G.N. è il quarto album da studio di Gianna Nannini, pubblicato nel 1981 su etichetta Dischi Ricordi.
Il disco
La cantautrice toscana considera il disco come una sintesi dei suoi primi quattro album e come «...il film di una giornata non-stop, come un insieme di flash emozionali che si alternano nella vita di tutti i giorni».
L'album è stato scritto e composto interamente dalla Nannini, sotto la produzione di Roberto Cacciapaglia, musicista e compositore milanese.
Lo stesso anno, la Nannini inizia a lavorare col manager svizzero Peter Zumsteg e con lui fonda la sua etichetta "Gienne"; da questo momento le major discografiche si occuperanno solo di distribuzione, lasciando al suo team la produzione artistica.
Tracce
Vieni ragazzo Nessuna direzione Bi-bip Uò Uò Occhi aperti Autostrada Come un treno Stop
Latin Lover è il quinto album discografico di Gianna Nannini, uscito nel 1982 su etichetta Gienne, di proprietà della Nannini.
Il disco
L'album, che lancia definitivamente l'artista senese verso una dimensione europea, segna l'inizio della collaborazione fra la Nannini e Conny Plank, genio dei sintetizzatori e produttore, tra gli altri, dei Kraftwerk, degli Ultravox e degli Eurythmics. Le tematiche sono le stesse dell'album precedente, G.N. (1980), che saranno poi le tematiche ricorrenti in tutti i suoi album fino a Scandalo (1990).
Nei testi si trovano non troppo velate critiche alla società ed alle forze dell'ordine. Altro aspetto interessante nei testi è la paura del viaggio, che si trova in Wagon-Lits e soprattutto in Volo 5/4, brano dalle atmosfere allucinate con riferimenti alla mitologia greca.
Ti guardo in giro e lo sai sei proprio l'unico ormai mi cammini mi cambi mi produci anche i sogni mi fai essere stereo tu mi rubi il respiro mi prepari il terreno io sono solo un'idea per la tua platea tu mi inventi e mi dai ogni giorno mi fai salire sempre più in alto tu che mi mandi in onda non vuoi stare nell'ombra Primadonna non lo so non lo so non lo so non lo so non so se questo è amore Primadonna fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show scarica le pistole e lasciati toccare lasciati sfogare come una vera star tu mi sai a memoria mi cuci addosso una storia asciugami e clichè sempre pronti per me sulla tua scrivania tu che metti la faccia nella mia fotografia poi mi stampi a colori mi vendi senza gilet mi elettrizzi col flash donna rock e bignè da buttare alla stampa tu che sbatti la sedia. sai godere nell'ombra Primadonna non lo so non lo so non lo so non lo so non so se questo è amore Primadonna fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show scarica le pistole e lasciati toccare lasciati sfogare come una vera star Primadonna Primadonna fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show scarica le pistole Primadonna non lo so non lo so non lo so non lo so non so se questo è amore Primadonna fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show fai il tuo show scarica le pistole
Video
Wagon-Lits
Mi è sembrato un cinese pallido per via del neon alla fiamma del suo ronson ci scopriamo vis a vis ci scambiamo qualche si wagon lits c'è nell'aria un coltello qualcuno aspetta mezzanotte un uomo scalzo si riveste nella mente scatta un click tu mi guardi ed io ci sto si wagon lits wagon lits quanto tempo c'è domani che stazione ci sarà sulle lame dei binari il tempo è come un killer il tempo è come un killer quante volte le tue mani questo viaggio finirà nelle canne dei binari il tempo è come un killer il tempo è come un killer gioco bianco e nero mia madre non l'ha mai capito quando trema il finestrino quanti colpi sul cuscino grida fuori chi è inseguito bestemmie in Arabo Saudito il treno incrocia un altro treno come se lo prendesse in pieno quanto tempo c'è domani che stazione ci sarà sulle lame dei binari il tempo è come un killer il tempo è come un killer quante volte le tue mani questo viaggio finirà nelle canne dei binari il tempo è come un killer il tempo è come un killer
Video
Ragazzo dell'Europa Tu che guardi verso di me hai visto i tori nel sonno ed hai lasciato Madrid stai nei miei occhi e racconti le sirene e gli inganni del tuo sogno che va tu ragazzo dell'Europa tu non perdi mai la strada tu che prendi a calci la notte bevi fiumi di vodka e poi ti infili i miei jeans tu cominci sempre qualcosa e mi lasci sospesa e non parli di te tu ragazzo dell'Europa tu col cuore fuori strada tu che fai l'amore selvaggio trovi sempre un passaggio per andare più in là viaggi con quell'aria precaria sembri quasi un poeta dentro ai tuoi bouleavard tu ragazzo dell'Europa porti in giro la fortuna tu che incontri tutti per caso non ritorni a Varsavia per non fare il soldato ora vivi in mezzo a una sfida per le vie di Colonia e non sai dove andrai tu ragazzo dell'Europa tu non pianti mai bandiera tu ragazzo dell'Europa tu ragazzo dell'Europa tu non pianti mai bandiera tu ragazzo dell'Europa tu non pianti mai bandiera
Gianna Nannini lancia un messaggio di amore alle donne
La cantautrice Gianna Nannini lancia un appello alle donne: Mai per amore, non fatelo mai, non piegatevi mai, non accettate la violenza mai, neanche in nome di un sentimento svuotato da chi non sa provarlo ma al contrario sa solo far male. E’ questo il messaggio contenuto nel brano inedito firmato dalla cantante, che dopo il lancio della canzone ha presentato il video. La sua canzone è stata scelta come colonna sonora della nuova serie di 4 film per la tv prodotta da Claudia Mori, dedicata proprio al difficile tema della violenza sulle donne, che vedremo nel 2012.
di pepina - 8 novembre 2011
Lo sai che, quasi mai, il vero amore lascia i lividi..." Gianna Nannini con la canzone "Mai per amore" scende in campo contro la violenza sulle donne
Un video forte e le parole esplicite della canzone che scorrono sotto le immagini: Gianna Nannini non lascia scampo nella sua battaglia contro la violenza sulle donne. La canzone "Mai per amore" fa riflettere sulle violenze casalinghe, ancora troppo spesso nascoste e sottovalutate dalla nostra società. Il brano ha dato il nome e farà da colonna sonora a una miniserie televisiva di quattro episodi, che tratterà della violenza famigliare, voluta e prodotta da Claudia Mori, e che andrà in onda sulla Rai nel 2012.
da:repubblica.it
Gianna Nannini: “Mai per amore” il nuovo singolo. A novembre cd-dvd live
Uscirà domani, venerdì 14 ottobre, il nuovo brano di Gianna Nannini, Mai per amore e sarà in vendita presso tutte le piattaforme digitali. Il singolo, frutto dell’estro della cantante, è stato scelto come colonna sonora per una nuova serie televisiva che vedrà la luce nel 2012. Saranno storie di donne che affronteranno il tema della violenza sulle donne, in onda sulla Rai; una serie tv prodotta da Claudia Mori. Più in particolare si tratta di quattro fiction che vedranno alternarsi alla regia Liliana Cavani, Margarethe von Trotta e Marco Pontecorvo.
L’inedito, che vede ancora una volta la cantautrice impegnata sul tema della violenza sulle donne, è anticipatore di due cofanetti che, in uscita mercoledì 22 novembre, segnano il grande ritorno di Gianna Nannini, dopo 20 anni, alla lavorazione di un progetto live.
Si tratta di “Io e Te Deluxe” che conterrà, assieme all’album “Io e Te”, un cd live assieme all’inedito “Mai per amore“, oltre al dvd live registrato durante il concerto del 20 maggio all’Arena di Verona. Il secondo cofanetto, “Io e Te Arena Rock” conterrà, invece, il cd audio live più l’inedito e il dvd.
Come accennavamo prima erano 20 anni che la rockstar italiana non si dedicava ad un progetto live, precisamente dopo la pubblicazione dell’album e dvd Giannissima, risalente al lontano 1991. Trai fans quindi aumenta l’attesa per questa nuova avventura della Giannini.
Nel suo sito ufficiale si legge del contenuto del dvd: Il DVD racconta il successo e la magia dell’IO E TE TOUR che si è concluso con più di 170.000 presenze e ha registrato il sold out nella maggior parte delle città. Inoltre è stato seguito da un tour europeo trionfale: IO E TE TOUR Europa è iniziato con la speciale esibizione all’Hard Rock Calling Festival il 25 giugno ad Hyde Park a Londra ed è proseguito con 11 date nelle più importanti città europee, dall’Olanda alla Germania alla Svizzera.
Si tratta, quindi, per i fans di poter ripercorrere assieme al loro mito i successi e le emozioni dell’Io e Te tour.
Sangue caldo profumo da sballo medaglioni sotto la t-shirt Marlon Brando questioni di tango mette in vendita il suo sex-apple ogni notte cambia faccia cambi stile cambi cambi cambi cambi cambi parole latin lover latin lover Sigarette fumate di fretta gli occhi frugano dei decoltè vedi Ornella muta muta che si cuce la bocca per te mentre tu stai cambiando macchina cambiando motore latin lover latin lover latin lover latin lover Stai con le tue foto stai con i tuoi trucchi stai sull'orlo della notte stai coi tuoi disegni stai con le tue storie storte sull'orlo della notte Bella bimba bella bimba non restare così sola al sole latin lover latin lover Bere forte mischiare le carte per vedere quello che non c'è fai l'amore allo specchio di notte col suo negligè ogni volta cambi stile cambi dieta cambi cambi emozione latin lover latin lover Jenny è fuori di testa stasera non capisce perchè sei così beve birra non parla di guerra vuole il feeling subito mentre tu non hai voglia non hai voglia non hai voglia più di questa canzone latin lover latin lover latin lover latin lover Stai con le tue foto stai con i tuoi trucchi stai sull'orlo della notte stai coi tuoi disegni stai con le tue storie storte sull'orlo della notte Bella bimba bella bimba non restare così sola al sole latin lover latin lover
Video
Fumetto
Le ruote in mezzo al fango le strade un pò distorte lui si nasconde invano nel grembo della notte si stringe nelle mani corre corre più che può scompare nella mischia ma non ce la fa più e marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti Il cane poliziotto rizza tutte le sue antenne sniffa sniffa sniffa ma perde le sue tracce lo spazio si restringe il cuore batte forte lui con le spalle al muro al centro della sorte marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti e marciapiedi piedipiatti Nell'orologio della piazza scatta l'ora X le macchine volanti sono già arrivate lì lui con la barba sfatta e proprio al centro del mirino con gli occhi sulle stelle e il cuore in un tombino e testimoni e testimoni e testimoni e testimone testimoni e testimoni e testimoni e testimoni Ma come sono stati bravi a prenderlo di giorno sul marciapiede ovest della stazione nord l'han preso per la faccia gli han detto di parlare gli han fatto dire tutto tutto quello che volevano................. e testimoni e testimoni e testimoni e testimone testimoni e testimoni e testimoni e testimoni L'hanno schiaffato dentro dice presto tornerà ad inseguire luci per tutta la città lo ha detto anche la radio lo dicono le stelle che la sua vita è ancora un semaforo un semaforo un semaforo VERDE
Carrilon baci stretti e confusione Carrillon ci batteva forte il cuore Carrillon si giocava al primo amore Carrillon la domenica d'estate Carrillon sigarette e cioccolate Carrillon il profumo dell'incenso Ci sei a chi arriva fino al muro ci sei non ci scoprirà nessuno Carrillon era un gioco già da grandi Carrillon nel silenzio in mezzo ai pini Carrillon mi fiorivi tra le mani Carrillon le persiane delle stanze Carrillon e le nostre differenze Carrillon assomigli a questa notte ci sei a chi arriva fino al muro ci sei non ci scoprirà nessuno Carrillon quanti dischi son passati Carrillon nella stanza dei delfini Carrillon le mie notti i tuoi mattini Carrillon mentre cambiano le stelle Carrillon la corrente della pelle Carrillon nella fretta di arrivare Carrillon ci troviamo mano a mano Carrillon nè vicino nè lontano Carrillon luna bassa e tetti in celo ci sei ci sei non ci scoprirà nessuno ci sei resta solo qui vicino ci sei ci sei non ci scoprirà nessuno
Amore amore Basterà chiamarlo amore anche anche se non ha non ha il suo stile basterà aspettare il buio e bere un pò più un pò più del solito accoglienze da principe azzurro sul mio seno un pò svogliato le tue mani da spiagge lontane sul mio corpo un pò insabbiato basterà chiamarlo amore anche se anche se mi muovo male basterà lasciarlo andare e seguirlo piano piano piano respirare tu mi parli così sei distante dai non fare più il poeta non c'è tempo non creare stati d'animo stasera Amore amore domani voglio alzarmi presto dai amore amore devo alzarmi presto dai amore amore è tutto quel che non so dire mai e nell'ora del risveglio piove piove piove ho ancora sonno basterà trovarsi al caldo e spedirsi cartoline con lo sguardo tu sei dolce e diventi lontano forse hai voglia di giocare io dipingo la stanza con gli occhi che non sanno dove andare basterà chiamarlo amore anche se anche se non ha il suo stile basta spegnere la radio e poi darsi un'aria da soldato basterà dirgli solamente che non puoi restare che domani è un altro giorno buono buono per scappare amore amore forse la prossima puntata amore amore la birra in frigo è ormai gelata amore amore e siamo veramente in questo film Amore amore domani voglio alzarmi presto dai amore amore devo alzarmi presto dai amore amore è tutto quel che non so dire mai
Dei via radio Dei del futuro Dei ombre di rame Dei figli del sole aspettando il cambio di stagione Dei come il tempo Noi di passaggio sempre in lista d'attesa Noi figli del mare aspettando il cambio di stagione aspettando che stia calmo Zeus Time cosa è stato Time forse ho dormito Fari dall'aereporto Luci prima del volo stare insieme stare insieme in fila aspettando aspettando il via
Si chiama Perle l’ultimo, intenso episodio discografico di Gianna Nannini. Quasi a voler rievocare l’amata Janis Joplin (il suo album fu intitolato Pearls), l’artista senese sceglie con cura dodici brani dal suo ricco repertorio ultraventennale, un gioiello “nascosto” dei compianti CCCP (Amandoti, tratto da Fedeli alla linea del 1990) e un inedito tappeto sonoro su cui poggiare la sua voce. L’abbiamo intervistata poco prima che si avventurasse in giro per l’Italia per la sua tournée teatrale. E, allora, senza preamboli...
Perle, un disco realizzato per sentire meglio la tua voce? Certamente. In tutti gli altri dischi che ho registrato sono venuti fuori solo alcuni aspetti del mio canto. Aspetti che, di tanto in tanto, spingono le persone a “gasarsi troppo”. Questa volta volevo che straripasse la facciata più cruda delle mie interpretazioni. E per farlo dovevo spogliare ogni canzone per rivestirla con pochi, essenziali veli.
Per l’occasione hai dovuto riallacciare il rapporto con il pianoforte con maggiore impegno? Purtroppo, si. Dico così, perché si è rivelata una vera “faticaccia”. E’ vero, sono più di vent’anni che faccio musica, ma è stato necessario abituarmi di nuovo a far andare mani e voce a tempo, in modo armonioso. Ho dovuto lavorare sul tocco delle dita e imparare i nuovi spartiti che hanno rivisitato i brani. Insomma, riprendere a suonare la chitarra è senz’altro più semplice.
A differenza di tante altre raccolte... Per favore, non chiamarla raccolta!
Ok. A differenza di tanti altri lavori di rivisitazione, hai voluto inserire nuovamente i testi delle canzoni nel booklet... Perché sono estremamente importanti. Tra i testi che ho scritto, credo che siano i miei preferiti. Mi ricordo le parole di Una luce: le ho scritto dopo un sogno che ho fatto a Londra. Incredibile... Se a qualcuno è sfuggito qualcosa in passato, adesso non può trovare più scuse.
Com’è avvenuta la scelta delle canzoni? E’ iniziato tutto con Ragazzo dell’Europa. L’abbiamo proposta nell’ultimo tour in chiave acustica: Christian (Lohr ndr) e io con due pianoforti. E’ stato così bello suonarla e così esaltante la risposta del pubblico, che ho deciso di aggiungere a quel filo altre perle. La scelta è stata dettata dall’anima. Soltanto dall’anima.
E l’ultima perla è stata Amandoti... Esatto. Ho ascoltato Amandoti per la prima volta a teatro, durante una rappresentazione dei Dionisi, una compagnia di Milano. Sono rimasta letteralmente rapita. Soltanto dopo ho scoperto che il brano era stato scritto da Giovanni Lindo Ferretti ai tempi dei CCCP. Questa è in assoluto la mia prima cover di un pezzo italiano.
Ti fa piacere, invece, quando fanno cover mettendo mano al tuo repertorio? Dipende. Se sono capaci di stravolgerle, con una chiave di lettura completamente nuova, va bene. Se, invece, devono riproporre un mio pezzo pressappoco come l’originale, tanto vale lasciarlo cantare a me, non credi?
C’è una canzone in quest’album, la cui rivisitazione mi ha colpito più di tutte. E’ California. California è il brano che ha subito il cambiamento più radicale. Ho sentito, addirittura, l’esigenza di aggiungere nuove parole al testo. Confesso, anch’io sono legata in modo particolare a questa versione.
C’è qualche canzone non presente in Perle che avresti voluto inserire? Si, America. Anzi, nella versione nuova è ancora più “autentica”. Ho preferito lasciarla fuori, per non creare fraintesi. Sono stata di recente a Baghdad, il testo di America, come sai, ha già suscitato qualche critica in passato: non volevo passare per l’ennesima “anti-americana agguerrita”. Però, in concerto la faccio eccome!
Nel frattempo, hai scritto “qualcosa di nuovo”? Mmh... si. Ho scritto un po’ di cose e già ci sto lavorando su. I tempi, però, sono ancora lunghi. Cercherò di ultimare questo nuovo progetto entro la fine dell’anno.
Quali sono le band che ti piace ascoltare? Ascolto molte rock band. Sul versante straniero, mi piacciono Coldplay, Muse, Audioslave. In Italia, trovo che la scuola di Torino stia venendo fuori molto bene. Primi su tutti, i Subsonica.
Un’ultima curiosità: sulla copertina, scritto in piccolo sotto il titolo dell’album, sembrano esserci scritti i dati di un apparato valvolare... Sono i dati del mio microfono. Le valvole, però, sono le mie. Quelle delle mie corde vocali!
Puzzle pubblicato nel 1984 è un album della cantautrice italiana Gianna Nannini.
Il disco
Il tema dell'album è quello del desiderio di ricostruire la vita dalle radici, come le tessere di un puzzle. L'album è tra i più fortunati della stagione artistica, piazzandosi al secondo posto dei dischi più venduti dell'anno in Italia. Il singolo estratto, Fotoromanza, schiude le porte per la prima volta alla Hit Parade italiana e finisce per essere il quarto singolo più venduto dell'anno. L'album riscuoterà grande successo anche in Germania, Austria e Svizzera, dove Gianna aveva ottenuto già consensi di gran lunga maggiori. Il lancio del singolo e dell'album si avvalse della regia di Michelangelo Antonioni per la realizzazione del video di Fotoromanza e di un altro estratto, Ballami, uno dei primi casi in Italia di videoclip girati da un cineasta. Tuttavia, in Italia, il secondo singolo di successo non fu Ballami, ma Kolossal.
Tracce
Kolossal Fotoromanza L'urlo Siamo ricchi Ciao Fiesta Ballami Se vai via
Gianna Nannini: Puzzle
"Puzzle", sesto album di Gianna Nannini, è stato il secondo successo discografico in Italia nel 1984, dopo "Va bene, va bene così" di Vasco Rossi, grazie anche al celeberrimo (quasi famigerato) singolo "Fotoromanza". Inoltre questo si potrebbe definire il miglior lavoro (ad oggi) nella carriera trentennale della cantante, a mio parere insuperato nella ricerca di melodie orecchiabili poi "sporcate" con arrangiamenti poco radio-friendly.
L'album si apre con "Kolossal", dove la Nannini si immagina in un bronx italiano, tutto birra e "dialoghi rap", senza però avere l'anima libera e la voglia di reagire di un "negro". Il secondo pezzo è il già citato "Fotoromanza", canzone semplice, musicalmente parlando, che deve il suo successo al ritmo trascinante e ad un testo immediato, volutamente ingenuo e melodrammatico (del resto il titolo stesso è fortemente ironico). "L'urlo" è la canzone più ostica del disco, costruita quasi interamente su batteria e un bel giro di basso, mentre la Nannini canta la sua angoscia con voce strascicata e cupa. Il quarto brano, "Siamo ricchi" è piacevole quanto dimenticabile, così come "Fiesta", un'incursione in campo "spagnoleggiante" non del tutto riuscita. Fra i due pezzi appena citati è "incastonata" una delle perle dell'album, "Ciao": il pezzo si apre con una distorta voce elettronica su un soffuso sottofondo d'organo, per poi trasformarsi in una cavalcata electro-pop di alto livello, in cui, ancora una volta, il testo passa in secondo piano a favore dell'ottima e ottimamente arrangiata parte musicale. E finalmente si arriva a quella che considero la miglior canzone dell'intera produzione nanniniana, ossia "Ballami" (titolo eloquente), insolito brano dance orecchiabile e arrangiato con originalità (anche strumenti orientali) in cui la cantautrice spazia dalla bomba atomica su Nagasaki ("Albe giapponesi sulla mia città, dormi Nagasaki sotto il fumo della civiltà") a "sogni distorti sotto il fondo del mare". Il brano conclusivo, "Se vai via", è un classico rock nello stile, ormai proverbiale, della Nannini: chitarre elettriche distorte a profusione e, in primo piano, voce roca che urla le proprie ragioni (in questo caso contro un uomo col "sorriso da deficiente"), senza, però, mai rinunciare al gusto melodico tutto italiano... e questo, per quanto musicalmente anglofilo, lo reputo un grande punto a favore.
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