CLAUDIO BAGLIONI

biografia, discografia, new, foto, ecc...

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  1. tomiva57
     
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    signora Lia stasera
    stai con tuo marito
    sta' tranquilla che non sa
    non sa che l'hai tradito
    ma stasera che hai capito
    di amare solo lui
    senti che hai sbagliato troppo ormai
    senti che hai sbagliato troppo ormai
    signora Lia stasera
    piangerai da sola
    gli hai negato anche il tuo cuore
    senza una parola
    ora che vorresti
    che parlasse un po' con te
    lui legge il giornale e pensa a sé
    lui legge il giornale e pensa a sé
    signora Lia
    l'amore ti ha giocato
    sai che ci fai
    di un sogno mai avverato
    signora Lia
    se tu vai via
    non troverai
    niente per te
    signora Lia stasera
    stai con tuo marito
    prova a dirgli che con l'altro
    è tutto finito
    lava i piatti e asciuga il viso
    non ci pensare più
    con lui siedi e accendi la tivù
    con lui siedi e accendi la tivù







    Claudio Baglioni (album)

    Il disco

    Pubblicato nel settembre del 1970, fu ritirato dal mercato dopo pochi mesi per lo scarso successo; alcune canzoni verranno reinserite nel secondo disco Un cantastorie dei giorni nostri: i brani in questione sono "Notte di Natale", "Lacrime di marzo", "Isolina", "Il sole e la luna", "I silenzi del tuo amore", "Interludio" (nel cui intro cita la "patetica" di Beethoven) e "Signora Lia".

    "Una favola blu" e "Signora Lia" erano state pubblicate su 45 giri a giugno, e "Una favola blu" aveva partecipato a Un disco per l'estate. La foto della copertina è di Romolo Forlai, musicista e membro del complesso dei Flippers; la stessa foto (ma a figura intera) è anche utilizzata per la copertina del 45 giri contenente "Notte di Natale" e "Isolina", uscito in contemporanea all'album.

    Il tecnico di registrazione è Giulio Spelta.





    La mia vita è un'autostrada
    si perché per mal che vada
    io non faccio marcia indietro mai
    preferisco andare avanti
    senza pene né rimpianti
    senza dire non lo faccio più
    la mia vita me la gioco
    ogni istante a poco a poco
    sempre sotto braccio la mia libertà
    basta solo una canzone
    una semplice illusione
    per avere quello che non ho
    la mia vita è senza storia
    io però non cerco gloria
    non m'importa d'esser chissà chi
    a me basta una chitarra
    per girar tutta la terra
    per parlar con quelli come me
    questo mondo è un mare verde
    se si annaspa ci si perde
    io senza problemi vivo un po' qua e un po' là
    la mia casa è la mia pelle
    il mio tetto son le stelle
    le coperte sono i sogni miei
    ho una ragazza che la notte mi vuol bene
    e che cancella con l'amore le mie pene
    e quando sono accanto a lei sono contento
    posso morire in un momento
    posso volare su nel vento
    posso dormire tra le viole

    Lei: "Poi riparti con il giorno"
    Lui: "Aspettando il mio ritorno"
    Lei: "Di citarti in mezzo al cuore mio"
    Lui: "Neanche tu mi puoi cambiare"
    Lei: "Tanto più potresti stare..."
    Lui: "Rischierei di non andar più via"

    E invece voglio essere me stesso
    senza chiedere il permesso
    senza l'armistizia con la società
    forse sono un poco matto
    forse sono matto tutto
    ma sto bene proprio come sto

    Ho una ragazza che la notte mi vuol bene
    e che cancella con l'amore le mie pene
    e quando sono accanto a lei sono contento
    posso morire in un momento
    posso volare su nel vento
    posso dormire tra le viole
    posso svegliarmi insieme al sole

    Coro: "Quella povera ragazza
    deve essere un po' pazza
    se le va bene tutto quel che fai
    ora manchi già da un mese ..."

    Per cercare quel paese
    dove ognuno pensa ai fatti suoi
    lei non è poi tanto male
    ma una vita troppo uguale
    non la cambierei con la mia libertà
    la mia casa è la mia pelle
    il mio tetto son le stelle
    le coperte sono i sogni miei
    le coperte sono i sogni miei
    le coperte sono i sogni miei
    la la la la la



    (Grazie ad Alessandro per le correzioni)



    Un cantastorie dei giorni nostri

    Il disco

    Pubblicato nel 1971 a seguito del successo del cantautore romano durante la trasmissione "Speciale 3.000.000" (infatti le prime copie presentano la scritta in verde chiaro "Da Speciale 3.000.000"), contiene alcune canzoni che Baglioni aveva presentato nel corso della trasmissione, come "Io, una ragazza e la gente" e "....e ci sei tu" (uscite anche su 45 giri), completate da alcune nuove canzoni (come "Cincinnato" e "Vecchio Samuel"), da una canzone incisa pochi mesi prima da Rita Pavone, "Se...casomai", e infine da sette canzoni già pubblicate nel disco precedente: "Notte di Natale", "Lacrime di marzo", "Isolina", "Il sole e la luna", "I silenzi del tuo amore", "Interludio" e "Signora Lia".

    Il tecnico del suono è Giulio Spelta.

    Da notare che nel ritornello della canzone "...e ci sei tu" vi sono i versi "...e ci sei tu che stai scoppiando dentro al cuore mio", che verranno ripresi tre anni dopo nella canzone E tu....

    Nella ristampa su CD per alcune canzoni è stato usato un master diverso da quello del vinile, per cui vi sono alcune rilevanti differenze: le più evidenti riguardano "Io, una ragazza e la gente", che nel cd ha una strofa in più, (cantata dalla "ragazza") e "Se....casomai", dove nel finale, quando Baglioni finisce di cantare "Se ti accorgessi che mi vuoi" si sente la voce della ragazza rispondere "Ti voglio" (su vinile è invece assente). Nella stessa canzone, le due versioni si differenziano nel ritornello. La versione della prima stampa ricalca la versione incisa da Rita Pavone, che si differenzia anche per altri particolari.

    In Cincinnato i primi versi diventeranno il titolo dell'album Gira che ti rigira amore bello. La stessa melodia sarà ripresa in quello stesso album per il brano Casa in costruzione.

    Lacrime di marzo è inserita nell'album dello stesso anno di Mia Martini Oltre la collina.





    gira che ti rigira amore bello
    anch'io domani me ne vado via di qui
    è tanto che mi frulla nel cervello
    e poi non voglio andare avanti più cosi'
    i giorni vanno via
    come una triste litania
    col sole che ti scava il viso
    gira che ti rigira amore bello
    domani metto sopra un letto i sogni miei
    d'un banco d'osteria
    di due pettegole per via
    sai che ne ho le tasche piene
    e voglio scordare
    te i sassi il campo da arare
    ed un bosco che non conosco già più
    che non voglio mai più
    ma che cosa puoi saperne tu
    tu che non sei stata mai altro che guai
    e che non sai che in città' puoi lottare e sognare
    e cercar di arrivare
    e puoi sperar nella gente
    e ritrovarti fra le mani niente
    ricominciare da zero
    trovare che tutto è falso e niente è vero
    e poi capir che non sei più sincero
    e poi che non sei più sicuro ...
    di niente
    ed aspettare di morire ... ed aspettare ...
    gira che ti rigira amore bello
    per non morire oggi son tornato qui
    e mentre richiudevo il tuo cancello
    mi son chiesto chissà se lei
    mi prenderà cosi'
    chissà se crederà
    che ho combattuto giù in città
    e gira che ti rigira sono qua

     
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    Baglioni, in anteprima il nuovo disco



    In esclusiva su Repubblica.it i brani da ascoltare dal nuovo album dal vivo “per il mondo world tour 2010” in uscita il 26 ottobre, live registrato in occasione del concerto alla Royal Albert Hall. L’album include anche l’inedito “Per il mondo”
    GLI AUDIO

    1000 giorni di te e di me
    Questo piccolo grande amore
    Strada facendo
    Quante volte
    E adesso la pubblicità
    Quanto ti voglio
    Per il mondo
    Noi no
    Poster
    Avrai


     
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    GRANDE BAGLIONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII...!!!!!!! :36_3_15.gif:
     
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    Questo piccolo grande amore (album)
    Da Wikipedia

    Questo piccolo grande amore (1972) è il terzo album di Claudio Baglioni.


    Il disco

    Registrato dal 27 agosto al 30 settembre del 1972 (come riportato sul retro di copertina) e pubblicato il mese successivo, Questo piccolo grande amore è un concept-album.
    Il tecnico del suono è Franco Finetti; la copertina è opera di Pompeo De Angelis; tra i musicisti che suonano nell'album ricordiamo il chitarrista pugliese Silvano Chimenti, negli anni '60 solista con i The Planets e inventore dell'arpeggio di Un mondo d'amore di Gianni Morandi.
    Come ha raccontato lo stesso Baglioni nel libro Il romanzo di un cantante (Edizioni Lato Side, 1979), in origine era stato pensato come un disco doppio, con altre canzoni che avrebbero effettuato degli excursus dalla storia principale: vi era, ad esempio, una canzone sulla vita militare, ed un'altra, intitolata Quanta strada da fare n.1 (il cui tema sarà in parte ripreso nella canzone dallo stesso titolo e priva di numerazione contenuta nel disco E tu...) che approfondiva le ragioni della manifestazione degli studenti all'inizio della storia; questi brani furono eliminati, e si optò per un disco singolo, seppure molto lungo per gli standard dell'epoca (oltre 50 minuti).
    La canzone Quanta strada da fare n.1 era stata cantata da Baglioni nello sceneggiato televisivo Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico, per la regia di Leandro Castellani, uscito qualche mese prima: lo si vede vestire i panni di un hippy pacifista, e in una scena del film ripropone il brano (intitolato però nei titoli di coda In Viaggio: questo sarà il titolo con la quale sarà pubblicata nel 1986 in una raccolta).
    Pochi mesi prima, inoltre, Baglioni aveva cantato tre canzoni nella colonna sonora del film Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, pubblicate sul 45 giri Fratello sole sorella luna/Preghiera semplice/Canzone di San Damiano.
    Pochi giorni prima dell'uscita dell'album, la RCA pubblica un 45 giri con Questo piccolo grande amore e Caro padrone (la cui melodia sarà riutilizzata per la canzone Miramare); il disco viene tolto dal commercio dopo poche settimane e sostituito da un nuovo disco con lo stesso numero di catalogo, contenente sul lato B Porta Portese: e questo sarà il disco che arriverà al primo posto della hit parade di Lelio Luttazzi.
    Le versioni dei due brani differiscono dal 33 giri: infatti Questo piccolo grande amore ha i versi "la paura e la voglia di essere soli" al posto di "la paura e la voglia di essere nudi", e "mani sempre più ansiose, le scarpe bagnate" invece di "mani sempre più ansiose di cose proibite", per problemi di censura; Porta Portese, invece, ha una strofa in meno (quella che inizia con "Tutti rotti quei calzoni...").
    L'album è risultato il 9° più venduto del 1972.

    Gli autori

    * Testi: Claudio Baglioni
    * Musiche: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
    * Nota: nella ristampa su CD realizzata per la prima volta nel 1985 le musiche sono firmate dal solo Coggio, tranne che per le canzoni Con tutto l'amore che posso e Questo piccolo grande amore, che sono firmate da entrambi.



    Tracce

    LATO A

    1. Piazza del Popolo
    2. Una faccia pulita
    3. Battibecco
    4. Con tutto l'amore che posso
    5. Che begli amici!...
    6. Mia libertà
    7. La prima volta

    LATO B

    1. Quel giorno
    2. Io ti prendo come mia sposa
    3. Cartolina rosa
    4. Questo piccolo grande amore
    5. Porta Portese
    6. Quanto ti voglio
    7. Sembra il primo giorno
    8. Con tutto l'amore che posso (versione orchestrale)

    Nell'album, essendo concepito come concept album, o meglio come opera rock, alcuni brani riprendono le melodie di altri.
    Il tema di Piazza del Popolo ritorna in Cartolina rosa
    I temi del ritornello di Una faccia pulita e della strofa di La prima volta ritornano in Sembra il primo giorno
    Con tutto l'amore che posso, nella versione su cassetta (RCA Italiana LPK 10551) ha il ritornello ripetuto una seconda volta alla fine della canzone (dopo le parole la mano nella mano)
    Intermezzi nello stile degli stornellatori romani compaiono in Battibecco e nel finale di Porta Portese: qui sfumano in voci di sottofondo sull'aria di Con tutto l'amore che posso
    Battibecco è un duetto con Paola Massari
    Cartolina rosa comprende un intermezzo musicale inizialmente pensato come brano intitolato Ci fosse lei, pubblicata ufficialmente solo nel 2005 nella raccolta Tutti qui, ma disponibile già in precedenza in alcuni bootleg. Questo tema era stato pensato come strofa di un brano le cui sezioni successive sfociavano nella melodia della stessa Questo piccolo grande amore
    L'introduzione di Piazza del Popolo era in realtà presa da Quanta strada da fare n.1" (In viaggio), poi esclusa dall'Album.
    La title-track, insieme al titolo dell'Album, fu intitolata con il pronome dimostrativo, in quanto era già stata depositata una canzone intitolata Piccolo grande amore.

    Film

    L' 11 febbraio 2009 è uscito nelle sale cinematografiche, su distribuzione Medusa, il film Questo piccolo grande amore diretto dal regista Riccardo Donna.

    Il film prende ispirazione dall'omonima canzone e segue le linee narrative dell'altrettanto omonimo concept album di Claudio Baglioni.



    Curiosità
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    La canzone Questo piccolo grande amore, considerando tutte le sue varie edizioni, è il brano più venduto di tutti i tempi in Italia, secondo una ricerca del sito www.hitparadeitalia.it.

     
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  8. tomiva57
     
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    Gira che ti rigira amore bello
    Da Wikipedia

    Gira che ti rigira amore bello (1973) è un concept album di Claudio Baglioni.


    Formazione

    * Claudio Baglioni - voce
    * Toto Torquati - tastiera
    * Massimo Buzzi - batteria
    * Giuliano Guerrini - basso
    * Luciano Ciccaglioni, Maurizio De Angelis - chitarre
    * Produzione - Antonio Coggio
    * Arrangiamenti - Tony Mimms

    Tracce

    LATO A

    *
    1. Gira che ti rigira
    2. 70, 80, 90, 100...
    3. W l'Inghilterra
    4. Io me ne andrei
    5. Ed apri quella porta
    6. Ragazza di campagna

    LATO B

    *
    1. Casa in costruzione
    2. Miramare
    3. Amore bello
    4. Lettera
    5. Gira che ti rigira

    Note

    * Testi: Claudio Baglioni.
    * Musiche: Claudio Baglioni, Antonio Coggio .
    * Arrangiamenti: Tony Mimms.

    * Nel 1973, ne fu tratto un corto di 25'. Prodotto dalla RAI, era destinato alla messa in onda per pasqua, ma non fu mai trasmesso. Solo anni dopo, il programma TG2 Storie le mise in onda.


     
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  9. tomiva57
     
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    E tu...
    Da Wikipedia

    E tu... è un album di Claudio Baglioni del 1974. L'album ha venduto 500.000 copie in poco tempo diventando disco d'oro.


    Storia del disco

    L'album viene pubblicato subito dopo il periodo di crisi attraversato da Baglioni dopo Gira che ti rigira amore bello, costruito per bissare il successo di "Questo piccolo grande amore", ma che in un primo momento sembrò fallire negli intenti attirandosi così le critiche dei fans della prima ora.

    In risposta alle critiche Baglioni decide di andare a Parigi per registrare un'opera rock, sullo stile di Tommy degli Who, un progetto cullato fin dall'anno precedente ma che si è poi risolto in un nulla di fatto.

    Proprio nella capitale francese incontra Vangelis Papathanassiou, ex tastierista degli Aphrodite's Child, compositore e versatile polistrumentista, per convincerlo a partecipare alla produzione dell'opera rock, la cui idea non aveva ancora del tutto abbandonato Baglioni. Nasce così l'idea di collaborare insieme per la realizzazione del suo nuovo album.

    Le tracce

    E tu: fin dalle prime note si capisce subito che il suono degli Aphrodite's Child, molto tastieristico, si è ben inserito in quello di Baglioni, rendendo così la sua musica più fluida ed epica, meno legata ad esempio a certi repentini passaggi di batteria presenti nelle produzioni precedenti. Con questa canzone d'amore Baglioni vincerà il Festivalbar del 1974.

    I collezionisti e i musicofili più attenti noteranno l'esistenza su disco di 2 differenti missaggi di E tu... (canzone). Quello pubblicato sul Lato A del singolo originale (RCA TPBO 1041) presenta un arrangiamento più scarno, seppure nello stile epico e iperprodotto di Vangelis. Questa è la versione che molti conoscono e ricordano di più e anche quella che appare nelle ristampe in cd dell'album. La versione apparsa sulle prime edizioni del compact disc (RCA 74321 591012) presenta, invece, un missaggio più ricco di effetti e sovraincisioni, con tastiere, echi e vari strumenti posti in un tessuto sonoro compatto e maestoso simile al "wall of sound" di Phil Spector. Questo missaggio "alternativo" lo si puo' ascoltare nella raccolta "Tutti Qui" (Columbia, 2005 ) e nella collezione "Todo Baglioni - Grandes Exitos en Espanol" che la Columbia/Sony Music ha fatto uscire per il mercato ispanofono nel 2005.

    Formazione

    * Claudio Baglioni - chitarre, percussioni
    * Antonio Coggio - pianoforte, celesta
    * Toto Torquati - pianoforte
    * Aldo Frank - pianoforte, piano elettrico
    * Raymond Gimenes - chitarra acustica, chitarra elettrica
    * Slim Pezin - chitarra 12 corde
    * Marc Chantereau - vibrafono
    * Antoine Russo - tromba
    * Georges Gireno - sax
    * Pierre Gossez - sax
    * Jean Luis Chautemp - sax, flauto
    * Jean Charles Capon - violoncello
    * Paola Massari - voce
    * Vangelis - batteria, piano elettrico, bongos, organo Hammond, harpsichord sintetizzatore, arpa, timpani, flauto, marimba, vibrafono, clavicembalo, clavinet, effetti sonori
    * Lilian Davis, Jean Pier Savelli, Rosa Carnier, Pepe Gilbert, Philippe Patron, Vasilis Konstantinidis, Patrick Hernandez, Aurelie Benazra, Martine Tourreil, Alekos Karakantas, Patrick Margueron, Graziella Madriga, Frederique Gegenbach - coro

    Tracce

    LATO A

    1. E tu...
    2. Oh Merilù
    3. E me lo chiami amore
    4. Ad Agordo è così
    5. Ninna nanna nanna ninna (da una poesia di Trilussa)

    LATO B

    1. Chissà se mi pensi
    2. A modo mio
    3. Il mattino si è svegliato
    4. Quanta strada da fare
    5. Canto




     
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  10. tomiva57
     
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    Fai buon viaggio amore mio
    fai buon viaggio della vita
    finché c'è una strada e vai
    non è mai finita.
    Fai buon viaggio sogno mio
    nel miraggio di ogni giorno
    sia un incontro sia un addio
    un'andata od un ritorno.



    Fai buon viaggio tu
    fai buon viaggio della vita
    finché c'è una strada e vai
    non è non è mai finita.
    Fai buon viaggio cuore mio
    nel coraggio di ogni giorno
    se un incontro è già un addio
    un'andata è già un ritorno
    c'è tutta una vita intorno a noi.


    Roma, Il Capodanno In Piazza Sarà Con Baglioni

    Martedì, 26 Ottobre 2010: Blitz
    Manca solo la comunicazione ufficiale ma la notizia sembra praticamente certa: il Capodanno in piazza a Roma avrà per protagonista Claudio Baglioni. Il cantautore, nato a Roma nel ’51, sarà la star della notte di addio al 2010 con ogni...




    BEH..QUANTI RICORDI..
    QUANTE EMOZIONI..NEL RIVEDERLO COSI'...
    SEMBRA..CHE..IL TEMPO..SI..SIA..FERMATO...



    QUESTA..CANZONE...AHAHAHA
    NON L'HA MAI..PUBBLICATA..ERA..LA PRIMA..CHE..STRAMPELLAVA..
    PRIMA DI DIVENTARE..FAMOSO...






    QUI..E' CON LA SUA..COMPAGNA..
    PAOLA MASSARI..DA CUI..HA AVUTO UN FIGLIO..
    GIOVANNI.....
    PECCATO..CHE SI SIANO LASCIATI..MI PIACEVANO UN CASINO...



    ED..ECCOLO..COL FIGLIO...
    SOMIGLIANTE VERO?...
     
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    Questo piccolo grande amore
    E’ FINITO PER SEMPRE

    Roma. E’stata definita la Canzone del Secolo (nel 1972 l’album vendette 2 milioni e mezzo di copie, il singolo 800mila) e ancora oggi fa sognare i fidanzati che la scaricano da Internet per regalarla alla persona amata.
    “Questo piccolo grande amore” non ha portato però fortuna a Claudio Baglioni, autore e interprete del brano, e a sua moglie Paola Massari, la donna cui era dedicato. La coppia, già separata di fatto da 14 anni, ha deciso di procedere verso il divorzio (forse perchè Claudio intende ufficializzare l’unione con la compagna Rossella Barattolo).
    I due si sono recati al Tribunale civile di Roma per avviare la separazione consensuale entrambi vestiti di nero, come se andassero a un funerale. In fondo, qualcosa è morto per sempre, anche per i fan di Baglioni. Durante questi anni Claudio e la sua musa sono rimasti in contatto, e non solo per il bene del figlio Giovanni, nato nel 1982. Nei momenti difficili, anche quando non vivevano più insieme, Paola c’era. Come quando lui, schiantatosi con la sua Porsche in una notte del novembre 1990, rischiò la vita e dovette essere operato. La moglie non si staccò un minuto dal suo letto.
    Insieme sin da ragazzini, i due hanno condiviso tutto: il carattere schivo e discreto, le difficoltà della gavetta del cantautore, i sogni e la gloria. Si erano incontrati per caso nell’aprile del 1971 a una Mostra dell’elettronica a Roma: lei era in visita con la scuola, lui aveva appena inciso la prima canzone, “Signora Lia”. Fu colpo di fulmine, non si lasciarono più. Si sposarono nell’agosto del 1973, lui 22enne allampanato cantautore in ascesa, lei 18enne bionda e bellissima. Fu una cerimonia intima e semplice, alla presenza dei parenti stretti, celebrata da un amico sacerdote: dopo le nozze, festeggiamenti in pizzeria. Claudio e Paola resero pubblico il loro matrimonio solo cinque anni dopo, quando lui ormai era diventato un cantante di successo, l’idolo delle ragazzine. Merito anche di lei, che ha sempre sostenuto il talento del marito, aiutandolo e collaborando con lui, dalla sala di registrazione fino ai concerti. E la “maglietta fina” della canzone? Paola confessò di tenerla ben custodita in una cassapanca. Ora che quel “piccolo grande amore” si è chiuso per sempre, chissà dove sarà andata a finire.
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    Lontani di fatto da 14 anni, Claudio Baglioni e Paola Massari hanno regolarizzato in questi giorni la loro separazione davanti al tribunale. "Hanno voluto chiudere una porta e sistemare in via definitiva il passato. Hanno raggiunto un accordo in via consensuale", racconta l'avvocato Pompilia rossi, che tutela gli interessi di entrambi i coniugi, "e sulle trattative c'è stata tanta correttezza, come tra loro è sempre stato in tutti questi anni, anche per tutelare gli interessi del figlio".

    Dopo tanti anni hanno sentito l'esigenza della separazione, per essere liberi di fare nuove scelte?

    "Non credo che sia questa la ragione, ma potrebbe essere anche quella. Io sinceramente non lo so".

    Per il divorzio ci vorranno altri tre anni?
    "Sì, a meno che non passi una nuova proposta di legge che preveda di ridurre ad un anno i termini per l'ottenimento del divorzio per chi non ha figli minori a carico".

    Come hanno vissuto l'incontro in tribunale c'è stata tristezza?

    "Un po' di tristezza c'è stata, ma entrambi hanno cercato di non darla a vedere. Sa, al momento della firma, quando ci si rende conto che si chiude una fase della propria vita, un po' di tristezza c'è sempre".

    Come si sono salutati Baglioni e la Massari?

    "Con rispetto e affetto. Dopo il tribunale, io, loro due e il manager di Claudio, amico da sempre della coppia, siamo andati a bere un caffè insieme".

    Una storia d'amore quella di Claudio Baglioni e Paola Massari , coinvolgente quanto riservata. L'autore di Questo piccolo grande amore, canzone scritta nel '72 che lo porterà al successo, aveva conosciuto colei che diventerà sua moglie l'anno prima. Nel 1973 i due, in gran segreto, per non deludere le già numerose fan di Claudio, si sposarono: lui aveva 22 anni e lei 18. Ebbero un figlio, Giovanni, che ora ha 26 anni , fa il musicista e collabora con il padre. Claudio da anni è legato a Rossella Barattolo. Un'unione che forse un giorno vorrà ufficializzare.




    Claudio Baglioni: vacanze in Egitto con la compagna Rossella

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    Loro speravano di farla franca. Partiti per la spiaggia di Sharm (chiamarla col suo nome completo, Sharm-el-Sheikh, fa un po’ caciottaro), si pregustavano una vacanza da fidanzatini. O forse meglio da fidanzatoni, visto che lui ha 51 anni e lei 41. Stiamo parlando di Claudio Baglioni e della sua compagna Rossella Barattolo, i quali, liberi da ogni tipo d’impegno, hanno deciso di prendersi qualche giorno di riposo. Ma il divo Claudio e Rossy avevano fatto i conti senza l’oste, ovvero il paparazzo di “Novella 2000”, il quale, nel numero del 23 maggio, li ha immortalati in costume da bagno alle pagine 46, 47 e 49 della nasuta rivista. In realtà gli scatti non documentano altro che una normalissima vacanza sulla spiaggia: Baglioni che sorride in braghe di tela, Rossella in bikini, Rossella che beve acqua, Baglioni che non fa nulla per celare un po’ di pancetta. L’unico elemento leggermente curioso è costituito dal fatto che i due si sono portati dietro Giovanni, il figlio che lui ha avuto da Paola Massari.
     
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    Sabato pomeriggio


    Da Wikipedia

    Sabato pomeriggio è il sesto album di Claudio Baglioni, pubblicato nel 1975 dalla RCA Italiana.


    Il disco

    Dopo Questo piccolo grande amore e Gira che ti rigira amore bello, Baglioni incide nuovamente un concept album in cui ogni canzone illustra da punti di vista diversi lo stesso stato d'animo. Dopo Vangelis, Claudio si avvale della collaborazione di un altro guru della musica, l'arrangiatore Luis Enrique Bacalov, che colora l'album di suoni ed effetti in grado di dare lo scenario ottimale alle storie narrate.

    Oltre alla famosa title-track, le altre canzoni si rincorrono sullo stesso tema, che è quello leopardiano dell'attesa, evidente in Aspettare (che inizia con la parola "passerotto" che ritorna nella famosa canzone); più esteso in ...ed aspettare; in Poster dove l'attesa del metrò fa esplodere la voglia di "andare lontano"; in 21X, dove il protagonista spera in un'improbabile vincita al Totocalcio; in Sisto V (canzone legata a un'esperienza teatrale del giovane Claudio), in dialetto romanesco, dove addirittura si aspetta "un papa mijore"; in Lampada Osram, dove una ragazza attende invano un ragazzo al primo appuntamento. In altre canzoni invece questa tematica è meno evidente: in Carillon (una visita a sua nonna) il suono famoso fa ricordare la gioventù andata; in Doremifasol si ha una semplice ma profonda dichiarazione d'amore, ma cade a metà del disco che è tutta un'attesa del "passerotto"; Il lago di Misurina ci porta in una dimensione fiabesca, raccontando la leggenda diffusa nella località veneta, sulla nascita di questo lago ai piedi del monte Sorapiss, anch'essa derivata dall'attesa vana di una fanciulla. Prende parte il Coroanaroma, coro della sezione romana dell'Associazione Nazionale Alpini, diretto dal grande Lamberto Pietropoli, un unicum del repertorio baglioniano. Chiudono il quadro Alzati Giuseppe dedicata all'uomo medio lavoratore che aspetta una vita migliore ma fa poco per conquistarsela, e l'intemezzo Tutto qua, che parla di bambini che giocano ai grandi, aspettando di diventare grandi per davvero.

    ...ed aspettare è cantata dal gruppo vocale fondato da Edoardo De Angelis, la Schola Cantorum.

    Poster descrive l'attesa in una fermata del Metrò romano forse nel primo Inverno dello stesso 1975. Sembra dal testo e dalla descrizione dei particolari che la fermata sia Via Cavour (Linea B), e che l'orario precisato nel testo faccia presumere che il protagonista attenda il treno speciale allora in servizio sulla Linea B per collegare direttamente Roma con Ostia (Treni Diretti Termini-Lido, soppressi nel 1987). Questo spiegherebbe anche l'attesa lunga colmata dalla descrizione minuziosa del marciapiede opposto a quello protagonista. La musica di Poster è molto simile a quella di Valsinha, una canzone di Chico Buarque De Hollanda, che fu cantata da Mia Martini.

    Merita una spiegazione il titolo di Lampada Osram: in occasione delle Olimpiadi del 1960 fu installato a Roma in piazza dei Cinquecento davanti alla Stazione Termini un lampione con lampada allo xeno Osram da 2.500.000 di lumen e 75 KW di potenza, primato mondiale dell'epoca per una singola lampada. Diventò presto un posto per darsi appuntamento, come succede alla protagonista della canzone; soprattutto in questa canzone è evidente un certo crepuscolarismo dello stile di Baglioni, che descrive sin nei minimi particolari l'ambiente davanti alla stazione ("una valigia torna, un'altra se ne va", "che facce da galera quei quattro sul coupé"), e la stessa caratteristica si può notare nel testo di Carillon.

    Al disco partecipa alle chitarre il fratello di Little Tony, Enrico Ciacci.

    Il tecnico del suono è Franco Finetti (che suona anche in una canzone, 21X), mentre la copertina è tratta da un disegno di Antonio Dojmi (da un'idea di Paola Massari); l'edizione originale dell'album ha una camicia interna azzurra, con una poesia di Baglioni intitolata Aspettare (che amplifica il tema di ..ed aspettare, attraverso una serie di complementi oggetto e alcune frasi subordinate riferite allo stesso verbo all'infinito e si chiude con "aspettare te" rimandando alla canzone principale.

    Musicisti

    * Claudio Baglioni - chitarra
    * Antonio Coggio - organo
    * Piero Ricci - basso tranne Poster e Sabato pomeriggio
    * Mario Scotti - basso in Poster e Sabato pomeriggio
    * Enrico Ciacci - chitarre
    * Luciano Ciccaglioni - chitarre, mandolino
    * Ciro Cicco - percussioni
    * Massimo Buzzi - batteria, percussioni
    * Luis Enriquez Bacalov - pianoforte, organo Hammond, cembalo, percussioni, tastiere
    * Coroanaroma, diretto da Lamberto Pietropoli: coro in Il lago di Misurina
    * Gianni Oddi - flauto in 21X
    * Franco Finetti - cueca in 21X

    Schola Cantorum - voci in ...Ed aspettare

    * Annapaola, Giovanni, Maura e Manuela: bambini che giocano in Tutto qua!

    Artista [modifica]

    Claudio Baglioni - voce

    Tracce

    1. Aspettare... - 2:26
    2. Carillon - 4:00
    3. Alzati Giuseppe - 4:48
    4. Poster - 5:08
    5. Tutto qua! - 1:54
    6. Doremifasol - 3:02
    7. Lampada Osram - 4:15
    8. 2 1 X - 2:55
    9. Sisto V - 3:55
    10. Il lago di Misurina - 3:28
    11. ...Ed aspettare - 2:22
    12. Sabato pomeriggio - 5:32

    Note


    * Testi: Claudio Baglioni
    * Musiche: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
    * Arrangiamenti: Luis Enriquez Bacalov

    1. ^ Filmato dell'Archivio Luce - "Roma: in occasione delle Olimpiadi, si installa un lampione allo xenon in piazza dei Cinquecento. 10/08/1960"

    Curiosità

    L'album è uno dei pochi che non ritrae Baglioni nella copertina. Una sua immagine è invece ritratta nella fodera interna.




     
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