ROMA la città eterna

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  1. gheagabry
     
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    PIAZZA VITTORIO

    Ner 1600 er Marchese Palombara doppo tanti sforzi pe’ crealla,
    inventò ‘na formula pe’ trasformà er ferro in oro ch’incise in sibbillino,
    sur muro de cinta der parco der palazzo, su de un portoncino,
    senza che gnissuno fino a mò riuscisse in quarche maniera a decifralla.
    ‘Sta piccola porta se trova ancora a Piazza Vittorio Emanuele:
    qui c’era un gran mercato aperto in tutte le staggioni
    indove mi’ madre ce comprava le persiche, er pizzutello, le mele
    e soprattutto le verdure fresche pe’ facce li minestroni.
    Me ricordo che prima d’acquistà capava attentamente
    e, giocoforza,‘ste sue parole me ritornano spesso ne la mente:
    “Sceji la verdura più fresca e profumata
    che nasce in primavera:lenticchie, faciolini,
    pommidori, fave, piselli, cavoli e zucchini,
    quarche patata a tocchi e fa’ che ‘sta pentolata
    bolli ar foco adacio adacio tutta ‘na mattina.
    Quann’er tutto è giusto de sale e de cottura,
    er pesto pisto ner mortaio versalo co’ cura
    e rimescola ogni tanto, piano, co’ tocco de fatina.
    Buttace poi la pasta o er riso un po’ lucente
    e assaggia spesso in modo da esse certo
    che l’una o l’artro siano piuttosto ar dente.,
    Doppo, messo ne le scodelle ben coperto,
    servilo intiepidito e de sicuro avrai successo
    perché formerà la pelle diventanno spesso!”

    di Sandro Boccia

     
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19 replies since 17/5/2014, 10:00   1949 views
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