JAMIE OLIVER ... “The Naked Chef”

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    Jamie Oliver a Torino firma il Protocollo di Milano


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    di Redazione Cucina


    Lo chef anglosassone Jamie Oliver arriva finalmente in Italia. In occasione del Salone del Gusto, il celebre cuoco attivista e promotore del Food Revolution Day (l’appuntamento dedicato alla cucina sana) si impegnerà a diffondere la cultura del mangiare in modo intelligente per vivere meglio. Il 24 ottobre, nell’ambito della conferenza «Il Protocollo di Milano: le politiche alimentari dal 2015», Oliver insieme a Carlo Petrini interverranno a sostegno del Protocollo di Milano promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition. L’obiettivo è quello di sensibilizzare governo e istituzioni sull’urgenza di agire per rendere il sistema alimentare globale realmente sostenibile: abbattimento del 50% entro il 2020 dell’impressionante cifra di 1.3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo; attuazione di riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria; lotta alla fame e all’obesità attraverso la promozione di stili di vita sani.

    «Il Protocollo di Milano è una straordinaria opportunità di sintonizzare su un sentire comune tante attenzioni, tante opportunità di cambiamento e soprattutto tante progettualità dalle istituzioni alla società civile, alle aziende — ha detto Petrini —. Slow Food ha accompagnato fin dall’inizio il processo di costruzione del Protocollo: chi lo firma e lo sostiene si impegna formalmente; elementi chiari, che consentano politiche produttive e di governo altrettanto chiare, traducibili in azioni e che siano, a distanza di tempo, verificabili». Durante la conferenza interverrà Oliver, lo chef e attivista alimentare che è stato in grado di trasformare lo stile di vita e l’approccio all’alimentazione di moltissime persone di tutto il mondo, mettendo al centro qualità, sostenibilità e attenzione al risparmio. «È diritto di ogni bambino essere nutrito in modo corretto, nonché educato al cibo e alla sua origine — sostiene Oliver —. Tuttavia, questo può accadere soltanto se cerchiamo di mettere ordine nella confusione in cui oggi si trova il sistema alimentare globale». «Il Protocollo di Milano unisce le persone, le imprese e i governi in un fronte unico, così che insieme possiamo sfidare lo status quo, richiedere pratiche più etiche e sostenibili nell’industria alimentare e assicurare un futuro migliore per i nostri bambini. Unendoci in una voce globale con un obiettivo comune, possiamo garantire un cambiamento positivo e duraturo».

    Dal 2002, la Jamie Oliver Food Foundation è impegnata a formare la salute e il benessere delle generazioni attuali e future, fornendo un migliore accesso all’educazione al cibo per tutti. La fondazione crede che per affrontare le fondamentali questioni evidenziate nel Protocollo di Milano in relazione al cibo, le persone abbiano bisogno in primo luogo di comprendere perché sia necessaria una rivoluzione del cibo. Promuovendo il Protocollo e l’importanza dell’educazione alimentare, si intende coinvolgere, educare e ispirare tutta la società civile a pensare di più e a chiedere di più. La chiave per raggiungere questo risultato è la collaborazione: un cambiamento buono, positivo e sostenibile può avvenire soltanto se si lavora insieme. Il Protocollo di Milano si propone come il documento programmatico di Expo 2015 e — soprattutto — del dopo Expo. Come nutriremo il pianeta? Una riflessione che deve coinvolgere industrie, politica, associazioni, produttori e università e che verrà affrontata il 24 ottobre da alcuni tra i massimi sostenitori del Protocollo ed esperti italiani: Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, Riccardo Valentini, Advisory Board BCFN Foundation e redattore Protocollo di Milano, Marco De Ponte, direttore generale Action Aid Italia, Roberto Barbieri, direttore generale Oxfam Italia.

    (24 ottobre 2014)



    Fonte:
    © http://cucina.corriere.it/speciali/2014/sa...02ce50ac0.shtml
     
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    Jamie Oliver a Torino al Salone del Gusto


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    Fonte:www.mentelocale.it,mividaenunbowl.blogspot.it,www.agrodolce.it,www.
    facebook.com/slowfoodbelluno,www.salonedelgusto.com,adevarul.ro,web
     
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    Ricette a 5 euro: ecco
    i piatti al risparmio di Jamie Oliver


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    CREPES MAROCCHINE

    TEMPO TOTALE: 1 ora e 10 minuti
    CALORIE: 540

    INGREDIENTI per 4 persone:

    100 gr. couscous - 2 cipolle - 4 spicchi di aglio uva sultanina - 60 gr. olio d'oliva - 1 cucchiaino di curcuma in polvere - ½ cucchiaino di semi di cumino - 250 gr. avanzi di agnello cotto - 70 r.g formaggio feta - 4 grandi fogli di pasta filo - 1 cucchiaio di fiocchi di mandorle o di semi di sesamo - 1 cucchiaino di zucchero a velo colmo - ½ cucchiaino di cannella in polvere - 4 cucchiai di grasso-libero - naturale yogurt, per servire 1 cucchiaio di harissa o olio al peperoncino



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    Cuocere il couscous in una piccola ciotola di acqua bollente, poi mettere un piatto sopra e lasciare andare per 10 minuti. Sbucciare e tritare finemente le cipolle e l'aglio insieme con l'uvetta e poi porre in una padella grande, a fuoco medio, con un filo d'olio, la curcuma e semi di cumino. Friggere per 15 minuti. Tagliare finemente l'agnello, aggiungere nella padella e cuocere per altri 5 minuti, quindi togliere la padella dal fuoco. Versare il cous cous e mescolare nella miscela di agnello, con la feta sbriciolata. Quindi la cottura è pefetta aggiungendo abbondate di pepe nero.

    Preriscaldare il forno a 180C. Lavorare la pasta filo stendendo i fogli e spennellandoli con olio. Spalmate il composto di agnello tra di loro, arrotolate ognuno fino a metà, piegate ai lati e continuate a farcirli come sigari. Disporli su una teglia antiaderente, spazzolare le parti superiori con olio e sminuzzare sopra le mandorle, o cospargere con i semi di sesamo. Setacciate sopra lo zucchero e cannella, e infornate per circa 25 minuti. Servire con yogurt, con harissa o olio al peperoncino in cui immergere.



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    ARROSTO DELLA DOMENICA

    TEMPO TOTALE: 4 ½ a 5 ½ ore
    CALORIE: 619
    6 PORZIONI PIU' GLI AVANZI:

    2 kg. di petto di manzo - olio d'oliva - 2 grosse cipolle - 2 cucchiaini di senape inglese - 1 mazzetto di rosmarino fresco (30 gr.) - patate 1.5 kg. - 500 gr. carote - 1 swede - 1 noce di burro non salato - 140 gr. di farina - 1 cucchiaio di marmellata di ribes nero - 2 cucchiai di aceto di vino rosso - olio vegetale - 2 uova grandi - 100 ml. di latte parzialmente scremato



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    Preriscaldare il forno a 170.C e posizionare una larga casseruola sul fuoco alto. Condire bene il petto con sale e pepe e rosolare nella casseruola calda con un filo di olio d'oliva, mentre sbucciate e affettate le cipolle. Spegnete il fuoco e mettete le cipolle sotto il petto. Stendete la senape sul lato grasso della carne e sopra una striscia di rosmarino. Proteggete la carne con carta da forno bagnata, poi coprite ermeticamente la pentola con un doppio strato di carta stagnola e cuocete per circa 4 ore. Sbucciate le patate e sbollentate in acqua bollente salata per 12 minuti. Scolate, rovesciate in una teglia con olio d'oliva, sale e pepe e le restanti foglie di rosmarino. Mettete in forno in basso il petto per un’altra ora ancora.

    Sbucciate e tritate grossolanamente le carote e cuocetele in una pentola di acqua salata per 20 minuti. Ritornate alla padella, schiacciate con il burro, quando la cottura è perfetta tenete in caldo. Rimuovere il petto e le patate dal forno, quindi accendere il forno al massimo (250 C). Mettete la pentola su un fuoco medio e mescolate con 2 cucchiai di farina. Mescolare la marmellata, aceto, 400 ml di acqua bollente e I succhi di riposo, poi cuocete a fuoco lento fino a quando non vi soddisfa la consistenza. Sbattete 100 g di farina con le uova, un po' di sale poi aggiungete il latte per ottenere una pastella liscia. Togliete la teglia dal forno, compilare attentamente ogni scomparto per tre quarti con la pastella e tornare al forno per 10 minuti.



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    TORTA AL SALMONE

    DOSI PER 6 PERSONE
    TEMPO TOTALE: 1 ora e 50 minuti
    CALORIE: 449

    INGREDIENTI:

    3 porri - 2 grandi zucchine - olio d'oliva - 2 rametti di timo fresco - 200 gr. di salmone cotto avanzi - 100 gr. di formaggio feta - 1 limone - 3 uova di grandi dimensioni - 1 x 250 gr. confezione di pasta fillo - 15 gr. di formaggio parmigiano - 1 lattuga romana - 1 cetriolo - 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva



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    Tagliare e tritare grossolanamente i porri e le zucchine e porre in una padella grande a fuoco lento, con un filo di olio d'oliva e le foglie di timo e cuocere per 30 minuti. Una volta cotto, lasciare da parte a raffreddare per 5 a 10 minuti. Preriscaldare il forno a 80°C e sminuzzare il salmone nella miscela raffreddata con la feta, grattugiare sopra la scorza di limone, rompere le uova e mescolare bene per unire.

    Stendere uno strato di pasta in una padella da forno leggermente unta di olio, sovrapponendo i fogli di pasta e facendoli uscire oltre il bordo della teglia. Mettere un cucchiaio nel ripieno di salmone, poi piegare la pasta sovrastante per formare un coperchio. Spennellare la parte superiore con olio d'oliva e grattugiare finemente il parmigiano. Cuocere sul ripiano inferiore del forno da 45 a 50 minuti. Nel frattempo, tagliare la lattuga e I cetrioli, mescolare il succo di limone, l'olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale e pepe insieme, poi spargere a pioggia le foglie di insalata. Trasferire la torta in un piatto da portata, tagliare a spicchi e servire.







    ROTOLO DI PASTA CON SPINACI E ZUCCA GIALLA

    TEMPO TOTALE: 2 ore 20 minuti
    CALORIE: 430

    INGREDIENTI PER 4-6 PERSONE:

    1 zucca gialla (circa 2 kg) - 1 cipolla rossa olio d'oliva - 1 cucchiaino di timo secco - 500 gr. spinaci surgelati - 1 noce moscata intera, da grattugiare - 4 spicchi di aglio 1 x 700 ml. barattolo di passata - 6 grandi fogli di pasta fresca (circa 0,5 centimetri x 20 cm ciascuna) - 50 gr. formaggio feta - 20 gr. di formaggio parmigiano - optional: qualche rametto di salvia fresca



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    Preriscaldare il forno a 80ºC. Cuocere la zucca (circa 2 kg) in una teglia per circa 1 ora e 30 minuti, poi togliere dal forno. Nel frattempo, sbucciare e tritare la cipolla, metterla in una padella a fuoco medio con un filo di olio, il timo e un pizzico di sale e pepe, e cuocere per alcuni minuti. Mescolare gli spinaci surgelati, coprire con un coperchio e lasciar cuocere lentamente per altri 15 minuti. Tagliare la zucca a metà, eliminare i semi e la pelle, poi schiacciare con una forchetta e ultimare con sale, pepe e una grattata di noce moscata.

    Sbucciare e affettare finemente l'aglio e, con una spruzzata di olio, metterlo a friggere per un paio di minuti. Versare nella passata, aggiungere una spruzzata di acqua al barattolo vuoto e versarla nella padella. Portare a ebollizione. Stendere i fogli di pasta, lavorarla velocemente affinchè non si secchi, spennellare con acqua e dividere la zucca sui fogli. Cospargere sopra gli spinaci cotti e la feta. Arrotolare i fogli e tagliare ognuno in 4 pezzi, poi affiancare la salsa di pomodoro. Grattugiare finemente il parmigiano, poi prendere le foglie di salvia (se si utilizza), gettare in un po' d'olio e spargere sopra le righe. Cuocere per 35 a 40 minuti nella parte inferiore del forno fino a doratura e croccante, a metà cottura rimuovere la pellicola. Delizioso servito con una fresca insalata verde.


    di Mario Manca Contributor


    Lontano dai sofisticati menù degli chef stellati, lo chef inglese del programma Ricette a 5 euro in onda su Laeffe, propone piatti semplici e, soprattutto, al risparmio. Ecco le ricette più economiche del suo repertorio


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    LE RICETTE AL RISPARMIO DI JAMIE OLIVER
    Jamie Oliver.


    Siamo talmente abituati agli chef pluristellati e ai loro rinomati ristoranti dai menù pantagruelici e dai prezzi esorbitanti da dimenticare, la maggior parte delle volte, una delle regole più importanti della cucina: la semplicità. Ed è proprio da questa che lo chef Jamie Oliver decide di ripartire, proponendo piatti genuini e sostenibili…a soli 5 euro.

    Jamie Oliver - Ricette a 5 euro, il nuovo programma di Laeffe (canale 50 del DTT e 139 di Sky) in onda per dodici puntate tutti i lunedì alle 17.55, è proprio questo. Un inno a una cucina nuova, dove tradizione e benessere sono gli ingredienti principali di una ricetta unica. E quale pioniere culinario migliore di Jamie Oliver, un uomo di mondo più che uno chef statuario, per guidarci in questa nuova avventura? Dopo aver girato ogni angolo del globo e aver appreso dalle strade, dalle cucine e dalle mense i segreti per una cucina buona e sostenibile, chef Oliver è pronto a portare scompiglio e brio anche fra i sapori italiani, combattendo contro il “junk food” (meglio conosciuto come il cibo spazzatura malsano e calorico) e ripartendo dal carrello della spesa.

    L’obiettivo? Far sì che stomaco e portafoglio smettano di viaggiare su due binari diversi e vadano finalmente d’accordo. I consigli utili sull’acquisto e la selezione degli alimenti, soprattutto in tempi di crisi, sono un vero toccasana per lo spettatore medio, ansioso di concedersi un buon pasto a fine giornata, ma anche di non spendere un capitale. Il programma, semplice come la cucina che propone, è la risposta ai menù troppo sofisticati e quasi inaccessibili degli alti chef, una scorciatoia per arrivare allo stesso risultato con una spesa minima. E di questo non potremmo che essergli grati.

    (16 giorni fa)



    Fonte:
    © www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...euro-economiche
     
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    Jamie Oliver's ALS Ice Bucket Challenge



    (© Jamie Oliver)
    Jamie Oliver nomina il principe Harry


    (Photo: © Twitter)

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    ...Ramsay/Oliver, docce a confronto...



    Fonte:
    © www.hellomagazine.com/,
    web,www.youtube.com
     
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    Natale con Jamie Oliver




    (di © ConnectedChefsTV)

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    Winter Pudding Bombe di Jamie Oliver



    Christmas Cake di Jamie Oliver



    Fonte:www.youtube.com,www.abitarecountry.it,www.jamieoliver.com,www.foodily.com
     
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    Jamie Oliver, il soldato snello



    di Fabiana Salsi


    Nel mondo ci sono 42milioni di bambini obesi, che bisogna educare a mangiar sano per garantirgli un futuro. Per questo la foodstar Jamie Oliver ha dichiarato guerra al junk food e ha lanciato la Food Revolution Day Petition, che possiamo firmare anche noi


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    Le ricette al risparmio di Jamie Oliver Jamie Oliver


    L’obesità sta diventando un’epidemia mondiale che non risparmia nemmeno i bambini: se ne contano 42milioni tra quelli in sovrappeso e obesi ai quattro angoli del pianeta. Italia inclusa ovviamente: nonostante il nostro resti il paese d’Europa più virtuoso da questo punto di vista, 3 bambini su 10 sotto i 9 anni sono troppo grassi, perciò a rischio.

    COSA FARE
    Se le cose non dovessero cambiare, le conseguenze infatti sarebbero catastrofiche. Continuando così la prossima generazione vivrà meno dei propri genitori. Da qui parte la nuova battaglia di Jamie Oliver, la foodstar che per prima ha dichiarato guerra al junk food con decine di libri e campagne per migliorare la dieta di migliaia di bambini, e che per questo quattro anni fa ha anche istituito una giornata dedicata al tema dell’alimentazione sana: il Food Revolution Day. Ricorre il 15 maggio ma quest’anno ha una novità perché è anticipata da una petizione globale che possiamo sottoscrivere subito: la Food Revolution Day Petition.

    L'OBIETTIVO DI JAMIE
    Stavolta, attraverso le firme raccolte su foodrevolutionday.com, Jamie Oliver vuole andare anche oltre e chiedere ai leader del G20 di mettere in atto politiche efficaci per prevenire l'obesità infantile: ovvero rendere obbligatorio impartire un’educazione alimentare perché i bambini conoscano i cibi, sappiano da dove vengono e quali effetti positivi e negativi possono avere.

    LE STAR CHE HANNO ADERITO
    Appena lanciata, la campagna sta già diventando virale contagiando anche tante star. Prima tra tutti Ed Sheeran, che con Jamie Oliver sta scrivendo una canzone sul tema che sarà diffusa proprio il 15 maggio in occasione del Food Revolution Day.

    COME CONDIVIDERE L'APPELLO
    Nel frattempo, come tanti altri, anche il cantautore britannico ci ha messo la faccia, firmando la petizione e condividendola. Lo stesso potete fare anche voi con l’hashtag #FoodRevolutionDay, diffondendo in rete spunti, idee e ricette per uno stile di vita sano che comincia a tavola.

    (foto di copertina Sam Robins)

    (30 giorni fa)




    FONTE:
    © www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...ay-jamie-oliver,
    web,www.shedoesthecity.com
     
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    Food Revolution Day,
    la campagna rap: "Educhiamo i bimbi al cibo"




    14 MAGGIO 2015


    “Creare un movimento forte e sostenibile per educare ogni bambino al cibo, ispirare le famiglie a cucinare e spingere la gente a combattere l'obesità”: è l'obiettivo del Food Revolution Day spiegato dallo chef Jamie Oliver che ha organizzato la giornata di sensibilizzazione. "In questo momento - spiega Oliver - ci sono 42 milioni di bambini di meno di cinque anni sovrappeso o obesi in tutto il mondo. Il risultato è che la prossima generazione vivrà meno dei propri genitori se non verrà fatto nulla per correggere queste statistiche allarmanti". Cosa possiamo fare noi? "Firmare una petizione affinché l’educazione alimentare diventi obbligatoria nelle scuole in tutto il mondo"

    Il sito della campagna


    FONTE:
    © http://video.repubblica.it/mondo/food-revo...o/201002/200053,
    web
     
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    Expo, Jamie Oliver firma la Carta di Milano:
    "Educhiamo i bambini al cibo"




    13 MAGGIO 2015 - MILANO
    Tra i firmatari della Carta di Milano – il documento voluto dal Governo Italiano come eredità di Expo Milano 2015 – c’è anche Jamie Oliver Food Foundation. È stata una firma "vera", apposta personalmente dal cuoco inglese che da una quindicina di anni è impegnato per limitare l’uso di junk food, in particolare nelle mense scolastiche. Un esempio di come la popolarità e la credibilità conquistata soprattutto sugli schermi televisivi (già nel 1999 conduceva The Naked Chef sulla BBC) possa essere utilizzata non solo per diventare ricco – e Oliver lo è – ma anche per insegnare alla gente come mangiare e come trovare lavoro nel settore. Il Fifteen di Westland Place, a Londra, è per esempio un ristorante interamente no profit, basato sul reinserimento di ragazzi "difficili". Ma, in particolare, sono i bambini a essere seguiti con grande attenzione dal quarantenne di Clavering, sposato con Jools Norton, modella che gli ha dato quattro figli. "È diritto di ogni bambino essere nutrito in modo corretto ed educato al cibo, alla sua origine e a come questo influisca sul fisico. Ma questo può accadere soltanto se rettifichiamo la confusione in cui oggi si trova il sistema alimentare globale" spiega Oliver. Da qui una lunga petizione ai leader del G20 dove si chiede che l’educazione alimentare venga resa obbligatoria nelle scuole dei rispettivi paesi, come base per la formazione a corretti stili di vita. Petizione che ha trovato adesioni importanti come quella della Barilla Center Food and Nutrition, presieduta da Guido Barilla.

    www.gazzetta.it/



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    Jamie Oliver e la sua banda!





    La famiglia Oliver, la banda come la chiama Jamie, impegnata ieri nella raccolta delle more seppur tra qualche ostacolo: spine, ortiche pungenti e fossati.



    FONTE:
    © www.facebook.com/jamieoliver?fref=ts
     
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    Jamie Oliver augura buone feste!




    sfoglia la rivista - clicca qui



    FONTE:
    © www.facebook.com/JamieMagazineItalia/?fref=ts,
    © http://ita.calameo.com/read/0033816614fb74af9ac00
     
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    L’incredibile ascesa di Jamie Oliver:
    il cuoco britannico che si ispira all’Italia



    Ailén Gamberoni


    La fantastica avventura di un giovane chef genio della comunicazione che, giorno dopo giorno, sta conquistando il mondo. Nel nome della cucina italiana.


    Jamie Oliver nell’ultimo decennio è esploso in tutto il mondo a forza di trasmissioni tv, libri, prodotti e catene di ristoranti legati alla cucina italiana. Pur essendo di origini inglesi, questo imprevedibile personaggio mediatico ha fondato il proprio successo ispirandosi liberamente alle tradizioni regionali del nostro Paese. Ovviamente il tutto è riletto in salsa british – come la burrosa collega Nigella Lawson – un’interpretazione non esattamente rigorosa della nostra cucina, ma che funziona.

    DALLA DISLESSIA AL FUOCO SACRO DELLA CUCINA – Questo giovane con problemi di dislessia, cucinando da autodidatta prima nell’Essex nel pub dei genitori, poi come pasticcere nei ristoranti londinesi Carluccio’s, ha scoperto il fuoco sacro della cucina che, unito ad uno spontaneo talento comunicativo l’ha fatto letteralmente decollare nel 1999, quando la BBC decide di affidargli il programma The Naked Chef (trasmessa in Italia da Gambero Rosso Channel). Jamie Oliver conquista gli spettatori ed il suo primo libro di cucina diventa un bestseller istantaneo, mentre e lo stesso anno viene invitato a cucinare per l’allora primo ministro inglese Tony Blair al 10 di Downing Street.

    NIENTE DIVISA, MA FELPE E CAMICIE COLORATE – L’ascesa continua: Jamie piace perché è giovane, spontaneo ed easy, capace di sdoganare con semplicità la classica figura del rigido chef. In tv preferisce non usare la divisa che sostituisce con felpa e camicie a quadrettoni assieme ad un linguaggio diretto, ogni tanto sboccato, ma mai volgare. La sua missione è quello di far conoscere agli inglesi (e poi a tutto il mondo) la praticità della cucina mediterranea, i sapori decisi e l’utilizzo delle spezie, mixando senza paura quelle etniche e quelle italiane. Vederlo cucinare è come osservare un bambino in un negozio di giocattoli: gli occhi sono lucidi di felicità e l’entusiasmo contagiante. Jamie ha sconvolto il modo di fare cucina in televisione, senza mai costruire un personaggio perché lui stesso è il personaggio.

    LA CONQUISTA DELL’ITALIA – Basta fare zapping tv per trovarlo in onda su diversi programmi tv, con oltre 20 serie trasmesse in 60 Paesi nel mondo, attualmente visibili su Gambero Rosso Channel e su La Effe. Ma Jamie non si accontenta solo del tubo catodico, perché da quest’anno è stata lanciata l’edizione italiana di Jamie Magazine, un food & lifestyle magazine, sottotitolato ‘cucina facile e divertente’, che propone non solo le ricette ispirate alla filosofia culinaria di Oliver, ma anche percorsi di turismo enogastronomico.

    UNA CUCINA SANA, ECONOMICA ED EQUILIBRATA – Oliver è un sostenitore della cucina semplice ed equilibrata, delle ricette stagionali, veloci ed economiche ed anche questo gli ha permesso di pubblicare oltre 20 libri tradotti in altrettante lingue diverse. Questo perché lo chef è fondamentalmente un acuto imprenditore: la sua Jamie Oliver Holding è attiva nella ristorazione con cinque catene (Jame’s Italian, Barbacoa, Recipease, Union Jacks e Diner) e oltre 50 ristoranti, con un fatturato di oltre 260 milioni di Euro e più di 3.000 dipendenti. Nel 2005 ha creato Jamie’s Great Italian Escape un programma in sei puntate sulla cucina italiana dove Jamie è entrato negli istituti scolastici per fare in modo che nelle mense inglesi e americane si eliminino i cibi non sani (“junk food = junk kids”). Se molte mense sono migliorate è anche grazie alla sua passione per la cucina sana, che viene celebrata in tutto il mondo il 17 maggio durante il Food Revoluton Day, ovviamente ideato da Oliver.

    JAMIE OLIVER SFIDA L’EUROPA – Dopo aver svelato tutti i trucchi del mestiere in Ricette a 5 euro, per far sì che stomaco e portafoglio vadano d’accordo tramite segreti e facili how to per imparare che mangiare bene non è per forza sinonimo di spendere molto e dopo aver vinto un’importante battaglia contro McDonald’s Oliver è pronto per l’ennesima sfida: dal lunedì al venerdì alle 17:45 su Laeffe con il nuovo programma in prima tv Jamie Oliver sfida l’Europa. Un viaggio culinario tra Francia, Italia, Belgio e Germania per vedere chi si aggiudicherà la gara tra i fornelli, dove l’acclamato tv chef viene accompagnato da Jimmy Doherty, esperto di agricoltura e scienze alimentari per mettere tutta la propria esperienza al servizio della cucina inglese, sfidando le eccellenze degli altri paesi in gara.

    UN PENSIERO ANCHE ALLA MIXOLOGIA – Pensate sia abbastanza? E invece no, non pago di tutti gli impegni Jamie ha appena lanciato un canale youtube interamente dedicato alla mixologia. E’ possibile creare ottimi drink con la stessa creatività applicata alla cucina, questa l’ultima sfida del giovane chef che, pensate un po’, vuole rilanciare la grappa nei cocktail. D’altronde se mai vi capiterà di fare tappa al ristorante londinese Jamie’s Italian a Islington, noterete quanto la lista di grappe offerte sia davvero ampia ed incredibile.

    (29 dicembre 2014)

    http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2014...pira-allitalia/


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    © http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2014...pira-allitalia/,
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    Jamie Oliver, il cuoco-star
    inglese che batte ogni record




    Credits: Corbis


    di Marzia Nicolini


    È in libreria il primo manifesto del “comfort food”, che raccoglie ricette piacevoli come un abbraccio


    È DIVENTATO UN MITO DELLA TV A 24 ANNI Classe 1975, segno zodiacale Gemelli, inglese di Clavering, Jamie Oliver “debutta” con la cucina italiana lavorando nel ristorante londinese di Antonio Carluccio. Abile ai fornelli, intraprendente, determinato, viene notato dalla BBC, che nel 1999 gli affida il suo primo programma, The naked chef. È l’inizio di una sfavillante carriera. Quattro volte papà, è sposato dal 2000 con la modella Juliette Norton.

    HA UN PATRIMONIO DI 200 MILIONI DI EURO Nel 2003 viene nominato membro dell’Ordine dell’Impero britannico. La sua ricchezza è valutata dal Sunday Times in 150 milioni di sterline (circa 200 milioni di euro). Possiede una catena di 15 ristoranti nel Sud dell’Inghilterra, i Jamie’s Italian. Le sue serie tv sono trasmesse in oltre 200 Paesi. Le più amate? The naked chef, in cui gironzola per Londra in Vespa alla ricerca degli ingredienti più genuini; Jamie’s school dinners, dove tenta di migliorare la qualità dei pasti nella mensa di una tipica scuola britannica (alla fine ha convinto il governo inglese ad aumentare i finanziamenti per la dieta scolastica); Jamie’s kitchen, nei panni di professore di un gruppo di giovani disoccupati che, a corso ultimato, avranno un posto nel suo ristorante. Ha lanciato la campagna di informazione “Junk food=Junk kids” contro il cibo spazzatura.

    HA SCRITTO 19 RICETTARI I suoi libri di cucina - è a quota 19 - hanno venduto oltre 50 milioni di copie. Attivissimo sui social, conta 4,5 milioni di fan su Facebook; 4,88 milioni di follower su Twitter; 3,5milioni di seguaci su Instagram. Piace il suo modo di comunicare fresco e diretto, le sue ricette spiegate passo per passo, sempre varie. Il suo motto: «Massimo piacere con il minimo sforzo».

    CUCINA SEMPRE SORRIDENDO Piatti da preparare con amore e da condividere: nel suo ultimo libro intitolato Comfort Food (Tea), e nella trasmissione omonima su laeffe, Jamie Oliver raccoglie le ricette che promettono massima felicità. «Il comfort food è il miglior cibo al mondo, ti fa sentire come quando ricevi un grande abbraccio» dice Jamie. «Non è esattamente sano o salutare, anzi, solitamente ha qualche carboidrato in più che fa smuovere gli ormoni, ma proprio per questo ti fa sentire felice, completo e pieno. Sono andato su Instagram e fatto una semplice domanda: “Qual è il tuo comfort food preferito?”. Abbiamo ottenuto circa 14.000 risposte da tutto il mondo nel giro di 3 ore e mezza». Tra le preparazioni più citate: focaccia con parmigiana di melanzane, gnocchi in salsa di zucca, mini fish&chips, tortino di crêpes alla provenzale, biscotti malto e doppio cioccolato.

    USA UN PO’ TROPPI GRASSI Secondo la nutrizionista Sara Cordara «le preparazioni di Jamie Oliver sono sempre originali: attinge da culture alimentari diverse, da quelle europee a quelle asiatiche, e le propone in veste inedita. Se devo trovare un lato negativo, a volte le pietanze sono troppo ricche e caloriche per chi come noi è abituato a una dieta mediterranea. Abbonda con burro, bacon e formaggio, da usare invece con parsimonia».

    (19 Novembre 2015)

    www.donnamoderna.com/attualita/jami...ro-comfort-food


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    © www.donnamoderna.com/attualita/jami...ro-comfort-food,
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    Jamie Oliver torna con il
    libro e la serie tv «Comfort Food»




    Foto: Jamie Oliver


    di Solange Savagnone


    I suoi programmi tv sono trasmessi in oltre 200 Paesi. I suoi libri di cucina hanno venduto oltre 50 milioni di copie. Per non parlare dei social, dove ha oltre 7 milioni di followers. Jamie Oliver è una delle chef star più apprezzate al mondo e uno degli uomini più famosi del Regno Unito. E adesso torna in Italia con il cibo della felicità «Comfort Food»: una serie tv, sugli schermi dal 26 ottobre su Laeffe, e un nuovo libro di cucina edito da TEA, in libreria dal 29 ottobre.

    Le ricette per coccolarsi appagando in un sol boccone il corpo e l’anima, quelle con cui viziarsi cedendo alla tentazione di un piacere proibito, quelle che fanno riaffiorare ricordi d’infanzia o di vita, che ci fanno sentire a casa o in famiglia. In sostanza, le ricette della felicità, che scaldano il cuore deliziando il palato e risollevando lo spirito. Questo è il concetto di Comfort Food che Jamie Oliver porta in Italia con il suo nuovo libro e l’omonima serie tv.

    «Secondo me cucinare piatti squisiti può essere divertente tanto quanto mangiarli. E per dimostrarlo, prenderò i piatti che amiamo di più e mi darò da fare per farli diventare ancora più buoni. Queste sono le ricette della felicità! Dai classici della nostra infanzia… a veri e propri banchetti per occasioni speciali, perché una volta ogni tanto è giusto viziarsi» ha detto Oliver che torna su Laeffe con la cucina emozionale di «Comfort Food»: 6 puntate da 60 minuti ciascuna, in onda da lunedì 26 ottobre alle ore 17.55.

    Ma «Comfort Food» è anche il titolo del suo nuovo, attesissimo libro (pubblicato da TEA, dal 29 ottobre). Si tratta di 100 ricette uniche e speciali: non solo alcuni dei piatti più amati dallo chef, ma anche imperdibili novità ispirate dalle cucine nazionali di tutto il mondo. Con suggerimenti per ogni occasione: dal fine settimana alle vacanze, dalle feste alle occasioni particolari. E poiché il concetto di comfort food è ampio e soggettivo, il volume è suddiviso in cinque sezioni: Nostalgia, I piatti del buonumore, Tiriamoci su, Riti in cucina, Peccati di gola, Dolci tentazioni.

    Genuini e appaganti, altre volte calorici e gustosi, i Comfort Food sono quei piatti a cui ognuno ricorre per soddisfare un bisogno emotivo: sapori consolatori, nostalgici, gratificanti. Con il nuovo libro e la serie tv Jamie Oliver vuole riscoprirli e prepararli, perché a volte non c’è niente di più rassicurante di un bel piatto cucinato: «Per soddisfare l’appetito, ma soprattutto le emozioni».

    (13 Ottobre 2015 | 9:02)

    http://www.sorrisi.com/tv/serie-tv/jamie-o...v-comfort-food/


    FONTE:
    © http://www.sorrisi.com/tv/serie-tv/jamie-o...v-comfort-food/,
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    Sei disoccupato? Puoi
    diventare chef. Parola di Jamie Oliver




    Foto Matt Russel


    di Nicoletta Spolini


    Si chiama Fifteen program il suo progetto che forma ogni anno in Uk 15 chef scelti tra le fila dei disoccupati. A lui, che torna ora in Italia con un programma Tv e un libro, dal titolo Comfort food, chiediamo come funziona


    Metti una sera a cena… Mi è successo quest'estate: ero da Jamie Oliver, a Londra, nel suo Fifteen Restaurant. Quando è arrivato il conto, sono rimasta un po' sorpresa: allegato c'era un bigliettino «gentile» che diceva:

    «Grazie: una donazione volontaria di una sterlina è stata aggiunta al tuo conto. Questo denaro supporta il programma di formazione sostenuto dalla Jamie Oliver Foundation. Se preferisci non partecipare però, non esitare a chiedere di rimuovere la donazione dal tuo conto».

    Mi sono incuriosita e, indagando un po' ho scoperto un programma di aiuto ai Neet, alias Not in Education, Employment or Training che vuol dire nè più a scuola, nè al lavoro. Insomma quei disoccupati che tanto spaventano i governi perché sono giovani e più rinviano il momento di inserimento nel mondo del lavoro più lo rendono difficile. Non solo, sono proprio i Neet che alla fine rischiano di andare a ingrossare le fila della malavita (in Italia sono oltre 2.435, il 26 per cento della popolazione tra i 15 e i 29 anni).

    Certo il programma di aiuto vale per chi risiede a Londra. Ma quale migliore occasione del lancio in Italia della sua nuova serie Tv, Comfort food per chiedere a Jamie Oliver un po' di info sul Fifteen Program che sarebbe tutto da «importare».
    Prima due righe su di lui e sul programma: che va in onda su laeffe a partire dal 26 ottobre alle 17.35.

    Intanto sapevate che Jamie è il secondo chef più ricco al mondo (dopo il giapponese Alan Wang)? Ha insegnato agli inglesi a cucinare italiano (perché ama il nostro Paese). Ha cambiato la cultura delle mense scolastice in tutta la Gran Bretagna. E ha dichiarato guerra aperta, prima, al junk food e poi agli zuccheri. Anzi online è ancora aperta la sua petizione per tassare le bibite dolci.

    Ma dopo tanta e "GIUSTA" severità contro l'alimentazione scorretta, Jamie si concede questa volta qualche caloria in più per parlare in Tv e con il suo nuovo libro del cibo che ci dà la felicità. Comfort food è, infatti, il piatto che ci fa sentire a casa, che ha il sapore della memoria... Sarà bello scoprire le sue ricette e quelle provenienti da tutto il mondo, perché pare che lui abbia chiesto sul suo Instagram «Qual è il piatto che ti fa più felice?» e in tre ore gli siano arrivate 14 mila risposte da tutto il pianeta.

    Ma torniamo al Fifteen Program x disoccupati...
    «Sono andato alla cerimonia di fine anno proprio questa settimana. E non smetto di emozionarmi quando parlo con questi giovani felici e le loro famiglie», ci ha raccontato lui stesso.
    «Il programma ha preso avvio nel 2002, proprio quando abbiamo aperto il Fifteen Restaurant di Londra, che è la loro "palestra". Ogni anno selezioniamo più o meno 15 giovani disoccupati, e da settembre a settembre per un anno intero li formiamo a scuola e direttamente sul campo.

    Naturalmente il corso di studi per i giovani è rigorosamente gratuito anche se formare ciascuno di loro ci costa circa 40mila euro l'anno, denaro che ci arriva solo tramite le donazioni (ecco perché al ristorante ci hanno chiesto un euro in più, ndr).
    «Negli anni abbiamo formato 248 chef e nel 75 per cento dei casi i nostri «apprendisti» lavorano nei ristoranti o nell'industria del catering a cui si aggiunge un ulteriore 9 per cento che ha comunque trovato lavoro, ma in settori contigui».
    Non c'e' che dire, un buon successo.

    (26.10.2015)

    www.vanityfair.it/mybusiness/news/1...isoccupati-chef


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    Jamie Oliver alla cerimonia di premiazione del suo Fifteen Program



    Una sala del Fifteen Restaurant di Londra nato nel 2002 per diventare la palestra degli apprendisti chef, il ristorante si trova in Westland Place numero 15

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    Fifteen Restaurant: molte specialità del ristorante si ispirano alla cucina italiana

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    100 ricette famose da cucinare con amore e condividere: è il libro Comfort Food di Jamie Oliver


    FONTE:
    © www.vanityfair.it/mybusiness/news/1...isoccupati-chef,
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    Jamie Oliver di nuovo papà




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    ...tra pochi mesi, la moglie Jules gli darà il quinto figlio...

    2ztlqth

    Credits: www.maidinaustralia.com,
    www.standard.co.uk


    FONTE:
    © https://www.facebook.com/jamieoliver/photo...?type=3&theater
     
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