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Vasco sta guarendo: "Nel 2013 torno ai live"
Foto ufficio stampa
Colpo di scena del rocker che torna a farsi sentire su Facebook con una sorpresa
Vasco Rossi finalmente fa chiarezza su Facebook circa le sue condizioni di salute rispondendo a una domanda di un fan che gli chiedeva informazioni. "Mi sto rimettendo... 'dall'infortunio'. Sarò in forma per il prossimo anno e sicuramente ci sarà qualche concerto", dice a sorpresa il rocker che aveva annunciato precedentemente di "dimettersi da rockstar" e dunque dalle scene live.
La risposta su Facebook - siglata V.R. - è ad un fan milanese, Johnny Garcea, che Blasco ringrazia anche per l'augurio di rimettersi bene dall' infortunio. In meno di un'ora il post del rocker aveva già collezionato oltre un migliaio di "Mi piace".
Continua invece l'assenza video di Vasco, che aveva abituato per lungo tempo il suo 'popolo' ai famosi 'clippini', gli ultimi dei quali hanno coinciso con le vacanze della scorsa estate in Puglia. Poi, il ritorno a metà settembre alla clinica bolognese Villalba, la stessa dove era stato già ricoverato lo scorso anno, e la successiva nuova convalescenza ma nella sua casa con il parere contrario dei medici.
Fonte:www.tgcom24.mediaset.it. -
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Barbara D’Urso e Vasco Rossi, le prove del loro amore (FOTO)
Novella 2000 ha pubblicato foto d'archivio del 1989
di Simona Saviano
La conduttrice e il rocker di Zocca non hanno mai ammesso di avere avuto una storia d'amore negli anni Ottanta. La rivista Novella 2000 ha ritrovato nel suo archivio fotografico alcune immagini che li ritraggono sorridenti: la complicità tra i due è evidente.
La nota conduttrice Barbara D’Urso e il rocker avrebbero vissuto una storia d’amore alla fine degli anni Ottanta, proprio mentre Vasco Rossi viveva uno dei momenti d’oro della sua carriera. Il condizionale è d’obbligo visto che nessuno dei due ha mai confermato la notizia. A ripubblicare le foto risalenti al 1989 è il settimanale Novella 2000, che dai suoi preziosi archivi ha tirato fuori la prova che sotto le voci del flirt tra i due un fondo di verità sembra esserci. La D’Urso, secondo il gossip è stata la musa ispiratrice di uno dei successi del musicista: la canzone “Brava” farebbe riferimento a lei e alla passione senza freni di quegli anni. In realtà il Blasco ha sempre dichiarato che quel brano in particolare è dedicato ad una femminista che gli aveva spezzato il cuore.
Vasco un latin lover – Nell’articolo di tanti anni fa i giornalisti della rivista scandalistica ripercorrevano la storia di Vasco, oggi sposato con Laura Schmidt, sottolineando le sue tante avventure amorose, degno di un vero latin lover:
Vasco si fa fotografare con tutta una serie di donne famose, da Patty Pravo a Barbara D’Urso (che incontrava spesso sull’autostrada al casello di Parma), senza disdegnare per questo le innumerevoli ragazzine che gli si offrono, felici di vivere un’avventura con lui.
Negli anni lui ha sempre smentito la storia, avventura o flirt qual dir si voglia, con la D’Urso; dal canto suo lei non si è mai sbottonata sull’argomento. Di certo è che le foto di Novella immortalano i due molto felici e sorridenti, segno di una bella complicità vissuta nei lontani anni Ottanta.
Fonte:gossip.fanpage.it. -
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Concerti, Vasco Rossi: 2 date a Torino (9 e 10 giugno) e 2 a Bologna (22 e 23)
- Finisce con l'annuncio delle quattro date promesse già qualche settimana fa la giornata che ha visto Vasco Rossi tornare sulle scene discografiche con il singolo inedito "L'uomo più semplice": il rocker di Zocca, assente dalle scene dall'estate 2011 (eccezion fatta per lo show di questo settembre in una discoteca pugliese) tornerà ad esibirsi i prossimi 9 e 10 giugno allo stadio Olimpico di Torino e il 22 e 23 giugno allo stadio Dall'Ara di Bologna.
da: rockol.it
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Vasco Rossi - L'uomo più semplice
Vasco si muove, l’Italia risponde.
Ormai assiso all’Olimpo dell’italianità, come la pizza, la nazionale di calcio e l’evasione fiscale, il signor Rossi può permettersi di scegliere se e quando registrare qualcosa.
Stavolta è un singolo, fatto uscire in concomitanza con l’annuncio di un nuovo minitour: il Live Kom 013, sette date tra Torino e Bologna, riprende idealmente il percorso del tour del 2011, interrotto per problemi di salute dell’ormai anzianotta superstar.
La canzone in questione è L’Uomo Più Semplice: scritta assieme ai fidi amiconi e compagni di webcam Gaetano Curreri e Andrea Fornili degli Stadio, è stata registrata nientepopodimenoche a Los Angeles.
Per l’occasione, il seggiolino del batterista è stato occupato da Taylor Hawkins dei Foo Fighters che, bravo com’è, consegna il compitino in maniera professionale (e potenzialmente infamante per gli hardcore fans dei Foos).
Sarà l’aria americana, ma il brano è uno strano ibrido hard rock anni Ottanta, con giusto una spruzzatina di elettronica, con pericolose affinità in territorio Bon Jovi: freschezza sonora portami via.
Il ritornello è un po’ scollegato dal riff principale ma ugualmente catchy al punto giusto, mentre il celebratissimo lato poetico (o presunto tale) non è stato imbarcato per la California, ma riposa placido in quel di Zocca: trattasi infatti di testaccio pieno di ammiccamenti senili e superficialità d’intenti ed opere.
Passo falso? Ma quando mai.
Il Komandante farà il pienone negli stadi, magari aggiungerà altre date, e venderà carrettate di DVD futuri estratti dal tour. Che vocalmente sia ai minimi storici (gli acuti qui sono soffertissimi) non conta nulla.
Il suo ingresso sbiascicato nell’Olimpo tricolore come Dio del Rock è già avvenuto da un pezzo. E di lì non si scende più.
Alberto De Donatis, musicsite.it. -
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Vasco: "Ho rischiato di morire"
Intervistato da Rtl 102.5 il rocker ha parlato del suo stato di salute
Dalla scorsa estate sono passati tanti mesi e per la prima volta Vasco - che torna con ben sette live - ammette di aver rischiato la vita. Durante la trasmissione "The flight" di Rtl 102.5 il rocker ha confessato: "Ho avuto questo periodo di pausa in cui sono quasi morto e mi sono poi risvegliato ancora vivo, continuo a svegliarmi al mattino e dico 'Sono ancora vivo'".
"Ho avuto modo di pensare, leggere, riflettere - ha detto Vasco - mi è tornata questa curiosità per la vita. Quando si arriva vicini alla morte si torna ad avere curiosità, io ne avevo un po' persa, ero stanco. Sinceramente sono arrivato più volte nella vita a pensare che fosse finita, sì". A settembre è svenuto: "Non ho sentito nulla, mi sono svegliato in clinica con tutta una situazione da ricominciare, è stato un momento molto duro. Quando sono uscito, ho avuto un altro mese duro per recuperare. Adesso è tutto tranquillo, volendo fare una battuta non sono in promozione non tanto di un disco che non c'è, ma del mio nuovo stato di salute".
Fonte:www.tgcom24.mediaset.it. -
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Vasco choc: "Ho pensato al suicidio", poi attacca il Movimento 5 stelle
ROMA - Scientificamente si chiama «stafilococco aureo», ma Vasco Rossi preferisce liquidarlo semplicemente come «batterio del c....». Difficile dargli torto, se è vero che l’ha messo fuori gioco per due anni. Ma questa ormai è un'altra storia perché Rossi è un’altra persona rispetto a quella dell’ultimo tour.
Otre a parlare dei suoi problemi di salute Vasco si lascia andare a qualche opinione in merito alla politica e si abbatte contro i 5 stelle. «I Cinquestelle hanno voluto mantenere questa purezza del ‘tutti a casa’. E invece avrei fatto una distinzione tra il Pd e il Pdl, perche’ non sono mica la stessa cosa. Lo dico da cittadino. Mica da politico, anche se io sono radicale».
Basta vederlo impegnato nelle prove musicali dello show che lo deposita per quattro sere tra le gradinate dello stadio Olimpico di Torino (9, 10, 14 e 15 giugno) e per tre (22, 23 e 26 giugno) tra quelle del Dall’Ara di Bologna, per capire che è un uomo nuovo. Dice di portare ancora le scarpette rosse (di Prada?) perché le sue dimissioni da rockstar, a differenza di altre, non sono state accettate. E perché non gli piace lasciare le cose a metà, «anche se per cause di forza maggiore: due anni fa ho dovuto interrompere il tour, ma ora sono di nuovo qua perché durante la malattia ho pensato che se devo proprio morire, preferisco farlo sul palco che su un letto d’ospedale».
di Andrea Spinelli
Che cosa ha avuto esattamente?
«Sono stato vittima dello stafilococco aureo, qualcuno la definisce la ”malattia del secolo”. Il batterio vive sulla pelle, ma se ti entra in circolo nel sangue a causa di un taglio o altro può fare danni enormi, com’è successo a John ”Johnnie” Walker, quello del whisky, che c’è morto. Dette una pedata alla sua cassaforte e la ferita gli fu fatale. Il batterio killer mi ha causato un’endocardite, un’infiammazione del tessuto che riveste le valvole del cuore: sono vivo per miracolo. E pensare che fino a due anni fa non ero mai stato ricoverato in ospedale e il malanno più lungo non era durato più di tre giorni. Mi piacerebbe scrivere un’autobiografia per raccontare la mia storia così come la vedo con gli occhi di oggi».
Perché voleva smetterla con i concerti? Perché non sentiva più voglia di tornare sul fronte del palco?
«Perché mi sentivo stanco di tutto, persino di quello, volevo decostruire l’idolo degli stadi e rivalutare il Vasco cantautore. Mi ero rotto. Ho pensato persino al suicidio, ma penso che una cosa del genere possa capitare a chi, com’è successo a me, vive una malattia dura di cui non riesce a vedere l’epilogo».
Come ne è uscito? Chi l’ha aiutata? Quando si è sentito fuori dal tunnel?
«Oltre all’umore nero, la malattia mi dava difficoltà di movimento e devo riconoscere che la pazienza e l’affetto di mia moglie e mio figlio sono molto importanti. D’altronde, Laura sposandomi sapeva che avremmo dovuto aiutarci nella buona e nella cattiva sorte, glielo imponeva il codice civile».
In che modo l’ha cambiata questa esperienza?
«Ora mi sembra di cogliere nelle persone e nelle cose aspetti che prima mi sfuggivano e il lato umano ha molto più peso di prima. Da questo punto di vista sono un uomo nuovo».
Niente più vita straviziata e stravissuta, spericolata, insomma?
«Quando uno nasce tondo non può morire quadrato. Ma, lo confesso, in qualche modo da incendiario sono diventato un po’ pompiere».
Durante la degenza i social network l’hanno aiutata?
«Dovendo stare a casa, Facebook s’è trasformato nel mio compagno di vita, un Roxy bar virtuale in cui incontri tutti e puoi parlare con tutti. Ero così preso che mio figlio mi diceva di staccare almeno all’ora di pranzo. Poi l’11 settembre 2012, quando pensavo di aver vinto la malattia, ho avuto una ricaduta durissima e ho staccato tutto. Ma davvero tutto».
Little Tony diceva che senza di lui e senza Adriano Celentano non ci sarebbero stati Vasco Rossi e tanti altri rocker italiani.
«Effettivamente ricordo che a 12 anni cantavo la sua ”Riderai” e mi commuovevo. Anche la scomparsa di Jannacci mi ha turbato molto: Enzo è stato uno dei più grandi e probabilmente senza la sua ”Quelli che” non ci sarebbe stata nemmeno la mia ”Siamo solo noi”».
Fonte:www.leggo.it. -
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Vasco Rossi torna e si riprende la corona
Il Komandante incanta per due ore il pubblico di Torino a due anni dallo stop per l'infezione polmonare. La pioggia non lo ferma, i fan in deliriodi CARLO MORETTI
da:repubblica.it
TORINO - Vasco è tornato. Due ore di concerto di rock tirato, senza un attimo di tregua, il Komandante è di nuovo qui. "Ciao a tutti, bentornati, bentrovati, tutto è bene ciò che finisce bene" dice entrando sul palco dell'Olimpico di Torino di fronte ai 50 mila spettatori che gremiscono il prato e le gradinate dello stadio e che nonostante la pioggia intermittente non smettono per un attimo di sostenerlo. Attacca "Sei pazza di me", ed è tornato davvero; l'energia è sempre la stessa, la magia si rinnova dopo due anni da incubo. Vasco esce così dal cono d'ombra in cui era precipitato per il batterio polmonare, si riappropria del palco e dei riflettori, si riprende insomma la corona da "Re del rock" italiano che gli appartiene, non fosse altro perché è stato proprio lui a portare per primo il rock negli stadi, prima territorio riservato solo alle star straniere.
Vasco spunta subito a sorpresa da una botola alla destra del palco, occhiali con la montatura bianca, giacca di pelle e cappello d'ordinanza. Le parole di "L'uomo più semplice" vengono coperte dall'urlo della folla, che ondeggia, tiene il tempo con le braccia, canta incessantemente, tutto il pezzo in coro. Lui saltella come un ragazzino che dopo tanto tempo ha ritrovato i suoi giochi: "Sono l'uomo più semplice che c'è, sono l'uomo giusto per te" canta, iniziando il concerto con l'ultimo singolo "L'uomo più semplice", quando accennando alla necessità di una nuova leggerezza il Blasco fece intendere anche la sua volontà di tornare a esibirsi, rinunciando alle dimissioni da rockstar.
Debutto bagnato, debutto fortunato. Due anni fa per la prima di Ancona, e fino all'interruzione di Roma, il tour era stato accompagnato dal sole. A Torino ieri è piovuto per tutta la giornata e non ha dato tregua neanche durante il concerto. La platea dei fan di Vasco si è così trasformata in una spianata di mantelline, saltellanti e colorate, di ombrelli aperti, hanno danzato con la musica dei dj (tra i quali il figlio di Vasco, Davide Rossi), hanno invocato senza sosta il loro mito: "Alè-Alè-Alè-Va-sco, Va-sco". Ora si godono Vasco in alta definizione e in primo piano sui due maxischermi ai lati del palco di quasi 80 metri, quando affianca pieno di complicità il bassista Claudio "Gallo" Golinelli, il volto segnato del rocker di razza: "Come stai, non lo dici, però lo fai" gli canta nell'orecchio le parole di "Come stai". Quindi un'altra storia di separazione con "Siamo Soli" e quando urla "siamo qui, siamo vivi" un brivido attraversa lo stadio, suscita un coro di "Vasco, Vasco" da parte del pubblico. Per "Ogni volta" poi l'Olimpico diventa una spianata di luci accese.
L'inizio è mozzafiato: con "Non sei quella che eri" parte un altro treno rock, la band ha un suono fantastico, l'assolo di chitarra stavolta tocca a Maurizio Solieri, Stef Burns assiste alla ritmica, il Gallo fa mulinare il suo basso. Con Matt Laug alla batteria, Alberto Rocchetti alle tastiere, Frank Nemola alla tromba, Andrea Innesto al sax e Clara Moroni ai cori, è senza dubbio una delle migliori band in circolazione. Il ritmo scende con "Starò meglio di così" ed è una di quelle canzoni che prende allo stomaco, la storia di una separazione: "Ora posso fare tutto ciò che voglio, ma so che starò meglio di così".
Rispetto al tour del 2011 "interrotto per cause di forza maggiore" molte cose sono cambiate ma non il palco, che punta sempre verso l'alto grazie all'incrocio di triangoli con al centro la scritta Vasco, il logo che lo accompagna il Komandante da tanti anni. E' cambiata in parte la scaletta, Vasco ha voluto inserire "Stupendo", "Gli spari sopra", "Delusa" dedicata alle ninfette televisive (in cui al posto di Berlusconi inserisce stavolta il nome di Emilio Fede), "C'è chi dice no", "Mi si escludeva", che sembrano scritti oggi. Alla fine saranno 22 brani più un medley di brani storici, quasi due ore e mezza di musica per uno show tiratissimo e molto rock che Vasco conduce al meglio, nessuna traccia di cedimento.
Nel medley inserisce anche "Asilo Republic" del 1980, una metafora dell'Italia di quegli anni ma anche un chiaro riferimento, come Vasco ha spiegato di recente, al caso di Giuseppe Pinelli, l'anarchico volato giù da una finestra della questura di Milano, una morte intorno alla quale restano molti punti oscuri: "I bambini dell'asilo, stanno facendo casino, ci vuole qualcosa per tenerli impegnati, ci vuole un dolcino, ci vuole uno spino. Dice che è stata una disattenzione della maestra, e subito uno si è buttato giù dalla finestra". Aveva spiegato Vasco: "In questa ripresa del tour ho inserito canzoni più dure, di carattere più sociale che ho scritto 20 o 30 anni fa e sono incredibilmente ancora d'attualità: evidentemente percepivo qualcosa nell'aria, meglio, la percepiva l'artista che è in me".
Discorso che si può applicare perfettamente anche a "Eh già" che attacca a metà concerto. "Eh già, sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua" canta per il pubblico adorante di Torino, e sembra uno sberleffo contro il "batterio killer", l'inizio di due anni da incubo. "Eh già" uscì all'inizio del 2011, qualche mese prima dello stop di giugno del Live Kom Tour "per cause di forza maggiore", lo stesso che ora riprende e continuerà per altri sei concerti, tre sempre qui all'Olimpico di Torino, altri tre allo stadio Dall'Ara di Bologna. Ma due anni fa nessuno poteva immaginare che quella canzone potesse avere significati premonitori, né che ora potesse assumere il tono di uno sberleffo: "Eh già, il freddo quando arriva poi va via, il tempo di inventarsi un'altra diavoleria".
Vasco aveva detto che "Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a ballare" e non ha mancato la promessa: nella prima parte dello show è da pelle d'oca quando interpreta "C'è chi dice no", "Gli spari sopra" e "Stupendo", nella seconda è irrefrenabile, canta "I soliti", "Siamo solo noi" che accompagna con il dito medio alzato trascinando nello stesso gesto tutto lo stadio. Poi un finale da standing ovation, "Sally", "Un senso", "Vita spericolata". Il bis, sempre lo stesso, è con "Albachiara". Il messaggio di Vasco è giunto a destinazione: "Non cedere, mai. Domani è un altro giorno: e arriverà". Il Komandante è tornato.. -
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Vasco Rossi annuncia "Cambia-menti" su Facebook
Da martedì 15 ottobre le radio trasmetteranno il nuovo singolo del cantautore. "Ho cominciato a scrivere le prime strofe di questa canzone tre o quattro anni fa", spiega sul social network dove anticipa le prime due strofe
Aveva fatto una promessa e l'ha mantenuta. Meno di un mese fa, a settembre, Vasco Rossi aveva annunciato che entro la fine di ottobre sarebbe arrivata la sua nuova canzone. E così è. Dopo aver svelato le prime due strofe su Facebook, dopo aver postato "clippini" che hanno avuto l'effetto immediato di aumentare l'eccitazione dei fan, l'attesa sta per finire. Il Blasco torna, a distanza di poco meno di un anno da L'uomo più semplice, uscito a gennaio scorso, e dopo un'estate che lo ha riportato in tour con 7 concerti sold out, tra Torino e Bologna
Da martedì 15 ottobre le radio trasmetteranno Cambia-menti, il brano che sembra aver impresso alla sua vita, a 61 anni, una svolta: quella che qualche anno fa era una "Vita spericolata", è diventata una vita... ecologica. "In attesa di raggiungere il rispetto per me stesso, cerco almeno di avere rispetto per l'ambiente", scriveva solo pochi giorni fa sul social network il cantante di Zocca. E per chiarire la sua proposta ambientalista e il titolo del singolo, aveva postato una foto che lo ritraeva alla guida di un'auto elettrica. L'aspetto ecologico - spiega la sua produzione - è "fra i 'cambia-menti' che fanno parte dell'uomo nuovo, oggi più sensibile e attento all'ambiente che ci circonda".
"Cambiare macchina è molto facile. Cambiare donna un po' più difficile. Cambiare vita è quasi impossibile", recitano i primi versi della nuova canzone registrata a Los Angeles nei giorni scorsi. Una canzone che però, come spiega lo stesso Vasco, ha avuto una lunga gestazione: "Ho cominciato a scrivere le prime strofe di questa canzone tre o quattro anni fa in piena fase di furore creativo che mi teneva sveglio notte e giorno. Lo svolgimento del testo è continuato nel tempo. I cambia…menti - aggiunge - sono sempre dovuti alla necessità".
"Cambiare tutte le abitudini. Eliminare le meno utili. E cambiare direzione. Cambiare marca di sigarette. O cercare perfino di 'smettere. Non è poi così difficile. tenere a freno 'le passioni'. Non 'farci prendere' dalle emozioni. E non 'indurci in tentazioni!!", si legge nei versi resi noti. "La nuova canzone - sottolinea ancora il Kom - è ironica e ricca di spunti di riflessione".
fonte: sky.it. -
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Edited by tomiva57 - 29/5/2014, 12:07. -
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Vasco Rossi ha pubblicato il suo nuovo video del singolo “Dannate Nuvole”. Il video è stato girato da Swan Film Europe, che è il regista storico del rocker da più di dieci anni. La produzione si è svolta a Bologna e il video è un mix in green screen con un'ambientazione onirica. Si vede Vasco mentre fluttua tra le sue dannate nuvole alla ricerca di una via, quella per cui non si arrende come sottolinea nel testo della canzone.
All'interno del video sono stati inseriti due elementi simbolici della filosofia giapponese. Un bonsai e il kintsukuori, che in giapponese vuol dire “riparare con l'oro”. Questa arte antica consiste nella riparazione di vasi rotti con l'oro e l'argento fusi, il movente è non gettare via qualcosa di rotto ma recuperarlo per renderlo ancora più prezioso. In questa arte c'è la comprensione che da una ferita possa nascere un qualcosa che sia ancora più perfetto e bello di prima. Così come la vita è un bilancio di integrità e rottura, così anche essa può essere ri-composta per essere ancora più bella di prima.
Nel video si vede un bonsai cadere dall'alto con tutto il vaso. L'albero, che è specchio della vita e dell'anima, rimane intatto, mentre il vaso si frantuma e poi si ricompone venato d'oro. Vasco aveva già parlato di Dannate Nuvole dicendo che, per questa canzone, si è ispirato alla lettura di “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche. I temi all'interno del libro del filosofo sono infatti quello dell'eterno ritorno e dell'oltreuomo, che si sposano bene con l'immagine del kinstukuori giapponese. Il superuomo supera se stesso e i suoi limiti per liberare l'umanità e migliorare se stesso, affermandosi nell'eterno ritorno, cioè la consapevolezza che ogni azione è destinata a ripetersi e bisogna comprendere le conseguenze del proprio agire per evitare rimorsi e rimpianti.
“Dannate Nuvole” anticipa la pubblicazione del nuovo album di Vasco Rossi che uscirà il 4 novembre prossimo. Nel frattempo il rocker di Zocca sta preparando il suo LiveKom 2014, senza Maurizio Solieri, che lo vedrà in sette date tra Roma e Milano. A Roma Vasco sarà il 25, 26 e 30 giugno allo Stadio Olimpico, mentre a Milano suonerà presso lo Stadio San Siro il 4, 5, 9 e 10 luglio.
di Valentina Gianfermo
fonte: musica.excite.it. -
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Vasco Rossi si è rasato i capelli (FOTO)
Scritto da: Massimo Galanto - martedì 27 maggio 2014
Vasco Rossi con i capelli a zero: promosso o bocciato?
Se vi state chiedendo perché mai il taglio a zero dei capelli di Vasco Rossi meriti un post ad hoc, abbiamo già la risposta pronta. Perché ad ottobre 2012 riservammo lo stesso trattamento a Luciano Ligabue, quando sfoggiò per la prima volta pubblicamente il suo nuovo taglio di capelli. E siccome sappiamo che tra i due rocker non c'è un particolare feeling, non vogliamo fare torti a nessuno.
D'altronde a rendere pubblico il nuovo look del Blasco ci ha pensato il diretto interessato, postando su Facebook due foto. È accaduto ieri sera:
Taglio tattico (alla colonnello Kurtz) sfoderato in occasione della partecipazione alla Puntatona di BLOB Speciale dell’amico Ghezzi. 6 giugno h. 21 prima serata Rai Tre!
Guardatelo tutti!!!
I commenti alle foto sono i più disparati, sebbene la sensazione è che il popolo del Komandante abbia apprezzato la decisione di aver dato un taglio (si va da 'Sta da Dio... o lo volevate col riporto o con il parrucchino alla berlusconi???' a 'nessuno te lo ha detto. .ma stai malissimo', passando per 'ma che stiamo a guardà er capello? Io te guardo dentro').
Ora resta da capire se il Blasco manterrà questo look per il prossimo mese o se preferirà far ricrescere i (pochi) capelli, in occasione dei sette concerti tra Milano e Roma in programma tra giugno e luglio (a tal proposito ha fatto sapere che le prove per il mini-tour si terranno in Puglia, Regione che gli ha assegnato nelle scorse ore il riconoscimento di primo cittadino onorario di Puglia Cretiva).
In attesa di scoprirlo, lasciamo a voi il giudizio sulla nuova 'acconciatura' del cantautore emiliano. Promosso o bocciato? Anzi, per rispondere vi proponiamo tre titoli di sue celebri canzoni: Stupendo, Va bene va bene così e Senza parole.
Fonte:
http://www.gossipblog.it/post/260375/vasco...-i-capelli-foto. -
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foto:blogsicilia.it
Vasco, vi racconto la mia svolta metal
'Sono un duro che dura'.
Domani show all'Olimpico di Roma
"A forza di fare rock duro è inevitabile finire nel metal, è una evoluzione naturale". Vasco Rossi sta mettendo a punto lo show che debutterà stasera allo stadio Olimpico di Roma e che sarà replicato sempre a Roma giovedì e il 30 giugno per poi approdare per quattro sere allo stadio San Siro a Milano il 4, il 5, il 9 e il 10 luglio.
Vasco ha provato lo show all'Olimpico davanti ad una platea di qualche migliaio di fan.
"Quando abbiamo cominciato la carriera facevamo rock'n'roll un po' così, diciamo alla buona - racconta - negli anni siamo cresciuti e nella band sono entrati musicisti sempre più bravi.
Ora le cose sono cambiate di nuovo; abbiamo una chitarra ritmica e un batterista che ci hanno aiutato a compiere la svolta". Le due new entry in questione sono Vince Pastano alla chitarra e Will Hunt, implacabile e spettacolare batterista della florida preso in prestito dagli Evanescence.
"Questo è il Vasco di oggi - dice secco il Komandante - sono un duro che dura. Sono tornato in forma e dopo due anni in cui la gente è stata impegnata a vedere come stavo e come non stavo, torno più duro che mai".
La svolta stilistica è evidente: la prima parte del concerto è puro metal con il sound scandito dalla batteria di Will Hunt e Steff Burns, il chitarrista divo che imperversa. "Potevo fare un tour celebrativo ma non ne avevo voglia - prosegue Vasco - il titolo decisivo per la composizione della scaletta è 'Gli spari sopra' che apre lo show, un pezzo così forte che ci ha costretto ad andargli dietro e alla fine ne è uscita fuori una scaletta spietata".
Il palco è imponente (800 metri quadri, appesi ci sono 4 chilometri di americane), con una passerella a 'V' che attraversa la platea, un scenografia con due 'V' rovesciate, uno schermo centrale che serve a dare profondità, due megaschermi laterali, effetti luce e laser e sofisticate torri di amplificazione.
La prima parte - lo show dura due ore e mezza - si chiude con 'Liberi liberi". "Era un sacco di tempo che mi chiedevano di inserirla, ora finalmente saranno tutti contenti".
Il metal scompare con i bis e così ritorna il Vasco classico, con un deciso cambiamento di atmosfera a una scelta coraggiosa.
"I bis sono i bis e certi classici non vanno toccati", commenta Vasco per spiegare il suo show che lui stesso ha definito "una festa laica di Comunione e liberazione" e che inevitabilmente si chiude con 'Albachiara'.
fonte: Ansa.it. -
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Vasco Rossi, esplosione metal a Roma
26 giugno 2014
Il Komandante sul palco dell'Olimpico inaugura i sette eventi Live Kom '014
Vasco Rossi ha incendiato l'Olimpico di Roma, prima tappa dei sette eventi Live Kom '014, con una scaletta metal e grintosa che ha fatto esplodere lo stadio, pieno all'inverosimile. "Vasco è un duro che dura" è il mantra del Komandante, che si è presentato sul palco con la testa rasata e tanta voglia di cambiamento. Alle prime note di "Gli spari sopra" il pubblico è in delirio, segno che con la nuova pelle il Blasco ha fatto centro di nuovo.
Dopo le date romane il "Live Kom 014" farà tappa a San Siro, con i quattro sold-out milanesi previsti per il quattro, il cinque, il nove e il dieci luglio.
Vasco appare in gran forma mentre attraversa il palco, uno spettacolare mostro tecnologico di 800 mq con due megaschermi laterali e uno centrale. L'elemento centrale è la "V": sulla "V" è costruita la scenografia centrale e a "V" è anche la passerella che si protende tra la folla.
Questo ennesimo cambiamento nasce da un desiderio di precisione musicale: ecco il motivo della scelta di un chitarrista ritmico come il giovane e promettentissimo Vince Pastano e di un batterista come Will Hunt, preso in prestito dagli Evanescence. Un picchiatore biondo che, secondo le regole del metal, non dà tregua e cambia radicalmente il sound complessivo. Al suo fianco Steff Burns - il chitarrista divo ora che non c'è più Solieri - è libero di spadroneggiare sulla scena.
Non c'è più traccia del Vasco ironico o intimista: questo è il Vasco di oggi, "un duro che dura", circondato da gente che picchia di brutto. Spazio dunque ai brani ritmati come "Muoviti!", "La fine del millennio", "Come stai", "Manifesto futurista ..."; oltre alla chicca degli Anni Ottanta "Strega", seguita da "Dannate nuvole" e "Sballi ravvicinati del terzo tipo".
Col passare dei brani comincia a riemergere il Vasco più classico: prima un medley rock a base di "Cosa vuoi da me", "Gioca con me", "Delusa", "Mi si escludeva", "Asilo", poi si va verso la conclusione della prima parte con "Liberi liberi",richiesto a furor di popolo.
Con i bis non si va a più a tremila e Vasco mette nelle interpretazioni tutta l'intensità di cui è capace. "Sally" ancora una volta fa stringere il cuore, prima del grande rito collettivo celebrato con "Siamo solo noi", "Vita spericolata" e "Albachiara".
fonte: tgcom24.mediaset.it. -
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Vasco Rossi - Il rock è come il sesso
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foto:trendlucky.it
Sono innocente
Sono innocente è il diciassettesimo album in studio del cantautore italiano Vasco Rossi, pubblicato il 4 novembre 2014 dalla Universal Music Group.
È stato l'album più venduto in Italia nel 2014.
Sono innocente, presentato il 30 ottobre 2014 e distribuito in tre copertine differenti, è stato anticipato dal singolo Come vorrei, pubblicato il 24 ottobre 2014. L'album è composto da 15 brani di cui alcuni già editi: figurano infatti gli ultimi singoli del cantante Dannate nuvole, Cambia-menti (che ha dato il tema al Vasco Live Kom '014) e un riarrangiamento di L'uomo più semplice.
Il disco risulta essere uno dei più introspettivi e vari musicalmente della carriera di Rossi: sono infatti presenti brani che ricordano gli inizi di carriera (Marta piange ancora), il periodo hard rock de Gli spari sopra e Nessun pericolo... per te (Sono innocente ma... e Duro incontro), e sonorità più heavy e quelle parallelamente più cantautorali sperimentati negli ultimi anni.
Il primo brano Sono innocente ma... è un ironico e tagliente pugno contro i giudizi e le vecchie ferite di Rossi stesso. Si tratta di un brano dai suoni duri, con assoli di chitarra elettrica ben eseguiti e mirati. Diverso è lo stile di Come vorrei, ballata pop potente e semi-acustica dove Rossi si interroga sulla possibilità di cambiare il mondo che vede, però abbandonando l'amore. Dopo la già edita Dannate nuvole, troviamo Il blues della chitarra sola, brano dalle contaminazioni blues e R&B, interpretato con chitarre slide. Con Rock-Star, torna un brano strumentale in un album di Rossi, dopo Ultimo domicilio conosciuto contenuto in Bollicine (1983).
Seguono tre brani aggiuntivi: il primo è un riarrangiamento di L'uomo più semplice, pubblicato nel gennaio 2013, L'ape regina, poesia scritta dal figlio Luca e modificata da Vasco, e Marta piange ancora, quest'ultimo scritto da Vasco all'età di quindici anni e scartata dall'album Canzoni per me del 1998.
Tracce
Testi e musiche di Vasco Rossi, eccetto dove indicato.
Sono innocente ma... – 3:43 (musica: Roberto Casini, Andrea Righi, Vasco Rossi)
Duro incontro – 3:40
Come vorrei – 4:16 (musica: Tullio Ferro)
Guai – 4:18 (musica: Gaetano Curreri, Saverio Grandi, Vasco Rossi)
Lo vedi – 3:42 (musica: Simone Sello, Saverio Principini, Vasco Rossi)
Aspettami – 4:24 (Vasco Rossi, Roberto Casini)
Dannate nuvole – 4:08
Il blues della chitarra sola – 3:05
Accidenti come sei bella – 3:59 (musica: Roberto Casini, Vasco Rossi)
Quante volte – 4:03 (musica: Gaetano Curreri, Saverio Grandi, Vasco Rossi)
Cambia-menti – 3:57 (musica: Vasco Rossi, Saverio Principini, Simone Sello)
Rock-Star – 3:40 (Guido Elmi, Vince Pastano, Vasco Rossi)
Tracce bonus
L'uomo più semplice (Reloaded) – 4:12 (musica: Gaetano Curreri, Andrea Fornili, Vasco Rossi)
L'ape regina – 3:27 (Luca Rossi Schmidt, Vasco Rossi)
Marta piange ancora – 3:00 (musica: Saverio Principini, Vasco Rossi)
fonte: wikipedia.org
Video
Sono innocente... ma
Video
Duro incontro
Video
Come vorrei
Edited by tomiva57 - 20/5/2017, 16:12.