QUANTO SEI BELLA ROMA QUANN’E’ SERA..VEDO LA MAESTA’ DEL COLOSSEO..VEDO LA SANTITA’ DER CUPPOLONE..

Domenica 14 Marzo 2010

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  1. gheagabry
     
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    LA CUPOLA DI SAN PIETRO






    La Cupola di San Pietro è uno dei simboli della Basilica di San Pietro e di Roma, grazie alla sua altezza di 136 metri ed il suo diametro di 42 metri.





    Il progetto della cupola è di Michelangelo, che si occupò della costruzione della Basilica dal 1547 fino alla sua morte nel 1564. A quel tempo la costruzione della cupola era giunta al tamburo, con le sue colonne binate che si alternano a finestre con timpani alternati ad arco e triangolari.




    Dopo la scomparsa di Michelangelo, la direzione della fabbrica di San Pietro passò a Giacomo Della Porta, suo allievo, che completò l'opera in 22 mesi, nel 1590, sotto il pontificato di Sisto V. Per ridurre le spinte laterali, la volta della cupola venne innalzata di circa 7 metri con una struttura a doppia calotta, con un diametro interno di 42,56 metri, con la cupola interna portante, mentre l'esterna, rivestita in lastre di piombo, è realizzata a protezione della prima. La lanterna sulla sua sommità è alta 17 metri ed l'altezza complessiva misurata sulla della croce posta alla sua sommità è di 136 metri.


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    La cupola di Michelangelo è a doppia calotta, ha un diametro interno di 42,56 metri, ed una altezza alla sommità della croce di 136,57 metri, la lanterna è alta 17 metri fino alla croce, la guglia è alta 50 metri. La cupola di San Pietro è servita da modello per la realizzazione di altre cupole come quella di San Paolo a Londra del 1675, quella di Les Invalides di Parigi edificata tra il 1680 e il 1691o quella del Campidoglio di Washington costruita tra il 1794 e il 1817
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    Le decorazioni interne in mosaico furono realizzate tra il 1603 e il 1613 per volontà di Clemente VIII su cartoni di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino, e Giovanni De Vecchi, rappresenta scene del Cristo, degli apostoli ed alcuni busti di papi e santi. Alla base della cupola si trova l’iscrizione in latino che recita: "Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e a te darò le chiavi del regno dei cieli".








    Nell’addentrarsi nei meandri della costruzione delle volte, stupisce non tanto il modo seguito per costruirle quanto l’arditezza nel concepirle. In effetti si trattava di sollevare a notevoli altezze materiali pesanti che dovevano mantenersi in loco solo per mutuo contrasto visto che potevano lavorare unicamente a compressione. Sono convinto che oggi ben pochi architetti, anche tra quelli più prestigiosi, se la sentirebbero di prendersi le responsabilità che si assunsero i loro colleghi del passato.



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    Va bene che si trattava di architetti come il Bramante, Michelangelo, il Porta e il Fontana, ma è pur vero che qualcuno di questi signori riusciva ad eccellere anche in altre discipline con successo ancor maggiore. Con questo non è detto che anche allora le cose filassero lisce come oggi si potrebbe supporre, poiché anche per la cupola di San Pietro furono necessari massicci interventi per assicurarne la definitiva stabilità. Ne furono protagonisti a metà del settecento: Giovanni Poleni e Luigi Vanvitelli con opere murarie a “cuci e scuci” per suturare le lesioni venutesi a creare




    "Ma tutto quello che fece di giovamento e d'utilità al mondo è nulla a paragone del modello della venerandissima e stupendissima fabbrica di San Pietro ... Per il che la lode e la fama di questo mirabile artefice debbono tenere luogo di considerazione fra gli intelletti begli e fra i chiari ingegni, i quali sapranno grado alle sue fatiche, per tante belle vie e tanti modi di facilità cercò ornare l'arte sua in questo secolo". (Vasari, 1550)









    La Veneranda Fabbrica di San Pietro custodisce il prezioso modello ligneo della Basilica di San Pietro progettato da Antonio da Sangallo il giovane in scala 1:30, il più grande mai costruito nel Rinascimento. Il modello è lungo 7,36 m, largo 6,02 m e raggiunge con la cupola i 4,68 m di altezza. I due campanili sono alti 4,56 m.




    Il costo di questo modello fu elevatissimo, si stima che ammontasse a 4.000 scudi, più 1.500 scudi di onorario per il Sangallo. Questa cifra, sufficiente per costruire una vera chiesa, è giustifica dal fatto che il modello riproduce la Basilica nei minimi dettagli.

    Il modello fu concepito come garanzia per la Congregazione di S. Pietro, affinchè la basilica fosse realizzata conformemente al progetto, e come strumento di comunicazione fra l’architetto e le maestranze. La sua costruzione richiese oltre sette anni di lavoro, in parallelo ai lavori di costruzione della Basilica, con un impegno incredibile delle maestranze che, negli ultimi anni, vi lavorano anche di notte, a lume di candela. Il Sangallo morì tuttavia prima di poterlo vedere compiuto.



    ll livello di accuratezza del modello è sorprendente, ad esempio, le volte a botte, oggi sono nude, presentavano la decorazione dei cassettoni per mezzo di fogli di carta incollati. L'accurata riproduzione delle decorazioni è visibile anche all'interno del modello che è possibile aprire e ispezionare tramite le absidi del transetto che sono sezionate e montate su cardini. La preparazione del modello è stata accuratissima: ci avanzano ben cinquanta disegni, tracciati prima e durante la costruzione.








    ciao mali...scusami sono un po' impeganta nelle ricerche...

    per descrivervi un po' di San Pietro

    Edited by loveoverall - 24/1/2011, 11:15
     
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136 replies since 14/3/2010, 01:31   7656 views
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