Raoul Bova

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    Raul Bova e i suoi primi 40 anni da eroe dei set
    L'attore sta girando 'Ultimo 4' e presto tornera' sul set del sequel di 'Immaturi'
    11 agosto 2011


    Raul Bova compie 40 anni



    di Alessandra Magliaro

    ROMA - Sta girando Ultimo 4, andrà a fine agosto in Grecia per girare a grande richiesta il nuovo Immaturi il viaggio, tornerà in acqua per Come un delfino dopo il successo su Canale 5 della scorsa stagione. Raoul Bova per il suo compleanno, 40 anni tondi il 14 agosto, più che altro sogna un weekend di riposo, di un giorno poco più che qualunque da passare in relax in famiglia, in campagna vicino Roma. L'attore, che quest'anno ha centrato vari successi tra cui la commedia cult Nessuno di può giudicare di Massimiliano Bruno in cui da supercoatto fa innamorare Paola Cortellesi escort per necessità e la fiction Come un delfino oltre 7 milioni di media su Canale 5, tra le più viste della stagione, ha decisamente un'estate di superlavoro. Per tornare ad uno dei ruoli cui è più legato, Ultimo, che gli ha dato popolarità, credibilità e soprattutto gli ha fatto fare un incontro che gli ha cambiato la vita, quello con Sergio De Caprio, il capitano dei Ros che nel '93 riusci' a catturare Totò Riina, ha dovuto rinunciare ad un film per il cinema cui teneva molto. Le date non si sono potute incastrare e così per Bova niente gangster movie in Francia con la regia di Michele Placido, Le Guetter (Il cecchino) con Mathieu Kassovitz e Daniel Auteil, nonostante preparazione e prove costumi. La parte è così andata ad un altro bello, Luca Argentero. Ma per Ultimo va bene. Si intitola Ultimo 4 L'occhio del falco, con la regia di Michele Soavi, lo stesso dei precedenti due (La sfida e L'infiltrato, mentre il primo, del '98 e' di Stefano Reali) e con la sceneggiatura dello stesso regista con Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Mizio Curcio e Andrea Nobile). Bova torna a interpretare dopo 7 anni dalla terza serie per raccontare quello che è accaduto dopo, quando Ultimo, che la mafia ha condannato a morte, viene spostato al Noe, il nucleo operativo ecologico. Dall'incontro con De Caprio ormai molti anni fa è sbocciata una vocazione sociale ad aiutare gli altri che caratterizza da anni vita e lavoro di Bova, uno che poteva fare solo il bello e invece ha scelto l'impegno, ha ideato la onlus Fondazione Coloriamo i sogni per promuovere la 'cultura della giustizia', ha aperto con Capitano Ultimo una casa famiglia al Parco della Mistica a Roma ed è ambasciatore di buona volontà della Fao. E con la società Sanmarco (fondata con la moglie Chiara Giordano) ha prodotto da Sbirri premiato con il Nastro d'argento 2009 al corto contro la pena di morte '15 seconds', da Io l'altro a Come un delfino. Campione italiano dei 100 dorso a 16 anni, scelto a 20 anni dal regista (diventato suo grande amico) Stefano Reali per Una storia italiana, ispirato alle glorie sportive degli Abbagnale, Bova festeggia insieme 40 anni e 20 di cinema.
     
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    Raoul Bova quasi nudo come un dio greco a Paros


    Pantaloncini cappellino e petto nudo, Bova si conferma un sex symbol anche fuori dal set




    Raoul Bova è il futuro Sean Connery? A giudicare da queste foto paparazzate dal settimanale Diva e Donna sembrerebbe proprio di si, perché anche lui come il famoso 007 invecchiando diventa più affascinante e a 40anni l’attore italiano è senza dubbio più bello che mai.

    Per non parlare del suo fisico scultoreo. Bicipiti in bella mostra, pantaloncini attillati e cuffie nelle orecchie. Quale sarà la colonna sonora del suo allenamento quotidiano?

    Raoul Bova in questi giorni è sull’isola di Paros, nell’arcipelago delle Cicladi in Grecia per una vacanza di relax, ma presto lo vedremo sul grande schermo come interprete nel film di Michele Placido “Le guetteur”.

    In attesa di vederlo al cinema non ci resta che ammirare Roul Bova bello come una statua greca nelle foto tratte da Diva e Donna.



    Edited by gheagabry1 - 9/9/2018, 17:39
     
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    Raoul Bova News: essere bello non è tutto, anzi, talvolta ostacola…

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    E anche il nostro meraviglioso Raoul Bova ha scoperto l’acqua calda! Doveva forse arrivare lui a dirci che la bellezza non è tutto a questo mondo? Ceeerto! Specie nell’ambito del cinema e dello spettacolo, vero? Dove tutti fanno sempre e solo parte di due categorie ben definite: quella dei belli e quella di coloro che, se anche “brutti”, hanno carattere e personalità. Se poi, talvolta, accade che qualcuno possieda entrambe queste qualità, tanto meglio, ma che al giorno d’oggi, nella società ultra materialista e superficiale in cui viviamo, un figaccione come Bova spunti fuori a dire che la sua avvenenza non conta poi molto e che, anzi, in più occasioni l’ha pure ostacolato non si può proprio sentire! Non che debba per forza essere un’assurdità, e per certi versi lo capiamo pure, ma lasciamo spazio a chi ha davvero bisogno di lamentarsi o di protestare contro un sistema che predilige, da secoli, uomini e donne principalmente dotati di bellezza fisica e fascino in generale, indipendentemente che abbiano un quoziente intellettivo sopra la media o la sola particella di sodio che se la viaggia fra le camere vuote del loro cervello!
    Durante un’intervista rilasciata a Visto, l’attore in questione (fra i più amati d’Italia) si è lasciato andare a confidenze che potevano pure esserci risparmiate, perchè tanto che è un bravo ragazzo, ancora umile e modesto nonostante il successo internazionale che accompagna da tempo la sua carriera, si sapeva, non è mai stato messo in discussione… E a proposito di bellezza, quella oggettiva, mi permetto anche di dire che la sua è addirittura cresciuta. Che lo ritroviamo più bello ora, a 40 anni, che quando ha iniziato nel 1992 con la miniserie tv Una Storia Italiana, o l’anno dopo nel film Piccolo Grande Amore di Carlo Vanzina, dove la recitazione lasciava assai a desiderare e nei nostri ricordi rimane solo la scena in cui lui esce dall’acqua, con in sottofondo una azzeccatissima canzone di Enya!

    Poi, per carità, va benissimo (se pensa possa servirgli) dichiarare che la sua innegabile avvenenza ha giocato un ruolo fondamentale nel suo mestiere tanto quanto non l’ha per nulla avvantaggiato in alcuni momenti… ma star lì a sottolineare il banale cliché che anche gli attori più belli del mondo possono sentirsi talvolta “emarginati” sapendo che in molti credono che dietro la bellezza esteriore ci sia il vuoto, no. Proprio no! Con tutto quello che ha fatto nella sua vita dovrebbe solo che starsene tranquillo (come probabilmente è), perchè (tolti gli esordi) ha poi lavorato sodo per dimostrare di non essere solo un bel viso con tanto di corpo scolpito dal nuoto al seguito… Tant’è che lui stesso ammette di non essersi mai posto il problema… (mah, sarà…), puntando sempre su tante altre cose che (grazie al cielo) ha ritenuto ben più importanti del suo aspetto.

    Sia chiaro al mondo, quindi (se qualcuna ancora non se la fosse data) che il nostro Raoul non è divenuto famoso SOLO per essere quel gran pezzo di marcantonio che è, bensì grazie al suo talento recitativo, alla sua tenacia, alla sua voglia di fare e di dare e a quel pizzico di fortuna che non fa mai male…!

     
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    RAOUL BOVA protagonista del cortometraggio «Graffiti», in onda su La 5

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    È tutta dedicata a Raoul Bova la programmazione di questa sera su La5. Si comincia alle 21.10 con «Sbirri», il docudrama del 2009 girato dall’attore romano insieme agli agenti dell’Antidroga di Milano. Poi, alle 23.30, va in onda in prima visione tv «Graffiti», cortometraggio promosso da Mediafriends e diretto da Alexis Sweet, che aveva già lavorato con Bova in «Intelligence».
    Il breve film (nove minuti in tutto) racconta con un linguaggio veloce, tipico dei video musicali, la voglia di giustizia e legalità dei ragazzi.
    Presentato in anteprima alla Triennale di Milano all’inaugurazione della mostra «Il mondo che vorrei», «Graffiti» è prodotto dalla Sanmarco di Raoul Bova e sua moglie Chiara Giordano. Il soggetto è dello stesso Bova, che ne firma anche la sceneggiatura con Paola Boschi.
    Raoul e Chiara, da sempre attivi nel sociale, spiegano così il loro impegno: «La nostra visione della realtà è basata su una società più giusta e solidale, nella quale tutti possano godere di pari opportunità e non vi siano né esclusi né emarginati. Una società in cui non ci siano differenze e pregiudizi, dove quello che esprimiamo non è altro che il frutto di ciò che siamo».

     
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    RAOUL BOVA IN COPERTINA: «PRIMA DI COME UN DELFINO MI ERO SEMPRE SENTITO UN PERDENTE»

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    Il protagonista della nuova cover di Sorrisi è Raoul Bova, attore e produttore della fiction «Come un delfino», il cui sequel è atteso nel corso della prossima stagione televisiva.
    In un’intervista esclusiva rilasciata alla nostra Cinzia Marongiu, Bova rivela che cosa significhi per lui aver interpretato questa fiction: «È stato come fare una seduta di psicanalisi. Questa serie ha fatto crescere una parte di me che era rimasta un po’ indietro, bloccata».
    Raoul ricorda i motivi che lo spinsero ad abbandonare il nuoto agonistico: «Non ho avuto il coraggio di vincere. Mi sono sentito sempre un perdente. Anzi un non vincente. Uno che per paura di perdere preferisce non rischiare di vincere. Con il senno di poi credo che se avessi avuto un’altra mentalità sarei potuto arrivare più in alto. Molto spesso gli atleti cercano di accontentare le persone a loro più care, l’allenatore, i genitori e scambiano l’affetto per la vittoria».

     
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    Raoul Bova è un quarantenne in crisi
    Raoul Bova presenta a Roma il film 'Buongiorno papà'



    L'attore è protagonista del film 'Buongiorno papà'

    Negli ultimi anni lo abbiamo visto in tutte le salse: dal soldato in missione di pace in Afghanistan, al giovane yuppie che si innamora di una studentessa.

    Raoul Bova adesso è invece Andrea il protagonista di Buongiorno Papà.

    La pellicola, in uscita nelle sale cinematografiche il 14 marzo, è diretta da Edoardo Leo, che ricopre il doppio ruolo di attore e regista.

    Nel film Bova è uno sciupafemmine che si appresta a compiere quarant'anni e che si vede piombare in casa una diciassettenne che dice di essere sua figlia insieme allo stravagante nonno, interpretato da Marco Giallini.

    'E' un film divertente che parla della famiglia in modo leggero e che riesce a raccontate concetti importanti' ha detto il bel Raoul presentando il lungometraggio a Roma.

    In attesa di sapere che fine farà la famiglia di Raoul Bova sul grande schemo, possiamo dire che certamente l'attore vuole tenersi stretto il suo di desco familiare.

    Bova è sposato con la storica fidanzata Chiara Giordano. La coppia ha due figli: Alessandro Leon di 14 anni e Francesco, di 12.

    'Sono loro i miei critici più feroci - scerza l'attore - spero che divertano a vedere questo film'.



    Edited by gheagabry1 - 9/9/2018, 17:41
     
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    Raoul Bova ricoverato e operato d’urgenza

    L'attore è stato ricoverato d'urgenza per un malore giunto durante le riprese tra Roma e lo Stelvioper il prossimo film di Fausto Brizzi. La notizia, fatta circolare da Corriere.it non è stata smentita né confermata dalla famiglia.
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    Ricoverato d’urgenza Raoul Bova, in gravi condizioni per un malore. E’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico e, attualmente, lesue condizioni paiono leggermente migliorate. Le condizioni critiche lo hanno costretto tempestivamente ad assentarsi dal set tra Roma e lo Stelvio, dove in questi giorni sta prendendo parte alle riprese del prossimo film natalizio diretto da Fausto Brizzi, dal titolo “Indovina chi viene a cena”. La notizia arriva da Corriere.it, ma al momento nessuna dichiarazione, smentita o conferma, è giunta dallo staff dell’attore o dalla sua famiglia.

    Aggiornamento 22.00 – Secondo quanto riportato dal portavoce dell’attore, la presunta notizia secondo la quale Raoul Bova sarebbe stato colto da un malore che avrebbe comportato un conseguente intervento chirurgico d’urgenza, non verrebbe confermato: “Bova non intende rilasciare dichiarazioni su questo tipo di notizie“. Ciò che pare certo è che l’attore si sia effettivamente allontanato dal set dove stava girando il film, il che non consisterebbe ugualmente in una conferma.


    http://gossip.fanpage.it
     
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    Raoul Bova si separa da Chiara Giordano?


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    di Maris Matteucci - 18 settembre 2013

    Le voci di separazione tra Raoul Bova e Chiara Giordano si fanno sempre più insistenti anche se noi di spettegola facciamo fatica a credere che una delle coppie più solide del mondo dello spettacolo stia per dirsi addio. La notizia di una crisi tra Raoul Bova e la moglie Chiara Giordano era stata data in anteprima da Mattino 5 qualche giorno fa, ma nelle ultime ore si sta facendo sempre più forte.

    A Mattino 5, in un servizio nel quale si parlava di separazione eccellenti (tra le quali per esempio quella tra Monica Bellucci e Vincent Cassel), si citavano anche Raoul Bova e Chiara Giordano. Al rientro in studio la conduttrice Federica Panicucci cadeva dalle nuvole e si affrettava a dissociarsi da quanto affermato nel servizio ed anche Silvana Giacobini, nota giornalista di cronaca rosa, affermava di non saperne niente.

    Le voci di separazione tra Raoul Bova e Chiara Giordano però continuano a fare capolino e si tratta delle prima volta in quindici anni di unione. Quello tra l’attore e la moglie era un matrimonio solidissimo, con lei sempre molto defilata nonostante la grande popolarità del marito. Due figli, Alessandro e Francesco, 13 e 11 anni, e una vita insieme impegnata a fare beneficienza con Chiara Giordano in prima linea.

    Eppure negli ultimi mesi le cose sembrerebbero essere precipitate se è vero che c’è chi dà per certa la rottura tra i due sposi. Come se non bastasse anche il settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, esce oggi in edicola con il nuovo numero e alimenta il chiacchiericcio circa una possibile rottura tra i due. Rottura che la diretta interessata (ovvero Chiara Giordano) non conferma né smentisce, non chiarendo però troppo la situazione.

    Per il momento nemmeno Raoul Bova interviene a smentire le voci che lo riguardano ma la cosa non ci stupisce visto che l’attore romano si è sempre dimostrato una persona piuttosto riservata. Per cui da che parte starà la verità?

    Photo Credits | Getty Images


    Fonte:www.spettegola.com
     
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    Raoul Bova, prima uscita da single


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    Raoul Bova e Vanessa Incotrada al Roma Fiction Fest 2013

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    Raoul Bova e Vanessa Incotrada sul pink carpet capitolino

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    Raoul Bova e Vanessa Incotrada posano per 'Angeli - Una Storia D'amore'

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    Ancora nella bufera della separazione con la moglie Raoul Bova non sorride ai fotografi

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    Polemiche e voci sulla sua omosessualità Raoul Bova non ha rilasciato dichiarazioni

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    Foto di gruppo

    Foto: M.Cartelli © Gossip.it


    Le voci nell'aria raccontano di separazione imminente con Chiara Giordano. Raoul Bova ora sarebbe molto vicino al suo migliore amico, Marco Proietti, 50 anni, anche allenatore dell'attore. Raoul non commenta, rimane in silenzio e lascia che i gossip lo travolgano. Preferisce brillare sotto i riflettori sul pink carpet del Roma Fiction Fest 2013 al fianco di Vanessa Incontrada. I due hanno presentato "Angeli - Una storia d'amore", fiction che andrà in onda prossimamente su Canale 5. Bova non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla vita privata. Il momento è duro, ma si va avanti. In passerella pure altri volti noti tra cui Ugo Pagliai, Antonio Catania, Lunetta Savino.

    Fonte:www.gossip.it
     
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    Bova: "Vivo una storia serena e non c'entra con la fine del mio matrimonio"


    "Vivo una storia serena con questa ragazza, ma non deve essere il capro espiatorio per la fine del mio matrimonio", parola di Raoul Bova che prende la parola per confermare la sua love story con la giovane attrice spagnola Rocío Muñoz Morales. La dichiarazione è pubblicata dal settimanale Chi, che mostra anche le foto della nuova coppia, e conferma le indiscrezioni apparse sul magazine rosa Novella2000.


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    Bova ha conosciuto Morales nel 2011 sul set del film Immaturi - Il viaggio diretto da Paolo Genovese. E proprio due anni fa sarebbero iniziate le incomprensioni con l'ex moglie Chiara.Giordano: "Grande dispiacere per le parole di Raoul" - Dopo la separazione dall'attore, Giordano aveva scelto la linea del silenzio ma poi, in risposta all'intervista di Bova a Vanity Fair, ha deciso di raccontare la sua verità. "Ho letto con grande dispiacere le parole di Raoul nell’intervista che ha rilasciato per annunciare la nostra separazione - ha dichiarato in esclusiva con Chi -. Per sedici anni non abbiamo mai parlato dei nostri fatti privati alla stampa e lo abbiamo fatto proprio per tutelare i nostri figli. Ma qualcosa, evidentemente, è cambiato". "Abbiamo sempre protetto i nostri figli tra le mura di casa, abbiamo insegnato loro a essere onesti - ha aggiunto -. Abbiamo insegnato loro a distinguere con intelligenza la verità dalla finzione e dagli assurdi pettegolezzi


    Le incomprensioni sono incominciate due anni fa" - L'ex signora Bova ricostruisce anche le tappe che hanno portato alla fine della sua relazione con l'attore. "Le incomprensioni tra me e Raoul sono incominciate due anni fa, durante la sua lunga assenza (dovuta alle riprese del film in Grecia) - ha spiegato Giordano -. Con il tempo le cose si sono complicate. La separazione, insieme con un doveroso silenzio, sarebbe stato, secondo me, un modo importante per proteggere il nostro patrimonio affettivo. I genitori aiutano i figli a crescere con i fatti e non con le parole, ma soprattutto con l'onestà".

    Bernardini de Pace: "Raoul è indifendibile" - Nello scambio di battute a distanza tra i due ex coniugi si è inserita anche Annamaria Bernardini de Pace, celebre avvocato divorzista ma soprattutto mamma di Chiara Giordano. "Raoul? Questa volta è indifendibile", ha dichiarato sempre al settimanale Chi Bernardini de Pace.

    fonte: spettacoli.tiscali.it

    Edited by gheagabry1 - 9/9/2018, 17:41
     
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    Raoul Bova e Chiara Giordano da Chi




    Fonte:c2.iobloggo.com via gossiptv.altervista.org
     
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    VISTO - La mia crisi con Chiara non dipende da Rocio




    (da Visto)

     
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    Scusate se esisto!



    locandina


    Un film di Riccardo Milani. Con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Lunetta Savino, Cesare Bocci.


    Gioiellino comico, con attinenza alla realtà e battute gustose
    Paola Casella

    Serena Bruno proviene da un paesino abruzzese, è laureata in architettura con il massimo dei voti, ha un master e conosce molte lingue straniere. Lavora a Londra, dove il suo talento e la sua dedizione sono adeguatamente apprezzati. Ma la nostalgia di casa è tanta, e Serena decide di tornare in Italia: naturalmente a Roma non trova un impiego nemmeno lontanamente paragonabile a quello che aveva in Inghilterra, e si arrabatta facendo tre lavori ben al di sotto delle sue capacità e competenze - arredatrice presso il Paradiso della cameretta, designer di cappelle funerarie per ricchi cafoni, e cameriera in un ristorante di lusso.
    Quest'ultimo in realtà è solo l'escamotage narrativo (parecchio improbabile) per far incontrare a Serena il bellissimo Francesco, proprietario del locale, che si materializza come la visione dell'uomo ideale non solo per la prestanza ma anche per la sensibilità, le buona maniere e la delicatezza. Per farla breve, Francesco è gay, e Serena, che già aveva fatto su di lui sogni romantici, deve "accontentarsi" della sua amicizia. Fino a qui tutto bene, anche dal punto di vista cinematografico: Paola Cortellesi è perfetta nei panni del "cervello di ritorno" adorabilmente fuori luogo, Raoul Bova è "in parte" sia per avvenenza che per garbo, i tempi comici sono veloci e le svolte sufficientemente credibili (a parte il lavoro al ristorante). A questo punto la storia ha una svolta importante, che è quella di far scoprire a Serena l'esistenza del Corviale, obbrobrio urbanistico alla periferia di Roma, e di un bando del Comune per la sua riqualificazione. Dunque Serena prepara un progetto avveniristico e lo sottopone al Comune: ma lo fa usando il suo cognome, di fatto spacciandosi per un uomo.
    Ora, questa trama è abbondantemente già vista, dalla serie Remington Steele (1982-1987) alla commedia Funny Money (1996), per citare solo due titoli a cavallo fra tv e cinema. Ma il team di sceneggiatori, che comprende Paola Cortellesi, Giulia Calenda e Ivan Cotroneo, la adatta con intelligenza alla realtà italiana, creando anche un perfetto contraltare al personaggio di Serena: Michela, la "donna ombra" del boss (Ennio Fantastichini), interpretata con dolente ironia dalla sempre affidabile Lunetta Savino.
    Fin qui siamo nell'ambito del gioiellino comico, con attinenza alla realtà e battute gustose. Poi però alla trama, già di per sé ricca e complessa, si aggiunge una sottotrama che riguarda il personaggio di Francesco e che attinge a piene mani da, per citare solo due titoli, Il vizietto e Mine vaganti. Di questa sottotrama non c'era alcun bisogno, e purtroppo trascina il film in due direzioni assai nocive per la sua riuscita: lo "sbraco" farsesco e la riduzione a macchietta di un personaggio, Francesco, fino a quel momento riconoscibile e dignitoso. Sia chiaro: non è il tema dell'omosessualità in sé a decretare questa deriva, ma il modo banale e già visto in cui è trattato. Si nota sulla sceneggiatura la presenza di Cotroneo, autore di prim'ordine ma anche di incontenibile esuberanza: gradualmente la sua influenza si allarga fino a trasformare il film di Riccardo Milani, le cui cifre stilistiche sono la misura e il realismo, in un episodio di Tutti pazzi per amore (di cui troviamo qui un paio di "rifugiati") o in un Ferzan Ozpetek in sedicesimo (e la presenza di Savino e Fantastichini aumentano l'effetto citazione). Scusate se esisto! poteva essere riuscitissimo e invece "stroppia" e "svisa" perdendo centro e direzione, quando sarebbe stato necessario, registicamente e produttivamente, rimanere saldamente sul pezzo e fidarsi del ritmo comico insito nella storia principale. Quel che è più amaramente ironico è che Scusate se esisto! mette (genialmente) in ridicolo un paese molto più avanti delle sue istituzioni, e tuttavia dimostra scarsa fiducia nella capacità del pubblico di quello stesso paese di riconoscere e amare una commedia veramente innovativa.

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