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giuliascardone.
Le “Cucine” di Cannavacciuolo non sono “da Incubo”
di Saverio Tommasi
Ho trascorso una giornata in cucina con Antonino Cannavacciuolo, l'incontrastato chef di Villa Crespi sul lago d'Orta, Novara, e protagonista del programma televisivo "Cucine da incubo". Sembra cattivo, ma è buono come il pane. Anzi, è buono come un pacchero alla napoletana, uno di quelli che mi ha offerto per pranzo.
Con questo video vi racconto cosa significa trascorrere una giornata in cucina con Antonino Cannavacciuolo, l'incontrastato chef di Villa Crespi sul lago d'Orta, dove sono andato a conoscerlo. Cannavacciuolo in questo periodo è anche il protagonista indiscusso del format televisivo “Cucine da incubo”, mutuato dall'inglese Ramsay's Kitchen Nightmares, poi esportato negli Stati Uniti con l'eccellente e cattivissimo Gordon Ramsay. E così da qualche tempo anche in Italia abbiamo iniziato a conoscere il cuoco più cattivo della nostra penisola: il napoletanissimo Antonino Cannavacciuolo. Riassumere Cannavacciuolo è complicato quanto un calcolo di matematica quantistica, ma qualche indizio pre-video posso darvelo: Cannavacciuolo lavora a Novara da tanti anni ma non conosce neanche una parola di dialetto novarese e se ne vanta, ha una moglie e due figli, non fa vacanze da due anni, dice parolacce ed è un cuoco straordinario.
Come ristoratore è stato premiato con due stelle Michelin, tre forchette per il Gambero Rosso e tre cappelli de l'Espresso. Cannavacciuolo è alto, robustissimo, ha la barba lunga, tira le botte e manda la gente a quel paese. E però è buono come il pane. Anzi, Antonino Cannavacciuolo è buono come un pacchero alla napoletana, uno di quelli che mi ha offerto per pranzo quando sono andato a trovarlo per scoprire i segreti della sua cucina e appunto, scroccargli il pranzo.
(10 luglio 2013 15:41)
Fonte:www.fanpage.it,www.facebook.com/CucineDaIncuboITALY,cucina.leiweb.it,web.