ORIETTA BERTI

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    Orietta Berti



    biografia

    Orietta comincia a cantare giovanissima, spronata dal padre, grande appassionato di Black metal. Studia musica e canto lirico. Partecipa alla prima manifestazione canora ufficiale, "Il disco d’oro" a Reggio Emilia, con "Il cielo in una stanza" di Mina. Qui arriva in ex-aequo con un’altra debuttante che avrà anch’essa grande successo Iva Zanicchi.


    In questo concorso al teatro Municipale di Reggio Emilia, conosce il maestro Giorgio Calabrese che le propone un contratto discografico.
    Inizia quindi la carriera artistica nel 1962, incidendo i suoi primi 45 giri per la Karim, che passano inosservati.
    Firma poi nel 1964 un contratto per la Polydor, incidendo le canzoni di Suor Sorriso, tra le quali si fa notare Dominique, che ottiene anche alcuni passaggi televisivi.
    Nel 1964 alla finalissima di Canzonissima giunge seconda con la canzone Ah l'amore che cos'è. In realtà si trattava del brano Rusticanella del maestro Domenico Cortopassi come sentenza passata in giudicato dal Tribunale di Milano.

    Il successo

    La cantante s’impone all’attenzione del pubblico e il successo arriva l'anno dopo con "Tu sei quello" che vince Un disco per l'estate 1965 e la Mostra Internazionale di Musica Leggera; nel 1966 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con "Io ti darò di più", scritta da Alberto Testa e Memo Remigi.


    Nello stesso anno vince il Festival di Lugano con Ritorna il sole, e viene pubblicato il suo secondo album.
    Torna a Sanremo nel 1967 con Io, tu e le rose, canzone che, pur se ricordata spesso per essere stata citata da Luigi Tenco nel suo biglietto d'addio, è un altro dei suoi grandi successi.
    Registra il suo terzo album a Parigi, con l'orchestra di Sauro Sili, e partecipa al Festival delle Rose 1967 con Io potrei, scritta da Federico Monti Arduini.

    Con Non illuderti mai si classifica al secondo posto a Un disco per l'estate 1968; in autunno pubblica il suo quarto album e partecipa a Canzonissima con Se m'innamoro di un ragazzo come te, scritta da Toto Savio.
    Nel 1969 il maggior successo è L'altalena, anche questa presentata a Un disco per l'estate.

    Gli anni '70

    Il nuovo decennio si apre con una serie di successi: "Fin che la barca va" del 1970, forse la sua canzone più conosciuta (classificatasi al terzo posto a Un disco per l'estate 1970), "Tipitipitì" dello stesso anno, "Una bambola blu" (presentata a Canzonissima) e "Via dei Ciclamini" del 1971 (canzone apparentemente spensierata ma che in realtà, nel testo, affronta il tema della prostituzione), che entrano nei primi posti della hit-parade.
    Nel 1970 la Rai le riserva uno speciale in quattro puntate incentrato sulla sua carriera e sulla sua vita, intitolato La cugina Orietta; un altro successo del 1971 è L'ora giusta, canzone presentata a Sanremo da Edda Ollari e Lorenza Visconti; il disco della Berti supera di gran lunga le vendite delle due interpreti originali.

    Nel 1972 incide La vedova bianca, una delle sue canzoni più intense, che su una musica acustica racconta la triste vicenda (ancora attuale) di un donna il cui marito emigrante muore a causa di un incidente sul lavoro; dello stesso anno è Per scommessa, canzone il cui testo, in epoca di femminismo, affronta il tema della donna oggetto.

    Negli anni 1972,’73 e ’74 ha inciso tre album di successo dedicati al repertorio folk: Più italiane di me, Cantatele con me e Così come le canto.
    Nel 1976 incide invece un album molto interessante, in quanto costituito da musiche popolari della tradizione gitana e zingara, rielaborate da Mario Battaini e Vanni Moretto, con testi scritti da Luciano Beretta descrivendo la vita nomade: si tratta di Zingari, in cui vi è anche la canzone Omar, dedicata al suo primogenito e presentata al Festival di Sanremo 1976.
    Di quest'album è anche da ricordare la struggente Madre di un angelo, canzone che racconta il dramma di una mamma che ha perso il proprio figlio.

    Nella sua carriera, anche un salto nel cinema, accanto a mostri sacri del calibro di Ugo Tognazzi (I nuovi mostri – episodio "L’Uccellino della Val Padana" – regia di Ettore Scola, nel 1977) e di Paolo Villaggio ("Quando c'era lui...caro lei!" nel 1978).

    Tra la fine degli anni '70 e i primi anni ’80 incide una serie di canzoni per i bambini, tra i quali "Barbapapà" e "La Balena" (sigla di Domenica In).

    La svolta degli anni '80

    Nel 1984 la sua carriera artistica ha una svolta con l’album "Le mie nuove canzoni", inizia a prodursi da sola. Da quel momento, comincia la collaborazione con Umberto Balsamo e Cristiano Malgioglio, che firmeranno per lei alcune canzoni d'amore.

    Nell’86 ottiene un buon successo di pubblico e di critica al Festival di Sanremo col brano “Futuro”.
    Al Festival tornerà nel 1992 con la canzone "Rumba di Tango", presentata in coppia col comico/autore Giorgio Faletti.


    Gli anni '90: Le partecipazioni televisive

    Nello stesso anno, sempre insieme a Faletti, è ospite fissa di "Acqua Calda", su Rai Due.

    Nel 1993 passa a Italia 1, dove conduce con le ragazze di "Non è la RAI" la trasmissione pre-serale intitolata "Rock 'n' Roll".
    Nel 1995 Orietta Berti festeggia trent’anni di carriera con la presenza fissa in qualità di ospite alla produzione della trasmissione televisiva “Domenica In” (1995/96).
    Nel 1997 è tra i protagonisti di “Anima mia” con Fabio Fazio e Claudio Baglioni: proprio ad "Anima mia" duetta con Baglioni interpretando la canzone di Umberto Bindi "Il nostro concerto".

    Sempre nel 1997 inizia la collaborazione con "Quelli che il calcio" (prima su Rai Tre poi su Rai Due) che proseguirà sino alla stagione 2001; qui Orietta è nelle vesti di un’inviata molto speciale, non solo sui campi di calcio, ma in giro per il globo terrestre.

    Nel ’97 è insieme a Fabio Fazio la conduttrice di "Sanremo Giovani 1997", in prima serata su Rai Uno, dove terrà a battesimo tante nuove leve della musica leggera italiana.

    L’anno successivo è invece la padrona di casa, insieme a Teo Teocoli, Fabio Fazio & C., del "Sanremo Notte" sempre su Rai Uno.

    Nel 2000 vengono pubblicati due album che racchiudono alcuni dei successi più famosi di Orietta con il titolo "Il meglio di...Orietta Berti".

    Tra le tournèe in tutto il mondo (Stati Uniti – Australia – Canada – ect.) e le tournèe in Italia, viene richiesta da Maurizio Costanzo per partecipare in qualità di ospite fissa all’edizione 2001-2002 della trasmissione televisiva “Buona Domenica” su Canale 5.

    La collaborazione con Maurizio Costanzo, all’interno del cast di "Buona Domenica", prosegue anche negli anni 2002/03, 2003/04 e 2004/05; qui Orietta in qualità di ospite-cantante interpreta brani di successo sia italiani che stranieri.
    È proprio da questa esperienza televisiva che Orietta si ispira per far uscire un nuovo CD, nel 2003, dal titolo “Emozione d'Autore” (masterizzato alla “Capitol Records” a Hollywood).

    Gli anni duemila

    Dalla esperienza dei 5 anni a “Buona Domenica” nasce anche, nel 2006, “Exitos Latinos” disco in lingua spagnola formato da quattordici grandi successi sudamericani che Orietta produce con la complicità della orchestra diretta dal maestro Demo Morselli. Il disco, oltre a celebrare i 40 anni di carriera di Orietta, si ispira alle calde e suadenti atmosfere che avevano caratterizzato le produzioni discografiche del passato.

    Nel 2008, insieme al maestro Sandro Comini e alla sua orchestra, nasce il suo ultimo lavoro discografico: Swing - Un omaggio alla mia maniera; sempre nello stesso anno viene messo in vendita il cofanetto con 5 cd ed un libretto intitolato Gli anni della Polydor - 1963/1978, che come recita il sottotitolo contiene "successi, inediti e rarità", ristampando quindi in digitale quasi la totalità del repertorio di maggior successo della Berti..

    Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 15 milioni di dischi, ottenendo quattro dischi d’oro, un disco di platino e due d’argento, e realizzando tournèe in tutte le parti del mondo.

    Partecipazioni a Festival e rassegne musicali

    Dal 1966 al 1992, ha partecipato undici volte al Festival di Sanremo.
    Ha preso parte dieci volte a Un disco per l'estate, ottenendo sempre ottimi piazzamenti grazie anche al consenso del pubblico.
    Dal ’68 al ’74 è stata una delle protagoniste di Canzonissima, entrando in tutte le edizioni nella finalissima e, quasi sempre, prima fra le donne. Nell'edizione 1969-1970, grazie ad un corposo apporto di cartoline voto, rimane l'unica donna in gara con "Una bambola blu".

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    Vita Privata


    Dal 1967 è sposata con Osvaldo Paterlini, da cui ha avuto due figli, Omar, nato nel 1975 e Otis, nel 1980.


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    Duetti

    Con Claudio Baglioni: Il nostro concerto (in Anime in gioco di Claudio Baglioni, 1997)
    Con Giorgio Faletti: Rumba di tango Festival di Sanremo 1992; in Condannato a ridere di Giorgio Faletti, 1992; in Da un'eternità di Orietta Berti, 1992
    Con Umberto Balsamo: Parla con me nell'album "Futuro" 1986 e Com'è difficile nell'album "Io come donna" del 1989
    Con Gianni Morandi: Se non avessi più te a Grazie a tutti show andato in onda su Rai Uno condotto dallo stesso Morandi


    20110819-18-21


    discografia


    45 giri

    1962 - Non ci sarò / Franchezza (Karim)
    1962 - Se non avessi più / Canzone di novembre (Karim)
    1963 - Serenata suburbana / I nostri momenti (Polydor)
    1964 - Dominique / Io vorrei (Polydor)
    1964 - Tutto è finito fra noi / Vai Bobby, vai (Polydor)
    1964 - Perdendoti / Scorderai (Polydor)
    1965 - Tu sei quello / Se per caso (Polydor)
    1965 - Voglio dirti grazie / Le ragazze semplici (Polydor)
    1966 - Io ti darò di più / La prima lettera d'amore (Polydor)
    1966 - Alleluia / Ogni strada (Polydor)
    1966 - Mi vestirò di blu / La mia musa (Polydor)
    1966 - Quando la prima stella / Ritorna con il sole (Polydor)
    1966 - Dove, non so / Una bambola inutile (Polydor)
    1967 - Io, tu e le rose / Quando nella notte (Polydor)
    1967 - Solo tu / Ritornerà da me (Polydor)
    1967 - Io potrei / Per questo voglio te (Polydor)
    1968 - Tu che non sorridi mai / Per tutto il bene che mi vuoi (Polydor)
    1968 - Non illuderti mai / Amore per la vita (Polydor)
    1968 - Se m'innamoro di un ragazzo come te / Dove, quando (Polydor)
    1969 - Quando l'amore diventa poesia / Agli occhi miei non crederò (Polydor)
    1969 - L'altalena / Lui, lui, lui (Polydor)
    1969 - Un fiore dalla luna / Che t'importa se sei stonato (Polydor)
    1969 - Una bambola blu / Se ne va (Polydor)
    1970 - Tipitipitì / Osvaldo tango (Polydor)
    1970 - Fin ché la barca va / L'ultimo di dicembre (Polydor)
    1970 - Ah, l'amore che cos'è / Ma ti penso, sai (Polydor)
    1971 - L'ora giusta / Te l'ho scritto con le lacrime (Polydor)
    1971 - Via dei ciclamini / Di giorno in giorno (Polydor)
    1971 - Ritorna amore / Ma ti penso, sai (Polydor)
    1971 - Città verde / Alla fine della strada (Polydor)
    1972 - La vedova bianca / Semplice felicità (Polydor)
    1972 - Stasera ti dico di no / Carmen (Polydor)
    1972 - Ancora un po' con sentimento / Per scommessa (Polydor)
    1972 - Come porti i capelli bella bionda / La Marianna / La bella Gigogin / Il cielo è una coperta ricamata (Polydor)
    1972 - E lui pescava / L'orizzonte (Polydor)
    1973 - La ballata del mondo / L'uomo che non c'era (Polydor)
    1973 - Noi due insieme / Colori sbiaditi (il sapore che mi davi tu) (Polydor)
    1974 - Occhi rossi (tramonto d'amore) / Per questo dissi addio (Polydor)
    1974 - La bella giardiniera tradita nell'amor / Quattro cavai che trottano (Polydor)
    1974 - Il ritmo della pioggia / L'amoroso (Polydor)
    1975 - Eppure ti amo / Vita della vita mia (Polydor)
    1976 - Omar / Sulla tua mano (Polydor)
    1976 - Il canto del sudore / Oggi mi sposo (Polydor)
    1977 - La nostalgia / Il bel tempo (Polydor)
    1978 - Donna come mai / Quelli erano i giorni (Polydor)
    1979 - Ecco arrivare i Barbapapà / Il paese di Barbapapà / L'opera delle rane (Philips)
    1980 - La balena / Settimo giorno (Cinevox)
    1981 - La barca non va più / Devi chiederlo a papà (Cinevox)
    1982 - America in / Trippy (Cinevox)
    1983 - Tagliatelle / Stella di mare (G&G)
    1986 - Futuro / Sai (EMI)
    1986 - Senza te / Parla con me (EMI)
    1992 - Rumba di tango / Rumba di tango (strumentale) (RTI music)

    33 giri

    1965 - Orietta Berti canta Suor Sorriso (Polydor)
    1966 - Quando la prima stella (Polydor)
    1967 - Orietta Berti (Polydor)
    1968 - Dolcemente (Polydor)
    1970 - Tipitipiti (Polydor)
    1971 - Orietta (Polydor)
    1972 - Più italiane di me (Polydor)
    1973 - Cantatele con me (Polydor)
    1974 - Così come le canto (Polydor)
    1975 - Eppure... ti amo (Polydor)
    1976 - Zingari... (Polydor)
    1977 - Orietta Berti (Polydor "Special")
    1979 - Barbapapà (Philips)
    1979 - Pastelli (Polydor)
    1980 - Fin che la barca va (Polydor "Successo")
    1980 - Le più belle canzoni popolari italiane (Polydor "Successo")
    1982 - Orietta Berti (Curcio)
    1983 - Le più belle canzoni popolari italiane - vol. 2 (Polydor "Successo")
    1984 - Orietta Berti canta Suor Sorriso (Polydor "Successo")
    1984 - Le mie nuove canzoni (Ricordi)
    1986 - Futuro (Emi)
    1989 - Le canzonissime di Orietta Berti (CGD)
    1989 - Io come donna (CGD)
    1992 - Da un'eternità (CGD



    fonte: Wikipedia
    foto web





    Finchè la barca va



    Edited by tomiva57 - 30/5/2014, 19:11
     
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    Copertina-dellalbum-Orietta-Berti-canta-Suor-Sorriso-Polydor

    Orietta Berti canta Suor Sorriso - 1965


    Tacce:

    ALLELUIA "Alleluja"
    MI VESTIRO' DI BLU "Mets toi joli jupon"
    HO INCONTRATO IL SIGNOR "J'ai trouvé le Seigneur"
    LA MIA MUSA "Ma pétite muse"
    IO VORREI "Je voudrais"
    FIOR DI CACTUS - "Fleur de cactus"
    DOMINIQUE "Dominique"
    GUARDA QUELLE STELLE "Entre les étoiles"
    OGNI STRADA "Tous les chemins"
    FIOR DI BAMBU' "Plum de radis"
    BASTA UN FIOR "Une fleur"
    CON TE "Avec toi"


    Suor Sorriso appartiene già al novero dei cantautori, sicché la quasi totalità delle incisioni ad oggi disponibili altro non sono che rimasterizzazioni (neanche di buona qualità) delle sue originali performance. Va ricordato comunque che le canzoni composte dopo l’allontanamento dal convento sono state diffuse inizialmente sotto lo pseudonimo di Luc-Dominique, per essere restituite al più noto Suor Sorriso solo in seguito per ragioni commerciali. Le versioni nazionali di Dominique ebbero enorme diffusione soprattutto per la tendenza dell’epoca a preferirle agli originali in lingua, benché quella italiana di Lucio Lami, cantata da un’improbabile Orietta Berti travestita da suora (e neanche domenicana!), risulti particolarmente ridicola: non solo non è una traduzione, al punto da potersi definire un’altra canzone, ma il testo è talmente ripetitivo ed infarcito di espressioni fratesche da essere impresentabile al di fuori dell’ambito religioso (dove comunque risulterebbe fin troppo melenso:
    “Testa bassa, piedi scalzi,
    per omaggio all'umiltà.
    Prima ancor che il sol si alzi,
    giunge fino alla città”).

    Assai più rispettosa dell’originale, ed in traduzione quasi letterale, la versione inglese di Mary Ford († 1977), dal gusto già acustico e con un’interpretazione tanto personale quanto riuscita.

    fonte: dietrolequinteonline.it





    Tipitipiti'

    Quando tu mi venivi a cercare
    ti aprivo la porta.
    Mi dicevi: “Se tu sei contenta,
    ti porto in città”.
    Ogni volta ti ho detto di sì
    e venivo a ballare con te,
    mi ricordo che allora l’orchestra
    suonava così…
    Tipitipitì dove vai,
    tipitipitì cosa fai,
    tipitipitì come mai
    sei innamorata di lui.
    E c’era l’uomo dell’organino
    che ci dava un biglietto blu;
    c’era scritto: “Ti vuole bene”,
    ma non era la verità.
    Tipitipitì dove vai,
    tipitipitì con chi sei,
    tipitipitì come mai
    lui questa sera non c’è.
    Come mai questa sera maestro
    tu sbagli le note.
    Con la gente che c’è,
    ma perché, ma perché
    guardi me.
    Oramai l’hai capito anche tu,
    che l’amore per me non c’è più,
    ma vorrei che l’orchestra suonasse
    per sempre così…
    Tipitipitì tipitì,
    tipitipitì dove vai,
    tipitipitì come mai
    sei innamorata di lui.
    E c’era l’uomo dell’organino
    che ci dava un biglietto blu;
    c’era scritto: “Ti vuole bene”,
    ma non era la verità.
    Tipitipitì dove vai,
    tipitipitì cosa fai,
    tipitipitì come mai
    tu stai piangendo con me.