Ebreo, ha trascorso parte della sua gioventù, dopo l'espulsione degli ebrei dalla Libia nel 1952, in Italia, in Germania e in Francia. È stato un artista di multiforme e poliedrica attività, in grado di esprimersi tanto in lingua italiana quanto in lingua francese.
Ricordato come una delle voci dell'emittente radiofonica Radio Monte Carlo - insieme a Gigi Salvadori, Ettore Andenna, Luisella Berrino e Roberto Arnaldi - come cantante ha inciso brani di facile presa e popolarità come Cin cin con gli occhiali, Canta (che ti passa la paura), L'amicizia e Ahi ... le Hawaii, cantata anche nel film Amore mio aiutami, diretto nel 1969 da Alberto Sordi.
Degne di menzione sono anche Non ti amo più (1962) (Alberto Testa Herbert Pagani Christophe), Lombardia (1965), versione italiana de Le plat pays di Jacques Brel e La bonne franquette del 1974, ripresa successivamente da Fiorello insieme al fratello Beppe ed a lungo jingle musicale dei «Club Mediterranée».
La sua migliore produzione in italiano è considerata tuttavia Albergo a ore (del 1970), brano che ebbe problemi con la censura e che era l'adattamento dalla versione in lingua francese Les amants d'un jour (portata in Francia al successo da Edith Piaf); la versione italiana è stata proposta anche da Gino Paoli, da Ornella Vanoni e nel 1972 da Milva, nell'album La filanda e altre storie.
Prima in francese e poi in altre lingue, fu molto apprezzato il suo testo poetico "Plaidoyer pour ma terre (qu'est ce que le sionisme)" ("Arringa per la mia Terra"), in difesa delle ragioni del sionismo e dell'essere ebreo.
È morto negli Stati Uniti a causa di una forma di leucemia all'età di quarantaquattro anni.
Pagani apparve come attore in uno sceneggiato televisivo del 1975, Marco Visconti diretto da Anton Giulio Majano: ebbe grande popolarità in Italia grazie alla canzone Cavalli ricamati, (musica del M° Beppe Moraschi), brano con cui si concludeva ciascuna puntata dello sceneggiato e che egli eseguì dal vivo al termine dell'ultimo episodio.
Tra le collaborazioni musicali è da segnalare quella pluriennale con Dalida, per la quale Pagani scrisse molti brani (soprattutto elaborazioni in lingua italiana di canzoni francesi pre-esistenti). Tra questi si ricordano: Mamy Blue (1970) scritta con Hubert Giraud per Ivana Spagna, C'è gente che incontri per strada (dall'originale di Fabien-Bréjean-Goraguer, del 1973), Non è casa mia (del 1965).
Per Françoise Hardy scrive nel 1967 'Gli Altri', testo italiano di 'Voilà'.
Herbert Pagani nel 1972 ha collaborato all'album "...e cogliere l'attimo fuggente" del cantautore italo/belga Salvatore Adamo.
Herbert Pagani è l'autore dei brani di quasi l'intero disco della band progressiva italiana Hunka Munka, Dedicato a Giovanna G..
Herbert Pagani è l'autore del testo della nota canzone Teorema di Marco Ferradini.
Quasi sempre si tratta di brani caratterizzati da una precisa ispirazione psicologica e introspettiva, in perfetta continuità e coerenza con la tradizione neorealista francese della quale Pagani è stato, a detta dei critici, in Italia, uno degli interpreti e uno dei divulgatori più raffinati, colti e sensibili.
Pagani è stato fondatore con Annalena Limentani della casa di produzione di programmi radiofonici Mama Records.
Ecologista e pacifista convinto, a partire dal 1970 aveva abbandonato solo in parte il mondo della canzone per fondare uno dei primi "progetti multimediali" (il "Megalopolis"), incidendo alcuni album di taglio "progressive" e dedicandosi anche all'attività politica.
Con questo nome è peraltro noto il suo prodotto musicale più complesso apparso però solo in lingua francese, del quale solo alcune canzoni sono state tradotte anche in italiano. Megalopolis è, in questo caso, la capitale dell'Europa unita che, in ragione di una serie di sconsideratezze prodotte dall'uomo, vede un frenetico crescere di grattacieli cui si abbinano in un sempre più marcato isolamento degli abitanti che non si accorgono dello stato in cui stanno gettando l'ambiente fino a che, un brutto giorno, in ragione di un'imprevista concomitanza di circostanze - tutte derivanti dalla depravazione in cui l'uomo ha gettato il sistema naturale - in poche ore l'Europa che verosimilmente vuol simboleggiare in quest'opera il mondo intero, trova la sua fine. Fortunatamente, alcuni attenti osservatori che da anni ormai temevano l'arrivo di quest'ora, sono riusciti quasi nascostamente a ricavare un angolino dal quale riusciranno a far rifiorire, quasi rinascere l'umanità in tutt'altro contesto naturale. Con questo risorgere ha fine l'album forse più noto in Francia che va appunto sotto il titolo di "Megalopolis" e nel quale l'ironia a volte anche feroce, non manca di far sorridere oltre che invitare alla meditazione per quanto attiene all'ecologia vista in senso lato.
Discografia parziale
45 giri
1965: Lombardia/Testamento all'italiana (Carosello, CI-20154) 1966: La mia porta/Fermati! (Carosello, CI-20164) 1966: Sai che basta l'amore/Un capretto (Carosello, CI-20175) 1967: Canta che ti passa la paura/Bastava che (Jolly, J-20426) 1968: Cin cin con gli occhiali/Signor Caruso (Mama, PM-001) 1969: Ahi, le Hawaii/L'amicizia (Mama, PM-002) 1969: Cento scalini/Albergo a ore (Mama, PM-003) 1970: Lo specchietto/Fuoco bianco (Mama, PM-004) 1970: La mia generazione/Gli emigranti (Mama, ZPM-005) 1972: Oh nostalgia/Porta via (Mama, RPM-106) 1973: Le tapis roulants/Da noi (Mama, RPM-107) 1975: Cavalli ricamati/Le donne dei signori (RCA Italiana, TPBO-1132) 1976: Palcoscenico/Concerto per un cane (RCA Italiana, TPL-1-1225) 1977: L'erba selvaggia/Da niente a niente (RCA Italiana, PPC-6027) 1977: Il ragionier Noè/Cosa farò non so (RCA Original Cast, BB-6103) 33 giri
1965: Una sera con Herbert Pagani (Private pressing) 1969: Amicizia (Mama, RPLP-001) 1973: Megalopolis (Mama, RPLP-002) 1975: Ballate dal Marco Visconti (RCA Italiana, TPL1-1155) 1976: Palcoscenico (RCA Italiana, TPL-1-1225)
Una sera con Herbert Pagani 1965 - (Private pressing)
Tracce:
Lombardia Testamento all'italiana Non mi venite a dire Ferragosto Una donna Giorno di festa Sedotta e accasata Ballata del fallito Gli emigranti Sai che basta l'amore Lombardia (bis)
Nel 1969 viene pubblicato per la Mama Records (etichetta da lui fondata e dedicata a Giulia, sua madre) questo Lp. "Amicizia" fa vincere a Pagani il Premio della Critica per il 1969 e diventa una trasposizione teatrale per il Piccolo Teatro di Trieste. Il disco è assolutamente strabiliante. Un vero concept-album come non ne giravano molti in Italia in quel periodo. Pagani esprime una sensazione di malessere, disagio, abbandono, attraverso la descrizione di personaggi e situazioni del quotidiano. Sensi di frustrazione, voglia di riscatto del popolo: quello della strada, delle valige, del traffico, delle case chiuse, della città, della campagna, delle fabbriche. Una giornata qualunque (ma fortemente italiana) dal mattino alla sera vista dall'alto, una panoramica dei sensi che si svegliano dal sonno e si librano in volo. Ma quello che c'è da percepire è ancora giù, a terra, in strada , tra la gente. Quello da cogliere e preservare sono gli umori, buoni e cattivi, belli e brutti, le parole delle borgate, dei mercati, dei vigili, dei passanti e degli emigranti come quelle delle radio o dei bambini e delle signore in fila da qualche parte. Pagani si mette dalla parte della verità cantando quello che vede. E vede la Vita. Cerca l'amicizia. Lascia fuori i mass-media, la politica la religione. Se c'è un punto di vista in quest'album è quello dei personaggi descritti e interpretati dall'autore.
recensione da bielle.org
Tracce:
01 - Concerto al mattino 02 - Lombardia 03 - Canta 04 - Albergo a ore 05 - L’amicizia 06 - Presa di coscienza 07 - Gli emigranti 08 - La terra lavorata 09 - Che bella gente 10 - La vita dell’uomo
Opera rock - LP Double Pathé Marconi (2C 16212354/5) France, 1972
Tracce:
Disco 1:
01. Prélude à Megalopolis 3:37 02. Discours Pdg des USA d’Europe 7:12 03. Pub-Jingles 3:15 04. Arche de Noé 4:51 05. Sérénade 4:27 06. Radiotaxi 3:03 07. La cuisine, le ménage et l’amour 4:18 08. Deux sous la douche 3:57 09. Soldats! 2:40 10. Flash drogue 2:17 11. Fils père, fille mère 6:05 12. Ni Marx ni Jésus/Vole la colombe 4:21
Disco 2:
01. Les tapis roulants 4:38 02. Chez nous 4:19 03. Le P.A.P.E. 9:06 04. Confession d’un cadre supérieur etc… 4:12 05. MEGAPOCALYPSE 16:55 06. Le printemps d’après la fin du monde 3:02
Ballate dal Marco Visconti è una colonna sonora di uno sceneggiato televisivo, un long playing non molto facile da trovare, girato dal settembre del 1974 e terminato nel gennaio del 1975 nei dintorni di Parma. Di Anton Giulio Majano, con Raf Vallone, Pamela Villoresi, Gabriele Lavia e tra gli altri anche Herbert Pagani nel ruolo del giullare dal nome Tremacoldo. Dal cast vedete bene che non si tratta di un'operazione da poco. Herbert Pagani, Moraschi e Chiaramello si occupano della colonna sonora che si divide in brani strumentali scritti e diretti da Giancarlo Chiaramello e suonati dall'U.M.R. (Unione Musicisti Roma, cioè i professori d'orchestra RAI e RCA) e in brani un pò contestatari e alla Pasquino, cantati da Herbert Pagani che nello sceneggiato ha proprio quella di parte, cioè il menestrello che si fa beffe (in musica) dei potenti di turno. Un disco che non ebbe molta fortuna, nelle classifiche di vendita....
fonte: cverdier.blogspot.com
Tracce:
Cavalli ricamati Il cavaliere nero Rondine Ricordo di Ottorino Giudizio di Dio Avventure di Lupo
Lato 2
Vicario imperiale Chiare dolci fresche acque Alla ricerca di Marco Visconti La ? Suoni di battaglia Le donne dei signori