FIABE DI Gianni Rodari

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .


    by bad-nut

    La famosa pioggia di Piombino

    Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine,
    ma erano di tutti i colori: verdi, rosa, viola, blu.

    Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare, e trovò che sapeva di menta.
    Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola.
    “Sono confetti! Sono confetti!”.

    E via tutti per le strade a riempirsene le tasche.
    Ma non facevano in tempo a raccoglierli, perchè venivano giù fitti fitti.

    La pioggia durò poco ma lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati
    che scricchiolavano sotto i piedi.

    Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono ancora da riempirsi le cartelle.
    Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa.
    Fu una grande giornata.

    Anche adesso molta gente aspetta che dal cielo piovano confetti,
    ma quella nuvola non è passata più né da Piombino né da Torino,
    e forse non passerà mai nemmeno da Cremona.




    Tratto da "Favole al telefono"
     
    Top
    .
  2. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .


    Le filastrocche del cavallo parlante
    di Gianni Rodari





    Un perfetto gentiluomo di Livorno

    ogni volta che si vedeva nello specchio

    si diceva: buongiorno

    Lo specchio, da vero maleducato,

    gli faceva le boccacce

    appena era passato.

    Un giorno quel signore si voltò:

    lo specchio gli stava mostrando la lingua

    e per la confusione se la mangiò.

     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .



    Una volta c’era un pittore

    povero in canna:

    non aveva nemmeno un colore,

    e per fare i pennelli

    si era strappati i capelli.

    Andò dal padrone del Blu

    e gli disse:” Per favore, dammi tu

    un po’ di colore

    per dipingere un cielo.

    Ma mica tanto, soffio, un velo”.

    “Vattene, vattene, fannullone,

    pezzo di accattone,

    se non vuoi che ti lisci il groppone

    col bastone!”

    Andò dal padrone del Giallo

    e gli disse così:

    “Prestami qualche avanzo

    di colore, un ritaglio,

    abbastanza per fare un girasole”.

    Ma quello lo aggredì

    con un torrente di male parole:

    ” Pezzente, delinquente,

    la finisci di seccare la gente!”

    Andò dal padrone del Verde,

    andò dal padrone del Bruno,

    ma non gli dava retta nessuno.

    Infine pensò:

    “Il Rosso ce l’ho!”

    Detto fatto un dito si tagliò.

    E il Rosso gocciò sulla tela:

    era una lagrima appena,

    una perla di sangue,

    ma tinse in un istante,

    la tela intiera,

    rossa come un falò di primavera,

    rossa come una bandiera,

    come un milione di rose.

    E il povero pittore

    adesso che aveva un colore

    si sentì ricco più di un imperatore.

     
    Top
    .
  4. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .



    La mia bambina ha una bambola,

    e la sua bambola ha tutto:

    il letto, la carozzina,

    i mobili di cucina,

    e chicchere, e posate, e scodelle,

    e un armadio con i vestiti

    sulle stampelle, in folla,

    e un’automobile a molla

    con la quale

    passeggia per il corridoio

    quando le scarpe le fanno male.

    La mia bambina ha una bambola,

    e la sua bambola ha tutto,

    perfino altre bamboline

    più piccoline,

    anche loro con le loro scondelline

    chiccherine, posatine eccetera.

    E questa è una storiella divertente

    ma solo un poco, perché

    ci sono bambole che hanno tutto

    e bambini che non hanno niente.



    .

    Dal dottore di Gianni Rodari



    E’ tanto magrino

    signora il bambino.

    A respirare stenta:

    quando gli si fa dire trentatre

    è già tanto se dice trenta.

    Un cambiamento d’aria

    secondo me si addice:

    lo mandi a quel campeggio

    sulla Chioma Berenice.

     
    Top
    .
  5. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    Neve di Gianni Rodari



    Poveretto chi non sa

    sciare né pattinare.

    Di tanta neve, che se ne fa?

    Tutto quel ghiaccio non gli serve a nulla.

    Di tanta gioia lui non può godere:

    al massimo si farà

    una granita in un bicchiere.



    .

    I mari della Luna



    Nei mari della Luna

    tuffi non se ne fanno:

    non c’è una goccia d’acqua,

    pesci non ce ne stanno.

    Che magnifico mare

    per chi non sa nuotare.

     
    Top
    .
  6. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    jpg

    Armi dell’allegria


    Eccole qua


    le armi che piacciono a me:
    la pistola che fa solo “pum”
    (o “bang”, se ha letto
    qualche fumetto)
    ma buchi non ne fa…
    Il cannoncino che spara
    senza fare tremare
    nemmeno il tavolino…
    il fuciletto ad aria
    che talvolta per sbaglio
    colpisce il bersaglio
    ma non farebbe male
    nè a una mosca nè a un caporale…
    Armi dell’allegria!
    Le altre, per piacere,
    ma buttatele tutte via!

     
    Top
    .
  7. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    Scioglilingua-Lo-spaventapasseri

    Chi è uomo

    Tratto da "Il secondo libro delle filastrocche"


    Con un gran frullo d’ali
    dal campo, spaventati,
    i passerotti in frotta
    al nido son rivolati.

    Raccontano ora al nonno
    la terribile avventura:
    “C’era un uomo! Ci ha fatto
    una bella paura.

    Peccato per quei chicchi
    sepolti appena ieri.
    Ma con quell’uomo… Ah, nonno,
    scappavi anche tu, se c’eri.

    Grande grande, grosso grosso,
    un cappellaccio in testa,
    stava li certamente
    per farci la festa…”.
    “E che faceva?”. “Niente.
    Che mai doveva fare?
    Con quelle braccia larghe
    era brutto da guardare!”.

    “Non lavorava?”. “O via,
    te l’abbiamo già detto.
    Stava ritto tra i solchi
    con aria di dispetto…”.

    “Uno spaventapasseri,
    ecco cos’era, allora!
    Non sapevate che
    non è un uomo chi non lavora?”.

     
    Top
    .
  8. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    star-background-996_0

    Distrazione interplanetaria

    Chissà se a quest’ora su Marte,
    su Mercurio o Nettuno,
    qualcuno
    in un banco di scuola
    sta cercando la parola
    che gli manca
    per cominciare il tema
    sulla pagina bianca.

    E certo nel cielo di Orione,
    dei Gemelli, del Leone,
    un altro dimentica
    nel calamaio
    i segni d’interpunzione …
    come faccio io.

    Quasi Io sento
    lo scricchiolio
    di un pennino
    in fondo al firmamento:
    in un minuscolo puntino
    nella Via Lattea
    un minuscolo scolaretto
    sul suo libro di storia
    disegna un pupazzetto.

    Lo sa che non sta bene,
    e anch’io lo so:
    ma rideremo insieme
    quando lo incontrerò.

     
    Top
    .
  9. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    dep_0

    IL CALAMAIO

    Che belle parole
    se si potesse scrivere
    con un raggio di sole.

    Che parole d’argento
    se si potesse scrivere
    con un filo di vento.

    Ma in fondo al calamaio
    c’è un tesoro nascosto
    e chi lo pesca
    scriverà parole d’oro
    col più nero inchiostro.

     
    Top
    .
  10. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    Immagine1

    Il treno degli emigranti

    Non è grossa, non è pesante
    la valigia dell’emigrante…
    C’è un po’ di terra del mio villaggio,
    per non restar solo in viaggio…
    Un vestito, un pane, un frutto
    e questo è tutto.

    Ma il cuore no, non l’ho portato:
    nella valigia non c’è entrato.
    Troppa pena aveva a partire,
    oltre il mare non vuole venire.

    Lui resta, fedele come un cane,
    nella terra che non mi dà pane:
    un piccolo campo, proprio lassù…
    Ma il treno corre: non si vede più.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline
    .

    d5e076279

    F come FELICITA'

    Quando a Rodari fu chiesto in che cosa consiste la felicità e se si può essere felici tutta la vita......

    Rispose:
    Per essere sicuro di non sbagliare a rispondere, sono andato a cercare in un grosso vocabolario la parola "felicità" ed ho trovato che significa "essere pienamente contenti, per sempre o per un lungo tempo".
    Ma come si fà ad essere pienamente contenti, con tutte le cose brutte che ci sono al mondo, e con tutti gli errori che facciamo anche noi, ogni giorno dell'anno?
    Ho chiuso il vocabolario e l'ho rimesso in libreria, con molto rispetto perchè è un vecchio libro e costa caro, ma ben deciso a non dargli retta.
    La felicità deve essere per forza qualche altra cosa, una cosa che non ti costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti ( e un pò stupidi) come una gallina che si è riempita il gozzo.
    Forse la felicità sta nel fare le cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini; L'essere in armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie:
    Allora la felicità non è semplice e facile come una canzonetta: è una lotta.
    Non la si impara dai libri, ma dalla vita, e non tutti vi riescono: quelli che non si stancano mai di cercare e di lottare e di fare,vi riescono, e credo che possano essere felici per tutta la vita.

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline

    Gianni-Rodari-foto



    Questa è una sua poesia dedicata a suo padre fornaio, che morì quando Gianni aveva nove anni sul finire degli anni ’20. Questo componimento fu pubblicato postumo da Einaudi. È un ricordo che affiora involontariamente dopo un viaggio nell’URSS del ’79, dove si era recato per studiare il mondo infantile.
    L’atto spontaneo dei piccoli ospiti che gli offrivano un pane appena sfornato lo ricondusse per analogia al lontano ricordo paterno.


    Festa d'autunno


    Oggi ho rivisto mio padre….
    Giunto in età non più verde
    alla porta del Caucaso,
    Ho visto d’improvviso,
    mio padre bambino,
    lontano da casa, diviso dai suoi,
    operaio di otto anni in un forno
    tra le dure montagne dell’Ossola.
    Io l’ho riconosciuto nei bimbi sorridenti
    che mi offrivano danzando il pane
    della festa d’autunno,
    mi ha chiamato per nome dalla cupola dorata
    di quel grande, bellissimo pane:
    così sogna il pane chi ha fame
    e solo in sogno ne sente
    il profumo.
    Era contento, mio padre, e cantava
    con le acute voci infantili
    come non l’ho mai udito cantare quando era
    in vita
    Nel mio cuore batteva forte il suo.
    Grazie, amici, per il dolce pane,
    per i ricordi dolci e amari,
    per mio padre bambino
    solo con la sua fatica
    a impastare nel dolore
    il pane degli altri.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline

    345229204_1161900244505462_115998981983332688_n

    Indovina se ti riesce:
    la balena non è un pesce,
    il pipistrello non è un uccello;
    e certa gente, chissà perché,
    pare umana e non lo è.



    Gianni Rodari

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline

    344845615_3408367559451626_1490978286259591202_n

    Lettera ai bambini


    E’ difficile fare
    le cose difficili:
    parlare al sordo,
    mostrare la rosa al cieco.
    Bambini, imparate
    a fare le cose difficili:
    dare la mano al cieco,
    cantare per il sordo,
    liberare gli schiavi
    che si credono liberi.


    Gianni Rodari

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline

    a32d7319f8c7881db5a76ceba81af3fe


    O fattorino in bicicletta
    dove corri con tanta fretta?
    “Corro a portare una lettera espresso
    arrivata proprio adesso”.
    “O fattorino, corri diritto,
    nell’espresso cosa c’è scritto?”
    “C’è scritto – Mamma non stare in pena
    se non rientro per cena,
    in prigione mi hanno messo
    perché sui muri ho scritto col gesso.
    Con un pezzetto di gesso in mano
    ho scritto sui muri della città
    “Vogliamo pace e libertà”.
    Ma di una cosa mi rammento,
    che sull’a non ho messo l’accento.
    Perciò ti prego per favore,
    va’ tu a correggere quell’errore,
    e un’altra volta, mammina mia,
    studierò meglio l’ortografia.

    Gianni Rodari

     
    Top
    .
101 replies since 22/8/2010, 17:49   49557 views
  Share  
.