DOMENICO MODUGNO

biografia ,discografia, film, news, foto...

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    Modugno I


    Da Wikipedia


    I successi di Domenico Modugno I è il primo album di Domenico Modugno.


    Il disco

    Le canzoni

    Dopo aver pubblicato alcuni singoli a 78 giri l'anno precedente e nei primi mesi del 1955, la RCA Italiana decide di racchiudere alcune delle canzoni incise in due album, usciti contemporaneamente (ed infatti il numero di catalogo è successivo, A10V 0029 e A10V 0030, così come simile è il titolo).
    Le versioni pubblicate nell'album quindi sono tutte già conosciute, e non vi sono inediti; per la precisione, Ninna nanna, Musciu niuru, La donna riccia, Lu pisce spada e La sveglietta erano stati editi nel 1954, mentre gli altri tre brani (Magaria, Vecchia chitarra e Lu tamburru de la guerra) i primi mesi del 1955.
    In tutte le canzoni Modugno si accompagna alla chitarra. Lui stesso le reinciderà tutte in seguito (alcune anche più volte, e in diverse epoche).
    In copertina è raffigurato il timone di una nave e, in corrispondenza dei raggi, sono scritti i titoli delle canzoni contenute; completano il disegno poi due piante di fichi d'india, probabilmente per richiamare la Sicilia.
    Il disco è stato pubblicato nel formato ridotto da 25 cm. (diversamente dai 30 del diametro di un LP), secondo uno standard ancora molto comune in quegli anni. Tutti i 33 giri di Modugno usciti nella seconda metà degli anni Cinquanta presenteranno questo formato.

    Il problema delle firme delle canzoni

    Tutti i brani sono stati scritti da Modugno, ma La donna riccia risulta firmata sull'etichetta per la musica da Modugno e Ranieri Romagnoli, mentre La sveglietta da Modugno e Franco Nebbia: queste due firme non compariranno più nelle reincisioni successive, ed è lo stesso Modugno a spiegare perché:

    « Per le mie primissime composizioni dovevo ricorrere alla firma di persone già iscritte alla Siae come trascrittori, non potevo farlo io per via dei requisiti della legge vigente: io non sapevo scrivere la musica e suonavo vari strumenti ad orecchio. Ero insomma un "melodista", come venivano definiti coloro che si trovavano nelle mie condizioni. Per depositare "La donna riccia" alla Siae, quindi, dovetti appoggiarmi a Romagnoli, che pur non avendo scritto nemmeno una nota incominciò in questa maniera ad intascare i diritti d'autore. Molto presto riuscii a modificare la situazione: si riunì appositamente per me una commissione che, dopo aver esaminato il caso, decise che il signor Modugno poteva tranquillamente depositare le sue opere pur non sapendo scrivere la musica »


    Tracce

    LATO A

    La donna riccia
    Magaria
    Musciu niuru
    Lu pisce spada

    LATO B

    La sveglietta
    Lu tamburru de la guerra
    Ninna nanna
    Vecchia chitarra




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    I successi di Domenico Modugno II



    Da Wikipedia




    I successi di Domenico Modugno II è il secondo album registrato in studio da Domenico Modugno.

    Il disco

    Dopo aver pubblicato 15 singoli a 78 giri l'anno precedente e nei primi mesi del 1955, l'RCA Italiana decide di racchiudere alcune delle canzoni incise in due album, usciti contemporaneamente (ed infatti il numero di catalogo è successivo,A10V 0029 e A10V 0030, così come simile è il titolo).
    In questo secondo volume vengono riprese alcune canzoni non incluse nel precedente, ma già conosciute: per la precisione, La cicoria, Cavaddruzzu, Lu minaturi e Cavaddu cecu de la minera erano stati editi nel 1954, mentre gli altri quattro brani (Ninna nanna de lu puparu, Lu sceccareddu 'mbriacu, Lu tambureddu e Vitti 'na crozza) nei primi mesi del 1955.
    Tutti i brani sono stati scritti da Modugno, tranne Vitti 'na crozza, che è un canto popolare siciliano.
    La copertina riprende la foto del precedente (cambiano ovviamente i titoli delle canzoni).
    In tutte le canzoni Modugno si accompagna alla chitarra, e nella canzone La cicoria canta insieme alla moglie, Franca Gandolfi; alcuni di questi brani verranno in seguito reincisi dall'autore (alcune più volte).
    Come tutti i primi 33 giri di Modugno, anche questo è stato pubblicato nel formato 22 cm (cioè leggermente più piccoli dei normali LP).


    Tracce

    LATO A

    Lu minaturi
    Lu tambureddu
    Lu sceccareddu 'mbriacu
    Ninna nanna de lu puparu

    LATO B

    Vitti 'na crozza
    Cavaddu cecu de la minera
    Cavaddruzzu
    La cicoria



     
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  3. tomiva57
     
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    Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista



    Da Wikipedia

    Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista è il 3° album registrato in studio da Domenico Modugno.


    Il disco

    Le canzoni

    Dopo il cambio di casa discografica, ed il passaggio dalla RCA Italiana alla Fonit, Modugno aveva ottenuto la prima soddisfazione come autore, la sua canzone Musetto infatti era stata ammessa al Festival di Sanremo del 1956, interpretata da Gianni Marzocchi, ed era anche riuscita a classificarsi per la finale, concludendo la gara all'ottavo posto.
    La canzone, tra l'altro, era già stata incisa da Modugno in un EP per la RCA, passando inosservata (all'epoca il regolamento del Festival non prescriveva per le canzoni l'obbligo di essere inedite).
    Il buon piazzamento di Musetto spinse la Fonit alla pubblicazione di un album, nel novembre dello stesso anno: il disco racchiude otto brani già pubblicati su EP nei mesi precedenti, e di essi ben sette sono reincisioni di canzoni già incise per la RCA; l'unico brano nuovo è Zitto zitto doce doce.

    Strumenti

    Nonostante il titolo, non tutte le canzoni sono eseguite dal solo Modugno alla chitarra: in Io, mammeta e tu e in La donna riccia, ad esempio, sono presenti alcune percussioni, in Zitto zitto doce doce l'organo e in Musetto il pianoforte; nell'album comunque non è riportata alcuna nota sui musicisti che hanno partecipato o sugli arrangiatori.
    I testi e le musiche sono tutti di Domenico Modugno, tranne Io, mammeta e tu, il cui testo è di Riccardo Pazzaglia.
    La copertina dell'album raffigura Modugno mentre canta e suona la chitarra, ed è di colore giallo; in basso a sinistra riporta il marchio della Fonit (Fonodisco Italiano Trevis), che non si era ancora fusa con la Cetra, mentre in alto è riportato il sottotitolo Un poeta un pittore un musicista; sull'etichetta invece è presente il titolo Domenico Modugno e la sua chitarra.
    Anche questo album di Modugno fu pubblicato in formato 22 cm (leggermente più piccolo dei normali LP).

    Tracce

    LATO A

    La donna riccia
    Lu minaturi
    La sveglietta
    Lu pisci spada

    LATO B

    Io, mammeta e tu
    Lu sciccareddu 'mbriacu
    Musetto
    Zitto zitto, doce doce




     
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    La strada dei successi


    Da Wikipedia



    La strada dei successi (1958) è il 5° album di Domenico Modugno.
    Nonostante il titolo faccia pensare ad una raccolta, si tratta invece di un vero e proprio nuovo album, con quasi tutte le canzoni inedite fino al momento. Anche se alcune di quelle canzoni erano già presenti su 45 giri.


    Il disco

    Come si evince dal numero di catalogo e dalla data di pubblicazione, la Fonit pubblicò questo disco solo otto giorni prima del successivo, sfruttando al massimo la vittoria al Festival di Sanremo: Nel blu dipinto di blu, richiestissima, fu pubblicata in moltissimi formati: 4 versioni su 45 giri (di cui tre con vinile azzurro, ognuna con retri diversi), due 78 giri e un EP.
    Il disco, ovviamente, si apre con Nel blu dipinto di blu, ed è poi completato da alcune canzoni che erano già state stampate su 78 e 45 giri: due di esse, Mariti in città e Resta cu 'mme (entrambe facenti parte della colonna sonora del film Mariti in città), erano state pubblicate proprio poche settimane prima della partecipazione al festival (a dicembre del 1957 su 78 giri e poi in gennaio come 45 giri), e divennero in breve tempo due classici del cantautore pugliese, rappresentando due aspetti della sua personalità, quello gioioso ed ironico della prima canzone e quello romantico della seconda canzone che, divenuto presto un classico, è stato reinterpretato da decine di artisti (si ricorda la versione di Roberto Murolo, quella di Marcella Bella, quella in inglese di Renzo Arbore ed anche quella di Elio e le Storie Tese che, inserendo sulla melodia il testo della canzone religiosa Resta con noi ed unendola ad altre canzoni come Born to be alive, Esci dalla tua terra e You make me feel l'hanno cantata in Born to be Abramo).
    Nel 1957 Modugno aveva fatto pervenire a Dino Verde (che si trovava a Milano per presentare una sua rivista) lo spartito di una canzone che aveva composto, chiedendogli di scrivere il testo: Verde, che in quel periodo stava vivendo una storia d'amore con alcune difficoltà, scrisse un testo autobiografico in napoletano e lo portò a Modugno una sera in cui il cantautore si esibiva al Capriccio, un locale milanese, insieme a Marino Marini, che eseguì la canzone la sera stessa, mesi prima dell'incisione di Modugno.
    La versione cantata da Marini era con il testo originale, ma prima di inciderla Modugno fu costretto dalla commissione di censura a cambiare alcuni versi: «Nun me 'mporta dô passato, nun me 'mporta 'e chi t'ha avuto» diventarono «Nun me 'mporta si 'o passato, sulo lacreme c'ha dato» considerati scandalosi e solo alcuni anni dopo il cantautore poté incidere la canzone con i versi originali.
    Strada 'nfosa (cioè Strada bagnata), un altro classico della canzone italiana, era stato invece il lato B del 45 giri Lazzarella.
    Musetto era stato pubblicato già dalla RCA, ed era stata la canzone del debutto al festival di Sanremo: era stata infatti presentata alla manifestazione nel 1956 da Gianni Marzocchi, classificandosi all'ottavo posto, la versione dell'album è quella che Modugno aveva reinciso nel 45 giri Fonit SP 30086 come retro di La donna riccia.
    Anche questa canzone è presente nel disco, e rispetto alla versione originale RCA del 1954 ha una strofa in meno, quella dell'intermezzo che recita «Poi la incuntrai e le parlai / le dissi «Senti bedda mia te vogliu bbeni / Dei ricci e dei capricci nun e n'importa nienti torna mia»...» (da notare che tutte le reincisioni successive di Modugno seguiranno questa versione).
    Completano il disco altre due canzoni, La cicoria e Vecchio frak, la prima è la reincisione del brano che Modugno aveva cantato insieme alla moglie Franca Gandolfi nel 1954 nella trasmissione di Walter Chiari "Controcorrente" e che era stato pubblicato dalla RCA, come il secondo brano che, passato inosservato al momento della prima pubblicazione nel 1955 diventerà un classico della canzone italiana.
    Tutte le canzoni dell'album risultano eseguite da Domenico Modugno e il suo complesso (non vengono riportati i nomi dei singoli musicisti), tranne Nel blu dipinto di blu, eseguita dal maestro Alberto Semprini e il suo sestetto azzurro, che aveva accompagnato il cantautore pugliese anche al Festival.

    Tracce

    LATO A

    Nel blu dipinto di blu (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Mariti in città (testo e musica di Domenico Modugno)
    Strada 'nfosa (testo e musica di Domenico Modugno)
    Musetto (testo e musica di Domenico Modugno)

    LATO B

    Resta cu mme (testo di Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
    La cicoria (testo e musica di Domenico Modugno)
    Vecchio frak (testo e musica di Domenico Modugno)
    La donna riccia (testo e musica di Domenico Modugno)





    Nel blu dipinto di blu




    Mariti in città





    Strada 'nfosa

     
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    Musetto




    Resta cu mme




    La cicoria







     
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    Vecchio frak





    La donna riccia





     
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    Domenico Modugno



    Da Wikipedia



    Domenico Modugno (1958) è il 6° album di Domenico Modugno.
    Nella sua discografia è il primo dei sette album che si intitolano con il suo nome e cognome.


    Il disco

    Le canzoni in italiano

    Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, la casa discografica Fonit pubblicò Nel blu dipinto di blu, richiestissima, in moltissimi formati: furono realizzate ben 4 versioni su 45 giri, di cui tre con vinile azzurro, ognuna con retri diversi, due 78 giri pubblicate in vinile nero, e un EP colorato in blu, che riportava la stessa copertina dell'album La strada dei successi.
    Era questo un modo per riciclare vecchi brani, che magari non avevano avuto un grosso riscontro di pubblico, anche quest'album rientra in quest'ottica, infatti il lato B è occupato da canzoni del cantautore eseguite in francese e tratte dai dischi che fino ad allora erano stati pubblicati dalla Barclay, e inediti in Italia, mentre nel lato A, oltre ovviamente a Nel blu dipinto di blu, vi sono tre canzoni che erano state pubblicate l'anno prima su 45 giri e che non avevano venduto.
    Da una di queste canzoni, A pizza c'a pummarola, viene l'idea per la copertina del disco, che infatti raffigura il cantautore vestito da pizzaiolo, con una pizza sulla mano sinistra, la foto è in bianco e nero, con lo sfondo dietro la figura di Modugno colorato in giallo, mentre nella parte bassa vi è il nome e cognome scritto in stampatello con caratteri bianchi su sfondo marrone.

    Artisti

    Sull'etichetta vi è la scritta Domenico Modugno e il suo quintetto, che fornisce il numero delle persone che hanno suonato (ma non i nomi), mentre per Nel blu dipinto di blu vi è l'indicazione con Alberto Semprini e il suo sestetto (Semprini del resto aveva anche curato l'arrangiamento della canzone per l'esibizione al Festival, e lo si può vedere nel celebre filmato in cui Modugno apre le braccia cantando il ritornello «Volare, oh oh» alle spalle del cantautore mentre dirige l'orchestra).
    Inoltre per A pizza c' 'a pummarola vi è l'indicazione Dal film "Lazzarella".

    Le canzoni in francese

    Tra le canzoni in francese è da citare L'homme en habit, che è Vecchio frack, a questo proposito, ecco come Modugno raccontò i suoi concerti in Francia, tenuti nel 1956, che lo portarono all'incisione dei dischi con la Barclay:
    « In Italia in quel momento mi sentivo incompreso, e decisi di cambiare per un po' aria, andandomene a cercare fortuna in Francia.Là mi trattenni per sei mesi, riuscendo a cantare nella prima parte di uno spettacolo con Jacques Brel e poi ad avere un contratto per l'Olympia, dove mi esibii ancora nella prima parte, mentre nella seconda cantava Juliette Greco. Dopo un esordio trionfale le cose volsero al peggio, quando i francesi incominciarono a stancarsi delle mie canzoni, come Lu pisce spada o La donna riccia, che cantate in francese perdevano quasi del tutto la loro magia. In poche parole, fini a fischi e pernacchie....l'unica canzone che si salvò fu Vecchio frack, che i francesi riuscirono ad apprezzare perché anche nella loro lingua veniva conservata la magica atmosfera che essa emana, pur nella sua semplice struttura imperniata su voce e chitarra »

    (Domenico Modugno (1989))


    Tracce

    LATO A

    Nel blu dipinto di blu (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    O specchio (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    A pizza c'a pummarola (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Ventu d'estati (testo e musica di Domenico Modugno)

    LATO B

    Un sicilien à Paris(testo di Pierre Saka; musica di Domenico Modugno)
    L'homme en habit (testo di Pierre Delanoë; musica di Domenico Modugno)
    L'homme et la montagne (testo di Pierre Delanoë; musica di Domenico Modugno)
    Le puparu (le bon homme aux marionettes) (testo di Jacques Larue, musica di Domenico Modugno)

     
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    Domenico Modugno


    Da Wikipedia

    Domenico Modugno (1958) è il 7° album di Domenico Modugno.
    Nella sua discografia è il secondo (dei sette) album che l'artista pubblicò con il suo nome e cognome. Molte delle canzoni pubblicate in questo disco erano già state editate su 45 giri.


    Il disco

    Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, nonostante gli impegni internazionali conseguenti al grande successo di Nel blu dipinto di blu, Modugno, che affrontava un momento irripetibile di vena artistica, pubblica anche una serie di dischi a 45 e a 78 giri con molte canzoni nuove, che diventano dei grandi successi, come O ccafé, Io e Pasqualino Maragià, ad ottobre la Fonit decide di racchiuderle in un nuovo 33 giri, accanto a reincisioni di vecchie canzoni del periodo RCA o a brani già pubblicati nei mesi precedenti, come Resta cu mme (che però viene qui inserita in una versione cantata in inglese che era ancora inedita per l'Italia, anche se il titolo resta in napoletano).
    La copertina del disco raffigura un primo piano del viso del cantautore, su sfondo verde giallo. Non sono presenti né in copertina né sull'etichetta notizie in merito ai musicisti o agli arrangiatori.
    Ultimo LP di Modugno ad essere pubblicato in formato 22 cm, cioè più piccolo dei normali 33 giri.


    Tracce

    LATO A

    Io (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    La sveglietta (testo di Domenico Modugno; musica di Domenico Modugno e Franco Nebbia)
    Resta cu mme (testo di Milt Gabler; testo originale di Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
    Pasqualino maragià (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)

    LATO B


    Nisciuno po' sape' (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    'O ccaffe' (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Ninna nanna (testo di Domenico Modugno; musica di Domenico Modugno e Franco Nebbia)
    Marinai, donne e guai (testo e musica di Domenico Modugno)




     
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    Domenico è sempre Domenico


    Da Wikipedia


    Domenico è sempre Domenico (1958) è un album di Domenico Modugno.

    Il disco

    Dopo la vittoria al Festival di Sanremo con Nel blu dipinto di blu e la conseguente notorietà internazionale di Modugno, l'RCA Italiana decide di sfruttare l'onda lunga del successo pubblicando un album/raccolta che raccoglie quattordici canzoni che il cantautore pugliese aveva inciso nel biennio in cui era sotto contratto sotto l'etichetta romana.
    Di queste, sette sono inedite su LP: si tratta di La barchetta dell'ammuri, Scarcagnulu, Mese 'e settembre, Vecchio frack, E vene 'o sole, Musetto e Io, mammeta e tu.
    La copertina raffigura una foto in primo piano del cantautore, mentre sul retro vi sono alcuni disegni che rappresentano le canzoni.


    Tracce

    LATO A

    Vecchio frack (testo e musica di Domenico Modugno)
    'o mese 'e settembre (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    La donna riccia (testo di Domenico Modugno]; musica di Domenico Modugno e Romagnoli)
    Scarcagnulu (testo e musica di Domenico Modugno)
    Musciu niuru (testo e musica di Domenico Modugno)
    E vene 'o sole (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Vitti 'na crozza (testo e musica tradizionale; rielaborazione di Domenico Modugno)

    LATO B

    Musetto (testo e musica di Domenico Modugno)
    Ninna nanna (testo e musica di Domenico Modugno e Franco Nebbia)
    Lu pisce spada (testo e musica di Domenico Modugno)
    La sveglietta (testo di Domenico Modugno; musica di Franco Nebbia e Domenico Modugno)
    La barchetta dell'ammuri (testo e musica di Domenico Modugno)
    La cicoria (testo e musica di Domenico Modugno)
    Io, mammeta e tu (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)


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    Domenico Modugno (1959)


    Da Wikipedia


    Domenico Modugno (1959) è il 9° album di Domenico Modugno.
    Nella sua discografia è il terzo (dei sette) che si intitola con il nome e cognome dell'artista.


    Il disco

    Come era consuetudine in quegli anni, anche questo disco racchiude alcune canzoni già pubblicate su 45 giri.
    Tra esse possiamo ricordare senza dubbio Piove, la canzone con cui, pochi mesi prima, Modugno aveva vinto per la seconda volta consecuitva il Festival di Sanremo, dove era stata presentata in coppia con Johnny Dorelli, Non restar fra gli angeli, scritta per il testo da un giovane cantautore quasi al debutto, Gianni Meccia, ed un successo dell'anno precedente, Io, scritto in collaborazione con Franco Migliacci.
    Vi è inoltre una sua versione (già pubblicata su 45 giri) di Come prima, successo di Tony Dallara scritto da Mario Panzeri, Alessandro Taccani e Enzo Di Paola (questi ultimi due come compositori avevano ottenuto un grande successo poco tempo prima con Chella llà, incisa tra gli altri da Marino Marini e Renato Carosone).
    La copertina del disco raffigura un primo piano di Modugno, che è lo stesso utilizzato per molte incisioni del periodo, con lo sfondo arancio.
    Sull'etichetta è evidenziato che nella canzone Piove suona l'orchestra del maestro William Galassini, mentre in Come prima e in Io l'orchestra è quella di Jack Pleis; non sono presenti indicazioni per le altre canzoni.
    Sole, sole, sole è stata inserita nella colonna sonora del film Europa di notte, mentre Mogli pericolose fa parte della colonna sonora del film omonimo.


    Tracce

    Lato A

    Piove (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
    Mese 'e settembre (testo riccardo pazzaglia - musica di Domenico Modugno)
    Strada 'nfosa (testo e musica di Domenico Modugno)
    Come prima (testo di Mario Panzeri; musica di Alessandro Taccani e Enzo Di Paola)
    Mogli pericolose (testo e musica di Domenico Modugno)
    Non restar fra gli angeli (testo di Gianni Meccia; musica di Enrico Polito e Domenico Modugno)

    Lato B

    Farfalle (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Sole, sole, sole(testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Resta cu' mme (testo di Domenico Modugno e Dino Verde; musica di Domenico Modugno)
    Marinai donne e guai (testo e musica di Domenico Modugno)
    Io (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Vecchio frack (testo e musica di Domenico Modugno)






    Mogli pericolose





    Farfalle




    Io

     
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    Domenico Modugno - (1960)



    Da Wikipedia


    Domenico Modugno (1960) è il 10° album di Domenico Modugno.
    Nella sua discografia è il quarto (dei sette) album che si intitola con il suo nome e cognome.


    Il disco

    Come era consuetudine in quegli anni, anche questo disco racchiude alcune canzoni già pubblicate su 45 giri.
    Tra esse possiamo ricordare Le morte chitarre, in origine una poesia di Salvatore Quasimodo che il cantautore aveva messo in musica dopo aver ricevuto l'autorizzazione del poeta, Libero, arrivata seconda pochi mesi prima al Festival di Sanremo, dove era stata presentata da Modugno in coppia con Teddy Reno, e Non sei più la mia bambina, scritta nel 1939 dal maestro Giovanni D'Anzi e portata al successo da Delia Lodi; da notare che nella pubblicazione su 45 giri la canzone era stata intitolata Tu non sei più la mia bambina.
    La copertina del disco raffigura una foto a mezzo busto a colori di Modugno mentre suona la chitarra.
    Gli arrangiamenti sono curati dai maestri Cinico Angelini (per Libero), Ennio Morricone (Apocalisse), Francesco Ferrari (Milioni di scintille) e Sonny Burke (Olympia), che dirigono le varie orchestre che hanno suonato nel disco nei rispettivi brani; per le altre canzoni non sono indicati gli arrangiatori, ma vi è l'indicazione che sono suonate da Domenico Modugno e il suo complesso (non sono però evidenziati i nomi dei singoli musicisti).
    Una testa piena di sogni viene inserita nella colonna sonora del film Esterina di Carlo Lizzani (con Carla Gravina), mentre Più sola si trova nella colonna sonora di Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli; in entrambe le pellicole recita lo stesso Modugno.


    Tracce

    LATO A

    Notte lunga notte (testo di Franco Migliacci; musica di Enrico Polito)
    Una testa piena di sogni (testo e musica di Domenico Modugno)
    Le morte chitarre (testo di Salvatore Quasimodo; musica di Domenico Modugno)
    Apocalisse (testo e musica di Domenico Modugno)
    Libero (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Più sola (testo di Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)

    LATO B

    Milioni di scintille (testo di Maria Bertelli; musica di Domenico Modugno)
    Non sei più la mia bambina (testo di Alfredo Bracchi; musica di Giovanni D'Anzi)
    Hello amore (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Nuda (testo e musica di Domenico Modugno)
    Olympia (testo di Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Nel bene e nel male (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)







    Notte lunga notte





    Le morte chitarre





    Libero

     
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    Più sola




    Milioni di scintille





    Non sei più la mia bambina

     
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    Hello amore





    Nuda





    Nel bene e nel male

     
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    Modugno (1961)


    Da Wikipedia


    Modugno è il 10º album del cantautore italiano Domenico Modugno, pubblicato il 15 maggio del 1961.

    Il disco

    La canzone Ojala' faceva parte della colonna sonora del film Vacanze in Argentina, Mafia del film L'onorata società, mentre Don Fifì, un anno prima della sua pubblicazione su disco, era stata inserita nella colonna sonora del film Appuntamento a Ischia.
    Micio nero è invece una canzone di sette anni prima, Musciu niuru, con il testo tradotto in italiano.
    Tutte i brani dell'album, comunque, erano stati pubblicati su 45 giri nel corso del 1960 e del 1961.
    Le canzoni sono eseguite da Domenico Modugno e il suo quintetto, tranne 'O sole mio, eseguita con l'orchestra di Sonny Burke.
    La copertina del disco, molto semplice, è costituita da una serie verticale di strisce bianche e nere affiancate, con la scritta Modugno.

    Tracce

    LATO A

    Sì, sì, sì (testo e musica di Domenico Modugno)
    Notte di luna calante (testo e musica di Domenico Modugno)
    Micio nero (testo e musica di Domenico Modugno)
    Ojala' (testo di Guido Leoni; musica di Domenico Modugno)
    Mi dai la carica (testo di Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    Giovane amore (testo e musica di Domenico Modugno)

    LATO B

    Corriamoci incontro (testo di Vinicio Garavaglia; musica di Domenico Modugno)
    La neve di un anno fa (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Don Fifì (testo di Domenico Modugno e Franco Migliacci; musica di Domenico Modugno)
    'O sole mio (testo di Giovanni Capurro; musica di Eduardo Di Capua)
    Mafia (testo di Riccardo Pazzaglia; musica di Domenico Modugno)
    Dalla mia finestra sul cortile (testo di Franco Migliacci; musica di Enrico Polito)





    Sì, sì, sì




    Notte di luna calante





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  15. tomiva57
     
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