Ligabue, il video 'Il peso della valigia' da domani on line
Roma, 24 ago. (Adnkronos) - Il videoclip del nuovo singolo di Ligabue 'Il Peso della Valigia' e' visibile in anteprima oggi su corriere.it. Il video, da domani online sui canali web ufficiali dell'artista, sara' in rotazione su tutte le televisioni musicali dalla prossima settimana.
Diretto e prodotto con Angelfilm dal regista Marco Salom per la fotografia di Blake Farber, il videoclip, che racconta lo scorcio di vita di una ragazza, la sua determinazione, e il suo percorso verso la maturita', e' stato realizzato a New York, tra Brooklyn e Manhattan, e interpretato dall'attrice e pugilessa Christy Prais e dalla pugilessa professionista Bertha Aracil.
Il singolo 'Il Peso della Valigia' e' estratto (come i precedenti 'Un Colpo All'anima', 'Quando Canterai La Tua Canzone', 'La Linea Sottile', 'Ci Sei Sempre Stata' e 'Il Meglio Deve Ancora Venire') dall'album multiplatino 'Arrivederci, mostro!' (Warner Music), che ha venduto 420.000 copie e che oggi, a 15 mesi dalla sua uscita, rimane stabile nelle prime posizioni della classifica dei dischi piu' venduti.
Ligabue, esce live Campovolo 2.011 ''Ligabue Campovolo - Il Film 3D'' e' una sintesi felice del mondo di Luciano Ligabue. C'e', ovviamente la sua musica, c'e' la passione del suo pubblico e c'e' anche il Ligabue legato alle sue radici. Presentato ieri in anteprima a Roma, il film - una coproduzione Riservarossa e F&P Group, distribuito dalla Medusa in uscita in 300 sale il sette dicembre -. mescola le immagini del concerto (filmate con la regia di Cristian Biondani) e quelle di un docufilm (la regia e' di Marco Salom). Il 3D - e' la prima volta che questa tecnica viene usata per un live italiano - da' al concerto un sapore particolare, regalando allo spettatore l'impressione di stare sul palco con i musicisti. Il ritmo del montaggio e' piu' disteso, davvero piu' cinematografico rispetto al ritmo serrato dei Dvd tradizionali. ''Le macchine di ripresa per il 3D pesano dai 40 ai 50 chili ciascuna e richiedono ognuna una troupe di nove persone. In Italia i tecnici specializzati in questa tecnologia sono pochissimi, dunque sembrava di essere nella barzellette del tipo c'e' un americano, uno spagnolo un tedesco ...'' spiega Cristian Biondani. Aggiunge Salmon: ''Il 3D presenta anche delle difficolta' tecniche per comporre l'inquadratura, perche' e' necessario mettere in asse due camere''. Alla spettacolarita' delle immagini live fa da controcanto il racconto del docufilm, con immagini divertenti del backstage e, soprattutto quelle, davvero inedite, di Ligabue nella sua Correggio con i suoi amici di sempre, persone cui e' legato dai tempi della scuola. Insomma quel mondo che ha ispirato Radiofreccia (non a caso citato piu' volte) e che Luciano protegge con la sua riservatezza. Ai fan non sfuggiranno le immagini del Liga ai suoi esordi che, tra l'altro, lo hanno visto suonare in una piccola tensostruttura che all'epoca fu montata a 30 metri da dove, vent'anni dopo, e' stato allestito il mega palco di Campovolo. In quei trenta metri corre la storia di un rocker che il 16 luglio, insieme a 130 mila persone, ha festeggiato il suo debutto nel mondo del 3D. (Ansa)
Voglio un mondo comico voglio un mondo che faccia ridere un cielo comodo che qualcuno s'affacci a rispondere voglio svegliarmi quando voglio da tutti i miei sogni voglio trovarti sempre qui ogni volta che io ne ho bisogno
voglio volere tutto cosi voglio riuscire a non crescere voglio portarti in un posto che tu proprio non puoi conoscere voglio tenere qualcosa per me per me
voglio il tempo libero si ma libero proprio ogni attimo e alzare il minimo con la vita che mi fa il solletico voglio restare sempre sveglio con tutti i miei sogni voglio tornare vergine ogni volta che io ce n'ho voglia
voglio volere tutto cosi voglio riuscire a non crescere voglio portarti in un posto che tu proprio non puoi conoscere voglio tenere qualcosa per me per me
voglio volere io voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho voglio volere voglio deciderlo io se mi basta o se no voglio volere voglio godermela tutta fin quando si può voglio un mondo comico che se ne frega se sembra ridicolo un mondo facile che paga lui e vuole fare lo splendido voglio non dire mai "è tardi" oppure "peccato" voglio che ogni attimo sia sempre meglio di quello passato
voglio volere tutto cosi voglio riuscire a non crescere voglio portarti in un posto che tu proprio non puoi conoscere voglio tenere qualcosa per me per me
voglio volere io voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho voglio volere voglio deciderlo io se mi basta o se no voglio volere voglio godermela tutta fin quando si può
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Sarà Un Bel Souvenir
Non è proprio liscia, non va così liscia per noi che chiediamo che or'è, e c'è un'altra strada e c'è un'altra luna e un altro bar che chiude e un'altra voglia di fortuna. E allora, bambina, c'è poco da dire se non che mi troverai qua: cambiato per niente, ma neanche scontento, fottuto dal dovere pensare di dover avere. Ma ci sarà un souvenir che ci riporterà solo certi momenti. E sarà un bel souvenir una fotografia, una canzone fra i denti. Ma ci sarà un souvenir che ci commuoverà fino a farci contenti. Tieniti il tuo souvenir da mettere via poi ridicendoti *avanti*. Se tutto va in fretta sarò una saetta e tu lo sarai insieme a me peccato soltanto che ci sarà il tempo in cui dovremo dire: *Adesso è giusto riposare*. Ma ci sarà un souvenir che ci riporterà solo certi momenti. E sarà un bel souvenir una fotografia, una canzone fra i denti. Un souvenir formato Tir a centoventi all'ora arriva lì spazzando via qualsiasi altra cosa. Sarà un bel souvenir il nostro souvenir sarà di quasi tutti i colori. Sarà un bel souvenir, sarà lo specchio di riflessi chiari e riflessi scuri. La la la la la la la la La la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la La la la la la la la la
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Una Vita Da Mediano
una vita da mediano a recuperar palloni nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni una vita da mediano con dei compiti precisi a coprire certe zone a giocare generosi lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì una vita da mediano da chi segna sempre poco che il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco una vita da mediano che natura non ti ha dato nè lo spunto della punta nè del 10 che peccato lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì stai lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai finche ce n'hai stai lì una vita da mediano da uno che si brucia presto perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto una vita da mediano lavorando come Oriali anni di fatica e botte e vinci casomai i mondiali lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì stai lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai finchè ce n'hai stai lì
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Angelo Della Nebbia
Scelti da chissa' che mano per esser buttati in mezzo alla nebbia con chi alla nebbia s'e' gia' rassegnato ed ha spalle curve e vestiti umidi Corse finite al mattino col cuore che batte in un mucchio di sabbia su fette d'asfalto dal fondo ceduto due lepri ogni tanto si fermano li' si fermano a urlare: siamo qui angeli della nebbia. Gua-a-a-rdaci buttaci solo un po' di colore A-a-a-angelo Ci puoi sentire o no? Sei li'? Sei li'? Sei li'? C'e' un piatto pieno di vita puntata in scommesse gia' perse in partenza ma prima di tutto van tutte giocate che l'allibratore si diverta un po' Senti proprio tutto bene? o no??? Rumori e corpi attutiti e gocce che provano a bagnarci dentro due lepri si danno una bella scrollata e al prossimo campo si fermano un po' si fermano a urlare: siamo qui angeli della nebbia. Gua-a-a-rdaci buttaci solo un po' di colore A-a-a-angelo Ci puoi sentire o no? Sei li'? Sei li'? Sei li'!!
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Ho Messo Via
Ho messo via un pò di rumore dicono così si fa nel comodino c'è una mina e tonsille da seimila watt. Ho messo via i rimpiattini dicono non ho l'età se si voltano un momomento io ci rigioco perchè a me... va. Ho messo via un pò di illusioni che prima o poi basta così ne ho messe via due o tre cartoni comunque so che sono lì. Ho messo via un pò di consigli dicono è più facile li ho messi via perchè a sbagliare sono bravissimo da me. Mi sto facendo un pò di posto e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà. Ho messo via un bel pò di cose ma non mi spiego mai il perchè io non riesca a metter via te Ho messo via un pò di legnate i segni quelli non si può che non è il male nè la botta ma purtroppo il livido. Ho messo via un bel pò di foto che prenderanno polvere sia su rimorsi che rimpianti che rancori e sui perchè Mi sto facendo un pò di posto e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà. Ho messo via un bel pò di cose ma non mi spiego mai il perchè io non riesca a metter via te In queste scarpe e su questa terra che dondola dondola dondola dondola con il conforto di un cielo che resta lì Mi sto facendo un pò di posto e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà. Ho messo via un bel pò di cose ma non mi spiego mai il perchè io non riesca a metter via riesca a metter via, riesca a metter via te
Video Baby, E' Un Mondo Super
baby il mondo ha sempre ragione supermostri e superbuoni super-ate i nuovi confini billy siamo qua ed aspettiamo dacci il nostro chip quotidiano siamo sempre ciò che mangiamo portati dietro te nel nuovo ordine se no si sballa il target superstragi senza risposta nuove nuove dal superteste anni '80 a grande richiesta sicuro che ti fai il pieno di super? Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super! Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super! La cultura ti alza la voce tre miliardi di analfabeti per una "cultura di pace" cercati il tuo karma nel sito fatti un clone maleducato non lasciare a casa l'invito sotto la chimica la capra lievita e si modifica bene baby il mondo ha sempre ragione puoi gonfiarlo di silicone ma alla fine ha sempre ragione sicuro che ti fai il pieno di super? Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super! Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super! È vero che ti fai il pieno di super? Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super! Cos'è che non va? Cosa non va? Baby, è un mondo super!
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Tu Che Conosci Il Cielo
Tu che conosci il cielo saluta Dio per me e digli che sto bene considerando che che non conosco il cielo però conosco te mi va di ringraziare puoi farlo tu per me? che intanto sono in viaggio digli pure che io sono in viaggio non lo so dove vado ma viaggio e gli porterò i miei souvenir tutti quanti i miei souvenir tu che conosci il cielo e poi conosci me le sai le mie paure mi sa che sai il perché che non conosco il cielo farò come potrò starò con la gente per stare solo un po' facendolo il mio viaggio cerco il pomeriggio di maggio non lo so come vado ma viaggio e gli porterò tutti quanti i miei souvenir tutti quanti i miei souvenir
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Eri Bellissima
Eri bellissima lasciatelo dire e anche stavolta so che non mi crederai eri davanti a me davanti agli occhi del bambino e gli occhi del bambino quelli non li danno proprio indietro mai credimi:mai ti dico:mai eri sanissima: ostrica e lampone sulle mie dita c'eri sempre e solo te ti davi un attimo e poi ti nascondevi bene io l'ho capito che sei sempre stata grande più di me
ma adesso dimmi com'è andata? com'è stato il viaggio di una vita li con te? io spero solo tutto bene tutto come progettavate voi da piccole stai bene li con te?
fragile e piccola con le tue paure mi costringevi a nasconderti le mie sapevi ridere sapevi il tuo sapore te la godevi ad occupare tutte le mie fantasie
ma adesso dimmi com'è andata? com'è stato il viaggio di una vita li con te? io spero solo tutto bene tutto come progettavate voi da piccole stai bene li con te?
eri bellissima lasciatelo dire eri di tutti ma non lo sapevano e tu lo sapevi che facevi gola e soggezione siamo stati insieme e comunque non mi hai conosciuto mai
ma adesso dimmi com'è andata? com'è stato il viaggio di una vita li con te? io spero solo tutto bene tutto come progettavate voi da piccole stai bene li con te?
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Metti In Circolo Il Tuo Amore
Hai cercato di capire e non hai capito ancora se di capire di finisce mai. Hai provato a far capire con tutta la tua voce anche solo un pezzo di quello che sei. Con la rabbia ci si nasce o ci si diventa tu che sei un esperto non lo sai. Perché quello che ti spacca ti fa fuori dentro forse parte proprio da chi sei.
Metti in circolo il tuo amore come quando dici "perché no?" Metti in circolo il tuo amore come quando ammetti "non lo so" come quando dici "peché no?"
Quante vite non capisci e quindi non sopporti perché ti sembra non capiscan te. Quanti generi di pesci e di correnti forti perché 'sto mare sia come vuoi te.
Metti in circolo il tuo amore come fai con una novità Metti in circolo il tuo amore come quando dici si vedrà come fai con una novità
E ti sei opposto all'onda ed è li che hai capito che più ti opponi e più ti tira giù. E ti senti ad una festa per cui non hai l'invito per cui gli inviti adesso falli tu.
Metti in circolo il tuo amore come quando dici "perché no?" Metti in circolo il tuo amore come quando ammetti "non lo so" come quando dici peché no.
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Tutti Vogliono Viaggiare In Prima
Quelli come me si svegliano alle tre e dicono che i giorni sono corti e poi quelli come me si svegliano a metà rimangono coi sogni mezzi aperti Avrai ragione te a fare come fai a stare con chi vince cambiarti le camice sta a vedere che sappiamo già com'è ci riposiamo solo dopo morti Tutti vogliono viaggiare in prima l'hostess che c'ha tutto quel che vuoi Tutti quanti con il drink in mano sotto come va fuori come va? Fuori come va? Quelli come me si va finchè ce n'è ma è come non venisse mai il momento Con quei progetti lì e quei difetti lì che ci fanno stare più contenti Avrai ragione te a fare come fai a startene da furbo nel mondo dei più furbi sta a vedere che sappiamo già com'è non ci teniamo a togliere il disturbo Tutti vogliono viaggiare in prima l'hostess che c'ha tutto quel che vuoi Tutti quanti con il drink in mano sotto come va fuori come va? Tutti vogliono viaggiare in prima e che il viaggio non finisca mai Tutti con il posto finestrino sotto come va, fuori come va? Fuori come va ,fuori come va? Siamo quelli che da quelli come te non si fanno mai pagar da bere perchè siamo quelli che è meglio se lo sai con quelli come te son sempre pari di qua tutti vogliono viaggiare in prima tutti quanti con il drink in mano sotto come va,fuori come va? Tutti vogliono viaggiare in prima Tutti con il posto finestrino sotto come va , fuori come va?
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Tra Palco e Realtà
Abbiamo facce che non conosciamo ce le mettete voi in faccia pian piano. E abbiamo fame di quella fame che il vostro urlo ci regalerà. E abbiamo l'aria di chi vive a caso l'aria di quelli che paghi a peso. E abbiamo scuse che, anche se buone, non c'è nessuno che le ascolterà. E poi abbiamo già chi ci porta fino alla prossima città. Ci mettete davanti a un altro microfono che qualche cosa succederà.
Siam quelli là siam quelli là siam quelli là. Quelli tra palco e realtà.
Abbimo amici che neanche sappiamo che finché va bene ci leccano il culo. E poi abbiamo casse di maalox per pettinarci lo stomaco. Abbiamo soldi da giustificare e complimenti per la trasmissione. E abbiamo un ego da far vedere ad uno bravo davvero un bel pò. E poi abbiamo chi ci da il voto e ci vuol spiegare come si fa. "è come prima? No si è montato" ognuno sceglie la tua verità.
Siam quelli là siam quelli là siam quelli là. Quelli tra palco e realtà.
E c'è chi non sbaglia mai ti guarda e sa chi sei. E c'è chi non controlla mai dietro la foto. E c'è chi non ha avuto mai nemmeno un dubbio mai. Abbiamo andate e ritorni violenti o troppo accesi o troppo spenti. E non abbiamo chi ci fa sconti che quando è ora si saluterà. E ce l'abbiamo qualche speranza forse qualcuno ci ricorderà. Non solamente per le canzoni per le parole o la musica.
Siam quelli là siam quelli là siam quelli là. Quelli tra palco e realtà.
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Chissà Se In Cielo Passano Gli Who
E buonanotte a tutti i suonatori a quelli che la devono far fuori a chi c'ha il mondo sempre più lontano perché ha vissuto sempre contromano a chi non butta via la notte coi pensieri a quelli che una coppia è gia una folla e dicono che il cielo sia una balla a quelli che da soli ci stan stretti e pensano che il cielo sia di tutti a lui e lei che stanno insieme solo con la colla
e poi a quelli che non ritornano certo lassù forse lassù sono capaci di non dormire mai più
chissà se in cielo passano gli who chissà se in cielo passano gli who chissà che nome d'arte avrà il dj se sceglie sempre e solo tutto lui se prende le richieste che gli fai
a chi decide di ammazzare il tempo e il tempo invece servirebbe vivo a chi sta in giro perché non ha scelta perché comunque il sonno non arriva a quelli che ogni notte puoi giurarci son presenti e buonanotte a chi la sa godere a quelli che han bisogno di star male a chi ha paura di restare fermo e sogna un po' più forte quando è sveglio a quelli che non hanno mai saputo dove andare
poi a quelli che non salutano certo lassù forse lassù sono capaci di non dormire mai più
chissà se in cielo passano gli who chissà se in cielo passano gli who chissà che nome d'arte avrà il dj se sceglie sempre e solo tutto lui se prende le richieste che gli fai
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Ti Sento
Ti sento nell'aria che è cambiata che anticipa l'estate e che mi strina un po' io ti sento passarmi nella schiena la vita non è in rima per quello che ne so ti sento nel mezzo di una strofa di un pezzo che era loffio ed ora non lo è più io ti sento lo stomaco si chiude il resto se la ride appena ridi tu
qui con la vita non si può mai dire arrivi quando sembri andata via ti sento dentro tutte le canzoni in un posto dentro che so io
ti sento e parlo di profumo t'infili in un pensiero e non lo molli mai io ti sento al punto che disturbi al punto che è gia tardi rimani quanto vuoi qui con la vita non si può mai dire arrivi quando sembri andata via ti sento dentro tutte le canzoni In un posto dentro che so sempre io oh oho oh oh
io ti sento c'ho il sole dritto in faccia e sotto la mia buccia che cosa mi farai
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Voglia Di Caffé (Parlato) Allora... sono seduto al tavolino di un bar, sto bevendo un caffè e sto leggendo un giornale cercando disperatamente di farmi i fatti miei e infatti puntuale arriva un tipo, si avvicina moltissimo e mi scruta in maniera piuttosto inquietante. Io gli faccio "SALVE!" lui non fa nessun cenno e continua a guardarmi in maniera un pò così... torva. Io allora vando avanti a bere il caffè leggo il giornale, lui non si schioda e allora al quel punto mi giro e gli faccio SENTI SE HAI BISOGNO DI' PURE. Lui mi punta il dito contro e mi fa SCUSA MA TU SEI TU? Allora supponiamo che io fossi Beniamino Della Rocca uno che ha la sfiga di assomigliare a un cantante, se uno viene da me e mi chiede scusa ma tu sei tu io dico sì cioè in qualità di Beniamino della Rocca sono io. Ho fatto coì anch'io gli ho detto SI GUARDA TI GIURO CHE IO SONO IO. TI FACEVO PIU' ALTO. MI DISPIACE MOLTISSIMO AVERTI ARRECATO UNA DELUSIONE DI QUESTO TIPO. CERTO CHE DAL VIVO SIETE TUTTI QUANTI UN ALTRA COSA. TI CHIEDO SCUSA A NOME DELL'INTERA CATEGORIA E COMUNQUE COME SI DICE MEGLIO DAL VIVO CHE DAL MORTO. E COMUNQUE SCUSAMI MA CHE COSA CI FAI QUA!? Partiamo dal presupposto che da qualche parte devo pur stare, però a parte questo se tu avessi approfondito un pelo le tue indagini personali avresti capito da solo che sto bevendo un cazzo di caffè e leggendo un cazzo di giornale. DAI! FAMMI UN AUTOGRAFO CHE CIO' UN'AMICA CHE E' UNA TUA FANS. Una-tua-fanS... Voi ridete ma questo è un morbo che si è diffuso a macchia d'olio e finchè stiamo parlando comunque di gente che ha un problema di carattere grammaticale ce ne frega niente, ma se invece il problema è di personalità multiple siamo un pò tutti nella merda. Comunque... GUARDA L'AUTOGRAFO VISTO CHE SEI MOLTO GENTILE TE LO FACCIO MOLTO VOLENTIERI. Mi guarda, io guardo lui, mi riguarga, io riguardo lui, mi fa DAI! Gli dico PER FARE L'AUTOGRAFO SERVONO COME MINIMO CARTA E PENNA. CREDEVO CHE VOI CANTANTI AVESTE SEMPRE CARTA E PENNA CON VOI! SONO DAVVERO MORTIFICATO DI ARRECARTI LA TERZA ATROCE DELUSIONE NELL'ARCO DI POCHISSIMI MINUTI MA GUARDA CASO OGGI LA MIA CARTOLERIA MOBILE L'HO LASCIATA A CASA. Lui sbuffa e con l'aria di chi sta dicendo devo pensare a tutto io va verso il bancone del bar, prende carta e penna, ritorna me li mette sul tavolino e mi fa METTICI ANCHE LA DEDICA! Io guardo, lui guarda me, lo riguardo, lui riguarda me, mi rifà DAI! E io gli faccio PER FARE UNA DEDICA COME MINIMO SERVE IL NOME DELLA PERSONA A CUI DEDICARE... SCRIVI! A MARTA CON TANTO TANTO TANTO AMORE... PIERO PELU'
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Sulla Mia Strada
C'è chi mi vuole come vuole un po' più santo più criminale e un po' più nuovo un po' più uguale mi vuole come vuole c'è chi mi vuole per cliente chi non mi vuole mai per niente e c'è chi vuole le mie scuse che ciò che sono l'ha offeso di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada c'è chi mi vuole più me stesso e più profondo, più maledetto e bravo padre e bravo a letto c'è chi mi vuole perfetto di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada
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Almeno Credo
Credo che ci voglia un dio ed anche un bar.. credo che stanotte ti verrò a trovare per dirci tutto quello che dobbiamo dire o almeno credo... credo proprio che non sia già tutto qui.. e certi giorni invece credo sia così... credo al tuo odore e al modo in cui mi fai sentire, a questo credo... Qua nessuno c'ha il libretto d'istruzioni, credo che ognuno si faccia il giro come viene, a suo modo, qua non c'è mai stato solo un mondo solo.. credo a quel tale che dice in giro che l'amore porta amore, credo... se ti serve, chiamami scemo, ma io almeno credo... se ti basta chiamami scemo, che io almeno.. credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un po' a morire... credo al tuo amore e a quello che mi tira fuori.. o almeno credo.. credo che ci sia qualcosa chiuso a chiave e che ogni verità può fare bene o fare male.. credo che adesso mi devi far sentir le mani che a quelle credo... Qua nessuno c'ha il libretto d'istruzioni, credo che ognuno si faccia il giro come riesce, a suo modo, qua non c'è mai stato solo un mondo solo.. credo a quel tale che dice in giro che l'amore chiama amore... Qua nessuno c'ha il libretto d'istruzioni, credo che ognuno si faccia il giro come viene, a suo modo, qua non c'è mai stato solo un mondo solo.. credo a quel tale che dice in giro che l'amore porta amore, credo... se ti serve, chiamami scemo, ma io almeno credo... se ti basta chiamami scemo, che io almeno...
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Nato Per Me
Sono nato per me come fanno un po' tutti sembra sempre un po' troppo quello che non ho fatto e non mi basta mai niente mi basta mai
tutto quanto non basterà mai
c'è qualcuno che può regolarmi il difetto? e comunque lo sai che ti vengo a cercare che sono nato per me ma mi frega l'amore vieni qua e dimmelo vieni qua che lo so
che a tua volta sei nata per te
ci possiamo vedere ne possiamo parlare dipende da me dipende da te è l'unica logica che c'è le cose che sei, le cose che sai,
le cose che hai che hanno te dipende da te dipende da me
sono nato nel giorno dell'eclissi di luna non me l'hanno spiegato se era sfiga o fortuna tutto quello che ho tutto quello che so tutto quanto fa ridere un po'
sono nato per me sarà mica il sistema(?) dipende da me dipende da te è l'unica logica che c'è le cose che sei, le cose che sai,
le cose che hai che hanno te dipende da te dipende da me so che non basta so che non basta niente so che non basterà mai so cosa pensi basta che basti tutto come se fosse facile
sono nato per me paradiso ed inferno io che con me ci vivo 24 ore al giorno e non ci basta mai niente ci basta mai tutto quanto non basterà mai perché ognuno di noi è il suo centro del mondo
dipende da me dipende da te è l'unica logica che c'è le cose che sei, le cose che sai,
le cose che hai che hanno te so cosa pensi basta che basti tutto come se fosse facile dipende da te dipende da me
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Baby Talkin' Blues (Parlato) Baby è un mondo super... Perchè alla fine sono soltanto un miliardo e trecento milioni le persone che non hanno accesso all'acqua potabile... Baby è un mondo super... Perchè il giro d'affari di un giorno delle nostre borse equivale al prodotto interno lordo di un anno dell'Africa intera... Baby è un mondo super... Perchè alla fine noi che siamo di qua dal terzo mondo ci permettiamo di dire "se la caveranno con la cultura"... beh! Baby è un mondo super... Perchè su questo pianeta ci sono più di un miliardo di analfabeti, uno ogni sei abitanti... Ma è anche un mondo super perchè ognuno di noi produce ogni anno quattro quintali di rifiuti solidi e più di una tonnellata di rifiuti gassosi e perchè in questo momento ci sono il 50% delle foreste tropicali che c'erano soltanto cinquant'anni fa... Uno dice non fare il catastrofista, tutto sommato ne avremo ancora fino al 2037, poi ci penseremo... faremo un mondo senza foreste tropicali... Oppure vuoi fare il catastrofista soltanto perchè in questo... Baby è un mondo super... questa deforestazione ha prodotto la più grande estinzione di specie animali dal tempo dei dinosauri... Baby è un mondo super... BILL GATES NOSTRO... CHE NON STAI NEI CIELI... e non capisci il perchè... e questa roba ti sta sul cazzo da morire... dacci oggi il nostro chip quotidiano... AMEN!
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Il Mio Nome E' Mai Più
Io non lo so chi c'ha ragione e chi no se è una questione di etnia, di economia, oppure solo pazzia: difficile saperlo. Quello che so è che non è fantasia e che nessuno c'ha ragione e così sia, e pochi mesi ad un giro di boa per voi così moderno
C'era una volta la mia vita c'era una volta la mia casa c'era una volta e voglio che sia ancora. E voglio il nome di chi si impegna a fare i conti con la propria vergogna. Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni
Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più...
Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo c'è stato un tempo in cui io credevo che arruolandomi in aviazione avrei girato il mondo e fatto bene alla mia gente (e) fatto qualcosa di importante. In fondo a me, a me piaceva volare...
C'era una volta un aeroplano un militare americano c'era una volta il gioco di un bambino. E voglio i nomi di chi ha mentito di chi ha parlato di una guerra giusta io non le lancio più le vostre sante bombe, bombe, bombe, bombe, BOMBE!
Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più...
Io dico si dico si può sapere convivere è dura già, lo so. Ma per questo il compromesso è la strada del mio crescere. E dico si al dialogo perchè la pace è l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che dà un peso al nostro vivere, vivere, vivere. Io dico si dico si può cercare pace è l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che darà forza al nostro vivere.
Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più, mai più, mai più Il mio nome è mai più...
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Dove Fermano I Treni
Binario tre un rapido con destinazione andar via per quelli che ci credono che spostarsi li salvi comunque sia... ma due militari su una panchina voglia di donna, voglia di casa, voglia ora il fante di spade fa l'occhiolino vive nei cessi e spesso le ha prese tante e ancora. Dove fermano i treni parte un pò di vita, da dove fermano i treni e proprio là dove fermano i treni parte sempre un altro varietà parte sempre un nuovo varietà. Chi parte e chi arriva e chi viene lì solo a guardare protagonisti anonimi, sì ma interpretazione reale un vagabondo nel suo cappotto brucia il giornale usato per letto e fischia la Carmen uno nervoso in sala d'aspetto è lì da giorni senza biglietto, piange e dorme. Dove fermano i treni parte un pò di vita, da dove, fermano i treni e proprio là dove fermano i treni parte sempre un altro varietà parte sempre un nuovo varietà. La cameriera del bar che ogni tanto ammira un panorama di Cuba su una cartolina poi asciuga il bicchiere ed il naso e... sospira. Un juke box rovinato e buono da buttare suona sempre una vecchia canzone d'amore per un tipo con tanta moneta e qualcosa da ricordare. Poi c'è quella che prima chiede se hai da fumare poi ti chiede se hai voglia di fare l'amore ed infine ti prega di darle qualcosa, sta, sta male. E sul vecchio cartello di Bitter Campari su colonne, vetrine ed infine sui muri passi, metti la firma ed infine e vai fuori. Parte un pò di vita, da dove fermano i treni parte un pò di vita, da dove fermano i treni e proprio là dove fermano i treni parte sempre un altro varietà parte sempre un nuovo varietà
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Reading Bukowski (Parlato)
Non ce la fanno i belli muoiono tra le fiamme: sonniferi, veleno per i topi, corda, qualunque cosa........ si strappano le braccia, si buttano dalla finestra, si cavano gli occhi dalle orbite, respingono l'amore respingono l'odio respingono, respingono. non ce la fanno i belli non resistono, sono le farfalle sono le colombe sono i passeri, non ce la fanno. una lunga fiammata mentra i vecchi giocano a dama nel parco una fiammata, una bella fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco al sole i belli si trovano all'angolo di una stanza accartocciati tra ragni e siringhe, nel silenzio, e non sapremo mai perchè se ne sono andati, erano tanto belli. non ce la fanno i belli muoiono giovani e lasciano i brutti alla loro brutta vita. amabili e vivaci: vita e suicidio e morte mentre i vecchi giocano a dama sotto il sole nel parco
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Kay E' Stata Qui
Giochi ancora forte giochi solo sola o giochi ancora un pò con me? è come a moscacieca vinci e non ti trovo forse cerco quella che non c'è... Ridi di chi bacia il culo alla sua morte non ho visto niente io e tu dici di aver visto sempre troppo forte sempre accesa la tua spia e lavori ancora d'ago a modo tuo... Niente è piu' uguale kay è stata qui kay è stata qui niente è piu' uguale sarà mai... Giochi in mezzo ai giochi di tutti gli idioti che han risposte facili giochi e vuoi che rida il test è negativo giochi a farmi dire si e lavori sempre d'ago a modo tuo... Niente è piu' uguale kay è stata qui kay è stata qui niente è piu' uguale sarà mai... Niente è piu' uguale kay è stata qui kay è stata qui niente è piu' uguale sarà mai... Niente è piu' uguale kay è stata qui kay è stata qui niente è piu' uguale sarà mai...
La scorsa estate si è finalmente chiusa una ferita aperta per troppo tempo nella carriera di uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi Luciano Ligabue.
Sto parlando ovviamente del concerto al Campovolo del 10 settembre 2005 che si rivelò un parziale flop a causa di un problema d'impianto che costrinse un numero elevato di fans a lasciare anzitempo il concerto senza aver sentito praticamente nulla.
Ligabue si scusò pubblicamente con i suoi fans, ma la voglia di cancellare quella macchia c'è sempre stata e finalmente la scorsa estate una nuova edizione del Campovolo c'è stata, meno maestosa in termini di affluenza, che è stato volutamente limitata (110mila persone), ma curata in ogni singolo dettaglio.
Com'è andata lo sappiamo bene, un successo grandioso, ma questo era prevedibile, ed una performance immortalata dalle telecamere e registrata per regalare anche a chi non c'era quelle emozioni o comunque per poterle rivivere ancora una volta. E' così che è nato Campovolo 2.011, ultima fatica discografica di Ligabue, 32 brani suddivisi in 3 cd o 4 vinili, con 3 inediti, di cui 2 eseguiti anche durante il concerto e la nuova Ora e allora, singolo preposto al lancio dell'album.
Singolo particolarmente azzeccato, un brano particolarmente intimo, così come il video che lo accompagna, una riflessione guardandosi alle spalle dopo 20 anni abbondanti di carriera incredibilmente ricca di successi, non solo musicali, ma anche cinematografici e letterari. L'aereporto solitario oggi è completamente differente dallo scorso 16 luglio, dove il suo pubblico, il suo popolo, era tutto per lui e allo stesso modo Luciano ricorda come tutte le cose cambiano con il tempo. Il rocker di Correggio ha raggiunto con gli anni una maturità artistica elevatissima, non mi stancherò mai di ripeterlo, la sua evoluzione è stata notevole, basta confrontare i primi album con gli ultimi per notare l'evoluzione dell'artista e dell'uomo.
Ora ed allora è un ottimo singolo, ma non sarà sicuramente l'unico estratto da Campovolo 2.011, così come non sarà solo in formato audio il tributo all'evento estivo 2011. Il 7 dicembre, infatti, uscirà in numerose sale Ligabue Campovolo - Il film 3D. Il titolo è sufficientemente chiaro, è uno dei titoli più attesi di questo periodo e ne sono certo, otterrà risultati davvero importanti.
Nome e cognome è l'undicesimo album di Luciano Ligabue.
Il disco
Pubblicato il 16 settembre 2005, il disco esce tre anni dopo l'ultimo lavoro di inediti di Ligabue, differenziandosi dai precedenti album per la ricerca di nuove sonorità (sempre restando nel campo rock), grazie anche alla collaborazione con musicisti che hanno integrato (e in qualche caso sostituito) la band in fase di incisione dell'album.
Per dieci anni, infatti, a partire dall'album Buon compleanno Elvis del 1995, il cantautore emiliano è stato accompagnato da una formazione fissa (denominata in seguito "La Banda"), che collaborava attivamente alla stesura dell'arrangiamento dei brani e, perciò, alla creazione di uno stile musicale riconoscibile. Alcuni elementi della Banda si sono affermati anche come solisti, probabilmente apprezzati per lo stile ritrovabile negli album di Ligabue.
Alla ricerca di nuove sonorità a causa della mancanza di originalità manifestatasi nel precedente album Fuori come va?, Ligabue decide di affidare ad altri musicisti buona parte degli arrangiamenti dell'album. In particolare, mettendo da parte il chitarrista Federico Poggipollini e scartata l'ipotesi di registrare l'album col solo Mel Previte, si aggiunge alla Banda il nuovo e giovane chitarrista emiliano Niccolò Bossini, a cui viene affidato l'arrangiamento della parte di chitarra della maggioranza delle canzoni. Bossini, introducendo nel disco parti di chitarra molto pulite e di tipico richiamo British, riduce al minimo assoli e riff d'impatto. Sembra che questo nuovo stile sonoro sia gradito a Ligabue, come affermato in alcune interviste. Negli apporti alle tastiere, ai cori, nelle registrazioni e mixaggi rimane Fabrizio Simoncioni.
Poggipollini, passionale ex Litfiba e storico chitarrista di Ligabue che raccolse il testimone di Max Cottafavi a metà degli anni 90, appare nella traccia Le donne lo sanno ed in "Vivere a orecchio". Mel Previte, vero artefice (assieme a Fabrizio Barbacci) del tipico american sound del Ligabue di "Buon Compleanno Elvis", compare in "Lettera a G". Sparito invece del tutto il batterista Roby Pellati, che suonerà però ancora nei concerti, come del resto farà lo stesso Poggipollini. E proprio nei concerti vedremo La Banda al completo con il nuovo Bossini, mentre il tastierista (e tecnico del suono) Fabrizio Simoncioni lascia il posto alla new entry Josè Fiorilli.
Il bassista Rigo Righetti dimostra in questo album il desiderio di sperimentazione, in linea con lo spirito che accomuna tutto il disco, componendo giri di basso molto ricercati e riaffermando la sua importanza all'interno della base ritmica dei pezzi.
Il titolo dell'album deriva da un verso dell'ultima traccia, Sono qui per l'amore, e vuole manifestare una certa attinenza con la propria vita e i propri alti e bassi: l'autore stesso definendo l'album ha parlato di una sorta di "autoritratto", di un "autoscatto dell'anima". Nelle liriche non si ritrova il Ligabue crudo, diretto e spontaneo dei primi album, e nemmeno quello disilluso, realista e un po' visionario di Buon compleanno Elvis e Miss Mondo, ma piuttosto un Ligabue riflessivo, romantico e più legato ai temi della quotidianità e del rapporto sentimentale con l'altro sesso, come lui stesso dichiara.
L'accoglienza del pubblico è calorosa, il disco entra direttamente in prima posizione nelle classifiche di vendita italiane, vendendo 250.000 copie solo nella prima settimana di commercializzazione. Il 30 luglio 2006, dopo ben 45 settimane di presenza in classifica, ritorna il primo disco più venduto in Italia.
Canzoni
Intro
Come più volte capitato nei precedenti album di Ligabue, anche in questo è presente un pezzo strumentale che fa da ouverture alla canzone successiva. Il preambolo de Il giorno dei giorni è un crescendo di organo Hammond ed archi che porta all'inizio del pezzo successivo
Il giorno dei giorni
Il singolo d'esordio dell'album. Ha un testo che rappresenta il desiderio dell'autore di vivere ogni momento della propria vita al massimo, come più volte manifestato dallo stesso Ligabue. Dal punto di vista musicale, le sonorità sono tipiche del rock del cantante, pur con l'utilizzo di chitarre dal suono meno melodico e più graffiante. Un rock tirato e stilisticamente perfetto (leggasi I ragazzi sono in giro, 1995) in cui trova spazio l'unico assolo dell'album.
Happy Hour
Uno dei pezzi più rock dell'album, con abbondante uso dei riff di chitarra di Niccolò Bossini. Il testo del brano ironizza sul fatto che esistano persone che, con i dicono che e la celebrazione dell'esibizionismo, condizionano l'esistenza degli altri fino al punto di porre lo status di "star" come obiettivo e aspirazione primaria della propria vita. Tutto questo fenomeno si rivelerebbe però una fallimentare bolla di sapone. Riff squillanti che suonano prepotenti nel contesto musicale della canzone, donandole personalità. Righetti sperimenta giri di basso molto complessi. Si tratta del quarto singolo estratto da Nome e Cognome.
L'amore conta
Dopo un inizio grintoso arriva questa ballata, che è anche il secondo singolo estratto. Il testo narra delle riflessioni sul rapporto tra due ex qualche tempo dopo la loro separazione, ripensando a quel che è stato in positivo. Probabilmente il testo è autobiografico, visto che sembra fare riferimento alle vicende sentimentali del cantante avvenute precedentemente a questo album. Da un punto di vista musicale, una ballata non troppo lenta, in cui gli strumenti lasciano il passo alla voce dell'autore.
Cosa vuoi che sia
Pezzo che parla del come nei momenti difficili ci sia sempre qualcuno che consoli dicendo che non vale la pena abbattersi. Come melodia si fa forte uso di chitarra elettrica dalla seconda strofa in poi, preceduta da un'introduzione in distorto, a cui si arriva dopo una prima parte di canzone dai ritmi morbidi. È il quinto singolo estratto dall'album.
Le donne lo sanno
il chitarrista Bossini inventa un ricercato e coinvolgente arrangiamento. Nei testi Ligabue espone la sua convinzione che l'intuito, l'intelligenza, la caparbietà e la dolcezza femminili siano sempre superiori a quelle maschili. È il terzo singolo estratto dall'album.
Lettera a G
Struggente ballata, condita da un poco di malinconia, anch'essa autobiografica. G. (Gianni) è un cugino di Ligabue, con cui è cresciuto sin da ragazzo. G. viene a mancare per una malattia, così Luciano ripensa agli anni passati assieme, ricordandoli sotto forma di una lettera al cugino scomparso. La musica è diretta conseguenza del testo, con giri di chitarra molto melodici a fare da sottofondo. Tornano i souvenir (Ligabue conosce Proust) sotto forma di Diario Vitt e petardi. In questa canzone è presente l'apporto di Mel Previte.
Vivere a orecchio
Canzone che inizia piuttosto tranquilla, e che sprigiona energia nel ritornello dalle sonorità spiccatamente rock. Il testo narra della necessità di vivere senza schemi, riprendendo per certi versi il concetto già espresso ne Il giorno dei giorni. Anche in questa canzone c'è l'impronta non indifferente di Capitan Fede Poggipollini.
Giorno per giorno
Ligabue manifesta il bisogno di avere delle certezze nella vita, e l'impossibilità di vivere con la coscienza del domani. Un pezzo musicalmente abbastanza lento, ma coinvolgente.
È più forte di me
Esperimento punk poco integrato col resto dell'album, ma interessante. In evidenza sia Bossini sia Righetti. Ritmo sostenuto, con le chitarre elettriche dal suono non particolarmente distorto, e un giro di basso caratteristico, specie nell'ultima strofa. Il testo narra di una notte passata in giro a pensare a una donna, che però in quelle stesse ore sta con un altro uomo.
Sono qui per l'amore
Come tradizione della maggior parte delle produzioni di Ligabue, anche Nome e cognome chiude con un pezzo piuttosto lento. Il testo narra della necessità di trovare l'amore, probabilmente anche in questo caso si trovano riferimenti autobiografici (specie nel ritornello). Una ballata lenta e rilassata, in cui la voce di un Ligabue quasi lirico è accompagnata dai riff della chitarra di Niccolò Bossini. È il sesto singolo estratto dall'album.
Musicisti
Luciano Ligabue - Voce e chitarra acustica Fabrizio Barbacci - chitarra La Banda Niccolò Bossini - chitarra elettrica (lead guitar) Federico "Capitan Fede" Poggipollini - chitarra elettrica Mel Previte - chitarra elettrica Antonio "Rigo" Righetti - basso Fabrizio Simoncioni - tastiere e cori
Altri musicisti
Cesare Barbi - batteria Alessandro Lugli - batteria in Cosa vuoi che sia e Le donne lo sanno Nicola Milazzo - chitarra in Lettera a G ed È più forte di me Eugenio Mori - batteria in Happy hour Helder Stefanini (Raw Power) - batteria in È più forte di me
Tracce
Intro - 1:05 Il giorno dei giorni - 4:21 Happy Hour - 4:14 L'amore conta - 4:23 Cosa vuoi che sia - 3:36 Le donne lo sanno - 4:26 Lettera a G. - 5:20 Vivere a orecchio - 3:49 Giorno per giorno - 4:50 È più forte di me - 4:02 Sono qui per l'amore - 4:45
Singoli
Il giorno dei giorni (radio version) (promo) L'amore conta (promo) Le donne lo sanno (promo) Happy Hour (promo) Cosa vuoi che sia (promo) Sono Qui Per L'Amore (promo)
Video
Il Giorno Dei Giorni (l'audio utilizzato comprende gli ultimi secondi dell'intro) L'Amore Conta Le Donne Lo Sanno Happy Hour Cosa Vuoi Che Sia Sono Qui Per L'Amore (compresa sul dvd "Nome e Cognome Tour 2006")
Curiosità
L'album - come affermato da Ligabue stesso - doveva inizialmente chiamarsi "Ligabue", proprio come il primo album del cantautore, a simboleggiare un ritorno delle sonorità tipiche degli inizi della sua carriera. Per la scelta del quinto singolo è stato indetto un sondaggio sul sito LigaChannel.com [1]. Nonostante la canzone più votata sia stata "È Più Forte Di Me", il singolo pubblicato è stato "Cosa Vuoi Che Sia".
da wikipedia
recensione:
Ligabue – Nome e cognome matteo -playmusic.it
Dopo l’ ultimo successo dell’ artista Luciano Ligabue , è già in vetta alle classifiche musicali nazionali ed internazionali l’ album “ Nome e cognome “ . Il progetto è stato pubblicato in data 16 settembre 2005 dopo tre anni di arduo lavoro. Come tutti ben sanno , il Liga è un maestro nell’ addensare melodia e parole per un risultato che ben tutti conoscono. Ancora una volta un album in grado di farvi emozionare in cui ritroviamo tutti inediti.
Chiaramente Luciano non vuole discostarsi dal suo fantastico rock che lo ha caratterizzato sin dal 1990 , ma questo nuovo album presenta qualcosa di speciale ed indefinibile. Forse sarà il gruppo ormai completamente mutato dai tempi di “ Buon compleanno Elvis “ , in cui primeggiano membri di alto calibro come il grande Federico Poggipollini, chitarrista già affermatosi con la collaborazione con Piero Pelù nei Litfiba. Presenziano anche giovani promesse come Niccolò Bossini che da un tocco di British ai brani.
Altro membro da menzionare assolutamente è Josè Fiorilli , tastierista. Questo album nasce come una sorta di autobiografia, o comunque per essere più precisi come un qualcosa che descrive lo stesso artista. Una vita di alti e bassi , di forti emozioni che oscillano tra bei momenti ed attimi che nessuno vuol mai vivere. Luciano Ligabue in un’ intervista rilasciata in radio preannuncia che il titolo dell’ album prende spunto dall’ ultima track del Cd , “ Sono qui per l’ amore “.
Il testo nasce appunto sulla voglia o forse necessità di trovare l’ amore per colmare un enorme vuoto che fa paura allo stesso Luciano. Un rock dinamico che questa volta si tramuta in dolci melodie con l’ accompagnamento di Niccolò Bossini. Nella track list troviamo anche altri brani splendidi come “ Il giorno dei giorni “ , “ Happy hour “ e “ L’ amore conta “.
Tienimi su la luce Fatti vedere meglio Fare l’amore o sesso Qui non è più un dettaglio Baciami la fortuna Baciami le parole che sai già Baciami il sangue mentre gira Sei arrivata apposta Come ci frega l’amore Dà degli appuntamenti E poi viene quando gli pare Soffia su questo tempo Tienilo acceso sempre tu che puoi Che andiamo verso il giorno dei giorni Senza più limiti Il giorno dei giorni Fino a quel giorno voi non svegliateci Tienimi su la vita Cosa combina l’amore Vivere i suoi effetti E non sentirsi coglione Ogni minuto è pieno Ogni minuto è vero se ci sei Che è già partito il giorno dei giorni Fatto per vivere Il giorno dei giorni Tutto da fare e niente da perdere Il giorno dei giorni Senza più limiti Il giorno dei giorni Attimi e secoli Lacrime e brividi Balla Femmina come la terra Femmina come la guerra Femmina come la pace Femmina come la croce Femmina come la voce Femmina come sai Femmina come puoi Femmina come la sorte Femmina come la morte Femmina come la vita Femmina come l’entrata Femmina come l’uscita Femmina come le carte Femmina come sai Femmina come puoi
Che siamo dentro al giorno dei giorni Fatto per vivere Il giorno dei giorni Tutto da fare e niente da perdere Il giorno dei giorni Senza più limiti Il giorno dei giorni Attimi e secoli lacrime e brividi
Femmina come la terra Femmina come la guerra Femmina come la pace Femmina come la croce Femmina come la voce Femmina come sai Femmina come puoi
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Happy Hour
"Dicono che tutto sia comunque scritto quindi tanto vale che non sudi nasci da incendiario muori da pompiere
dicono che devi proprio farti fuori se vuoi fare il rock in qualche modo che ti portiamo i fiori lì nei cimiteri mitici
sei già dentro l'happy hour vivere vivere costa la metà quanto costa fare finta di essere una star?
dicono che nasci solo per soffrire ma se soffri bene vinci il premio di consolazione chi non salta l'eccezione è
dicono cge i sogni - sono tutti gratis - ma son quasi tutti quanti usati - copriti per bene - che non ti conviene il mondo qui
Sei già dentro l'happy hour - vivere vivere costa la metà - quanto costa fare finta di essere una star ? sei già dentro l'happy hour - vivere vivere solo la metà e la vita che non spendi che interessi avrà?
si può però morire vivendo sempre e solo per sentito dire - si può però morire per la fame che non hai
dicono che il cielo ti fa stare in riga che all'inferno si può far casino mentre il purgatorio te lo devi proprio infliggere
Sei già dentro l'happy hour - vivere vivere costa la metà - quanto costa fare finta di essere una star ? sei già dentro l'happy hour - vivere vivere solo la metà e la vita che non spendi che interessi avrà?"
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L'amore conta
Io e te ne abbiam vista qualcuna - vissuta qualcuna ed abbiamo capito per bene - il termine insieme mentre il sole alle spalle pian piano ca giù e quel sole vorresti non essere tu
e così hai ripreso a fumare - a darti da fare è andata come doveva - come poteva quante briciole restano dietro di noi o brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi
l'amore conta l'amore conta conosci un altro modo per fregar la morte? nessuno dice mai se prima o poi e forse qualche dio non ha finito con noi l'amore conta
io e te ci siam tolti le voglie ognuno i suoi sbagli è un peccato per quelle promesse oneste ma grosse ci si sceglie per farselo un pò in compagnia questo viaggio in cui non si ripassa dal via
l'amore conta - l'amore conta e conta gli anni a chi non è mai stato pronto nessuno dice mai che sia facile e forse qualche dio non ha finito con te
grazie per il tempo pieno grazie per la te più vera grazie per i denti stretti i difetti per le botte d'allegria per la nostra fantasia
l'amore conta l'amore conta conosci un altro modo per fregar la morte? nessuno dice mai se prima o se poi e forse qualche dio non ha finito con noi
l'amore conta l'amore conta per quanto tiri sai che la coperta è corta nessuno dice mai che sia facile e forse qualche dio non ha finito con te l'amore conta
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Cosa vuoi che sia
Gli occhi fanno quel che possono niente meno e niente più tutto quello che non vedono è perchè non vuoi vederlo tu cosa vuoi che sia passa tutto quanto solo un po' di tempo e ci riderai su cosa vuoi che sia ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu è la vita in cui abiti niente meno e niente più sembra un posto in cui si scivola ma queste cose le sai meglio tu cosa vuoi che sia passa tutto quanto solo un po' di tempo e ci riderai su cosa vuoi che sia ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu chi ama meno è meno fragile tutti dicono così ma gli occhi fanno quel che devono solo tu puoi non accorgerti e il mondo che ti dice "tu pensa alla salute" e c'è chi pensa a quello a cui non pensi tu e il mondo che ti dice "tu pensa alla salute" e c'è chi pensa a quello a cui non pensi tu cosa vuoi che sia passa tutto quanto solo un po' di tempo e ci riderai su cosa vuoi che sia ci sei solo dentro pagati il tuo conto e pensaci tu e il mondo che ti dice "tu pensa alla salute" e il mondo che ti dice "tu pensa alla salute"
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Le donne lo sanno
Le donne lo sanno c'è poco da fare c'è solo da mettersi in pari col cuore lo sanno da sempre lo sanno comunque per prime le donne lo sanno che cosa ci vuole le donne che sanno da dove si viene e sanno pe qualche motivo che basta vedere e quelle che sanno spiegarti l'amore o provano almeno a strappartelo fuori e quelle che mancano sanno mancare e fare più male possono ballare un po' di più possono sentir girar la testa possono sentire un po' di più un po' di più le donne lo sanno chi paga davvero lo sanno da prima quand'è primavera o forse rimangono pronte è il tempo che gira le donne lo sanno com'è che son donne e sanno sia dove sia come sia quando lo sanno da sempre di cosa stavamo parlando e quelle che sanno spiegarti l'amore o provano almeno a strappartelo fuori e quelle che mancano sanno mancare e fare più male vogliono ballare un po' di più vogliono sentir girar la testa vogliono sentire un po' di più un po' di più possono ballare un po' di più possono sentir girar la testa possono sentire un po' di più un po' di più al limite del piacere al limite dell'orrore conoscono posti in cui non vai non vai le donne lo sanno che niente è perduto che il cielo è leggero però non è vuoto le donne lo sanno le donne l'han sempre saputo vogliono ballare un po' di più vogliono sentir girar la testa vogliono sentire un po' di più un po' di più al limite del dolore al limite dell'amore conoscono voci che non sai non sai non sai
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Lettera a G.
Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà non è mica san Lorenzo non ci sono stelle matte su 'sta piccola città non ci sono desideri da non dire come tempo fa il destino ha la sua puntualità hai lottato come un uomo con la brutta compagnia che non eri mica stanco che nessuno mai è pronto quando c'è da andare via hai pregato bestemmiando per la rabbia per tutta l'agonia per le scelte che stava facendo dio non ci sono più i petardi e nemmeno il diario vitt le bambine occhiate in chiesa sono tutte quante spose
sono tutte via da qui non si affaccia più tua madre alla finestra a urlare "tòt a cà" non c'è neanche più la tua curiosità dove sono le ragazze che sceglievano fra noi e dov'è la nave scuola che hai confuso con l'amore e forse lo era più che mai non c'è più la pallavolo e i tuoi attrezzi non c'è più l'hi-fi non ci sono più tutti quanti i tuoi guai quando hai solo diciott'anni quante cose che non sai
quando hai solo diciott'anni forse invece sai già tutto non dovresti crescer mai se ti scrivo solo adesso è che sono io così è che arrivo spesso tardi quando sono già ricordi che hanno preso casa qui non è vero ciò che ho detto: qua c'è tutto a dire che ci sei fai buon viaggio e poi poi riposa se puoi
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Vivere a orecchio
Faccio come un uomo gioco a fare il duro monto con il lego uno scherzo di futuro che il futuro è fuori garanzia un bacio e via vado come un uomo sono complicato passo la mia lingua sul taglio nel palato non mi lascio stare a modo mio a modo mio
e poi vivere a orecchio senza ricette che qualcun'altro ha prescritto e poi starci un po' stretto ma vivere a orecchio
faccio come un uomo tu che cosa credi? un giorno è solo amore
il giorno dopo spero tu rimani donna più che puoi proviamo noi
e poi vivere a orecchio senza ricette che qualcun'altro ha prescritto e poi starci un po' stretto ma vivere a orecchio
e poi vivere a orecchio metterci di tutto e forse stonare di brutto e poi senza biglietto vivere a orecchio
da dove ti viene il mar di mare da dove ti viene una canzone da dove ti viene il peggio di chi sei? chi sei? vado come un uomo ci provo fino in fondo a stare come tutti in pari come il mondo
e poi vivere a orecchio senza un soggetto che qualcun altro ha già scritto e poi starci un po'stretto ma vivere a orecchio
e poi vivere a orecchio metterci di tutto e forse stonare di brutto e poi senza biglietto vivere a orecchio
da dove ti viene da vomitare e dove ti porta una canzone da dove ti viene il meglio di chi sei il meglio di chi sei?
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Giorno per giorno
Tu che mi dai il profilo buono tanto ti scappa tutto il resto come fai presto a essere chi sei a non cambiare tu che ti giri sul tuo seno mentre mi chiedi del futuro e io ti rispondo solo quel che sai cioè: "non si sa mai"
giorno per giorno sempre ballando non prendere mai questa vita nè poco nè troppo sul serio vento per vento a favore oppure contro cosa c'è di male in fondo a vivere?
tu che mi dai il profilo buono mentre fai finta d'incantarti vuoi che ti guardi e io ti guarderò ma dentro e fuori
eccoti il mio profilo buono spero che sia un profilo onesto ci sono troppe cose che non so e che scoprirò
giorno per giorno sempre ballando non prendere mai questa vita nè poco nè troppo sul serio vento per vento a favore oppure contro cosa c'è di male in fondo a vivere?
giorno per giorno sempre saltando il cielo non tiene la terra decide che siamo pesanti vento per vento a favore oppure contro cosa c'è di male in fondo a vivere?
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È più forte di me
L'una e mezzo e non mi passa l'una e mezzo e adesso esco sono cotto catturato sono come mi hai conciato l'una e mezzo ed è un tormento sei là fuori e sei qui dentro sei dovunque sei comunque al centro
è più forte di me questo gioco d'amore si può solo guardare come va a finire è più forte di me questo gioco d'amore questa gabbia di nervi e gusto e buon odore
quattro e mezzo e suda il vetro cosa ci disegno sopra? tu da quello io con questa tanto per non stare indietro lei che ce la mette tutta ma ti porta sempre in faccia siamo in troppi io e lei in questo letto
è più forte di me questo gioco d'amore si può solo guardare come va a finire
è più forte di me questo gioco d'amore questa gabbia di nervi e gusto e buon odore
nel bene nel male nell'occhio del ciclone nel male nel bene finchè notte ci separi
sette e mezzo e sempre in giro ma non girano i pensieri sei dovunque sei comunque sei la malattia e la cura e chissà se adesso dormi e chissà che non ritorni sei dovunque sei comunque intorno
è più forte di me questo gioco d'amore si può solo guardare come va a finire è più forte di me questo gioco d'amore questa gabbia di nervi e gusto e buon odore
nel bene nel male nell'occhio del ciclone nel male nel bene finchè notte ci separi
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Sono qui per l'amore
Sono qui per l’amore, per le facce curiose che fa Per la coda alla cassa, con il saldo più o meno a metà, per le gabbie di carta, per la chiave scordata in cantina, per il giro del sangue e per quello del vino.
Sono qui per l’amore, per difendere quello che so per le rampe di lancio, e lo sporco che riga gli oblò che nel lancio ci siamo, e la torre controllo lontana, con il brico sul fuoco e la fiamma puttana.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà. Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme, in una vita che forse basterà. Questo andarsi bene qua…..
Sono qui per l’amore, e per tutto il rumore che vuoi E i brandelli di cielo che dipendono solo da noi, per quel po’ di sollievo che ti strappano dall’ombelico, per gli occhiali buttati, per l’orgoglio spedito, con la sponda di ghiaia che alla prima alluvione va giù.. ed un nome e cognome che comunque resiste di più.
Sono qui per l’amore per riempire col secchio il tuo mare, con la barca di carta, che non vuole affondare.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà. Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme, in una vita che forse basterà. Questo andarsi bene qua…..
Sono qui per l’amore, per le facce curiose che fa Per le giostre sfinite che son sempre più fuori città, stabiliamo per sempre le corsie che ci mandano avanti, e prendiamo le multe tutti belli e cantanti.
Primo tempo è il primo greatest hits nella carriera di Luciano Ligabue.
Contiene i 16 brani considerati di maggior successo pubblicati tra il 1990 (Ligabue) e il 1995 (Buon compleanno Elvis).
Sono presenti, inoltre, due inediti prodotti con Corrado Rustici e registrati nei Plant Sudio di Sausalito.
Il CD è accompagnato da un DVD che contiene i video realizzati nello stesso periodo, per un totale (tra CD e DVD) di 34 canzoni (18 audio e 16 videoclip), di cui 24 diverse fra loro.
Per il restauro delle tracce audio, Ligabue è ricorso alla masterizzazione di Ted Jensen, considerato tra i migliori tecnici di mastering al mondo.
Fino al novembre 2009 la raccolta ha venduto 470.000 copie.
Tracce
Canzoni (CD)
Niente paura - 3.48 (Inedito) Balliamo sul mondo - 4.16 (Ligabue, 1990) Certe notti - 4.20 (Buon compleanno Elvis, 1995) Urlando contro il cielo- 3.38 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Vivo morto o X - 4.18 (Buon compleanno Elvis, 1995) Ho messo via - 4.44 (Sopravvissuti e sopravviventi, 1993) Viva! - 3.41 (Buon compleanno Elvis, 1995) A che ora è la fine del mondo? - 4.23 (A che ora è la fine del mondo?, 1994) Non è tempo per noi - 3.31 (Ligabue, 1990) Salviamoci la pelle - 4.47 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Sogni di R 'n' R - 3.57 (Ligabue, 1990) Libera nos a malo - 3.59 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Bambolina e barracuda - 5.15 (Ligabue, 1990) Hai un momento, Dio? - 4.40 (Buon compleanno Elvis, 1995) Bar Mario - 3.54 (Ligabue, 1990) Quella che non sei - 4.01 (Buon compleanno Elvis, 1995) Lambrusco & pop corn - 4.29 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Buonanotte all'Italia - 5.24 (Inedito)
(Videoclip) DVD
Balliamo sul mondo Marlon Brando è sempre lui Non è tempo per noi Libera nos a malo Lambrusco & pop corn Sarà un bel souvenir Urlando contro il cielo Ancora in piedi Ho messo via Lo zoo è qui A che ora è la fine del mondo? Cerca nel cuore Certe notti Viva! Vivo morto o X Leggero
Inediti
Niente paura
Testo e musica di Luciano Ligabue Produzione artistica di Corrado Rustici. Arrangiamenti: Corrado Rustici e Ligabue. Produzione esecutiva: Claudio Maioli per Zoo Aperto. Registrato e mixato da David Fraser presso i Plant Studios, Sausalito, California - Assistito da Mike Boden
Buonanotte all'Italia
Testo e musica di Luciano Ligabue Produzione artistica di Corrado Rustici. Arrangiamenti: Corrado Rustici e Luciano Ligabue. Archi e Fiati: scritti da Luciano Ligabue e arrangiati da Corrado Rustici, diretti da Frank Martin. Produzione esecutiva: Claudio Maioli per Zoo Aperto. Registrato e mixato da David Fraser presso i Plant Studios, Sausalito, California - Assistito da Mike Boden.
A parte che gli anni passano per non ripassare più e il cielo promette di tutto ma resta nascosto lì dietro il suo blu ed anche le donne passano qualcuna anche per di qua qualcuna ci ha messo un minuto qualcuna è partita ma non se ne va
Niente paura, niente paura Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così... Niente paura, niente paura niente paura, si vede la luna perfino da qui. A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare. A parte che i sogni passano se uno li fa passare alcuni li hai sempre difesi altri hai dovuto vederli finire Niente paura, niente paura Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così... Niente paura, niente paura niente paura, si vede la luna perfino da qui. Tira sempre un vento che non cambia niente mentre cambia tutto sembra aria di tempesta. Senti un po' che vento forse cambia niente certo cambia tutto sembra aria bella fresca. A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare e intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare. Ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento. Niente paura, niente paura Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così... Niente paura, niente paura niente paura, si vede la luna perfino da qui. Niente paura, niente paura.
Video
Buonanotte all'Italia
Di canzone in canzone di casello in stazione abbiam fatto giornata che era tutta da fare la luna ci ha presi e ci ha messi a dormire o a cerchiare la bocca per stupirci o fumare come se gli angeli fossero lì a dire che si è tutto possibile
Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio che non viene cambiato, che non viene smontato e zanzare vampiri che la succhiano lì se lo pompano in pancia un bel sangue così Buonanotte all’Italia che si fa o si muore o si passa la notte a volerla comprare come se gli angeli fossero lì a dire che si è tutto possibile come se i diavoli stessero un po’ a dire di no, che son tutte favole
Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel da fare tutti i libri di storia non la fanno dormire sdraiata sul mondo con un cielo privato fra San Pietri e Madonne fra progresso e peccato fra un domani che arriva ma che sembra in apnea ed i segni di ieri che non vanno più via di carezza in carezza di certezza in stupore tutta questa bellezza senza navigatore come se gli angeli fossero lì a dire che si è tutto possibile come se i diavoli stessero un po’ a dire di no, che son tutte favole
Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere e la guarda distratto come fosse una moglie come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie e una stella fa luce senza troppi perché ti costringe a vedere tutto quello che c’è Buonanotte all’Italia che si fa o si muore o si passa la notte a volersela fare...
Secondo tempo è una raccolta di brani di Luciano Ligabue. Uscito il 30 maggio 2008, dopo Primo tempo, l'album, contenente i singoli del periodo fra il 1997 (Su e giù da un palco) e il 2005 (Nome e cognome), entra direttamente al primo posto della classifica dei dischi più venduti.
I brani di repertorio, come accaduto per Primo tempo, sono stati tutti rimasterizzati da Ted Jensen agli Sterling Studios di New York. Anche quest'uscita discografica è composta da un CD con le canzoni del "best of" e un DVD che contiene i videoclip relativi. Tra cd e dvd sono compresi tutti i singoli usciti nel periodo da Su e giù da un palco a oggi.
Sono, inoltre, presenti tre inediti tra cui Ho ancora la forza, scritto insieme a Francesco Guccini, già pubblicato nell'album Stagioni di quest'ultimo e premiato come canzone dell'anno 2000 con la Targa Tenco. Il primo singolo inedito estratto si intitola Il centro del mondo ed è stato trasmesso in radio a partire da venerdì 9 maggio 2008. Il terzo inedito è invece Il mio pensiero, in radio dal 5 settembre 2008. Secondo Tempo è uscito anche in formato compresso per il download e nello store di ITunes arricchito da una bonus track: Non fai più male, uscita nel 1999 come b-side del singolo Una vita da mediano e inserita soltanto nella versione in vinile dell'album Miss Mondo.
Fino al Novembre 2009 la raccolta ha venduto più di 350.000 copie.
Tracklist CD
Il centro del mondo - 3.49 (Inedito) Piccola stella senza cielo - 4.34 (Giro d'Italia, 2003) Il mio pensiero - 4.37 (Inedito) Tra palco e realtà - 4.38 (Su e giù da un palco, 1997) Questa è la mia vita - 4.01 (Fuori come va?, 2002) Ho perso le parole - 4.27 (Radiofreccia, 1998) Il giorno di dolore che uno ha - 4.36 (Su e giù da un palco, 1997) Le donne lo sanno - 4.29 (Nome e cognome, 2005) Una vita da mediano - 3.54 (Miss Mondo, 1999) Eri bellissima - 3.54 (Fuori come va?, 2002) Tutti vogliono viaggiare in prima - 4.30 (Fuori come va?, 2002) L'amore conta - 4.26 (Nome e cognome, 2005) Happy hour - 4.13 (Nome e cognome, 2005) Ti sento - 3.43 (Fuori come va?, 2002) L'odore del sesso - 3.46 (Miss Mondo, 1999) Il giorno dei giorni - 4.30 (Nome e cognome, 2005) Metti in circolo il tuo amore - 3.40 (Radiofreccia, 1998) Ho ancora la forza - 4.45 (Inedito)
Videoclips DVD
Il giorno di dolore che uno ha Tra palco e realtà Ho perso le parole Metti in circolo il tuo amore Una vita da mediano L'odore del sesso Almeno credo Si viene e si va Sulla mia strada Questa è la mia vita Tutti vogliono viaggiare in prima Eri bellissima Ti sento Voglio volere Piccola stella senza cielo Il giorno dei giorni L'amore conta Le donne lo sanno Happy hour Cosa vuoi che sia Sono qui per l'amore
Portami dove mi devi portare Africa, Asia o nel primo locale fammi vedere che cosa vuol dire partire davvero Portami dove non posso arrivare dove si smette qualsiasi pudore fammi sentire che cosa vuol dire viaggiare leggeri Sei sempre così il centro del mondo il viaggio potente nel cuore del tempo andata e ritorno Portami ovunque portami al mare portami dove non serve sognare chiedemi il cambio solo se devi, sei brava a guidare e dopo portami oltre che lo sai fare dove sparisce qualsiasi confine fammi vedere che cosa vuol dire viaggiare col cuore Sei sempre così il centro del mondo il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo sei sempre così il centro del mondo ti prendi il mio tempo ti prendi il mio spazio ti prendi il mio meglio Portami dove mi devi portare Venere,Marte o altri locali fammi vedere che cosa succede a viaggiare davvero Sei sempre così il centro del mondo il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo sei sempre così il centro del mondo ti prendi il mio tempo ti prendi il mio spazio ti prendi il mio meglio
Video
Il mio pensiero
Testo e musica di Luciano Ligabue
Cosa c’entra questo cielo lucido Che non è mai stato così blu E che se ne frega delle nuvole Mentre qui manchi tu Pomeriggio spompo di domenica Come fanno gli altri a stare su Non arriva neanche un po’ di musica Quando qui manchi tu E adesso che sei dovunque sei Chissà se ti arriva il mio pensiero Chissà se ne ridi o se ti fa piacere Cosa c’entra quel tramonto inutile Non ha l’aria di finire più E ci tiene a dare il suo spettacolo Mentre qui manchi tu Così solo da provare panico E c’è qualcun\'altra qui con me Devo avere proprio un aria stupida Sai come è manchi te E adesso che sei dovunque sei Chissà se ti arriva il mio pensiero Chissà se ne ridi o se ti fa piacere E adesso che sei dovunque sei Ridammelo indietro il mio pensiero Deve esserci un modo per lasciarmi andare Cosa c’entra questa notte giovane Non mi cambia niente la tv E che tristezza che mi fa quel comico Quando qui manchi tu E adesso che sei dovunque sei Chissà se ti arriva il mio pensiero Chissà se ne ridi o se ti fa piacere E adesso che sei dovunque sei Ridammelo indietro il mio pensiero Deve esserci un modo per lasciarmi andare
Video
Ho ancora la forza
Testo e musica di Luciano Ligabue e Francesco Guccini
Ho ancora la forza che serve a camminare, picchiare ancora contro e non lasciarmi stare ho ancora quella forza che ti serve quando dici: “Si comincia !” Ho ancora la forza di guardarmi attorno mischiando le parole con due o tre vizi al giorno, di farmi trovar lì da chi mi vuole sempre nella mia camicia. Abito sempre qui da me, fra chi c'è sempre stato e chi nn sai se c'è al mondo sono andato, dal mondo son tornato sempre vivo. Ho ancora la forza di starvi a raccontare le storie che ho già visto e quelle da vedere, e tutti quegli sbagli che per un motivo o l’altro so rifare. Ho ancora la forza di chiedere anche scusa e fare la partita giocando fuori casa e di dirvi che comunque la mia parte ve la voglio garantire. Abito sempre qui da me, fra chi c'è sempre stato e chi non sai se c’è nel mondo sono andato, dal mondo son tornato sempre vivo, sempre vivo. Ho ancora la forza e guarda che ne serve per rendere leggero il peso dei ricordi e far la conta degli amici andati e dire: ” Ci vediam più tardi, più tardi...più tardi” Abito sempre qui da me, fra chi c'è sempre stato e chi non sai se c’è col mondo sono andato e col mondo son tornato sempre vivo… sempre vivo. Abito sempre… dal mondo son tornato sempre vivo
Sette notti in Arena è il terzo album live di Luciano Ligabue. L'album è la testimonianza audio e video dei concerti tenuti da Ligabue il 25-27-28-30 settembre e 1-3-4 ottobre 2008 all'Arena di Verona, accompagnato dall'Orchestra dell'Arena di Verona di settanta elementi, diretta da Marco Sabiu.
Tracce
Il DVD ripropone le immagini del concerto nella sequenza di tutti i 23 brani in scaletta mentre il CD contiene le 13 canzoni in cui era coinvolta l'orchestra, non nell'ordine di esecuzione tenuto all'Arena.
Ligabue nell'Arena di verona
DVD
Sono qui per l'amore - 6:41 (Nome e cognome, 2005) Il giorno di dolore che uno ha - 6:03 (Su e giù da un palco, 1997) Sarà un bel souvenir - 5:43 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Ho messo via - 5:15 (Sopravvissuti e sopravviventi, 1993) L'amore conta - 5:51 (Nome e cognome, 2005) Viva! - 4:45 (Buon compleanno Elvis, 1995) Il centro del mondo - 5:08 (Secondo tempo, 2008) Sulla mia strada - 4:05 (Miss Mondo, 1999) Una vita da mediano - 4:19 (Miss Mondo, 1999) Questa è la mia vita - 4:10 (Fuori come va?, 2002) Happy Hour - 4:23 (Nome e cognome, 2005) Niente paura - 3:49 (Primo tempo, 2007) Tutti vogliono viaggiare in prima - 4:35 (Fuori come va?, 2002) A che ora è la fine del mondo? - 4:43 (A che ora è la fine del mondo?, 1994) Il mio pensiero - 5:01 (Secondo tempo, 2008) Piccola stella senza cielo - 7:08 (Giro d'Italia, 2003) Non è tempo per noi - 5:40 (Ligabue, 1990) Certe notti - 4:25 (Buon compleanno Elvis, 1995) Le donne lo sanno - 5:39 (Nome e cognome, 2005) Tra palco e realtà - 4:37 (Su e giù da un palco, 1997) Urlando contro il cielo - 4:49 (Lambrusco coltelli rose & popcorn, 1991) Balliamo sul mondo - 6:17 (Ligabue, 1990) Buonanotte all'Italia - 5:59 (Primo tempo, 2007)
CD
Non è tempo per noi - 5:44 Il giorno di dolore che uno ha - 5:02 Viva! - 4:33 Sulla mia strada - 3:55 Sarà un bel souvenir - 5:29 Il mio pensiero - 4:40 L'amore conta - 4:46 Il centro del mondo - 4:11 Ho messo via - 5:05 Una vita da mediano - 4:09 Piccola stella senza cielo - 6:50 Buonanotte all'Italia - 5:58 Sono qui per l'amore - 6:26
Arrivederci, mostro! è il nono album di inediti di Luciano Ligabue.
Inizialmente annunciata per il 7 maggio 2010, la pubblicazione dell'album è stata in seguito rimandata di 4 giorni: l'uscita di Arrivederci, mostro! è avvenuta così l'11 maggio 2010, esattamente 20 anni dopo la pubblicazione del disco di debutto del rocker di Correggio, intitolato Ligabue e messo in vendita a partire dall'11 maggio 1990.
Il lavoro arriva dopo cinque anni dall'ultimo disco di inediti di Ligabue, Nome e cognome. Durante questo periodo di tempo il cantautore ha anche pubblicato due raccolte e un live (Primo tempo e Secondo tempo, due best of pubblicati tra il 2007 e il 2008, e il live Sette notti in Arena, uscito nel 2009). L'album debutta direttamente alla prima posizione della classifica ufficiale dei dischi più venduti in Italia, stilata da FIMI.
Il 28 maggio 2010 Luciano Ligabue riceve il Wind Music Awards per Arrivederci, mostro!, che viene certificato multi-platino per le oltre 120.000 copie vendute. A luglio 2010 le copie vendute sono oltre 200.000 e successivamente l'album viene certificato disco di diamante. Inoltre, l'album è risultato al primo posto sia nella classifica dei più venduti in Italia nel corso dei primi 6 mesi del 2010, sia nella classifica complessiva di fine anno. Il 16 luglio 2011, in occasione della conferenza stampa tenutasi il giorno precedente l'evento Campovolo 2.0, Ligabue è stato premiato con 8 dischi di platino per le oltre 480.000 copie vendute di "Arrivederci mostro".
Il disco
L'album è stato anticipato dal singolo Un colpo all'anima, che i fans del cantautore hanno potuto ascoltare in anteprima durante il Ligabue Day, tenutosi il 15 aprile 2010.[17] Il brano, entrato in rotazione in tutte le radio italiane dal 16 aprile 2010, ha raggiunto il primo posto sia nella Top Digital Download italiana, sia nella classifica dei brani più trasmessi dalle radio. Ad accompagnare il singolo è stato un videoclip diretto da Marco Salom e girato nel teatro romano dell'antica città di Nora in Sardegna.
Il disco presenta alcune novità: per la prima volta nella sua carriera, Luciano Ligabue non è coinvolto nella produzione artistica, interamente affidata a Corrado Rustici. Inoltre l'album vede la presenza di Lenny, il figlio undicenne di Ligabue, che compare nel brano Taca banda, nel ruolo di batterista.
Tra le canzoni più discusse del disco, è da segnalare Quando mi vieni a prendere? (Dendermonde 23/01/09), che descrive dal punto di vista di un bambino quanto successe a Dendermonde il 23 gennaio del 2009, quando un ragazzo, vestito da Pierrot, entrò in un asilo della cittadina belga con un coltello, uccidendo due bambini e una maestra. Ligabue, scosso da questo fatto di cronaca, ha scritto la canzone che è tuttora la più lunga della sua discografia: 7 minuti.
Un altro brano inusuale è Caro il mio Francesco, una lettera-canzone indirizzata al collega Francesco Guccini sulla scorta della sua nota L'avvelenata; in questo brano, il cantautore emiliano critica il comportamento a suo dire ruffiano e opportunista di certi colleghi. Ligabue ha dichiarato di aver scritto questa canzone in un momento particolarmente difficile, dopo la perdita del bambino che aspettava dalla sua compagna, giunta ormai al sesto mese di gravidanza. Il cantautore ha inoltre definito il brano «poco utile, uno sfogo». La canzone è la seconda più lunga dell'album e, insieme a Quando mi vieni a prendere, si distacca dalla linea generale dell'album, per arrangiamenti decisamente più tranquilli.
Quando canterai la tua canzone, traccia d'apertura del disco scelta poi come secondo singolo, è invece un brano caratterizzato dal suono aggressivo delle chitarre, nel quale riveste particolare importanza anche la sezione ritmica.
Un altro brano rock presente nel disco è Nel tempo, il cui testo è stato anticipato il 13 marzo 2010, in occasione del cinquantesimo compleanno di Luciano Ligabue. La canzone è una sorta di riassunto della vita di Ligabue e dell'Italia: nei versi vengono citati personaggi come Aldo Moro, Enrico Berlinguer ed Ermanno Lavorini, si fa riferimento al movimento Studentesco del 1977, ma trovano spazio anche la prima volta del cantautore e figure come quelle di Zorro, Belfagor e Braccobaldo.
Non manca una canzone d'amore, Ci sei sempre stata, quarta traccia dell'album, con un assolo di chitarra finale molto lungo, eseguito da Corrado Rustici, nel quale sono inseriti anche suoni come il pianto di un bambino e il sospirare di una donna.
In La Verità è una scelta, Ligabue lascia spazio all'elettronica. Questa scelta, inusuale nella discografia di Ligabue, ha portato la canzone ad essere definita la più potente e nuova del CD. Nella parte finale dell'album si trova Il peso della valigia, canzone scritta sulla base di una poesia dello stesso Ligabue, pubblicata nella raccolta Lettere d'amore nel frigo e intitolata Cosa non mettere in valigia. In Taca Banda, una canzone in stile swing, Ligabue ironicamente prende in giro le fissazioni delle persone. L'album si chiude con un augurio: Il meglio deve ancora venire.
Il cofanetto
Viste i numerosi apprezzamenti ricevuti per la versione acustica di Un colpo all'anima, il 30 novembre è uscito il cofanetto Arrivederci, mostro! (Tutte le facce del mostro), contenente, oltre alla versione originale dell'album, anche un'edizione acustica degli stessi brani e un DVD live che ripercorre la prima parte di tour, con una canzone per ogni città visitata. In coincidenza con l'uscita del cofanetto, l'album è tornato in prima posizione in classifica .
Il titolo e la copertina
Riguardo al titolo del disco, Ligabue ha dichiarato: «Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi. Li si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo. Credo di conoscere abbastanza bene i miei "mostri", mi fanno compagnia da tanto tempo. Può darsi che sia anche per questa lunga frequentazione che ora, in questa fase della mia vita, mi sembrano meno "potenti" e "ingombranti". Alcuni di loro li ho affrontati in questo album ma era solamente per fargli sapere che li stavo salutando. Loro come tutti gli altri. So benissimo che sarebbe fin troppo bello che fosse un saluto definitivo. Infatti non mi sono permesso di dire: "Addio, mostro!" ma un più prudente e realistico "Arrivederci, mostro!". Un titolo però che, solo a pronunciarlo o a leggerlo, mi porta a galla sensazioni come sollievo, voglia di giocare, leggerezza, energia e fiducia. Tutte sensazioni che mi piacerebbe che quest'album vi trasmettesse in pieno.»
La copertina del disco è invece ripresa dall'opera Fishy Island del fotografo Erik Johansson, ed è stata realizzata da Paolo De Francesco. Erik Johansson, in proposito, afferma di non averne mai autorizzato l'uso. L'immagine ritrae un sarago, verde e sproporzionato. Secondo quanto dichiarato dal cantautore, il pesce rappresenta un mostro che di per sé non fa paura, ma che «se mai decidesse di inabissarsi, porterebbe con sé tutta la città che tiene in groppa». Inoltre, all'interno della copertina è presente un particolare per ciascuno dei brani che costituiscono il disco. Ligabue ha infine aggiunto che ognuno è libero di trarre dalla copertina una propria interpretazione.
Tracce
Album in studio
L'album è costituito da 12 tracce, alle quali si va ad aggiungere la versione acustica di Un colpo all'anima, inserita come bonus track in chiusura del disco solamente nella versione scaricabile da iTunes. Tutti i brani sono interamente scritti da Luciano Ligabue.
Quando canterai la tua canzone - 3:34 La linea sottile - 4:02 Nel tempo - 3:48 Ci sei sempre stata - 4:58 La verità è una scelta - 4:17 Caro il mio Francesco - 6:00 Atto di fede - 4:10 Un colpo all'anima - 3:20 Il peso della valigia - 4:38 Taca banda - 2:30 Quando mi vieni a prendere? (Dendermonde, 23/01/09) - 7:05 Il meglio deve ancora venire - 4:20 Un colpo all'anima (Versione acustica) (bonus track per iTunes)
Album acustico
Un colpo all'anima La linea sottile Taca banda Quando mi vieni a prendere? (Dendermonde, 23/01/09) Il meglio deve ancora venire Ci sei sempre stata Atto di fede La verità è una scelta Quando canterai la tua canzone Il peso della valigia Nel tempo Caro il mio Francesco
DVD live
Taca banda – Maio's version (Bari, Arena della Vittoria – 11 settembre 2010) Quando canterai la tua canzone (Roma, Stadio Olimpico – 9 e 10 luglio 2010) La linea sottile (Milano, Stadio di San Siro – 16 e 17 luglio 2010) Nel tempo (Firenze, Stadio Artemio Franchi – 13 luglio 2010) Ci sei sempre stata (Messina, Stadio San Filippo – 24 luglio 2010) La verità è una scelta (Padova, Stadio Euganeo – 20 luglio 2010) Caro il mio Francesco (Bologna, Stadio Dall'Ara – 4 settembre 2010) Atto di fede (Pescara, Stadio Adriatico – 2 agosto 2010) Un colpo all'anima (Palermo, Velodromo Paolo Borsellino – 7 settembre 2010) Il peso della valigia (Salerno, Stadio Arechi – 30 luglio 2010) Quando mi vieni a prendere? (Dendermonde, 23/01/09) (Oristano, Aeroporto Fenosu – 6 agosto 2010, il giorno prima del concerto) Il meglio deve ancora venire – Taca banda (Studio version) (Torino, PalaOlimpico – 16/17/18 settembre 2010
Contenuti Extra:
Making of "Arrivederci, mostro!" Making of "Arrivederci, mostro!" in acustico Chitarre! Chitarre! Un colpo all'anima (videoclip) Un colpo all'anima (backstage videoclip) Quando canterai la tua canzone (video teaser) Quando canterai la tua canzone (videoclip) Quando canterai la tua canzone (backstage videoclip)
Singoli
Un colpo all'anima (16 aprile 2010) Quando canterai la tua canzone (29 giugno 2010) La linea sottile (20 settembre 2010)[45] Ci sei sempre stata (26 novembre 2010) Il meglio deve ancora venire (25 marzo 2011) Il peso della valigia (17 giugno 2011)
Son stati giorni che han lasciato il segno e stare al mondo è già di più un impegno e adesso giri con in tasca un pugno nell’altra tasca il tuo rimario L’impatto con il mondo è sempre forte per chi vorrebbe solo farne parte e avere almeno due o tre cose certe e avere un Dio che si diverte Ma scegli tu fra botte e rime e scegli tu fra inizio e fine e scegli tu ma scegli tu per primo E quando canterai la tua canzone la canterai con tutto il tuo volume lasciando qualcun altro a commentare che tu devi andare Son stati giorni di tempesta e vento ed era pronto solo chi era pronto ma adesso sai a cosa vai incontro chi non è morto è già più forte L’impatto con il mondo è sempre duro per chi lo vede come un posto scuro vorrei poterti essere utile davvero poterti dire che sei al sicuro Ma scegli tu fra botte e rime e scegli tu fra inizio e fine e scegli tu ma scegli tu per primo E quando canterai la tua canzone e te ne fregherai di quanto piove la urlerai in faccia a chi non vuole e non sa sentire E quando canterai la tua canzone la rabbia l’innocenza l’illusione ti toccherà cantare l’emozione che non sa nessuno E quando canterai la tua canzone da quel momento in poi non puoi tornare da quel momento in poi dovrai andare con le tue parole E quando canterai la tua canzone la canterai con tutto il tuo volume che sia per tre minuti o per la vita avrà su il tuo nome
Video
La linea sottile
A mia volta mi fido del mondo non ti dico le botte che prendo Non c'è modo di starsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo. La canzone rimasta nel vento le sorprese che fa il firmamento ed i primi che mangiano tutto e gli ultimi pagano tutto quel conto per il cielo è un po' presto per l'inferno non c'è posto per qualcuno è solo buio pesto a mia volta ti apro la casa e ti trovi davanti un vampiro che a mia volta devo succhiare tutto l’amore che riesco a rubare per me la linea sottile fra baciare e mangiare la linea sottile fra venire e partire c'è una linea sottile fra star fermi e subire cosa pensi di fare? da che parte vuoi stare? A mia volta non smetto di andare anche se non si sa ancora dove a mia volta invecchio alla svelta perché non rinuncio a una certa illusione una faccia che sembra destino ed un vecchio che torna bambino e traguardi che sono partenze e un tramonto che è come un mattino per il cielo è un po’ presto per l’inferno non c’è posto per qualcuno è solo l’antipasto a mia volta mi lascio un po' stare e mi faccio un periodo di mare che a mia volta non è che mi cerco che poi non si sa cosa posso trovare da me la linea sottile fra il tuo bene e il tuo male la linea sottile fra dormire e sognare c’è una linea sottile fra tacere e subire cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare? Vuoi vedere che non era niente vuoi vedere che era già tutto lì vuoi vedere che è venuto il tempo e che è facile cosi fra la voglia e il piacere fra la noia e il bicchiere c’è una linea sottile fra aspettare e scoppiare cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare? la linea sottile fra baciare e mangiare la linea sottile fra venire e partire C'è una linea sottile fra star fermi e subire cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?
C'ero quando sono nato c'ero quando son cresciuto Zorro Blek e Braccobaldo Belfagor e Carosello ed hanno ucciso Lavorini e dopo niente è stato come prima c'ero sulla millecento che mio padre urlava un po' a chiunque c'ero la mia prima volta non l'avevo neanche scelta certo che era bella svelta non potevo mica perder... ...tempo tutto il tempo lì a tenere il tempo che fosse un mondo o solo fantasia o quello di una batteria era sempre tempo c'ero nel 'settantasette a mio modo e col mio passo il processo a De Gregori c'ero coi Police a Reggio c'erano due torri e un muro e Berlinguer e Moro lì nel... ...tempo tutti quegli scherzi che fa il tempo tutte quelle foto che non ho ne ho scattate solo un po' non ne ho mai avuto il... ...tempo tutto il tempo lì a tenere il tempo che fosse il mondo o solo fantasia o quello di una batteria era sempre tempo c'ero quando ho preso casa c'ero molto poco e quindi poche scuse c'ero quando ho fatto male c'ero anche quando mi hanno fatto male c'ero sempre nel mio viaggio l'occhio al finestrino e Falcone e Borsellino lì nel... ...tempo tutto il tempo lì a tenere il tempo che fosse il mondo o solo fantasia o quello di una batteria era sempre tempo tutti quegli scherzi che fa il tempo tutte quelle foto che non ho ne ho scattate solo un po' non ne avevo il tempo
Più ti guardo e meno lo capisco da che posto vieni forse sono stati tanti posti tutti da straniera chi ti ha fatto gli occhi e quelle gambe ci sapeva fare chi ti ha dato tutta la dolcezza ti voleva bene quando il cielo non bastava non bastava la brigata eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre stata quando si allungava l'ombra sopra tutta la giornata eri solo più lontana ma tu ci sei sempre stata più ti guardo e più mi meraviglio e più ti lascio fare che ti guardo e anche se mi sbaglio almeno sbaglio bene il futuro è tutto da vedere tu lo vedi prima me lo dici vuoi che mi prepari e sorridi ancora... quando il tempo non passava non passava la nottata eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre stata e anche quando si gelava con la luna già cambiata eri solo più lontana ma tu ci sei sempre stata nemmeno un bacio che sia stato mai sprecato nemmeno un gesto così… nemmeno un bacio che sia stato regalato nemmeno un gesto tanto per così Più ti guardo e meno lo capisco quale giro hai fatto ora parte tutto un altro giro e ho già detto tutto quando il cielo non bastava non bastava la brigata eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre stata quando il tempo non passava non passava la nottata eri solo più lontana ma tu ci sei sempre stata
Ogni passo è una scelta ogni passo fa l’impronta quante cose spegne la prudenza. Ogni passo è in avanti e ti porti tutto quanto che lì dietro non rimani niente è dura non essere al sicuro e vedere sempre un pò più piccolo il futuro. E conosci tutti i santi tutti i nomi dei potenti e sai che fine fanno gli innocenti. La verità è una scelta la verità è già pronta di giorno sempre un occhio chiuso di notte uno aperto la verità è una scelta la verità è un'impresa di notte sempre un occhio aperto di giorno un occhio sempre sempre chiuso. Ogni bacio è una scelta ogni riga di giornale ogni cosa che non vuoi sentire. Ogni tanto non ci pensi non pensarci è già una scelta ogni tanto non ce la vuoi fare è dura non essere al sicuro ed avere tutto quel bisogno di futuro quanto più è profondo il pozzo meno arrivano gli spruzzi quanto più ristagna il tuo disprezzo. La verità è una scelta la verità è già pronta di giorno sempre un occhio chiuso di notte uno aperto la verità è una scelta la verità è un'impresa di notte sempre un occhio aperto di giorno un occhio sempre sempre chiuso. Ogni battito è una scelta ogni sguardo mantenuto ogni nefandezza che hai scordato. Ogni tanto non ci pensi vuoi soltanto andare avanti e schivare tutti gli incidenti. La verità è una scelta la verità è già pronta di giorno sempre un occhio chiuso di notte uno aperto la verità è una scelta la verità è un'impresa di notte sempre un occhio aperto di giorno un occhio sempre sempre chiuso.
Caro il mio Francesco come vedi ti scrivo e quando uno scrive deve avere un motivo il mio è dirti che la tua avvelenata in questi giorni l'ho consumata risulta evidente quanto siam diversi quanto son diversi i tempi del percorso ma sono giorni in cui suona più vicina tutta quella tua incazzatura Sarà che anche qui le quattro del mattino sarà che anche qui l’angoscia e un po’ di vino sarà che non ci posso fare niente se ora mi viene su il veleno e allora avanti un altro e con quello che guadagni stai muto avanti pure un altro con quello che guadagni sorridi nella foto caro il mio Francesco questa lettera ti arriva in un paese piccolo lì sugli Appennini ho capito forse come mai ci vivi che tanto ci si sente soli ci si sente soli per quello che si è visto e poi per tutti quelli che han fatto così presto a montare su per fare un po' il tuo viaggio giurando che per te davano un braccio parlavano di stile, di impegno e di valori ma non appena hai smesso di essere utile per loro eran già lontani, la lingua avvicinata a un altro culo e allora avanti un altro almeno chiedi scusa del disturbo avanti pure un altro che se sei lì sarà perchè solo un po' più furbo Caro il mio Francesco che conosci un po' i colleghi e forse non a caso vivi lì sugli Appennini sai quaggiù ce n'è in qualche modo di tre tipi bravi artisti furbacchioni e topi il topo canta solo di quanto lui sia puro e poi da via la madre per stare sul giornale ed è talmente puro che ti lancia merda soltanto per un titolo più largo e io che il mio disprezzo me lo tengo dentro che il letamaio è colmo già pubblicamente ma quei presunti mi puri mi possono baciare queste chiappe allegramente e allora avanti un altro volevi la tua bici pedalare avanti pure un altro rispondere agli insulti è solo bassa promozione Caro il mio Francesco abbiamo tanti privilegi ma tra questi certo non rientrano gli sfregi di chi vuole parlare andando solo a braccio di cose di cui non capisce un cazzo Non so com'era allora so un poco come adesso o sei il numero uno o sei il più grande cesso e il tempo che ti danno è fino al ritornello e tante volte neanche fino a quello non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire tu pensa a chi non sente e poi ne vuol parlare ma caro il mio Francesco è già mattina qui mi devo svegliare e allora avanti un altro ti passo il mio telefono salutami la tipa avanti pure un altro convincila che sono il suo ragazzo per la vita Caro il mio Francesco è il momento dei saluti ci avremmo riso sopra se ne avessimo parlato lo so che non ha senso starsi a lamentare di alcune conseguenze del mestiere E so che mi son fatto prendere la mano perché uno sfogo fa sbagliare spesso la misura ma come ti dicevo son le quattro del mattino l’angoscia e un po’ di vino e allora vado avanti a cantare della vita sempre e solamente per come io la vedo che la morte se la suona e se la canta chi non sa soffrire da solo e allora avanti un altro qualcuno che abbia voglia di ascoltare avanti pure un altro qualcuno che abbia voglia di ballare e allora avanti un altro qualcuno che abbia il tempo di ascoltare avanti pure un altro qualcuno che abbia il tempo di ballare
Ho visto belle donne spesso da lontano ognuno ha il proprio modo di tirarsele vicino e ho visto da vicino chi c'era da vedere e ho visto che l'amore cambia il modo di guardare ho visto film di guerra e quelli dell'orrore e si vedeva bene che non erano invenzione ho visto mari calmi e mari tempestosi e ho visto in sala parto la potenza delle cose è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te di tutta la vita passata questo è il momento di tutta la vita davanti questo è il momento vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento Ho visto tanti giuda tutti in buona fede e ho visto cani e porci fatturare a chi gli crede ho visto la bellezza che ti spacca il cuore e occhi come il mare nel momento del piacere è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te di tutta la vita passata questo è il momento di tutta la vita davanti questo è il momento vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento E come la vedi la vedi ma è tutto come la vedi c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto ho visto tanti pezzi per un mosaico solo e certi giorni ho visto che c'è niente da capire ho visto solo per come io sapevo che c'era luce anche nelle notti più cattive è tutto scritto ed è qui dentro e viene tutto via con me tu che cosa vedi tu che cosa vedi c'è ancora un orizzonte lì con te vivere è un atto di fede mica un complimento questo è il mio atto di fede questo è il tuo momento e come la vedi la vedi ma è tutto in come la vedi c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto vivere è un atto di fede nello sbattimento questo è il mio atto di fede questo è un giuramento
Tutte queste luci tutte queste voci tutti questi amici tu dove sei!? Tutto questo tempo pieno di frammenti e di qualche incontro e tu non ci sei… Tutte queste radio piene di canzoni che hanno dentro un nome ecco chi sei..! Non ti sai nascondere per bene… Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è sempre un colpo all’anima Tutto questo posto forse troppo visto deve avere un guasto tu non ci sei tutte quelle case piene di qualcuno e fra quei qualcuno… tu con chi sei!? Tutte queste onde pronte a scomparire resta solo il mare quanto ci sei Non ti sai nascondere davvero… Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è sempre un colpo all’anima quante volte sei mancata quante volte mancherei un colpo al cerchio ed un colpo all’anima Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è un colpo sordo all’anima Quante volte sei mancata quante volte mancherai un colpo al cerchio ed un colpo all’anima all’anima
Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui e ti è toccato partire bambina con una piccola valigia di cartone che hai cominciato a riempire due foglie di quella radura che non c'era già più rossetti finti ed un astuccio di gemme e la valigia ha cominciato a pesare dovevi ancora partire e gli occhi han preso il colore del cielo a furia di guardarlo e con quegli occhi ciò che vedevi nessuno può saperlo e sole pioggia neve tempesta sulla valigia e nella tua testa e gambe per andare e bocca per baciare Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui e ad ogni sosta c'era sempre qualcuno e quasi sempre tu hai provato a parlare ma nonsentiva nessuno e ti sei data ti sei presa qualche cosa chissà ma le parole che ti sono avanzate sono finite tutte nella valigia e li ci sono restate e le tue gambe andavano sempre sono sempre più adagio e le tue braccia reggevano a stento il peso della valigia e sole pioggia neve tempesta sulla valigia e nella tua testa e gambe per andare e bocca per baciare sole pioggia neve tempesta sui tuoi capelli su quello che hai visto e braccia per tenere e fianchi per ballare Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui ma adesso forse ti puoi riposare un bagno caldo e qualcosa di fresco da bere e da mangiare ti apro io la valigia mentre tu resti li e piano piano ti faccio vedere c'erano solo quattro farfalle un po' più dure a morire e sole pioggia neve tempesta sulla valigia e nella tua testa e gambe per andare e bocca per baciare sole pioggia neve tempesta sui tuoi capelli su quello che hai visto e braccia per tenere e fianchi per ballare
Alcuni ne parlano solo con i preti, alcuni ne parlano solo con gli avvocati.. alcuni si parlano sempre e solo da soli, alcuni ancora non si sono parlati. Alcuni si lavano 13volte al giorno, ma non riescono in nessun modo a sentirsi puliti. Alcuni profumano solo il proprio inferno, son tutti qui in torno, son tutti impuniti. Lalala lalala lalalala lalalalala.. Alcuni hanno trovato alla fine il nemico, e non dovevano mica cercare lontano! Alcuni si chiedono di che cosa vivranno, alcuni si chiedono come, alcuni lo sanno. Alcuni sputano tutte le proprie sentenze, senza nemmeno averle masticate. Alcuni sputano tutte le proprie sentenze perchè c’hanno un fegato molto ma molto ma molto ma molto ingrossato E tutti.. lalalalala alalalala lalalaalaa lalalaa
Mia madre che ha insistito che facessi colazione e sa che la mattina il mio stomaco si chiude ho finto di esser stanco, ho finto di star male lei non ci casca più e io non schivo più l’asilo in macchina si è messa a cantarmi una canzone è sempre molto bella anche se oggi non mi tiene il latte viene su e mi comincio a preoccupare che in mezzo a tutti gli altri mi vergogno a vomitare Quando mi vieni a prendere? Quando finisce scuola? Quando torniamo ancora insieme a casa? Quando mi vieni a prendere? Dammi la tua parola Quando giochiamo insieme a qualche cosa? E la maestra oggi sembra molto più nervosa non so se è colpa nostra o se sente chissà cosa un paio di noialtri le fanno sempre fare il pieno e io vorrei soltanto che non mi stessero vicino e poi è stato come quando tolgono la luce la maestra urlava come con un’altra voce. Se non stiamo buoni arriva forse l’uomo nero io prima ho vomitato e lui adesso è qui davvero Quando mi vieni a prendere? Quando finisce scuola? Quando torniamo ancora insieme a casa? Quando mi vieni a prendere? Dammi la tua parola vieni un po' prima fammi una sorpresa e l'uomo nero forse è qui perchè ci vuol mangiare non vedo la forchetta ma il coltello può bastare ti chiedo scusa mamma se ti ho fatta un po' arrabbiare ma fai fermare tutto che ho capito la lezione e tu e papà che litigate spesso sul futuro e io che sempre chiedo "ma il futuro che vuol dire?" e l'uomo nero gioca e questo gioco quanto dura ma forse dopo questo gioco avrò meno paura Quando mi vieni a prendere? Quando finisce scuola? Quando torniamo ancora insieme a casa? Quando mi vieni a prendere? Dammi la tua parola ti devo chiedere un'altra volta scusa? e la maestra adesso è sdraiata, sta dormendo i miei amici urlano, qualcuno sta ridendo ci sono le sirene e sono sempre più vicine che giochi enormi che sa organizzare l’uomo nero i miei amici ora stanno solamente urlando e tutti quanti insieme è proprio me che stan guardando ma non ho scelto io di stare qui con l'uomo nero appena lui mi lascia è con voi che voglio stare Quando mi vieni a prendere? Quando finisce scuola? Quando torniamo ancora insieme a casa? Quando mi vieni a prendere? Dammi la tua parola Vieni un po’ prima fammi una sorpresa
Ti vengo a prendere perchè non ho scelta perchè so vivere una sera per volta io ti vengo a prendere perchè dove andiamo non importa Ti voglio credere per come cammini per le promesse che comunque mantieni io ti voglio credere per quello che chiedi e che non chiedi è una città piuttosto dura dipende quanto puoi pagare e tu che sai quali porte aprire sembri sapere come va a finire sei qui per dire che il meglio deve ancora venire che il meglio deve ancora venire ti voglio credere perchè tu ci credi perchè sei dolce tanto quanto sei dura io ti voglio credere perchè sei sicura di qualcosa ti vengo a prendere, mi aspetto di tutto e non dev’essere per forza perfetto io ti vengo a prendere perchè ciò che è fatto adesso è fatto E la città ci fa passare ha altri problemi a cui pensare e tu che sai bene dove andare devi sapere come va a finire sei qui per dire mi devi dire che il meglio deve ancora venire sei qui per dire il meglio deve ancora venire (mi devi dire) il meglio deve ancora venire (sei qui per dire) il meglio deve ancora venire (mi devi dire) c’è qualcosa fra te e la vita che non ho ancora conosciuto mentre ridi così facilmente c’è qualcosa fra te e la vita chissà quanto vi conoscete mentre ridi, mentre ridi... e la città risplende ancora anche con poche luci fuori e tu che non cambi direzione sai di sicuro come va a finire sei qui per dire mi devi dire il meglio deve ancora venire sei qui per dire il meglio deve ancora venire (mi devi dire) il meglio deve ancora venire (sei qui per dire) il meglio deve ancora venire (mi devi dire)
Campovolo, o meglio l’Aeroporto di Reggio Emilia, è ormai diventato una seconda casa per Luciano Ligabue e tutti i suoi fans. Dopo gli oceanici concerti (e relativi problemi di audio e traffico), ovviamente ci si deve tirar fuori un cd dal vivo, un dvd o un film. Meglio (per le tasche del Liga) se tutti e tre contemporaneamente. Ecco così che la versione più recente del disco live, Campovolo 2.011, uscita a Novembre ha già regalato un altro platino al “rocker” di Correggio. Questo mastodontico album – tre CD per oltre due ore di canzoni – oltre a celebrare la carriera del cantautore, inserisce tre inediti in studio, uno per disco. Se il primo, Ora e allora, ha già contribuito al traino commerciale, è uscito da pochi giorni il secondo inedito da studio, M’abituerò.
Lo stampo ovviamente è riconoscibilissimo, con la classica struttura-canzone ipercollaudata e pensata per la potenza che le millemila chitarre di supporto sprigioneranno alla prima riproposizione in uno stadio. I suoni dell’intro, che strizzano l’occhio all’alternative anni ’90, saranno presto riconosciuti facilmente anche dal vivo dalle legioni di Ligafans, prima che la ruvida voce cominci a raccontare la sua storia di pene amorose. Sì perchè Ligabue, abbandonati gli scenari da Bar Mario e i messaggi universali contro il sistema, si dedica ancora all’introspezione, o meglio alle proprie avventure sentimentali finite male, che fanno guardare indietro con nostalgia. Il tutto in un contesto aggressivo ma fondamentalmente inoffensivo, se, come canta Luciano con – diciamolo – poca verve e voglia da 50enne milionario, “ci si abituerà”.
Insomma, il ritorno amaro alla solitaria normalità, argomento perfetto per l’uditorio universale degli amanti del Liga, viene analizzato di sottecchi, calato nella classica formula di pezzaccio rock al lambrusco, e restituito al comune vivere senza troppo pathos dall’ex cantore dei borghi emiliani. Dai Luciano, anche questa è andata...
La scorsa estate si è finalmente chiusa una ferita aperta per troppo tempo nella carriera di uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi Luciano Ligabue.
Sto parlando ovviamente del concerto al Campovolo del 10 settembre 2005 che si rivelò un parziale flop a causa di un problema d'impianto che costrinse un numero elevato di fans a lasciare anzitempo il concerto senza aver sentito praticamente nulla.
Ligabue si scusò pubblicamente con i suoi fans, ma la voglia di cancellare quella macchia c'è sempre stata e finalmente la scorsa estate una nuova edizione del Campovolo c'è stata, meno maestosa in termini di affluenza, che è stato volutamente limitata (110mila persone), ma curata in ogni singolo dettaglio.
Com'è andata lo sappiamo bene, un successo grandioso, ma questo era prevedibile, ed una performance immortalata dalle telecamere e registrata per regalare anche a chi non c'era quelle emozioni o comunque per poterle rivivere ancora una volta. E' così che è nato Campovolo 2.011, ultima fatica discografica di Ligabue, 32 brani suddivisi in 3 cd o 4 vinili, con 3 inediti, di cui 2 eseguiti anche durante il concerto e la nuova Ora e allora, singolo preposto al lancio dell'album.
Singolo particolarmente azzeccato, un brano particolarmente intimo, così come il video che lo accompagna, una riflessione guardandosi alle spalle dopo 20 anni abbondanti di carriera incredibilmente ricca di successi, non solo musicali, ma anche cinematografici e letterari. L'aereporto solitario oggi è completamente differente dallo scorso 16 luglio, dove il suo pubblico, il suo popolo, era tutto per lui e allo stesso modo Luciano ricorda come tutte le cose cambiano con il tempo. Il rocker di Correggio ha raggiunto con gli anni una maturità artistica elevatissima, non mi stancherò mai di ripeterlo, la sua evoluzione è stata notevole, basta confrontare i primi album con gli ultimi per notare l'evoluzione dell'artista e dell'uomo.
Ora ed allora è un ottimo singolo, ma non sarà sicuramente l'unico estratto da Campovolo 2.011, così come non sarà solo in formato audio il tributo all'evento estivo 2011. Il 7 dicembre, infatti, uscirà in numerose sale Ligabue Campovolo - Il film 3D. Il titolo è sufficientemente chiaro, è uno dei titoli più attesi di questo periodo e ne sono certo, otterrà risultati davvero importanti.