Ullàlla è il settimo album di Antonello Venditti (il quinto da solista), pubblicato nel 1976.
Il disco
Tutti i testi e le musiche sono di Antonello Venditti, che ha anche curato gli arrangiamenti delle canzoni insieme ad Ivan Graziani; le edizioni musicali sono RCA/IT. Dopo il successo di Lilly Venditti decide di cambiare l'equipe di lavoro, e di registrare il nuovo disco nello studio Il Mulino, che Mogol ha allestito ad Anzano del Parco (Como): i musicisti con cui suona sono quindi i session-man dello studio, che hanno registrato nei mesi precedenti il disco Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera di Lucio Battisti; sarà lo stesso gruppo che seguirà Venditti in tour, e tra essi è da ricordare il cantautore Ivan Graziani (di cui lo stesso Venditti produrrà l'album I lupi). Una particolarità riguarda il bassista Hugh Bullen: infatti il suo nome, per un errore, non è riportato sulla copertina, e soltanto quando il disco verrà ristampato in CD verrà inserito il suo nome tra i musicisti. Per gli arrangiamenti e la direzione dell'orchestra d'archi Venditti chiama nuovamente Nicola Samale e Giuseppe Mazzucca, già collaboratori in Lilly. I tecnici del suono sono Gianni Prudente e Riccardo Pizzamiglio, quest'ultimo papà del cantautore Alessandro Bono; la foto di copertina è di Carlo Massarini. Dopo un successo di vendite come quello di Lilly è sempre difficile ripetersi, e Ullalla, pubblicato ad ottobre del 1976, non ci riesce; il disco tenta di staccarsi musicalmente dal precedente (grazie soprattutto alla presenza di Ivan Graziani), le canzoni affrontano tematiche importanti, come il compromesso storico in Nostra signora di Lourdes, o il Disastro di Seveso causato dall'Icmesa il 10 luglio del 1976 con la nube tossica di diossina nella Canzone per Seveso ma nonostante ciò le vendite sono inferiori alle aspettative. Tra gli altri brani sono da ricordare Strada, canzone sulla prostituzione, Jodi e la scimmietta, con un testo molto simbolico, Una stupida e lurida storia d'amore, dedicata a Simona Izzo, all'epoca moglie del cantautore, e Per sempre giovane, nella cui parte finale Venditti inserisce un pezzo di "Born to run" di Bruce Springsteen (ringraziandolo nelle note di copertina). Dopo questo disco lascia la RCA perché furono cambiati i missaggi senza avvisarlo. Nessuna canzone di Ullalla è stata mai proposta nei numerosi dischi dal vivo incisi dall'artista, segno che, evidentemente, questo non è uno dei suoi dischi più amati.
Tracce
LATO A
Maria Maddalena - 4:54 Nostra Signora di Lourdes (Compromessi sposi) - 2:45 Canzone per Seveso - 5:23 Una stupida e lurida storia d'amore - 3:42
LATO B
Jodi e la scimmietta - 6:31 Strada - 4:32 Per sempre giovane - 5:06
Jodi era una ragazzino Jodi e la sua scimmieta abbandonato al suo destino nella terra, nella terra maledetta un giorno vide il presidente la sua stella d'oro sopra il petto e lui capì che lo doveva uccidere per ridare alla scimmietta un nuovo modo di vivere e la scimmietta caricò il fucile il fucile di suo padre morto in prigione e Jodi serio continuava a ridere e dal fucile nacque una canzone lei cantava: "ullalla..." E la storia comincia proprio qui la puoi leggere nel cielo quando il sole sorge un uomo muore Lei canta: "Jodi ha ammazzato il presidente solo con una buccia di banana Jodi ha ammazzato il presidente scivolato sulla fantasia e gli ha rubato la bandiera la sua stella d'oro sopra il petto Jodi è soltanto un ragazzino allevato dalla sua scimmietta e poi... e poi ha aperto la finestra la finestra sulla piazza antica ha tirato fuori i tesori e i ricordi rubati al cuore della gente Jodi ha costruito la speranza la speranza marcita all'ombra di un cortile ai suoi compagni l'avventura di una vita destinata a vivere". E la storia comincia proprio qui la puoi leggere nel cielo quando il sole sorge un uomo muore lei canta: "ullalla..."
Vestita di rosso da vera signora le guance dipinte e gli occhi troppo chiari vent'anni sottobraccio ma li dimostra appena alla luce del fuoco, alla luce del fuoco lei mi guarda e sorride, sorride, sorride, sorride, sei tu... Amore, a questa strada le lacrime non servono a questa maledetta strada che tutto inghiotte e a tutti porta via bambini e gentiluomini, tutti senza poesia il mestiere di vivere, il coraggio di vivere e l'amore per vivere ancora ancora un minuto di più.
Video
Per sempre giovane
Questo è solo un anno da dimenticare questo è solo un anno da vivere insieme amore con il cuore più caldo che hai. All'amore qualcosa da fare alla gente qualcosa da dire per sempre giovane resterò con l'anima aperta e sincera io vivrò con la rabbia che mi conosci tu per sempre giovane, per sempre giovane, per sempre... Questo è solo un anno da dimenticare questo è solo un anno da vivere insieme amore con il cuore più caldo che hai. E all'amore qualcosa da fare alla gente qualcosa da dire per sempre giovane resterò con l'anima aperta e sincera io vivrò per sempre giovane...
La coda finale di questa canzone è una cover di "Born to run" di Bruce Springsteen, che Antonello cita e ringrazia nei crediti del suo album.
Sotto il segno dei pesci è l'ottavo album di Antonello Venditti, ed è il primo realizzato con la Philips, dopo l'abbandono della RCA Italiana.
Il disco
Tutti i testi e le musiche sono di Antonello Venditti, che ha anche curato gli arrangiamenti delle canzoni (tranne Francesco, arrangiata da Nicola Samale e Giuseppe Mazzucca, già collaboratori in Lilly e Ullalla, che dirigono l'orchestra); le edizioni musicali sono le Intersong Italiana. L'album viene registrato a Roma nei Trafalgar Studios e a Londra ai Marquee Studios; il tecnico del suono è Gaetano Ria, che si occupa anche del missaggio insieme a Tim Painter. Tra i musicisti sono da ricordare i componenti del gruppo degli Stradaperta, già collaboratori di Venditti in Lilly; anche Carlo Siliotto e Pablo Romero avevano già suonato con il cantautore (entrambi nell'album Quando verrà Natale), ed inoltre suona nell'album il tastierista dei Goblin, Claudio Simonetti. Durante le session dell'album venne registrata anche un'altra canzone, Italia, che però non venne inserita nel disco (solo nel 1982 sarà pubblicata in Sotto la pioggia). La copertina dell'album, opera di Mario Convertino, è bianca, con disegnati due pesci, uno blu ed uno arancione; nella prima edizione vi erano inoltre segnati in rilievo tutti e dodici i segni dello zodiaco. L'album venne pubblicato il giorno del compleanno del cantautore, l'8 marzo, e diventò suo malgrado la colonna sonora di un periodo cupo per la storia italiana (solo 8 giorni dopo, il 16, venne rapito dalle Brigate Rosse Aldo Moro). Dopo la parziale delusione di vendite del disco precedente, Venditti torna al primo posto dell'hit parade con quest'album e con il primo 45 giri da esso tratto, Sotto il segno dei pesci/Sara, ripetendo l'exploit di tre anni prima con Lilly; dopo qualche mese viene pubblicato anche un secondo singolo, Bomba o non bomba/Giulia, che però non entra in classifica.
Le canzoni
Francesco
Canzone dedicata a Francesco De Gregori, Venditti si chiede se torneranno mai a suonare insieme visto che lui aveva lasciato la RCA e De Gregori no. Molti anni dopo, nel 2003, riferendosi a questi fatti scriverà nella prima strofa di Che fantastica storia è la vita: "...ho lasciato gli amici..."; musicalmente la canzone si chiude con una citazione fatta con il pianoforte della melodia di Alice.
Chen il cinese
Ballata in punta di piano, che racconta la storia di uno spacciatore. Musicalmente rievoca il canto tradizionale Scarborough fair, portato al successo qualche anno prima da Paul Simon and Art Garfunkel.
Il telegiornale
Canzone ironica sull'informazione televisiva in cui Venditti cita tra l'altro dei fantomatici TG3, TG4 e TG5, preveggendo un proliferare di reti RAI e di telegiornali da reti commerciali all'epoca solo agli inizi (nel 1978 la televisione di Stato trasmetteva su soli due canali). La canzone fu proposta nella rubrica televisiva Odeon. Tutto quanto fa spettacolo, dove lo si vede irrompere negli studi del TG2 davanti ad un divertito annunciatore Mario Pastore, cui la canzone fa il verso nel ritornello finale.
L'uomo falco
Altro momento ironico del disco, descrive una delle tante eminenze grigie che governano nascostamente le vicende politiche ed economiche del paese, sfruttando la similitudine del rapace che si getta su ogni buon affare e occasione di potere. Probabilmente ispiratosi a un personaggio reale, il testo non fornisce spunti per poterlo identificare con sicurezza. Forse Andreotti (senza fonte).
Tracce
Lato A
Sotto il segno dei pesci - 6:03 Francesco - 4:26 Bomba o non bomba - 5:08 Chen il cinese - 4:09
Lato B
Sara - 4:30 Il telegiornale - 5:15 Giulia - 5:09 L'uomo falco - 5:44
Scusate, avete visto Chen il cinese quello che ha cambiato l'insegna del bar e che cantava fantastiche storie d'amore per caso avete visto Chen il cinese Chen il cinese è passato di qua non vedi tutte le vetrine accese ed il muto assassino parlare alla luna Chen il cinese è passato di qua Lui era un bravo ragazzo parlava di cose mai viste e segrete e l'erba che dava era sempre più dolce la coltivava in ricordo di lei ma Chen il cinese non tornerà. Scusate avete visto il muto assassino è lui che gli ha offerto quel biglietto per Roma e che ha tagliato quel pane con gocce di vino avete visto per caso quel muto assassino E' lui che in silenzio è passato di qua non vedi tutti i portoni chiusi e la nera padrona cantare ai bambini che Chen il cinese non tornerà Lui era un bravo ragazzo davvero amava cose mai viste e lontane e l'erba che dava era sempre più dolce la coltivava in ricordo di lei ma Chen il cinese non tornerà.................
Buona domenica è il nono album di Antonello Venditti, ed è il secondo realizzato con la Philips.
Il disco
Tutti i testi e le musiche sono di Antonello Venditti, che ha anche curato gli arrangiamenti delle canzoni (tranne Modena e Donna in bottiglia, arrangiate da Nicola Samale e Giuseppe Mazzucca, già collaboratori in Lilly, Ullalla e Sotto il segno dei pesci, che dirigono l'orchestra); le edizioni musicali sono le Intersong Italiana. L'album viene registrato a Roma nei Trafalgar Studios e nei Mammouth Studios, e a Los Angeles negli studi Smoke Three; il tecnico del suono è Gaetano Ria per le registrazioni a Roma, e Doug Parry per quelle a Los Angeles. I mixaggi invece sono stati effettuati da Alan Goldberg, Michelangelo Romano e lo stesso Venditti allo Stone Castle Studios di Carimate. Tra i musicisti sono da ricordare i componenti del gruppo degli Stradaperta, già collaboratori di Venditti in Lilly e in Sotto il segno dei pesci. La copertina dell'album, opera di Mario Convertino, venne pubblicata in quattro formati diversi: raffigura un disegno con una farfalla e la scritta Buona domenica, e lo sfondo era o bianco, o rosso, o verde o marrone. All'interno vi sono alcune fotografie del viaggio di Venditti negli Stati Uniti[senza fonte]; in una di esse appare l'attrice Raquel Welch. L'album venne pubblicato alla fine di settembre; in molti brani risente del momento difficile che stava vivendo Venditti, che si stava separando dalla moglie Simona Izzo. Come il disco precedente, anche Buona domenica arrivò al primo posto dell'hit parade, e stesso risultato ebbe il 45 giri da esso tratto, Buona domenica/Mezzanotte.
Le canzoni
Buona domenica
La title track è una delle canzoni più note di Venditti, un ritratto di una ragazza adolescente che trascorre la domenica pomeriggio sola in casa, in attesa di una telefonata del ragazzo che non arriva mai. Musicalmente il brano è debitore, specialmente nell'arrangiamento, di Don't stop, successo dei Fleetwood Mac. La versione sull'LP si differenzia da quella pubblicata su 45 giri per la presenza di una breve introduzione in cui si sente un gruppo di ragazzi che, ad una festa, ad un certo punto ascoltano proprio il disco di Venditti.
Stai con me
Canzone d'amore, nata dalla crisi del rapporto con la moglie; musicalmente inizia come una ballata lenta, accompagnata dal pianoforte, per trasformarsi verso la metà in un brano rock; alla fine ritorna alle atmosfere lente. Questa è una della canzoni di Venditti in cui più è palese il debito verso Elton John, artista cui lo stesso Antonello dichiara più volte di essersi ispirato.
Scusa devo andare via (un'altra canzone)
Già pubblicata poche settimane prima nella colonna sonora della commedia musicale televisiva Addavenì quer giorno e quella sera in una versione leggermente diversa, è una ballata che si basa musicalmente sul pianoforte e sul sax.
Modena
Sicuramente la canzone più riuscita del disco, anche per il determinante contributo dato alla musica dal sax di Gato Barbieri (che tornerà a collaborare con Venditti più di vent'anni dopo, per l'album Che fantastica storia è la vita). Il testo affronta la crisi del Partito Comunista Italiano, attraverso la descrizione del Festival dell'Unità nazionale, tenutosi l'anno prima a Modena, in cui Venditti aveva suonato («Con le nostre famose facce idiote eccoci qui,/ coi nostri famosi sorrisi tristi a parlarci ancora di noi...»).
Mezzanotte
Musicalmente cita Ma come fanno i marinai di Lucio Dalla e Francesco De Gregori, nel testo descrive in maniera divertente il viaggio di Venditti a Los Angeles.
Donna in bottiglia
Canzone d'amore nata dal dolore per la separazione dalla moglie («Se non ti fidi più di me dimmelo...»), sorretta dall'orchestra d'archi.
Kriminal
Un altro momento ironico del disco cantato in inglese.
Tracce
LATO A
Buona domenica - 5:39 Stai con me - 4:37 Robin - 4:38 Scusa, devo andare via (un'altra canzone) - 3:59
LATO B
Modena - 7:49 Mezzanotte - 3:19 Donna in bottiglia - 3:50 Kriminal - 3:14
Se vuoi dire di sì - dì sì Se vuoi dire di no - dì no Se non ti fidi più di me dimmelo Se desideri maggiore comprensione non guardarmi con quegli occhi teneri da quel fondo di bottiglia non baciare quel veliero libero tanto lui non partirà. Hai cominciato a crederci tanto tempo fa Ed ora che è finito, guardalo lui ti tradirà Esci dalla bottiglia, Salta sul palmo della mia mano, fidati Oggi è una bella giornata limpida e sta già crescendo il grano e rimettiti i vestiti morbidi e ridiamoci la mano, godiamoci la vita e ridiamo della morte Chiamiamoci la vita, bambola fino a che ci sente Rompi la bottiglia salta sul palmo della mano Salta dalla bottiglia, piccola il veliero è già lontano Vola dalla bottiglia salta sul palmo della mano, fidati Oggi è una bella giornata limpida e sta già crescendo il grano e godiamoci la vita e ridiamo della morte
Sotto la pioggia è il decimo album di Antonello Venditti. È stato pubblicato nel 1982, per la prima volta con la sua etichetta, la Heinz Music. All'album partecipano, tra gli altri, come strumentisti Ron e gli Stadio. Testi e musica di Antonello Venditti.
Tracce
Sotto la pioggia – 5:12 Torino – 5:13 Dimmelo tu cos'è – 4:32 Fellini – 3:24 Le ragazze di Monaco – 3:56 Italia – 4:38 Eleonora – 4:35 Stukas – 5:28
Video
Sotto la pioggia
I carri armati fari spenti nella notte sotto la pioggia hanno lasciato strane tracce sull'asfalto piene di sabbia. Il presidente dietro i vetri un po' appannati fuma la pipa il presidente pensa solo agli operai sotto la pioggia. Stanno arrivando da lontano con il futuro nella mano sotto la pioggia come la notte di Betlemme hanno contato nuove stelle sotto la pioggia Dall'altra parte della strada come una statua s'è fermata una colomba manda uno sguardo verso il cielo che da qui in basso sembra nero, sotto la pioggia Sotto la pioggia batte forte il cuore ma la pioggia non ci bagna e due ragazzi con il loro amore stan cercando una speranza sotto la pioggia stanno scaldando quella colomba. E piano piano volerà sulle nazioni e le città, sotto la pioggia, sopra gli oceani e le bandiere, sopra le grandi ciminiere, sotto la pioggia. Dall'altra parte della strada l'ultima spada si è spezzata dentro la roccia sulle mie mani leggo il cielo come un riflesso arcobaleno sotto la pioggia. Sotto la pioggia batte forte il cuore ma la pioggia non ci bagna. I due ragazzi stanno già guardando il sole e la sera è una speranza sotto la pioggia sotto la pioggia sotto la pioggia...
Fellini Amico mio il treno fischia forte e ha la faccia di un bambino triste a Rimini d'estate come un ricordo, come una bugia... passa via. Per ogni guerra per ogni cuore sta nascendo una stella in cielo sola come un grande amore che strano imbroglio, che strana compagnia, questa dolce vita. Ma noi ci crediamo ancora ogni giorno come questa sera in questa vita Luna Park E come due aquile al vento ci inventiamo in un solo momento di volare in alto, in alto, in alto e ancora di più. Credimi, credimi... Federico è solo un sogno, una macchina del tempo tutto quello che rimane intorno è una sciarpa contro il vento un treno che va via Credimi, credimi...
Vedi amore come sono grandi le stelle nel cielo e come è bello sentirsi scivolare la notte nel cuore. Questa notte sul tetto ad ascoltare la canzone che l'universo ci sta per cantare. Adesso stringi la mia mano più forte ancora questo silenzio mette un po' paura. Eleonora nuda sul divano tira su, tira su e gira questa stanza gira sempre più, sempre più una festa proibita come da copione c'è perfino là seduto stanco un assessore tutta gente per bene e di cultura che della vita non ha mai paura Eleonora, andiamo via Eleonora, andiamo via. Dove Venere è un sogno e suona bene il sax questo amore tranquillo vedrai ci basterà comunque via da questa festa, da questa città da questa neve di periferia andiamo via, andiamo via...
Video
Stukas Vivere a Roma è sempre un problema soprattutto se ti viene un'idea per un giorno di gloria mille notti di insonnia e nessuno che ti da una mano avere un'idea alle dieci di sera è come essere un pinguino all'equatore soprattutto se il tuo amico il tuo amico del cuore è partito per il militare e lui canta, canta e marcia, canta sempre la stessa canzone Arrivano gli Stukas ragazzi non vogliamo farvi male dalla sera alla mattina dalla sera alla mattina vi faremo ballare perché noi siamo grandi farfalle travestite da squali voliamo sempre in alto voliamo sempre in alto come noi non ce n'è uguali amico mio scappa via scappa non voltarti, scappa non voltarti dimmi chi, dimmi chi ci aiuterà dimmi chi ci salverà domani e non c'è nessun posto dove andar nessun posto dove stare insieme io e te Vivere a Roma fa male alla testa soprattutto se non hai una casa te la sogni di notte te la cerchi di giorno e la situazione è disperata non avere una casa alle dieci di sera è come essere un pinguino all'equatore soprattutto se il tuo amico il tuo amico del cuore sta facendo ancora il militare e lui canta, canta e marciacanta sempre la stessa canzone Arrivano gli Stukas ragazzi non vogliamo farvi male dalla sera alla mattina dalla sera alla mattina vi faremo ballare perché noi siamo grandi farfalle travestite da squali voliamo sempre in alto voliamo sempre in alto come noi non ce n'è uguali non voltarti, scappa scappa via da questa città dimmi chi, dimmi chi ci aiuterà dimmi chi ci salverà domani e non c'è nessun posto dove andar nessun posto dove stare assieme io e te
Cuore è il dodicesimo album di Antonello Venditti, pubblicato nel 1984, per la seconda volta con l'etichetta Heinz Music. È stato ristampato su CD, sempre con la Heinz Music, agli inizi degli anni novanta. Testi e musica di Antonello Venditti. Dall'album fu tratto il 45 giri Ci vorrebbe un amico/Notte prima degli esami.
Tracce
Notte prima degli esami – 4:49 Mai nessun video mai – 4:51 Qui – 4:05 Non è la cocaina… – 4:07 Ci vorrebbe un amico – 4:04 L'ottimista – 4:39 Piero e Cinzia – 5:08 Stella – 3:55
Video
Notte prima degli esami Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla, come i pini di Roma la vita non li spezza, questa notte è ancora nostra, come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati. Le bombe delle sei non fanno male, è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore. Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza, tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto, stasera al solito posto, la luna sembra strana sarà che non ti vedo da una settimana. Maturità t'avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno è fitto il tuo mistero, e il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani, non fermare ti prego le mie mani sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese quando ti vuoi confessare. Notte prima degli esami, notte di polizia, certo qualcuno te lo sei portato via, notte di mamme e di papà col biberon in mano, notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra, notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni, notte di sogni di coppe e di campioni, notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiere, e gli aerei volano alto tra N.York e Mosca, ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare, non ti posso far male, se l'amore è amore. Si accendono le luci qui sul palco ma quanti amici intorno che mi viene voglia di cantare, forse cambiarti, certo un po' diversi ma con la voglia ancora di cambiare, se l'amore è amore - se l'amore è amore - se l'amore è amore - se l'amore è amore - se l'amore è amore ...
Video
Mai nessun video mai Passa il tempo sulle macchine bruciate ed i calzoni corti passa il tempo sulle barbe sui cappelli e sui capelli lunghi mai nessun video mai mi potrà ricordare...Oh oh oh oh Passa il tempo sui violini, i sindacati e le Ferrari rosse passa il tempo sui sorpassi dell'estate e le invasioni russe mai nessun video mai mi potrà ricordare. Passano cent'anni nel mio cuore come uno sparo dentro me questo schermo azzurro è ancora il cielo e sullo schermo ci sei tu nasce da lontano il suono nuovo sugli ideali dei ragazzi di ieri sulle speranze e le paure adesso viene Natale... Oh oh oh oh E ci sei tu nella mia anima ci sei soltanto tu rimane qui come un miracolo la stessa voglia di cantare mai nessun video mai mi potrà ricordare... Nasce da lontano il suono nuovo sugli ideali dei ragazzi di ieri sulle speranze e le paure Passano cent'anni nel mio cuore come uno sparo dentro me questo schermo azzurro è ancora il cielo e sullo schermo ci sei tu nasce da lontano il suono nuovo sugli ideali dei ragazzi di ieri sulle speranze e le paure adesso viene Natale viene Natale, viene Natale, viene Natale.
Non è la cocaina… Non è la cocaina non è una coppa di champagne non è la marijuana è un altro mondo un'altra civiltà innamorarsi ancora è solo questa la novità innamorarsi ancora è straordinario come questa città e poi quando viene la sera dentro le macchine fuori dai bar respiri una strana atmosfera con questa musica che viene e che va Se tu ti senti sola dai prendi il treno vienimi a trovà noi ti aspettiamo a Roma e qualche cosa ti succederà d'innamorarti ancora è solo questa la novità ma non avrai paura d'innamorarti in questa città e poi come canti di sera dentro nei cinema fuori dai bar e guarda che strana atmosfera io quasi quasi ti porto a ballar innamorarsi ancora innamorarsi a Roma innamorarsi ancora innamorarsi...
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Ci vorrebbe un amico
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L'ottimista
L'ottimista nasce in piedi di sette mesi o poco prima ha la camicia pronta e già stirata e la mascella volitiva è un ottimista dall'aria vagamente socialista eppoi eppoi non sbaglia mai, non sbaglia mai Lui frequenta gli ambienti più strani basta solo che siano mondani ha per tutti un solo ed unico discorso, viva l'Italia dal garofano rosso è un ottimista dall'aria vagamente socialista e poi non sbaglia proprio mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai Ha uno sguardo serio e corrucciato quando parla a lungo dello stato ma poi si illumina d'immenso quando viene l'ora di pranzo è un ottimista dall'aria vagamente socialista eppoi, eppoi non sbaglia mai, non sbaglia mai E Gesù lo vide camminare sulle onde azzurre del suo mare gli disse "Amico non so chi tu sia ma giù le zampe almeno quest'acqua è mia" ma è un ottimista dall'aria vagamente socialista eppoi eppoi non sbaglia mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai È un ottimista dall'aria vagamente socialista eppoi eppoi lui emerse sulle rive del Tevere disse forte bello grande mio si potrebbe costruire una metropoli il cui nome somigliasse un po' più al mio ma è un ottimista dall'aria vagamente socialista eppoi non sbaglia proprio mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai, non sbaglia mai...
Cinzia cantava le sue canzoni e si scriveva i testi sul diario per sentirli veri, e proprio nell'ora di religione quando tutto il mondo sembra buono, anche il professore E lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno, e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno. Piero suonava solo la musica reggae e i suoi capelli erano serpenti neri di medusa Marley, sposati di fretta e con un figlio in arrivo, un figlio nuovo di zecca da crescere bene. Partirono insieme, destinazione San Siro, con tutto quello che avevano in tasca, un indirizzo sicuro. E lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno, e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno. E si che a Milano quel giorno era Giamaica, con quelle palme immense sulle strade vuote e 41 all'ombra e quando gli idranti spararono sul cielo, qualcuno disse "Guarda verso il palco, c'è l'arcobaleno" e venne la notte da centomila fiammelle, la musica correva come un filo su tutta la mia pelle E lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno, e lo stadio era pieno, Cinzia e il suo veleno Dai Cinzia torna a casa, dai Cinzia torna a casa dai Cinzia torna a casa, dai Cinzia torna a casa dai Cinzia torna a casa, dai Cinzia torna a casa...
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Stella Stella che cammini, nello spazio senza fine fermati un istante solo un attimo, ascolta i nostri cuori caduti in questo mondo siamo in tanti ad aspettare donaci la pace ai nostri simili pane fresco da mangiare proteggi i nostri sogni veri dalla vita quotidiana e salvali dell'odio e dal dolore e a noi che siamo sempre soli nel buio della notte occhi azzurri per vedere. Questo amore grande, grande, grande questo cielo si rischiara in un istante non andare via, lasciati cadere stella, stella mia resta sempre nel mio cuore. Proteggi i nostri figli puri nella vita quotidiana e salvali dall'odio e dal potere come il primo giorno come nella fantasia occhi azzurri per vedere. Grande, grande, grande questo cielo si rischiara in un istante non andare via, non ci abbandonare stella, stella mia resta sempre nel mio cuore.