Posts written by loveoverall

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    Ciao Barbara, è per me davvero un piacere immenso, è ossigeno puro, è colore rarissimo, è profumo di fragranza rara sapere che le mie fiabe ti abbiano regalato un sorriso e delle emozioni..
    Barbara la magia di questo forum, di questa bellissima famiglia è quella di aver liberato emozioni e sogni in tutti ed è fantastico poterle dividere in famiglia..
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    VIVERE IN QUESTA FAVOLA E PER QUESTA FAVOLA, IN QUESTA BELLISSIMA FAMIGLIA E PER QUESTA BELLISSIMA FAMIGLIA PORTA AD ABBANDONARE TUTTI I LEGAMI CON LA RAZIONALITA’ E A VIVERE VIAGGI FANTASTICI ALLA RICERCA DELLA FELICITA’..SEGUITEMI ANCORA UNA VOLTA IN QUESTO MIO FANTASTICO VIAGGIO…

    Fssssshhhh..il vento soffiava tra i suoi capelli muovendoli come stelle filanti..Fsssshhhh il vento carezzava il suo meraviglioso corpo..pensieri, ricordi confusi iniziavano ad affollare la sua mente..era come una nenia senza fine, un continuo circolare ripetersi di una frase “raggiungi la luce..raggiungi quella luce..la luce è tutto”.
    Ricordava, aveva la sensazione di aver vissuto una esistenza precedente..come se qualcosa si nascondesse tra i suoi pensieri..tra le pieghe della sua mente..
    Dopo l’ennesima guerra totale, la civiltà si era modificata; gli unici esseri a sopravvivere erano state le api.
    Si erano organizzati in grandi agglomerati che vivevano sotto delle enormi cupole di cristallo. All’interno delle cupole le api si erano organizzate, strutturate come una civiltà, c’erano le api addette alla giustizia, le api addette alla produttività, le api addette all’educazione..insomma in tutto e per tutto le campane di cristallo erano simili alle città degli umani.
    Ecco, una cosa che era proibita alle api era pronunciare la parola “uomini”, era troppo forte il ricordo dell’orrore e della distruzione che gli uomini avevano causato per la loro cieca sete di potere..c’era poi un'altra cosa che gli anziani avevano tramandato negli anni..nessuno poteva avvicinarsi troppo alle pareti della cupola, si narrava di una luce lontana che chiunque avesse osservato ne sarebbe poi divenuto schiavo e sarebbe impazzito dal desiderio inesaudibile di raggiungerla.
    I giorni passavano monotoni all’interno della cupola, tutto era perfettamente organizzato, tutto filava liscio senza emozioni, senza felicità; tra i giovani però iniziavano a farsi spazio i dubbi, le domande sul loro passato e soprattutto gli interrogativi sul futuro.
    C’erano in particolar modo due giovani api che erano più irrequiete, non accettavano tutti quei divieti, tutte quelle proibizioni; avevano sete di risposte, volevano avere certezze e soprattutto capire cosa ci fosse in quel riserbo delle api anziane circa le origini delle cupole.
    Così le due api iniziarono a fare domande a tutte le api anziane, ma nessuno sembrava disposto a dar loro risposte o anche il pur minimo indizio che potesse almeno dar loro poche ma significative certezze.
    C’era poi quel divieto che martellava le loro menti..perchè non potevano avvicinarsi alle pareti della cupola? Cosa rappresentava quella luce che si narrava si vedesse apparire lontano? Ogni volta che le due giovani api provavano a chiedere di quella luce, gli anziani saggi dapprima si chiudevano in un fastidioso silenzio per poi bisbigliare poche parole con le quali raccontavano di tante api che avevano provato a fuggire dalla cupola per raggiungere la luce e che erano morte in quel disperato tentativo.
    Le due api erano legate da un profondo sentimento ma non riuscivano a realizzare cosa fosse quella forza che li univa; sentivano un’attrazione fortissima l’uno verso l’altra ma era un qualcosa che sgorgava naturale dal loro inconscio ma non aveva a che fare con le caratteristiche della loro specie.
    I dubbi le perplessità erano tante, ma la curiosità di vedere quella luce lontana era troppo,troppo forte, fu così che una notte uscirono dalla loro casa e si diressero verso le pareti della cupola per vedere questa tanto nominata e temuta luce.
    La missione non era delle più semplici, le api addette alla giustizia avevano predisposto pattuglie di api sorveglianti davanti ad alcuni punti della parete della cupola, che avevano l’incarico di allontanare qualunque ape curiosa che volesse vedere quella luce lontana.
    Le due api erano determinate,erano stanche di quei divieti senza motivo, di quelle profezie delle api sagge che non avevano mai avuto nessun riscontro; così dopo giorni di appostamento nei quali studiarono luoghi e orari delle pattuglie delle api sorveglianti quella notte uscirono e si diressero verso il punto più a nord della cupola dove le pattuglie passavano più di rado.
    Giunti finalmente dinanzi alla parete di cristallo iniziarono a scrutare l’orizzonte e, d’un tratto, scorsero un puntino luminoso che man mano che lo osservavano diveniva sempre più grande e oltre ad una bellissima luce di tanti colori emanava un calore avvolgente ; unita a quella visione, nella loro mente iniziò a risuonare una nenia senza fine, un continuo circolare ripetersi di una frase “raggiungi la luce..raggiungi quella luce..la luce è tutto”.
    Impauriti da tutto quello sconvolgimento, volarono via veloci e fecero ritorno a casa. Passarono giorni, settimane ma, per quanto si sforzassero di cacciarla via, quella nenia continuava a risuonare nelle loro menti.
    Ogni sera, tornati a casa, le loro menti tornavano a quella luce, a quella miriade di colori a quella nenia senza fine; sentivano sempre più forte il desiderio di raggiungere quella luce come se in quel luogo avrebbero trovato la risposta a tutti i loro perché.
    Iniziarono così a programmare la fuga, c’erano da superare tutti gli sbarramenti posti dalle api sorveglianti e poi le incognite rappresentate dal cosa avrebbero trovato fuori dalle cupole di cristallo.
    A tale proposito lessero tutto quello che gli antichi libri riportavano sulla storia delle cupole di cristallo; si narrava che i costruttori delle cupole dovettero combattere contro il freddo, il buio, e un’aria praticamente irrespirabile.
    Nulla però poteva fermare le due api, erano fermamente determinate a portare a compimento la missione..volevano, più di ogni altra cosa al mondo, raggiungere quel punto luminoso.
    Così una notte, approfittando dei festeggiamenti per il centesimo anniversario della costruzione delle cupole, misero in atto il loro piano di fuga; raggiunsero le pareti della cupola e si fecero aspirare dai condotti che permettevano all’aria meno pura di uscire fuori.
    In un attimo furono fuori; un freddo intenso e pungente e un’aria così rarefatta da stringere la gola furono le prime sgradite sensazioni; era molto buio, ma di lontano c’era quel punto luminoso che sembrava chiamarli a lui.
    Non c’era più tempo per i ripensamenti, non si poteva più tornare indietro; inoltre in quei pochi attimi di esitazione, le loro ali iniziavano a ghiacciarsi. Così si guardarono per un attimo e, orientandosi verso il punto luminoso, decisero di rompere gli indugi e volarono più veloci che potevano verso la luce, verso quel calore avvolgente che essa sprigionava.
    Era freddissimo, man mano che passava il tempo, il freddo aveva quasi completamente ghiacciato i loro corpi, inoltre quell’aria così rarefatta quasi impediva loro di respirare; erano allo stremo delle forze, l’unica cosa che li confortava era che la luce era sempre più vicina e col suo avvicinarsi il calore iniziava timidamente a farsi sentire.
    Le forze iniziarono inesorabilmente ad abbandonare le api, oramai avevano difficoltà a volare, sentivano dolore su tutto il corpo, come se quel corpo li stesse abbandonando.
    Alzarono lo sguardo ancora una volta verso la luce, i dolori su tutto il corpo erano ormai insopportabili..un enorme bagliore di luce,un caldo improvviso e avvolgente e poi caddero rovinosamente a terra.
    Fssssshhhh..il vento soffiava tra i suoi capelli muovendoli come stelle filanti..Fsssshhhh il vento carezzava il suo meraviglioso corpo..pensieri, ricordi confusi iniziavano ad affollare la sua mente..aprirono gli occhi lentamente perché dopo tanto buio la luce era accecante.
    I dolori nel corpo erano scomparsi, ma nel viaggio avevano subito una metamorfosi..le due api si erano trasformate in due bellissimi esseri umani,un uomo e una donna; si guardarono negli occhi a lungo e d’improvviso ogni perché aveva trovato una risposta.
    Quel luogo era meraviglioso, un prato fiorito coloratissimo e tutt’intorno una natura bella e rigogliosa..guardandosi negli occhi si presero per mano e come d’incanto realizzarono cosa fosse quell’attrazione quel sentimento che quando erano api non capivano..sorrisero felici, consapevoli che quel viaggio che avevano affrontato insieme dal buio verso la luce, aveva cambiato per sempre i loro corpi i loro cuori e le loro anime..


    “PERCHE’ CHI HA CUORE E ANIMO PURI, NON TEME IL BUIO DELLA DIFFIDENZA, PERCHE’ HA NEGLI OCCHI LA LUCE E IL CALORE DELL’AMORE”
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    Io sono loveoverall e mi chiamo Claudio
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    CI SONO FAVOLE E FAVOLE..MENTRE NOI CI GODIAMO QUELLA BELLISIMA DI FERDI E FRA..QUESTA E’QUELLA CHE MERITANO ALTRI PERSONAGGI...

    C’era una volta…..
    Quel giorno nella Contea di Trashlandia c’era un enorme fermento; l’imperatrice Barbara Dei Dursofalsi aveva giurato guerra al vicino Regno di Ferdifra.
    Da anni si ripetevano i continui attacchi da parte della Contea di Trashlandia ai danni del Regno di FerdiFra, quegli attacchi però non avevano mai sortito effetti, anzi col passare del tempo, la resistenza del Regno di FerdiFra aveva indebolito la forza degli attacchi della contea avversa.
    Le truppe della Contea di Trashlandia erano guidate dai Generali Gianluca dei Gianfalsinfami e Sepe Dei Cornuticontenti, le armate del Regno di FerdiFra invece avevano come condottieri più valorosi i Generali Tonon Dei Parloaproposito e Pettinelli Dei Saggisempre.
    Non c’era giorno in cui Gianluca dei Gianfalsinfami e Sepe Dei Cornuticontenti non tentassero sortite, ordinate da Barbara Dei Dursofalsi, per distruggere il Regno di FerdiFra; stanchi di questi attacchi Ferdino il Saggio e Francesca la Gelosa organizzarono un Torneo tra Cavalieri, una tenzone nella quale si sarebbero sfidati i migliori condottieri dei due regni e chi avesse vinto quel torneo avrebbe sottomesso e distrutto il regno rivale.
    Arrivò il giorno della tenzone, i contendenti scelsero come scenario la distesa di Cologno della Contea Lombarda; sventolavano alti i vessilli, da una parte quello della Contea di Trashlandia rappresentante un enorme discarica, dall’altra quello del Regno di FerdiFra raffigurante due occhi che guardano fissi sullo sfondo di un arcobaleno.
    Tutt’intorno grande folla giunta da ogni dove per sostenere i combattenti; a dire il vero quelli che tifavano per il Regno di FerdiFra erano molti molti di più rispetto agli altri.
    Un rullo di tamburi preannunciò l’entrata sul campo di battaglia dei contendenti; da una parte Gianluca dei Gianfalsinfami con un armatura pesante come se fosse gonfia e un elmo che lo lasciava libero di sfoggiare l’arma a lui più cara e che contraddistingueva da secoli la sua famiglia..il sorriso dei Gianfalsinfami! Al suo fianco Sepe Dei Cornuticontenti che indossava il suo caratteristico elmo, storicamente simbolo della sua famiglia, a forma di testa di alce, anche lui aveva un’arma terribile e temibile una bruttezza e un’ignoranza senza limiti.
    Dall’altra parte del campo di battaglia i Generali Tonon Dei Parloaproposito e Pettinelli Dei Saggisempre a difesa del Regno di FerdiFra, entrambi non avevano armatura, ma come armi una indistruttibile logica e una fiducia immensa nei loro re.
    Un raggio di luce solcò il cielo, sembrava un segno divino.. Gianluca dei Gianfalsinfami iniziò ad auto applaudirsi ad auto votarsi ad auto piacersi.. Sepe Dei Cornuticontenti in sella al suo destriero, parlava con la sua indissolubile fantesca, tale maestrina della Contea di Trashlandia famosa per non saper mettere due parole in fila, e ripassava le strategie..ripassava ripassava ripassava ma il marchio di famiglia dell’ignoranza gli impedivano di ricordare qualsiasi cosa.
    La tensione saliva, Barbara Dei Dursofalsi continuava ad incitare e a sobillare le folle con la sua trash-arma..le falsità..i suoi due Generali erano pronti a scattare a distruggere i nemici; Ferdino il Saggio e Francesca la Gelosa invece continuavano a dispensare sorrisi e incitavano tutti alla calma a riflettere..i loro due Generali erano calmi, sereni freddamente determinati a distruggere ogni forma di trashbugie.
    Si sollevò alta una bandiera rossa era il segnale che quando si sarebbe abbassata i contendenti dovevano scattare e attaccare gli avversari.
    I generali del Regno di FerdiFra si scambiarono un gesto d’intesa pronti a scattare, il rullo dei tamburi era sempre più forte quasi assordante..la bandiera iniziò lentamente ad abbassarsi, i Generali della Contea di Trashlandia erano prontissimi, la fantesca si allontanò ripetendo a se stessa frasi nel tentativo di mettere almeno due parole in fila..
    A quel punto tramandano le scritture che mentre la bandiera era quasi del tutto abbassata,mentre Gianluca dei Gianfalsinfami si voltava per un cenno d’intesa al suo compagno di battaglia Sepe Dei Cornuticontenti, un raggio di luce colpì l’arma letale Gianluca dei Gianfalsinfami, il suo sorriso dei Gianfalsinfami; accadde l’apoteosi, il raggio di luce riflesso dal sorriso accecò Sepe Dei Cornuticontenti che mentre ripeteva “non mi ricordo non mi ricordo e non so manco scrivere due parole di fila”, perse il controllo del suo destriero e si diresse a tutta velocità verso il suo compagno di battaglia; Gianluca dei Gianfalsinfami,che certo non brillava per intelligenza, non si rendeva conto del pericolo e mentre era immobile intento ad auto applaudirsi ad auto votarsi ad auto piacersi,ripeteva continuamente:”tanto li batto tutti perché mi autovoto tanto li batto tutti perché mi autovoto tanto li batto tutti perché mi autovoto”.. Ci fu uno scontro di epocale violenza, i due Generali della Contea di Trashlandia si auto distrussero, si sbriciolarono miseramente.
    Si racconta che a distanza di anni alcuni abitanti del posto ritrovarono a molti chilometri di distanza la dentiera del Generale Gianluca dei Gianfalsinfami e l’elmo tipico a forma di testa di alce del Generale Sepe Dei Cornuticontenti.
    Il boato che accompagnò quello scontro fu assordante; una volta dissolto quel fracasso ci fu soltanto il tempo per dichiarare vincitori della tenzone il Regno di FerdiFra e mentre Ferdino il Saggio e Francesca la Gelosa festeggiavano con i loro Generali e il loro popolo..lontano all’orizzonte la Contea di Trashlandia si dissolveva nel pianto della sua regina Barbara Dei Dursofalsi…


    NON AVRO’ MAI PAURA DI GUARDARE NEGLI OCCHI L’AVVERSARIO PERCHE’ IL MIO CUORE E’ PULITO E LA MIA ANIMA E’ LIBERA DI VOLARE ALTO

    Edited by loveoverall - 5/5/2009, 22:02
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    Ciao Federica concordo ASSOLUTAMENTE con tutto quello che hai scritto.
    In questi giorni, in realtà da quando i nostri amati sono usciti dalla casa, ci siamo tutti affannati a cercare di capire, di sapere..Dove sono? Cosa fanno? Sono uniti oppure vanno ognuno per suo conto? Faranno l'attore, i calendari oppure..oppure..oppure..
    In questi giorni cavalieri senza spada e onore, ex fidanzati senza pudore e insegnanti senza diploma sono stati ammaestrati da domatori improvvisati nell'arena del trash per dare vita ad un circo senza sorrisi ad una mostra di cattivi pensieri atteggiamenti e comportamenti..abbiamo avuto anche "illustri"laureati all'università degli studi ma non certo alla scuola della vita reale, che ha sezionato e martoriato dall'alto di cattedre di cartapesta il rapporto, gli slanci, i gesti, i baci di Ferdi e Francesca.
    Ma tutto questo è stato inutile, gli sforzi di questo esercito di guitti sono falliti perchè ogni volta che i nostri amati hanno potuto mostrarsi, non davanti a telecamere o saltimbanchi, ma sono stati immortalati da scatti rubati alla loro vita di tutti i giorni, li abbiamo visti NATURALMENTE uniti, APPASSIONATAMENTE vicini e ETERNAMENTE INNAMORATI.
    Mi piacerebbe che non ci fossero più dubbi nel nostro forum, mi piacerebbe che non si facessero più domande su dove sono o che fanno se non per cercare di trovare un modo per incontrarli ed essere ammaliati dalla loro energia, dalla loro candida passione..perchè ogni dubbio da una ragione di esistere a quel circo che vive solo per distruggere sogni e favole meravigliose come questa.
    FEDERICA GRAZIE per questa foto che è ossigeno è energia positiva per tutti noi che abbiamo creduto, crediamo e crederemo in loro..
    SE GUARDI BENE LA FOTO NOTERAI CHE IN OGNI PIXEL IN OGNI FOTOGRAMMA CHE COMPONE LA FOTO CI SIAMO TUTTI NOI CHE DIAMO LUCE E VITA A QUELL'IMMAGINE..

    NON E' SBAGLIATO SOGNARE..E' TERRIBILE AVERE PAURA DI FARLO!!!
9260 replies since 28/4/2009
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