ROMA la città eterna

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  1. gheagabry
     
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    “DRENTO AR PANTHEON NUN CE PIOVE”



    Il pavimento originale, seppure restaurato nel 1872, è in gran parte formato da pregiati marmi policromi. Ha un il disegno geometrico, simile ad una sorta di scacchiera: è composto da una serie di fasce parallele e perpendicolari che definiscono quadrati, al cui interno sono inscritti quadrati ancor più piccoli, oppure dei tondi. I pannelli con i quadrati sono costituiti da una cornice di porfido rosso e da quadrati piccoli in pavonazzetto bianco con venature azzurro-viola; i pannelli con i tondi hanno una cornice di marmo giallo ed il tondo di granito egiziano grigio scuro o di porfido rosso.



    Sotto il pavimento vi sono tutta una serie di canali e condotte in cui l’acqua piovana s’incanalava fino a defluire nel Tevere, gli ingressi dell’acqua sono presenti all’interno del Pantheon, proprio sul pavimento, sotto forme diverse, d’asole rettangolari, a foglie raccolte a forma di fiore, fessure, ecc. e sono presenti in particolare al centro, attorno, e all’ingresso al centro della porta. Il pavimento stesso è realizzato in modo da rendere facile il deflusso delle acque piovane da smaltire. Il pavimento non è in piano ma ottenuto da una serie di falsi piani convergenti verso queste 22 bocchette ed al centro, il pavimento così realizzato permette ancora oggi il regolare deflusso della pioggia, non permettendole il ristagno, forse questo è il motivo apparente dell’assenza dell’acqua.





     
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19 replies since 17/5/2014, 10:00   1949 views
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