-
giuliascardone.
Una torta torinese per vincere un reality
Sergio Bosca nella sua pasticceriadi FRANCA CASSINE
Una figlia d’arte su Real Time: suo padre è un noto pasticcere
Dalla bottega alla tv: “Sono emozionata, tutto è nato per caso”TORINO - Un libro appena uscito, un curatissimo negozio bomboniera e da ieri una trasmissione in tv. Periodo intenso per Wendy, al secolo Elena Bosca. Lei, abituata a vivere tra farina e cioccolato, in questi giorni da fatina dei dolci si è trasformata in angelo delle torte grazie a «My cake design: la battaglia dello zucchero», nuovo show con protagonista Renato Ardovino che ha debuttato ieri sera su Real Time. Elena-Wendy, trentenne torinese che ha la bottega in pieno centro, è una delle due aiutanti di Renato (massimo esperto nella decorazione delle torte e noto volto televisivo) che, ogni martedì alle 21,10, supportano i concorrenti impegnati con la pasta di zucchero a realizzare la torta più bella. Figlia d’arte, suo padre è il maestro pasticcere Sergio Bosca fondatore nel 1977 a Canelli dell’omonima azienda, Elena è approdata sul piccolo schermo per caso. «La causa – spiega – è una foto che mi ha fatto Dario Bologna per il sito del negozio. Un giorno mi è arrivata una telefonata dalla Magnolia Produzioni con cui mi dicevano che l’avevano vista in rete, che era piaciuta e mi chiedevano se fossi interessata a partecipare a un programma. Pensavo a uno scherzo, poi ho capito che era vero: dopo varie convocazioni negli studi milanesi e alcuni provini, sono stata scelta».
Come le sembra l’esperienza televisiva?
«Sono molto emozionata e oggi avrò i primi commenti. Sono felice di lavorare con Renato che ammiro da tempo per le sue creazioni. Lui è un giudice equilibrato e i suoi consigli sono preziosi».
I concorrenti?
«Sono fantastici e agguerriti, tuttavia molti non si rendono conto che preparare un dolce a casa è un conto, altro è farlo davanti a una telecamera».
Lei prima di diventare cake designer ha lavorato come art director,:come mai ha abbandonato la professione?
«Ero incuriosita dal mondo dell’arte e della grafica e ho scelto un percorso di studi che mi permettesse di seguire una passione che mi ha portato prima a New York per poi tornare a Torino dove ho lavorato per tre anni nella pubblicità. Ma il cuore è sempre stato diviso a metà, da una parte l’amore per la grafica e dall’altro quello per i dolci, anche perché quando nasci in una pasticceria ce l’hai nel sangue. A un certo punto ho voluto inseguire il sogno di aprire un negozio tutto mio».
Perché non è entrata nell’azienda di famiglia?
«Il cake design mi ha permesso di coniugare le passioni, quella più artistica e gli insegnamenti di famiglia. Così ho preferito seguire la mia strada tenendo sempre a mente le massime di mio padre: attenzione agli ingredienti e quello che è bello deve anche essere buono».
In questi giorni è uscito per La Corte Editore «Sweet love, la ragazza delle torte», un libro ambientato tra i dolci.
«Ho voluto scrivere un romanzo, non un ricettario, che ha come protagonista una ragazza di nome Wendy, ma non è autobiografico».
Lei prepara i dolci per i torinesi, ma a chi regalerebbe una torta personalizzata?
«A Lapo perché lo ammiro come creativo, poi mi piacerebbe inviarne una a William e Kate, il massimo sarebbe stato realizzare quella per il loro matrimonio».(05/03/2014)
Elena e il suo papà
Elena Bosca, trent’anni, prima di appassionarsi al cake design ha studiato arte e grafica a New York. Una volta tornata a Torino ha lavorato per tre anni in un’agenzia di pubblicità
Fonte:
© www.lastampa.it/2014/03/05/cronaca/...kzO/pagina.html,
web,www.melty.it,www.gamberorosso.it.