LUCIANO LIGABUE

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    Sopravvissuti e sopravviventi


    Da Wikipedia

    Sopravvissuti e sopravviventi è il terzo album realizzato dal rocker italiano Luciano Ligabue.


    L'album

    Pubblicato nel 1993, Sopravvissuti e sopravviventi rappresenta per certi versi un punto di rottura con i due album precedenti del Liga. Pur mantenendo i temi di Ligabue e Lambrusco coltelli rose & popcorn, l'approccio del Liga sia a livello di testi che come sonorità è diverso, l'album infatti appare molto introspettivo, risultando in un lavoro che appare piuttosto cupo. In alcune parti, il disco raggiunge sonorità più vicine all'hard rock, come nel singolo che apre l'album (Ancora in piedi), in Lo zoo è qui, e in Dove fermano i treni. I suoni più duri di questo album e il pessimismo che traspare dai testi comportano un'accoglienza del pubblico piuttosto fredda, e per questo Sopravvissuti e sopravviventi non riesce a ottenere i risultati di vendita sperati, nonostante la presenza di alcuni tra i pezzi più amati della produzione del rocker di Correggio come Ho messo via, Walter il mago o Lo zoo è qui.

    Curiosamente, dopo il successo degli album successivi, questo terzo album del Liga è stato riscoperto e rivalutato da molti fan del cantante, il quale in un'intervista di molti anni dopo dichiarò di credere che Sopravvissuti e sopravviventi sia l'album più amato dal suo pubblico.

    Questo album è inoltre l'ultimo del Liga interamente realizzato con la band che l'ha accompagnato nella prima fase della sua carriera, i Clan Destino (che però ritroviamo ancora in alcuni pezzi dell'album successivo A che ora è la fine del mondo?), e col suo primo produttore Angelo Carrara, con i quali terminerà la collaborazione a inizio 1994.

    Il titolo riprende l'incipit di Ancora in piedi, la traccia che apre il disco.

    Le canzoni


    Ancora in piedi

    La prima canzone parte con un pezzo dai suoni molto più duri (spicca soprattutto la chitarra di Max Cottafavi) rispetto a come Ligabue aveva abituato sino ad allora. Ciò nonostante il risultato è un pezzo rock in cui il cantante sente di essere passato indenne a una serie di situazioni che lo circondano.

    A.A.A. qualcuno cercasi

    Pezzo rock piuttosto andante e dalla melodia che non si discosta troppo rispetto ai pezzi dei primi due album. Ligabue canta di come si abbia bisogno di quel qualcuno nella propria vita.

    Ho messo via

    In assoluto una delle canzoni più amate del rocker emiliano, questo pezzo è una ballata in cui l'autore guarda la propria vita in retrospettiva, accorgendosi di non essere riuscito a "mettere via" la propria lei. Anche se alcuni, riprendendo diverse interviste del cantante[senza fonte], identificano suo padre nel destinatario del testo. Da sottolineare dal punto di vista musicale l'assolo di tromba di Demo Morselli, l'intro di pianoforte di Gianfranco Fornaciari e i riff di chitarra e bottleneck, distorti ma molto melodici, di Max Cottafavi.

    Dove fermano i treni

    Vero e proprio ritratto di quel che succede in una stazione ferroviaria, in cui le vite di persone completamente diverse tra loro si incrociano, protagonisti anonimi di una sorta di immaginario film. Musicalmente un pezzo dal sound molto più duro rispetto alla consuetudine delle produzioni precedenti di Ligabue, salvo per un breve intermezzo a pianoforte, in cui le chitarre di Cottafavi la fanno da padrone.

    I duri hanno due cuori

    Pezzo in parte parlato (sullo stesso stile di Bambolina e barracuda contenuta in Ligabue), in cui il Liga narra di un personaggio con la fama di duro, Veleno, e della sua vita fatta di poche soddisfazioni e molti momenti no intesa come metafora di vita di ognuno. La musica ha tonalità rock, ma molto melodiche, in cui il bpm si mantiene andante, ma non troppo. Il pezzo è diventato l'inno del fanclub del rocker.

    La ballerina del carillon

    Ballata con sottofondo portante di chitarra a 12 corde, in cui Ligabue fa una sorta di fotografia di ciò che succede in un night e ai suoi particolari occupanti, mentre la "ballerina del carillon", metafora delicata per descrivere la danzatrice sul palo del locale, esegue il suo numero.

    Prezoo

    Breve stacco strumentale, eseguito da chitarra acustica, basso e tastiera, con l'aggiunta di effetti sonori vari, che fa da introduzione, come suggerisce il titolo, al brano successivo.

    Lo zoo è qui

    Uno dei pezzi dalle tinte più dure di tutta la carriera del Liga, che per certi versi strizza l'occhio all'Hard rock, con forte uso di chitarra elettrica e organo Hammond. Il testo tratta di uno zoo e della vita dei suoi animali, ma è facile riconoscere in ciò una metafora del mondo e di varie categorie di persone che lo popolano.

    Piccola città eterna

    Spaccato di vita di un piccolo centro e dei suoi abitanti (Ligabue trae ispirazione dalla natia Correggio), accompagnato da un tema musicale di stampo rock, ma non veloce.

    Walter il mago

    Ballata con forte presenza del pianoforte di Gianfranco Fornaciari, in cui l'autore narra la vita di un esperto mago di un circo (Ligabue lo definisce per certi versi come felliniano), che col passare del tempo non incanta più come una volta; solo i suoi amici continuano, per affetto, a fingersi stupiti dei suoi numeri.

    Pane al pane

    Altro pezzo dai toni duri e molto veloce, che descrive varie situazioni e momenti in cui è l'istinto a prendere il sopravvento.

    Quando tocca a te

    Pezzo dai toni molto più morbidi, in cui pianoforte e chitarra acustica prendono il posto tipico della chitarra elettrica. Il testo narra del fatto che quando è giunto il tuo momento in molte situazioni della vita, non puoi fare altro che rimboccarti le maniche e sfruttarlo. Da notare il finale del pezzo con il contributo dei fiati della Asioli Jazz Band.

    Sopravvissuti e sopravviventi: tema

    Pezzo strumentale che fa da ideale colonna sonora alle vicende raccontate dalle altre canzoni dell'album. L'atmosfera che ricrea è molto malinconica e per certi aspetti cupa, ideale riassunto di alcune delle sensazioni che l'album trasmette. Il tema è eseguito con Ligabue al kazoo e Demo Morselli al flicorno, quest'ultimo ha anche diretto e arrangiato gli archi che fanno da accompagnamento alla melodia

    Tracce

    1. Ancora in piedi (Ligabue) 4:15
    2. A.A.A. qualcuno cercasi (Ligabue) 4:54
    3. Ho messo via (Ligabue) 4:44
    4. Dove fermano i treni (Ligabue) 3:21
    5. I duri hanno due cuori (Ligabue) 4:05
    6. La ballerina del carillon (Ligabue) 3:41
    7. Prezoo (Ligabue) 0:40
    8. Lo zoo è qui (Ligabue) 3:56
    9. Piccola città eterna (Ligabue) 5:02
    10. Walter il mago (Ligabue) 4:17
    11. Pane al pane (Ligabue) 3:33
    12. Quando tocca a te (Ligabue) 5:31
    13. Sopravvissuti e sopravviventi: tema (Ligabue) 1:34

    Musicisti [

    * Luciano Ligabue - Voce, chitarra acustica, chitarra a 12 corde e kazoo
    * Clan Destino
    * Gigi Cavalli Cocchi - Batteria e percussioni
    * Max Cottafavi - Chitarra elettrica, chitarra acustica e chitarra a 12 corde
    * Gianfranco Fornaciari - Tastiere
    * Luciano Ghezzi - Basso elettrico e basso acustico

    Guests

    * Asioli Jazz Band di Correggio diretta da Angelo Andreoli in Quando tocca a te
    * Giuseppe Barbareschi - contrabbasso in Sopravvissuti e sopravviventi: tema
    * Luca Maggioni - viola in 'Sopravvissuti e sopravviventi: tema
    * Demo Morselli - tromba in Ho messo via e flicorno in Sopravvissuti e sopravviventi: tema
    * Enrico Stabile - violino in Sopravvissuti e sopravviventi: tema
    * Gabriele Zanetti - violoncello in Sopravvissuti e sopravviventi: tema

    Singoli

    1. Ancora in piedi (promo)
    2. Ho messo via (promo)
    3. Piccola città eterna (promo)
    4. Quanto tocca a te / I duri hanno due cuori (promo)
    5. Prezoo / Lo zoo è qui (promo)

    Video

    1. Ancora in piedi
    2. Ho messo via
    3. Lo zoo è qui (il video comprende anche l'intro Prezoo)

    I videoclip di Ancora in piedi e Ho messo via erano originariamente disponibili sull'home video Videovissuti e Videopresenti, mentre Lo zoo è qui sulla doppia vhs San Siro: tutto il concerto. Attualmente sono reperibili sul dvd di Primo Tempo






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    A che ora è la fine del mondo?


    Da Wikipedia

    A che ora è la fine del mondo? è il quarto album album discografico realizzato da Luciano Ligabue nella sua carriera, pubblicato nel 1994 dalla Wea.


    L'album

    Uscito nei negozi di dischi nell'ottobre 1994 questo lavoro autoprodotto di Ligabue è una raccolta di pezzi mai pubblicati dal rocker emiliano in passato (lui stesso ama definire quest'album una raccolta di "schegge sparse" e di brani incisi per l'occasione. Pur se la band dei Clan Destino (con cui al termine delle incisioni di questo album terminerà il sodalizio artistico) è presente in molti pezzi, in questo disco per la prima volta il Liga collabora con altri musicisti (tra cui i Negrita, con cui esegue "L'han detto anche gli Stones"). Questo disco si colloca in un momento di transizione tra due fasi della carriera del Liga, quella iniziale che produsse i 3 album con le sonorità dei ClanDestino e la produzione di Angelo Carrara (con cui Ligabue aveva interrotto la collaborazione nei mesi precedenti), e quella in cui suonerà con una nuova band (la Banda) avvalendosi di Fabrizio Barbacci come produttore, con cui inizierà a lavorare nell'album successivo, Buon compleanno Elvis

    L'album otterrà un buon successo, conquistando 3 dischi di platino. Una versione rimasterizzata del disco verrà poi pubblicata nel 2008, con in più all'interno un booklet di 40 pagine illustrante la storia dell'album.

    Le tracce

    * A che ora è la fine del mondo?: La traccia che dà il nome all'intero album è una cover della famosa It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M. Ligabue raccontò che mentre ascoltava la versione originale, suonandoci sopra gli venne l'idea di scrivere un testo italiano che si adattasse a quella musica. Nella trasmissione Storytellers andata in onda su MTV Italia il 6 febbraio 2006 Ligabue ha precisato che l'idea di questa cover è nata dal discorso iniziale della prima legislatura di Silvio Berlusconi: in questo discorso il Cavaliere sosteneva che i media in suo possesso non avessero per nulla influito sulla vittoria del suo partito. Il fatto che Forza Italia fosse riuscita a passare da zero a partito di maggioranza relativa suscitava in Ligabue forti perplessità sul suddetto discorso. Nel testo della canzone il Liga immagina la situazione che si verrebbe a creare se arrivasse la fine del mondo ai giorni nostri, con la gente che piuttosto che godersi gli ultimi giorni di vita preferirebbe assistere allo "spettacolo" dalla poltrona di casa davanti alla televisione. Dal punto di vista strumentale, Ligabue si avvale della collaborazione di alcuni turnisti, con le parti di chitarra elettrica suonate per l'occasione da Andrea Braido, con la sezione ritmica composta da Lele Melotti alla batteria e Davide Romani al basso. La seconda voce è di Gianfranco Fornaciari, unico componente dei ClanDestino a essere presente nella versione definitiva del pezzo (una prima versione, eseguita dall'intera band, non venne scelta per l'incisione).

    * Gringo '94: Pezzo rock scritto e modificato più volte dalla metà degli anni '80 in poi, in cui Ligabue narra della vita di un personaggio, El Gringo, parodia dell'ex Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan). Ligabue stesso afferma nel booklet che questa metafora si applica più in generale alla superpotenza, in quanto

    « ..Anche se cambiano i presidenti, gli Stati Uniti continuano a sentirsi gli 'sceriffi' del mondo con una legge e una giustizia sole: le loro. »

    (Luciano Ligabue)

    * Cerca nel cuore: Il primo pezzo in carriera in cui Ligabue si avvale della collaborazione altrui in fase di composizione (Gianfranco Fornaciari, seconda voce nel ritornello. Questa ballata dal punto di vista musicale si basa su un accompagnamento di pianoforte (suonato da Fornaciari pizzicandone le corde) e chitarra acustica.






    * Fuoritempo: Altro pezzo rock dell'album, il cui testo narra delle persone che si sentono fuori posto e fuori tempo. Ligabue suonò questa canzone nei suoi primi concerti con gli Orazero a fine anni ottanta e occasionalmente in alcuni concerti del suo primo tour, per poi passarla nel 1992 ai Rats, che la incisero nel loro cd "Indiani Padani" (con la partecipazione dello stesso Ligabue sia come voce che nella fase di produzione). Nel caso della versione incisa in A che ora è la fine del mondo? Ligabue si avvalse dei Clan Destino come nei due brani precedenti, fatta salva la presenza di Lele Melotti alla batteria al posto dell'abituale Gigi Cavalli Cocchi.

    * L'han detto anche agli Stones: Brano dalle sonorità decisamente rock eseguito con l'allora emergente band dei Negrita (con il cantante Pau a fare da seconda voce), il testo è una sorta di applicazione del rock and roll come filosofia di vita, citando indirettamente il concetto alla base di It's only rock'n'roll (but I like it) dei Rolling Stones Alla fase di produzione prenderà parte il produttore della band aretina, Fabrizio Barbacci, destinato a ricoprire tale ruolo in molti dei successivi album di Ligabue, a partire da Buon compleanno Elvis, inciso l'anno seguente.

    * Male non farà: Altra ballata con influenze soul nella cui chiusura sono presenti i vocalizzi dell'allora poco conosciuta Jenny B: si tratta dell'unica canzone di tutta la discografia di Ligabue in cui sia incisa una voce femminile. Originariamente si trattava di un pezzo che Ligabue aveva donato ai Timoria, e che fu incluso nelle riedizioni del loro album Storie per vivere.




    * Gringo '91: Versione del 1991 del secondo pezzo. A differenza del riarrangiamento del 1994 questa versione di Gringo presenta un testo leggermente diversi (ma non nei contenuti). A livello sonoro vengono richiamate le sonorità presenti nel contemporaneo Lambrusco coltelli rose & popcorn, di cui avrebbe potuto far parte: questa versione fu infatti la prima canzone a essere incisa durante le sessioni di registrazione del secondo album di Ligabue, ma fu poi tenuta fuori dall disco per via del testo non allineato al filo logico dell'album. Da segnalare che la formazione dei ClanDestino vedeva all'epoca alle tastiere la presenza di Giovanni Marani, autore in questa occasione delle parti di pianoforte.

    * Urlando contro il cielo (live): Versione dal vivo della famosa canzone di Ligabue (pubblicata in Lambrusco coltelli rose & popcorn) registrata nella fase del Neverending Tour successiva alla pubblicazione del secondo disco della carriera del cantante. Oltre al fatto di essere suonata live (si tratta tra l'altro del primo brano in una versione dal vivo inciso dal cantante) con il pubblico che canta il pezzo (secondo Ligabue questo è uno dei brani che non può mancare nella scaletta dei suoi concerti), nell'arrangiamento di questa versione la differenza maggiore consiste in un'introduzione più lunga, in cui l'intro di chitarra di Cottafavi è preceduta da un'esecuzione al pianoforte di una variazione del bridge e del ritornello eseguita da Giovanni Marani.

    Tracklist

    1. A che ora è la fine del mondo? (Ligabue, Mills, Berry, Buck, Stipe) 4:23
    2. Gringo '94 (Ligabue) 4:27
    3. Cerca nel cuore (Ligabue, G.Fornaciari) 3:28
    4. Fuoritempo (Ligabue) 4:33
    5. L'han detto anche gli Stones (Ligabue) 4:13
    6. Male non farà (Ligabue) 5:10
    7. Gringo '91 (Ligabue) 4:10
    8. Urlando contro il cielo (live) (Ligabue) 4:35
     
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