Adriano rock è un album di Adriano Celentano pubblicato a novembre del 1968.
L'album
È questo il primo disco registrato da Celentano con canzoni del tutto inedite, e non (come i precedenti) con molti brani già pubblicati su 45 giri: lo stesso Celentano fa questa affermazione in un breve recitato all'inizio del lato A («Cari amici, è la prima volta che incido dieci canzoni nuove. Se siete contenti ne inciderò altre dieci a natale prossimo.....cosa? E va bè, allora se non siete contenti incidete voi!Vedremo quanti dischi venderete....!»).
L'autoironica L'attore, che apre il disco, fu stampato su 45 giri (sul retro La tana del re), vede la partecipazione come coautore della musica di Lorenzo Pilat, all'epoca cantante per il Clan con lo pseudonimo Pilade, ed è forse l'unica canzone di questo disco ad essere entrata nella memoria collettiva: l'album infatti è uno dei meno riusciti della carriera di Celentano. Anche in questo disco vi è una canzone cantata dalla moglie Claudia Mori, Come farai. Napoleone, il cowboy e lo zar (ironico brano sulla guerra) verrà reincisa nel 1991 (con un nuovo testo ed intitolata L'uomo di Bagdad, il cowboy e lo zar) nell'album Il re degli ignoranti. Il grande sarto torna alle tematiche religiose (il grande sarto è Dio); verrà reincisa l'anno successivo con il titolo cambiato in La pelle. L'ora del boogie viene dal repertorio di un mito giovanile di Celentano, Bill Haley (Johnny Grande è il pianista e Billy Williamson il chitarrista dei The Comets, il gruppo del celebre cantante rock). Miseria nera è invece una canzone dove Celentano affronta il tema della disoccupazione.
Dopo la rottura con Don Backy e, di conseguenza, con Detto Mariano, il Molleggiato chiama come arrangiatore Nando De Luca, già presente in alcuni brani del disco precedente, che svolge un lavoro egregio su un materiale non eccelso. La copertina del disco è divisa in due parti: in quella superiore vi sono alcuni disegni, in basso invece vi è una foto di Celentano tratta da uno spettacolo televisivo; la parola ROCK (in stampatello maiuscolo) divide le due parti, mentre in alto vi è la parola adriano scritta in stampatello minuscolo.
Nella ristampa su cd è stata aggiunta come bonus track EA, pubblicata nel 1970 come retro del 45 giri Chi non lavora non fa l'amore nella versione di Claudia Mori.
Tracce
L'attore (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano e Lorenzo Pilat) Non ci fate caso (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di C. Calhooum e Nomen) Come farai (testo di Vito Pallavicini; musica di Gino Santercole) La tana del re (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) Tutto da mia madre (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Scott) Napoleone, il cowboy e lo zar (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Dickie Thompson e Rusty Keefer) Il grande Sarto (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) L'ora del boogie (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Bill Haley, Johnny Grande e Billy Williamson) Il filo di Arianna (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) Miseria nera (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) Ea (bonus track)
Video L'attore
Vieni al cinema insieme a me C'è l'attore che piace a te! Ma chi è… Ma chi sarà! Frank Sinatra tu penserai, L'uomo che non tramonta mai! Lui non è… Lui non è… Ma chi sarà… Ma chi sarà… Vieni al cinema e lo saprai, Al tuo fianco lo troverai! Sai chi é… Sai chi é… Sono io… Sono io… Sono io… Sono io… Dallo schermo capirai, Che amo te… E' un dialogo fra noi! Quel che non ti ho detto mai, Finalmente lo saprai E nel buio cercherai Questa mia bocca di uomo Che un bacio d'amore ti darà E non sarò falso come l'attore Del film, che vedi là!
Coro: Ami me. Perché Coro: Perché Sono matto Coro: come te. Non ci fate caso, caso Non ci fato caso, caso Se ci amiamo così. Cucinare per noi E' una cosa in più E' una cosa in più Divoriamo un long-playing Se assaggiare un long-playing Se assaggiare li vuoi Vieni a cena da noi Lei mi regala un sasso Io le regalo un fior Senza tanto chiasso Ecco il nostro amor, Non ci fate caso Se ci amiamo così. Ami me Coro: Ami me. Perché Coro: Perché Sono matto Coro: come te. Non ci fate caso, caso Non ci fato caso, caso Se ci amiamo cosi. Lei mi regala un sasso Lei mi regala un sasso Io le regalo un fior Io le regalo un fior Senza tanto chiasso Senza tanto chiasso Ecco il nostre amor Il nostro amor Non ci fate caso Se ci amiamo così Fatelo, fatelo Senza tanto chiasso Io le regalo un fior Lei mi regala un sasso Ecco il nostre amor Non ci fate caso Se ci amiamo così. Ami me Coro: Ami me. Perché Coro: Perché Sono matto Coro: come te. Non ci fate caso, caso Non ci fato caso, caso Non ci fato caso, caso Se ci amiamo cosi.
Video
La tana del re
Io sono solo Ma non credo che tu Sei contenta Certo stai piangendo. Mai piangi forte forte Che si senta Se tu non vuoi Che un'altra stia con me E mi porti a letto il tuo caffè Devi capire che Da quando e nato il mondo La donna Non sta da pari all'uomo Anche se vuole Portare I pantaloni Il re della foresta Sai chi è E' un leone maschio come me Dimmi, dimmi, dimmi Dimmi, dimmi, dimmi Che tu, Coro: che tu, che tu. Senza me non puoi Restare ancora Un'ora di più Coro: un'ora di più. Come il re della foresta Ti commuoverò Nella tana dell'amore Ti riporterò. Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi Che io sono il tuo re Dimmi, dimmi, dimmi Dimmi, dimmi, dimmi Che tu Coro: che tu, che tu Senza me non puoi restare Ancora un'ora di più. Coro: ancora un 'ora di più. Come il re della foresta Ti commuoverò Nella tana dell'amore Io ti porterò. Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi Che io sono il tuo re Io sono solo, Ma non credo che tu Sei contenta Certo stai piangendo Ma piangi forte, forte che ti senta Se tu non vuoi che un'altra Stia con me E mi porti a letto il tuo caffè.
Ho imparato tutto da mia madre Fare il bagno in vasca da mia madre Ridere e cantare da mia madre Ma a far la corte da papà Giocare a carte da papà In famiglia siamo in tre Non son tutti fortunati come me. Ho imparato il credo da mia madre E rifare il letto da mia madre A chiacchierar con tutti da mia madre E cambiar la maglia da mia madre Ma a fare a botte da papà Tardar la notte da papà In famiglia siamo in tre Non son tutti fortunati come me. E ora che ho imparato tutto mamma Ti presento Claudia La mia donna Fra poco come te Sarà una mamma E tu sarai chiamata presto nonna Non è un fumetto è realtà E chi l'ha scritto vi dirà in famiglia Siamo in tre Non son tutti fortunati come me. Che ho imparato dalla mamma E dal papà Ad amare tutto quello che si ha.
Video
Napoleone, il cow boy e lo zar
Strano questo sogno Ero in una città Da un palazzo di vetro Esce un cowboy Dal fiume Volga esce lo zar. Napoleone scende A cavallo della torre Eiffel Scende, scende a cavallo Dalla torre Eiffel Là sulla piazza sono in tre Ognuno vuole la città per se, Quei tre, Hanno l'odio nel cuor Che mai succederà. E' un ora di paura E la gente lo sa C'è chi piange con me C'è chi prega perché La decisione è in mano a quei tre. Fredde facce di cera Che non parlano più In quel triangolo c'è La nostra vita che, Oscilla appesa al cuore dei tre. Napoleone butta il cannone Dritto sul cowboy E c'è una lunga lama Che brilla in mano dello zar E la pistola del cowboy Ha completato quella scena a tre, Chissà, chissà se domani per noi, Il sole splenderà. Il cielo blu si fa nero E la guerra verrà Ma ad un tratto dall'alto In mezzo al nero che c'è Si accende un raggio sopra quei tre Viene da una finestra Quello sguardo d'amor E su quella città Vestito in bianco c'è Un uomo che la pace porterà. Di gioia piange tutta la gente Che felicità Salva è finalmente tutta la città Non sono nemici più quei tre, E la paura se ne va Chissà, chissà se il mio sogno potrà Cambiare la realtà. Chissà se il mio sogno potrà Cambiare la realtà.
Video
Il grande sarto La pelle Da quel giorno Che sei nato Ce l'hai La pelle Non si compra Non si vende Lo sai Questo vestito Della vita Non lo si toglie mai Resta cucito Sul tuo corpo Fino a che tu vivrai. Per te tua madre Lo compro E dentro il cuore Ci posso E poi un nome Ti daro Non uccidere Gli altri uomini Sono fatti come te. La…la…la… La pelle E la cosa più importante di te. Il grande sarto L'ha creata Per questa umanità, Nessuno al mondo L'ha pagata Ecco la verità, Se ringraziare Lo vorrai Per questa pelle Che tu hai A mani giunte lo farai. Non uccidere gli altri uomini So fatti come te. Coro: La pelle E la cosa Più importante Di te
Boogie, oh boogie boogie, Oh boogie, boogie, boogie Bl. E questa l'ora del boogie Rock'n roll, La bomba che e scoppiata dodici anni fa, Ma tu ragazzo che ne sai, Non valgono un rock I balli che tu fai. Lei balla il boogie, Lui balla il boogie, L'ora del il boogie, Forza del col boogie, L'ora del boogie, Oh boogie, boogie, boogie Bl. L'avevo detto già un anno fa Che il rock'n 'roll Avrebbe ucciso il beat Ragazzo ascoltami non sbaglio mai, Il mago della musica mi chiamano ormai. Lei balla il boogie, Lui balla il boogie, L'ora del il boogie, Forza del col boogie, L'ora del boogie, Oh boogie, boogie, boogie Bl. L'avevo detto già un anno fa Che il rock'n 'roll Avrebbe ucciso il beat. E questa l'ora del boogie Rock'n roll Oh boogie, boogie, boogie Bl. Lei balla il boogie, Lui balla il boogie, L'ora del il boogie, Forza del col boogie, L'ora del boogie, Oh boogie, boogie, boogie Bl.
Video
Il filo di Arianna
Teseo col filo dell'Arianna andava Cosi la strada per tornare a casa sempre Trovava, E non si perdeva E non ha fatto come te Che ti sei persa nel mondo Ed anche Pollicino quando andò nel bosco Segno con delle briciole Il sentiero che era nascosto E a casa tornava E non ha fatto come te Che ti sei persa nel mondo Cerco solo i mezzi per tornar Anche a nuoto nel mar O potresti a piedi camminar O forse in bicicletta se ti va di pedalar Teseo con il filo dell'Arianna andava Cosi la strada per tornare a casa Sempre trovava E non si perdeva E a casa tornava E non ha fatto come te Che ti sei persa nel mondo Cerco solo i mezzi per tornar Anche a nuoto nel mar O potresti a piedi camminar O forse in bicicletta se ti va di pedalar. Teseo con il filo dell'Arianna andava Cosi la strada per tornare a casa Sempre trovava E non si perdeva E non ha fatto come te Che ti sei persa nel mondo E non ha fatto come te Che ti sei persa nel mondo
Miseria nera Nel mondo d'oro Mattina a sera Io cerco lavoro Ho buone braccia da adoperare Son quattro le bocche Che in casa mi chiedono da mangiare. Io vendo il cuore Io vendo, per non morire La vita e bella, Ma e bella per pochi E non per me. Da muratore In fonderia Poi minatore E cose via Con queste mani Non so rubare E batto la porta di tutti chiedendo Da lavorare. Io vendo il cuore Io vendo, per non morire La vita e bella, Ma e bella per pochi E non per me. Miseria nera Nel mondo d'oro Mattina a sera Io cerco lavoro Ho buone braccia da adoperare Son quattro le bocche Che in casa mi chiedono da mangiare. Io vendo il cuore Io vendo, per non morire La vita e bella, Ma e bella per pochi E non per me
Video
Ea
Ea EA EA EA EA EA EA EA E Ho il tuo corpo nell'anima che mi brucia EA EA E Sulla tua bocca per l'eternita Io voglio stare EA EA E EA EA EA EA EA EA EA EA EA Il nostro cuore Sta impazzendo con noi OU.O.O. I tuoi capelli sciolti su di me Mi avvolgono Nel nostro grande amor EA EA EA EA EA EA EA EA EA Io sento un brivido Quando mi tocchi Le mani tue Mi parlano d'amor. Come ghiaccio stai Sciogliendoti Perche tu sei la mia neve Io sono il sole EA EA EA EA EA EA EA EA EA Mille tamburi Sono dentro di me Che impazziscono OU.O.O. Sto volando negli occhi tuoi Dolce EA, EA, EA, E EA EA EA EA EA EA EA EA EA
Le robe che ha detto Adriano è un album di Adriano Celentano pubblicato nel 1969.
L'album
Dopo il mezzo passo falso di Adriano rock, Celentano torna alla vecchia formula, e cioè a un disco che racchiuda brani già usciti su 45 giri e canzoni nuove da lanciare come singoli; in questo caso, però, il disco assume caratteristiche più antologiche con l'ennesimo inserimento di Il ragazzo della via Gluck e Chi era lui. Mondo in mi 7° e Una festa sui prati erano state pubblicate su 45 giri ben tre anni prima; di pochi mesi precedente era La storia di Serafino, canzone tratta dalla colonna sonora dell'omonimo film diretto da Pietro Germi in cui Celentano aveva interpretato la parte del pastore Serafino. Storia d'amore è la canzone che viene lanciata in contemporanea su 45 giri, e riscuote un successo clamoroso: un mese di seguito al primo posto in hit parade, e sedici settimane di presenza. Il brano ha un assolo finale di fisarmonica di Nando De Luca; il lato B del 45 giri contiene la canzone Straordinariamente, su musica di Gino Santercole. Altri due inediti usciranno nei mesi successivi su 45 giri: Lirica d'inverno (l'unico brano di cui sia riportato il testo nella copertina dell'album) e L'uomo nasce nudo, brano dal testo religioso. Gli arrangiamenti delle canzoni sono curati da Iller Pattacini, Roberto Negri e Nando De Luca, tranne che per le canzoni più vecchie, arrangiate da Detto Mariano. In copertina un disegno di Celentano raffigurante una quercia senza foglie.
Tracce
Lirica d'inverno (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 03'55" Un bimbo sul leone (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) 03'36 Chi era lui (testo di Mogol e Miki Del Prete; musica di Paolo Conte) 02'49" La storia di Serafino (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano e Carlo Rustichelli) 03' 54" Straordinariamente (testo di Luciano Beretta; musica di Gino Santercole) 03'51" Il ragazzo della via Gluck (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 04'15" Storia d'amore (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 04'55" Napoleone, il cowboy e lo zar (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Dickie Thompson e Rusty Keefer) 02'48" Una festa sui prati (testo di Mogol, Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 03'17" Mondo in mi 7a (testo di Mogol, Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 06'10" L'uomo nasce nudo (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Roberto Negri e Giuseppe Verdecchia 04'57" La pelle (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) 03'10" Se sapevo non crescevo (bonus track) 3'51'
Straordinariamente si, tu sei qui straordinariamente qui per me e sto convincendomi che e' vero sei qui sei tu e non puoi essere che tu fra le mie braccia conosco le mani che hai le cose che pensi e che fai conosco a memoria il tuo viso dal gelido sguardo al tuo caldo sorriso si,tu sei qui straordinariamente mia sei tu sei qui sei la donna che io cercavo per me lo sai, al buio riconoscerei la tua voce conosco il respiro che hai e come baciare ti fai conosco il tuo modo d'amare perche' amo anch'io come te amo anch'io come te straordinario e' il tuo amore per me, per me... lo sai, al buio riconoscerei la tua voce conosco il respiro che hai e come baciare ti fai conosco il tuo modo d'amare perche' amo anch'io come te amo anch'io come te straordinario e' il tuo modo d'amar per me...
Storia d'amore Tu non sai cosa ho fatto quel giorno quando io la incontrai in spiaggia ho fatto il pagliaccio per mettermi in mostra agli occhi di lei che scherzava con tutti i ragazzi all'infuori di me. Perché, perché, perché, perché, io le piacevo. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era contro di me, io non ero ancora il suo ragazzo e già soffriva per me e per farmi ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Ora tu vieni a chiedere a me tua moglie dov'è. Dovevi immaginarti che un giorno o l'altro sarebbe andata via da te. L'hai sposata sapendo che lei, sapendo che lei moriva per me coi tuoi soldi hai comprato il suo corpo non certo il suo cuor. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era contro di me, io non ero ancora il suo ragazzo e già soffriva per me e per farmi ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Un giorno io vidi lei entrar nella mia stanza mi guardava, silenziosa, aspettava un sì da me. Dal letto io mi alzai e tutta la guardai sembrava un angelo. Mi stringeva sul suo corpo, mi donava la sua bocca, mi diceva sono tua ma di pietra io restai. Io la amavo, la odiavo, la amavo, la odiavo, ero contro di lei, se non ero stato il suo ragazzo era colpa di lei. E uno schiaffo all'improvviso le mollai sul suo bel viso rimandandola da te. A letto ritornai piangendo la sognai sembrava un angelo. Mi stringeva sul suo corpo mi donava la sua bocca mi diceva sono tua e nel sogno la baciai.
Un bel giorno il mondo e' stato acceso E non ha smesso di bollire: ah-ah! Gli uomini Quasi cotti sono ormai Per la cena atomica. Io sono una di quel pazzi in verità Che giocherebbe a dadi questa umanità Perchè non ho creduto mai Che lui ha creato tutti noi Ha-ha... :-) Nudo. Nudo come un verme. Striscio Verso quella cena Piango. Manca solo un'ora Ma tra pochi istanti Te lo dico io Crederemo in tanti. L'uomo nasce nudo Col peccato della mela in fondo al cuore. Ma se tu mi vuoi portare Verso l'acqua che mi salva Una veste bianca indosserò. Perchè tu donna vesti di bianco Il tuo corpo e' senza vergogna Di guardarti mai non mi stanco Come sei nessuno si sogna E' d'avorio la tua persona E' di giglio la tua purezza Ogni sguardo tuo mi donna Quella grande fede che c'e in te. Ora vedo anche quel giardino Della nascita del mondo: ah-ah! Nudi. Come Adamo ed Eva noi Noi corriamo liberi Non ci sara' la tentazione sai perchè Nessun serpente striscerà fra me e te Abbiamo la forza di chi al mondo Di peccati non ne ha. L'uomo nasce nudo Col peccato della mela in fondo al cuore. Ma se tu mi vuoi portare Verso l'acqua che mi salva Una veste bianca indosserò. Perchè tu donna vesti di bianco Il tuo corpo e' senza vergogna Di guardarti mai non mi stanco Come sei nessuno si sogna E' d'avorio la tua persona E' di giglio la tua purezza Ogni sguardo tuo mi donna Quella grande fede che c'e in te. Perchè tu donna vesti di bianco Il tuo corpo e' senza vergogna Di guardarti mai non mi stanco Come sei nessuno si sogna
Video
La pelle
Video
Se sapevo non crescevo
CELENTANO COMPIE 75 ANNI E SUL BLOG REGALA UN VIDEO INEDITO AI FAN
Adriano Celentano domani festeggia le 75 primavere e per i fan sul suo blog posta un video inedito, il provino fatto quasi mezzo secolo fa che dimostra il suo talento come attore ma anche lo smisurato amore per la moglie Claudia Mori. «È il mio compleanno. E il modo migliore per farmi gli auguri, è che sia io a farli a voi con il video che ho postato», scrive il Molleggiato presentando il curioso provino che il regista Giuseppe De Santis gli fece fare per il ruolo di protagonista del film 'Italiani brava gentè. Pur avendolo brillantemente superato, Adriano non lo interpretò per non separarsi dalla sua Claudia, che ai tempi era incinta.
IL PROVINO Nel provino, uno scanzonato e giovanissimo Celentano, seduto con in mano una mela cui ogni tanto dà un morso, dice: «La storia mi piace, mi ci vedo proprio, perchè è un film drammatico e nello stesso tempo comico». Interpellato dal regista, Celentano spiega però che non può andare sopra gli 800 metri d'altezza perchè questo farebbe male alla moglie, che «aspetta un maschio». «Come fa a sapere che è un maschio?», gli chiede il regista. «Perchè ci siamo messi d'accordo», risponde lui ridendo. «Ma perchè se la porta sempre appresso sua moglie?» gli chiede quindi De Santis. «Perchè se non ci sono io ha paura. Si spaventa, vede gli elefanti. E invece se vede me, vede una bestia, ma lei dice che ha meno paura delle altre bestie», risponde il Molleggiato, che un anno prima aveva sposato in gran segreto Claudia, compagna di vita ma anche manager, dalla quale avrà tre figli. Il suo messaggio sul blog (www.ilmondodiadriano.it/blog) si conclude così: «Un augurio a tutti quelli che per amore, a volte sono costretti a dire una bugia e uno, ancora più grande a quelli che non la diranno». Questo 75/o compleanno arriva dopo un anno di successi: dal festival di Sanremo dove ha fatto il pieno di ascolti (e di polemiche, per l'attacco in diretta a Vaticano, giornali cattolici e stampa) all'ultimo album, 'Facciamo finta che sia verò, che ha visto inedite e sorprendenti collaborazioni con Giuliano Sangiorgi, Franco Battiato, Jovanotti e Manu Chao. Senza dimenticare Rock Economy, il concerto-evento in due serate all'Arena di Verona trasmesso in diretta su Canale 5, che ha avuto oltre 9 milioni di telespettatori. Il dvd del concerto è ancora al top delle classifiche. Difficile immaginare quale sarà la sua prossima mossa
Il forestiero è un album di Adriano Celentano pubblicato nel 1970.
L'album
Il 1970 è un anno in cui Celentano incide due 45 giri: con il primo, Chi non lavora non fa l'amore, vince il Festival di Sanremo, tra molte polemiche e accuse di qualunquismo, mentre con il secondo, Viola, entra in classifica in estate. In teoria per l'autunno è prevista la pubblicazione dell'album Er più - Storia d'amore e di coltello legato ad un film girato da Sergio Corbucci in cui recita il Molleggiato. Poiché l'uscita del film viene rimandata, si decide di spostare anche quella del disco. Celentano allora pubblica a dicembre un album costituito in gran parte da canzoni natalizie, in cui non trovano spazio i precedenti 45 giri. La caratteristica "natalizia" del disco è anche rappresentata dalla copertina, in cui Celentano con un sacco in spalla (in stile Babbo Natale) augura buone feste ai fan. Gli arrangiamenti delle canzoni sono curati da Nando De Luca. L'unico brano che verrà stampato su 45 giri è la title track (uscirà come lato B di Sotto le lenzuola), brano che su una musica orientaleggiante scritta da Gino Santercole, racconta l'incontro di Gesù con la samaritana. Questo brano è stato riproposto dal vivo due sole volte. La prima il 27 settembre 1995, nel concerto tenuto da Celentano per gli ammalati in viaggio per Lourdes, su invito di Mogol e Gianni Morandi a nome della Nazionale Cantanti. La seconda volta il 14 febbraio 2012 durante la prima serata del Festival di Sanremo, accompagnato dall'orchestra. Tra i brani non natalizi del disco, da segnalare la cover di Addormentarmi così, celebre canzone cantata da Lidia Martorana nel 1948. Da citare anche Stivali e colbacco, al cui testo collabora Fiorenzo Batacchi, cantante di un certo successo nei primi anni sessanta. Il disco è corredato graficamente da alcuni disegni raffiguranti scene del presepe.
Tracce
Il forestiero (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) Cosa fai questa sera (testo di Mogol; musica di Nando De Luca) Addormentarmi così (testo di Biri; musica di Vittorio Mascheroni) Stivali e colbacco (testo di Miki Del Prete e Fiorenzo Batacchi; musica di Eros Sciorilli e Butrowsky) Brutta (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Gino Santercole) Tu scendi dalle stelle (testo e musica di Sant'Alfonso Maria de' Liguori) Bianco natale (testo italiano di Filibello; testo e musica di Irving Berlin) Santa notte (testo e musica di A. Cavalieri) Natale '70 (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Giuseppe Verdecchia) Jingle bells (testo italiano di Specchia; musica di James Lord Pierpont) Bambini miei (bonus track)
Cosa fai questa sera Ehi. dimmi un po' cosa fai questa sera se tu sei libera o no. Ehi. senti un po' io non so cosa fare e se tu accetti verro potremmo andare dove vorrai scegli fra il cinema il night o il restaurant io ci starò. Ma sappi che Io non ho una lira Io sono al verde percio' Se vuoi andar io dovro' Farmi dare Quei quattro soldi che noi. noi spenderemo come vorrai scegli fra il cinema il night o il restaurant io ci starò. Ehi. dimmi un po' sbaglio o sei indecisa se arrabiarti puo divertirti con me che saro'. che saro questa sera un gentiluomo con te noi spenderemo come vorrai scegli fra il cinema il night o il restaurant io ci starò. Ehi. dimmi un po' cosa fai ehi. dimmi un po' cosa vuoi.
Addormentarmi cosi' fra le tue braccia, mentre tu mi baci mi baci sem pre piu'. addormentarmi cosi' sul tuo respiro labbra sulle labbra e non svegliarmi piu'. bocca a bocca cuore a cuore, soffrire insieme morire insieme addormentarmi cosi' fra le tue braccia, mentre tu mi baci mi baci sempre piu' addormentarmi cosi' sul tuo respiro labbra sulle labbra e non svegliarmi piu'. bocca a bocca, cuore a cuore soffrire insieme, morire insieme... addormentarmi cosi' fra le tue braccia.......... fra le tue braccia....
Er più - Storia d'amore e di coltello è un album di Adriano Celentano pubblicato nel 1971.
L'album
L'uscita di questo LP era prevista prima di Il forestiero: infatti per l'autunno del 1970 era programmata la pubblicazione di un album legato ad un film girato da Sergio Corbucci (intitolato appunto Er più - Storia d'amore e di coltello) in cui recita il Molleggiato: ma poiché l'uscita del film viene rimandata, si decide di spostare anche quella del disco, che esce dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone Sotto le lenzuola. Il brano non bissa il successo dell'anno precedente, ed anche le vendite non sono esaltanti, e per questo motivo Celentano, giudicando inattendibili i dati della Doxa, si appella al tribunale di Roma chiedendo di depennare la canzone dalle classifiche della Hit parade di Lelio Luttazzi; ma un'ordinanza del pretore Ugo Vitrone del 12 giugno 1971 (riportata in sintesi dal Corriere della sera) respinge la richiesta. La canzone (che viene comunque inserita nell'album) non è tra le migliori di Celentano: su una musica d'imitazione popolare, racconta la storia di un tradimento con la migliore amica di lei, che lo scopre e, ovviamente, lo perdona. Passando all'album, racchiude nel lato A la colonna sonora del film, costituita quindi da brani strumentali scritti dal maestro Carlo Rustichelli e da Gino Santercole, mentre le canzoni vere e proprie sono sul lato B, comprese due versioni cantate di brani della colonna sonora ed una terza breve canzone, Non lo dico perché non lo so, sempre dal film. Una storia come questa, che viene pubblicata anche su 45 giri, è sicuramente più interessante di Sotto le lenzuola, sia musicalmente che per il testo, soprattutto nel finale in cui Del Prete, per rappresentare la pazzia del protagonista, gli fa alterare l'ordine delle parole sfiorando il nonsense («E mentre mi portavan via eran mani le sue bianche,/era pelle la sua fredda,/c'era nebbia sulla fredda,/era treno la sua bianca...»). Il successo di questo singolo arriverà durante l'estate del 1971, ma sull'onda del mediocre Sotto le lenzuola arriverà solo cinquantesimo nella Hit Parade. Completano il disco Er più e Storia d'amore e di coltello, entrambi in romanesco; ma mentre la prima è una canzone macchiettistica, sulla falsariga di La storia di Serafino, la seconda è invece malinconica e dolce, cantata da Celentano con la voce profonda. Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono curati da Nando De Luca e Natale Massara, tranne che per le tracce della colonna sonora, curate dal maestro Rustichelli. In copertina vi è una fotografia tratta dal film con il cantante e la moglie Claudia Mori.
Tracce
Tema di Er Più (musica di Carlo Rustichelli) 3'18" Una storia d'amore e di coltello (strumentale) (musica di Gino Santercole) 3'25" Il valzer della taverna (musica di Carlo Rustichelli) 2'56" Er Più (strumentale) (musica di Carlo Rustichelli) 3'12" Tema di una storia d'amore e di coltello (musica di Gino Santercole) 5'25" Sotto le lenzuola (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Adriano Celentano) 4'18" Una storia come questa (testo di Miki Del Prete; musica di Goffredo Canarini) 4'26" Non lo dico perché non lo so (testo e musica di Fiorenzo Fiorentini) 1'17" Er Più (testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete; musica di Carlo Rustichelli) 3'04" Una storia d'amore e di coltello (testo di Sergio Corbucci; musica di Gino Santercole) 4'18"