L'ORIENTE IN TAVOLA. IL GIAPPONE

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    Il Giappone nel piatto



    Ramen (Spaghetti in brodo)


    ramen


    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    120 gr. di lonza di maiale
    200 gr. di tagliolini giapponesi
    1 bicchiere di sakè o birra doppio malto
    150 gr. di pancetta affumicata
    80 gr. di funghi champignon
    80 gr. di germogli di soia
    dado (facoltativo)
    1/2 foglio di alga
    1 spicchio d’aglio
    80 gr. di carote
    80 gr. di porro
    2 uova sode
    salsa di soia
    1 cipolla


    Preparazione


    Per preparare il brodo occorre far bollire in una pentola 1 litro di acqua con carote, cipolla, porro, zenzero, qualche germoglio di soia e sale. Nel frattempo in una padella antiaderente fate soffriggere con poco olio il porro e la carne e irrorare di sakè o birra doppio malto. Nella stessa padella aggiungete le verdure che avete usato per fare il brodo con lo zenzero e la salsa di soia. Cuocete i tagliolini in acqua bollente e poi divideteli in 4 coppette da zuppa con la verdura cotta, la carne e il brodo precedentemente filtrato. Completate il piatto con uova sode, striscioline di bacon e le foglie di alga.


    Fonte:Cristina Baruffi,www.odealvino.com,web
     
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    Niku Jaga


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    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    200 gr. di fettine di manzo sottili
    20 gr. di fiocchi di bonito essiccati
    2-3 cucchiai di salsa di soia
    2 cucchiai di olio vegetale
    4 cucchiai di zucchero
    3 cucchiai di sakè
    300 gr. di patate
    200 gr. di carote
    3 cipolle


    Preparazione


    Tagliate le fettine di carne a pezzetti di 3 cm. Scaldate l’olio in una casseruola, quindi unitevi la carne e fatela rosolare bene su entrambi i lati. Sbucciate le patate e le carote, lavatele e riducetele a pezzetti. Pelate le cipolle, tagliatele a metà nel senso della lunghezza e quindi a fettine sottili. Versate patate, carote e cipolle insieme con la carne, mescolate e proseguite la cottura, così che tutti gli ingredienti si rivestano di condimento in modo uniforme. Preparate il brodo usando i fiocchi di bonito: fateli bollire in tre tazze di acqua, togliete dal fuoco e lasciate riposare per circa 1 minuto, finché i fiocchi scenderanno sul fondo, quindi filtrate il brodo attraverso un telo. Mettetelo nella stessa casseruola con la carne, portatelo a ebollizione, quindi eliminate quanta più schiuma possibile. Unite sakè, zucchero e salsa di soia. Fate sobbollire il tutto a calore moderato finché il brodo sarà quasi completamente evaporato, quindi togliete dal fuoco e servite in tazze o piatti fondi individuali.


    Fonte:cucina.corriere.it,web
     
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    Manju


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    Ingredienti


    100 gr. di zucchero
    100 gr. di farina 00
    100 gr. di farina di riso
    Lievito in polvere (circa 3 gr.)
    mezzo bicchiere d’acqua (meglio tiepida che fredda)
    marmellata di fagioli (Anko)


    Preparazione


    L'anko si prepara come una marmellata normale: fate cuocere i fagioli a fuoco medio e aggiungendo lo zucchero durante la cottura. Continuate a cuocere fino ad ottenere un impasto denso, privo di liquidi.Per preparare i dolcetti invece mescolare le due farine, lo zucchero e il lievito (per chi sa fare si può usare anche il bicarbonato sciolto in acqua) in una terrina. Aggiungete alla miscela l'acqua tiepida fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo. Ora prendete una piccola porzione di pasta, dategli la forma di una palla e, nel buco che ricaverete al centro, mettete l'anko. Chiudete quindi il dolcetto e ridategli la sua forma rotondeggiante. Terminato il processo con tutte le palline, mettetele in un tegame e cuocetele a bagnomaria per 10-15 minuti.


    Fonte:LightLilith,spamuova.forumcommunity.net,web
     
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    Karinto


    greenteakarintotheoldcapital


    Ingredienti


    180 gr. di farina 00
    6 gr. di lievito per dolci, non vanigliato
    semi di sesamo q.b.
    20 gr. di zucchero
    95 ml. di latte

    ...per lo sciroppo:

    40 gr. di zucchero
    45 ml. di acqua


    Preparazione


    Passa al setaccio la farina, il lievito e lo zucchero. Aggiungi il latte e impasta bene con la mano finchè non avrai una palla liscia. In questa fase puoi aggiungere i semi di sesamo per averli mischiati all'impasto oltre che fuori al termine della ricetta. Metti a riposare in frigo per 30 minuti. Dopo il riposo, infarina un tagliere, stendi la pasta e taglia a strisce sottili, l'ideale sarebbe 5x5 millimetri, così restano più croccanti. Metti a scaldare l'olio per frittura a 180 gradi; quando l'olio è pronto, butta dentro i ritagli di pasta. Se sono attaccati tra loro, quando saliranno dal fondo si staccheranno, aiutati girando delicatamente con un mestolino di legno. Quando prendono un colore marrone, sono pronti. Mettili in una ciotola ad asciugarsi e accendi un fornello basso. Nel pentolino metti i restanti grammi di zucchero e acqua e fai bollire sempre a fuoco basso. Quando bolle, metti tutti i karinto e mischia continuamente fino a quando lo sciroppino non è del tutto asciugato. Durante questa fase, butta nella pentolina i semi di sesamo che si attaccheranno agli snack senza bruciarsi. Lasciali per un'oretta sulla carta da forno, in modo che asciughino, poi sono pronti.


    Fonte:www.cookaround.com,www.inspringitisthedawn.com,web
     
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    Zuppa di miso


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    Ingredienti


    acqua 1 l.
    alga Wakame 1 foglio da circa 8 cm.
    olio 1 cucchiaio
    zenzero 10 gr.
    carote 150 gr.
    daikon 50 gr.
    tofu 200 gr.
    miso 60 gr.
    sale q.b.
    porri 1


    Preparazione



    Per preparare la zuppa di miso, per prima cosa mettete in ammollo in acqua fredda il foglio di alga wakame. Pulite intanto il daikon: spuntate la parte superiore e quella inferiore, eliminate la buccia pelandolo con un pelapatate e tagliatelo finemente in piccoli pezzi. Pelate le carote e tagliate anch'esse i piccoli pezzi; sfogliate il porro dalle folie più esterne, eliminate la parte verde e tagliatelo finemente. Sbucciate lo zenzero e dividetelo in piccoli pezzi. Strizzate l’alga, ormai ammorbidita, e tagliatela finemente a chiffonade (clicca qui per saperne di più su questo taglio). In una casseruola capiente, fate rosolare ora le verdure, con un filo d’olio, per 10 minuti circa. Aggiungete anche l'alga wakame, quindi coprite le verdure con l’acqua. Lasciate cuocere così il tutto per 15 minuti circa. Nel frattempo, tagliate il tofu in pezzetti da circa 1 cm. Prelevate un mestolo di brodo dalla zuppa e utilizzatelo per stemperate, in una ciotolina, il miso. Aggiungete alla zuppa il miso stemperato, il tofu quindi spegnete, mescolate ed ecco la zuppa pronta! Lasciate intiepidire cinque minuti e servite ben calda!


    Fonte:ricette.giallozafferano.it,web
     
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    Il Giappone nel piatto



    Cirashi Sushi


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    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    riso a chicco tondo 300 gr.
    zucchero semolato 2 cucchiai
    vino di riso (sakè) 10 ml.
    gamberi gamberetti 12
    pesce spada 200 gr.
    sale 1/2 cucchiaino
    aceto di riso 10 ml.
    salmone 200 gr.
    tonno 200 gr.
    acqua 500 ml.
    avocado 1/2

    ...per servire:

    wasabi q.b.
    zenzero sott'aceto q.b.
    salsa di soia q.b.


    Preparazione


    Come prima cosa è necessario pesare il riso e lavarlo molto bene sotto acqua corrente fredda fintanto che l'acqua non resti del tutto limpida; lasciate ora riposare il riso nel colino per 15 minuti. Versate il riso in una pentola con i 500ml di acqua e portate a bollore, raggiunto quest'ultimo abbassate il fuoco al minimo e cuocete fino a che tutto il liquido si sarà asciugato.Nel frattempo preparate la riduzione unendo in un pentolino, l'aceto di riso, il vino di riso (mirin) o il sakè, lo zucchero e il sale e fate cuocere fino a che zucchero e sale si siano sciolti; tenete da parte. Trasferite il riso cotto in una teglia dai bordi bassi e ben larga perchè ora è il momento di farlo raffreddare: versate a filo sul dorso di un cucchiaio di legno, o una spatola, la riduzione in modo da spargerla bene su tutto il riso e aiutandovi sempre con il cucchiaio allargate il riso in modo che prenda più aria possibile, sarebbe l'ideale anche sventolarlo con un ventaglio o un altro attrezzo che possa fare aria, così che l'aceto evapori presto e il riso si raffreddi dolcemente. Questo è un passaggio fondamentale per la buona riuscita del riso, che avrà la tendenza a restare colloso, ma è giusto così. Procedete a tagliare le fette dal trancio del salmone, del tonno, e dello spada cercando di ricavarle tutte della medesima dimensione; tagliate anche delle fette molto sottili di avocado. Disponete quindi il riso nelle 4 ciotole individuali e sopra, a vostro gusto, adagiate le fettine di pesce e avocado; in ultimo i gamberetti freschissimi. Servite accompagnando con salsa di soya, wasabi e zenzero sott'aceto.


    Fonte:ricette.giallozafferano.it,web
     
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    IL RAMEN



    Il ramen (ラーメン,拉麺 rāmen?) IPA: ˈrä-mən è un tipico piatto giapponese (ma di origini cinesi) a base di tagliatelle di tipo cinese di frumento servite in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni in cima come maiale affettato ( チャーシュー?, chāshū), alghe marine secche (海苔 nori?), kamaboko, cipolla verde e a volte mais.
    Praticamente ogni località del Giappone ha la propria variante di ramen, dal ramen di tonkotsu (brodo di osso di maiale) del Kyūshū al ramen di miso dell'Hokkaidō.

    ..la storia..

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    Il ramen è di origine cinese, tuttavia non è chiaro quando esso fu introdotto in Giappone. Anche l'etimologia della parola ramen è argomento di dibattito. Secondo una teoria è la pronuncia giapponese del cinese 拉麺 (la mian), che significa "tagliatelle tirate a mano". Una seconda teoria propone 老麺 (laomian, "tagliatelle antiche") come la forma originale, mentre un'altra afferma che il ramen fosse inizialmente 鹵麺 (lǔmiàn), tagliatelle cotte in una salsa densa e ricca di amido. Secondo una quarta teoria la parola deriva da 撈麵 (lāomiàn, "lo mein"), che in cantonese 撈 significa "mescolare", e il nome si riferisce al metodo di preparazione effettuato mescolando le tagliatelle con una salsa.
    Fino agli anni 1950 i ramen erano chiamati shina soba (支那そば, letteralmente "soba cinese"), ma oggi è più comune il termine chūka soba (中華そば, che significa anch'esso "farina di grano saraceno cinese") o appunto ramen (ラーメン), perché la parola "支那" (shina, che significa "Cina") è considerata da molti offensiva.
    Fino al 1900, i ristoranti che servivano cucina cinese da Canton e Shanghai offrivano un piatto di semplice ramen di tagliatelle (tagliate, piuttosto che tirate a mano), un po' di guarnizioni, e un brodo insaporito con sale e ossa di maiale. Molti cinesi inoltre conducevano chioschi mobili di cibo da strada, vendendo ramen e gnocchi di gyōza ai lavoratori. Entro la metà del primo decennio del Novecento, questi chioschi usavano un tipo di corno musicale detto charumera (チャルメラ, dal portoghese charamela) per pubblicizzare la propria presenza, una pratica che alcuni venditori mantengono tuttora con altoparlanti e registrazioni trasmesse di continuo. All'inizio del periodo Shōwa, il ramen era diventato un piatto popolare quando si mangiava fuori.
    Dopo la seconda guerra mondiale, si diffuse nel mercato giapponese la farina economica importata dagli Stati Uniti d'America. Nello stesso periodo, milioni di soldati giapponesi erano tornati dalla Cina e dall'Estremo oriente continentale. Molti di questi rimpatriati erano diventati pratici di cucina cinese e di conseguenza aprirono ristoranti cinesi in tutto il Giappone. Mangiare ramen, benché diffuso, era ancora un'occasione speciale che richiedeva mangiare fuori.
    Nel 1958, furono inventate le tagliatelle istantanee da Momofuku Ando, il taiwanese-giapponese fondatore e presidente della Nissin Foods. Scelta come la più grande invenzione giapponese del XX secolo in un sondaggio giapponese, il ramen istantaneo permise a tutti di preparare questo piatto semplicemente aggiungendo acqua bollente.
    Dagli anni 1980, il ramen è diventata un'icona culturale giapponese e fu studiata in tutto il mondo da molti punti di vista. Nello stesso tempo varietà locali di ramen ebbero successo nel mercato nazionale e potevano persino essere ordinati con i loro nomi regionali. Un museo del ramen fu aperto a Yokohama nel 1994.


    Esiste una grande varietà di ramen in Giappone, con differenze sia geografiche sia specifiche del venditore, persino in varietà che hanno lo stesso nome. I tipi di ramen possono essere categorizzati secondo i suoi due ingredienti principali: le tagliatelle e il brodo.

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    Le tagliatelle


    La maggior parte delle tagliatelle è fatta da quattro ingredienti base: farina di frumento, sale, acqua e kansui, che è essenzialmente un tipo di acqua minerale alcalina, che contiene carbonato di sodio e di solito carbonato di potassio, e a volte una piccola quantità di acido fosforico. In origine il nome kansui derivò dall'acqua del Lago Kan della Mongolia Interna che contiene una grande quantità di questi minerali e che si diceva essere perfetta per la preparazione di questa pasta. Preparare le tagliatelle con il kansui le rende di un colore giallognolo oltre che di una consistenza dura. Per un breve periodo successivo alla la seconda guerra mondiale, veniva venduto del kansui avariato di bassa qualità, comunque ora il kansui è fabbricato secondo i Japanese Agricultural Standards. Le uova possono essere dei sostituti del kansui. Alcune paste sono fatte senza né uova né kansui e dovrebbero essere usate solo per il yakisoba.
    Le tagliatelle per il ramen sono disponibili in varie forme e lunghezze. Possono essere grosse, sottili, o perfino come dei nastri, così come dritte o arricciate.

    La zuppa

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    La zuppa del ramen è fatta generalmente da brodo ristretto di pollo o maiale, assieme a una varietà d'ingredienti come kombu (un tipo di alga), katsuobushi (fiocchi di tonnetto striato), niboshi (sardine giovani essiccate), ossa di manzo, shiitake (un tipo di funghi) e cipolle, e quindi insaporiti con sale, miso o salsa di soia. Altre tipologie sono emerse successivamente e includono il ramen al curry e altri sapori.
    La combinazione risultante è generalmente divisa in quattro categorie (benché varianti nuove e originali spesso rendono tale categorizzazione meno netta):

    Shio ("sale"): il ramen Shio è probabilmente il più vecchio dei quattro ed è un brodo pallido, chiaro, giallognolo fatto con molto sale e una qualche combinazione di pollo, verdure, pesce e alghe marine. A volte sono usati anche ossa di maiale, ma non sono bollite così a lungo quanto lo sono per il ramen tonkotsu, perciò la zuppa rimane leggera e chiara. A volte vi è il chāshū (carne al barbecue alla cinese) al posto delle polpette di pollo magro, e inoltre prugne sott'aceto e kamaboko sono diffusi come guarnizioni messe in cima. La consistenza e lo spessore delle tagliatelle nei ramen shio è variabile, ma di solito sono dritte piuttosto che ricce.
    Tonkotsu (豚骨, "osso di maiale"; da non confondersi con tonkatsu) : il ramen tonkotsu ha di solito un brodo color bianco nuvola. È simile al cinese baitang (白湯) e ha un brodo spesso, fatto bollendo ossa di maiale, grasso e collagene su un fuoco alto per molte ore, che soffonde il brodo con forte sapore di maiale e una consistenza cremosa che sembra latte o burro fuso o sugo di carne (a seconda del negozio). Molti negozi, ma non tutti, miscelano questo brodo di maiale con una piccola quantità di brodo ristretto di pollo e verdure e/o salsa di soia. Le tagliatelle sono sottili e dritte, e questo ramen è spesso servito con beni shoga (zenzero sott'aceto). Attualmente[non chiaro] l'ultima moda per le guarnizioni in cima al ramen tonkotsu è il māyu マー油 , 麻油 ({{{2}}}?), un olio nericcio, aromatico fatto sia da aglio schiacciato carbonizzato sia da semi di sesamo. Questo tipo di ramen è una specialità del Kyūshū, in particolare del quartiere Hakata-ku della città di Fukuoka (per cui a volte è chiamato "ramen Hakata").
    Shōyu ("salsa di soia") : il ramen Shōyu ha tipicamente un brodo di color marrone e chiaro, a base di brodo ristretto di pollo e verdure (o a volte pesce o manzo) con aggiunta di molta salsa di soia che porta a una zuppa che è intensa, salata, saporita ma tuttavia ancora abbastanza leggera al palato. Il ramen Shōyu ha di solito tagliatelle ricce piuttosto che quelle dritte, ma non sempre. È spesso adornato da germogli di bambù marinati o da menma (麺媽)[3], cipolle verdi, kamaboko, nori (alghe di mare), uova bollite, germogli di fagioli e/o pepe nero; a volte la zuppa contiene anche olio di chili o spezie cinesi, e alcuni negozi servono manzo affettato invece dell'usuale chāshū.

    Miso: il ramen miso è relativamente una novità, avendo raggiunto la prominenza nazionale attorno al 1965. Questo ramen unicamente giapponese, che è stato sviluppato in Hokkaidō, è caratterizzato da un brodo che combina una gran quantità di miso ed è mischiata con pollo unto o brodo di pesce -e a volte con tonkotsu o lardo- per creare una zuppa densa, fragrante, leggermente dolce e molto vigorosa. Il brodo del ramen miso tende ad avere un sapore robusto, intenso, perciò si combina con una varietà di guarnizioni in cima saporite: sono comuni pasta di fagioli piccanti o tōbanjan (豆瓣醤), burro e cereali, porri, cipolle, germogli di fagioli, maiale macinato, cavoli, semi di sesamo, e aglio tritato. Le tagliatelle sono tipicamente spesse, ricce e leggermente mollicce.
    I condimenti che di solito vengono aggiunti al ramen sono pepe nero, burro, pepe chili, semi di sesamo e aglio schiacciato. Le ricette delle zuppe e i metodi di preparazione tendono ad essere segreti accuratamente costuditi.

    Alcuni ristoranti offrono inoltre un sistema noto come kae-dama (替え玉), con il quale i clienti che hanno finito le proprie tagliatelle possono richiedere un "riempimento" (per poche centinaia di Yen aggiuntivi) da mettere nella propria zuppa rimasta.


    Versioni regionali



    Sapporo, la capitale dell'Hokkaidō, è molto famosa per il suo ramen. Molta gente associa Sapporo con il suo ricco ramen miso, che là è stato inventato e che è ideale per l'inverno rigido e nevoso di quella regione. Tale ramen è tipicamente ricoperto in cima con mais dolce, burro, germogli di fagioli, maiale tritato finemente e aglio, e a volte frutti di mare locali come capesante, calamari e granchi. Hakodate, un'altra città dell'Hokkaidō, è famosa per il suo ramen dal gusto salato, mentre Asahikawa, nel nord dell'isola, offre quello al gusto di salsa di soia.
    Kitakata, nell'Honshū settentrionale, è nota per le sue tagliatelle spesse, piatte e ricce servite in un brodo di maiale e niboshi. L'area all'interno dei precedenti confini della città ha il più alto numero di stabilimenti di ramen per persona. Il ramen ha una tale importanza nella regione che localmente la parola soba di solito si riferisce al ramen, e non alla vera soba, per riferirsi alla quale si usa localmente l'espressione nihon soba ("soba giapponese").
    Lo stile del ramen di Tokyo consiste di tagliatelle leggermente spesse e ricce servite in brodo di pollo al sapore di soia. Il brodo tipicamente ha un pochino di dashi, poiché i vecchi produttori di ramen in Tokio spesso originavano da ristoranti di soba. Le guarnizioni in cima standard sono scalogno tritato, menma (germogli di bambù fermentati), maiale a fette, kamaboko, uova, nori (alghe) e spinaci. Ikebukuro, Ogikubo e Ebisu sono tre zone di Tokyo famose per i loro ramen.
    La specialità di ramen di Yokohama è chiamata Ie-kei (家系). Consiste di tagliatelle spesse e di tipo dritto servite in un brodo di maiale al sapore di salsa di soia simile al tonkotsu. Le guarnizioni in cima standard sono maiale arrosto (char siu), spinaci bolliti, fogli di nori (alghe), con spesso cipolla d'inverno affettata e uovo alla coque o sodo. È tradizione che i clienti indichino che morbidezza delle tagliatelle, che ricchezza del brodo e che quantità di condimento desiderino.
    Il ramen Hakata deriva dal distretto di Hakata della città di Fukuoka nel Kyūshū. Ha un brodo ricco, latteo, di osso di maiale tonkotsu e tagliatelle piuttosto sottili, non ricce e resistenti. Spesso le tipiche guarnizioni in cima, come aglio schiacciato, beni shoga (zenzero sottaceto), semi di sesamo e verdure con senape sottaceto speziate (karashi takana), sono lasciate sul tavolo perché i commensali si servano da soli. I banchi di ramen in Hakata e Tenjin sono noti in tutto il Giappone. Le recenti mode in fatto di ramen hanno reso quello di Hakata uno dei tipi di ramen più popolari in Giappone, e in questo periodo si possono trovare in tutta la nazione parecchie catene di ristoranti specializzate in tale tipo.
    (wikipedia)

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    Edited by gheagabry1 - 23/1/2023, 00:56
     
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    Tagliata di tonno


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    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    800 gr. di filetto di tonno fresco
    3 cucchiai di olio di sesamo
    4 cucchiaini di pasta wasabi
    pepe macinato al momento
    3 cucchiai di salsa di soia
    qualche foglia di insalata
    sale marino


    Preparazione


    Lavate bene il pesce, asciugatelo tamponandolo con carta assorbente da cucina, salatelo, pepatelo e fatelo marinare per 30 minuti nella salsa di soia, in frigorifero. Scaldate l’olio di sesamo in un wok, asciugate il filetto di tonno dal liquido della marinatura e fatelo rosolare per circa 4 minuti, rigirandolo spesso. Avvolgetelo nell’alluminio e lasciatelo riposare per qualche minuto. Distribuite l’insalata nei piatti individuali. Tagliate il filetto di pesce a fette piuttosto alte e disponetele sulle foglie di insalata; cospargete di sale e pepe e completate con un poco di pasta wasabi. Servite subito.


    Fonte:cucina.corriere.it,web
     
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    Sakura mochi


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    Ingredienti


    ...per 3 persone:

    ...per le foglie di ciliegio:

    50 foglie di ciliegio grandi
    5 cl. acqua tiepida
    25 gr. sale

    ..per i sakura mochi:

    190 gr. riso glutinoso
    marmellata di azuki (anko) q.b.
    1 cucchiaio di zucchero
    1 cucchiaino di sale


    Preparazione



    Lavare le foglie e sbollentarle qualche secondo nell'acqua bollente. Metterle subito a raffreddare in una ciotola di acqua fredda e raggrupparle in mazzetti da 10. Marinarle nella salamoia per 2 o 3 giorni e quindi scolarle bene e metterle in freezer. Si conservano bene per almeno 1 anno ma vanno maneggiate con cura se no si rompono con facilità. Lavare il riso più volte e metterlo a bagno almeno per 6 ore. Sgocciolarlo e prendere un panno di cotone tipo quelli per avvolgere il formaggio. Questi panni li usavano le nostre nonne una volta e magari qualcuno di voi li ha conservati. Altrimenti potete usare uno straccio purchè di cotone sottile e pulito ovviamente. Inumidire il panno e porlo in una vaporiera o in uno scolapasta di metallo. Mettere all'interno del panno il riso facendo una fontana al centro del riso larga 5 cm. Coprire il riso interamente col panno facendo un bel fagotto. Mettere lo scolapasta sopra una pentola alta e stretta colma di acqua bollente, coprire con un coperchio e cuocere 60 minuti. Ogni 15 minuti bagnare il riso con 250 ml di acqua ogni volta facendo bene attenzione a irrorarlo tutto. Per compiere questa operazione è necessario che la pentola sia stretta e non troppo piena d'acqua se no si rischia di bagnare il fornello. Badate, quindi, che i fori dello scolapasta siano compresi entro il bordo della pentola sottostante! Scolare il riso e metterlo in una ciotola una volta freddo con lo zucchero e il sale e mescolare. A questo punto bisogna trasformare il riso in una pappetta. Potete pestarlo in un mortaio o triturarlo con la mezzaluna. Mettere il riso su un foglio di carta forno e preparare una ciotola colma d'acqua. Fare 7 palline di anko piccole e metterle su un piattino. Inumidirsi bene le mani e prendere un pò di riso. Mettere al centro del riso l'anko e chiudere con altro riso la pallina. Arrotolare sulla pallina di riso la foglia di ciliegio e mettere da parte su un altro foglio di carta forno. Mettere subito in frigo i sakura mochi una volta preparati!


    Fonte:da Kirakishou,www.petitchef.it,blog.wagashi-net.d,web
     
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    Misoshiru



    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    1 cipolla
    1/2 porro
    1 rapa bianca (daikon)
    3 cucchiai di miso (miso d'orzo)
    1 cucchiaino di shoyu (salsa di soia con frumento)
    alga kombu (un quadrato di circa 10 cm.)
    200 gr. di tofu
    1 litro d'acqua
    erba cipollina


    Preparazione


    Mettere a bagno l'alga la notte precedente in 1 litro di acqua tiepida. Tritare finemente il daikon (metterlo in ammollo per circa 5 min), la cipolla e il porro. Scolare e tagliare a dadini il tofu. Mettete una pentola con l'acqua e l'alga kombus a riscaldare a fuoco basso (rimuovete l'alga kombu prima che l'acqua inizi a bollire). Una volta rimossa l'alga aggiungete il porro, la cipolla e il daikon; continuate a cuocere a fuoco basso fino a che gli ingredienti aggiunti risulteranno teneri. Versate ora il tofu tagliato a dadini e la salsa shoyu. Fate bollire per un paio di minuti. Aggiungete ora il miso sciolto in precedenza in una terrina con un pò di dashi (ossia l'infusione ottenuta tra l'alga kombu e l'acqua). Fate attenzione a non far bollire di nuovo la zuppa di miso, perché il delicato aroma di miso andrebbe perso. Servire e guarnire con erba cipollina tritata.


    Fonte:www.souleateritalia.it,web
     
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    Il Giappone nel piatto



    Nigiri



    Ingredienti


    riso cotto per sushi 25 gr. per ogni pezzo
    salmone o tonno fresco una fetta da 13 gr. per ogni pezzo
    gamberi 1 per ogni pezzo
    alga nori q.b.
    wasabi q.b.

    ..per la frittata giapponese:

    uova medie 3
    salsa di soia 1 cucchiaio
    burro q.b.
    sale q.b.

    ...ingredienti:

    wasabi q.b.
    salsa di soia q.b.
    zenzero sott'aceto q.b.


    Preparazione



    Per preparare il nigiri iniziate a tagliare il salmone (o il tonno) a fettine molto sottili, seguendo la larghezza del filetto di pesce. Poi sgusciati i gamberi, togliendo loro la testa e la corazza. Lasciate solo la coda, di cui taglierete la parte finale facendo un taglio in diagonale per bellezza. Infilzate i gamberi con uno stecchino lungo e poneteli in acqua bollente salata per qualche minuto: in questo modo il corpo del gambero rimarrà dritto e non si incurverà troppo. Preparate anche la frittata giapponese: sbattete le tre uova con una frusta in una ciotola e aggiungete un cucchiaio di salsa di soia e un pizzico di sale. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti e ponete del burro a sciogliere in una padella antiaderente. Versate nella padella metà del composto di uova, fatelo rapprendere e arrotolatelo poi su se stesso, aiutandovi con un cucchiaio di legno o una spatola, arrotolate fino ad arrivare all'ultimo lembo della frittata. Versate la parte rimanente di uovo nella padella, che si salderà con la parte già cotta. Arrotolate di nuovo il tutto e trasfertite il rotolino di frittata, in un foglio di pellicola, chiudetelo e fatela raffreddare in frigorifero. Quando sarà fredda tagliate la frittata giapponese a fette sottili con tagli obliqui. Ora tutti gli ingredienti sono pronti, possiamo realizzare i nigiri: per ogni polpetina, prelevate 25 gr. di riso cotto per sushi, dopo esservi bagnati le mani in acqua acidulata. Ponete il riso in una mano e modellatelo in forma ovale, attenti in questa fase a non schiacciare troppo il riso altrimenti rischierà di diventare troppo duro. Prendete una fettina di pesce, potete copargela con una puntina di wasabi in pasta se lo gradite, quindi adagiate sul palmo della mano la fettina di pesce e posizionatevi sopra la polpettina di pesce e fate una leggera pressione con le dita per far aderire bene la fetta di salmone al riso. Ecco il vostro nigiri è pronto. Prendete ora una fettina di frittata e posizionatela su un'altra polpetta di riso allo stesso modo. Per fissare la frittata al nigiri usate una striscia di alga nori larga un paio di centimetri e giratela intorno alla polpetta di pesce, il lato lucido dell'alga dovrà rimanere esterna. Mettete un paio di chicchi di riso sull'estremità dell'alga, in modo che funga da collante e fermate così la frittatina giapponese sulla polpettina. Infine procedete con il nigiri al gambero: dividete a metà il gambero cotto, lasciando però intatta la parte dorsale apritelo bene e posizionatelo sulla polpettina di pesce, se volete potete scorpargerla prima con un pizzico di wasabi, ecco pronti i vostri nigiri con il gambero.


    Fonte:ricette.giallozafferano.it,web
     
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    Il Giappone nel piatto



    Zuppa di miso con gallinacci


    30_oriente_p049--420x520


    Ingredienti


    ...per 2 persone:

    50 gr. di gallinacci
    2 cucchiaini di pasta di miso gialla o bianca
    2 cucchiai di fiocchi di bonito (pesce liofilizzato)
    2 cucchiaini di cipollotti ad anelli per decorare
    1 cucchiaino di pasta di miso marrone
    1 cucchiaino di wakame (alga bruna)
    1 manciata di alghe konbu
    20 gr. di tofu a dadini


    Preparazione


    Portate a ebollizione 6 dl di acqua con le alghe konbu e i fiocchi di bonito. Togliete dal fuoco e fate riposare per circa 10 minuti. Filtrate il tutto con un setaccio a maglia fine. Incorporate nel liquido così ricavato anche la pasta di miso e portate a ebollizione. Mondate i gallinacci privandoli del piede terroso e spazzolandoli con un canovaccio bagnato. Tagliateli quindi a metà nel senso della lunghezza e uniteli alla zuppa con tofu e wakame, riportando di nuovo a ebollizione. Versate nelle tazze individuali, decorate con i cipollotti e servite subito.


    Fonte:cucina.corriere.it,web
     
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    Il Giappone nel piatto



    Yakitori di pollo in salsa agrodolce



    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    500 gr. di petto di pollo
    1 cucchiaio di mirin o Vermouth dolce
    1/2 dl di sake o Sherry o Vermouth dry
    1 cucchiaino di fecola di patate o di amido di mais (maizena)
    2 cm. di radice di zenzero fresco
    1 cucchiaio di zucchero
    2 dl. di salsa di soia
    4 cipollotti


    Preparazione


    Metti a bagno gli stecchi di legno in acqua fredda, così non bruceranno durante la cottura. Sbuccia lo zenzero e grattugialo su una grattugia a fori medi, foderata con carta da forno. Poi stacca la carta e fai cadere lo zenzero in un pentolino, con la lama di un coltellino. Aggiungi la salsa di soia, lo zucchero, il mirin e il sake, porta a ebollizione e lascia sobbollire per 3-4 minuti. Incorpora la fecola diluita con un cucchiaio di acqua fredda,mescola e cuoci la salsa finchè si sara addensata leggermente, poi spegni. Elimina la forcella,le cartilagini ed eventuali parti grasse del petto di pollo; quindi taglia la polpa a tocchi di circa 3 cm di lato. Pulisci i cipollotti: elimina le radichette e la parte verde, poi taglia la parte bianca in tronchetti di circa 3 cm di lunghezza. Sgocciola gli stecchi di legno, asciugali e infilza su ciascuno tocchetti di pollo e cipollotto. Scalda bene una piastra o una griglia, disponi su questa gli yakitori in un solo strato e spennellali abbondantemente con la salsa preparata. Cuocili per 2-3 minuti, poi girali, spennellali bene anche sull'altro lato e completa la cottura. Tienili da parte al caldo e cuoci nello stesso modo gli spiedini rimasti. Servili caldi o tiepidi.


    Fonte:ricette.donnamoderna.com,web
     
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    Gunkanmaki



    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    riso cotto per sushi 25 gr. per ogni pezzo
    uova di lompo (succedaneo caviale) o di salmone o di pesce volante 12 gr.
    alga nori q.b.

    ...per accompagnare:

    wasabi q.b.
    salsa di soia q.b.
    zenzero sott'aceto q.b.


    Preparazione


    Per preparare il gunkanmaki, iniziate a dividere un foglio di alga nori in strisce larghe un paio di cm. Prelevate 25 gr. di riso cotto per sushi, dopo esservi bagnate le mani in acqua acidulata con qualche cucchiaio di aceto di riso, e modellatelo come una polpetta di forma ovale. Ponetela al centro della striscia di alga nori, lasciando la parte lucida dell'alga all'esterno. Avvolgete l'alga nori intorno alla polpetta di riso e spalmate sul bordo superiore dell'alga qualche chicco di riso cotto quindi fissate bene i bordi. Appiattite la polpetta di riso e riempite lo spazio vuoto che si viene a creare con un paio di cucchiai di uova di pesce o di ingredienti a scelta tagliati come una tartare.


    Fonte:ricette.giallozafferano.it,web
     
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    Il Giappone nel piatto



    Temaki di sushi con verdure


    30_oriente_p111--420x520


    Ingredienti


    ...per 4 persone:

    250 gr. di riso per sushi
    2 cucchiai di aceto di riso
    1 cucchiaino di olio vegetale
    2 cucchiaini di pasta wasabi
    1 cucchiaino di zucchero
    qualche foglia di indivia
    1 dl. di salsa di soia
    6 fogli di alga nori
    1 cetriolo
    1 rafano
    2 uova
    sale


    Preparazione


    Lavate bene il riso in uno scolapasta e fatelo sgocciolare, quindi portatelo a ebollizione con circa 4 dl di acqua, abbassate la fiamma e fatelo sobbollire coperto per circa 20 minuti; mescolatelo con aceto di riso, zucchero e un pizzico di sale, infine fatelo raffreddare. Nel frattempo sbattete le uova con un poco di sale e preparate in una padella unta d’olio una frittatina sottile; tagliatela a listarelle fini. Lavate il cetriolo e il rafano, pelate entrambi e riduceteli a listarelle. Sciacquate l’insalata, asciugatela e spezzettatela. Tagliate ogni foglio di alga in quattro pezzi delle stesse dimensioni. Distribuite sulle alghe il riso e striscioline di frittatina, cetriolo e rafano, qualche pezzetto di insalata, quindi un poco di pasta wasabi. Avvolgetele a cono e servitele accompagnandole con la salsa di soia.


    Fonte:cucina.corriere.it,web
     
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