Nel brano "La Strada" a 1:54 nelle voci di sottofondo si sente cantare "Vasco" brano dello stesso Jovanotti del 1989
Muoviti, muoviti, muoviti
Musica musica musica (della madonna) gente gente gente divertente fatevi prendere dai per un momento liberati dallo stress e dal tormento libera l'anima da, da tutti i limiti che condizionano te ed i tuoi simili lascia la carica scorrere nelle tue vene forse lasciandoti andare magari conviene io dico che ti conviene, certamente libera l'anima, il corpo e anche la mente cerca di guardare il mondo con gli occhi più aperti cerca di fare qualcosa, che ti diverti MUOVITI MUOVITI e allora MUOVITI MUOVITI comincia a muoverti muoviti e allora MUOVITI MUOVITI Niente è finito lo sai finché ci sei, puoi cominciare anche subito, io lo farei MUOVITI MUOVITI "man" che il tempo vola finché la musica va non sei mai sola questi sono gli anni novanta amico mio gli ottanta sono finiti e grazie a Dio il vuoto lasciato alle spalle è molto grande siamo scoperti oramai e le mutande che ci coprivano un po' sono cadute tutte le vecchie realtà sono finite MUOVITI MUOVITI e allora MUOVITI MUOVITI comincia a muoverti muoverti MUOVITI MUOVITI. Giro per strada guardando la faccia alla gente sento nell'aria qualcosa di molto importante crescono gli interessi verso le cose che fioriranno lo sai se sono rose credo nell'uomo futuro figlio di un mondo che mi spaventa anche un po' e non lo nascondo ma non nascondo neanche la voglia che ho di dare un posto decente a quel figlio che avrò forse fra un giorno fra un mese o fra vent'anni non sarà giusto che lui paghi i miei danni MUOVITI MUOVITI e allora MUOVITI MUOVITI comincia a muoverti muoviti e allora MUOVITI MUOVITI "man" MUOVITI MUOVITI "man" MUOVITI MUOVITI "man" MUOVITI MUOVITI MUOVITI MUOVITI "man" musica musica musica (della madonna) musica musica musica (della madonna) gente gente gente (divertente) musica musica musica (della madonna) gente gente gente (divertente) musica musica musica (della madonna) gente gente gente divertente fatevi prendere dai per un momento dallo stress e dal tormento libera l'anima da, da tutti i limiti che condizionano te ed i tuoi simili lascia la carica scorrere nelle tue vene forse lasciandoti andare magari conviene io dico che ti conviene e certamente libera l'anima, il corpo e anche la mente cerca di guardare il mondo con gli occhi più aperti cerca di fare qualcosa, se ti diverti MUOVITI MUOVITI "man" MUOVITI MUOVITI e allora MUOVITI MUOVITI e allora MUOVITI MUOVITI MUOVITI MUOVITI "man".
Non essendo un esperto estimatore di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti (Ma pur apprezzando alcuni lavori del cantautore nato a Roma, ma adottato dalla Toscana), non appena ho letto tra le nuove uscite il titolo Megamix, per giunta remixato da Benny Benassi, ho immediatamente pensato ad un vero e proprio megamixaggio di gran parte dei successi del Jova, magari ridotti ad alcuni campionamenti e sapientemente miscelati in chiave club.
Tutt'altro. Megamix è in realtà il titolo della traccia n.1 dell'ultimo album di Jovanotti Ora, già disco di diamante nonché vincitore del premio della critica della rivista Musica e dischi, nella categoria Pop / Rock nostrano. Si tratta originariamente di un brano funky e dal testo particolare, dalle mille allegorie rimate dell'artista, che a me personalmente ha ricordato un po' Falla girare.
La versione uscita come singolo, in un vinile picture disc da collezione, è un remix marchiato appunto dal Benny nazionale e dalla sua inconfondibile impronta elettronica. Per la verità in questo caso le sonorità acide e il synth-sirena martellante mischiate con le rime del Jova riportano più al periodo "Pump-Kin" (Nome dell'etichetta fondata da lui stesso) del dj, in cui vinse anche il Grammy Award con il remix di Bring the noise dei Public Enemy.
Ma quant’è carino questo cd? Mi sembra giusto parlarne, io ero piccolino. E poi l’ho trattato malissimo al Jova nell’altra rece, quindi vorrei dargli qualche merito. È un periodo nero, passo il tempo a scrivere, mi fa bene sentire certe volte qualcosa di allegro. Lorenzo 1992 è un inno alla sincerità e all’allegria, anche se in alcune cose sfiora il demenziale. Il giovin Cherubini è ancora un rapper, anche se di successo, e senza infamie e senza lodi, ci da il suo punto di vista sull’Italia, sull’amore e tutte queste cretinate.“Il Rap”, se Jova fosse ancora un rapper, potrebbe essere un inno. Lorenzo ora è un cantante di successo, in Italia, è stato a Fantastico e a San Remo, e vende che è una meraviglia, ha i mezzi, insomma, per diffondere un po’ di filosofia rappusa. E non perde l’occasione per farlo, al contrario di altri rapper di successo che non parlano più di rap alle masse, ma di quanto è figo il sentimento e di quanto fa schifo sto paese. Jovanotti, invece, dice alla stolta massa che con il rap tentando di far uscire dal ghetto "quella musica dura, quella senza melodia, quella che fa paura", un ghetto che per molti versi non è stato superato (giustamente, si è preferito preservare lo stile, piuttosto che sputtanarlo). Credo che le masse non abbiano compreso più di tanto il significato di “il Rap”. A pensarci bene, forse, è meglio così.
“Non m’annoio”, una delle caratteristiche di Lorenzo è l’ossessione quasi infantile verso il divertimento forzato, lo stare bene a tutti i costi, senza buttarsi mai giù. “Non m’annoio” ne è l’esempio perfetto, Jova ci rima che il tempo è prezioso e che tocca divertirsi e che lui "no che non mi rompo e non mi rompo…" bè non è gran che, ma almeno ti mette il buon umore. “Ragazzo Fortunato”, uno dei suoi pezzi più famosi e commercializzati, tant’è che io a 4 anni già lo sapevo quasi a memoria, con il tormentone “sono un ragazzo fortunato, perché m’hanno regalato un sogno” che mi stomaca parecchio. Ma in effetti, nella sua ottica, Lorenzo ha ragione. Ha un culo spropositato. E in fondo, siamo tutti un po’ ragazzi fortunati, basta sorridere alla vita, che la vita ti sorride. Giusto? No. Segue “Puttane e Spose”, dove Jova sfodera una delle sue caratteristiche che l’hanno spinto fuori dal rap, verso le masse: la tenerezza. Questa canzone è tenerissima e dolcissima, lui le ragazze le ama a tutte e non casca in , perché le donne non si può che amarle, al di la dei giudizi. Poi… ta dan! Ecco il Jova Rap Militante: “Benvenuti Nella Giungla”, la canzone inizia che pare quasi un afro-funk, evolvendosi in un funky quasi rockettaro vecchia data, dove si parla del nostro bello stato, che è sempre stato seppellito sotto quintali di merda. La prima repubblica sta per finile, e l’Italia è disastrata quasi quanto adesso (quasi è), si vive in una giungla con , quindi, siò e siòre, benvenuti nella giungla. Ritmo coinvolgente, testo ben scritto e cori ottimi nel ritornello. “Televisione Televisione” è un altro impegno rapolitik (bel termine ve, chiamatemi Sampyr Celentano, un po’ meno idiota del vecchio però), la televisione si sa, ha fatto grandi cose, ma ha anche uniformato e commercializzato ergo rovinato un sacco di cose. Quindi Jova, la chiude in castigo in un armadio e "stasera io, accendo la radio" (bell’affare, pure le radio son messe bene vé?) . “Io No”, secondo Lorenzo qualcuno ci sta ingannando, ci vuole tutti schifosamente uguali e inebetiti (che novità) ma quei qualcuno, a questo punto "hanno trovato un muro, un muro duro, molto, molto duro, siamo noi". Si il messaggio è molto banale e molto poco fondato, dato che noi siamo gli stessi che guidano la ruspa che abbatte il muro, ma il Jova sembra crederci nel suo bel mondo roseo, e ti fa sorridere. Ben venga il suo ottimismo verso questo popolo di ebeti. “Sai Qual è Il Problema” si parla di AIDS, lo spettro della sua generazione e uno dei tanti spettri della mia (e dei miei coetanei debaseriani, logico), il messaggio è chiaro "se non conosco a fondo metto su il preservativo" la canzone è un buon rap con una buona base, che se lo senti dici “no… non può essere lo stesso coglione di Tanto”. Eppure è proprio lui, lo stesso coglione, solo un po’ meno famoso. “Chissà Se Stai Dormendo”, che romanticone il nostro Lorenzo è? C’è solo un problema, che qui si da ad un rockpop stile Vasco, persino adottando le cadenze dell’(ex)rocker in certi pezzi, tipo: "e non ti mettere tutto quel trucco, che ti sta male" detta come la direbbe Vasco, quando fa quelle affermazioni, nel mezzo della canzone, quasi parlate, che lo caratterizzano. Però fatte da Jovanotti lo stesso che ti canta “Il Rap” e ti dice anche "no Vasco, no Vasco, io non ci casco, con quelli come te, che tornano alle tre", suona leggermente ridicolo (ma leggermente è). “Estate 1992”, d’altronde lui stesso dice che il rap non deve avere per forza testi impegnati o comunque profondi, ma arrivare addirittura a questa cagata mi sembra un po’ eccessivo, comunque, stendiamo un velo pietoso su sta canzoncina estiva e andiamo avanti, perché la fermata successiva è… “Vai Con Un Po’ Di Violenza” una (sotto)specie di crossover “violento” contro la violenza, alla quale Jova preferisce una chitarra distorta o un disco scretchato… fosse così semplice tesoro mio… L’ultimo brano, e forse il più impegnato politicamente, è “Ho Perso La Direzione”, dove l’(ex, non ancora)rapper toscano si scatena contro DC, neo-fascisti, chiesa,comunisti, radicali, persino contro Moana Pozzi candidata (R.I.P.), sputandoti in faccia una disorientante realtà che ci accompagna tutt’oggi: qual è la direzione giusta? Giustificando quindi, il nostro imbarazzante vuoto idealistico.
Il cd è solare, divertente, un lavoro ben fatto, ma già con le influenze che rovineranno il buon Cherubini. Riascoltare questo cd oggi fa un certo effetto, con questo cd ci sono cresciuto, è stato forse il mio primo vero approccio al rap. Ma Lorenzo è cambiato, io sono cambiato, l’Italia no. E per quanto lui predichi il contrario non cambierà mai. Ora Jovanotti è divenuto ciò che non voleva diventare, uno degli stessi dai quali avvertiva di evitare, alla sua ‘morosa, in “Chissà Se Stai Dormendo”, un santone, una popstar, un divo, un’altra faccia su un’altra maglietta, altra carne per la televisione televisone. E per quanto si sgoli, oramai è un personaggio, e i personaggi non muovono nessuno. Vendono e basta.
Backup – Lorenzo 1987 – 2012: il greatest hits di Jovanotti dal 27 novembre 2012
Pubblicato da Alberto Graziola da: soundsblog.it
E’ in arrivo un nuovo album per Lorenzo Cherubini alias Jovanotti. Il cantante, impegnato con la promozione negli Stati Uniti, lancerà a fine novembre un suo Greatest Hits nel nostro Paese. Si intitola “Backup – Lorenzo 1987 – 2012” e comprende tutti i suoi più grandi successi della sua carriera. Un disco che non avrà al suo interno solo una raccolta di canzoni già ascoltate ma anche collaborazioni, rarità, remix, outakes e versioni alternative. Ci saranno quattro versioni della raccolta: doppio cd, cd quadruplo ‘deluxe’ a prezzo speciale, cofanetto edizione limitata e in digital download. La versione “cofanetto limited edition” conterrà, oltre a un sacco di materiale “fisico” (7 cd, 2 dvd e un libro di 200 pagine ) una chiavetta USB con l’intera discografia di Lorenzo: ogni canzone pubblicata dal 1987 a oggi, il Backup di venticinque anni di lavoro in studio e dal vivo. Ovviamente ci sarà anche un pezzo inedito, dal titolo “Tensione evolutiva” e che a partire dal 9 novembre (come ci indica massisoleluna, che ringraziamo) sarà in rotazione radiofonica proprio per lanciare il “Backup - Lorenzo 1987- 2012″. In totale le nuove canzoni dovrebbero essere ben otto: non solo quindi un greatest hits ma anche un “piccolo Ep” che entusiasmerà i fan.
Lorenzo 1994 è il settimo album di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, pubblicato nel 1994. Da questo album sono stati estratti molti singoli fortunati fra cui Piove, Penso positivo e Serenata rap. Il disco ha venduto 600.000 copie.
Tracce
Attaccami la spina (3:43) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani, Renato Pareti) Serenata rap (5:11) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Penso positivo (5:06) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) I giovani (1:29) (Jovanotti, Michele Centonze) Si va via (4:48) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Piove (3:19) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani, Franco Fasano) Voglio di + (4:23) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Io ti cercherò (4:36) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani, Augusto Martelli) Il ballerino (2:50) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) India (1:24) (Jovanotti, Michele Centonze) Parola (4:36) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Soleluna (5:12) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Dammi spazio (4:08) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Barabba (3:40) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Dobbiamo inventarci qualcosa (4:38) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Il futuro del mondo (4:29) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Mario (3:37) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani) Viene sera (4:34) (Jovanotti, Michele Centonze, Saturnino Celani)
Piove Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Hai visto che piove? Senti come viene giù! Tu che dicevi che non pioveva più! Che ormai non ti saresti mai più innamorata! E adesso guardati sei tutta bagnata! E piove! Madonna come piove sulla tua testa e l'aria si rinfresca, e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena e poi si rasserena! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Senti le gocce che battono sul tetto! Senti il rumore girandoti nel letto! Uhm, rinascerà sta già nascendo ora! Senti che piove e il grano si matura, e tu diventi grande e ti fai forte, e quelle foglie che ti sembravan morte, uhm, ripopolano i rami un'altra volta è la primavera che bussa alla porta! E piove! Madonna come piove prima che il sole ritorni a farci festa! Uhm senti! Senti come piove! Senti le gocce battere sulla testa! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Tu che credevi che oramai le tue piantine si eran seccate e non sarebbero cresciute più! Hai aspettato un po', ma senti come piove sulla tua testa! Senti come viene giù! Non eri tu che ormai ti eri rassegnata e che dicevi che non ti saresti più innamorata? La terra a volte va innaffiata con il pianto, ma poi vedrai la pioggia tornerà! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Lorenzo 1997 – L'albero è il nono album di Jovanotti, pubblicato il 30 gennaio 1997. L'album è costato circa 600 milioni di lire, diventando così il disco più costoso realizzato dall'artista fino al 1997. Lo stesso Jovanotti, parlando del disco, ha affermato che è «lo specchio sonoro della mia vita un disco confuso il mio disco più bello. Di sicuro». All'album è legato anche un film omonimo, diretto dal regista Eros Puglielli e trasmesso da Rai 2 il 1º maggio 1997, nel quale lo stesso Jovanotti recita nel ruolo di sé stesso, accanto a Claudio Cecchetto e Red Ronnie.
Il disco
L'album è stato descritto dallo stesso cantautore come un lavoro che vuole portare un messaggio positivo, che cerca di «estremizzare le pulsioni della vita», nonostante lo «sbandamento dell'epoca senza valori» in cui il disco è stato scritto e pubblicato. A dominare sono quindi le canzoni d'amore, come il singolo di lancio, Bella, caratterizzato da un forte ottimismo. L'unico brano a sfondo politico presente nel disco è Occhio non vede cuore non duole. Tracce
Mercury 534 478-2 - PolyGram
Intro – 0:57 (Jovanotti – Jovanotti, Luca Cersosimo) Bella – 4:36 (Jovanotti – Jovanotti, Michele Centonze) La linea d'ombra – 5:09 (Jovanotti – Jovanotti, Michele Centonze) Questa è la mia casa – 5:25 (Jovanotti – Jovanotti, Michele Centonze) Umano – 4:22 (Jovanotti – Pier Luigi Foschi, Michele Centonze, Demo Morselli) Il muratore – 4:45 (Jovanotti – Michele Centonze, Saturnino Celani, Jovanotti) Canzone piccola – 2:31 (Jovanotti – Jovanotti, Saturnino Celani) Il re – 2:57 (Jovanotti – Jovanotti, Marco Tamburini) Per la vita che verrà – 3:44 (Jovanotti – Jovanotti) L'albero – 5:11 (Jovanotti – Jovanotti, Saturnino Celani) Occhio non vede cuore non duole – 5:19 (Jovanotti – Michele Centonze, Jovanotti) Ueikap – 4:24 (Jovanotti – Michele Centonze, Saturnino Celani, Jovanotti) Luna di città d'agosto – 3:11 (Jovanotti – Jovanotti) Il fiore del 2000 – 5:34 (Jovanotti – Michele Centonze, Jovanotti) Big bang (Parte 1: parole) – 4:17 (Jovanotti – Jovanotti, Luca Cersosimo) Big bang (Parte 2: pensieri) – 4:06 (Jovanotti – Luca Cersosimo) La ritmica – 4:48 (Jovanotti – Jovanotti, Pier Luigi Foschi) Il tamburo – 3:03 (Jovanotti – Jovanotti, Michele Centonze) La pace – 3:17 (Jovanotti – Jovanotti)
Ho voglia di una canzone piccola che parli di cose piccole che diventano invisibili schiacciate dagli eventi dai grandi avvenimenti una canzone piccola che parli di caffettiere di cartoline di pasta e ceci di sveglie che non suonano o suonan troppo forte di un ritornello che ti resta in testa di uno spiffero dalla finestra delle tue labbra della tua maglietta una canzone lenta come una bicicletta una canzone piccola fatta di due strumenti al massimo due accordi senza tanti accorgimenti lontana dall'Europa dal mondo e dalle stelle ma molto molto molto molto molto vicina alla mia pelle piccola come l'aria che mi entra nei polmoni una canzone piccola con piccole emozioni fatta di una matita un poco di caffè le scale mie di casa un piccolo perché i tuoi vestiti allegri a fiori di campagna senza pretese come una farfalla che è bella perché è bella e non c'è discussione una canzone piccola come la mia opinione come un panino caldo come una passeggiata talmente piccolina che adesso è già finita come una chiacchierata col solito vecchio amico che sa che cosa penso anche se non lo dico una canzone piccola che parli delle cose in questa stanza un movimento semplice una leggera danza una canzone piccola che ci si può fidare una canzone piccola che non ha niente da dimostrare che non ha niente da dimostrare
Per la vita che verrà Se rimaniamo insieme potremo anche volare potremo attraversare questo mare se rimaniamo insieme nelle diversità insieme scopriremo la nostra unicità se noi si resta insieme saremo la continuità se rimaniamo insieme sarà vera libertà per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola se rimaniamo insieme se ci diciamo tutto se insieme seminiamo insieme coglieremo il frutto se noi si resta insieme sarà una meraviglia se rimaniamo insieme saremo una famiglia per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola sotto questo cielo io non sarò mai sono sotto questo cielo noi rimarremo insieme se noi ci capiremo se ci perdoneremo gli sbagli che faremo noi rimarremo insieme se avremo volontà se riusciremo insieme a darci libertà per la vita che verrà per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola sotto questo cielo, io non sarò mai solo, sotto questo cielo per la vita che verrà (2v) tu non sarai mai sola, MAI !