ANTONINO CANNAVACCIUOLO ... “un cuoco di peso”

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  1. giuliascardone
     
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    Cattivissimo lui? Macchè!


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    di Biagio Verdicchio


    Lui è Antonino Cannavacciuolo, da Vico Equense alle telecamere di “Cucine da incubo Italia”, passando per un ristorante pluristellato sul lago d’Orta. Colorito, passionale, teatrale. E per la tv è amore a prima vista.



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    Dalle mie parti, in Penisola Sorrentina, quando si decide quale istituto superiore frequentare, lo si abbina di solito alla città dove la scuola è ubicata. Il ragazzo o la ragazza di Sorrento sa – ad esempio- che se vuole frequentare il Liceo Classico dovrà spostarsi nella vicina Meta, l’antichissimo Istituto Nautico sta invece a Piano, quello d’Arte è al confine tra Sorrento e Sant’Agnello. Mentre il più lontano, per un ragazzo di Sorrrento è l’Istituto Alberghiero, in quel di Vico Equense.

    Antonino Cannavacciuolo, tutti questi problemi non se li è affatto creati. Lui a Vico Equense è nato, e sempre a Vico ha frequentato l’IPSSAR “De Gennaro” con la sua storica sede nel convento settecentesco in località Santa Maria del Toro, su una piccola collinetta, da cui si domina l’incanto dell’intera costiera.

    Antonino Cannavacciuolo è dunque uno di quei costieri veraci, passionali, un po’ teatrali. No, per carità, non ci definite con la puzza sotto il naso nei confronti dei cugini partenopei! Forse noi costieri non abbiamo nel DNA l’arte di arrangiarsi propria dei nostri parenti più famosi. Abbiamo però come loro l’ingegno, quello sì, ma con un pizzico di placida calma in più.

    Tutti ingredienti che lo chef Cannavacciuolo, dai banchi di scuola prima, a quelli di una cucina poi, ha portato anche su al nord dietro ai fuochi e ai fornelli di Villa Crespi, a Orta San Giulio, perla del Lago d’Orta.


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    Oggi Villa Crespi è ristorante pluristellato. Merito anche di quel mix di sapori che Antonino e il suo staff porta ogni volta in tavola, frutto di quanto già immaginava guardando oltre la finestra dal suo banco di scuola a Vico Equense.

    Perchè guardava oltre Antonino. Volava con la mente. Come poi effettivamente ha fatto in giro per l’Italia e per il mondo. Ma senza mai dimenticare le proprie radici. E quando nella sua vita ha fatto capolino anche il mezzo televisivo, che certamente prima di incontrare lui si era già invaghito di pentole e gratta formaggi, di zucchine e tartufi, di manzo alla griglia e gamberoni scottati, è stato amore a prima vista.

    A lui è stato affidato l’ingrato compito di indagare nelle cucine italiche: luoghi dove si annidano sporco, sudiciume, incapacità, inettitudine. Questo è Cucine da Incubo Italia (Foxlife, mercoledì ore 21.55)

    Ma Antonino non è di certo il “maestrino dalla penna rossa” e neanche il “cazzuto” Gordon Ramsay in salsa tricolore. Né troppo buono, né troppo severo. Insomma italiano… o meglio ancora un Costiero …




    Sorrento



    Sale di Villa Crespi


    Quel suo “è una mmerda” rivolto ai malcapitati e persi proprietari della taverna che servono un piatto di gnocchi non certamente fatti in casa, o una tagliatella con crema di fontina che fontina non è, in una cucina dove il grasso ottura addirittura i fori dello scolapasta, è già un cult.



    Perché è detto agitando una mano in aria, come neanchè Totò in Miseria e Nobiltà, mentre l’altra se la passa sul viso esterrefatto e stordito come faceva il più buono dei personaggi interpretati da Bud Spencer. Un omaccione che non farebbe male ad una mosca (a meno che non si posi sul bordo del piatto), ma che ti stende con quella che dalle nostre parti si chiama tecnicamente “cazziata”: la ramanzina con i fiocchi, che chef Cannavacciuolo può permettersi di lanciare alla famiglia disperata della taverna sui Navigli incapace addirittura di friggere una cotoletta alla Milanese.

    Il suo “Addios” finale, anche questo sonoramente rimarcato, mentre si allontana di notte dopo aver compiuto l’ennesimo miracolo culinario, sa di fiaba magica e romantica. Perché Antonino è uno che fin da piccolo guardava lontano. Da quella finestra sul mare dolce di Vico Equense.


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    Fonte:www.fanpage.it,www.dissapore.com,it.paperblog.com,www.giltmagazine.it,www.m-events.it,www.altissimoceto.net,www.sorrentoonline.net
     
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