Posts written by lussy601

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    ............. mammaaaaaaa un pescecane...corrooooooo!!!!!


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    ahhhhhhhhh...aiuto...un alieno!!!!
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    . io e il mio papa' ci intendiamo benissimo...


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    e fa che domani..ci siano un sacco di regali per noi..


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    sono fortissimooooooooooo!!!!1


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    perche' non hai visto me!!.attento...


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    anche io..volevo fare il duro..grrrrrrrrrrrrrrr.....


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    -oh..io vado a 100 all'ora....




    Edited by Lussy60 - 9/11/2011, 14:55
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    ma..fammi dare un occhiatina a questo pc...ora sono cresciuto..ci arrivo...


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    ..............sono l'incredibile Hulk...attenti....

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    ...................e promettiamo di non bisticciare col fratellino..

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    con me?....ma io ho chi mi difende...
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    Yoga in gravidanza: perchè farlo fa bene


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    Lo yoga è una disciplina davvero consigliata in gravidanza: durante i nove mesti di gestazione infatti, il nostro corpo è soggetto a moltissimi cambiamenti. Lo yoga aiuta a rilassarsi e ad avere la percezione del nostro corpo: anche nel parto, controllare la respirazione con la tecnica yoga, diventa importantissimo. Anche il fisico trae i suoi benefici da questa disciplina: in più, durante i corsi possiamo anche incontrare tante donne nella nostra situazione e scambiare con loro idee e consigli. Una ginnastica per mente e corpo che tutti consigliano anche nei nove mesi di gravidanza.



    E’ chiamata pregnancy yoga, la disciplina che consente alle donne in attesa di praticare movimenti ben calibrati e che aiutano anche la respirazione. Capire i cambiamenti del proprio corpo è fondamentale nei mesi di gestazione: lo yoga aiuta in questo senso, oltre a farci respirare in modo corretto.

    Da non sottovalutare anche i benefici dello yoga legati al travaglio: in questo modo possiamo avere un controllo maggiore del dolore e del nostro corpo. Il rilassamento pre-parto può essere fatto con la tecnica dello yoga.

    Attenzione però perché si tratta sempre di un’attività fisica in gravidanza: parlate con l’istruttore e comunicate loro il mese di gravidanza ed eventuali problemi riscontrati.

    Quando la gravidanza va oltre il quarto mese, attenzione a certi movimenti che possono far male alla schiena e alla colonna vertebrale. Negli ultimissimi giorni scegliete esercizi da fare in piedi.
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    Addio a Liz Taylor




    Liz Taylor è morta a 79 anni in ospedale assistita dai quattro figli avuti nei suoi 8 matrimoni. Figlia di due americani residenti in Gran Bretagna, Elizabeth Taylor era nata ad Hampstead, vicino Londra, il 27 febbraio 1932. Il cinema in un certo senso lo aveva nel dna visto che la madre, Sara Viola Warmbrodt, era un ex-attrice famosa col nome d'arte di Sara Sothern, ritiratasi dalle scene quando si sposò nel 1926 a New York. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale i genitori rientrarono negli Stati Uniti e la famiglia si trasferì a Los Angeles. La sua prima esperienza nel mondo del cinema è precoce: nel 1942 è nel film, "There's one Born every minute", prodotto dall'Universal. Subito dopo, l'attrice è ingaggiata dalla Metro-Goldwyn-Mayer, dove esordisce con "Torna a casa Lassie!" (1943), che la porta all'attenzione del pubblico. Primo ruolo da protagonista è quello di Velvet Brown, una bambina che allena un cavallo nel film di Clarence Brown Gran premio (1944), con Mickey Rooney. La pellicola ottiene un grandissimo successo, con un incasso di oltre 4 milioni di dollari, e le fa guadagnare lo status di "bambina-prodigio". Da lì comincia la sua strepitosa carriera che la porta a vincere due Oscar: il primo, nel 1960, per Venere in visone di Daniel Mann e il secondo, nel 1966, per Chi ha paura di Virginia Woolf? di Mike Nichols, accanto all'allora marito Richard Burton, conosciuto sul set del kolossal Cleopatra. Liz (diminutivo che non amava) Taylor ha avuto al suo fianco gli attori e le attrice più famose. Attiva - soprattutto negli ultimi anni - anche in tv e a teatro, Taylor si è battuta con grande energia nel difendere i malati di aids e a favore della prevenzione della malattia. Grande amica di Montgomery Clift come di Michael Jackson è stata la ultima vera diva dello star system di Hollywood. (C. M.)



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    Hollywood Icons - Elizabeth Taylor
    Labels: Betty Ford Clinic, Cleopatra, David Bowie, Diamonds, Elizabeth Taylor, Kalizma, Krupp diamond, Marc Bohan, Michael Jackson, Quotes, Richard Avedon, Richard Burton, Taylor-Burton diamond

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    My favourite Elizabeth Taylor picture by Richard Avedon, 1964

    "My Mother says I didn't open my eyes for eight days when I was born but when I did, the first thing I saw was an engagement ring. I was hooked."


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    Elizabeth Taylor
    (b. 1932)

    Born in Hampstead, London in 1932, Dame Elizabeth Taylor was a child starlet and one of the greatest Hollywood's beauties. In the fifties she was voted The Most Beautiful Woman in the World.



    "Everything was handed to me - looks, fame, wealth, honour, love. I rarely had to fight for anything"
    Elizabeth Taylor

    Elizabeth Taylor, one of our most famous and glamorous stars is one of the most photographed women in history. She holds the record for the most appearances on the cover of Life magazine which she has graced eleven times, and fourteen People covers, second to Princess Diana. A magnet for publicity throughout her life Elizabeth is legendary for her eight marriages to seven husbands, most famously to actor Richard Burton, the love of her life who she married twice.

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    In Suddenly Last Summer, 1959

    Her fame and notoriety have overshadowed some of her accomplishments, she has received five nominations for Best Actress and won two Oscars during her amazing six decade career. Her scents and have been in the top ten best seller in America since their launch, making her hundreds of millions and she pioneered the campaign against HIV and AIDS awareness in Hollywood after her good friend Rock Hudson died and The Elizabeth Taylor Aids Foundation has raised millions of dollars for the cause.


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    TALASSEMIA, LA DIAGNOSI PRENATALE SI FA CON LA CELOCENTESI


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    La nuova tecnica, meno invasiva, è stata messa a punto da ricercatori dell’ospedale Cervello di Palermo. Consente di avere i risultati già al 2° mese di gestazione, uno prima dell’amniocentesi
    Roma 10/03/11 - La diagnosi prenatale delle emoglobinopatie, come la Talassemia, che in Italia conta oggi circa 8.000 malati e un numero molto di più alto di portatori sani, si può fare attraverso una tecnica nuova. Si chiama Celocentesi, consente di avere un risultato certo già al secondo mese di gestazione, non implica di mettere l’ago nel pancione della mamma e nemmeno di forare il sacco amniotico.

    Lo studio, che dimostra la validità e la fattibilità di questo nuovo procedimento precoce e meno invasivo, è appena stato pubblicato sul on line sul British Journal Haematology*, a firmarlo sono ben 11 ricercatori italiani – oltre che da uno greco ed uno inglese – tutti provenienti dall’Ospedale V. Cervello di Palermo, l’unico dove attualmente è già possibile effettuare questa tecnica. Il raggiungimento di questo importante risultato da parte dell’equipe guidata dal prof. Aurelio Maggio, direttore di Ematologia II all’ospedale palermitano è stato reso possibile dal connubio tra un’eccellenza della ricerca italiana, in particolare siciliana, e l’iniziativa di soggetti privati. Lo studio, svolto con la collaborazione del ginecologo greco George Makrydimas, è stato finanziato, infatti, dalla Fondazione Franco e Piera Cutino Onlus.

    Lo Studio è stato compiuto nell’arco di 3 anni su 111 gravidanze a rischio talassemia: in un solo caso le cellule presenti prelevate non sono state sufficiente per la diagnosi, negli altri 110 casi i risultati sono stati sempre confermati dalle amniocentesi di controllo. La celocentesi ha dunque dimostrato di poter dare risultati certi al cento per cento e già dal 2° mese di gravidanza, uno prima della villocentesi: è questo il principale, ma non unico vantaggio. Il prelievo avviene, infatti, attraverso la vagina, senza dover perforare sacco amniotico e placenta, in poche parole senza più ago nel pancione e con ridotti rischi di provocare malformazioni al feto.

    “Di fronte a una diagnosi di talassemia oltre il 90 per cento delle coppie sceglie l’interruzione di gravidanza - spiega Aurelio Maggio – Anticipare i risultati al secondo mese consente di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e non all’aborto terapeutico, con un beneficio per la donna sia fisico che emotivo. Ma l’aborto non è la sola prospettiva. Va detto infatti che questa tecnica è nata nell’ambito di un ‘progetto guarigione’ dalla talassemia che portiamo avanti da anni. Tale progetto prevede la ricerca nel settore del trapianto in utero, che rappresenta la possibilità per le coppie di avere una cura per il feto. Abbiamo dimostrato che il feto è già immunocompetente a 12 settimane; questo significa che per sperare in un buon esito del trapianto in utero bisognava anticipare i tempi a prima della 12 settimana, quando il feto dovrebbe essere più immunotollerante: da questa esigenza è nata la celocentesi”.

    “I primi studi sulla celocentesi sono stati fatti in Inghilterra nel 1993 – spiega George Makrydimas – ma allora la tecnica esponeva al rischio di aborto. Successivamente gli studi fatti in Grecia hanno avuto risultati migliori. Il prof. Maggio ha intuito che poteva essere la strada per anticipare i tempi della diagnosi prenatale e così è nata la nostra collaborazione. In questi tre anni ho eseguito personalmente i prelievi ma, a breve, anche i ginecologi di Palermo saranno in grado di farlo in maniera corretta e sicura. Ora, poi, stiamo valutando di studiare la possibilità di estendere questo tipo di diagnosi anche ad altre malattie, come la Fibrosi Cistica e la Sindrome di Down”.

    “Questa ricerca – commenta Giuseppe Cutino, presidente della Fondazione in memoria della sorella morta a causa della malattia – è costata oltre 70 mila euro in 3 anni, i risultati dimostrano che sono stati ben spesi. Ora stiamo ultimando la costruzione all’Ospedale Cervello di Palermo di un nuovo padiglione per la talassemia con un piano adibito a casa albergo per le famiglie dei pazienti. Per questo risultato dobbiamo ringraziare anche altre realtà, tra le quali Enel Cuore onlus, l’Assessorato alla Salute della Regione, la stessa Azienda Ospedaliera e Rosario Fiorello nostro testimonial per il sostengo che ci hanno dato e Chiesi Farmaceuti”.

    A dicembre, in una conferenza stampa, erano state date già le anticipazioni su questo nuovo procedimento. Avevano partecipato due dei più grandi esperti italiani della malattia: Lucio Luzzatto direttore dell’Istituto Toscano dei Trapianti e Renzo Galanello direttore struttura complessa microcitemie ed altre malattie ematologiche ospedale microcitemie di Cagliari.
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    mi sa che ho una cimice nell'orecchio.certo che oggi spiano tutti...


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    gia'...siamo tutti spiati..ed io..ne approfitto cosi' poi vendo le foto a corona....




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    .vengo bene cosi'?!!!...........riprendi il mio dentino migliore...
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    Parto: il vero e il falso del puerperio

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    Quanto ne sapete del puerperio?
    Si tratta del periodo di 40 giorni che seguono il parto. Fino a non molto tempo fa, si pensava che durante il puerperio la donna dovesse stare a letto osservando il riposo assoluto.
    Vediamo cosa è vero e cosa non lo è.


    Probabilmente dopo il parto amici e parenti, soprattutto le persone di una certa età, vi riempiranno di consigli; alcuni possono essere validi, altri un pò meno!

    Durante il puerperio la neomamma deve stare a letto. Assolutamente no: ha bisogno di riposo, perchè ha appena partorito e deve occuparsi del neonato, ma non deve stare a letto tutto il giorno! Un pò di movimento aiuta a ritrovare la normale tonicità dei muscoli.
    Non si può fare il bagno. Sappiate che ci sono ancora certe false credenze: c’è chi pensa che durante la gravidanza e il puerperio non ci si possa lavare! Dato che non siamo più nel Medioevo e che l’igiene, per fortuna, è la cosa più importante, non solo in questi periodi della vita della donna, ma sempre, sappiate che durante il puerperio sarebbe meglio evitare il bagno, preferendo la doccia.
    Questo perchè essendo la cervice uterina ancora aperta, possono entrare facilmente batteri che provocherebbero infezioni.
    Non bisogna mettersi a dieta. Durante il periodo dell’allattamento è sconsigliato seguire diete troppo drastiche, soprattutto durante il puerperio, quando la donna ha bisogno di recuperare le forze. Basta ridurre i carboidrati e i dolci. Stare alla larga anche da fritti, insaccati, e cibi troppo grassi.
    Non si possono avere rapporti sessuali. Vero: per almeno un mese dopo il parto i rapporti sessuali sono sconsigliati. La cervice, infatti, deve richiudersi e la donna ha delle perdite, dette lochiazioni, che possono durare circa 30-40 giorni.
    Oltre a sentire dolore durante la penetrazione, la donna è più soggetta a infezioni in questo periodo.


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    i primi dentini: schema dentizione e disturbi possibili


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    Primi dentini, che piacere mordere tutto!


    Piccoli e affilati sembrano innocui, ma invece fanno un male incredibile! E il titolare di questa “arma impropria” prova un piacere infinito nell’affondarla nella mano di mamma e papà o peggio, come capita di tanto in tanto, nel collo o nella spalla. Sì, esattamente, sto parlando dei primi dentini e del godimento che i bambini provano quando cominciano a mordere.

    Luca, 10 mesi, ha ben sei dentini. E ieri a tradimento ha azzannato il mio polpaccio. Non vi dico il dolore!
    Lui sa che fa male, infatti prima morde senza dare il minimo preavviso e poi ride come un pazzo!
    E se dico “Ahi”… ride ancora di più a crepapelle…
    Rimpiango le sue belle gengive sdentate!



    Edited by Lussy60 - 10/9/2012, 17:15
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    Emergenza capricci: come farsi ubbidire?


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    Capricci, urla, pianti disperati: sono lo spauracchio di tutti i genitori. In cuore nostro, speriamo che il nostro frugoletto resti per sempre dolce e ubbidiente, ma l’avvicinarsi dei cosiddetti “terribili 2 anni” vanifica la maggior parte delle nostre speranze.
    A quest’età, il piccolo inizia a esplorare la propria autonomia, testando i limiti che gli vengono imposti. E’ una fase importantissima per la costruzione della personalità e noi genitori dobbiamo aiutarlo a trovare la sua strada.
    Questo processo di autoformazione durerà finché i nostri cuccioli diventeranno degli adulti. Quindi armiamoci di pazienza e prepariamoci ad affrontare questa sfida che porterà i nostri bambini ad apprendere le regole per vivere all’interno della società.
    Innanzitutto, bisogna stabilire quali sono le regole che andranno sempre rispettate. Cerchiamo di non esagerare con il numero dei divieti, perché un bambino a cui viene negato il permesso di fare praticamente qualsiasi cosa, prima o poi si sentirà costretto a ribellarsi.
    Una volta fissate le regole fondamentali, dobbiamo essere coerenti e farle sempre rispettare. Rischiamo solo di confondere il bambino se un giorno gli vietiamo una cosa e il giorno dopo gliela lasciamo fare, magari perché ci siamo stancati dei suoi capricci. I limiti “invalicabili” devono sempre essere chiaramente definiti.
    Non basta imporre delle regole avvalendoci del nostro ruolo di genitori e pretendere che il piccolo ubbidisca solo perché siamo adulti. E’ importante spiegare fin dall’inizio il motivo per cui una cosa si può fare e l’altra no. Così il bambino capirà che la regola non nasce da un nostro capriccio, ma da una necessità fondata.
    Le regole devono essere il più possibile precise, per essere sicuri che le capisca. Perciò evitiamo di dire “rimetti in ordine la tua stanza”, ma preferiamo “rimetti i tuoi giochi nel cesto”.
    A volte, la disobbedienza è un’arma che i bambini utilizzano per ricevere maggiori attenzioni. Perciò è importante gratificare il bimbo con molti complimenti quando si comporta bene, così che non si senta obbligato a infrangere le regole per farsi notare.
    Se si comporta male, non diciamogli che è “cattivo”, o il piccolo finirà per crederci davvero, comportandosi di conseguenza.
    Infine, se gli diamo un po’ di autonomia – magari lasciando che si vesta o si lavi da solo – sarà più propenso a ubbidire ad altre regole.



    Edited by Lussy60 - 10/9/2012, 17:14
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    Fiorello torna in Rai: «Voglio uno show senza la presenza di nuovi talenti»



    Fiorello sembra esser pronto a tornare in tv con uno nuovo show. L’avrebbe dichiarato lui stesso in occasione della presentazione del corto “Domani” prodotto con il fratello Giuseppe, per la regia di Giovanni Bufalini, in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia.


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    “Ci sto lavorando. Vorrei riuscire a realizzare uno show con lo stile bello ed elegante come si usava fare una volta, quello che al giorno d’oggi non c’è. Il progetto è quello di essere io insieme ad alcuni ospiti, senza un format precostituito, senza la presenza di nuovi talenti”.
    Un ritorno questo tanto atteso e che sicuramente farà la gioia di moltissimi fan. Fiorello è un personaggio molto amato dal pubblico italiano, anche se almeno per ora, dovrà continuare a godersi i suoi spot divertanti di Infostrada, in cui non esita a prendersi un po’ in giro e a far sorridere chi lo segue.
    Elisabetta Paladini
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    Gravidanza: cosa c’è nel pancione?

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    La pancia della donna, durante i nove mesi di gravidanza, è quella che subisce i più visibili cambiamenti dovuti, principalmente alla crescita del feto al suo interno. Il pancione, come tutte le mamme sanno, rappresenta per il bambino il nido dove per nove mesi vivrà e crescerà sicuro e protetto. Ma vi siete mai chieste cosa c’è nel pancione e cosa circonda il vostro bambino durante la gestazione? Il vostro bimbo, dentro la pancia è circondato da diverse strutture che lo proteggono da aggressioni e gli consentono di crescere e svilupparsi al meglio.
    Sacco amniotico

    Il sacco amniotico è una struttura trasparente e sottile che avvolge e protegge il feto nel ventre materno. Esso è composto da acqua, sali minerali, proteine e lipidi ed è costituito da due membrane chiamate Amnios e Corion.
    L’Amnios è la membrana più interna del sacco amniotico che circonda l’embrione. All’inizio, l’Amnios è a contatto con il feto ma dopo circa 5 settimane si espande a causa dell’accumulo del liquido amniotico. Il Corion, invece, è la membrana più esterna e delimita la cavità extraembrionaria. Il Corion, tramite i cosiddetti villi coriali, consente il collegamento tra il feto e la madre. I villi, durante la gravidanza, possono regredire (corion liscio) o rimanere (corion frondoso). Entrambe le membrane del sacco amniotico sono molto importanti per lo sviluppo e la protezione del feto. Innanzitutto, proteggono il bambino dalle infezioni esterne, attutiscono gli urti, aiutano nella formazione del liquido amniotico ed impediscono che esso fuoriesca.
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105 replies since 31/5/2010
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