Alcune cose molto curiose sul corpo umano che forse non conoscete

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    Alcune cose molto curiose sul corpo umano che forse non conoscete



    Il corpo umano è un sistema incredibilmente complesso e strutturato che ancora confonde scienziati e ricercatori nonostante migliaia di anni di studio. Il risultato è che non dobbiamo sorprenderci del fatto che, oltre a molte parti e funzioni del nostro corpo che sono a noi note, assistiamo ogni giorno a nuove inaspettate e a volte bizzarre scoperte e spiegazioni sulle loro cause. Dagli starnuti alla crescita delle unghie, esistono tante cose bizzarre e curiose da conoscere sul nostro corpo.
    Il cervello

    Il cervello umano è la parte più complessa e meno conosciuta dell’intera anatomia umana. Ci sono tante cose che non conosciamo, ma ce ne sono alcune molto interessanti che vi voglio raccontare.

    1. Gli impulsi nervosi che viaggiano dal cervello o arrivano ad esso hanno una velocità di più di 314 chilometri orari. Sei meravigliato di reagire così velocemente a ciò che ti circonda o di sapere perchè quando ti fai male senti immediatamente dolore? Tutto ciò è dovuto alla super velocità di movimento degli impulsi nervosi che partono dal cervello per arrivare al resto del corpo e viceversa, raccogliendo informazioni alla velocità di una Ferrari.
    2. Il cervello umano può contenere 5 volte le informazioni dell’intera enciclopedia Treccani, o di qualsiasi altra enciclopedia. Gli scienziati non sono ancora riusciti a definire una quantità definitiva di dati, ma la capacità di memoria del cervello in termini informatici è di circa 1000 terabytes. Ad esempio l’archivio nazionale inglese, che contiene 900 anni di storia, occupa solamente 70 terabyte, per rendere meglio l’idea di che potenza abbia la memoria del tuo cervello.
    Capelli ed unghie

    Nonostante non siano parti del corpo viventi, la maggior parte delle persone passano molto tempo a curare unghie e capelli. La prossima volta che andrai dal parrucchiere, o ti farai la manicure, ricorda quello che stai per leggere.

    3. Ogni giorno una persona perde in media da 60 a 100 capelli. A meno che tu sia già calvo, ci sono buone probabilità che tu ne perda anche di più rispetto a questa media. Si perdono i capelli in diverse situazioni, che possono andare dalla stagione dell’anno alla gravidanza, dalla malattia alla dieta e all’età.
    4. L‘unghia che cresce più rapidamente è quella del dito medio. E l’unghia del dito medio della mano che usi dipiù cresce più rapidamente di tutte. Il perchè non è stato interamente spiegato, ma la crescita delle unghie è legata alla lunghezza delle dita, perciò a dita più lunghe corrisponde una crescita più veloce, a dita più corte una crescita più lenta.
    5. Abbiamo tanti peli per centimetro quadro quanti ne ha uno scimpanzè. Gli esseri umani non sono le scimmie nude che credono di essere, abbiamo un sacco di peli, ma la maggior parte delle persone non sa che la maggioranza dei nostri peli sono troppo sottili e chiari per essere visibili.
    Organi interni

    Sebbene non pensiamo ad essi so non quando ci creano dei fastidi, i nostri organi interni sono quelli che ci permettono di mangiare, di respirare e di muoverci. Ecco qualcosa a cui pensare la prossima volta che il nostro stomaco brontola.

    6. L’acido contenuto nel tuo stomaco è in grado di dissolvere una lametta da barba. Anche se certamente non puoi provare a mangiare una lametta da barba o un altro oggetto di metallo per vedere se è vero, i succhi gastrici che digeriscono il tuo cibo non sono da prendere alla leggera. L’acido idrocloridrico, cioè quello contenuto nel tuo stomaco, non va bene solo per sciogliere la pizza che hai mangiato a cena, ma anche per dissolvere molti tipi di metallo.
    7. La superficie di un polmone umano è uguale a quella di un campo di tennis. Per essere il più possibile efficiente a portare l’ossigeno al sangue, i polmoni sono riempiti con centinaia di ramificazioni bronchiali e di minuscoli alveoli simili a grappoli. Questi sono poi riempiti da microscopici capillari nei quali avviene lo scambio tra ossigeno ed anidride carbonica. Avere una superficie il più ampia possibile rende più facile questo scambio, e ti assicura di essere ossigenato in maniera appropriata in ogni momento.
    8. Si potrebbero asportare la maggior parte degli organi interni e sopravvivere ugualmente. Il corpo umano potrebbe apparire fragile ma è possibile sopravvivere persino senza stomaco, senza milza, senza il 75% del fegato, l’80% dell’intestino, senza un rene, senza un polmone, e virtualmente senza gli organi della zona pelvica ed inguinale.Forse non vivresti tanto bene, ma l’aver perso questi organi non ti ucciderebbe.
    Funzioni corporee

    Potremmo non aver piacere a parlarne, ma tutti noi abbiamo a che fare ogni giorno con le funzioni corporee. Ecco qualche curiosità sulle azioni involontarie e , a volte, spiacevoli, del nostro corpo.

    9. Le donne sbattono le palpebre in maniera doppia rispetto agli uomini. Ogni giorno sbattiamo le palpebre un’infinità di volte.Le persone, in media, uomini e donne, lo fanno 13 volte al minuto.
    Sesso e riproduzione

    Considerato un argomento tabù in molte occasioni, il sesso è un importante sfaccettatura della vita umana essendo una parte importante delle relazioni interpersonali, ed essendo indispensabile alla riproduzione. Ecco qualche cosina che forse non sapevate su questo argomento.

    10. La più grande cellula del corpo umano è l’ovulo e la più piccola lo spermatozoo. A differenza delle cellule della pelle o dei muscoli, che sono invisibili, l’ovulo è abbastanza grande da poter essere osservato anche a occhio nudo ed ha un diametro di circa un millimetro.Lo spermatozoo, d’altra parte è minuscolo, essendo costituito praticamente quasi esclusivamente di un nucleo cellulare.
    11. I bambini nascono sempre con gli occhi azzurri. Il colore dei tuoi occhi dipende dai geni che erediti dai tuoi genitori, ma alla nascita la maggior parte dei bambini ha gli occhi azzurri. La ragione nascosta dietro questo piccolo mistero è dovuto alla presenza della melanina. La melanina spesso ha bisogno di tempo dopo la nascita per essere completamente depositata nei nuovi piccoli occhi, e per poter essere colorata dall’esposizione ai raggi ultravioletti, per poter rivelare il vero colore degli occhi nascosto dietro il blu presente alla nascita.
    12. Ogni essere umano ha passato circa mezz’ora della sua vita come essere unicellulare. Ogni vita ha inizio da qualche parte, e anche gli omoni più grandi hanno passato un piccola parte della loro vita come una singola cellula dell’organismo, nel momento in cui ovulo e spermatozoo si sono combinati. Immediatamente dopo, le cellule si dividono rapidamente e cominciano a formare gli elementi di un minuscolo embrione.


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    Bastano una radio e due mezze palline da ping-pong per un viaggio…allucinante! Ma innocuo!

    Vista e udito sono i due più importanti fornitori di stimoli al nostro cervello. Cosa accade se entrambi vengono annullati contemporaneamente? Lo si può provare con questo semplice gioco.

    Provate a sintonizzare una radio in modo da sentire solo il fruscio statico. Copritevi gli occhi con due mezze palline da ping-pong e aspettate. Nel giro di qualche istante dovreste iniziare ad avere alcune (modeste) allucinazioni.

    Vi potrebbe capitare di “vedere” un cavallo che galoppa tra le nuvole o “udire” la voce di qualcuno che conoscete.
    La nostra mente è assuefatta alle sensazioni: quando ne viene privata, come accade in questo esperimento, il cervello finisce per inventarle.


    Salute. Bere molto caffè riduce le possibilità di malattie all’utero.
    Rimane comunque scarsa la possibilità che il prossimo spot con Bonolis e Laurenti sia ambientato in una vagina... :www.emoticonmsn.net-risata22.gi
     
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    Quando sono comparsi i “tacchetti” da calcio?

    I tacchetti svitabili sono stati applicati per la prima volta in occasione dei Mondiali del 1954 in Svizzera. Tacchetti di gomma sagomati e regolabili erano però stati brevettati già nel 1949; mentre scarpe da calcio con suola di cuoio e tacchetti di pelle inchiodati erano stati prodotti negli anni ’20.

    Il genio di “Adi”

    L’invenzione dei tacchetti svitabili si deve all’imprenditore calzaturiero tedesco Adolf Dassler, detto “Adi”, da cui il nome del marchio Adidas, composto dal soprannome e dalle prime lettere del cognome. Fu anche merito dei tacchetti di Dassler, che assicurarono ai calciatori tedeschi una maggiore aderenza e un migliore controllo della palla sul terreno appesantito da una pioggia battente, se la nazionale della Germania Ovest riuscì a rimontare da 0-2 a 3-2, nella finale dei Mondiali del 1954, in Svizzera. La Germania sconfisse l’invincibile Ungheria, in quello che passò alla storia del calcio come il “miracolo di Berna”. Dassler aveva inventato anche scarpe con tacchetti specifiche per l’atletica e per altri sport.


    Perché si dice "fare il biscotto"?
    Nel calcio significa "combinare, alterare il risultato di una partita". Ma l'espressione deriva dal mondo dei... cavalli


    Verosimilmente l'espressione deriva dal mondo dell'ippica, in particolare dagli ambienti delle scommesse clandestine. Il "biscotto" in questione (ultimamente si usa anche la parola "torta") sarebbe una galletta, impastata con sostanze proibite (stimolanti o sedative, a seconda dello scopo), che viene dato da mangiare a uno o più cavalli prima della gara, per alterare il risultato della competizione (e gli esiti delle scommesse). In quegli ambienti "preparare un biscotto" è diventato così sinonimo di "truccare a proprio vantaggio" l'esito di una gara. E con modalità diverse, ma finalità analoghe, è stato adottato nel mondo del calcio
     
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    15 cose strane e curiose del nostro corpo

    1) Il nostro corpo produce una sorta di aspirina sintetizzando acido salicilico a partire dall’acido benzoico presente in frutta e verdura.

    2) Fare un pisolino durante l’orario di lavoro aumenta la produttività e diminuisce del 37% il rischio di morte per cause cardiache.

    3) L’eiaculazione in alcuni uomini causa riniti allergiche ed emicranie, forse a causa di una iperattività cerebrale che influenza aree cerebrali estranee al sesso.

    4) L’impronta della lingua è unica come le impronte digitali e può servire all'identificazione.

    5) I primi esseri umani erano tutti di pelle nera, la pelle bianca è un adattamento successivo alle diverse condizioni climatiche incontrate con le grandi migrazioni intraprese dai nostri antenati.

    6) La pianta del piede è la regione più spessa delll’epidermide umana con 4 mm di media e anche la regione più ricca di ghiandole sudoripare.

    7) L’appendice non è affatto inutile come si crede anche se è un organo vestigiale, perché ospita una gran parte della flora batterica intestinale.

    8) Siamo più alti al mattino e più bassi la sera, perché durante il giorno c’è una significativa compressione dei dischi vertebrali.

    9) Gli esseri umani emettono una debolissima luce al buio grazie al fenomeno della bioluminescenza.

    10) Lo stomaco produce un rivestimento interno nuovo di zecca ogni 3 giorni per impedire agli acidi liquidi che contiene di ‘digerire’ se stesso.

    11) La performance della nostra memoria cambia a seconda della posizione assunta dal nostro corpo.

    12) Il fatto che il cervello umano è via via diventato più grande ha reso inservibili i denti del giudizio.

    13) Le bionde (e i biondi) hanno più capelli. Il numero medio di follicoli piliferi sulla testa degli esseri umani è 110.000, ma chi ha i capelli biondi arriva a 146.000.

    14) In media un uomo emette 14 peti al giorno.

    15) Avere orgasmi frequenti previene il cancro della prostata
     
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    Ecco perché alcune persone sono più soggette alle punture di Zanzara!



    Molti rispondono a questa domanda semplicemente dicendo che alcune persone hanno un sangue più dolce o più apprezzato dalle zanzare, ma in realtà dipende dalla quantità di anidride carbonica che trasportano le persone pizzicate: le Zanzare ne sono attratte. Oltre a questa, esse badano anche al calore e alle sostanze chimiche emanate.



    Inoltre, può cambiare anche la reazione alle punture di questi insetti, infatti questo si basa sulla sensibilità della pelle, che cambia con l’età. Generalmente, i bambini dai 4 anni in giù non sentono nulla, mentre quelli tra i 4 ed i 6 anni sentono il prurito entro 20 minuti. Più si cresce, più la reazione è ritardata.

     
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    COSE STRANE DEL CORPO



    Un adulto ha meno ossa di un bambino. Partiamo con 350 ossa, e da adulti scendiamo a 206.

    La lunghezza di tutte le diramazioni del sistema circolatorio umano sommata da più di 96.560 km.

    In una vita intera, in media una persona secerne abbastanza saliva per riempire due piscine olimpioniche.



    Le 10 parti più inutili del corpo umano


    Dall’appendice ai denti del giudizio, dai peli superflui alla terza palpebra, tutto ciò di inutile che il nostro corpo si è portato dietro in milioni di anni di evoluzione.

    Chi ha detto che il nostro corpo è una macchina perfetta? Quando un “colpo della strega” ci costringe a letto, è difficile essere della stessa idea. I dolori articolari sono la fastidiosa contropartita della postura eretta sugli arti posteriori, che abbiamo assunto in epoche remote ancora oggi non definite con certezza dagli studiosi. L’evoluzione, che ha premiato questa “scoperta” dei nostri antenati, non ci ha tuttavia impedito di soffrire problemi derivanti da una postura che sembrerebbe andare contro natura, dato che nessun animale al mondo, che si sappia, soffre di mal di schiena. Ma l’evoluzione di milioni di anni ci ha anche fornito di parti del corpo che, oggi, risultano del tutto inutili. La rivista on-line Science Discovery ha stilato una classifica delle dieci cose più inutili del corpo umano, alcune delle quali davvero sorprendenti.

    Vestigia evolutive

    Sapevate di avere una terza palpebra? Il suo nome scientifico è Plica semiliunaris e non è facile da trovare. La due palpebre che conosciamo, quella superiore e inferiore, contraddistinte dalle ciglia, sono una peculiarità dell’essere umano: gli altri mammiferi, generalmente, hanno una sola palpebra, quella superiore. Altri, come gli uccelli o alcuni pesci e soprattutto i rettili, hanno la membrana nittitante, una palpebra trasparente che, coprendo l’occhio, può proteggerlo e idratarlo mantenendo tuttavia la capacità di vedere. Ebbene, anche gli uomini e le scimmie hanno una vestigia evolutiva di questa membrana: ciò che resta della terza palpebra, che ci portiamo dietro da centinaia di milioni di anni, da quando cioè eravamo pesci, è situato all’angolo dell’occhio, dove si trova la ghiandola lacrimale. A che serve? A niente, naturalmente, tanto’è vero che non la usiamo.


    La "terza palpebra" dell'uomo è una vestigia della membrana nittitiante presente in uccelli, gatti o rettili.

    Un’altra ancestrale vestigia della nostra evoluzione è il coccige, un osso che si trova alla fine della colonna vertebrale ma è diverso da tutte le altre 33-34 vertebre di cui siamo forniti, sembrando piuttosto un abbozzo, un prodotto di scarto. Il coccige è ciò che resta della coda che avevano i nostri lontanissimi progenitori scimmieschi. L’immagine può far sorridere, ma in realtà ciascuno di noi è nato con una coda, anche se non lo ricordiamo: la coda embrionale ci accompagna nel corso della nostra formazione all’interno della pancia della mamma, ed è anche ben visibile con l’ecografia. Scompare all’inizio del terzo mese, benché in alcuni casi – piuttosto rari – i nascituri subito dopo il parto presentino una coda piccola ma ben visibile, spesso di solo tessuto molle, rarissimamente composta anche da cartilagine. Oggi è possibile rimuoverla con una piccola incisione subito dopo la nascita; quel che resta della nostra bella coda è appunto l’osso del coccige, del tutto inutile dato che la postura eretta ha reso la presenza della coda un orpello fastidioso, che l’evoluzione ha eliminato nell’arco di un paio di milioni di anni.

    Peli superflui

    E che dire dei peli sul corpo? Circa tre milioni di anni fa i nostri antenati ne erano ricoperti, per evidenti necessità di sopravvivere alle avverse condizioni climatiche, soprattutto in mancanza di vestiti e in tempi di glaciazioni. Oggi, li chiamiamo “peli superflui”: nel corso dell’evoluzione, le donne li hanno persi quasi dappertutto, mentre negli uomini la loro lunghezza e diffusione si è fortemente ridimensionata. Tuttavia, è vero che i peli in determinate aree del corpo hanno avuto un’importante funzione sessuale. Nelle aree delle ascelle e intorno agli organi genitali maschili e femminili sono infatti presenti le cosiddette ghiandole apocrine, che secernono odori particolari, ritenuti capaci di attrarre i partner, come i feromoni negli animali. I peli presenti in quelle parti hanno la capacità di amplificare questi odori. Un tempo, gli odori sprigionati dalle ghiandole apocrine servivano quindi per l’accoppiamento. Oggi, cerchiamo di nasconderli con i profumi ed eliminare i peli quando possibile. La specie umana tra un paio di migliaia di anni potrebbe essere completamente glabra, capelli esclusi.


    Questione di gusti: una volta espressione di sex-appeal, oggi gli uomini con troppi peli non piacciono più alle donne.

    Anche il muscolo erettore del pelo è qualcosa di cui potremmo fare a meno. Presente in tutti i mammiferi, è un muscolo liscio dell’epidermide che non può essere controllato volontariamente. Quando il muscolo si contrae, il pelo subisce un’erezione che lo drizza. Chi ha visto un gatto arruffare il pelo dopo un grosso spavento o di fronte a ciò che considera una minaccia alla sua sopravvivenza, ha già intuito a cosa può servire drizzare il pelo: l’animale sembra più grosso e pericoloso, lanciando un chiaro segnale di dissuasione a chiunque abbia intenzione di attaccarlo. Anche i nostri antenati drizzavano il pelo per spaventare predatori e possibili contendenti, ma oggi non possiamo farlo anche volendo, perché il nostro strato di peluria corporea è troppo sottile. Tuttavia, un effetto del muscolo erettore del pelo ci è ben noto: la pelle d’oca. Ci viene in particolari situazioni di paura, ma non solo. Poiché nel frattempo il nostro cervello si è evoluto, possiamo sperimentare la pelle d’oca anche in condizioni di piacere, guadando un panorama mozzafiato, una scena di un film particolarmente grandiosa, ascoltando una musica emozionante o con una piacevole carezza del partner.

    Come la dieta cambia il corpo

    Un caso davvero fastidioso di vestigia evolutiva è il dente del giudizio. Sono quattro, due per fila di denti, e spuntano a partire da una certa età, quando tutti i denti “definitivi” si sono ormai pienamente sviluppati, in media intorno ai 18-20 anni. Non è raro che i denti spuntino anche prima, o molto più tardi, ma la loro utilità, in tutti i casi, è nulla. Si trovano infatti all’estremità delle arcate dentali e un tempo servivano a dare manforte agli altri molari per triturare e masticare cibi particolarmente duri, non cotti, o a sostituire quelli che potevano cadere a causa di un’igiene dentaria piuttosto primitiva o a una masticazione infelice. All’epoca, la mandibola e la mascella umana erano conseguentemente più grandi. Nel corso dei millenni, l’usanza di cuocere i cibi ha reso assai più facile la masticazione. Ne risulta che mandibole e mascelle abbiano oggi dimensioni più ridotte, rendendo difficile l’uscita dei denti del giudizio, che quindi provocano gravi fastidi quando cercano di spuntare. La soluzione migliore è tirarli via: un’operazione indolore fatta in anestesia locale, che tuttavia richiede a volte qualche puntino di sutura. È infatti in alcuni casi necessario scavare un po’ per tirarli fuori, proprio a causa della loro difficoltà a spuntare per l’assenza di spazio sufficiente.


    Un comune antenato di scimmie ed esseri umani, vissuto 47 milioni di anni fa e provvisto di coda.
    Ma il più celebre degli organi che l’evoluzione umana ha reso inutile è l’appendice. Darwin sostenne lucidamente che il suo uso fosse connesso alle epoche in cui mangiavamo prevalentemente foglie e roba del genere: infatti, l’appendice – che si trova in fondo all’intestino – è particolarmente sviluppata nei mammiferi erbivori. Negli esseri umani è oggi lunga meno di 10 centimetri e spessa pochi millimetri, dunque assai più ridotta che negli ominidi nostri antenati. S’ipotizza che un cambiamento nella dieta umana abbia reso l’appendice gradualmente inutile, e che nel corso delle prossime migliaia di anni essa scompaia definitivamente. Per quanto inutilizzata, l’appendice è suscettibile a infiammazioni, che in casi più gravi comporta la necessità di un’asportazione chirurgica.

    Sinusiti, adenoidi e tonsillite

    I seni paranasali sono quattro cavità presenti nelle ossa facciali, al di sopra del naso, e con esso collegati. Non ci accorgiamo della loro presenza finché non si infiammano in seguito a raffreddore e infezioni batteriche: da qui deriva la sinusite, che in rari casi può sfociare in patologie più gravi. Non è chiaro a cosa servano, allora, i seni paranasali. Gli scienziati hanno proposto diverse spiegazioni: secondo alcuni, le cavità hanno la funzione di diminuire il peso delle ossa del cranio; secondo altri, riscaldano e umidificano l’aria ispirata con il naso; altri ancora propongono un ruolo nella modulazione della voce, il cui timbro sarebbe più o meno profondo a seconda della conformità dei seni. Fatto sta che la loro utilità in termini evolutivi ci sembra, oggi, alquanto dubbia.


    Diverse parti del nostro sistema respiratorio superiore sembrano davvero inutili. Oltre ai seni paranasali, esistono anche altri elementi di scarsa utilità, capaci di creare più problemi che altro. Un esempio sono le adenoidi, una massa di tessuto linfatico posta nel cavo rinofaringeo, tra il naso e la bocca. In teoria, le adenoidi dovrebbero servire a intrappolare i batteri che si trovano nell’aria e che cercano di penetrare nel nostro organismo, ma spesso vanno incontro a infezioni che producono un insolito aumento del volume, con diverse conseguenze fastidiose tra cui la difficoltà a respirare con il naso. Di adenoidi soffrono principalmente i bambini, dato che con l’età la massa linfatica tende a ridursi naturalmente, e uno dei sintomi dell’ipertrofia adenoidale è la voce nasale, caratterizzata dal fatto che lo scarso spazio a disposizione dell’aria nel cavo rinofaringeo produce una voce piatta e poco sonora. In alcuni casi più gravi, le adenoidi possono essere asportate chirurgicamente. Il paziente che subisce questa semplice operazione non soffre di nessun disturbo successivo: segno che il nostro corpo potrebbe oggi fare volentieri a meno di loro.


    Tonsille e adenoidi oggi fanno più male che bene.

    Qualcosa del genere avviene con le tonsille, linfonodi che si trovano sul retro della bocca, abbastanza davanti da poter tuttavia essere facilmente visibili. Anche in questo caso la loro funzione dovrebbe essere quella di catturare batteri e microrganismi potenzialmente nocivi provenienti dall’aria che inspiriamo con la bocca, ma in alcuni casi possono subire forti infezioni tali da creare disturbi ben superiori agli effetti benefici che dovrebbero produrre. Nei casi sporadici basta un antibiotico, in quelli più gravi e ricorrenti è necessaria una tonsillectomia, un’operazione chirurgica di asportazione a cui sono sottoposti pazienti principalmente giovanissimi, anche se non sono troppo rari i casi di tonsillite ricorrente in pazienti adulti. Come nel caso dell’asportazione delle adenoidi, non ci sono controindicazioni all’operazione.

    Le curiose vie dell’evoluzione

    Al primo posto della curiosa classifica di Science Discovery c’è infine il capezzolo maschile. A che serve? La risposta è: boh! Sappiamo bene che nelle donne serve per allattare i pargoli, ma questa funzione non è presente negli uomini. Gli scienziati spiegano che, poiché gli embrioni umani si sviluppano tutti nello stesso modo fino al terzo mese, quando poi vanno incontro alla differenziazione sessuale, i capezzoli sono un residuo pre-differenziazione, che però non va via spontaneamente. Ciò avrebbe un senso se avessero una qualche utilità, che al momento ci sfugge. Spiegazioni che tengono conto di questioni di natura estetica o simmetrica sono quelle più accettate, ma la loro scarsa o nulla utilità non impedisce che in alcuni casi siano fonte di dolori. L’evoluzione ha purtroppo il suo scotto da pagare.
     
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