JAMIE OLIVER ... “The Naked Chef”

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    L’incredibile ascesa di Jamie Oliver:
    il cuoco britannico che si ispira all’Italia



    Ailén Gamberoni


    La fantastica avventura di un giovane chef genio della comunicazione che, giorno dopo giorno, sta conquistando il mondo. Nel nome della cucina italiana.


    Jamie Oliver nell’ultimo decennio è esploso in tutto il mondo a forza di trasmissioni tv, libri, prodotti e catene di ristoranti legati alla cucina italiana. Pur essendo di origini inglesi, questo imprevedibile personaggio mediatico ha fondato il proprio successo ispirandosi liberamente alle tradizioni regionali del nostro Paese. Ovviamente il tutto è riletto in salsa british – come la burrosa collega Nigella Lawson – un’interpretazione non esattamente rigorosa della nostra cucina, ma che funziona.

    DALLA DISLESSIA AL FUOCO SACRO DELLA CUCINA – Questo giovane con problemi di dislessia, cucinando da autodidatta prima nell’Essex nel pub dei genitori, poi come pasticcere nei ristoranti londinesi Carluccio’s, ha scoperto il fuoco sacro della cucina che, unito ad uno spontaneo talento comunicativo l’ha fatto letteralmente decollare nel 1999, quando la BBC decide di affidargli il programma The Naked Chef (trasmessa in Italia da Gambero Rosso Channel). Jamie Oliver conquista gli spettatori ed il suo primo libro di cucina diventa un bestseller istantaneo, mentre e lo stesso anno viene invitato a cucinare per l’allora primo ministro inglese Tony Blair al 10 di Downing Street.

    NIENTE DIVISA, MA FELPE E CAMICIE COLORATE – L’ascesa continua: Jamie piace perché è giovane, spontaneo ed easy, capace di sdoganare con semplicità la classica figura del rigido chef. In tv preferisce non usare la divisa che sostituisce con felpa e camicie a quadrettoni assieme ad un linguaggio diretto, ogni tanto sboccato, ma mai volgare. La sua missione è quello di far conoscere agli inglesi (e poi a tutto il mondo) la praticità della cucina mediterranea, i sapori decisi e l’utilizzo delle spezie, mixando senza paura quelle etniche e quelle italiane. Vederlo cucinare è come osservare un bambino in un negozio di giocattoli: gli occhi sono lucidi di felicità e l’entusiasmo contagiante. Jamie ha sconvolto il modo di fare cucina in televisione, senza mai costruire un personaggio perché lui stesso è il personaggio.

    LA CONQUISTA DELL’ITALIA – Basta fare zapping tv per trovarlo in onda su diversi programmi tv, con oltre 20 serie trasmesse in 60 Paesi nel mondo, attualmente visibili su Gambero Rosso Channel e su La Effe. Ma Jamie non si accontenta solo del tubo catodico, perché da quest’anno è stata lanciata l’edizione italiana di Jamie Magazine, un food & lifestyle magazine, sottotitolato ‘cucina facile e divertente’, che propone non solo le ricette ispirate alla filosofia culinaria di Oliver, ma anche percorsi di turismo enogastronomico.

    UNA CUCINA SANA, ECONOMICA ED EQUILIBRATA – Oliver è un sostenitore della cucina semplice ed equilibrata, delle ricette stagionali, veloci ed economiche ed anche questo gli ha permesso di pubblicare oltre 20 libri tradotti in altrettante lingue diverse. Questo perché lo chef è fondamentalmente un acuto imprenditore: la sua Jamie Oliver Holding è attiva nella ristorazione con cinque catene (Jame’s Italian, Barbacoa, Recipease, Union Jacks e Diner) e oltre 50 ristoranti, con un fatturato di oltre 260 milioni di Euro e più di 3.000 dipendenti. Nel 2005 ha creato Jamie’s Great Italian Escape un programma in sei puntate sulla cucina italiana dove Jamie è entrato negli istituti scolastici per fare in modo che nelle mense inglesi e americane si eliminino i cibi non sani (“junk food = junk kids”). Se molte mense sono migliorate è anche grazie alla sua passione per la cucina sana, che viene celebrata in tutto il mondo il 17 maggio durante il Food Revoluton Day, ovviamente ideato da Oliver.

    JAMIE OLIVER SFIDA L’EUROPA – Dopo aver svelato tutti i trucchi del mestiere in Ricette a 5 euro, per far sì che stomaco e portafoglio vadano d’accordo tramite segreti e facili how to per imparare che mangiare bene non è per forza sinonimo di spendere molto e dopo aver vinto un’importante battaglia contro McDonald’s Oliver è pronto per l’ennesima sfida: dal lunedì al venerdì alle 17:45 su Laeffe con il nuovo programma in prima tv Jamie Oliver sfida l’Europa. Un viaggio culinario tra Francia, Italia, Belgio e Germania per vedere chi si aggiudicherà la gara tra i fornelli, dove l’acclamato tv chef viene accompagnato da Jimmy Doherty, esperto di agricoltura e scienze alimentari per mettere tutta la propria esperienza al servizio della cucina inglese, sfidando le eccellenze degli altri paesi in gara.

    UN PENSIERO ANCHE ALLA MIXOLOGIA – Pensate sia abbastanza? E invece no, non pago di tutti gli impegni Jamie ha appena lanciato un canale youtube interamente dedicato alla mixologia. E’ possibile creare ottimi drink con la stessa creatività applicata alla cucina, questa l’ultima sfida del giovane chef che, pensate un po’, vuole rilanciare la grappa nei cocktail. D’altronde se mai vi capiterà di fare tappa al ristorante londinese Jamie’s Italian a Islington, noterete quanto la lista di grappe offerte sia davvero ampia ed incredibile.

    (29 dicembre 2014)

    http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2014...pira-allitalia/


    FONTE:
    © http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2014...pira-allitalia/,
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