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Il sushi, la Norvegia e il salmone
Una delle versioni più conosciute e apprezzate di sushi è quella con il salmone: fino a trent’anni fa, in Giappone questo piatto non esisteva, e il salmone era un pesce che si mangiava solo cotto. L’idea che convinse i giapponesi a mettere il salmone nel sushi arrivò dalla Norvegia e fu il frutto di un’operazione di marketing.
La Norvegia esporta da sempre vari tipi di pesce e oggi è soprattutto il principale produttore di salmone al mondo. Nel 1980 più della metà del salmone da allevamento prodotto a livello globale arrivava dalla Norvegia ma, nei dieci anni successivi dovette risolvere una sovrapproduzione.
Per provare a risolvere il problema, la Norvegia puntò sul Giappone, un paese che nello stesso periodo stava facendo fatica a soddisfare il proprio fabbisogno di pesce sia a causa della pesca eccessiva, sia a causa di alcune nuove restrizioni sulle acque in cui poter pescare. Bjørn Eirik Olsen ebbe l'idea di provare a proporlo come ingrediente per il sushi, iniziò così una vera e propria campagna pubblicitaria, durante la quale Tokyo si riempì di manifesti di paesaggi norvegesi e, persino all’ambasciata venivano serviti i primi assaggi di sushi al salmone, ma non funzionò.
Nessuno in Giappone mangiava il salmone crudo per il timore dei parassiti, inoltre dicevano che non era così buono, aveva un odore troppo forte e avrebbe dovuto avere un colore più tendente al rosso per risultare gradevole al pubblico.
Olsen riuscì a convincere l’azienda giapponese di cibi surgelati Nichirei a comprare 5mila tonnellate di salmone crudo a un prezzo molto basso per venderlo appositamente per preparare sushi. Dal 1995 il sushi col salmone crudo cominciò a diventare di moda ed entrò a far parte della cultura locale, diventando un piatto popolarissimo in Giappone e in tutto il mondo.
Edited by gheagabry1 - 22/1/2023, 23:48.