ANTONINO CANNAVACCIUOLO ... “un cuoco di peso”

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    Le “Cucine” di Cannavacciuolo non sono “da Incubo”



    di Saverio Tommasi


    Ho trascorso una giornata in cucina con Antonino Cannavacciuolo, l'incontrastato chef di Villa Crespi sul lago d'Orta, Novara, e protagonista del programma televisivo "Cucine da incubo". Sembra cattivo, ma è buono come il pane. Anzi, è buono come un pacchero alla napoletana, uno di quelli che mi ha offerto per pranzo.


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    Con questo video vi racconto cosa significa trascorrere una giornata in cucina con Antonino Cannavacciuolo, l'incontrastato chef di Villa Crespi sul lago d'Orta, dove sono andato a conoscerlo. Cannavacciuolo in questo periodo è anche il protagonista indiscusso del format televisivo “Cucine da incubo”, mutuato dall'inglese Ramsay's Kitchen Nightmares, poi esportato negli Stati Uniti con l'eccellente e cattivissimo Gordon Ramsay. E così da qualche tempo anche in Italia abbiamo iniziato a conoscere il cuoco più cattivo della nostra penisola: il napoletanissimo Antonino Cannavacciuolo. Riassumere Cannavacciuolo è complicato quanto un calcolo di matematica quantistica, ma qualche indizio pre-video posso darvelo: Cannavacciuolo lavora a Novara da tanti anni ma non conosce neanche una parola di dialetto novarese e se ne vanta, ha una moglie e due figli, non fa vacanze da due anni, dice parolacce ed è un cuoco straordinario.

    Come ristoratore è stato premiato con due stelle Michelin, tre forchette per il Gambero Rosso e tre cappelli de l'Espresso. Cannavacciuolo è alto, robustissimo, ha la barba lunga, tira le botte e manda la gente a quel paese. E però è buono come il pane. Anzi, Antonino Cannavacciuolo è buono come un pacchero alla napoletana, uno di quelli che mi ha offerto per pranzo quando sono andato a trovarlo per scoprire i segreti della sua cucina e appunto, scroccargli il pranzo.

    (10 luglio 2013 15:41)


    cannavacciuolo-348


    Fonte:www.fanpage.it,www.facebook.com/CucineDaIncuboITALY,cucina.leiweb.it,web
     
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    Gambero Rosso, lo chef
    Antonino Cannavacciuolo ancora tra i migliori


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    di Lucia Panagini


    Tre forchette per il ristorante
    di Orta San Giulio del cuoco in tv con
    Cucine da Incubo


    ORTA SAN GIULIO – Antonino Cannavacciulo, chef del ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio (nonché conduttore del reality “Cucine da Incubo”) rimane tra i big della ristorazione italiana. La 21esima edizione della Guida Milano del Gambero Rosso ha infatti ancora riservato tre forchette al locale ortese.

    Tra i migliori cuochi segnalati anche Ilario Vinciguerra con il suo ristorante Ilario Vinciguerra Restaurant di Gallarate (Varese), il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea a Brusaporto (Bergamo), e Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio (Mantova).

Per la prima volta il volume è stato pubblicato prima dell'estate "così - è stato spiegato durante la presentazione - da permettere a milanesi e turisti di godere della città e dintorni anche nel periodo delle ferie".

    (19-07-2013)


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    ... “Cucine da Incubo Italia”, ultima puntata ...



    Per lo chef Cannavacciuolo non
    è finita: al via i casting per la seconda stagione


    E' andata in onda mercoledì 17 luglio, l'ultimo appuntamento di stagione con “Cucine da Incubo”, versione italiana. Si tratta quindi dell'ultima fatica per Antonino Cannavacciuolo, che ha già dovuto salvare nove ristoranti dal fallimento, assaggiando piatti improponibili e rimettendo in riga gestori e cuochi incapaci. Per il gran finale lo chef si recherà a Fiumicino, in provincia di Roma, dove dovrà riportare l'ordine nel ristorante pizzeria “Lo Zodiaco”.


    032_CucineDaIncubo_LOZodiaco-620x350


    Ma per lo chef Cannavacciuolo si tratta soltanto di una tregua: la guerra culinaria infatti non è finita. Mitigando la severità propria alla controparte inglese Gordon Ramsay con un'umanità tutta meridionale, il pluristellato chef campano è entrato nel cuore degli italiani. Tanto che la produzione ha già avviato i casting per la prossima stagione del programma. Le disavventure culinarie non sono quindi finite per Cannavacciuolo, che già prima della messa in onda dello show aveva definito l'esperienza completamente positiva.




    La video intervista ad Antonino Cannavacciuolo per “Cucine da incubo Italia”


    Fonte:www.corrieredinovara.it,www.youtube.com,tv.lospettacolo.it,www.tvblog.it,www.villacrespi.it,www.antoninocannavacciuolo.it,web
     
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    Antonino Cannavacciuolo....




    Lavazza A Modo Mio,
    Antonino Cannavacciuolo presentazione Cremosamente Dek


    Alta cucina d'Italia
    incontra autentico espresso
    italiano per una pausa
    creativa


    La mia cucina unisce sapori e li reinterpreta, in una convergenza distingue per un nuovo gusto.


















    Mantiene
    la grandiosa personalità
    di un espresso, in una versione
    decaffeinato.

    cialda_dek



    Fonte:www.lavazzamodomio.co.uk,www.facebook.com/Lavazza
     
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    Antonino Cannavacciuolo... da twitter e fb




    ...tenerissimo con il suo piccolo Andrea...

    1002706_330800950385189_1265359432_n



    Fonte:twitter.com/Antoninochef,www.facebook.com/pages/Antonino-Cannavacciuolo
     
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    Cucine da Incubo - Le ricette.... e non solo




    Le ricette di Cucine da incubo - Salsiccia in casseruola




    Cucine da incubo - Si può fare di più!




    Identità Golose 2011 - Antonino Cannavacciuolo - ricette.mov



    Fonte:FoxTV,identitagolose,www.youtube.com
     
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    Antonino Cannavacciuolo a 105 all'Una


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    antonino-cannavacciuolo-radio-105-11

    VIDEO - clicca qui

    Antonino Cannavacciuolo di "Cucine da incubo" in diretta con Daniele Battaglia



    Fonte:www.105.net,web
     
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    Antonino Cannavacciuolo - Addios




    Addios - Antonino Cannavacciuolo


    Tutti gli addios di "Cucine da Incubo" dello chef Antonino Cannavacciuolo



    Fonte:di Wo lolo,www.youtube.com
     
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    Lo chef Antonino Cannavacciuolo:
    gli ingredienti per rendere grandissimo
    questo Napoli sono Nainggolan e Martinez


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    Scritto da Vincenzo Letizia


    Lo chef Antonino Cannavacciuolo, volto noto di Sky in ‘Cucine da incubo’, grande tifoso del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di SkySport24: “Quando si indossa la maglia mimetica il Napoli deve vincere, altrimenti sai gli sfottò… Io ho cucinato per Maradona, una buona forchetta. Ha fatto tre giorni da me nel 2006: è stata una grande emozione quando mi ha chiamato Tonino. Mi son detto, vuà, Maradona chiama Tonino a me… Maradona è davvero una persona umana, una persona bella, smentisco tutti coloro che parlano male di lui. Cavani? Diciamo che l’uruguaiano è stato molto favorito dal gioco sulle fasce di Mazzarri che gli procurava almeno cinque palle gol a partita. Higuain è uno che la seconda palla la mette dentro. Avrei voluto vederlo Cavani se fosse riuscito a rendere ugualmente con il gioco di Benitez. Con 63 milioni Cavani era da cedere subito per costruire un grande Napoli.





    La storia del calcio ci insegna che pur cedendo i campioni molte squadre poi l’anno seguente hanno vinto lo scudetto: la Juve con Zidane, l’Inter con Ibra e la Lazio con Vieri. Quest’anno poi ci saranno per il Napoli due nuovi acquisti che con il gioco di Mazzarri non hanno mai reso al massimo: mi riferisco a Insigne ed Inler. Io sono un tifoso che crede molto nella società. Gli ingredienti per rendere grandissimo questo Napoli sono Nainggolan a centrocampo e Martinez in attacco, è uno sforzo che deve fare il presidente. Il Napoli paragonato a un piatto? Uno bello spaghetto al pomodoro l’espressione della tradizione italiana”.

    (31 lug 2013, 18:55)



    Fonte:www.pianetazzurro.it,www.europacalcio.it,www.dissapore.it,web
     
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    Cucine da incubo




    App mobile dedicata a tutti gli appassionati della serie, sviluppata per il lancio della serie italiana di Cucine da incubo.



    Il gioco immerge l’utente nell’atmosfera del programma con un tutor d’eccezione: Antonino Cannavacciuolo. Lo scopo del gioco è fare carriera nel mondo della cucina, trasformando la propria bettola in un super ristorante. Mettersi alla prova davanti ai fornelli, imparare nuove ricette e servire i clienti in sala senza farli aspettare, sono solo alcuni degli ingredienti.

    Alla fine di ogni livello, bettola, trattoria e ristorante, l’utente riceve un divertente badge personalizzato per raccontare agli amici i propri progressi e condividerli su Facebook.

    Il progetto, con la sua art direction fresca tipica dei prodotti editoriali FoxLife, diverte e stimola la sfida fra giocatori.

    Per sfidare Antonino Cannavacciuolo: www.foxlife.it/cucine-da-incubo/il-gioco




    ... Somiglianza tra

    Giorgio Alfieri e Tonino Cannavacciuolo ...


    Somiglianza-tra-Giorgio-Alfieri-e-Antonino-Cannavacciuolo



    Fonte:blog.grupporoncaglia.it,www.isaechia.it,web
     
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    Lo chef Cannavacciuolo: "Io tifo Napoli, tiè!"



    Di Luigi Capasso


    Lo chef Antonino Cannavacciuolo e Diego Armando Maradona. Il protagonista di ‘cucine da incubo’, fortunata trasmissione televisiva di Sky e il calciatore più forte al mondo insieme in una foto dove l’argentino stringe anche la mano allo chef mentre fuma un sigaro rigorosamente cubano. Una foto che ha riscosso consensi tra gli utenti di Facebook, che hanno invaso letteralmente la bacheca del cuoco originario di Vico Equense che ha spopolato non solo per le sue competenze professionali, ma anche per la sua grande simpatia e il modo diretto di affrontare i problemi che sorgono nei ristoranti che si rivolgono alla sua trasmissione.
    William Hill Sport >

    Qualche tifoso l’ha accusato di essere juventino, ma Antonino Cannavacciuolo, parafrasando una nota pubblicità, ha replicato: “Io tifo Napoli, tiè!”.

    (Napoli - 21/08/2013 17:13)


    970784_334280603370557_523555418_n



    Fonte:www.resport.it,www.facebook.com/pages/Antonino-Cannavacciuolo,web
     
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    "Gamberi e pomodorini:
    dopo Maradona ho conquistato anche la Hunziker"


    TYPED-17245-no8


    Il cuoco
    di Villa Crespi
    di Orta inventa una
    ricetta per la show girl:
    "Ha promesso che
    tornerà"


    Tonino%20Cannavacciuolo%20Cinzia%20Primatesta

    Cannavacciuolo con la moglie Cinzia


    di Marcello Giordani


    NOVARA - Anni fa con i suoi manicaretti ha «incantato» Maradona. Quest’estate ha inventato una ricetta per Michelle Hunziker: successo così grande che il piatto è entrato subito nel menù. Antonino Cannavacciuolo, due stelle Michelin e una lista che non finisce più di segnalazioni e voti altissimi sulle guide enogastronomiche internazionali, a «Villa Crespi» continua a sedurre a conquistare i vip dello spettacolo, dell’imprenditoria e della politica con le sue creazioni a metà tra la Campania, la terra d’origine, e il Piemonte.

    Quest’estate Michele Hunziker e Tomaso Trussardi hanno fatto tappa ad Orta. «Con lui è nata un’amicizia. Viene ogni tanto a mangiare da noi - racconta lo chef -. Quest’estate è arrivato con Michelle. Lei desiderava dei gamberi, che non avevo nel menù: allora ho preparato dei gamberi di Sicilia con gazpacho e pomodorini verdi». Com’è andata? «Alla grande. Li hanno apprezzati moltissimo tanto che oggi sono un piatto fisso sulla carta. Tutti i piatti che preparo, prima li verifico con clienti che conosco bene: se funzionano, entrano nel menù. Michelle si è già prenotata per la prossima gita sul lago d’Orta: a mezzogiorno, gamberi». La nuova guida di Gambero Rosso, fresca di stampa, dà a Cannavacciuolo 94/100, primo posto assoluto. Ecco come si conquistano i critici gastronomici: «Io ho un modo solo, i miei piatti. Quest’anno ho lanciato le tagliatelle di fagioli con la bottarga, una semplicità assoluta e bontà straordinaria. Anche questo l’ho recuperato dai ricordi di famiglia, della tradizione della Campania, e l’ho aggiornata. I fagioli praticamente scompaiono, diventano una sorta di farina».

    La crisi economica ha influenzato la clientela dei ristoranti stellati? «Noi cerchiamo di dare il meglio contenendo i prezzi. Oggi il cliente non vuole messa in scena ma sostanza, cura, un rapporto corretto qualità-prezzo». Chi pranza o cena in un ristorante stellato vuole bere bene: come si concilia con le restrizioni per chi guida? «E’ anche per questo che abbiamo l’albergo e offriamo le camere. Meglio mangiare e bere tranquillamente senza l’assillo della guida, spendendo cento euro in più per una camera, o limitarsi all’acqua minerale per paura di incappare in un controllo che ti fa perdere la patente? Personalmente non ho dubbi. Oppure si aspetta il tempo necessario. Qualche giorno fa un cliente ha pranzato ed ha bevuto il suo vino preferito. Poi ha preso un sigaro ed è andato in giardino fino alle quattro del pomeriggio, per essere sicuro di guidare tranquillo».





    Il lago D'Orta


    Nella prima guida enogastronomica della stagione, Antonino Cannavacciuolo sbaraglia la concorrenza. Il «Gambero Rosso» ha appena pubblicato la «Super Guida del ventennale»: al primo posto con 94 punti lo chef di Orta, originario di Vico Equense. «L’anno scorso - dice Cannavacciuolo - erano 92 punti; ogni punto in più è dato con grande parsimonia: i due acquisiti quest’anno mi hanno piacevolmente sorpreso. Erano assolutamente inaspettati. E’ anche una bella responsabilità perché devi sempre fare meglio».

    (12/09/2012)




    Fonte:www.lastampa.it,www.facebook.com/pages/Antonino-Cannavacciuolo,www.novara.com,www.tripadvisor.com,web
     
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    Voce (e padelle) a Cannavacciuolo,
    o il Gordon Ramsay nostrano



    di Francesco Pagani


    Campano d’origine e piemontese d’adozione, Antonino Cannavacciuolo è lo Chef che il mondo ci invidia per grande equilibrio e finezza. Ma perché i suoi clienti la scelgono? «Credo mi scelgano perché nel mio ristorante è possibile ritrovare i sapori di una cucina che unisce la mediterraneità del Sud Italia e i gusti Piemontesi.


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    Siamo sul Lago d’Orta, in Piemonte, lontano da casa mia, e quanto propongo è una tipologia d’accostamento di gusti che incuriosisce e affascina. Poi, come me, il personale del ristorante di Villa Crespi ha un’attenzione particolare al benessere dei nostri clienti, dico sempre che senza di loro non avremmo ragione di ricercare quella particolare cura dei dettagli che fanno la differenza».

    Che opinione ha del bombardamento mediatico sul settore enogastronomico?

    «Fin da bambino ho visto la tavola come punto di riferimento: a tavola si sono sempre fatti i migliori contratti di lavoro, incontri felici tra amici, parenti e colleghi. Ora anche la tv si è accorta di quanto la cucina sia un mezzo di integrazione. Proviamo ad immaginare un’Italia con locali e ristoranti chiusi per una settimana, sarebbe una vera e propria crisi».

    Come avviene la selezione e l’introduzione di nuovi piatti nel menù?

    «Un piatto può nascere dal niente. Un’occhiata al prodotto, un piatto mi gira per la testa anche un anno. In questo caso attendo e “dialogo” con i prodotti, fino a trovarne l’utilizzo perfetto. I miei piatti devono essere prima di tutto belli alla vista riunendo tra loro oltre alla bellezza estetica, la finezza e il gusto».

    Qual è il piatto che meglio la rappresenta?

    «Dipende dal momento. Per esempio in questo periodo mi ritrovo molto nella scarola liquida con burrata, scampi e trucioli di pane. Domani potrei ritrovarmi di più nelle linguine. Tutti i miei piatti, mi rappresentano in un modo o nell’altro».

    Qual è stata la sua esperienza più forte e gravosa?

    «Quando avevo soli 24 anni, io e mia moglie Cinzia abbiamo iniziato a gestire Villa Crespi. Mi sentivo sempre sotto giudizio, mentivo sull’età, ma nonostante mi aggiungessi qualche anno mi sentivo spesso dire: “Sei così giovane!” Ricordo gli anni dal 1999 al 2003 come molto impegnativi, ricchi di soddisfazioni ma anche dettati dalla fatica di un costante e duro lavoro. Poi nel 2003 sono arrivate le 3 forchette. E da allora il lavoro e l’impegno sono aumentati…».

    Ci sono stati dei “maestri” nella sua crescita professionale?

    «Per me maestri tutti e maestro nessuno. Ho lavorato sempre in brigate 5 stelle dove non c’era un nome famoso, non era come oggi, si lavorava tutti insieme, mossi dallo spirito di squadra e dalla volontà di fare il meglio. Chi mi ha dato l’ispirazione e la voglia di fare questo mestiere è stato sicuramente mio padre, un artista nel suo campo».

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    Quali insegnamenti impartisce alla sua brigata?

    «Che questo lavoro lo devi amare o non lo puoi fare, è un lavoro meraviglioso ma comporta tanti sacrifici, un lavoro che può far male».

    Cosa raccomanda ai giovani che si avvicinano alla cucina?

    «Quello che mi ha raccomandato mio padre tanti anni fa: quando si fa questo lavoro bisogna farlo bene. Una buona gavetta ripaga sempre. Ricordo sempre ai miei ragazzi che lavorare in una cucina dove si guadagna facilmente facendo poca fatica è una perdita di tempo».

    Quali sono e come si esprimono le sue ambivalenze nei piatti?

    «Spesso i miei clienti quando mi vedono arrivare in sala, con i miei 120kg di peso e la mia statura di un metro e novanta, restano stupiti. Dopo aver mangiato i miei piatti, dicono di aspettarsi uno Chef magrolino. Evidentemente le aspettative di chi non mi conosce dopo aver provato la mia cucina sono differenti dalla mia corporatura. Probabilmente esprimo una finezza e una leggerezza che fisicamente non posseggo».

    Com’è stata la sua esperienza in Cucine da incubo (in onda su Sky a partire dal 15 maggio)?

    «Bellissima e impegnativa. Non avevo mai visitato le cucine in cui registravamo. Sedersi a tavola, da sconosciuto, e cominciare a parlare di cosa secondo me non andava non è stato per niente facile. Ho dovuto affrontare i ristoratori direttamente, faccia a faccia, e cercare di far capire loro che il lavoro di una vita stava andando a rotoli. Ho cercato di dare loro i consigli che ritenevo più appropriati».

    Che tipo di atteggiamento ha trovato nei titolari dei ristoranti che ha cercato di aiutare?

    «All’inizio ho trovato persone chiuse. Credo sia una reazione del tutto normale quando c’è chi mette in discussione il tuo lavoro. Ma quando mi mettevo ai fornelli tutte le tensioni si attenuavano, l’amore per la cucina placava gli animi. Un ristoratore mi ha detto: “Chef perché non l’ho conosciuta 20 anni fa?”».

    Chef, arrivederci.

    Ciao guagliò.

    (sabato, 07 settembre, 2013)



    Fonte:www.lintraprendente.it,www.iodonna.it,www.arteteca.net,www.villacrespi.it,web
     
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    Cannavacciuolo: "Io da 'Cucine da incubo'
    a 'Masterchef'? Non saprei, vediamo"



    di Valeria Arnaldi


    Ristorazione italiana promossa a pieni voti. E se ad assegnare il punteggio è il Gordon Ramsay italiano, lo chef Antonino Cannavacciuolo, conduttore di Cucine da Incubo, c’è da crederci.

    In attesa della seconda stagione del reality show, lo chef, due stelle Michelin e ancora più “punti” dal pubblico televisivo, parla di crisi, ristorazione, stato e futuro della cucina in Italia, tra fornelli e tv, per rivelare che i riflettori fanno bene alla cultura del gusto ma soprattutto che le realtà italiane sono ben lontane dall’essere da incubo. Antistar rispetto ai colleghi Cracco e Bastianich, riguardo al proprio futuro in televisione Cannavacciuolo si rivela possibilista: «Io a Masterchef? Non so, vediamo».



    ... L'intervista ...


    138608_380_380_0


    Antonino Cannavacciuolo, nel passaggio dai fornelli alla tv come mai ha deciso di vestire i panni del Ramsay Italiano?
    «Ho deciso di partecipare al format tv quasi per caso ed è stata un’esperienza che dal punto di vista umano mi ha davvero arricchito».

    Che differenza c’è tra lei e Ramsay?
    «Siamo due chef diversi di origini diverse ma credo che siano più la passione e l’amore per il nostro lavoro ad accomunarci che non le nostre differenze».

    Cosa significa per lei fare alta cucina oggi?
    «Esporsi proponendo le portate che rappresentano le tue emozioni e i tuoi sentimenti, senza cercare di strafare e seguendo l’istinto».

    Nella sua trasmissione ha incontrato diverse realtà “da incubo”, che voto darebbe allo stato della ristorazione italiana?
    «La ristorazione italiana è motivo di orgoglio del nostro Paese nel mondo. Sicuramente darei un voto alto per la volontà e la costanza del nostro settore nel cercare di rappresentare la nostra tradizione e la nostra cultura».

    Secondo lei, c’è poca cultura della ristorazione nel nostro Paese?
    «Le cucine da incubo che ho incontrato, nella maggior parte dei casi, si trovavano a dover affrontare problemi conseguenti a rapporti familiari logorati dal tempo e dalla stanchezza. E da qui, a catena, subentravano uno dopo l’altro una serie di problemi che portavano alla mal gestione dei locali e delle materie prime, culminando in gestioni difficili e disorganizzate, che però non danneggiano almeno volontariamente, la nostra cultura».

    Come reagisce il mondo della ristorazione alla crisi?
    «Il mondo della ristorazione reagisce alla crisi impegnandosi al massimo per cercare di sopravvivere a questo difficile momento».

    Quali sono le prospettive?
    «Le prospettive, visto il momento difficile, non sono delle migliori, ma non bisogna arrendersi mai, e portare avanti il proprio pensiero e la propria passione».

    Come si converte una realtà da incubo in una realtà d’eccellenza?
    «Cercando di valorizzare al meglio le materie prime proposte, mettendo il cliente al primo posto e impegnandosi costantemente con passione e dedizione».

    Che consigli darebbe ai ristoratori?
    «Il consiglio che posso dare è quello di cercare di dare il meglio per i propri clienti, mettendo le loro esigenze al primo posto».

    La cucina è sempre più spesso sotto i riflettori, ritiene che la tv faccia bene al settore?
    «In questo momento la cucina è presente nella televisione come non mai, ed è un bene avvicinare le persone ad uno dei punti nevralgici della nostra tradizione, nonché riconoscimento e orgoglio dell’Italia nel mondo».

    Cosa pensa di trasmissioni come Masterchef e dei suoi giudici?
    «Masterchef è una trasmissione che mi diverte … bravi!».

    Se le proponessero di essere uno dei giudici, accetterebbe?
    «Non so, forse, vediamo …».

    (lunedì 23 settembre 2013)



    Fonte:www.leggo.it,goldgarage.it,www.reedgourmet.it,www.youfeed.it,web

    Edited by giuliascardone - 6/3/2014, 19:00
     
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    Cannavacciuolo da Coin per presentare
    il suo libro "In cucina comando io"


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    Lo chef Antonino Cannavacciuolo giovedì 26 settembre sarà alla Coin, al 5° piano dello store di Milano in corso Vercelli, per l'inagurazione del nuovo spazio Cargo etc, laboratorio di idee per divertirsi e creare in cucina.


    [...] Special guest della serata lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo che presenterà il suo libro “In cucina comando io”, edito da Mondadori Electa e disponibile a partire dal 22 Ottobre 2013 nello spazio Cargo Etc in Corso Vercelli e in tutte le librerie.


    In “In Cucina comando io” Cannavacciuolo racconta come tenacia, costanza e talento abbiano trasformato un semplice ragazzo del Sud Italia, dal temperamento forte e determinato, in uno dei più grandi e affermati chef stellati dell’ultima generazione. Tutte le ricette contenute nel volume restituiscono la magia, la raffinatezza e l’innovazione della cucina di Cannavacciuolo, una cucina ancora fortemente ancorata alla semplicità dei sapori della tradizione mediterranea.


    Sintesi perfetta tra semplicità e successo, lo chef gode della stima dei migliori critici gastronomici italiani che vedono in lui un protagonista indiscusso dell’attuale e futuro panorama enogastronomico del nostro Paese.





    Coin Cargo etc - special guest Antonino Cannavacciuolo



    Fonte:coin.it,Antonino Cannavacciuolo,www.youtube.com,web
     
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    Cucine da incubo 2: Cannavacciuolo
    alla ricerca di nuovi ristoranti da salvare



    di Redazione


    Lo chef Antonino Cannavacciuolo sta per tornare su FoxLife (canale Sky 114), più cattivo e severo del solito, il più “grande” chef italiano si prepara ad affrontare la seconda stagione di Cucine da Incubo nella quale con tutto il peso della sua autorevolezza cercherà di risollevare le sorti di 10 ristoranti sull’orlo del fallimento.


    Cannavacciuolo-600x350


    La stagione che bolle in pentola sarà piena di tante novità e intanto lo chef Cannavacciuolo – due stelle Michelin e proprietario della lussuosa Villa Crespi sul lago d’Orta - è pronto per fare irruzione nei ristoranti di tutta Italia, per aiutare proprietari incompetenti a risollevare le sorti dei loro locali, che potranno così conoscere i segreti dello chef in cucina e imparare dalle sue indiscusse doti manageriali.

    La prima edizione di Cucine da incubo è stata un successo per FoxLife ed è diventato un appuntamento seguito sui principali social network: suTwitter da subito ha preso piede l’hashtag #CucinedaincuboIT con i tormentoni tipici di Chef Cannavacciuolo, come il celebre “addios” e “seguimi su twittè”.


    Cucine da Incubo 2 – Come partecipare ai casting


    Per partecipare ai
    casting di Cucine da Incubo
    basta compilare il form
    alla pagina
    www.foxlife.it/cucine-da-incubo/casting.
    Cucine da Incubo è prodotto
    da Endemol Italia per Fox International
    Channels Italy.

    (martedì 1 ottobre 2013 18:28)




    Fonte:www.davidemaggio.it,www.tvblog.it,www.web-spot.it,kiteinnepal.com,web
     
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