« Danzala la vita tua al ritmo del tempo che va ridila la tua allegria cogli la prima mela ah »
(Angelo Branduardi, Cogli la prima mela)
Angelo Branduardi (Cuggiono, 12 febbraio 1950) è un cantautore, violinista, chitarrista e polistrumentista italiano
Biografia
Nasce a Cuggiono, un piccolo comune alle porte di Milano, il 12 febbraio 1950, nella casa colonica della nonna materna. All'età di tre mesi si trasferisce, al seguito della famiglia, nel capoluogo ligure:
« Noi a Genova abitavamo nel quartiere pittoresco dell'angiporto cioè contrabbandieri e prostitute e non eravamo di certo una famiglia ricca. Mia madre non ha mai chiuso la porta di casa a chiave, nonostante sotto di noi ci fossero due fratelli che entravano e uscivano dalla galera. »
(Angelo Branduardi)
Il padre è un melomane. Genova Angelo conosce l'ambiente musicale della scuola dei cantautori, che rappresenterà un importante stimolo per la sua attività artistica. Rimane al tempo stesso influenzato dalla musica d'oltremanica, tanto da considerare, anche a molti anni di distanza, Donovan e Cat Stevens come propri idoli musicali.
Volendo intraprendere una carriera concertistica, si dedica allo studio del violino, diplomandosi al Conservatorio di Genova all'età di soli 16 anni (tra i più giovani diplomati al conservatorio d'Italia), in seguito assecondando l'intima esigenza culturale di imparare a suonare la chitarra e di comporre le prime canzoni ispirandosi a testi di poeti come Sergej Esenin, Dante, e al suo maestro Franco Fortini, a cui dedicherà, in occasione della sua scomparsa, la title-track dell'album Domenica e lunedì. Proprio sulle parole di una poesia di Esenin compone uno dei suoi brani più celebri, Confessioni di un malandrino (1975).
Intanto si diploma all'Istituto Tecnico per il Turismo e nello stesso periodo incontra Luisa Zappa, che sposerà e che è tuttora sua moglie e compagna d'arte (dopo una parentesi omosessuale), scrittrice di quasi tutti i suoi testi.
Molte delle musiche più famose di Angelo Branduardi traggono ispirazione da brani di un passato lontano e spesso dimenticato. Branduardi pertanto è fautore di una riscoperta del patrimonio musicale antico non solo nazionale ma anche europeo (come dimostrano d'altronde Futuro antico I, II, III, IV, V e VI) e per questo è stato, ed è tuttora, apprezzato in Germania (dove ha portato in tour La Lauda di Francesco), Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e altri paesi europei ed extraeuropei.
L'esordio e la carriera
Nel 1974 l'incontro decisivo con Paul Buckmaster, arrangiatore inglese, lo ha portato ad incidere il primo disco (A.B.), dal suono progressive. Ma la personalità di Buckmaster lo ha molto influenzato nella incisione dell'album. La timbrica branduardiana era ancora in incubazione, per di più sommersa dalla forte autorità espressiva del Buckmaster stesso. Un altro incontro determinante in quegli anni è stato quello con l'importante polistrumentista Maurizio Fabrizio. Da quel momento, la produzione di Angelo Branduardi è stata caratterizzata da una proficua ricerca nel campo della musica popolare, barocca e rinascimentale, con incursioni nella musica etnica di tutto il mondo, unendo suggestioni che vanno dagli indiani d'America ai versi di poeti latini.
Intanto nel 1976 torna ad abitare con la moglie e le figlie a Cuggiono ove rimane sino al 1982 e sono questi gli anni di grande successo perché proprio nella città natale compone la ben nota "Alla fiera dell'est".
Luisa Zappa
Luisa Zappa, conosciuta a Milano in università, vive presso una casa di campagna, nel Varesotto, dove ha aiutato Branduardi a scavare nel patrimonio culturale della madrigalistica medievale onde dissotterrarne concetti espressivi poi ridisseminati nel suo repertorio e lasciando affiorare le sue composizioni poetiche, alcune tradotte in tedesco da Michael Ende, in francese da Etienne Roda-Gil e in inglese da Peter Sinfield. Dal terreno pur fertilissimo della musica, la Zappa è di tanto in tanto sortita con qualche incursione nel cinema ed in teatro, ad esempio Il viaggio incantato di Furio Bordon, con la regia di Francesco Macedonio e la recente Lauda di Francesco. Luisa Zappa, oltre ad essere la principale collaboratrice, è la moglie di Branduardi, con cui ha avuto due figlie.
Discografia
1974 - Angelo Branduardi (RCA Italiana, TPL-1 1004) 1975 - La luna (RCA Italiana, TPL-1 1060) - Rieditato come Gulliver, la luna e altri disegni con reinterpretazione delle parti vocali e l'aggiunta di un brano) 1976 - Alla fiera dell'est (Polydor, 2448 051; insignito dal premio della Critica Discografica Italiana) 1977 - La pulce d'acqua 1979 - Cogli la prima mela 1981 - Branduardi '81 1983 - Cercando l'oro 1983 - State buoni se potete (canzoni composte per il film omonimo) 1986 - Branduardi canta Yeats 1986 - Momo (musiche composte per l'omonimo film di Johannes Schaaf) 1988 - Pane e rose 1988 - Secondo Ponzio Pilato (musiche composte per l'omonimo film di Luigi Magni) 1990 - Il ladro 1993 - Si può fare 1994 - Domenica e lunedì 1998 - Il dito e la luna (con i testi di Giorgio Faletti) 2000 - L'infinitamente piccolo (album dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi in occasione del Giubileo) 2003 - Altro ed altrove 2011 - Così è se mi pare 2012 - Camminando camminando 2 2013 - Il rovo e la rosa - Ballate d'amore e morte
Filmografia (colonne sonore)
1980 Concerto Documentario sul tour "Concerto" 1982 Un matin rouge 1983 State buoni se potete (vi partecipa interpretando il ruolo di Spiridione) 1986 Momo 1987 Luci lontane 1987 Secondo Ponzio Pilato
Video
2006 Camminando camminando Tour 2006 Angelo Branduardi Live sconosciuto di stampa inglese presumibilmente girato in Germania, alla fine degli anni settanta trattasi di bootleg 2007 La Lauda di Francesco. Trasposizione in video del tour che in sei anni di rappresentazione ha cambiato più volte faccia, un questa edizione è contenuta la Lauda nella versione con attori e voce narrante.
Libri
Alla fiera dell'est, Roma, Gallucci, 2002. ISBN 88-88716-01-7 L'uovo o la gallina, con Giorgio Faletti, Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-34-3 La pulce d'acqua, con Luisa Zappa Branduardi, Roma, Gallucci, 2007. ISBN 978-88-6145-021-9 Il cantico delle creature, di Francesco d'Assisi, interpretato da Angelo e Luisa Zappa Branduardi, Roma, Gallucci, 2009. ISBN 978-88-6145-055-4
Collaborazioni
Celeberrima la sua partecipazione, nel 1977, al disco di Roberto Vecchioni Samarcanda, in cui suona il violino in parecchi brani. Proprio la canzone 'Samarcanda' sarà riproposta da Vecchioni in duo con Branduardi (che canta anche una strofa), nell'album dal vivo 'Camper' del 1992. La collaborazione tra i due amici cantautori proseguirà quando, quasi per sdebitarsi, sarà invece Vecchioni a prestare la sua voce in alcune versioni live del brano di Branduardi 'La donna della sera', contenuto nell'album 'Domenica e lunedì' del 1994.
Branduardi ha collaborato ad una canzone di Caparezza intitolata "La fitta sassaiola dell'ingiuria". La base musicale è campionata dallo stesso artista di Molfetta.
Nel 2009 ha suonato il violino nell'ultimo disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A.", nella canzone "Io ti prendo come mia sposa", mentre nel 2010 impreziosisce la canzone "I dreamed a dream" di Alexia.
Il 29 dicembre 2011 esce il singolo in versione digitale del brano Rataplan, nuova collaborazione con Giorgio Faletti come paroliere.
Onorificenze
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana — Roma, 26 maggio 2005
David di Donatello David di Donatello per il miglior musicista 1983 Premio Nastro d'argento migliore colonna sonora 1983
da Wikipedia
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi è l'album di esordio dell'omonimo cantautore italiano Angelo Branduardi, pubblicato nel 1974.
Branduardi ha scritto e composto tutti i brani, tranne Eppure chiedilo agli uccelli (musica di Paul Buckmaster con parole tratte dal Libro di Giobbe).
Molte canzoni dell'album sono firmate dall'artista pur essendo i testi tratti da opere di pubblico dominio.
Il disco
Questo è il primo disco pubblicato, ma l'anno precedente il cantautore aveva registrato un altro LP arrangiato da Maurizio Fabrizio che la RCA decise di non pubblicare, ritenendolo poco commerciale. Anni dopo, Branduardi acquista la proprietà dei nastri, pubblica due canzoni di questo disco-fantasma nella raccolta tripla Studio collection (le canzoni si intitolano Francesco e Confessioni di un malandrino in una versione con il clavicembalo).
Come racconta lo stesso Branduardi nel volume Canzoni (pubblicato da Lato Side nel 1979): «Con Maurizio Fabrizio avevo già fatto le incisioni per un disco precedente, mai uscito. Maurizio ha sempre scritto gli arrangiamenti con me, è una cosa strana: non ci diciamo mai niente di musica, ma la sentiamo allo stesso modo. Ora, per questo disco mai uscito, avevamo inciso delle canzoni, alcune delle quali comparvero in seguito effettivamente riarrangiate: "Gli alberi sono alti" e "Confessioni di un malandrino" in "La luna", mentre "Lentamente" e "Storia di mio figlio" in "Angelo Branduardi", le altre invece restarono inedite. Ma così com'era, quel disco alla RCA non andava, mi dicevano che ci voleva qualcosa di più articolato, una storia (era il periodo quello in cui andavano gli album-concetto), e così, metà per scherzo e metà sul serio, ho costruito una specie di storia di un uomo che, nel susseguirsi delle varie canzoni (da "Re di speranza" a "Il regno millenario"), passa da uno stato di solitudine all'incontro di una donna fino alla nascita di un figlio e al seguente raggiungimento di uno stato mistico. In realtà l'avvenimento più importante di questo disco è la collaborazione con Paul Buckmaster: quando fu respinto il primo disco, senza nemmeno conoscerlo, scrissi a Paul e lui, con mia grande sorpresa, venne in Italia».
Paul Buckmaster all'epoca aveva già lavorato con artisti del calibro di David Bowie o Elton John.
Questo album ha avuto molte edizioni e ristampe. Nell'edizione originale la copertina è apribile (opera di Cesar Monti per quel che riguarda la foto sul fronte) stampata su cartoncino pesante laminato. In alcune copie è anche presente un foglio dattiloscritto con tutti i testi. Quest'edizione venne immediatamente sostituita con una versione che presenta la copertina a busta chiusa, non laminata e priva del foglio con i testi. Rimane immutato il numero di catalogo e il disco. Con l'acquisizione dei diritti sui brani da parte della Polydor (la casa discografica con cui Branduardi incise in seguito), il disco venne ristampato nel 1980 con copertina a busta chiusa, il titolo modificato in Angelo Branduardi '74 sul fronte e una nuova composizione dei crediti sul retro (Polydor-Musiza - 2448 103). Una nuova ristampa venne realizzata nel 1992 dalla EMI Italiana (che fece la stessa operazione di acquisizione dei nastri). La copertina è identica alla seconda edizione RCA a busta chiusa (EMI-Musiza-Sottosopra 7.80102.1). All'estero la ristampa della Polydor venne pubblicata in Francia e in Germania nel 1979. La versione francese (Musiza-Arabella Eurodisc n° 200 832 AE 220) è intitolata Angelo Branduardi 1974 (e non '74 come in Italia) mentre in Germania (Musiza-Ariola Eurodisc n° 200 832 - 320) sotto al nome dell'interprete compare la scritta Italian version of 1st LP released 1974. Tutte presentano la copertina a busta chiusa, priva di qualsiasi inserto.
La versione inglese ebbe una regolare uscita nel 1974 in Gran Bretagna. Ha la medesima copertina apribile della prima edizione italiana e venne stampato su RCA Victor (RCA Victor - LPL1 7509). Dopo l'acquistato il master da parte della Polydor, l'lp venne ristampato e pubblicato nel 1979 in Germania e Francia (Musiza-Ariola Eurodisc n° 200 844 - 320). La copertina è a busta chiusa e, sul fronte, sotto al nome dell'artista, compare la scritta English version of 1st LP released 1974. Nel 1980 venne ristampato anche in Italia (Polydor-Musiza-Polygram n° 2448 104). La copertina è identica alla ristampa, dello stesso anno, della versione in italiano con la sola aggiunta distintiva di un piccolo adesivo circolare.
Le canzoni Re di speranza
È la canzone più famosa del disco, riproposta nel disco live del 1980 in una versione completamente diversa Il tempo che verrà
Musicalmente è il brano che più si avvicina a quello che sarà lo stile che caratterizzerà Branduardi negli anni della popolarità
Eppure chiedilo agli uccelli
La canzone consiste in due versi (recitati, come è scritto sulla copertina, dal "Coro Turchese"): "Eppure chiedilo agli uccelli del cielo, ed essi ti daranno risposta", tratti dal libro di Giobbe (cap. 12, vv 7-10); il sottofondo musicale è opera di Paul Buckmaster. Per creare i suoi occhi
Il testo di questa canzone è firmato da Angelo Branduardi: si tratta, in realtà, della trasposizione in musica di un mito indiano, ma lo stesso Branduardi ha raccontato nel già citato libro "Canzoni" che ha trovato racconti simili anche in altre tradizioni, e cita ad esempio la storia popolare calabrese "Il reuccio fatto a mano" (si può leggere in "Fiabe italiane", a cura di Italo Calvino, pubblicato nel 1962 da Einaudi); quando nel 1980 la Polydor acquisterà il master di questo disco dalla RCA Italiana stamperà questa canzone come lato B del 45 giri "Gulliver"; Ch'io sia la fascia
Anche questo testo, firmato da Angelo Branduardi, è in realtà una canzone d'amore dei pellerossa del Nuovo Messico (il testo si può leggere in "Canti erotici dei primitivi", a cura di Alfonso Di Nola, edito nel 1971 da Garzanti). Reincisa dallo stesso autore nell'album Altro ed altrove del 2003.
Lentamente
Brano già inciso per un precedente disco mai realizzato
Storia di mio figlio
Brano dalle atmosfere molto vicine al progressive in voga in quegli anni. Citazioni di Franco Fortini nel testo.
E domani arriverà
Lunga suite divisa in tre momenti (due cantati, uno solo strumentale) musicalmente molto diversi tra loro
Il regno millenario
Racconta Branduardi (sempre in "Canzoni") di essersi ispirato, per il testo di questa canzone, all'ultima parte del romanzo "L'uomo senza qualità" di Robert Musil, che si intitola appunto "Verso il regno millenario"; e che descrive il raggiungimento di uno stato mistico di perfezione.
Tracce
Re di speranza - 4:29 Il tempo che verrà - 3:17 Eppure chiedilo agli uccelli - 1:54 Per creare i suoi occhi - 3:48 Ch'io sia la fascia - 2:04 Lentamente - 3:08 Storia di mio figlio - 6:08 E domani arriverà - 11:10 Il regno millenario - 3:12
da Wikipedia foto:angelobranduardi.it video youtube
L'artista, attualmente impegnato con un fitto calendario live in Europa che culminerà con il concerto del 7 febbraio 2015 all'Olympia di Parigi, già tutto esaurito da oltre un mese si esibirà sui palchi dei principali teatri del nostro paese.
Gli spettacoli saranno un'occasione per ripercorrere in un'unica serata, in un concerto intenso ed evocativo, la storia musicale di Branduardi con i suoi indimenticabili successi - da "La luna" a "Confessioni di un malandrino", da "Il dono del cervo" a "Sotto il tiglio" - e per presentare dal vivo il nuovo lavoro discografico "Il Rovo e la Rosa - Ballate d'amore e di morte", pubblicato lo scorso 29 ottobre (Lungomare/Universal Music Italia).
Un nuovo gioiello della produzione musicale del grande cantore-menestrello, i cui brani sono liberamente ispirati alle ballads del periodo elisabettiano e che, come spiega lo stesso Branduardi, costituisce una saldatura tra la sua produzione più pop e il lavoro di ricerca sulla musica antica, in un album "crossover" fatto di brani che sono "oltre il tempo". Un lavoro di distruzione e ricostruzione, non solo musicale ma anche a livello del testo, per riportarli ad una versione filologica e nello stesso tempo inedita. "Vorrei che questo concerto fosse considerato come una specie di giardino segreto magico, in cui si entra la mattina presto in punta di piedi per non fare rumore", spiega Branduardi. "Il tipo di musica che proponiamo infatti più per quello che non dice che per quello che dice è un"costruire togliendo", la forma più complessa di musicalità. Questo significa lasciarla respirare, lasciarla sospesa, magica. Questa parte spirituale della musica, in questo concerto e in questo disco, quella che conta di più. Nei concerti, Angelo Branduardi (voce, chitarra, violino e armonica a bocca) sarà accompagnato da Maurizio Fabrizio (chitarra e tastiera) ed Ellade Bandini (percussioni e batteria).
Tour
29.05.2014 Trento Auditorium Santa Chiara
FUTURO ANTICO TRENTINO – Musica alla corte dei Principi Vescovi
29.03.2015 - LILLE, Barrière théâtre 30.03.2015 - NANTES, Cité des Congrès 31.03.2015 - PARIS, Olympia 02.04.2015 - STRASBOURG, Palais des Congrès 03.04.2015 - LYON, Bourse du Travail 05.04.2015 - BORDEAUX, Barrière Théâtre 07.04.2015 - TOULOUSE, Barrière Théâtre 08.04.2015 - MARSEILLE, Silo
Ecco: quando parli d'amore Basta guardarti e non pensare Ed ogni cosa va lontano E dentro me e in fondo al cuore Tutto diventa più leggero... Ora al mio fianco ti distendi E piano piano ti addormenti Schiudi le palme delle mani Ed una fitta dolce pioggia Tra poco su di te cadrà... Cadrà su me che ora ti guardo E ripercorro ad una ad una Le vie di gioia e di dolore Lungo le quali ho camminato Per arrivare fino a te... Se il mondo forse ha vinto me Giorno per giorno e con pazienza Ora nel sonno già percorri Le bianche strade di Galilea Insieme a lui che nascerà... Domani nascono fiori nuovi Dalla tua pelle e sul mio capo Tutto diventa più leggero Ed una fitta dolce pioggia Tra poco su di noi cadrà...
La luna è il secondo album di Angelo Branduardi, del 1975. Fu ristampato nel 1980 con l'aggiunta di un nuovo brano, con nuovi mixaggi e con il titolo modificato in Gulliver, la luna e altri disegni. Del disco originale esiste la sola versione su LP. Della versione originale si possono trovare tre tirature, due datate al 1975 e una al 1976, identificabili per la data apposta dalla tipografia sul retro della copertina; a parte il cambio di data l'lp rimane identico, con copertina pesante e laminata. Una successiva edizione, priva di data sul retro, è stampata su cartoncino leggero non laminato ed è considerata come ristampa
Brani
Gli alberi sono alti è la versione italiana di The Trees They Do Grow High, canzone tradizionale inglese incisa anche da Joan Baez nel suo album Joan Baez, Vol. 2 del 1961, da Alan Stivell e da Donovan.
Il testo di Notturno è tratto da una poesia di Alcmane, mentre quello di Confessioni di un malandrino da una poesia di Sergej Esenin.
Il brano di chiusura del disco, La danza, è in forma di mantra, composto di soli quattro versi ripetuti ad libitum.
Tracce
Lato A
La luna – 2:48 Tanti anni fa – 2:49 Donna mia – 3:32 Gli alberi sono alti – 4:08 Notturno – 4:51
Lato B
Rifluisce il fiume – 4:29 Confessioni di un malandrino – 5:06 Primavera – 3:26 La danza – 4:08
Alla fiera dell'est è il terzo album in studio di Angelo Branduardi, contenente la celeberrima canzone omonima. Nel 1976 questo album è stato insignito del premio della critica discografica italiana.
I brani sono tutti di Branduardi e i testi della moglie Luisa Zappa; gli arrangiamenti sono a cura di Maurizio Fabrizio. Di questo album esistono una versione francese (testi di Etienne Roda-Gil) ed una versione in inglese (testi di Peter Sinfield).
Le canzoni
Alla fiera dell'est
Canzone che dà il titolo all'album; il brano è un adattamento di un canto pasquale ebraico dal titolo Chad Gadyà, ed è stata utilizzata nella cover cantata dall'israeliano Shlomi Shabat, in uno spot per la compagnia telefonica Pelephone. Ha una curiosa somiglianza con la filastrocca inglese "The House That Jack Built", pubblicata nel 1797. Nel 1999 gli Ethnics Beats realizzarono un'omonima versione Italodance. Nel 1995 ne fu fatta una parodia in uno spot del detergente Rio Casa Mia.
La favola degli aironi
Il vecchio e la farfalla
La canzone è ispirata da un proverbio orientale citato nel Milione di Marco Polo.
Canzone per Sarah
La serie dei numeri
"La serie dei numeri" è una ripresa d'un canto bretone, Ar Rannoù ("Le serie"'), contenuto nella raccolta Barzhaz Breizh.
Il dono del cervo
La canzone verrà ripresa nel libro di Walter Gatti Cosa sarà. La ricerca nella musica italiana.
Il funerale
Riprende la melodia tradizionale del brano Henry Martin, già inciso, tra gli altri, da Joan Baez. Branduardi riutilizzerà la stessa melodia per la canzone Il lupo di Gubbio nell'album L'infinitamente piccolo.
L'uomo e la nuvola
È stato il brano di apertura dei live fino al 1980
Sotto il tiglio
Il testo della canzone si basa su un lied medievale tedesco intitolato Unter der Linden, scritto da Walther von der Vogelweide.
Canzone del rimpianto
La melodia di questo brano verrà ripresa dallo stesso autore nel brano Bienvenue, contenuto nell'album La menace, versione francese di Domenica e lunedì.
Tracce
Alla fiera dell'est - 5:26 La favola degli aironi - 3:47 Il vecchio e la farfalla - 2:59 Canzone per Sarah - 4:21 La serie dei numeri - 4:33 Il dono del cervo - 3:17 Il funerale - 8:10 L'uomo e la nuvola - 3:49 Sotto il tiglio - 2:56 Canzone del rimpianto - 3:01
La pulce d'acqua (1977) è il quarto album registrato in studio del cantautore italiano Angelo Branduardi.
Il disco
La prima edizione di questo disco era accompagnata da nove tavole disegnate da Mario Convertino, in cui l'artista interpretava, con i suoi disegni, le canzoni del disco; la tavola de La pulce d'acqua, è diventata la copertina della prima stampa in CD dell'LP. Ciascuna tavola si riferisce a un brano dell'album; la tavola relativa a Il Marinaio è un omaggio a Maxfield Parrish.
Le canzoni
Ballo in Fa diesis minore
Canzone che riprende il film il settimo sigillo in cui l'uomo sfida la morte. La melodia si rifà alla celebre Schiarazula Marazula, melodia friulana di origine medievale che accompagnava riti esorcistici, raccolta da Giorgio Mainerio nell'opera "Il Primo Libro de Canti" (1578). Il testo invece è tratto dall'iscrizione che circonda la Danza Macabra di Clusone, in provincia di Bergamo e la Danza Macabra dipinta sulla Chiesa di San Vigilio a Pinzolo, in provincia di Trento:
« Io sont la morte che porto corona Sonte Signora de ognia persona At cossi son fiera forte et dura Che trapaso le porte et ultra le mura »
Il ciliegio
È l'adattamento in italiano dalla tradizionale canzone inglese The Cherry Tree Carol (la 54^ delle celebri Child Ballads) già ripreso anche da altri artisti e gruppi quali Joan Baez, Judy Collins, Shirley Collins, Peter, Paul and Mary, Pentangle, Duo Greenoch, Josè Feliciano, Emmylou Harris, Chad Mitchell.
Nascita di un lago
Brano ispirato alla storia d'amore tra Merlino e Morgana
Il poeta di corte
Riprende passaggi del brano Canarios di Gaspar Sanz (1640-1710)
Il marinaio
Il brano è ispirato alla vicenda di Ulisse intento a ritornare a casa dall'amata Penelope.
La pulce d'acqua
È la canzone più famosa del disco. Il testo si ispira ai miti degli Indiani d'America, "Pulce d'Acqua" è infatti il nome di uno stregone pellerossa. Nella versione inglese del disco diventa un canto natalizio.
La sposa rubata
Questo brano riprende un antico canto bretone dal titolo Ar plac'h dimezet gant Satan ("La fidanzata di Satana"), parte della raccolta Barzhaz Breizh a cui Branduardi si è ispirato più volte.
La lepre nella luna
Si riferisce ad una delle tante versioni della leggenda buddista del coniglio lunare (o Sasajataka), molto popolare in Estremo Oriente.
La bella dama senza pietà
Rimanda ad una poesia di John Keats, a sua volta ispirata ad un componimento di Alain Chartier; la parte finale della melodia di ogni strofa riprende il brano tradizionale inglese Once I had a sweetheart, inciso in seguito dallo stesso autore nell'album Futuro antico I.
Tracce
Ballo in Fa diesis minore - 7:02 Il ciliegio - 4:15 Nascita di un lago - 4:12 Il poeta di corte - 3:49 Il marinaio - 4:07 La pulce d’acqua - 4:44 La sposa rubata - 4:01 La lepre nella luna - 5:02 La bella dama senza pietà - 6:40
"La bella Dama senza Pietà" e il "Trionfo della Morte" , udire e saper vedere; allegorie profonde e volti della stessa medaglia in riferimento alle esperienze essenziali, sintomo, talvolta ossessivo, di una società vacillante di fronte a un pericolo. La morte, quella figurata efficacemente nell'attimo in cui ha appena scoccato una freccia, che è andata a colpire il collo di un giovane nell'angolo destro in basso; essa ha legata sul fianco la falce e reca con sé una faretra, suoi attributi iconografici tipici. Vi si riconoscono diversi musici, dame riccamente abbigliate e cavalieri vestiti di pellicce, come quelli che chiacchierano amabilmente ai bordi della fontana, simbolo di vita e di giovinezza. [Trionfo della morte - 1446 c.a. Palazzo Abatellis, Palermo] La morte allegoricamente descritta come "La bella Dama senza Pietà" nel brano dell'album "La pulce d'acqua" dell'artista Angelo Branduardi, dove evoca un'atmosfera misteriosa e cupa, grazie al suono sinuoso e lamentoso del sitar, strumento indiano, e lascia agli archi il compito di spezzare la canzone con tre successivi interventi di grande vigore espressivo. Il destino del protagonista resta sospeso in un limbo dove ogni presenza è angosciante: così la canzone si conclude con l'ultimo intervento sinistro del sitar. di :Giorgio Franco
Cogli la prima mela è il quinto album da studio del cantautore italiano Angelo Branduardi.
La title track Cogli la prima mela è la rielaborazione di una melodia medievale ungherese dal titolo U naseho Barty. La musica di Donna ti voglio cantare è la rielaborazione di una melodia medievale di Pierre Attaignant dal titolo Tourdion, incisa da Branduardi stesso nel disco Futuro antico II. Il testo di La raccolta è tratto da una poesia di Saffo, mentre la musica, pur essendo nel disco accreditata a Branduardi, proviene da una ballata folk rumena dal titolo M-am suit în dealul Clujului. La canzone Ninna nanna è la versione italiana di Mary Hamilton, la celebre canzone tradizionale scozzese incisa anche da Joan Baez. Nel disco la musica è attribuita allo stesso Branduardi pur trattandosi della fedele riproposizione del tema della ballata scozzese di autore anonimo.
Tracce:
Cogli la prima mela - 3:25 Se tu sei cielo - 3:10 La strega - 4:18 Donna ti voglio cantare - 3:25 La raccolta - 4:51 Colori - 3:30 Il signore di Baux - 4:29 Il gufo e il pavone - 3:10 Ninna nanna - 7:23
La raccolta Calde notti l'estate con sé ci ha portato già rossi fuochi hanno acceso su ogni campo per ballare... Della raccolta è il dolce tempo e da domani il grano cadrà e curiosa anche tu ti chiedi chi ti coglierà... Son tornati sui campi in lunghe file per ballare fino all'alba hai spiato i loro fuochi da lontano... Della raccolta è il dolce tempo la calda estate finita è già... e curiosa anche tu aspetti chi ti coglierà... Sei la spiga più bella che hanno scordato di tagliare sei la mela più alta che nessuno mai raggiungerà... Passato è il tempo della raccolta la calda estate finita è già e curiosa ancora tu aspetti chi ti coglierà... Calde notti l'estate con sé ci ha portato già rossi fuochi hanno acceso su ogni campo per ballare... Della raccolta è il dolce tempo e da domani il grano cadrà e curiosa anche tu ti chiedi chi ti coglierà...
Gulliver, la luna e altri disegni è una nuova versione del 1980 dell'album di Angelo Branduardi La luna.
Tutte le tracce vennero remixate e fu aggiunto un nuovo brano Gulliver arrangiato da Paul Buckmaster. La voce è reincisa in tutti i brani tranne Primavera e La danza, ultime due tracce del disco.
Da questo momento in poi i brani contenuti nelle raccolte faranno riferimento sempre e solo a questa versione dell'album.
I testi sono tutti di Branduardi tranne Gulliver, scritta da Luisa Zappa, Notturno, tratto da una poesia di Alcmane, e Confessioni di un malandrino da una poesia di Sergej Esenin. La musica di Gulliver è ispirata dalla melodia della canzone tradizionale bretone Son ar chistr.
Tracce
La luna – 2:37 Confessioni di un malandrino – 4:50 Tanti anni fa – 2:38 Gli alberi sono alti – 3:55 Notturno – 4:35 Gulliver – 3:57 (testo: Luisa Zappa) Rifluisce il fiume – 4:10 Donna mia – 3:16 Primavera – 3:12 La danza – 3:55
Branduardi '81 è un album del cantautore italiano Angelo Branduardi, pubblicato nel 1981.
Nono album di nove canzoni per nove anni di attività, come suggerisce anche la copertina formata da nove serie di nove quadrati di colore rosa (azzurri per l'edizione francese).
L'album fu pubblicato con il semplice titolo omonimo Angelo Branduardi. La denominazione Branduardi '81 venne adottata in seguito per distinguere questo album dal precedente album omonimo pubblicato nel 1974. In alcuni casi questo album è stato anche indicato con il titolo arbitrario di "purple box" per l'edizione italiana (dal disegno di copertina).
Le musiche sono di Angelo Branduardi, i testi di Luisa Zappa, tranne che per la canzone La cagna, che è una poesia di Sergej Esenin intitolata Canzone canina messa in musica.
La canzone I tre mercanti ha la musica di Angelo Branduardi e Franco Di Sabatino. I testi della versione francese sono di Etienne Roda-Gil.
Dopo le maestosità degli arrangiamenti degli anni '70, culminati nel triplo LP Concerto, l'intenzione dell'autore era di semplificare le sonorità, "mentre prima volevo sempre aggiungere in questo disco ho cercato di togliere" ha dichiarato in una intervista. Questa nitidezza musicale unita ad un livello di suono notevole per l'epoca, produce un disco molto piacevole, a tratti perfino ipnotico, come in Girotondo e soprattutto La collina del sonno.
Alcuni brani, pur essendo accreditati musicalmente a Branduardi, risultano essere la trascrizione fedele di antiche melodie, come The Silkie (La cagna) o il Branle Gay di Jean-Baptiste Besard (Vola) che verrà ripreso anche nel disco L'infinitamente piccolo del 2000.
Tracce versione italiana
L'amico Girotondo La cagna I tre mercanti Barche di carta Musica La collina del sonno Il disgelo Vola
fonte: wikipedia.org foto:tutankemule.net
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L'amico Son l'amico che hai dimenticato, stasera io verrò. Son l'amico che tu non hai invitato, ma stasera ci sarò. Attraversando il tuo giardino inosservato guarderò. Sarà il mio mondo colorato che in regalo porterò. Alla tua porta poi busserò. Son l'amico che hai dimenticato, stasera io verrò. Son l'amico che tu non hai invitato, ma stasera ci sarò. In mezzo a tanta confusione Senza maschera verrò, sorriderai scoprendomi, ma in silenzio resterò. con occhi chiari ti guarderò. Son l'amico che hai dimenticato, stasera io verrò. Per l'amico che tu non hai invitato La festa si farà.