sèntiri friscu » Il ritornello riprende alcune frasi tratte da Liolà di Luigi Pirandello.[senza fonte]
Amara terra mia
Non firmata completamente da Modugno è un brano tradizionale, il cui testo è stato scritto in collaborazione con Enrica Bonaccorti, all'epoca giovane attrice e già coautrice della canzone La lontananza del 1970. E una delle canzoni più note e struggenti di Modugno, con un testo commovente dedicato all'immigrazione: « Addio addio amore io vado via amara terra mia amara e bella... »
Fu pubblicata nel 1972 su 45 giri con la stessa copertina dell'album e con il retro Sortilegio di luna.
Lu brigante
La semplice storia di un bandito, in classico stile pugliese. Fu pubblicata nel 1973 su 45 giri come lato B e con lato A Un calcio alla città Scioscia popolo
De Filippo paragona, nel suo testo, il popolo sfruttato, a cui i ricchi pigliano pure i figli, le mogli e persino il sangue al legno che, se lasciato seccare, va a finire che prende fuoco: « è fiamma viva, chi 'a po' stutà (spegnere) »
La ...Cia
Brano recitato, in cui Modugno ricorda una ragazza di paese, Lucia, il suo primo amore....e spera di non rincontrarla mai per non leggere nel suo viso lo stesso stupore che forse, leggerebbe in quello di Lucia, lo stupore del tempo che è passato, lo stesso Modugno ha raccontato che il testo di questa canzone è autobiografico: « Il mio primo amore si chiamava Lucia. Le amiche un po' per disprezzo un po' per gelosia la chiamavano la Cia. È stato l'amore più grande della mia vita. Io avevo 15 anni e lei 16. Era stupenda, aveva un seno duro come la pietra. Un giorno al cinema di San Pietro Vernotico, il mio paese, riuscii a sedermi vicino e senza farmi vedere dagli altri infilai una mano sotto la camicetta e le toccai il seno. Un'impresa titanica. Lei fece finta di niente, come se la mia mano non esistesse. Così nacque il nostro amore. Durò tre anni. Quando non potevo vederla al passeggio andavo sotto la sua finestra di notte e suonavo la fisarmonica » (Domenico Modugno, 1991)
Frasulinu
Interamente in dialetto vernacolo sanpietrano, è la storia vera di un personaggio di San Pietro Vernotico, una sorta di scemo del paese, che per divertire il popolo mangiava vetri rotti, chiodi, ricci, e persino una volta un topo dentro un panino, quasi sempre ubriaco, gridava al centro del paese: « Io sono una lampadina, accendimi » ...ed un paesano gli dava uno schiaffone... « spegnimi » ...e se ne prendeva un altro, poi raccoglieva qualche spicciolo, lo spendeva in osteria, ed andava alla fine a dormire alla stazione, non prima di esser passato davanti alla stazione dei Carabinieri per insultare il maresciallo. Finché, una mattina, fu trovato dentro ad una pozzanghera congelata.....era morto assiderato con un vago sorriso sulle labbra. Ascoltando questa canzone, uno dei vertici dell'arte di Modugno, sembra quasi di assistere ad una di quelle vecchie rappresentazioni che facevano i cantastorie girando per i paesi del sud, raccontando canzoni ispirate a storie vere ed illustrate con alcuni disegni raffiguranti le scene principali della vicenda.
Con l'affetto della memoria
Il disco si conclude con il brano strumentale che gli dà il titolo, Con l'affetto della memoria molto intenso, con il pianoforte in evidenza.
Crediti
All'incisione del disco collaborano i "Cantori Moderni" di Alessandroni, che cantano nei cori in Amara terra mia, Sceccareddu 'mbriacu, Lu brigante, Tamburo della guerra e La sveglietta, e I 4+4 di Nora Orlandi che cantano invece in Vendemmia giorno e notte e in Scioscia popolo. Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono curati da Piero Pintucci, con la collaborazione di Gianni Oddi; i musicisti non sono citati, ma è presumibile che Antonio Coggio, che ha curato la realizzazione del disco e che all'epoca faceva parte del gruppo che accompagnava dal vivo Modugno, abbia suonato le tastiere, Gianni Oddi gli strumenti a fiato e lo stesso Modugno la chitarra acustica. La copertina dell'album raffigura un primo piano di Modugno sulla destra, colorato di arancione e marrone, mentre sulla sinistra vi è scritto il titolo del disco.
Tracce
LATO A
Vendemmia giorno e notte (5:38) Amara terra mia (3:19) Salinaru (2:11) Sceccareddu 'mbriacu (3:15) Lu brigante (3:09) Scioscia popolo (3:58)
LATO B
Tamburo della guerra (3:16) La...Cia (2:31) Frasulinu (3:48) Lu pisce spada (3:17) La sveglietta (2:28) Con l'affetto della memoria (2:06)
Tutto Modugno è il titolo di una serie di sei album di Domenico Modugno, pubblicati per la RCA Italiana nel 1972.
Il disco
Dopo la pubblicazione dell'album Con l'affetto della memoria, in cui riscopre le sue radici musicali nel folk del sud Italia, Modugno effettua progetto ambizioso: la realizzazione di quella che deve essere un'antologia delle canzoni migliori e delle più note incise in quasi vent'anni di attività, da raccogliere in una collezione di sei dischi, intitolata Tutto Modugno. Poiché, ovviamente, moltissime canzoni sono state pubblicate da altre case discografiche (la Fonit e la Curci), vi è la necessità di reinciderle, e per far ciò il cantautore contatta il celebre chitarrista pugliese Silvano Chimenti, negli anni sessanta solista con i The Planets e inventore dell'arpeggio di Un mondo d'amore di Gianni Morandi, in quel periodo impegnato con le registrazioni dell'album Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni. Vengono anche reincise le canzoni dell'RCA Italiana degli anni cinquanta, per modernizzare le sonorità, mentre di quelle dal 1968 in poi vengono riutilizzate le matrici originali. Il progetto è senza dubbio interessante, ed il risultato consente al cantautore pugliese di fare il punto sulla sua carriera fino a quel momento. Le copertine dei dischi hanno una foto di Modugno al centro verso destra, con i titoli di ogni album sotto la foto, per ogni disco cambia lo sfondo. I sei volumi sono stati tutti ristampati in CD nel 1999. Di seguito si riportano le tracce dei sei dischi, e la provenienza delle registrazioni; dove non indicato, l'autore del testo e della musica è Domenico Modugno. Alcuni titoli delle canzoni vengono cambiati: Vecchio frack è qui mutato in L'uomo in frack, Frasulinu diventa Lu Frasulinu, Musciu niuru è tradotto in Gatto nero, Cavaddu cecu de la minera è tradotto in Il cavallo cieco della miniera, mentre Lu pisce spada diventa U pisci spada; inoltre la vecchia canzone Lu grillu innammuratu ispira il testo di Lu grillu e la luna
Tracce
Disco 1 (sfondo marrone)
LATO A
Tamburo della guerra 3'16" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Strada 'nfosa 2'38" (nuova registrazione) Musetto 1'52" (nuova registrazione) Magaria 2'40" (registrazione da Domenico Modugno, 1970) L'avventura 2'00" (nuova registrazione) Notte di luna calante 2'19" (nuova registrazione)
LATO B
Come stai 3'53" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Come stai/Questa è la facciata B, 1971) L'uomo in frack 4'13" (nuova registrazione) U pisci spada 3'18" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) La donna riccia 1'38" (nuova registrazione) Scarcagnulu 1'35" (registrazione da Domenico Modugno, 1970) Resta cu mme 2'00" (nuova registrazione) (testo di Dino Verde, musica di Domenico Modugno;nuova registrazione)
Disco 2 (sfondo verde)
LATO A
La lontananza 4'22" (testo di Domenico Modugno e Enrica Bonaccorti, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri La lontananza/Ti amo, amo te, 1970)) Salinaru 2'13" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) La cicoria 2'02" (nuova registrazione) Lu grillu e la luna 2'30" (nuova registrazione) Mariti in città 2'01" (nuova registrazione) Sole malato 2'12" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno) (nuova registrazione)
LATO B
Lu Frasulinu 3'50" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Nel blu dipinto di blu 1'53" (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno) (nuova registrazione) Selene 1'57" (nuova registrazione) Vendemmia giorno e notte 5'41" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Lazzarella 2'44" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Io 1'25" (testo di Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
Disco 3 (sfondo giallo)
LATO A
Un calcio alla città 4'03" (testo di Mario Castellacci e Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Un calcio alla città/Lu brigante, 1972) La Cia 2'32" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Pasqualino Maraja 2'42" (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno) (nuova registrazione) Non sia mai 3'24" (testo di Mario Castellacci e Domenico Modugno, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Meraviglioso/Non sia mai, 1968)) Farfalle 1'37" (testo di Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno) (nuova registrazione) Un pagliaccio in paradiso 3'16" (nuova registrazione)
LATO B
La gabbia 3'23" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri La gabbia/Dove, come e quando, 1970) Stasera pago io 2'58" (nuova registrazione) Gatto nero 2'08" (nuova registrazione) Ti amo, amo te 3'01" (testo di Mogol, musica di Elio Isola e Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri La lontananza/Ti amo, amo te, 1970) Tambureddu 2'00" (nuova registrazione) Sogno di mezza estate 2'23" (nuova registrazione)
Disco 4 (sfondo arancione)
LATO A
Come hai fatto 4'15" (registrazione dal 45 giri Come hai fatto/Simpatia, 1969) Piove (ciao ciao bambina) 2'24" (registrazione dall'LP Domenico Modugno) Amaro fiore mio 2'31" (testo di Iaia Fiastri, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Tuta blu/Amaro fiore mio, 1971) Lettera di un soldato 3'24" (testo di Domenico Modugno, musica di Bruno Zambrini; (nuova registrazione) 'O ccafé 2'26" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Tuta blu 3'31" (testo di Franca Evangelisti, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Tuta blu/Amaro fiore mio, 1971)
LATO B
Lu minaturi 3'00" (registrazione dal 45 giri Ricordando con tenerezza/Il minatore, 1969) Mafia 1'59" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Scioscia popolo 3'58" (testo di Eduardo De Filippo, musica di Domenico Modugno; registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Che me ne importa a me 3'36" (nuova registrazione) Ricordando con tenerezza 3'15" (registrazione dal 45 giri Ricordando con tenerezza/Il minatore, 1969) Libero 2'44" (testo di Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
Disco 5 (sfondo rosso)
LATO A
Amara terra mia 3'18" (testo di Domenico Modugno e Enrica Bonaccorti, musica tradizionale, rielaborata da Domenico Modugno; registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Io, mammeta e tu 3'56" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Tu si 'na cosa grande 2'06" (testo di Silvio Gigli, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) La sveglietta 2'28" (musica di Franco Nebbia, testo di Domenico Modugno) (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) 'Nisciuno po' sape' 2'08" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) E vene 'o sole 2'34" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
LATO B
Sceccareddu 'mbriacu 3'15" (registrazione da Con l'affetto della memoria, 1971) Notte chiara 3'45" (nuova registrazione) 'na musica 2'10" (testo di Domenico Modugno, musica di Domenico Modugno e Alberto Pugliese; nuova registrazione) Simpatia 3'10" (registrazione dal 45 giri Come hai fatto/Simpatia, 1969) Il cavallo cieco della miniera 3'28" (registrazione da Domenico Modugno, 1970) Più sola 2'33" (testo di Franco Migliacci, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
Disco 6 (sfondo bianco)
LATO A
Dopo lei 4'13" (registrazione dal 45 giri Dopo lei/Meraviglioso, 1971) Nuda 2'03" (nuova registrazione) Si si si 2'17" (registrazione da Domenico Modugno, 1968) Dio come ti amo! 2'33" (nuova registrazione) Domani si comincia un'altra volta 4'35" (testo di Cristiano Minellono, musica di Domenico Modugno e Umberto Balsamo; registrazione dal 45 giri Domani si comincia un'altra volta/Tamburo della guerra, 1972) Se Dio vorrà 1'59" (testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
LATO B
Meraviglioso 4'07" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; registrazione dal 45 giri Dopo lei/Meraviglioso, 1971) Giovane amore 3'05" (nuova registrazione) E Dio creò la donna 2'26" (testo di L. Capello e Enrica Bonaccorti, musica di Domenico Modugno e Piero Pintucci; nuova registrazione) Orizzonti di gioia 2'20" (testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Non piangere Maria 2'39" (testo di Mario Castellacci, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione) Buon Natale a tutto il mondo 2'10" (testo di Riccardo Pazzaglia, musica di Domenico Modugno; nuova registrazione)
Il mio cavallo bianco (1973) è il 21º album di Domenico Modugno.
Il disco
È l'ultimo album pubblicato dal cantatutore pugliese per la RCA Italiana, contenente otto brani inediti e due provenienti dal long playing precedente Tutto Modugno. La canzone L'anniversario, scritta da Modugno con Iaia Fiastri, fu utilizzata l'anno successivo dallo stesso Modugno per la campagna referendaria a favore del divorzio condotta dal PSI. Il brano Mackie Messer proviene da L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht, nel cui allestimento italiano, diretto da Giorgio Strehler, Modugno interpretava l'omonimo personaggio. Il brano Cavallo bianco, con un testo metaforico sulla morte, è considerato uno dei più belli del cantautore. Questo album non è mai stato ristampato in CD, e ancora oggi molte sue tracce non sono state incluse neanche nelle varie antologie.
Tracce
LATO A
L'anniversario Direttissimo proveniente da... Mackie Messer Come un tiranno Cavallo bianco
LATO B
Appendi un nastro giallo E dio creò la donna Noi lo chiamavamo amore Sei una rompiscatole Un pagliaccio in paradiso
Piange... il telefono e le più belle canzoni di Domenico Modugno
Da Wikipedia foto web
Piange... il telefono, pubblicato nel 1975, è il 22º album in studio del cantante italiano Domenico Modugno.
Il Disco
Il disco contiene un solo inedito. Tutte le altre undici canzoni erano già state incise da Modugno in album precedenti. La critica accusò Modugno per la canzone "Piange... il telefono" poiché considerata una concessione agli effetti facili e strappalacrime (anche il film ispirato alla canzone subirà le stesse critiche). Stessa sorte toccherà al brano "Il maestro di violino" ed all'omonimo film. Il disco più che essere considerato un album in studio dovrebbe essere considerato una raccolta con un inedito. L'LP non è mai stato ristampato in CD. Il disco originale della Carosello è abbastanza raro mentre è facilmente rintracciabile la ristampa della Dischi Ricordi, serie Orizzonte.
Tracce
Lato A
Piange... il telefono (Le téléphone pleure) (C. Francois - J. Bourtayre - F. Thomas - D. Modugno) Interpretato con Francesca Guadagno (3:55) Dio come ti amo (Modugno) (3:20) L'avventura (Modugno) (2:30) Resta cu'mme (Modugno - Verde) (2:04) Sole malato (Modugno - Pazzaglia) (3:20) Strada 'nfosa (Modugno) (2:40)
Lato B
Piove (Modugno - Verde) (2:12) Nel blu dipinto di blu (Modugno - Migliacci) (2:26) Lu pisce spada (Modugno) (3:18) Io (Modugno - Migliacci) (2:15) Cosa sono le nuvole (Modugno - P. P. Pasolini) (3:50) Vecchio Frack (Modugno) (3:55)
Video
Piange... il telefono (Le téléphone pleure) Interpretato con Francesca Guadagno
Video
Dio come ti amo Nel cielo passano le nuvole che vanno verso il mare sembrano fazzoletti bianchi che salutano il nostro amore Dio come ti amo non e possibile avere tra le braccia tanta felicita' Baciare le tue labbra che odorano di vento noi due innamorati come nessuno al mondo Dio come ti amo mi vien da piangere in tutta la mia vita non ho provato mai un bene cosi' caro un bene cosi' vero Chi può fermare il fiume che corre verso il mare le rondini nel cielo che vanno verso il sole Chi può fermar l'amore l'amore mio per te Dio come ti amo Dio come ti amo Dio come ti amo Dio come ti amo
L'avventura Come bella l'avventura Un cavallo e una chitarra Ogni punto della terra Per fermarsi o per andar Come bella questa vita Senza ieri ne domani Tutto il mondo fra le mani Per fermarsi o per andar E se l'amore verrà sono qui Io le offrirò tutto quello che ho Ma è più bella l'avventura Senza ieri ne domani Tutto il mondo fra le mani Per fermarsi o per andar La la laila la la la la La la laila la la la la La la laila la la la la La la laila la la la E se l'amore verrà sono qui Io le offrirò tutto quello che ho Ma è più bella l'avventura Senza ieri ne' domani Tutto il mondo fra le mani Per fermarsi o per andar La lai la la La lai la La lai la La lai le
L'anniversario (1976) è il 23º album di Domenico Modugno.
Il disco
Il disco contiene nove tracce inedite, la prima canzone che da anche il titolo all'album L'anniversario è un ri-arrangiamento del singolo del 1973. I temi affrontati nel disco sono l'amore e la vita soprattutto, ma anche la favola nella canzone Il passero.
Note
Dall'album verranno tratti i seguenti 45 giri: L'anniversario/Resta cu'mme Malarazza/Ne con te ne senza te Il singolo Il maestro di violino/Domenica era già stato pubblicato qualche mese prima dell'album.
Tracce
L'anniversario (testo di Iaia Fiastri, musica di Domenico Modugno) Processo all'amore Mia figlia Il passero Domenica Ne con te, ne senza di te Dietro l'amore Tanti anni fa La porta chiusa Il maestro di violino
Il maestro di violino è un film del 1976 diretto dal regista Giovanni Fago. Trama: Perugia. Conservatorio Morlacchi. Una scuola che vive grazie al mecenatismo di due generosi benefattori: l'industriale Gaudenzi e la Contessa Margherita di Sansevero (Juliette Mayniel). Al Conservatorio insegna violino il maestro Giovanni Russo (Domenico Modugno), un talento di squisita sensibilità musicale. Tanto che l'uomo è amato da tutti. Lo ammirano i giovani. Ne sono innamorate le ragazze. E anche qualche mamma è colpita dai suoi modi cortesi e riservati. Tra gli allievi di Russo, ci sono anche i figli di Gaudenzi, Carlo Gaudenzi e la contessina Laura (Rena Niehaus). Ma alla mano del violinista aspirano anche la sedicenne Agnese (Elisabetta Virgili), l'insegnante di piano Luciana Taddei e la stessa contessa Margherita, vedova da tempo. Mentre Laura si innamora, il passato segreto del maestro viene a galla negli ambienti aristocratici che lo hanno accolto. Si scopre che Giovanni Russo è figlio di un emigrato in Usa, fuggito dall'Italia nel periodo fascista, lasciando il bambino in patria. Creatura allevata con amore da un violinista ebreo. Ma il passato nasconde altra tristezza: è stato, infatti, un affermato concertista, col nome di Joe Russo. Ma la prematura scomparsa della moglie Jene Anderson, stroncata dall'abuso di alcool, gli aveva fatto abbandonare le scene. Pressato dalle nobildonne e infastidito dal ritorno di un passato da dimenticare, Russo torna a Londra. E riprende a fare concerti. Ma Laura, la giovane contessina innamorata, lo raggiunge e fa di tutto per non perderlo, dopo la fuga dall'ambiente aristocratico che lo ha respinto.
Dal vivo alla Bussoladomani è un album live del cantautore Domenico Modugno. Si tratta del famoso concerto che il cantautore tenne alla famosa La BussolaDomani di Lido di Camaiore il 3 settembre 1977, davanti a più di 5.000 persone. Fu stampato all'epoca in edizione deluke LP con tanto di testi e libretto, nel 1995 è uscita l'edizione in CD (sempre della stessa marca) con titolo diverso Mister volare dal vivo, ma la versione in vinile è ancora oggi molto ricercata.
Nessuna donna al mondo
Nell'album è presente un brano che il cantautore non incise mai in studio: Nessuna donna al mondo, canzone famosa nell'interpretazione di Shirley Bassey. Terz'ultima canzone del concerto, è un brano molto poetico, di un uomo che considera la sua donna la più grande del mondo; la canzone fu scritta nel 1974, ma si decise di darla alla Bassey. Durante il concerto Modugno dichiarò con grande ironia: « La Bassey è una donna, e io ho dovuto cambiare le parole, soprattutto perché tra me e Shirley Bassey, c'è una grande differenza fisica, soprattutto! » E da considerare quindi preziosa questa interpretazione, in quanto è l'unica del cantautore.
Tracce
Piove (Ciao ciao bambina) Nel blu dipinto di blu La donna riccia Tu si' 'na cosa grande O ccafè Come hai fatto La gabbia Come stai L'anniversario La lontananza Vecchio Frack Stasera pago io U pisci spada Io Notte di luna calante Strada 'nfosa Resta cu'mme Se Dio vorrà Nessuna donna al mondo Il vecchietto A casa torneremo insieme
Cyrano è una commedia musicale di Riccardo Pazzaglia, con testo tratto (traduzione e adattamento) dal celebre dramma "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand. Nel 1978 Modugno tornò al teatro con questo spettacolo musicale, per la regia di Daniele D'Anza, insieme a Catherine Spaak (che interpretava Rossana, e venne in seguito sostituita da Alida Chelli a causa degli impegni dell'attrice belga): per l'allestimento scrisse alcune canzoni, tra cui Canzone di Cyrano e I cadetti di Guascogna, racchiuse nell'album omonimo, Cyrano, pubblicato in quello stesso anno. L'opera non è reperibile in rete nella sua interezza (almeno finora). Viene proposto un file di RaiSat Premium (programma Autoritratti a cura di Lorenza Foschini e Rai), nel quale è contenuta una sintesi della commedia, con approfondimenti ed interessanti commenti.
Titolo: Cyrano Anno: 1979 Autore: Riccardo Pazzaglia Soggetto: adattamento dal testo Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand Genere: commedia musicale Colore: colore Regia: Daniele D'Anza Musiche: Domenico Modugno Scene: Bruno Garofalo Coreografie: Gino Landi
Trama:
Cyrano de Bergerac (o anche Cirano di Bergerac in Italia) è uno scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore e poeta in bolletta dalla irresistibile vitalità. Leggendaria la sua abilità con la spada, almeno quanto la sua passione per la poesia e per i giochi di parole, con i quali ama mettere in ridicolo i suoi nemici, sempre più numerosi grazie al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti. Spaventoso e inarrestabile con una spada in mano, egli però segretamente nutre un candido ed impossibile amore per la bella Rossana, sua cugina. Quando Cristiano, un giovane cadetto, senza nulla sospettare gli chiede aiuto per conquistare proprio il cuore di Rossana, Cirano inaspettatamente si improvvisa suggeritore per l'altrui passione, scrivendo lettere e poesie per conto dell'amico. L'unione tra i due giovani è però osteggiata dal potente di turno, invaghitosi della bella. La guerra costituisce dunque una perfetta occasione per allontanare i due innamorati: Cristiano assieme a Cirano finiranno con la loro compagnia al fronte... Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cirano oserà confessare pudicamente all'amata il suo sentimento.
A1 Pazzo D'Amore A2 Chi Si Vuol Bene Come Noi A3 L'Uomo In Frac (Vecchio Frac) A4 Le Donne Belle A5 O Ccafè A6 La Donna Riccia B1 Nel Blu Dipinto Di Blu (Volare) B2 Resta Cù Mme B3 Stasera Pago Io B4 Come Stai B5 Io B6 Nisciuno Pò Sapé
Io sono io proprio io vicino a te Io sono io proprio io che amo te Angeli del cielo che sentite questa gioia che mi date non toglietemela più e nulla, nulla più vi chiederò Io sono io proprio io vivo solamente per amare te Angeli del cielo che sentite questa gioia che mi date non toglietemela più e nulla, nulla più vi chiederò Io solo io proprio io vivo solamente per amare te