Amore mio forse sai che domani non mi troverai non è mia la colpa è la vita che mi porta via da te ogni volta che sentirai un pianoforte ti ricorderai le nostre ore insieme a giocare e ascoltare musica ma io ci sarò se soffrirai accanto a te mi troverò se vorrai con il tempo, scoprirai che l'Amore viene e se ne va ma c'è un solo Amore che non muore e che col tempo crescerà un vento di maestrale che improvvisamente il cielo schiarirà ma io ci sarò e se sarai felice al cielo griderò io non me ne andrò e nei momenti tristi accanto a te sarò e se vorrai io accanto a te sarò!...♥
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Bellissime stelle
Verrai, verrai, dovunque arriverai sei pioggia che gonfia le fontane. Cadrai, cadrai, sul fondo scenderai nell'anima che scalda gli occhi miei e ancora ti vorrei. E di notte andar via fra i pensieri lassù mentre introrno a noi bellissime stelle. Verrai, verrai, dovunque tu sarai nel vento che smuove le campane. Quaggiù, quaggiù tra fango e nuvole nel tempo che rallenta i passi miei vicino ti vorrei. Ogni notte andar via fino ai sogni lassù perse intorno a noi bellissime stelle. Ti nascondi e vai via tra le ombre laggiù stese intorno a noi bellissime stelle... ..e ancora ti vorrei, ti vorrei... E ogni giorno che avrò, ogni attimo in più, cercherò per te bellissime stelle. Cercherò, cercherò per te, troverò per te bellissime stelle. Le bellissime stelle lassù per te.
My Christmas è il titolo di un album natalizio di Andrea Bocelli, pubblicato nel 2009, rispettivamente il 3 novembre negli Stati Uniti e il 20 novembre in Italia, su etichetta Sugar Music, contiene canzoni interpretate in cinque diverse lingue: latino, inglese, francese, tedesco e italiano. È stata inoltre pubblicata una versione in lingua spagnola intitolata Mi Navidad.
Di notevole successo commerciale, l'album è rientrato nella classifica italiana degli album più venduti anche in occasione delle festività natalizie del 2010.
Tracce
1. White Christmas / Bianco Natale 2. Angels We Have heard On High 3. Santa Claus Is Coming To Town 4. The Christmas Song feat. Natalie Cole 5. The Lord's Prayer feat. The Mormon Tabernacle Choir 6. What Child This Is feat. Mary J. Blige 7. Cantique De Noel (In Francese) 8. O Tannenbaum (in Tedesco Italiano e Inglese) 9. Jingle Bells feat. The Muppets 10. Silent Night (Astro del Ciel) 11. Blue Christmas feat. Malika Ayane 12. Adeste Fideles (in Latino) 13. Caro Gesù Bambino 14. Tu scendi dalle stelle 15. God Bless Us Everyone (Esiste una versione in italiano dal titolo Dio ci Benedirà) 16. I Believe feat. Katherine Jenkins
Viaggio italiano è il terzo album, registrato in studio, di Andrea Bocelli ed il suo primo di musica classica.
Nell'album esegue alcune delle più belle romanze d'opera e delle più famose canzoni napoletane di tutti i tempi. Anche se pubblicato soltanto in Italia nel 1996, vendette quasi 300.000 copie. Successivamente Bocelli ricevette il premio ECHO Klassik "Best seller of the year" dopo la pubblicazione dell'album internazionale nel 1997. L'album vendette più di 2 milioni di copie in tutto il mondo.
Tracce
1. Nessun dorma 2. Il lamento di Federico 3. Ah, la paterna mano 4. La donna è mobile 5. Una furtiva lagrima 6. Panis angelicus 7. Ave Maria 8. O sole mio 9. Core 'ngrato 10. Santa Lucia luntana 11. I te vurria vasà 12. Tu, ca nun chiagne 13. 'O marenariello 14. Piscatore 'e Pusilleco 15. Messaggio Bocelli 16. Adeste fideles
Ah ! che bell'aria fresca ch'addora e malvarosa. E tu durmenno staje ncopp'a sti ffronne 'e rosa. 'O sole a poco a poco pe 'stu ciardino sponta; 'o viento passa e vasa 'stu ricciulillo 'nfronta. 'I te vurria vasa'... 'I te vurria vasa'... Ma 'o core nun m' 'o ddice 'e te sceta'. 'I me vurria addurmi' 'I me vurria addurmi' vicino 'o sciato tujo n'ora pur'i'! Sento 'stu core tujo che sbatte comm' 'a ll'onne. Durmenno, angelo mio, chi sa tu a chi te suonne! 'A gelusia turmenta 'stu core mio malato; te suonne a me? Dimmello... O pure suonne a n'ato? 'I te vurria vasa'... 'I te vurria vasa'... Ma 'o core nun m' 'o ddice 'e te sceta'. 'I me vurria addurmi' 'I me vurria addurmi' vicino 'o sciato tujo n'ora pur'i'! I
La donna è mobile Qual piuma al vento, Muta d'accento — e di pensiero. Sempre un amabile, Leggiadro viso, In pianto o in riso, — è menzognero. È sempre misero Chi a lei s'affida, Chi in lei confida — mal cauto il cuore! Pur mai non sentesi Felice appieno Chi su quel seno — non liba amore!
Video Una furtiva lagrima
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Panis angelucus
Panis angelicus Fit panis hominum; Dat panis coelicus Figuris terminum; O res mirabilis! Manducat dominum Pauper, pauper Servus et humilis. Pauper, pauper Servus et humilis. Panis angelicus Fit panis hominum; Dat panis coelicus Figuris terminum; O res mirabilis! Manducat dominum Pauper, pauper Servus et humilis. Pauper, pauper Servus, servus et humilis.
Bocelli, a ruba i biglietti per il concerto di New York
- Sono spariti in poche ore i biglietti per il concerto-evento di Andrea Bocelli al Central Park di New York, in programma il 15 settembre. Il cantante si esibirà nella Great Lawn, la location più prestigiosa al mondo per i concerti all'aperto, un mito per generazioni di fan della musica di tutti i generi e di tutto il mondo. Bocelli sarà accompagnato dalla prestigiosa New York Philarmonic Orchestra diretta da Alan Gilbert. L'evento sarà registrato e pubblicato in formato cd e dvd con il titolo «Andrea Bocelli Live in Central Park»: l'uscita è prevista per novembre.
Che bella cosa na jurnata 'e sole, n'aria serena doppo na tempesta! Pe' ll'aria fresca pare gia' na festa... Che bella cosa na jurnata 'e sole. Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'. 'o sole mio sta 'nfronte a te! 'o sole, 'o sole mio sta 'nfronte a te! sta 'nfronte a te! Lùcene 'e llastre d'a fenesta toia; 'na lavannara canta e se ne vanta e pe' tramente torce, spanne e canta lùcene 'e llastre d'a fenesta toia. Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'. 'o sole mio sta 'nfronte a te! 'o sole, 'o sole mio sta 'nfronte a te! sta 'nfronte a te! Quanno fa notte e 'o sole se ne scenne, me vene quase 'na malincunia; sotto 'a fenesta toia restarria quanno fa notte e 'o sole se ne scenne. Ma n'atu sole cchiu' bello, oi ne'. 'o sole mio sta 'nfronte a te! 'o sole, 'o sole mio sta 'nfronte a te!
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Core 'ngrato
Bocelli diventera' papa' per la terza volta, Veronica e' incinta
Roma, 24 ago. (Adnkronos) - Andrea Bocelli sara' papa' per la terza volta. Lo rivela 'Chi', nel numero in edicola domani. La compagna del tenore, Veronica Berti, e' infatti in dolce attesa, come ha confermato anche il portavoce di Bocelli. Il settimanale diretto da Alfonso Signorini pubblica inoltre alcune immagini del tenore e della sua compagna a Forte dei Marmi, dalle quali si intuisce la gravidanza in corso. Bocelli ha gia' due altri figli, Amos e Matteo, avuti dall'ex moglie Enrica.
Nel frattempo Bocelli si prepara al suo concerto al Central Park di New York, il 15 settembre prossimo, i cui biglietti gratuiti sono andati a ruba in poche ore gia' diverse settimane fa. Bocelli si esibira' nella Great Lawn, la location piu' prestigiosa al mondo per i concerti all'aperto, quella che ha rappresentato un mito per generazioni di fan della musica di tutti i generi e di tutto il mondo. Il tenore sara' accompagnato dalla prestigiosa New York Philarmonic Orchestra diretta da Alan Gilbert. L'evento sara' registrato in Hd dalla Thirteen for Wnet e sara' trasmesso ad autunno inoltrato sulla PBS all'interno dello speciale Great Performances. L'esibizione diventera' inoltre un cd e un dvd dal titolo 'Andrea Bocelli Live in Central Park' che uscira' a novembre, prodotto da Sugar/Decca.
Giovedì 15 settembre il made in Italy sarà protagonista nella Grande Mela. Più precisamente nella Great Lawn di Central Park, una location da favola, con tanto di principe, per chi ama i concerti all’aperto.
Andrea Bocelli, una delle voci italiane più belle e conosciute nel mondo, non sarà solo in questo concerto – evento; con lui la leggenda della musica pop Celine Dion, il crooner americano Tony Bennett, il produttore David Foster, il baritono Bryn Terfel, i soprano Ana Maria Martinez e Pretty Yende, la violinista Nicola Benedetti, il flautista Andrea Griminelli ed il trombettista Chris Botti.
Gli artisti, riuniti tutti assieme per la prima volta sullo stesso palco, si alterneranno sulla scena duettando con il tenore italiano di fronte ad un pubblico di 50.000 persone per un concerto che, date le premesse, rimarrà inscritto tra le cronache della musica live. I biglietti, in distribuzione gratuita, sono scomparsi nel giro di pochi minuti sia sul web che nei 5 punti vendita disponibili.
Il concerto, sponsorizzato da Barilla e prodotto da Sugar, è il primo progetto discografico live per Bocelli che sarà accompagnano nella serata dalla New York Philarmonic Orchestra diretta da Alan Gilbert e dal Westminster Symphonic Choir diretto da Joe Miller.
Inoltre, per gli sfortunati che non sono riusciti ad accaparrarsi gli ultimi biglietti, il concerto sarà trasmesso negli Stati Uniti dal canale pubblico Wnet. L’Italia, anche quando si tratta di “compaesani” fatica a smentirsi: dovremo infatti attendere l’8 dicembre per vedere lo spettacolo in chiaro su rai 2.
Per chi proprio non riesce ad attendere l’attesa si fa più breve: è prevista a novembre l’uscita di un cd e dvd, prodotto da Sugar, col titolo Bocelli Live in Central Park, in distribuzione mondiale in oltre 70 paesi.
Musiche da sogno, un titolo che da solo fa venire i brividi e tanta invidia per chi il 15 settembre sarà testimone del concerto.
Ma leggiamo quello che i protagonisti hanno da dire sulla serata:
Bocelli, parlando dell’attesa e dei preparativi: “il count down è iniziato e con esso, tutte le procedure necessarie ad esorcizzare l’attesa di un concerto come quello che si sta per tenere nel cuore di New York! Le mie giornate da ora in poi saranno caratterizzate da ore di studio e prove sempre più frequenti. Sarà davvero una notte essenzialmente italiana in una metropoli in cui tanti italiani hanno vissuto tutta la loro vita, lontani dal loro paese d’origine, per lavorare, crescere e lasciare un buon ricordo di sè, esattamente come tuta la famiglia Barilla ed io stiamo provando a fare”.
Dal canto suo il Presidente del Gruppo Barilla, Guido Barilla, ha affermato: “Sarà una grande festa per tutti coloro che amano la musica, ma anche una grande occasione per dimostrare ancora una volta quanto l’autentica eccellenza italiana possa essere un volàno per valorizzare il meglio del nostro Paese nel mondo”. (…)
“Quando abbiamo avuto l’opportunità di unire le nostre energie e sponsorizzare il concerto di un grande artista come Andrea, non abbiamo avuto dubbi. Bocelli e la sua voce rappresentano l’eccellenza musicale italiana”.
Roma, 10 dicembre 2011 - Andrea Bocelli è tornato ad esibirsi a Hollywood e, come ogni volta che accade, Hollywood ha risposto con entusiasmo. Anche ieri sera, in una sala del Beverly Hilton Hotel, l’artista italiano tra i più amati e conosciuti oltreoceano è stato applaudito da una platea entusiasta, dalla prima canzone, 'L’Ave Maria' di Schubert, all’ultima, 'Con te partirò', riunitasi per un concerto di beneficenza allo scopo di raccogliere fondi per la Andrea Bocelli Foundation. Un progetto che sta molto a cuore al cantante e che segue le orme di quello ideato da Luciano Pavarotti e dei suoi ‘Friends’. Musica, arte e passione al servizio dei più sfortunati, dei piu’ deboli, di chi, in particolare, come Bocelli non puo’ vedere il mondo con i propri occhi. La nuova fondazione opererà attraverso il ‘Programma Sfide’ realizzato in partenariato con il MIT Massachusetts Institute of Technology. La Fondazione lavorerà con un gruppo di sette giovani scienziati per un progetto cui ha dato impulso lo stesso Bocelli e che ha l’ambizioso obiettivo di fornire ai non vedenti uno strumento che permetta loro di muoversi liberamente nello spazio circostante. E il ‘Programma Break the Barriers’, che ha come obiettivo il sostegno e la promozione di progetti che aiutino le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, dove condizioni di povertà, malattie, malnutrizione e complesse situazioni sociali invalidano o riducono le aspettative di vita. Il concerto ha visto anche la partecipazione di alcuni ospiti: David Foster, Heather Headley, Anna Maria Martinez e Carlo Bernini. L’evento benefico, sponsorizzato da Girard-Perregaux, è stato preceduto dall’inaugurazione, ieri sera della mostra dedicata a Bocelli al Grammy Museum di Los Angeles.
Non so se Andrea Bocelli sia l'artista italiano più famoso in assoluto nel mondo, di sicuro i 70 milioni di album venduti nel mondo ne fanno un candidato plausibile e dimostrano la grandezza di questo tenore, troppo spesso criticato, soprattutto dal mondo della musica classica.
La sua carriera è così ricca di successi e riconoscimenti che non basterebbe un libro per raccontarli tutti e a ripensarci chi l'avrebbe mai detto che il giovane tenore che duettava con Zucchero ai tempi di Miserere e che vinse subito dopo la categoria giovani a Sanremo con Il mare calmo della sera, sarebbe diventato una stella lucente del panorama internazionale?
Successo assolutamente meritato, per quest'artista incredibile, capace di passare con disinvoltura dalla lirica al pop, grazie ad una voce meravigliosa in grado di incantare. L'occasione per parlare di Andrea Bocelli in queste feste natalizie, viene dall'uscita del suo nuovo album live Concerto: One night in Central Park, resoconto esaustivo dell'evento gratuito che il nostro connazionale ha firmato il 15 settembre di quest'anno a New York davanti a più di 70000 persone. Un concerto maestoso che ha visto come ospiti altri big come Celine Dion o Tony Bennett, pronti a duettare con l'amico Andrea. Una scaletta molto varia, una miscela molto assortita di brani dal mondo della classica, dai successi dell'artista e anche da qualche tributo a celebri brani.
Il primo singolo estratto fa parte proprio di quest'ultima categoria e si tratta di More (Ti guarderò nel cuore), brano scritto nel lontano 1962 da Riz Ortolani e Nino Oliviero come tema per il film documentario entrato nella storia Mondo cane, brano che ottenne una nomination all'Oscar l'anno seguente e ripreso in seguito da numerosi artisti nel corso degli anni. In origine More era un brano strumentale e intitolato appunto Ti guarderò nel cuore, le parole furono aggiunte in seguito, prima in italiano e poi adattate anche in inglese.
La versione di Andrea Bocelli a Central Park è sicuramente una delle migliori, grazie anche alla collaborazione di Chris Botti alla tromba e David Foster al piano che insieme alla voce del tenore italiano danno un tocco quasi magico ad un brano senza tempo. Un'interpretazione quasi ammiccante ai migliori crooner, offrono un lato artistico non molto conosciuto di Bocelli, interprete di assoluta classe.
Il concerto è stato trasmesso qualche giorno fa da Raidue e Skyuno proporrà uno speciale ancora più ricco, ma per rivivere le emozioni del 15 settembre, questo album, con tanto di dvd annesso, è la soluzione migliore. Una strenna natalizia di sicuro successo.
Il cantante italiano, nel corso di un tour americano, ha dedicato alla regina del soul una commossa versione di Amazing Grace.
La morte improvvisa, a soli 48 anni, di Whitney Houston non ha lasciato indifferente proprio nessuno nel mondo della musica. Neppure Andrea Bocelli, che apparentemente figlio di un universo musicale molto lontano all’artista, ha deciso di dedicare un tributo alla regina del soul. Impegnato in un tour americano, calcando il palco ad Orlando, in Florida, Bocelli ha dedicato qualche attimo al ricordo della cantante:” Ieri abbiamo perso una delle più grandi voci del nostro tempo. Vorrei dedicare il prossimo brano, una bellissima preghiera, a Whitney Houston”, sono state le sue parole. Dopodiché, il tenore ha intonato l’inno Amazing Grace, accolto dal pubblico con una commossa standing ovation. Al termine del tour americano, nuovi impegni aspettano il cantante: Andrea Bocelli debutterà infatti il 24 di febbraio nel ruolo di Romeo, in Roméo et Juliette, al teatro Carlo Felice di Genova.
Bocelli, una cena che vale 1,4 milioni di dollari La cifra record è stata battuta all'asta per beneficenza
Milano, 7 apr. (TMNews) - Un milione e quattrocentomila dollari per una cena con Andrea Bocelli e un soggiorno nella sua Toscana. E' la cifra record battuta all'asta in occasione della serata benefica organizzata da Muhammad Alì per il "Muhammad Ali Parkinson Center", a Phoenix, in Arizona. Andrea Bocelli, che lo scorso dicembre a Los Angeles ha inaugurato l'"Andrea Bocelli Foundation" per aiutare le persone in difficoltà a causa condizioni di povertà e emarginazione sociale, di malattie e disabilità, è da sempre un sostenitore di molte iniziative di beneficenza, tra cui proprio quella dell'ex pugile.
La somma milionaria versata da un anonimo partecipante, è stata la cifra più alta battuta nel corso dell'asta dove, per una cena al Reba McEntire di Beverly Hills con Tom Hanks e Rita Wilson, tre offerenti hanno pagato 600 mila dollari ciascuno. Il ricavato totale della serata ammonta a 9,1 milioni dollari che andranno appunto a beneficio del "Muhammad Ali Parkinson Center" al "Barrow Neurological Institute" di Phoenix, e di molti altri enti di beneficenza.
Il prossimo luglio la Fondazione Andrea Bocelli, di cui il tenore è unico fondatore, presenterà inoltre i risultati del primo progetto sostenuto e realizzato in cooperazione con il "MIT Massachusetts Institute of Technology", l'Università celebre per l'innovazione tecnologica. L'obiettivo del progetto voluto da Bocelli è di riuscire a fornire a tutti i non vedenti uno strumento in grado di abbattere le barriere che impediscono di muoversi liberamente nello spazio circostante.
Da giovane aveva ritrosia verso i bambini. Per questo, quando è nato il suo, ha avuto paura: “di non volergli bene, che fosse un ostacolo”. Poi, prendendolo in braccio, ha capito che “quel piccolo involtino era la cosa più importante”. Ora, con due figli già adolescenti, è diventato papà per la terza volta. Di una femmina. La prima. Lui che “senza le donne il mondo sarebbe una tragedia
di Federica Furino - foto Giovanni De Sandre
I primi a manifestarsi sono Chopin e Saetta: il poliziotto buono e quello cattivo in versione canina, un labrador e un meticcetto spettinato con potere di abbaio inversamente proporzionale alle dimensioni. Chopin si avvicina per ricevere la grattata di ordinanza, Saetta fa il feroce. "Quello da guardia è lui", avverte il signore gentile che mi guida nel cortile di casa Bocelli. Se è vero che quando una persona non piace al tuo cane non piace neppure a te, c’è il cinquanta per cento delle possibilità di far colpo sul resto della famiglia, tutta attorno a un tavolo da giardino nel fresco di una mattinata versiliese di fine maggio. Nell’ordine: Virginia, l’ultima arrivata, che si gode il suo favoloso mondo di bambina di due mesi dal materassino della culla; Veronica, mamma di Virginia e compagna di Andrea, nonché sua manager, bella e sorridente, e poi Andrea. In versione domestica: pantaloni e polo blu, barba di un giorno. Tutti reduci da un weekend di festa e di famiglia per il battesimo della bimba (le foto in queste pagine, un’esclusiva i cui proventi sono andati a NPH Italia per il reparto di Neonatologia dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien in Haiti, così come le bomboniere): terza figlia di cotanto padre (Amos, padrino della piccola, e Matteo, nati dal matrimonio con la ex moglie Enrica, sono adolescenti), ma soprattutto prima femmina. Suprema legge del contrappasso paterno, come tutte le figlie femmine. "E io sono anche geloso". Un guaio. La figlia femmina è un altro mondo.
Lei che padre è? Apprensivo, attento, presentissimo.
Come riesce a godersi anche i figli? Quando sono a casa il mio tempo è dedicato a loro. E quando sono fuori, recuperiamo via mail, telefono e skype. Li ho abituati fin da bambini.
Funziona pure ora che sono adolescenti? Un vecchio saggio diceva che i ragazzi chiudono le orecchie sulle parole ma gli occhi ce li hanno aperti. Mi adeguo e cerco di essere, per loro, un modello da seguire Poi abbiamo i nostri spazi familiari, come il pranzo e la cena, o certi dopocena in cui ci si confronta. E non da amici. Da genitori e figli. Mai dire mai nella vita, ma Matteo e Amos hanno 14 e 17 anni e con loro ho un rapporto che fila liscio. Non ci sono mai scontri.
Ora è arrivata la bimba. Un altro mondo, lo ripeto. Lei e Veronica state insieme da dieci. Perché un figlio proprio ora? In realtà abbiamo sempre avuto due bambini: i miei due. Veronica li ha adottati spiritualmente, aiutandomi nell'impresa titanica di educarli. Quindi i figli non ci sono mancati. Poi è arrivata un'esigenza, soprattutto sua, di essere madre. Cosa a cui non si sfugge. La legge del Dna? Mi viene in mente quello che Nietsche fa dire da Zarathustra, e cioè che la donna è un enigma la cui soluzione si chiama gravidanza. È vero. L'uomo che parte ha? È uno strumento, e ama essere tale. Perché all'uomo piace essere usato dalla donna. Sono regole brutali ma vere. L'uomo non nasce padre. Si scopre padre più avanti. A lei quando è successo? Io da giovane ho avuto una certa ritrosia verso i bambini, mi davano quasi un po' fastidio. La prima reazione che ho avuto quando è nato Amos, è stata la paura: paura di non volergli bene, paura che diventasse un ostacolo. E invece, appena l'ho preso in braccio, ho capito che quel piccolo involtino di carne era la cosa più importante della mia vita.
Ora, a cinquant'anni, ricomincia da capo. Nessun timore? No. Amos e Matteo sono pazzi della piccola: colmeranno le lacune che io avrò quando lei arriverà a diciotto, vent'anni.
La paternità migliora invecchiando. È vero, si dice così, quindi, chissà? Probabilmente nel futuro avrò anche più tempo da dedicare a Virginia. Rivoluzioni in vista? No. Continuerò a fare il mio lavoro al meglio. Ma quando la voce mi presenterà il conto e capirò che i miei dischi e i miei concerti non saranno più quelli che voglio siano, mi ritirerò.
Come si passa da una dimensione pubblica a quella privata? Io mi sento più a mio agio al battesimo di mia figlia, circondato dai miei amici di sempre, che a cantare al Central Park davanti a 70 mila persone. Un concerto come quello è il massimo che chi fa il mio mestiere possa aspettarsi dalla carriera. Ma è un fatto eccezionale, che al limite capita una volta nella vita. E come tale va trattato. La normalità è la famiglia.
Ricorda quando cantava nei piano bar? Come fosse ieri. Cantavo per passione e non avevo la pressione psicologica che ho oggi. La passione ce l'ho ancora, ma il pubblico paga un sacco di soldi per venire ai miei concerti. È inevitabile sentire la responsabilità.
Per questo nel 1998 scriveva: «Ho l'impressione sgradevolissima di essere diventato una macchina da soldi»? Mi dava fastidio essere al centro di tanti attriti, tanti litigi tra parti avverse negli interessi. Mi ci sono abituato, ma di mio resto uno che cerca di seminare pace.
Si lamentava anche della solitudine nella stanza l'albergo. La sente ancora? Ora meno. L'uomo è un animale che si abitua a tutto. È talmente mostruoso in questa sua capacità, che si abitua anche alle condizioni più dolorose. Per me, i camerini, le camere d'albergo, gli studi televisivi erano delle prigioni. Ho dovuto trovare il mio modo di vivere dentro questi spazi, fatto di computer, musica, libri. Paradossalmente, ora a volte mi manca.
Parlando della sua fondazione ha detto: «Anche io da ragazzo ho conosciuto la condizione del bisogno, ho chiesto aiuto e soccorso». Come si convive con la condizione del bisogno? Bene, se hai il carattere adatto. Devi imparare ad accettarti, così come sei. Sembra un luogo comune, ma un conto è pensarlo, un conto è farlo. Se si guarda attorno, si accorgerà che sono poche le ragazzine o i ragazzini che ci riescono. Il segreto, quello che cerco di spiegare ai miei figli, è che non bisogna per forza fare quello che si ama, per essere felici. Bisogna piuttosto amare quello che si fa. È l'educazione che fa la differenza.
La sua com'è stata? Mi hanno insegnato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Io ci ho creduto e ho continuato a pensarla così. La vita è sempre un dono: merita di essere vissuta sempre.
Che cosa sono state le donne per lei? Un capitolo fondamentale. Perché confesso, senza pudori, di avere una natura estremamente passionale. Rientro in quella categoria di uomini che sentono l'attrazione fatale verso il gentil sesso. Senza scadere, mi auguro, in quelle forme patetiche di disperazione gonnellara, che fa di un uomo un quaquaraquà. Ma per me il mondo senza le donne sarebbe una tragedia. Noiosissimo.
È romantico? Come nella musica, nella vita c'è il rubato, c_è nella vita.
L'incalcolabile, l'imprevedibile. L'amore sfugge al controllo? Totalmente. L'amore è il grido della specie, come diceva Schopenhauer. Basta accettarlo come fatto in sé. Quando ha capito che Veronica era la donna della vita? Con il tempo. E lo capisco ancora oggi, giorno per giorno. Anche perché io, nella vita, mi sono innamorato, in media una volta al giorno, e ogni volta ho pensato per un attimo che quella fosse la persona giusta. Invece è solo il tempo che può dirlo. Con Veronica, alla resa dei conti, è stato così. Perché con lei è stato diverso? Mi piace pensare che sia per quello che ha detto il suo babbo: "L'incontro tra voi due è stato un po' come un incontro di anime". Molto complementari e al tempo stesso molto simili. Non ci sovrapponiamo. Abbiamo degli spazi nostri che rispettiamo. Come diceva Gozzano: donna mistero senza fine bello.
Che cos'è la voce per Andrea Bocelli? Croce e delizia. Delizia è quando la mattina mi alzo e la voce è perfetta e magari non ho neanche da cantare. Croce è quando la sera ho una prima o un concerto importante, e la voce non c'è. E questa è una cosa ricorrente. L'umore quanto influisce? Molto. Ma ancora di più influisce la condotta di vita. Se voglio tutelare la mia voce devo vivere come un’atleta: mangiare sano, non bere, non fumare. E poi ho sofferto di allergie.
Per le allergie volevano proibirle il cavallo. L'hanno fatto spesso
A questo proposito nel suo libro scrive che la vita l'aveva abituato alle rinunce. Ho evitato di cavalcare per molto tempo. Poi un giorno mi sono ricomprato un cavallo e dopo poco erano quattro. Che cosa sono le rinunce per lei?
La rinuncia è essenzialmente un momento di crescita, perché ti rafforza. Devi solo capire fino che punto hai voglia di rafforzarti. La rinuncia che le è pesata di più? Ogni rinuncia pesa nel momento in cui la fai, poi alla lunga te ne dimentichi. In generale, la più grande per me è stata rinunciare alla libertà. Andare dove vuoi, poter fare quello che ti va, cambiare programma.
Che cosa toglie la libertà? Innanzitutto i limiti personali. Poi ci sono quelli che vengono dall'esterno. Per esempio l'Italia finge di essere un paese libero ma non lo è. L'unica libertà che ci è rimasta è andare a mettere una scheda dentro un'urna. Dove voti per un impegno che puntualmente viene disatteso.
Lei vota? Quasi sempre. Ma mi sento assolutamente disgustato da quello che succede. Io ho creduto nella politica da ragazzo, ho studiato Legge, ho dato esami di Economia politica, non mi sono fatto mancare nulla da questo punto di vista. Ma ora ho smesso di crederci.
Quando? Quando ho visto scricchiolare la democrazia. Quando si ammala, curarla è difficile. All'inizio bastano iniezioni di antibiotici, poi alla lunga i batteri diventano resistenti. Il governo tecnico è un antibiotico? È senza dubbio un antibiotico; non so se buono o perfettamente inutile; forse è un male necessario.
Lei, che è spesso all'estero, si vergogna mai di essere italiano? No. Mai. Parlare male dell'Italia è facile. Perché un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Di italiani che si comportano male ce ne sono tanti. Ma sono gli alberi che cadono. Della foresta che cresce, non parla nessuno.
Che effetto le fa pensare che una cena con lei è stata battuta all'asta per beneficenza a un milione e quattrocentomila dollari. È talmente ridicolo e inconcepibile che preferisco non pensarci.
Però alla beneficenza dedica un bel po' di energie. Ha anche dato vita a una sua fondazione, la Fondazione Andrea Bocelli. Chi glielo fa fare? Immagini di stare a un tavolo con venti persone: tutti hanno un piatto davanti ma solo il suo è pieno. La cena sarebbe tristissima e indigesta, no?
La beneficenza per molte persone note è anche un balsamo per l'immagine. Quella è carità e la fai quasi per pulirti la coscienza. La beneficenza è un'altra cosa. Stare dalla parte del prossimo quando è in difficoltà, è una manifestazione di intelligenza. Se te non stai dalla parte del prossimo, il prossimo diventerà prima o poi un problema.
Che cosa intende fare con la sua fondazione? Qualcosa contro la povertà. E poi, finanziare anche alcuni progetti di ricerca. Faccio molti sogni: spero di realizzarne alcuni.
Le piace sognare? Nella mia vita no. Il sognatore per me è quello che sta con le mani in mano e gli occhi al cielo aspettando la manna. Io cerco di pianificare progetti. Poi se non riesco a realizzarli tutti, non importa. Qualcosa l'avrò comunque combinato.
Che genere di progetti? A breve scadenza. A me fa paura chi pensa più in là delle 24 ore. Io ho un'intelligenza pratica. Anche a scuola, quando ho avuto risultati brillanti, erano sempre legati a uno studio matto e disperatissimo. Non sarei mai stato un grande teorico. Mi concentro sui problemi di tutti i giorni. UN AIUTO PER I BAMBINI IN DIFFICOLTA' I proventi del servizio pubblicato in queste pagine, e realizzato al battesimo di Virginia, sono andati a NPH Italia per il reparto di Neonatologia dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien in Haiti, così come le bomboniere. Ai bambini ospiti, invece, è stato donato il “Chicco della Felicità”, medaglietta nata dalla collaborazione tra Chicco e Ai.Bi. per promuovere le adozione “speciali” di quei bimbi che - portatori di handicap fisici o psichici, o già grandi - hanno più difficoltà nel trovare una famiglia.
Andrea Bocelli, Passione: duetti con Jennifer Lopez, Nelly Furtado e... Edith Piaf
Pubblicato da Alberto Graziola soundsblog.it
Update: Mentre si avvicina la data di uscita di Passione, aumentano le informazioni sul nuovo album che conterranno duetti interessanti e inaspettati. Ci saranno diciotto pezzi cantati in sei lingue diverse (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e napoletano). Nel disco c’è la collaborazione con il produttore David Foster, Jennifer Lopez (in “Quizas quizas quizas”), Nelly Furtado (con “Corcovado”) e quello, straordinario, con l’indimenticabile Edith Piaf grazie ad una tecnica che ha permesso un duetto postumo sulle note di “La vie en rose” (”il vero colpo di scena del disco. È come se lei fosse tornata con noi per qualche minuto dopo averci lasciato cinquant’anni fa”). Così lo stesso Bocelli ha descritto il suo prossimo lavoro: “Passione è amore ad alta temperatura. La parola che intitola l’album porta con sé, frugando tra le pieghe semantiche del termine, il significato di rovente slancio amoroso, dolce tormento sensuale, potente trasporto sentimentale. Seppure conscio che, per abbracciare in musica tutta la gamma di sfumature che un vero amore può contenere, non basterebbe probabilmente l’intera produzione melodica esistente al mondo, devo ammettere che nell’album abbiamo voluto coprire uno spettro di tonalità, il più ampio possibile, di quel misterioso e meraviglioso caleidoscopio che sovrintende il concetto dell’amore, somma di cuore, spirito e sensi” Andrea Bocelli, il nuovo album Passione esce il 29 gennaio 2013
Andrea Bocelli sta per tornare con un nuovo album di inediti, previsto per il prossimo 29 gennaio 2013. Una pubblicazione che segue due Lp di grande successo mondiale, uno datato 2009 e uno 2011. Tre anni fa, infatti, Bocelli aveva reinterpretato classici natalizi nel suo “My Christmas” -con classici come “Santa Claus Is Coming To Town” e “Silent Night”- e aveva avuto un grande riscontro in tutto il mondo. Ad esempio, in Italia, è il quarto album più venduto di quell’anno.
Successivamente, nel 2011, è stata la volta di “One Night in Central Park“, con una versione comprendente solo l’Lp oppure un cd con 17 tracce ed un dvd con 25 brani. Un concerto accompagnato dalla ‘“New York Philharmonic Orchestra” e con la partecipazione di grandi nomi come Celine Dion e Tony Bennett. Ma torniamo al nuovo album di cui si sa anche il titolo: Passione e di cui potete vedere la cover in apertura post. Si prospetta un disco con collaborazioni importanti come quella con David Foster che ha già lavorato con Bocelli nel 2006 per “Amore”. L’album è descritto come “un nuovo progetto che vuol essere un omaggio straordinario al sentimento”. Da qui il titolo, Passione. Pochi mesi fa, a settembre, a Bocelli, era stato consegnato un premio ai The Classic BRIT Awards 2012 per i vent’anni di carriera