Le canzoni estive più belle e ascoltate di sempre

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  1. tomiva57
     
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    foto:tonykospan21.wordpress.com




    Le canzoni estive più belle e ascoltate di sempre

    L'estate è fatta anche di canzoni che ci hanno fatto sognare!
    Ricordiamo quelle più amate!

    Chi non ha una colonna sonora delle sue vacanze? Le canzoni sono il complemento indispensabile dell'estate, sono ciò che ci farà ricordare degli amori sotto l'ombrellone, delle calde sere d'estate, romantiche o scatenate! Naturalmente ci sono canzoni che più di altre hanno segnato le nostre estati, ecco la nostra proposta di top ten dei brani più significativi!






    Mina - Stessa spiaggia, stesso mare (1963)

    (Mogol - Soffici)

    Per quest'anno non cambiare
    stessa spiaggia stesso mare
    per poterti rivedere
    per tornare, per restare
    insieme a te.
    E come l'anno scorso
    sul mare col pattino
    vedremo gli ombrelloni lontano lontano
    nessuno ci vedrà vedrà vedrà..
    Per quest'anno non cambiare
    stessa spiaggia, stesso mare
    torna ancora quest'estate
    torna ancora quest'estate insieme a me.
    Per quest'anno non cambiare
    stessa spiaggia, stesso mare
    per poterti rivedere
    per tornare, per restare
    insieme a te.
    E come l'anno scorso sul mare col pattino
    vedremo gli ombrelloni lontano lontano
    nessuno ci vedrà vedrà vedrà..
    Per quest'anno non cambiare
    stessa spiaggia, stesso mare
    torna ancora quest'estate
    torna ancora quest'estate insieme a me.
    E come l'anno scorso sul mare col pattino
    vedremo gli ombrelloni lontano lontano
    nessuno ci vedrà.
    Per quest'anno non cambiare
    stessa spiaggia, stesso mare
    torna ancora quest'estate
    torna ancora quest'estate insieme a me.
    Stessa spiaggia, stesso mare
    insieme a te.



    Di Mogol e Piero Soffici, a Mina venne proposto il brano dal suo manager Matalon, anche se la stessa non ne fosse pienamente convinta, d'altro canto il brano era stato inciso anche da Piero Focaccia al quale il brano è legato indissolubilmente, essendo stato il suo più grosso successo. Nonostante l'ostracismo radio-televisivo, causatole dalla maternità extra coniugale, anche la versione di Mina ebbe un discreto successo. raggiungendo il 7° posto della Hit Parade. Le immagini sono tratte dal film del 1965 di Dino Risi "L'ombrellone" con Enrico Maria Salerno e Sandra Milo. Nei titoli di coda del film il brano "Chi siete" composta da Lelio Luttazzi.

    fonte: mister2note
     
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  2. tomiva57
     
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    Il ‘giallo’ della rotonda sul mare
    Ma Fred Bongusto sfata il mito


    Dopo 40 anni il cantante molisano rivela che a ispirare il suo celebre brano fu la rotonda di Senigallia. I termolesi sono sconcertati: “Ma come? Non aveva tratto ispirazione dal lido Panfilo, sulla spiaggia S. Antonio?” Cronaca di una leggenda popolare frutto di equivoci e confusioni storiche.


    di Monica Vignale


    Gli stabilimenti ’Nettuno’ e ’Sirena’ prima della guerra. In home page il ’Nettuno’La confusione è stata innescata da un’intervista che Fred Bongusto ha rilasciato a Repubblica qualche giorno fa. Il cantante molisano ha infatti riferito al cronista che «Una rotonda sul mare (scritta insieme a Migliacci in un febbraio degli anni ’60) è ispirata alla rotonda sul mare di Senigallia». L’intervista era inserita in uno speciale dedicato proprio a Senigallia, la cittadina marchigiana che ospita la più famosa rotonda sul mare d’Italia, che il 15 luglio riapre i battenti dopo anni di restauro, pronta a ri-diventare – tirata a lucido e adeguata alle esigenze moderne – il palcoscenico privilegiato di eventi, concerti e cocktail sotto le stelle estive.
    Nulla di strano, se non fosse che i termolesi sono cascati dalle nuvole. «Ma come! Ma se la rotonda sul mare che ha ispirato Bongusto è quella che c’era a Termoli tanti anni fa! Come fa il cantante ora a dire che il celebre brano che gli ha regalato il successo è stato partorito nelle Marche!»
    Scandalo, indignazione e accuse di ‘alto tradimento’ contro Alfredo da Campobasso, in arte Fred, oggi 71enne, ai più noto proprio per quel brano che consacrò la sua gloria e immortalò nell’immaginario collettivo una imprecisata rotonda italiana teatro di incontri romantici e danze fra innamorati.

    La polemica è ormai scoppiata, tanto che alcuni lettori si sono rivolti a noi per avere chiarimenti sul ‘mistero’.

    «Ho sempre saputo che dove oggi c’è il Panfilo una volta c’era la rotonda sul mare adibita a lido, ristorante dancing – scrive Gigi - Mi e stato raccontato che da quel caratteristico locale Fred Bongusto ha avuto l’ispirazione per scrivere il suo grande successo. Riconosco che questo non è il primo problema di Termoli, ma sapere se Fred Bongusto ha bluffato con Senigallia o con Termoli eviterebbe ai termolesi, che conoscono la stessa mia versione, di raccontare ovunque una grossa bufala...».

    Insomma, qual è la rotonda che ha ispirato Fred Bongusto? Quella di Senigallia (dove il cantante si esibirà tra poco proponendo una cover inedita della celebre canzone) oppure quella di Termoli?
    Mistero presto svelato: a Termoli non è mai esistita una rotonda sul mare. C’era, è vero, uno stabilimento dove le sere d’estate si esibivano giovani artisti che poi divennero famosi. «A partire dagli anni 50 – racconta Giovanni De Fanis, nostro giornalista e cultore di storia termolese - sul terrazzo del Panfilo, ormai famoso, al suono dei ritmi americani allora in voga, si esibiva tutte le sere una rinomata orchestra di Foggia, la "Parker Boys" e si ballava fino alle prime ore del mattino. Non solo questo, ma vi si svolgevano anche concorsi di bellezza e gare culinarie. Soprattutto furono scritturati cantanti allora già noti, quali Ornella Vanoni, Celentano, Patty Pravo, Fred Bongusto».

    La leggenda della rotonda sul mare di Termoli trae origine forse da questa coincidenza, e cioè dal fatto che il cantante – peraltro molisano – si è esibito sul terrazzo del Panfilo, che comunque non era una rotonda e non stava in mezzo al mare.

    Scavando nella storia di Termoli però si scopre che una terrazza sul mare è esistita davvero. «Non ha però niente a che vedere con Fred Bongusto, che arrivò molto più tardi. E per giunta non era rotonda, era quadrata», spiega Giovanni De Fanis, che ha ricostruito gli esordi della vita balneare di Termoli attraverso testimonianze dirette, fotografie e documenti d’epoca. «Il Nettuno sorse negli anni ’20, dopo la prima guerra mondiale, per iniziativa di Bassantonio Sciarretta, che era un falegname commerciante di legname. Fu il secondo stabilimento balneare di Termoli, si presentava come una vera opera d’arte. Si trovava più o meno dove oggi c’è il Lido Anna, ed era composto da un fronte con cabine e discesa a mare e da una sala dove si consumavano bevande. Sul retro c’era questa terrazza, di forma quadrata, che si allungava sul mare. Questo stabilimento esistette fino al 1943, quando il legno, che veniva montato in primavera e smontato d’inverno, fu utilizzato dalle truppe inglesi sbarcate a Termoli per costruire le latrine delle truppe militari. Qualche anno prima i figli di Bassantonio Sciarretta realizzarono lo stabilimento Sirena, che oggi è il lido delle Sirene. Anche quello però non aveva nessuna rotonda, ma un terrazzo a riva».

    Nessun dubbio insomma. La rotonda di Termoli è una leggenda. Che Fred Bongusto, dopo 40 anni, ha sfatato con un’intervista a Repubblica, ignaro di infrangere un mito che ha accompagnato intere generazioni di termolesi, a loro volta ignare di arricchire di sempre nuovi particolari una bufala in piena regola.


    (Pubblicato il 08/07/2006)
    fonte:.primonumero.it


    ... chissà se il mistero è stato sciolto definitivamente!...





    Una rotonda sul mare - Fred Bongusto

    Una rotonda sul mare,
    il nostro disco che suona
    vedo gli amici ballare,
    ma tu non sei qui con me
    amore mio, dimmi se sei triste così come me
    dimmi se chi ci separò è sempre lì accanto a te
    se tu sei felice con lui
    o rimpiangi qualcosa di me
    io ti penso sempre sai, ti penso
    una rotonda sul mare,
    il nostro disco che suona
    vedo gli amici ballare,
    ma tu non sei qui con me
    amore mio, dimmi se sei triste così come me...
    dimmi se chi ci separo' e sempre li
    accanto a te se tu sei felice con lui
    o rimpiangi qualcosa di me
    io ti penso sempre sai ti penso
    una rotonda sul mare
    il nostro disco che suona
    vedo gli amici ballare
    ma tu non sei qui con me
    qui con me

     
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  3. tomiva57
     
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    Michele - Se mi vuoi lasciare

    03semi_maxi

    Nel 1963 Michele partecipa con "Se mi vuoi lasciare" al girone B del Cantagiro, vincendolo: il disco ottiene un notevole successo arrivando in prima posizione per nove settimane e la canzone diventerà sicuramente il brano più noto del cantante



    fonte:wikipedia.org.
    foto:michelemaisano.com