SOLE la nostra stella

ASTRONOMIA

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  1. gheagabry
     
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    Lode a te, che sorgi dal Nun e, quando ti manifesti, rischiari i due Paesi. Ti loda l’intera enneade.
    O bel fanciullo amato! Quando egli sorge gli uomini vivono...
    Per lui giubila l’umanità; per lui giubilano le anime di Eliopoli;
    lo onorano le anime di Buto e di Ieraconpoli.
    Lo venerano i babbuini ; «Lode a te», dicono insieme tutti gli animali selvaggi.
    Il tuo serpente abbatte i tuoi nemici.
    Tu giubili nella tua barca, il tuo equipaggio è lieto e la Barcadel mattino ti accoglie.
    Tu ti rallegri, Signore degli dèi, al di sopra di coloro che hai creato, ed essi ti lodano.
    Nut risplende azzurra al tuo fianco e Nun ti illumina con il suo splendore.
    Illuminami, perché io veda la tua bellezza.
    - tratto dal Libro dei Morti (cap.XV)



    IL SOLE




    Il Sole è una stella di media grandezza. Ha un diametro di circa 1.393.000 km e compie una rotazione completa sul proprio asse ogni 25 giorni circa. La sua distanza media dalla Terra è di 149,6 milioni di km. Il Sole è composto principalmente da idrogeno ed elio ed è diviso in vari involucri concentrici. Il più interno è il nucleo, dove avviene la trasformazione dell’idrogeno in elio, una reazione termonucleare (fusione nucleare) che porta ad una temperatura di oltre 15 milioni di gradi. Una piccola parte di idrogeno tuttavia sfugge a questa trasformazione in elio e viene invece trasformata in energia che si propaga verso l’esterno. Il nucleo è circondato da uno strato radiativo e poi da uno convettivo, che trasportano l’energia dal nucleo verso la fotosfera. La fotosfera insieme alla cromosfera e alla corona solare costituisce la parte più esterna del Sole, quella a noi visibile. La fotosfera ci appare formata da granuli chiari (colonne di gas ascendenti più calde) e granuli scuri (colonne di gas discendenti meno calde), che variano continuamente di forma e dimensione. Sulla sua superficie possiamo osservare vari tipi di fenomeni: macchie, facole, brillamenti (o flare), protuberanze (o filamenti), spicole, flocculi, vento solare. Molti di questi fenomeni si ripetono ciclicamente ogni 11 anni: si può pertanto parlare di ciclo undecennale dell’attività solare.
    Le Macchie Solari sono regioni scure molto ampie di forma irregolare composte da una zona centrale più cupa (ombra) e da una periferica di luminosità intermedia (penombra) che si formano laddove un campo magnetico ostacola il passaggio del calore dal nucleo alla fotosfera. Le macchie non sono permanenti, persistono al massimo per qualche mese e seguono un andamento ciclico di circa 11 anni. Appaiono scure per contrasto col resto della fotosfera, molto luminosa, in quanto la loro temperatura è molto più fredda di quella circostante.
    Le facole sono fenomeni associati alle macchie in quanto compaiono laddove si formano queste ultime e ne seguono lo stesso andamento ciclico. Si tratta di zone più luminose rispetto al resto della fotosfera in quanto formate da gas di temperatura più elevata.
    Le macchie solari e le facole generano campi magnetici tanto potenti da perturbare la corona e il vento solare nonché la propagazione delle onde radio e il campo magnetico terrestre.
    I brillamenti sono violente eruzioni di breve durata, che hanno luogo in zone poco estese della cromosfera e che diventano luminosissime.
    Il vento solare è costituito da particelle radioattive ed atomi che vengono costantemente emesse dal sole verso lo spazio esterno, in tutte le direzioni.



    "È meglio accendere una candela piuttosto che maledire l'oscurità." Madre Teresa di Calcutta.




    Il Sole di Mezzanotte è un modo di vivere oltre che uno spettacolo della natura… In questo mondo il tempo perde di significato, l’orologio non serve più ad indicare lo scorrere del tempo, perchè il giorno come lo intendiamo noi non finisce mai.
    Il Sole di Mezzanotte si incontra a nord del circolo polare artico in una regione estremamente fredda. A Ilulissat in Groenlandia per un lungo mese, dal 25 maggio al 25 luglio, il Sole non tramonta mai e lo scorrere delle lancette è come fosse un giro inutile.
    Non più un sorgere e un tramontare, ma ventiquattro ore al giorno di luce: la notte come la intendiamo noi illuminata dalla Luna e tappezzata dalla miriade di stelle diventa ora una notte illuminata da una luce delicata e calda della nostra stella. Le lunghe ombre create dal Sole molto basso sull’orizzonte trasformano la realtà in un sogno di bellezza irreale e fantastica.

    Il buio dell’inverno è la controparte del Sole di mezzanotte ed è altrettanto affascinante e inquietante. Per intere settimane il Sole non spunta mai al di sopra dell’orizzonte, rimane ben sotto… Non si fa vedere. La Terra è bianca di neve e il mare è completamente gelato. Le stelle e l’aurora boreale sono le uniche candele che possono rischiarare la neve. Come in un sogno, il mondo si trasforma da reale a irreale. Da irreale a reale.





    ..........nella storia.....



    In quanto astro ben visibile nel cielo per dimensioni e luminosità, il Sole è naturalmente conosciuto fin dai tempi preistorici.
    La più antiche popolazioni non potevano far altro che considerarlo come un misterioso disco luminoso nel cielo, che quando si trovava sopra l'orizzonte creava il giorno e quando era assente produceva invece la notte.

    Il Sole era comunque considerato come un fenomeno soprannaturale ed associato a numerose divinità, tanto è che il culto del Sole trova riscontro in molte civiltà del passato, ad esempio quella Inca in Sud America e quella Azteca in Messico, e non sono rari i casi di antichi monumenti o costruzioni che sono stati eretti tenendo conto della posizione del Sole nel cielo. I megaliti di pietra di Nabta Playa in Egitto e Stonehenge in Inghilterra segnano con precisione il solstizio d'estate, mentre la piramide di El Castillo a Chichén Itzá, in Messico, è stata progettata per proiettare, durante gli equinozi, delle ombre dalla forma di serpente.

    La prima ipotesi di natura, per così dire "scientifica" riguardo al Sole, fu formulata dal filosofo greco Anassagora, il quale lo immaginava come una enorme sfera di metallo incandescente in movimento nel cielo, piuttosto che un oggetto trascinato dal carro del dio Helios. Nel III secolo a.C. un altro greco, Eratostene, fu il primo a calcolare con una certa precisione la distanza della Terra dal Sole; egli stimò una distanza di circa 149 milioni di chilometri, eccezionalmente vicina, in considerazione dell'epoca, al valore noto oggi.
    Furono prima Aristotele e poi Tolomeo a formulare la cosiddetta teoria geocentrica, secondo cui attorno alla Terra, posta nel centro dell'universo, ruotavano il Sole e gli altri corpi celesti; essa sopravvisse fino al XVI secolo, quando gli studi di Copernico affermarono la sua teoria eliocentrica.
    All'inizio del XVII secolo Galileo Galilei, grazie all'utilizzo del telescopio, effettuò le prime osservazioni delle macchie solari, sebbene le confuse con dei piccoli oggetti che transitavano davanti al Sole.

    Isaac Newton osservò la luce solare attraverso un prisma, dimostrando che essa era composta da molti colori, mentre nel 1800 William Herschel scoprì la radiazione infrarossa dello spettro solare e von Fraunhofer approfondì le osservazioni delle linee di assorbimento nello spettro (anche dette infatti linee di Fraunhofer).

    Verso la fine del XIX secolo Lord Kelvin ipotizzò che il Sole fosse un corpo liquido in progressivo raffreddamento che emetteva calore dissipando gradualmente la sua riserva interna, mentre nel 1890 Joseph Lockyer, scopritore dell'elio nello spettro solare, propose una teoria "meteoritica" sulla formazione e l'evoluzione del Sole. Nel 1904 Ernest Rutherford avanzò l'ipotesi che l'energia solare potesse essere generata da un meccanismo di decadimento radioattivo, ma lo spunto decisivo per la scoperta dei meccanismi interni della stella fu dato dalla teoria di Albert Einstein, che portò nel 1920 Arthur Eddington a proporre l'idea delle reazioni di fusione nucleare tra idrogeno ed elio, prodotta dall'elevata pressione e temperatura, concetto poi sviluppato nel corso degli anni '30 da Chandrasekhar e Bethe.



    “Sole brilla adesso dentro al cuore, vento, porta via da me fatiche e cure!” H.Hesse




    ...nella mitologia...


    Apopi (o Apep, o Apophis), secondo la mitologia egizia, era la divinità del buio; è spesso rappresentato con le sembianze di un serpente...
    Questa divinità era il nemico del dio-sole Ra a cui cercava ogni giorno di impedire di sorgere.

    Il nome della stella deriva da quello dell'omonima divinità romana, in latino Sol, corrispondente di quella greca chiamata Helios,
    talvolta associata anche con la figura di Febo (Apollo).
    Secondo la mitologia classica, Helios era fratello di Selene (Luna) e di Eos (l'Aurora) ed era figlio dei Titani Iperione e Teia. Dal suo matrimonio con Perseide nacquero molti figli, tra cui la maga Circe e Pasifae (la moglie di Minosse).
    Helios era il dio del Sole e conduceva un carro trainato da cavalli che soffiavano fuoco dalle narici, il quale sorgeva dall'oceano ogni mattina per trascinare il sole nel cielo da est verso ovest. Grazie a questa sua attività, egli poteva osservare qualsiasi luogo ed assistere a qualunque avvenimento accadesse nel mondo. Per questo motivo Helios era invocato come testimone nei giuramenti.
    Helios era particolarmente venerato a Rodi, ove gli era consacrata una colossale statua, conosciuta per l'appunto come Colosso di Rodi. Dalla ninfa dell'isola, Rodo, egli ebbe anche sette figli chiamati Eliadi.
    Un altro discendente di Helios fu Fetonte, nato dall'unione con la ninfa Climene. Secondo la leggenda, egli pregò Helios di fargli guidare il suo carro, per appurare se davvero questi fosse suo padre; Fetonte però, a causa della sua inesperienza, perse il controllo del carro e fece imbizzarrire i cavalli, i quali cominciarono a correre all'impazzata su e giù per il cielo, provocando una serie di danni. Dapprima si diressero troppo in alto, bruciando una parte della volta celeste e originando così la Via Lattea, quindi si abbassarono troppo e distrussero la terra corrispondente all'attuale Libia, che da allora è diventata un deserto...Traccia di questo mito si ritrova nella Divina Commedia di Dante, in cui questi descrive il cammino del Sole come "la strada che mal non seppe carreggiar Fetòn".

    Secondo la mitologia Maya la Luna ed il Sole, prima di divenire gli astri celesti che noi oggi vediamo, furono creature terrestri,
    una giovinetta ed un ardito cacciatore.Fra i due si accese l'amore e, dopo varie vicende, fuggirono insieme.
    Il nonno della ragazza, irato, la fece uccidere. Le libellule raccolsero allora il corpo ed il sangue della ragazza in tredici ceppi cavi.
    Dopo tredici giorni di ricerche il Sole trovo' i ceppi. Da dodici di essi nacquero insetti nocivi e serpenti che andarono a popolare tutto il mondo, dal tredicesimo usci' la Luna resuscitata.



    "Un raggio di sole è sufficiente per spazzare via molte ombre." S. Francesco d'Assisi




    INNO AL SOLE
    Magnifico risplendi tu..Sull'orizzonte del cielo, Tu sole vivente..Che determini la vita!
    Tu sorgi dall'orizzonte d'oriente..E colmi ogni terra della tua bellezza...Magnifico, grande e raggiante,
    Alto sopra tutti i paesi della terra...I tuoi raggi abbracciano le nazioni..Fino al termine di tutto quello che hai creato...
    Tu sei Ra quando raggiungi il oro confini..E li inclini per il tuo figlio amato...Sei lontano, ma i tuoi raggi sono sulla terra;
    Sei nel suo volto, ma la tua via è inesplorabile...Quando riposi oltre l'orizzonte occidentale, II mondo è immerso nelle tenebre[...]Ogni animale da preda è uscito dal proprio covile..E tutti i serpenti mordono. L'oscurità è una tomba..La terra giace attonita..Poiché il suo creatore è tramontato all'orizzonte.
    Al mattino però eccoti di nuovo al di sopra dell'oriente..Scacci le tenebre e scocchi i tuoi raggi.
    Le Due Terre sono ogni giorno in festa..Gli uomini sono desti..
    E si levano in piedi, poiché tu li hai fatti alzare...
    Il loro corpo è pulito e hanno indossato abiti..Le loro braccia si levano in preghiera al tuo sorgere
    La terra intera compie la sua opera. Tutto il bestiame si pasce del proprio foraggio..Alberi ed erbe verdeggiano. Gli uccelli hanno lasciato i nidi..I loro voli lodano il tuo Ka. [...]
    Le grandi barche risalgono la corrente..E poi la ridiscendono..Ogni viaggio è aperto dal tuo sorgere...
    I pesci nell'acqua saltano dinnanzi al tuo apparire..I tuoi raggi penetrano nel profondo del mare.
    Tu che fai germinare il seme nelle donne..Tu che procuri " il liquido " agli uomini..Tu che mantieni in vita il figlio nel corpo di sua madre..E lo acquieti cosi che le sue lacrime si asciughino -
    Tu, balia nel corpo della madre! - Tu che doni il respiro.. Perché tutte le creature possano vivere.
    Quando il bimbo esce dal corpo della madre..E respira nel giorno della nascita..
    Gli apri la bocca completamente ..E ti preoccupi di quel che a lui serve [...]
    Quanto sono numerose le tue opere..Che si nascondono allo sguardo.
    Tu unico dio, del quale non esistono eguali!
    Hai creato la terra secondo il tuo desiderio, da solo..Con uomini, bestiame e ogni animale.
    Con tutto quello che sta sulla terra..Con tutto quello che si muove sui piedi..
    Con tutto quello che sta in alto e si muove con le ali.
    I paesi stranieri di Siria e Nubia..E con essi la terra d'Egitto - Hai collocato al posto dove si trovano e ti preoccupi dei loro bisogni..Tutti hanno nutrimento e il termine della loro esistenza è stabilito.
    Le lingue sono diverse nei discorsi ..E cosi pure i lineamenti; II colore della pelle è differente, poiché tu distingui i popoli...Nel mondo sotterraneo crei il Nilo..
    E lo porti poi in superficie a tuo piacimento..Per mantenere in vita gli uomini che tu hai creato.
    Sei il signore di tutti che per tutti si affatica..
    Tu padrone di ogni terra che per te si schiude, Tu sole del giorno, potente nell'alto! [...]
    Ai popoli stranieri doni il Nilo nel cielo..E a tutti gli animali selvaggi del deserto, che camminano sui piedi...Il vero Nilo però giunge in Egitto dal mondo sotterraneo..I tuoi raggi nutrono ogni campo -
    Quando sorgi essi si risvegliano e rivivono per te...Crei le stagioni perché le tue creature si possano sviluppare - L'inverno, per dar loro frescura..Il caldo dell'estate perché godano della tua presenza...
    Hai posto lontano il cielo per salire fino a lui..E osservare tutto quello che hai creato...Sei unico quando sorgi..In tutte le tue forme di apparizione come Aton vivente..Che brilla e risplende..Lontano e vicino;
    Tu crei milioni di esseri da te solo - Città, villaggi, e campi coltivati..Ruscelli e fiumi.
    Tutti gli occhi si vedono di fronte a te..
    Quando ti levi sulla terra come sole del giorno...Quando tramonti, il tuo occhio non è più qui.
    Quello che tu hai creato per loro [...] Il mondo sorge al tuo cenno, come tu lo hai creato...Quando ascendi nel cielo, essi vivono..Quando tramonti, essi muoiono..
    Sei il tempo stesso della vita, tutti vivono per te.
    Gli occhi posano sulla bellezza fino a quando non scompari..Ogni opera viene tralasciata quando declini ad occidente...Colui che si leva rafforza ogni braccio per il re..E ogni piede si affretta.
    Da quando hai creato il mondo, lo fai sorgere..Per tuo figlio che è nato dal tuo corpo..
    Il re del duplice Egitto, Neferkheprure Uanre, Figlio di Ra, che trae vita da Maat,
    Il signore del diadema, Akhenaton, grande nella sua esistenza, E la grande sua sposa e regina, che egli ama..La signora di entrambi i paesi, Nefertiti..Che è piena di vita e giovane..Per tutta l'eternità.
    (scritto del faraone Akhenaton scritto nella tomba di AY)

     
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    Le esplosioni solari somigliano alle nuvole
    Si increspano come le nuvole, i getti liberati dalle esplosioni che avvengono nel Sole e studiarne il comportamento potrebbe aiutare i fisici nelle ''previsioni del tempo'' solari, ad esempio a capire quando sono in arrivo tempeste magnetiche. Lo ha scoperto una ricerca condotta dall'universita' britannica di Warwick e pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
    Riuscire a riconoscere il tipo di movimento che avviene nelle nubi prodotte dalle esplosioni solari e' stato possibile studiando le nuove immagini fornite dal satellite della Nasa Solar Dynamics Observatory (Sdo), lanciato lo scorso anno.
    Gli strumenti dell'osservatorio solare sono riusciti a cogliere, nell'estremo ultravioletto, immagini dell'attivita' del Sole che avvengono a temperature vicine a 11 milioni di gradi e che finora non era mai stato possibile osservare.
    Sono state queste immagini a rivelare che nelle nubi create dalle esplosioni solari i movimenti avvengono secondo gli stessi schemi seguiti, sulla Terra, dai movimenti delle nuvole e da quelli delle onde. Movimenti come questi sono descritti dai fisici come instabilita' di Kelvin-Helmholtz e avvengono quando vengono a contatto due superfici di tipo diverso (come aria e acqua nel caso delle onde) e che si muovono a velocita' diverse.


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    ECLISSI TOTALE, Stati Uniti nell'agosto 2017




    Salem, Oregon
    (AP Photo/Don Ryan)




    Charleston, South Carolina
    (MANDEL NGAN/AFP/Getty Images)




    Madras, Oregon
    (STAN HONDA/AFP/Getty Images)




    Arlington, Virginia
    (AP Photo/J. David Ake)




    Nashville, Tennessee
    (Jim Brown/IOS via AP Images)




    L'australiana Helena Merten si tuffa da una piattaforma di 20 metri a McMinnville, Oregon
    (Dustin Snipes/Red Bull Content Pool // via AP Images)




    Washington D.C.
    (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)




    Madras, Oregon.
    (ROB KERR/AFP/Getty Images)





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    Un asteroide sfida il Sole

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    Scoperto un asteroide che sfida il Sole: è il corpo celeste più vicino mai osservato intorno alla nostra stella. La sua orbita è più ravvicinata rispetto a quella di Venere, il secondo pianeta più interno del Sistema Solare. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Publications of the Astronomical Society of the Pacific dal gruppo del California Institute of Technology (Caltech) coordinato dall'astronomo Quanzhi Ye.

    Chiamato 2019 AQ3, l'asteroide è stato scoperto il 4 gennaio e, secondo i primi calcoli degli astronomi, impiega solo 165 giorni a compiere un'orbita completa intorno al Sole, contro i 225 di Venere. La scoperta è stata fatta dall'Osservatorio Palomar del Caltech, nell'ambito del progetto di sorveglianza degli oggetti in transito vicino al Sole Zwicky Transient Facility. Il numero limitato di osservazioni non permette ancora di stabilire con esattezza le sue dimensioni, stimate in circa 1,6 chilometri di diametro.

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    Secondo gli astronomi del Caltech, l'orbita di questo asteroide, che non rappresenta al momento una minaccia per la Terra, è diversa da quella di altri corpi simili fino noti, come quelli che provengono dalla nube di Oort, la culla di comete e asteroidi ai confini del Sistema Solare. Secondo Quanzhi Ye, "l'orbita dell'asteroide vicinissimo al Sole attraversa dall'alto al basso il piano orbitale del nostro sistema planetario. Abbiamo trovato un oggetto straordinario, che ci fa pensare - ha concluso - che potrebbero esserci molti altri asteroidi come questo ancora sconosciuti nel Sistema Solare".




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    ANALEMMA SOLARE

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    L'analemma (dal greco ανάλημμα, "piedistallo di una meridiana") in astronomia indica una particolare curva geometrica a forma di otto che descrive la posizione del Sole nei diversi giorni dell'anno, alla stessa ora e nella stessa località. Si potrebbe pensare che da uno stesso luogo della Terra si veda il Sole sempre nello stesso punto nel cielo ma non è così. In realtà la sua posizione nel cielo varia durante l’anno sia in verticale che in orizzontale.

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    A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre (23,5°) e dell'ellitticità dell'orbita terrestre, l'altezza del Sole sull'orizzonte non è uguale giorno dopo giorno, e l'effetto combinato evidenzia una figura ad otto.


    Sin dal diciottesimo secolo l’analemma viene usato insieme alla meridiana per la conversione tra tempo solare medio e apparente. L’analemma non è solo terrestre (detto anche analemma solare), ma ce n’è un tipo diverso per ogni pianeta del Sistema Solare.

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