NUOVI CHEF ... “gli emergenti”

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    Chef Rubio - La cucina mediterranea fa innamorare




    (Fonte: TUTTO di CUCINA)

     
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    “Wendy” Bosca, un libro e un programma su Real Time


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    di Enrica Cerrato


    Spiega l’arte dei dolci, (i genitori hanno un’avviata pasticceria a Canelli ed è sorella dell’attore Andrea Bosca)


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    CANELLI - Nel mondo dolce dei pasticceri (in tv e nella vita reale), un posto di rilievo sta occupando la canellese Elena Wendy Bosca: oltre al lavoro nel suo attivissimo «Dear Wendy» di via Mazzini a Torino, ha dato alle stampe un libro e dal 4 marzo in prima serata, sarà su Real Time con la trasmissione «My cake design, la battaglia dello zucchero» con Renato Ardovini ed Eleonora Giuffrida.

    Figlia d’arte

    I genitori hanno un’avviata pasticceria a Canelli, e contende al più celebre fratello Andrea, affermato attore di piccolo o grande schermo, la palma di artista di famiglia.
    Dopo anni passati a lavorare come art director nel mondo della pubblicità (ha studiato a New York e Londra e girato il mondo), da qualche anno ha dato una svolta alla sua vita e perfezionato quell’arte pasticciera che evidentemente aveva nel Dna. E’ nato così il dolce corner di Torino e l’approfondimento del settore design.
    Arte che ora porterà anche in tv, sull’onda della «cake-mania». E nel frattempo, un po’ di lei è nel libro presentato pochi giorni fa a Torino, «Sweet love La ragazza delle torte» (edizioni la Corte), che ha ricevuto un’ottima accoglienza di pubblico e che sarà resentato in Biblioteca a Canelli domenica 2 marzo alle 17.

    (28/02/2014)


    foto-andrea-bosca

    Il fratello Andrea, attore

    dear_wendy_libro



    Elena-Bosca



    Fonte:
    © www.lastampa.it/2014/02/28/edizioni...iLJ/pagina.html,
    web,www.bortoloso.it,www.lanostratv.it,www.tofood.it,www.lacorteditore.it
     
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    Una torta torinese per vincere un reality


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    Sergio Bosca nella sua pasticceria


    di FRANCA CASSINE


    Una figlia d’arte su Real Time: suo padre è un noto pasticcere
    Dalla bottega alla tv: “Sono emozionata, tutto è nato per caso”


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    TORINO - Un libro appena uscito, un curatissimo negozio bomboniera e da ieri una trasmissione in tv. Periodo intenso per Wendy, al secolo Elena Bosca. Lei, abituata a vivere tra farina e cioccolato, in questi giorni da fatina dei dolci si è trasformata in angelo delle torte grazie a «My cake design: la battaglia dello zucchero», nuovo show con protagonista Renato Ardovino che ha debuttato ieri sera su Real Time. Elena-Wendy, trentenne torinese che ha la bottega in pieno centro, è una delle due aiutanti di Renato (massimo esperto nella decorazione delle torte e noto volto televisivo) che, ogni martedì alle 21,10, supportano i concorrenti impegnati con la pasta di zucchero a realizzare la torta più bella. Figlia d’arte, suo padre è il maestro pasticcere Sergio Bosca fondatore nel 1977 a Canelli dell’omonima azienda, Elena è approdata sul piccolo schermo per caso. «La causa – spiega – è una foto che mi ha fatto Dario Bologna per il sito del negozio. Un giorno mi è arrivata una telefonata dalla Magnolia Produzioni con cui mi dicevano che l’avevano vista in rete, che era piaciuta e mi chiedevano se fossi interessata a partecipare a un programma. Pensavo a uno scherzo, poi ho capito che era vero: dopo varie convocazioni negli studi milanesi e alcuni provini, sono stata scelta».

    Come le sembra l’esperienza televisiva?
    «Sono molto emozionata e oggi avrò i primi commenti. Sono felice di lavorare con Renato che ammiro da tempo per le sue creazioni. Lui è un giudice equilibrato e i suoi consigli sono preziosi».

    I concorrenti?
    «Sono fantastici e agguerriti, tuttavia molti non si rendono conto che preparare un dolce a casa è un conto, altro è farlo davanti a una telecamera».

    Lei prima di diventare cake designer ha lavorato come art director,:come mai ha abbandonato la professione?
    «Ero incuriosita dal mondo dell’arte e della grafica e ho scelto un percorso di studi che mi permettesse di seguire una passione che mi ha portato prima a New York per poi tornare a Torino dove ho lavorato per tre anni nella pubblicità. Ma il cuore è sempre stato diviso a metà, da una parte l’amore per la grafica e dall’altro quello per i dolci, anche perché quando nasci in una pasticceria ce l’hai nel sangue. A un certo punto ho voluto inseguire il sogno di aprire un negozio tutto mio».

    Perché non è entrata nell’azienda di famiglia?
    «Il cake design mi ha permesso di coniugare le passioni, quella più artistica e gli insegnamenti di famiglia. Così ho preferito seguire la mia strada tenendo sempre a mente le massime di mio padre: attenzione agli ingredienti e quello che è bello deve anche essere buono».

    In questi giorni è uscito per La Corte Editore «Sweet love, la ragazza delle torte», un libro ambientato tra i dolci.
    «Ho voluto scrivere un romanzo, non un ricettario, che ha come protagonista una ragazza di nome Wendy, ma non è autobiografico».

    Lei prepara i dolci per i torinesi, ma a chi regalerebbe una torta personalizzata?
    «A Lapo perché lo ammiro come creativo, poi mi piacerebbe inviarne una a William e Kate, il massimo sarebbe stato realizzare quella per il loro matrimonio».

    (05/03/2014)


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    Elena e il suo papà

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    Elena Bosca, trent’anni, prima di appassionarsi al cake design ha studiato arte e grafica a New York. Una volta tornata a Torino ha lavorato per tre anni in un’agenzia di pubblicità



    Fonte:
    © www.lastampa.it/2014/03/05/cronaca/...kzO/pagina.html,
    web,www.melty.it,www.gamberorosso.it
     
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    Oh sweet love, sweet sweet love



    di Francesca Martinengo


    Un romanzo appena pubblicato e un programma su Real Time in arrivo (il 4 marzo). La cake designer torinese Elena Bosca ci racconta i segreti delle torte, della vita dolce e dell'amore



    «Ricordati di seguire sempre i sogni e i profumi della vita»: è ciò che ogni giorno si ripete Wendy, la protagonista del romanzo Sweet love, La Ragazza delle torte, della cake designer Elena Bosca, uscito in questi giorni per La Corte Editore con la prefazione della foodblogger Francesca Gonzales.

    Wendy è l’alter ego di Elena, figlia e sorella d’arte: suo padre, Sergio Bosca, è il Maestro Pasticciere della Pasticceria Bosca di Canelli (Asti), vero punto di riferimento dell’arte dolciaria piemontese. Il fratello è l’attore Andrea Bosca, che a quella per la recitazione unisce la passione per il food.





    Oltre ad essere l’autrice del romanzo appena arrivato in libreria, Elena Bosca è anche fra i nuovi volti di Real Time: con un programma in partenza il 4 marzo: My Cake Design – la battaglia dello zucchero a fianco di Renato Ardovino. La abbiamo incontrata nel suo atelier torinese Dear Wendy fra torte, cupcakes e macarons dai colori pastello.

    Quando è nata la tua passione per i dolci?
    «Era inevitabile, dato che è ‘stampata’ nel mio DNA: sono nata e cresciuta in pasticceria, in mezzo ai dolci. A questa però si è aggiunta la passione per il disegno e per la grafica: sono infatti Art Director e ho lavorato nel mondo della pubblicità a New York e a Londra. Questo aspetto più ‘tecnico’ ha fatto sì che mi avvicinassi al lato ‘design’ della pasticceria».

    Se dovessi dire cos’è che distingue il tuo modo di fare cake design?
    «Senz’altro il fatto che in ogni torta, in ogni biscotto o cupcake, cerco di coniugare la qualità dell’arte pasticciera italiana con l’estetica della sugar art anglosassone. La mia è una ricerca continua per utilizzare materie le nostre prime e le nostre tecniche sulle ricette del cake design ‘classico’. Insomma, faccio in modo di ‘sfornare’ dolci belli da vedere e buoni da gustare!».

    Come sei arrivata all’idea del tuo romanzo, Sweet Love?
    «Diciamo che da un po’ avevo l’idea di scrivere, ma volevo evitare il ‘solito’ libro di ricette – anche perché l’unico che potrebbe farne uno in famiglia è mio padre. Così ho pensato di raccontare una storia che prendesse spunto dalla mia vita, dalla mia passione per il cake design. Nella protagonista, Wendy, c’è molto di me (però sottolineo che non sono io!!!): anche lei segue il suo cuore, ad un certo punto molla tutto e apre un Cake shop, anche lei supera gli ostacoli non perdendo mai di vista i suoi sogni, con la passione per questo lavoro».

    Esiste una ricetta speciale in amore?
    «Intanto, vorrei dire che amo i romanzi di Jane Austen, e in mio marito ho trovato il mio Mr. Darcy….Poi credo che gli ingredienti principali in amore sono innanzi tutto la genuinità, la complicità, il rispetto e la fiducia….Tutti da amalgamare bene, come in un impasto perfetto».

    Fra pochi giorni debutterai su Real Time, quale sarà il tuo ruolo in My Cake Design – La battaglia dello Zucchero?
    «Insieme ad Eleonora Giuffrida, saremo le cake angels di Renato Ardovino, e aiuteremo in ogni puntata due concorrenti a realizzare la loro ‘torta perfetta’. Non solo, perché in ogni puntata anche io ed Eleonora gareggeremo – sotto lo sguardo giudice di Renato, nel creare il migliore sweet table, con cupcakes, muffins, biscotti glassati e altre dolcezze, di accompagnamento alla torta».

    (2 giorni fa)










    Il padre e il fratello, l'attore Andrea Bosca



    Fonte:
    http://www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...#gallery=7960-1,
    web
     
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    Chef Rubio. Il ritorno




    Unti e Bisunti: nuova stagione - sta tornando su DMAX! - promo


    di Carlotta Garancini


    Unti e Bisunti torna in tv dal 21 aprile. Street food (ma non solo), sfide culinarie per l'Italia (ma anche molta cucina etnica). Da guardare se avete uno stomaco forte come lui e per imparare qualcosa (ma soprattutto per divertirvi)




    L'auto camouflage con cui Chef Rubio gira per l'Italia.
    A Milano lo vedremo muoversi però coi mezzi pubblici,
    «un modo per stare "dentro" la città».


    Ha un'auto fiammante (una Dacia Duster camouflage con cui non passerà inosservato), qualche chilo in più (ma glielo perdoniamo, vero?), la giusta carica per ingurgitare quantità industriali di cibo o digerire doppie fritture, e nessun nuovo tatuaggio: Chef Rubio è pronto per tornare su Dmax, canale 52 del digitale terrestre, dal 21 aprile alle 22, con la seconda serie di Unti e Bisunti.

    Il 27 marzo la troupe del programma ha fatto incursione al Mercato di Porta Ticinese a Milano regalandoci qualche indiscrezione sulla puntata che andrà in onda il 16 giugno: tra i banchi degli ambulanti sudamericani l'ex-rugbista ha fatto incetta di trippa, mais bianco, verdure e spezie per una sfida di cucina peruviana. Sul set (noi c'eravamo) Rubio è gentile con tutti, si fa consigliare dal venditore di frutta e verdura, poi entra nei negozi al coperto per comprare la carne ed esce correndo con i sacchetti della spesa in mano per l'ultimo ciak prima di affrontare gli sfidanti: «Mo' c'ho tutto! Rimonto in macchina e li smonto!». La scena l'ha dovuta rifare più volte perché ha rischiato, correndo, di investire i passanti (la produzione era davvero poco invadente e la giornata al mercato si è svolta con i ritmi di sempre) e perché (solo in un caso) ha sbagliato battuta. Ma lui lavora sodo, ha sempre tanta energia e il sorriso sulle labbra (quando non recita la parte del duro!). Finite le registrazioni, che hanno dovuto rispettare i tempi del cantiere in piazza XIV maggio per evitare il rumore di ruspe e martelli pneumatici in sottofondo, la troupe è ripartita subito alla volta di Roma.

    Il format sarà lo stesso dell'anno scorso, con una giuria che decreterà il piatto migliore della sfida (nella puntata milanese sarà composta da un gruppo di ballerini sudamericani) e una bizzarra penitenza per chi verrà sconfitto. Dieci nuove tappe in tutta Italia e dodici puntate in tutto tra cui, novità di questa edizione, tre “Best of” dedicati alla cucina etnica. Ecco che cosa ci ha svelato inoltre lo chef con lo stomaco più forte d'Italia.

    Tre cose che hai fatto per prepararti a registrare Unti e Bisunti 2
    «Primo sono stato attento a quello che mangiavo cercando di non assumere troppe proteine e troppi grassi. L'anno scorso alla fine del programma ero ingrassato di otto chili. Secondo ho fatto molta attività fisica che fa bene al corpo, ma che aiuta anche a sentire meno lo stress, e terzo ho cercato di non pensare sempre al programma, ma è stato impossibile».

    Tre cose che non ci aspetteremmo di vederti fare nel programma
    «Anche se sempre in modo divertente e auto ironico, faremo delle lezioni di cucina coinvolgendo diversi personaggi. La sfida poi sarà un po' più lunga rispetto all'anno scorso perché approfondiremo in modo più tecnico la preparazione dei piatti. Infine non vedrete più solo street food. Oltre ai banchetti di strada ci siamo mossi per locande, taverne, case».

    L'anno scorso ti abbiamo visto con un costumino a righe anni '60 sulle spiagge della Riviera Romagnola... Altre sorprese del genere?
    «Gli autori hanno notato che ho una naturale predisposizione per le situazioni tragicomiche, quindi in quanto a travestimenti anche questa volta non vi deluderemo, però non ve li anticipo se no "nun ve divertite».

    Il tatuaggio a cui sei più affezionato?
    «Fish&Chips scritto sulle dita delle mani, un po' perché è stato il primo, un po' perché il significato è quello di ricordarci sempre delle cose semplici, delle nostre origini. È nato da una battuta con un'amica durante un corso di cucina molecolare e all'inizio dovevo scrivere "Pasta e fagioli", ma poi era troppo lungo...».

    (17 giorni fa )


    ... Chef Rubio sul set di Unti e Bisunti 2 ...





    Il mercato di Porta Ticinese a Milano, una delle
    location della puntata che andrà in onda il 16 giugno.



    Lo chef tra i banchi del mercato di Porta Ticinese
    sceglie gli ingredienti per la sfida di cucina peruviana.



    Un ciak a Torino. In questa puntata la
    giuria sarà costituita da un gruppo di writer.



    Un ciak a Torino. In questa puntata lo
    chef si cimenterà nella cucina arabo-marocchina.





    Sul set di Genova per una puntata del programma.



    Fonte:
    www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...#gallery=8607-3,
    web,www.youtube.com,DMAXItalia
     
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    Chef Rubio: cuoco, rugbista,
    icona gay. E’ lui l’anti-Cracco



    di Domenico Naso


    La cucina in tv si divide in due filoni: quello casalingo nazionalpopolare che ha come paladine Antonella Clerici e Benedetta Parodi, e quello fighettino chic da pay tv incarnato da Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Entrambi, almeno per quel che mi riguarda, sono indigeribili. Troppa cucina della nonna il primo, troppe microporzioni belle che non ballano il secondo.



    Per fortuna, fuori dai canali generalisti e dal monopolio satellitare di Sky, c’è una terza via, free ma per nulla mainstream: Unti e bisunti su Dmax (canale 52 del digitale terrestre).
    Ieri sera è partita la seconda edizione di questa buffa gara di cucina tra i vicoli delle città d’Italia, con Chef Rubio che, con la scusa della sfida, mostra uno spaccato sconosciuto dei sapori tipici del nostro paese. Non aspettatevi le ricette banali della Clerici o quelle elaboratissime della cucina di MasterChef. Gabriele Rubini, aka Chef Rubio, non è tipo da piano cottura a induzione o materie prime griffatissime. Si sporca le mani sul serio, racconta sapori e umori di un’Italia diversa da quella che impacchettano a tavolino gli altri cuochi della tv. Va a scovare venditori ambulanti di leccornie senza tempo, molte delle quali farebbero rabbrividire vegetariani e maniaci dell’igiene, e li sfida con la sua spassosa spacconaggine frascatana. A volte le dà, a volte le prende. Ma Rubio è un ex rugbista e sta al gioco.

    Unti e bisunti è un format molto scritto, in realtà, con poco spazio lasciato all’improvvisazione. Ma quando la scrittura è di qualità, e in questo caso lo è eccome, tutto fila liscio alla perfezione e la narrazione televisiva risulta gradevole e fuori dall’ordinario.

    E poi c’è Rubio, che sembra essere nato per stare davanti a una telecamera e che regge il programma sulle sue possenti spalle da sportivo e lo porta in meta con una facilità disarmante. C’è molta romanità, forse troppa per chi vive da Orte in su, ma è proprio quella la sua cifra stilistica ed è quello che conquista telespettatori e, soprattutto, “navigatori”. Rubio è un mito sui social, soprattutto su Twitter, e ha ormai uno zoccolo duro di estimatori che apprezzano giustamente la verace sincerità del suo racconto culinario-televisivo. Aggiungiamo, il che non guasta, che trattasi di un gran bel ragazzo, ruspantissimo e tatuato, e il personaggio è bell’e pronto. Come ogni rugbista che si rispetti, poi, Rubio è anche diventato una icona gay, e anche questo è un ingrediente che oserei definire fondamentale per la creazione del caso televisivo, soprattutto se parte dai social network.

    Chissà quante casalinghe conoscono Dmax. O quanti indivanati abbonati Sky sanno che il canale free di Discovery Channel è presente anche nel bouquet satellitare. Forse pochi. E viene quasi da sperare che tali restino, visto che non vorremmo mai che il verace e sexy Rubio venga normalizzato dalle dinamiche televisive tradizionali (o da quelle impomatate ‘made in Sky’) e trasformato in un Cracco qualsiasi.

    (22 aprile 2014)




    Fonte:
    © www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/22...-cracco/959481/,
    web,rietinagenda.it,www.youtube.com,www.dmax.it
     
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    Chef Rubio contro Gordon Ramsay:
    “È il capostipite del male della cucina in tv”


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    di Daniela Seclì


    Al Chiambretti Supermarket, chef Rubio non risparmia nessuno. Il presentatore di "Unti e Bisunti" ha criticato Gordon Ramsay, Joe Bastianich e i format come Junior MasterChef, che trattano i bambini come fossero adulti.



    Chef Rubio non ha peli sulla lingua, anche quando si tratta di esprimere un parere sui suoi colleghi. Nel salottino del Chiambretti Supermarket, lo chef con un passato da rugbista, ha detto la sua partendo proprio dal personaggio più rappresentativo del fenomeno della cucina approdata in tv. Stiamo parlando di Gordon Ramsay. Di lui, il buon Rubio, ha detto:

    “È stato un genio nel saper cavalcare l’onda. È sicuramente finto nel suo essere arrogante e cattivo. La cucina non è quello, lui è stato capostipite del male della cucina in tv.”

    Secondo Rubini, infatti, la televisione attuale tende a mitizzare troppo l’immagine dello chef, quando in realtà si tratta di un mestiere come un altro. Gli chef hanno pregi e difetti come ogni uomo, mentre la telecamera tende a divinizzarli, come se la loro parola fosse verità assoluta. Chef Rubio si sta impegnando in prima persona nel tentativo di restituire una dimensione più umana a questo mestiere:

    “Gli chef andrebbero trattati come esseri umani perché tali sono, pieni di difetti e dovremmo osannarli un po’ meno. Sto cercando di rendere un po’ più umana la figura dello chef che è come un impiegato, un architetto, un operaio. La colpa non è loro, è di chi ce li fa credere”.

    Su Carlo Cracco preferisce non sbilanciarsi e si limita a commentare: “Ha bei capelli”. Anche quando si tratta di esprimersi su Joe Bastianich è piuttosto sibillino:

    “Se dovessimo parlare della sua capacità culinaria dovrei assaggiarlo, se devo parlare del modo che ha di comunicare in tv meglio se non mi esprimo.”

    Infine chiarisce la sua posizione riguardo al programma Junior MasterChef. Secondo Chef Rubio, i bambini non dovrebbero essere trattati come se fossero già adulti, non dovrebbero essere sottoposti a pressioni. Inoltre, ha aggiunto:

    “Andrebbero querelati i genitori. I bambini dovrebbero stare dietro un tavolo con la mamma e con la nonna a scoprire la consistenza delle materie e i sapori.”

    (1 giugno 201414:02)


    schermata-2013-10-15-alle-20-34-09

    29477761_intervista-chef-rubio-la-musica-1



    Fonte:
    http://tv.fanpage.it/chef-rubio-contro-gor...a-cucina-in-tv/,
    web,it-it.facebook.com,www.leifoodie.it,invidia.pianetadonna.it
     
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    Boom! Chef Rubio conduce I re della griglia su DMAX


    chef-rubio


    di Mattia Buonocore


    Anche DMAX ha la sua Benedetta Parodi. Il bon ton però non gli si addice e al cotto e mangiato preferisce l’unto e bisunto. Non ha bisogno di presentazioni Gabriele Rubini meglio conosciuto come Chef Rubio, volto amatissimo di DMAX, che dalla prossima stagione si prepara a diventare l’alter ego in canottiera della conduttrice di Bake Off Italia.

    Possiamo annunciarvi in anteprima che sarà proprio l’ex rugbista, con la passione per lo street food, il conduttore del nuovo talent alla griglia in onda sul Canale 52. Ad ottobre Chef Rubio terrà a battesimo I Re della Griglia, produzione italiana che riprende l’americano BBQ Pitmasters (in Italia in onda sempre su DMAX con il titolo I Signori del Barbecue) e che si differenzia nettamente dalle altre realizzate sinora. Il progetto comunque pare ben allineato con l’anima del canale così come il conduttore si sposa perfettamente con i contenuti del programma.

    I Re della Griglia: in giuria anche Paolo Parisi

    Ad affiancare, per le cinque puntate in programma, la star internazionale che dovresti conoscere – secondo l’americano Variety – in giuria troviamo anche Paolo Parisi, allevatore toscano (anche se lui si definisce un creativo), vero e proprio guru in fatto di carni.

    I Re della Griglia ripeterà il successo del “cugino” Bake Off Italia?

    (martedì 24 giugno 2014)


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    tumblr_mpyapuNwQe1qfe5t8o1_500



    Fonte:
    www.davidemaggio.it/archives/101428...griglia-su-dmax,
    web,www.tvblog.it,gnambox.tumblr.com
     
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    Francesco Guida
    "Anche con una sfogliatella si può conquistare il mondo"






    (Fonte: Stop)

     
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    Marco Bianchi - Nei miei piatti c'è la scienza






    (Fonte: Visto)

     
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    I Re della Griglia: Chef Rubio
    giudice della sfida a colpi di barbecue



    di Ilaria Zanchetta


    Dopo averlo visto in Unti e bisunti girare tutt’Italia per assaggiare ogni sorta di cibo tradizionale, l’abbiamo conosciuto nei panni di Cacciatore di Tifosi per il Sei Nazioni di Rugby 2014, ma Chef Rubio non si ferma qui e tornerà a ottobre su DMAX con un programma in cui, stiamo certi, metterà tantissima carne al fuoco. Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, sarà uno dei giudici del nuovo cooking show targato Discovery dal nome “I re della griglia“, un format nuovo, originale e innovativo [...].

    Insieme a Cristiano Tomei, patron de l’Imbuto di Lucca, e a Paolo Parisi, l’allevatore-gourmet, Rubio giudicherà in ogni episodio gli aspiranti re della griglia che si sfideranno a colpi di barbecue di fronte ai tre severissimi personaggi che animeranno il programma televisivo. I concorrenti avranno il compito di dimostrare innanzitutto il loro valore, le loro doti di perfetti grigliatori e la loro passione per il fuoco secondo uno schema di prove culinarie ad eliminazione tra ricette sia della tradizione italiana che di quella internazionale. Il premio finale? La possibilità di partecipare ai campionati mondiali di Barbecue che si terranno a giugno 2015 in Svezie e di pubblicare il libro di ricette ufficiali de “I re della griglia”.

    Saranno sei puntate da 60 minuti l’una, tutte in onda il lunedì sera a partire da ottobre 2014. La simpatia e l’originalità dei tre giudici sarà la chiave del successo del primo talent show di DMAX. Tre personaggi unici nel loro genere come Rubio, lo chef anticonformista ma di cuore, appassionato di musica, tatuaggi e fumetti che ama gustare una pietanza gustosa mangiando con le mani e leccandosi le dita. Cristiano Tomei, invece, chef davvero particolare, è diventato famoso per la sua speciale carne cotta sulla corteccia. In ultimo Paolo Parisi, già personaggio particolare per il modo di presentarsi di fronte alla telecamera e unico nel suo genere per aver inventato uno speciale uovo, quello mandorlato con un gusto diverso, superiore anche dei migliori prodotti tradizionali.

    (4 settembre, 2014 - Foto ufficio stampa)


    chef-rubio-i-re-della-griglia

    I Re della Griglia dal 27 ottobre su DMax



    I nove concorrenti



    Fonte:
    © http://cucina.leonardo.it/i-re-della-grigl...talent-di-dmax/,
    web,www.melty.it
     
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    Pechino Express 2014 finale,
    Chef Rubio prepara i supplì per Rai 2


    chef-rubio-pechino-express-2014-finale-007


    Scritto da: Giorgia Iovane


    Finito I Re della Griglia su DMAX, Chef Rubio 'appare' ai finalisti di Pechino Express.


    chef-rubio-pechino-express-2014-finale-006


    Pechino Express 2014 con chef Rubio in finale: no, non sto vaneggiando e non ho le visioni, anche se per un momento l'ho pensato, avendo appena concluso il live della seconda puntata de I Re della Griglia, andata in onda su DMAX.

    E invece no, Chef Rubio era davvero su Rai 2 per dare alle due coppie finaliste, I Perez e i Coinquilini, la ricetta dei supplì per una delle ultime prove, come racconta il nostro live minuto per minuto.

    Rubio, dunque, si conferma uno degli chef più televisivi della scena italiana: travalicati i confini del mondo Discovery, e della sua DMAX, dove con Unti e Bisunti e diventato un'icona, Gabriele Rubini è sbarcato su Rai 2 con tutto il suo stile e le sue inquadrature. Si prospetta qualcosa all'orizzonte?

    L'apparizione di Chef Rubio, peraltro, arriva all'indomani di un'altra 'ospitata' culinaria illustre per le reti Rai. Mi riferisco alla presenza di Antonino Cannavacciuolo a Che Tempo che Fa di ieri, domenica 2 novembre, per festeggiare il 50° compleanno di Luciana Littizzetto. A lui il compito di portare la torta di compleanno, poi rivelatasi una caprese 'destrutturata', ovvero da preparare. Cannavacciuolo, da FoxLife con furore, e Rubio, da DMAX con vigore, in due giorni sulle reti Rai: che qualcosa bolla davvero in pentola?

    (lunedì 3 novembre 2014)


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    Fonte:
    © www.tvblog.it/post/674780/pechino-e...nale-chef-rubio
     
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    David Geisser
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    (Fonte: Diva e Donna)

     
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    In autunno Chef Rubio è il piatto forte di Dmax




    (Fonte: Vero TV)

     
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    Chef Rubio: "Meglio annusare
    che frustare a letto. Non ho fantasie seriali"


    chef-rubio-5


    Di Lord Lucas @lord_tvblog


    Chef Rubio a letto? Il casto che non ti aspetti. Lo chef tv confessa le sue caste fantasie in un'intervista su Panorama


    Chef Rubio (all'anagrafe Gabriele Rubini) è tanto selvaggio nel cibo, quanto morigerato a letto. Il personaggio-rivelazione di DMAX (Unti e bisunti, Il re della griglia), intervistato da Panorama insieme a Pupo e Pippo Baudo, commenta il suo rapporto con il fenomeno Christian Grey e, di conseguenze, la sua vita sessuale:

    "Nessuna donna mi ha mai detto 'impanami' o 'marinami'. Invece mi sono trovato nella situazione Carlo Verdone, con lei che sul più bello si tira, ti guarda negli occhi come se ti stesse dicendo 'sposami' e invece ti fa 'picchiami!'. E a quel punto tu che fai? Niente, la lasci nel suo brodo. Io sono fatto così: o faccio l'amore oppure picchio, le due cose insieme non riesco a farle. E ho sempre trovato rivoltante l'idea di trasformare un corpo in un oggetto su cui sfogare pulsioni: meglio prendersi una bambola gonfiabile, allora. E non mi piacciono nemmeno le situazioni passive, come l'idea di essere legato a letto: mi verrebbe da spaccare la spalliera per liberarmi, anche perché non riesco mai a stare fermo, durante il sesso".

    L'unica cosa in comune tra l'ex campione di rugby e Mr. Grey? Il bisogno di esplorare il corpo della donna. A distanziarli è, invece, la tattica del predatore:

    "Io non sono così, non mi piace inseguire. Sono uno che aspetta nella tana. E non sono vittima di fantasie seriali, come capita a lui, che ogni volta visualizza la pelle della preda arrossata dai suoi schiaffi. Non sono vittima di fantasie seriali. Le mie fantasie sono uniche. Ti vedo, e penso a cosa mi piacerebbe fare con te".

    A farlo impazzire di una donna? L'odore della pelle, soprattutto vista la sua voglia di distinguerne l'odore del mattino, del pomeriggio, del dopo palestra e della sera. Questa è, a suo dire, la sua unica vera perversione.

    (venerdì 24 luglio 2015)

    www.gossipblog.it/post/449228/chef-...antasie-seriali



    FONTE:
    © www.gossipblog.it/post/449228/chef-...antasie-seriali
     
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