ALEANDRO BALDI ...x...

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  1. tomiva57
     
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    aleandro-baldi-canta-a-sanremo-1994

    Aleandro Baldi


    Aleandro Baldi, all'anagrafe Aleandro Civai (Greve in Chianti, 11 aprile 1959), è un cantautore italiano.


    Biografia

    Polistrumentista e cantautore di talento non vedente dalla nascita, viene scoperto da Giancarlo Bigazzi che, dopo avere ascoltato una registrazione delle canzoni di Aleandro, ne intuisce le sue grandi possibilità.
    Comincia così nel 1986 la carriera del cantautore toscano, che partecipa al Festival di Sanremo con La nave va, una canzone da lui stesso composta e arrangiata. Si classifica al secondo posto nella "sezione giovani", sia per quanto riguarda le preferenze espresse dal pubblico, che quelle raccolte fra i critici.

    Nel marzo 1987 esce l'album di debutto Aleandro Baldi, realizzato con Maurizio Fabrizio, Raf e Giancarlo Bigazzi. In quell'estate Aleandro sarà il vincitore della "sezione giovani" della manifestazione Un disco per l'estate con La curva dei sorrisi. Nel 1989 Baldi torna al Festival di Sanremo per presentare il suo brano E sia così (che dà il titolo al suo secondo album): si classifica al terzo posto nella "sezione emergenti".


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    La vera consacrazione l'avrà nel 1992 quando vincerà la categoria Nuove Proposte del quarantaduesimo Festival cantando, in coppia con Francesca Alotta, una canzone scritta dallo stesso Baldi, Non amarmi. Il brano (inserito nell'album "Il sole") riscuote subito un grandissimo successo, restando in classifica per diversi mesi e occupando la prima posizione per ben dodici settimane. Otto anni dopo sarà poi tradotta in lingua spagnola e cantata dalla coppia Jennifer Lopez e Marc Anthony, portandola al successo in campo internazionale. Nello stesso anno, per il medesimo Festival di Sanremo, scriverà per Fausto Leali il brano Perché. Sempre nel 1992 vince Un disco per l'estate con il brano Il Sole che è anche tra quelli da lui interpretati al Cantagiro, altra manifestazione vinta.

    Due anni dopo partecipa ancora al Festival di Sanremo 1994, questa volta nella categoria Campioni, con il brano da lui scritto Passerà. La canzone e l'interpretazione di Aleandro colpiscono nel segno, decretandone la vittoria. Il brano verrà poi inserito nel nuovo album Ti chiedo onestà. Dello stesso anno è la pubblicazione del primo libro interamente autobiografico, scritto in collaborazione con il giornalista Marcello Lazzerini. Il titolo scelto dall'autore è Il sole dentro, un titolo che in due parole riesce a spiegare la forza dell'ottimismo posseduta dal cantante. Non vedente dalla nascita, nel libro racconta quella parte di sé che i suoi fans, sparsi nel mondo, non conoscono: gli anni trascorsi da bambino nell’Istituto per Ciechi di Reggio Emilia che definisce "il Gabbione", la prima cognizione dell’esistenza di una frattura fra il mondo dei vedenti e quello dei non vedenti, la carriera musicale affrontata non come antidoto o come rivalsa rispetto alla propria condizione, ma come una naturale affermazione di sé e del proprio talento. Contrariamente agli insegnamenti impartiti dagli insegnanti negli anni del Collegio, Aleandro Baldi capisce da adulto che “non è vero che i non vedenti siano costretti a dimostrare di più per essere considerati normali”. Un approccio alla vita, e alla propria condizione, non competitivo ma qualitativo.

    A maggio del 1995 partecipa al Festival "Viva Napoli" con il brano "Lacreme napulitane" e si classifica al secondo posto.
    Nel 1996, Aleandro Baldi sale ancora sul palco del Festival di Sanremo questa volta in coppia con Marco Guerzoni con il brano Soli al bar. Il brano ottiene l'ottavo posto ed il Premio Famiglia Cristiana, riscuotendo un buon successo.

    Dopo l'uscita dell'album Tu sei me il cantautore si concede un periodo di distanza dagli studi di registrazione e nel frattempo continua a scrivere materiale nuovo. Nel 2002 pubblica la raccolta Il meglio e il nuovo, anticipata dal singolo I Care, un brano dedicato a Don Milani. Nel disco è presente la panoramica completa del mondo musicale dell'artista: dai grandi successi come Non amarmi e Passerà, che hanno portato il cantautore toscano all'affermazione, a cinque titoli inediti tra cui Ninna nanna 'e mare scritta per lui da Federico Salvatore per il Festival di Napoli del 2001.

    A tre anni di distanza nel 2005, Baldi dà alle stampe il singolo La blussanova che segna una svolta radicale rispetto al suo stile classico, grazie anche al quintetto di strumentisti che lo affianca: ne fanno parte i jazzisti Massimo Moriconi contrabbasso, Luciano Zadro chitarra, Stefano Nanni pianoforte e Giancarlo Nanni batteria.

    Ancora nel 2005 è fra gli artisti che partecipano al disco tributo per ricordare Pierangelo Bertoli a 3 anni dalla scomparsa. L'album raccoglie 14 brani interpretati da alcuni tra i maggiori artisti della scena musicale italiana, che hanno rivisitato alcune delle più celebri canzoni di Bertoli, rileggendole in chiave personale. Per dirti t'amo è il brano interpretato in questa occasione da Aleandro Baldi.

    Dopo avere raccolto grandi soddisfazioni: 8 milioni di copie vendute nel 2000 del singolo No Me Ames (Non amarmi), interpretata da Jennifer Lopez e Marc Antony ed il quartetto Il Divo, che nel 2005 con Passerà hanno scalato tutte le classifiche del mondo con oltre 3 milioni di albums venduti, nel 2007 Baldi ritrova la voglia di rimettersi in gioco. Esce Liberamente tratto il primo disco fatto senza l'aiuto e la collaborazione di Giancarlo Bigazzi. L'artista lo presenta così: "Questo disco ha due anime, una trova la sua sorgente in un romanzo di Jonathan Swift del 1726 I viaggi di Gulliver. Un libro che io pensavo per ragazzi, ma in realtà un'opera satirica scritta per denunciare le miserie ed i limiti della società umana; per quell'epoca, graffiante e a tratti scurrilmente oltraggiosa verso il potere, tanto che l'editore convinse[Jonathan Swift] a non firmarlo, e pubblicarlo come anonimo. La seconda anima di questo disco, prende spunto dalle cose più semplici che mi circondano, e descrivono la quotidianità e i sentimenti. Il titolo del CD è Liberamente tratto proprio perché le canzoni che ne fanno parte non hanno un denominatore comune. Spero che questa mia ritrovata voglia di mettermi in gioco, si sia tramutata in un buon lavoro che sia piacevole all'ascolto". Per la realizzazione di questo lavoro il cantautore toscano si è avvalso della collaborazione di due amici che hanno curato la produzione, Marco Luca Massini coautore delle canzoni e Maurizio Bozzi che assieme a Marco Pezzola hanno curato gli arrangiamenti. L'uscita dell'album è anticipata dal singolo "Ricomincio da qui". Dello stesso anno, è il progetto musicale Liberamente Jazz. Uno spettacolo teatrale che vede Aleandro Baldi, accompagnato da una jazz band, ripercorrere la propria carriera attraverso arrangiamenti originali e pensati per l'occasione. I brani interpretati sono quelli delle nuove produzioni contenute nell'album Liberamente tratto, assieme ai successi come La nave va, Non amarmi, Soli al bar e l'indimenticabile Passerà in una veste assolutamente inedita. Sul palco con l'artista si esibiscono i musicisti Maurizio Bozorius Bozzi basso, Daniele Malvisi sax, Cosimo Marchese batteria e Marco Pezzola pianoforte.

    Nell'autunno del 2008, partecipa come ospite fisso alle sette puntate del varietà televisivo in onda in prima serata su Rai 1, Volami nel cuore.
    Nell'ottobre 2009, durante la 15ª edizione della manifestazione canora Premio Mia Martini, riceve il "Premio Mia Martini Speciale" per avere portato la musica italiana nel mondo.
    Nella primavera del 2010 esce il cd Italian love song con etichetta Drycastle records. L'album è composto da nove cover di brani italiani che vanno dal 1975 al 1980, canzoni particolarmente significative per il cantante in quanto lo hanno aiutato a cambiare vita, abbandonando la chiusura del collegio.
    Ma il 2010 è per Aleandro Baldi un anno ancora più importante, perché avrà la possibilità di coronare un sogno che coltivava fin da ragazzo ed al quale non aveva mai rinunciato: diplomarsi in chitarra al conservatorio.[10] All'esame finale conseguirà il voto di 10 su 10. Un traguardo aspirato lungamente e raggiunto nonostante le tante difficoltà incontrate.
    Nel 2012 il cantautore mette la sua professionalità a disposizione di un'associazione genovese che trasmette messaggi di solidarietà attraverso la musica: il 21 febbraio, in occasione della giornata nazionale del braille, partecipa come testimonial alla realizzazione del videoclip "Un Brivido", con un'inedita e toccante interpretazione. Il brano era già stato premiato dall'Istituto G. Gaslini per l'importanza del tema sociale trattato.

    baldik

    Discografia

    Album

    1987 - Aleandro Baldi
    1989 - E sia così
    1992 - Il sole
    1994 - Ti chiedo onestà
    1996 - Tu sei me
    2002 - Il meglio e il nuovo
    2007 - Liberamente tratto
    2010 - Italian Love Songs


    Singoli

    2005 - La Blussanova


    Duetti

    Con Francesca Alotta "Non amarmi"
    Con Danilo Amerio "Perché"
    Con Deborah Johnson "Troppo bella per me"
    Con Marco Guerzoni "Soli al bar"
    Con Nicolò Pagliettini "Un brivido"



    Curiosità

    Nel 2007, l'album "Liberamente tratto" viene proposto per la prima volta anche su mercato internazionale con il nome "Ricomincio da qui". L'intera realizzazione grafica è stata completamente rivisitata.

    da Wikipedia
    foto web








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    E sia così


    E sia così è il titolo di album di Aleandro Baldi, uscito nel 1989 su etichetta CGD/East West Records.
    Si tratta del secondo album del cantautore toscano, che fece seguito all'album eponimo del 1987.
    L’album prende il nome dall'omonima canzone, giunta terza al Festival di Sanremo del 1989 nella sezione “Nuove Proposte” dietro a Bambini di Paola Turci e a Sei tu di Stefano Borgia.
    Contiene inoltre, tra l’altro, il brano La nave va , presentato al Festival di Sanremo del 1986, sempre nella sezione “Nuove Proposte”, e giunto secondo dietro a Grande grande amore di Lena Biolcati.
    In totale, l’album contiene 10 brani.

    Tracce


    E sia così (Aleandro Civai) 5:07
    Perdo te 4:25
    La curva dei sorrisi 4:43
    Una vita, un esame 4:58
    La grande strada 4:30
    La nave va (A. Civai) 4:36
    Limiti 5:02
    Monte Rosa 4:33
    Una vita di più 4:14
    Alberi 7:00





    E sia così




    Perdo te




    La curva dei sorrisi

    La curva dei sorrisi
    la curva dei sorrisi
    acchiappanuvole
    cosa farai da grande
    quando in un attimo il meglio se ne va
    sognare è facile
    difficile è star sveglio
    io che nn voglio te e tu che nn mi vuoi
    adesso noi siamo meteore
    divisi dalla realtà
    la curva dei sorrisi
    scivolava un anno fa
    ma i giorni sono mesi
    chi non ama se ne va
    tutto è possibile
    è sabbia fra le dita
    lasciala scorrere
    finchè la vita va
    va dove va e quello che sarà
    se non si vive non si sa
    la curva dei sorrisi
    nei sorrisi non c'è più
    la luna e le sue fasi
    s'addormentano nel blu
    le notti sono attese
    le finestre aperte sugli eventi
    del domani che verrà
    ogni giorno con i suoi momenti tesi
    arcobaleni rosa
    ma vivendo il tempo acquisterà
    relative immensità
    la curva dei sorrisi
    la curva dei sorrisi




    Una vita, un esame


    La grande strada

    Dentro l'animo chiuso
    come un guscio che si deve aprire,
    fra le molte curiosità
    a scoprire l' origine del mio sentire
    una cosa assai bella
    è camminare lungo i fianchi di una montagna
    con i piedi che
    ti sciano pian piano verso il mare
    In un tunnel dell'anima
    che unisce il passato e l'avvenire
    questo brutto carattere
    si scioglierà davanti al tuo respiro
    e anche questo tepore degli alberi in fiore attorno a me
    è tutta immagine
    piacevole che mi dà un'idea di te.
    Un leprotto corre
    sulla grande strada
    il ricordo è un istante
    come un tuffo dentro l'acqua limpida e stagnante della sorgente.
    Quando è notte dentro
    e il silenzio grida
    sulla grande strada vuoi
    andarci per andare via
    e se non possiamo unirci
    sarà la luce di un mondo nuovo la tua fotografia.
    Nel mio lungo percorrermi
    non trovo più la forza di tornare
    al mio modo di essere
    di vivere e avanti camminare
    io che non ti ho trovato
    guardo inerme questa vita che riposa
    con una spina al fianco
    e in mano il profumo di una rosa.
    Quando ci incontriamo
    sulla grande strada
    come siamo piccoli
    noi batuffoli di cartastraccia su questa mappa chiamata mondo
    noi e il nostro averci
    senza possederci
    come certi naviganti
    nel mare dell'eternità
    segnaliamo i punti
    più aridi per programmarci nuove fertilità.






    La nave va



    Edited by tomiva57 - 7/2/2015, 17:42
     
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    Limiti

    Monte Rosa


    Una vita di più





    Alberi

     
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    Aleandro_Baldi_Il_Sole


    Il sole



    Il sole è un album del cantante italiano Aleandro Baldi, pubblicato dall'etichetta discografica Ricordi nel 1992.
    L'album contiene il singolo Non amarmi, cantato in coppia con Francesca Alotta e vincitore della sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo nello stesso anno, e Perché, brano interpretato da Fausto Leali nella manifestazione e qui proposto dall'autore.


    Tracce

    Il sole
    Ci vuole un attimo
    Un uomo che vola
    Non amarmi
    Perché
    Sentimenti
    Da Napoli a New York
    Canzone di bugie

    da Wikipedia
    foto: coverlandia.altervista.org






    Il sole

    Gli uccelli sciolgono il brusio
    con qualche fischio qua e la
    e c' e' un'orchestra nel mio io
    che accorda gli strumenti in fa
    la notte disperata e buia
    dovra' finire prima o poi
    e si apre come un'alleluia
    screpuscolando su di noi
    il sole ritorna e allarga il sorriso del giorno svegliandosi
    si fa la barba col rasoio
    dell'orizzonte intorno a se
    poi apre un cielo giornalaio
    bevendo il mare per caffe'
    il sole che sale e' un sogno bambino
    di scale sull'arcobaleno
    improvviso e violento come un muso di un mig
    a cavallo del vento un ciclone parti'
    come un sasso gigante fini' su di me
    e quel fuoco che era spento dov'e'
    il sole di quarzo che illumina un uomo diverso dagli altri e da se'
    a mezzogiorno il sole va sui grattacieli europei
    e sui deserti dove Allah ascolta il canto degli ebrei
    il sole che grida e' intanto un ragazzo di strada
    vivendo si uccide
    perche' piangi fratello sperduto in un bar
    se il tuo cuore ha un cervello che cuore non ha
    nel pianeta dell'intelligente robot
    la moneta per te divento' (coro: il sole)
    il sole freddo delle sei
    racconta stelle e profezie
    e poi tramonta e muore come noi
    le notti sono lunghe gallerie
    ma il sole (coro: il sole dei momenti bui)
    sorride sorride a chi non ride mai
    la vita ci unisce, divide
    ed il sole sorride (coro: il sole dei momenti bui
    sorride a chi non ride mai)
    la vita ci unisce, divide
    ed il sole sorride







    Ci vuole un attimo



    Un uomo che vola




    Non amarmi

    Dimmi perche' piangi
    di felicita'
    e perche' non mangi
    ora non mi va
    dimmi perche' stringi
    forte le mie mani
    e coi tuoi pensieri
    ti allontani....
    io ti voglio bene
    questo non lo so
    stupido testone
    dubbi non ne ho
    anche se il futuro ha dei muri enormi
    io non ho paura e voglio innamorarmi.
    Non amarmi per il gusto di qualcosa di diverso
    ma tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso
    non amarmi e mi accorgo quant'e' vera una bugia
    se il tuo amore non valgo non amarmi ma non mandarmi via.
    Non amarmi perche' vivo all'ombra
    non amarmi per cambiare il mondo
    tanto il mondo non si cambia
    e siamo tutti specchi
    fatti per guardarsi
    e diventare soli e vecchi
    non amarmi per morire dentro
    in una guerra di rimpianti e di ripensamenti
    non amarmi per restare a terra
    invece di volare come questo nostro amore deve fare.
    Piovono parole su questa citta'
    se la gente vuole ma quanto male fa
    noi ci alziamo in volo e loro sono fermi
    sola in mezzo a questo cielo non lasciarmi...
    non lasciarmi, non lasciarmi
    ho sbagliato voglio dire non amarmi
    non spezzare le mie armi
    e il mio cuore con questi non amarmi
    non amarmi per il rosso della rabbia che c'e' in noi
    tu lo sai che non posso non amarti nemmeno se non vuoi.
    Non amarmi ti faro' soffrire
    negli inverni che ci sono a volte nel mio cuore
    non amarmi per dimenticare ne' per vendicarti
    ma soltanto per amore non amarmi
    non amarmi e ci voliamo incontro
    e ci caschiamo l'uno dentro l'altro sorridendo.
    Questo amore e' bello come il sole
    dopo un acquazzone come due aquiloni
    stretti per la mano

     
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  4. Fabrizio Pagliettini
     
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    complimenti per il sito, bellissimo! Grazie per aver citato "Brivido" che ho avuto la fortuna di comporre e di vedere interpretata da un grande come Aleandro e da mio figlio Nicolo' Grazie!
     
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  5. tomiva57
     
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    grazie a te per averci fatto visita ... ciao!! :emoticons-al-lavoro-06.gif: :6b8vuv9.gif: torna presto!!


    ti_mando_un_bacio_1

    a Nicolò




    Brivido - Nicolò Pagliettini - feat. Aleandro Baldi

    Edited by tomiva57 - 1/5/2014, 18:43
     
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  6. tomiva57
     
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    artwork


    Ti chiedo onestà


    Ti chiedo onestà è il quarto album del cantante italiano Aleandro Baldi, pubblicato nel 1994 dall'etichetta discografica Ricordi.

    Il disco

    L'album viene pubblicato in concomitanza con la vittoria di Passerà al Festival di Sanremo di quell'anno.

    Nel disco è presente anche Perché, brano presentato due anni prima da Fausto Leali alla manifestazione citata, composto da Giancarlo Bigazzi e lo stesso Baldi, che qui lo ripropone con la partecipazione di Danilo Amerio.

    Tracce

    Passerà
    Sarajevo
    Come le stagioni
    Il ragazzo solitario
    Perché
    Ti chiedo onestà
    Il mondo degli altri
    Giorni
    Record
    Francesco


    da Wikipedia
    foto: ebay.it








    Passerà

    Le canzoni non si scrivono
    ma nascono da se
    son le cose che succedono
    ogni giorno intorno a noi
    le canzoni basta coglierle
    ce ne una anche per te
    che fai più fatica a vivere
    e non sorridi mai.
    le canzoni sono zingare
    e rubano poesie
    sono inganni come pillole
    della felicità
    le canzoni non guariscono
    amori e malattie ma quel piccolo dolore
    che l'esistere ci da passerà, passerà
    se un ragazzo e una chitarra sono lì
    come te, in citta'
    a guardare questa vita che non va
    che ci ammazza d'illusioni
    e con l'età delle canzoni
    passerà su di noi
    finiremo tutti in banca prima o poi
    coi perchè, i chissà
    e le angosce di una ricca povertà
    a parlare degli amori che non hai
    a cantare una canzone che non sai come fa
    perche' l'hai perduta dentro
    e ti ricordi solamente
    passerà ....
    in un mondo di automobili
    e di gran velocità
    per chi arriva sempre ultimo
    per chi si dice addio
    per chi sbatte negli ostacoli
    della diversità
    le canzoni sono lucciole
    che cantano nel buio
    passerà prima o poi
    questo piccolo dolore che c'è in te
    che c'è in me, che c'è in noi
    e ci fa sentire come marinai
    in balia del vento e della nostalgia
    a cantare una canzone che non sai
    come fa
    ma quel piccolo dolore che sia odio, o che sia amore
    passerà
    passerà, passerà
    anche se farai soltanto la la la
    passerà, passerà
    e a qualcosa una canzone servira'
    se il tuo piccolo dolore
    che sia odio o che sia amore
    passerà







    Sarajevo

    Sarajevo.
    ti scrivo qui sul vetro polveroso di un treno
    non so perchè
    amore disperato dal confine italiano
    che c'è tra te e me stanotte dormiremo qui nel campo jugoslavo
    ma il nostro cuore è la' a Sarajevo..
    a Sarajevo...
    di là dal mare la puoi quasi toccare nell'oscurita'
    e Sarajevo sembra più bella
    mentre ti scrivo su una bianca betulla che è fiorita già.
    Quel giorno mi sembrava di sparare per gioco
    a chi non so
    ma il buco sulla fronte di un ragazzo nemico
    è ancora qui dentro di me
    e a volte mi vergogno ancora di essere vivo
    ti scrivo e tu sei là
    a Sarajevo a Sarajevo
    tra le colline circondate di luna nell'oscurità
    a Sarajevo a Sarajevo
    scende il silenzio sull'amara pazienza della povertà...
    a Sarajevo i fiori si arrendono ormai
    sotto la neve che copre vigliacchi ed eroi a Sarajevo
    ci stiamo morendo anche noi
    ma il giorno degli amori lontani voglio essere vivo e quando Dio vorrà
    ritorneremo a Sarajevo
    fra le tue dita tutti i giorni la vita ricomincerà...
    a Sarajevo (un giorno torneremo ancora là)
    a Sarajevo (superstiti di questo medioevo)
    a Sarajevo (nei viali intorno all'università)
    a Sarajevo... ritorneremo......







    Come le stagioni

     
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  7. tomiva57
     
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    Il ragazzo solitario


    Il ragazzo solitario ha una faccia da ribelle
    parla poco e non sorride mai
    è cresciuto per la strada nel recinto di un quartiere
    che confina con la libertà
    figlio di un destino assurdo e di una storia disonesta
    a una scuola non c'è andato mai
    con la legge del più furbo e tanti desideri in testa
    basta poco a mettersi nei guai
    Il ragazzo solitario sogna sempre una stazione
    con un treno che lo porti via
    la speranza nei suoi occhi segna già una direzione
    sull'asfalto di periferia
    per lasciare lasciare la sfortuna ai giorni da dimenticare
    corre fino a non poterne più
    ma il futuro è sconosciuto quando nasci già segnato
    e il domani è un giorno che non c'è
    Il sole sembra un amico che muore
    la rabbia affonda parole in fondo a un muro di niente
    è un silenzioso dolore che esplode ma non si sente
    è un gran bisogno d'amore ma il mondo pensa per se...
    Il ragazzo solitario sembra uno come tanti
    il sabato davanti ai videogames
    ma si sente un'astronave senza quando e senza dove
    che si è persa dentro se
    il ragazzo solitario vive nella sua tempesta
    scappa se gli chiedi che cos'hai
    il ragazzo solitario urla dietro una finestra
    ma nessuno se ne accorge mai
    E il sole sembra un amico che muore
    la rabbia affonda parole in fondo a un muro di niente
    è un silenzioso dolore che esplode ma non si sente
    è un gran bisogno d'amore ma il mondo pensa per se
    il mondo pensa per se...
    E tutto così lontano in un tramonto di quel ragazzo solitario
    Il sole sembra un amico che muore
    e si rimane da soli confusi e senza parole
    ragazzi un pò solitari così diversi ed uguali
    ma io li posso capire perché somigliano a me




    Perché

    L'anno nuovo per magia deponeva regali: la tristezza, l'allegria ed i giorni normali. L'anno vecchio stava lì mento in mezzo alle mani come chi ha finito ormai i domani e non sa perche', perchè, perchè, perchè?
    Nella luminosità di un trascorso Natale con il vento che da nord dava un freddo glaciale, l'anno nuovo si girò e colpì di pugnale l'anno vecchio che morì senza avere alcun male.
    L'anno nuovo scese giù in un mondo di festa seminando gioventù e altre felicità e ballò sui grandi amori e sugli onori come un re, ubriacato dal quel succo che la vita ha dentro sè, prima di scoprire tutto dei perchè, perchè, perchè, perchè, perchè?
    Si sposò il suo primo figlio fu gennaio gentile ma a febbraio si drogò e lo perse ad aprile.
    Il successo lo inseguì svelto come un leopardo lui pian piano si inghiottì nel suo primo miliardo.
    Poi d'estate si buttò nelle onde del mare tra le alghe i pedalò e autostrade di gas.
    A settembre un pò di tosse nell'orgoglio lo ferì e capì di aver vissuto troppo in fretta adesso che stava stretto nell'imbuto dei perchè, perchè, perchè, perchè, perchè?
    Nell'inverno, nell'inverno si specchiò in un giovane biondo e affittò una stanza su con la vista sul mondo, quando poi lo accarezzò come un ultimo figlio la sua mano gli sembrò un'inutile artiglio.
    L'anno nuovo stava lì con la faccia da killer
    l'anno vecchio si senti' come mille anni fa,
    E partì senza capire quel dolore che cos'è, quella ruvida ferita che ogni uomo ha dentro sè.
    Quella favola infinita dei perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè, perchè?
    Nell'isola dei se all'amo dei perchè si fa tirare il tonno
    Non domandarlo a me bambino dei perchè sciuriddi tutto l'anno...







    Ti chiedo onestà

    Io stasera lo sai
    ricomincio da te
    e tu forse lo fai
    senza un vero perchè
    io stasera lo so
    mi rimetto nei guai
    tu sai dire di no
    ma perchè non lo fai
    patti chiari fra noi
    dividiamo a metà
    perchè dopo lo sai
    c'è chi prende e chi da
    non ci credo alle grandi promesse
    e ti chiedo onestà
    io ti chiedo soltanto onestà
    e non voglio saper dove vai
    cosa pensi gli amici che hai
    quel che è stato o quel che sarà
    io ti chiedo soltanto onestà
    questa voglia di noi
    io di te tu di me
    può finire lo sai nello stesso caffè
    dove lei mi lasciò
    con la stessa bugia
    ci vediamo però
    ora devo andar via
    e stasera lo sai
    ricomincio da te
    mi rimetto nei guai
    di chi ama e non sa
    che nei giorni che stiamo vivendo
    c'è poca onestà
    e per questo pretendo onestà
    perchè io sono fatto così
    io non so dire no con un sì
    e per questo se amore sarà
    non ti chiedo che un po' di onestà
    onestà
    perchè io ti darò
    tutto il meglio di me
    perchè io morirò dal bisogno di te
    mi conosco oramai
    io do' sempre di più
    gli altri prendono e via
    non lo fare anche tu
    non lo fare per me
    per ridarmi allegria
    se l'amore non c'è
    non ci vuole pietà
    e per questo stasera ti chiedo soltanto onestà
    io ti chiedo soltanto onestà
    perchè sento che dentro ce l'hai
    perchè sento che amore sarà
    io ti chiedo onestà
    io ti chiedo onestà
    io stasera lo sai
    ricomincio da te
    mi rimetto nei guai
    qualche santo sarà
    quando sento che amore
    e per questo ti chiedo onestà
    io ti chiedo soltanto onestà
    perchè sento che dentro ce l'hai
    perchè sento che amore sarà
    io ti chiedo soltanto onestà
    onestà
    io ti chiedo soltanto onestà






    Il mondo degli altri

    Alle tre di pomeriggio sto seduto sui gradini
    Mentre il cielo si fa pigro e si riposa sui camini
    C'è un telefono a due passi e ho bisogno di sentirti
    La tua voce può bastarmi per convincermi che esisti
    Nel mondo degli altri che mi chiude fuori
    Ma tu puoi trovarmi nei giorni più soli
    Quando sento che la mia vita
    È in un vicolo senza fine
    Quando l'eco di una ferita
    È un ricordo che può sparire
    Dietro all'alito di un tramonto
    Che ci porterà fino al mare
    Quando sento che sul tuo volto
    con le dita posso sfiorare
    Il mondo degli altri che non so come
    Ma non me ne importa se sono con te
    Il mondo degli altri è un cielo di vento
    Un prato di fiori nel buio che ho dentro
    Il mondo degli altri il mondo degli altri
    E se perderò i miei sogni solo tu potrai trovarli
    Ma se non vorrai tenerli non lasciarli lì davanti
    Al mondo degli altri che non mi appartiene
    Se tu non esisti non posso più dirti
    Che ho bisogno di innamorarmi
    In un giorno di primavera
    Che non posso dimenticarti
    Per un sogno che non si avvera
    Quando cambiano le stagioni
    E l'inverno diventa neve
    Quando canto le mie canzoni
    Ho bisogno di stare in mezzo
    Al mondo degli altri perché ci sei tu
    Ma se non ti trovo mi manchi di più
    Il mondo degli altri è un arcobaleno
    Ma tu sei una perla che cade dal cielo
    Se resto da solo nel mondo degli altri
    All'ombra di un uomo che ha voglia di amarti
    Se resto da solo nel mondo degli altri



    Giorni



    Record

    Record, ecco la grande novità
    il sogno che ci porta via dal nostro solito tran tran
    un nuovo record che ognuno sente come suo
    un pò di alloro sulla fronte
    una girandola di luce dentro il buio
    Record, mesi di intensa attività
    fra le palestre e i palasport
    con l'aggressiva volontà di fare un record
    che viva forse più di noi
    che stiamo un metro sopra gli altri
    sperando che nessuno ci raggiunga mai
    Ma quanto durano i record
    a questa velocità
    che ci fa perdere l'eco
    di tutto quel che si fa
    se chi si ferma è perduto
    e non c'è prima nè poi
    anche il presente è passato
    ed è già fuori di noi
    Record, un'esaltante malattia
    che sfiora la felicità
    e la vittoria degli eroi
    che fanno un record
    ma gli sconfitti siamo noi
    quando crediamo nei perfetti
    che vanno a vincere per chi non vince mai
    Quando finiscono i record
    e si rimane di là
    dall'altra parte del gioco
    fra mille faccie da bar
    e si racconta a un amico
    che sa a memoria oramai
    tutti i ricordi di un record
    che è solo dentro di noi
    e si corre come fulmini ma siamo sempre qua
    davanti ai nuovi limiti che un record ci darà
    io resto fuori dal gioco
    perchè giocare non so
    non sono un uomo da record
    e forse mai lo sarò
    non sono un uomo da record
    e forse mai lo sarò
    che sfiora la felicità
    e la vittoria degli eroi
    che fanno un record
    ma gli sconfitti siamo noi
    quando crediamo nei perfetti
    che vanno a vincere per chi non vince mai
    Quando finiscono i record
    e si rimane di là
    dall'altra parte del gioco
    fra mille faccie da bar
    e si racconta a un amico
    che sa a memoria oramai
    tutti i ricordi di un record
    che è solo dentro di noi
    e si corre come fulmini ma siamo sempre qua
    davanti ai nuovi limiti che un record ci darà
    io resto fuori dal gioco
    perchè giocare non so
    non sono un uomo da record
    e forse mai lo sarò
    non sono un uomo da record
    e forse mai lo sarò






    Francesco

    Lo incontro ogni mattina
    e ogni notte in Santa Croce
    con la sua granata in mano
    brontolando a mezza voce
    il vento è tanto freddo
    è sporco tutto intorno
    Francesco mi saluta in fretta
    poi torna a pulire il mondo
    a un tratto oscilla
    sbanda invaso
    dalla fantasia
    da un manifesto una donna sorride
    e lui lo strappa via
    Francesco dentro il vento spazza e non può spiegare
    perchè se c'è il sole
    lui sente freddo e deve urlare
    spazza pianeti e stelle
    il buio e la paura
    dell'universo resta solo
    un mucchio di spazzatura
    La prima volta che lo vidi
    qualcuno disse
    quello è matto
    è stato dentro tante volte ma del male non ne ha mai fatto
    pulisce tutto il giorno
    e trascina scatoloni
    Francesco è sempre
    sporco e spettinato
    e gli occhi non son buoni
    Nel buio oscilla sbanda cade
    è la sua malattia
    stringe quel foglio di donna
    che gli sorride e che non scappa via
    Francesco dentro il vento
    spazza e non può spiegare
    perchè se c'è il sole
    lui sente freddo e deve urlare
    Spazza il dolore e i giorni
    la vita che non dura
    tutto l'amore
    tutti i sogni
    che noi buttiamo via
    Francesco spazza pianeti e stelle
    il buio e la paura
    dell'universo resta solo
    un mucchio di spazzatura.

     
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    Tu sei me - 1996

    Tracce:

    Tu Sei Me
    L'Astronave
    Soli Al Bar
    Vai Di Nostalgia
    Il Cuore Dei Cattivi
    Troppo Bella Per Me
    A Cuore In Giù
    Io Di Qua Tu Di Là
    Treno
    Marianna Senza Radici


    fonte:massivemusicstore.com



    Tu sei me

    La canzone vincitrice del Festivalbar 1996.


    Eri un vestito con le calze nere
    dimenticato
    al mercato delle schiave
    in quella stanza c'era il mio respiro
    sul tuo silenzio come neve sulla neve
    tu chi sei che ci fai in me
    tu ci sei perche' lei non c'e'
    e' un brutto sogno bambola ferita
    che lascia il segno come un morso di animale
    e' la violenza della nostra vita
    il tuo singhiozzo disperato sul guanciale
    tu chi sei che ci fai in me
    asciuga gli occhi tuoi le tue lacrime
    da dove vieni e dove vai
    in questo paradiso di angeli e avvoltoi
    da dove vieni e dopo dove andrai
    in un mondo che non c'e'
    dove ieri ho perso lei dove ognuno e' chiuso in se
    e disperatamente adesso tu sei me io sono te
    adesso tu sei me perche' lei non c'e'
    su una conchiglia su una mongolfiera
    su una bottiglia o una pinna di balena
    in qualche modo prenderemo il mare
    saremo un nodo come due persone
    in una tu sei me io sono te
    adesso tu sei me e io sono te
    la gente sola come noi
    di giorno si nasconde e' folla nel viavai
    ma e' gente sola piu' dei marinai
    in un mondo che non c'e' dove tu non sai chi sei
    cosi' ognuno e' chiuso in se e disperatamente adesso
    tu sei me io sono te
    adesso tu sei me e io sono te
    tu sei me io sono te
    in un mondo che non c'e'
    dove ognuno e' chiuso in se
    e disperatamente adesso
    tu sei me io sono te
    adesso tu sei me e io sono te






    L'astronave





    Soli al bar
    - feat. Marco Guerzoni
    Canzone partecipante al festival di Sanremo 1996


    Studiavo lettere ma ho smesso un anno fa
    e adesso faccio un po' di tutto aspetto e non so più che cosa aspetto
    tornare in Africa ma i soldi chi ce l' ha
    e in questo bar della stazione guardo la televisione
    come è inutile la domenica per chi è libero senza libertà
    solo al bar come me solo al bar come me solo...
    Io sono un istrice sperduto di città
    e fra i semafori e la gente vado e non mi fa paura niente
    ma la domenica io rubo in questo bar
    l'impronta calda dei sederi
    e i baci abbandonati sui bicchieri umidi
    come lacrime, solitudini che si sfiorano
    siamo tutti qua come ladri di felicità
    soli al bar come me come te soli
    sui tavolini davanti a un caffè
    come dei manichini tagliatati a metà
    c'è un giardino di gente che pensa per se
    e a Milano la Juve che fa
    la domenica qui soli al bar..
    Soli al bar soli al bar soli al bar soli
    Adesso chiudono e fanno pulizia
    delle parole degli odori vecchie storie e nuovi amori
    presi in prestito ma domenica ci vediamo qua
    stesso tavolo e si fa a metà
    come ladri di felicità
    Soli al bar soli al bar soli al bar soli
    Soli al bar soli al bar soli al bar soli
    piedi, piedi e marciapiedi tutto quel che vedi
    è solo piedi e marciapiedi nel deserto
    a piedi finche' trovi un bar aperto piedi,
    piedi e marciapiedi
    chini chini chini
    come mezzi manichini
    su questi tavolini che ci tagliano a metà...Soli al bar

     
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  9. tomiva57
     
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    Vai Di Nostalgia

    A monte c'è la fine di un amore
    si resta a casa per due giorni o tre,
    si cambia macchina o televisione,
    si smette con il fumo ed il caffè.
    Si va in palestra e a cena con gli amici,
    si va al biliardo e al cinema le sere.
    E si fa finta di essere felici,
    si ascolta mille volte "e penso a te".
    E si butta via le fotografie e le cianfrusaglie,
    per la nostalgia non si dorme mai prima delle tre.
    Al mattino poi che non c'è più lei quando ci si sveglia,
    di riflesso, ormai, la tua mano va sulla sua vestaglia,
    e se prendi il via vai di nostalgia, nostalgia..
    A monte come ho detto c'è un amore,
    di quelli che ci passa sopra un tram..
    di quelli che ci vuole anche il dottore, la chiromante e soldi a volontà.
    E il cuore vuole ritelefonare
    però la mano è saggia, e non lo fa.
    Vai di nostalgia, compri un gatto che cerca le carezze,
    poi ti accorgi che di carezze ne hai più bisogno te.
    Cerchi compagnia, una pur che sia,
    e paghi una ragazza che ti ascolta ma mastica il chewing gum e fa finta che...
    Vai di nostalgia, di malinconia, come un deficente.
    Sai che adesso io faccio come te, piango per un film
    e mi butto via in questa città
    sporca e indifferente,
    che era fantasia e felicità stare tra la gente..
    e, se prendi il via, vai di nostalgia..
    nostalgia..




    Il Cuore Dei Cattivi

    Non saranno i buoni a salvare questo mondo,
    con i loro teneri discorsi sull'amore;
    sono troppo ingenui e si consolano sognando,stanchi di dover andare dove porta il cuore.
    Non saranno i buoni rassegnati all'ingiustizia,
    a strappare all'angelo del male le sue ali,con la sua bilancia arrugginita la giustizia è una statua addormentata in fondo ai tribunali
    Il cuore dei cattivi invece batte forte,con strappi di passione e grande convinzione sfida anche la morte.
    Non saranno i buoni a far la guerra a questa guerra,con le loro fragili bandiere della pace,e non potrà un enciclica spazzare dalla terra i rancori radioattivi dell'odio più feroce.
    Il cuore dei cattivi è sempre più crudele,ha i suoi comandamenti e contro questi istinti cosa può fare il bene?
    Ma quando il cuore dei cattivi avrà toccato il fondo,con i suoi battiti istintivi potrà cambiare il mondo perchè alla fine di un dolore o di un'immensa oscurità,il male vuole il bene e forse questo Dio lo sa...(il cuore dei cattivi)
    Il cuore dei cattivi per noi è solo un mostro ma è fatto come il nostro
    Il cuore dei cattivi è un'elica impazzita che batte nelle arterie sui fondali d miserie di questa nostra vita.