Amen è il quarto album studio del gruppo musicale toscano Baustelle, pubblicato il 1º febbraio 2008 dalla Warner Music.
Il disco
« È un disco sulla civiltà occidentale moderna. Una civiltà che ai miei occhi fa schifo. E che forse proprio per questo spinge chi la canta con occhio critico, cinico e cattivo a guardare per reazione (o disperazione?) verso l'alto, verso un altro, verso un altrove. Spinge ad alzare la testa dal fango. Volenti o nolenti, credenti o miscredenti, apocalittici o integrati. »
(Francesco Bianconi)
Il disco debutta alla quarta posizione della classifica ufficiale italiana FIMI, risultando, alla fine del 2008, il 48º più venduto con 32 settimane non consecutive in classifica. La scrittura delle canzoni ha occupato solo due mesi di lavoro, successivamente Francesco Bianconi ha pre-prodotto le tracce con il software Apple GarageBand, mentre le registrazioni e il missaggio sono avvenuti tra aprile e agosto del 2007 al Transeuropa Studio di Revigliasco, in provincia di Torino. La produzione esecutiva è di Roberto Trinci mentre la produzione artistica è stata affidata a Carlo Ubaldo Rossi (suona anche marranzano, minimoog Voyager, moog Source, pandeiro e collabora all'arrangiamento dell'orchestra di archi e fiati insieme a Bianconi) con la collaborazione del gruppo e di Mauro Tavella. Fa eccezione l'orchestra d'archi registrata nello studio fondato da Mauro Pagani, le Officine Meccaniche di Milano, sempre da Carlo U. Rossi con la collaborazione di Giuseppe Salvadori e Antonio Cupertino. Invece, il brano No Steinway è stato registrato e mixato da Davide Cristiani al Bombanella Studio di Marano sul Panaro, in provincia di Modena. Infine è stato masterizzato da Antonio Baglio al Nautilus Studio di Milano. Alle registrazioni partecipano anche il musicista etiope Mulatu Astatke, compositore della colonna sonora di Broken Flowers di Jim Jarmusch (e anche autore della prima traccia E così sia); Alessandro Alessandroni, celebre per i suoi fischi nelle colonne sonore dei film di Ennio Morricone, oltre che fischiare in Spaghetti Western, suona la fisarmonica, il sitar e la chitarra acustica; la cantautrice Beatrice Antolini; Alessandro Maiorino (che collaborerà con il gruppo anche per gli album successivi) e Sergio Carnevale. Inoltre Francesca Genti è co-autrice insieme a Bianconi del testo di Dark Room. La produzione e gli arrangiamenti sono stati definiti dallo stesso Bianconi molto complessi e stratificati, quasi "barocchi". Anche la critica concorda nel definire gli arrangiamenti "stratificati ed intricati" "consistenti in cui spiccano archi, ottoni e bellissime melodie" ma "lontani dall'appesantire i motivi, ne esaltano la musicalità e donano insieme enfasi, leggerezza, slancio" Nel disco, data la lunga durata, sono state nascoste due tracce in negativo: No Steinway e Spaghetti Western.
Singoli estratti
Ad anticipare l'uscita dell'album, l'11 gennaio 2008 viene diffuso in radio il primo singolo Charlie fa surf, poi seguito dal video il 1º febbraio. Colombo, il secondo singolo, è entrato in rotazione radiofonica il 4 aprile, mentre il 28 aprile ne è stato diffuso il videoclip. Il video del terzo singolo, Baudelaire, diretto da Mr. Maciunas e Massimiliano Bartolini, viene presentato nei negozi FNAC il 16 giugno a Torino, il 17 a Milano, il 21 a Verona e il 25 a Roma, mentre il 30 giugno entra in rotazione sui principali canali televisivi musicali.
Brani
E così sia è l'intro, suonata al pianoforte da Mulatu Astatke. Colombo è ispirata alle vicende del Tenente Colombo. Charlie fa surf è ispirata a un'installazione dell'artista Maurizio Cattelan intitolata Charlie Don't Surf, in cui un bambino è inchiodato con le matite al banco di scuola. Il testo è, per Bianconi, allo stesso tempo un brano "di ribellione pura e di parodia della ribellione". Il liberismo ha i giorni contati è un brano sul fallimento dell'uomo, inteso all'interno di una società regolata esclusivamente dall'economia. La protagonista del brano è Anna che vede crollare i suoi ideali e i suoi sogni all'interno di un sistema che implode. L'aeroplano è un canto di disillusione, in cui il volo dell'aeroplano ha quella destinazione che l'uomo (soprattutto in amore) non ha. Il verso chiave del pezzo è infatti "noi voliamo invano". Baudelaire è, come definito da Bianconi, un "inno al non-suicidio". In un'intervista l'autore afferma: "Nel testo vengono citati quei personaggi che più hanno rappresentato la figura del personaggio autodistruttivo, che riesce però a rendersi immortale attraverso la propria arte. Baudelaire e Pasolini sono accomunati da questo, e le loro vite ci spingono alla riflessione su quale sia il senso della vita. L. è una canzone d'amore e di fantascienza, dove L. sta per Laura. Antropophagus è "una fotografia visionaria di Piazza Duca d'Aosta a Milano, davanti alla Stazione Centrale", una canzone che parla "del sentirsi emarginati a Milano". L'immaginario invocato dalla canzone comprende di tutto: gente dell'est, barboni, ubriachi, famiglie accampate sull'aiuola e persino tribù di cannibali. Panico! è un omaggio a Lee Hazlewood. Come dice il testo stesso, "una preghiera contro l'inquietudine". Alfredo è dedicato ad Alfredo Rampi, bambino protagonista suo malgrado dell'incidente di Vermicino, e in generale al quadro storico dei primi anni ottanta italiani. Bianconi spiega: "Ci sono Pertini e Fanfani, c’è il ritratto di un’Italia non troppo distante da quella di oggi, con la P2 e gli intrighi di potere, un Paese che è cambiato, dove però la malapolitica è rimasta immutata". e ancora: "Se devo raccontare la storia di Alfredino, preferisco essere cinico, che banale o retorico. È un tragedia così grossa che preferisco trattarla dall’esterno, come uno scienziato, piuttosto che cercare l’empatia che può sfociare nel melodramma". Dark room è costituita da un dialogo incentrato sul sesso, all'interno della dark room di una discoteca, tra una donna e tanti uomini. L'uomo del secolo descrive la storia di un disertore dell'esercito italiano dopo l'Armistizio di Cassibile. La vita va descrive una storia d'amore appena cominciata e già finita. Ethiopia è un pezzo strumentale, anche questo eseguito da Astatke. Andarsene così descrive un modo di lottare in maniera statica (come "lucertole nel sole"), cercare l'assoluto, inteso non solo come Dio. No Steinway è una rielaborazione psichedelica, composta ed eseguita da Beatrice Antolini, del motivo della canzone successiva. Spaghetti Western è ispirata al fenomeno del caporalato con riferimenti espliciti a Foggia e ai campi di pomodoro.
Copertina
La copertina e il suo retro sono una foto dello sguardo di Rachele Bastreghi scattata da Gianluca Moro. Ricorda la copertina dell'album di debutto dei La's.
Critica
Per Ondarock, Veronica Rosi lo definisce "l'opera matura di una band che sta dando tutto mentre la fragile architettura su cui si reggono i suoi destini le sta crollando addosso". Per il sito di musica Rockit, l'album è classificato come "Primascelta!". Stefano Bottura lo definisce "perfetto figlio del tempo in cui viviamo", "in un equilibrio non ancora infallibile (alcune cadute di tono ci sono) ma capace comunque di far vibrare e andare a toccare i nervi scoperti di una Società (la nostra, Occidente) alla rovina." Per Sentireascoltare, l'album riceve il voto di 7,5/10. Stefano Solvienti scrive: "Un percorso di chilometri ed epoche, di generazioni, di valori mitologici e comunque sbriciolati, di simboli e feticci divorati dalla storia ma annidati nella memoria."
Premi e certificazioni
È stato premiato con la Targa Tenco per il "miglior album dell'anno" nel 2008, avendo la meglio su Jovanotti (con Safari), Afterhours (con I milanesi ammazzano il sabato), Roberto Vecchioni (con Di rabbia e di stelle) e Francesco De Gregori (con Per brevità chiamato artista). Ha venduto più di 60.000 copie ed è stato certificato disco di platino dalla FIMI. Il disco ha ricevuto anche il premio di Musica & Dischi "Borsa Indies", relativo alle vendite nei circuiti di distribuzione specializzati in produzioni alternative.
Tracce
Edizioni musicali Universal Ricordi/Warner Chappell.
E così sia – 00:25 (Mulatu Astatke) Colombo – 2:55 (Bianconi – Bianconi,Brasini) Charlie fa surf – 4:26 (Bianconi – Bianconi, Brasini) Il liberismo ha i giorni contati – 3:56 (Bianconi) L'aeroplano – 4:20 (Bianconi – Bastreghi, Bianconi) Baudelaire – 6:22 (Bianconi – Bianconi, Brasini) L – 4:38 (Bianconi) Antropophagus – 5:35 (Bianconi) Panico! (A Lee) – 4:01 (Bianconi) Alfredo – 3:58 (Bianconi – Bianconi, Bastreghi) Dark Room – 4:52 (Bianconi, Francesca Genti – Bastreghi) L'uomo del secolo – 4:14 (Bianconi) La vita va – 4:09 (Bianconi – Bastreghi) Ethiopia – 2:30 (Bianconi) Andarsene così – 2:48 (Bianconi)
In negativo
No Steinway – 1:12 (Beatrice Antolini, Bianconi; edizioni musicali Kizmaiaz/Universal Ricordi/Warner Chappell) Spaghetti Western – 3:50 (Bianconi – Bianconi, Bastreghi, Brasini)
E' difficile resistere al Mercato, amore mio Di conseguenza andiamo in cerca di rivoluzioni e vena artistica Per questo le avanguardie erano ok, almeno fino al '66 Ma ormai la fine va da sé E' inevitabile Anna pensa di soccombere al Mercato Non lo sa perché si è laureata Anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada Finge di essere morta Scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile Vede la fine in metropolitana, nella puttana che le si siede a fianco Nel tizio stanco Nella sua borsa di Dior Legge la Fine nei saccchi dei cinesi Nei giorni spesi al centro commerciale Nel sesso orale, nel suo non eccitarla più Vede la Fine in me che vendo dischi in questo modo orrendo Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà E' difficile resistere al Mercato, Anna lo sa Un tempo aveva un sogno stupido: un nucleo armato terroristico Adesso è un corpo fragile che sa d'essere morto e sogna l'Africa. Strafatta, compone poesie sulla Catastrofe Vede la fine in metropolitana, nella puttana che le si siede a fianco Nel tizio stanco Nella sua borsa di Dior Muore il Mercato per autoconsunzione Non è peccato, e non è Marx & Engels. E' l'estinzione, è un ragazzino in agonia. Vede la Fine in me che spendo soldi e tempo in un Nintendo dentro il bar della stazione e da anni non la chiamo più.
Alla Stazione c'è un bel sole come in altri posti Amore mio dolcissimo c'è un verme nel caffè Per punizione c'è l'hamburger Ci spingiamo, abbiamo barbe, abbiamo fede Abbiamo sputi, abbiamo buchi sul gilet. Siamo accampati sull'aiuola La colomba morta vola C'è una rissa, bottigliate in faccia Vuoti a perdere Guardiamo i treni E gli aereroplani, russi e lituani Ci scambiamo la Peroni e un po'di tonno in scatola Abbiamo il sushi, abbiamo il vino Spezziamo il pane e la schiena al cane There is no sushi, no Corso Como Ci piace l'Uomo, ci piace l'Uomo Non c'è sindacato Non c'è stato mai nessuno Che mi ha amato tanto come questa notte Muoio, ho fame, amore mio Dice il governo che è passato ormai l'inferno E ti ho sposato, qui, fra i topi neri e i fiori Il cranio ti ho baciato Alla stazione c'è un bel niente Come in altri mondi che sono possibili Per me, per te, per chi altro arriverà Perciò pranziamo e poi pisciamo Contro i muri di Milano Controvento ci sposiamo Oggi si vola, oggi si va Mangiamo a pezzi i nostri figli E qualche avanzo lo incartiamo Dentro un foglio di giornale Prima o poi ci servirà Amiamo l'Uomo e il suo sapore I signori e le signore Il loro eterno roteare Come agnello nel kebab Abbiamo il sushi, abbiamo il vino Spezziamo il pane e la schiena al cane There is no sushi, no Corso Como Ci piace l'Uomo, ci piace l'Uomo Non c'è sindacato Non c'è stato mai nessuno Che mi ha amato tanto come questa notte Muoio, ho fame, amore mio. Dice il governo che è passato ormai l'inferno E ti ho sposato, qui, fra i topi neri e i fiori Il cranio ti ho mangiato.
Video
Panico! (A Lee)
Video
Alfredo Un pezzetto bello tondo di cielo destate sta sopra di me Non ci credo Lo vedo restringersi Conto le stelle, ora Sento tutte queste voci Tutta questa gente ha già capito che ho sbagliato, sono scivolato Son caduto dentro il buco Bravi, son venuti subito Son stato stupido Ma sono qua gli aiuti Quelli dei pompieri, i carabinieri Intanto Dio guardava il Figlio Suo E in onda lo mandò A Woytila e alla P2 A tutti lo indicò A Cossiga e alla Dc A BR e Platini A Repubblica e alla Rai La morte ricordò Scivolo nel fango gelido Il cielo è un punto Non lo vedo più LUomo Ragno m'ha tirato un polso Si è spezzato losso, ora Dormo oppure sto sognando, perché parlo ma la voce non è mia. Dico Ave Maria Che bimbo stupido Piena di grazia, mamma Padre Nostro Con la terra in bocca Non respiro La tua volontà sia fatta Non ricordo bene, ho paura Sei nei cieli E Lui guardava il Figlio Suo In diretta lo mandò A Woytila e alla P2 A tutti lo mostrò A Forlani e alla Dc A Pertini e Platini A chi mai dentrò di sé il Vuoto misurò.
I mistici dell'Occidente è il quinto album (pubblicato il 26 marzo 2010) dei Baustelle, gruppo musicale toscano pop rock e indie italiano nato nel 1996 in provincia di Siena.
Il disco
I mistici dell’Occidente viene pubblicato venerdì 26 marzo 2010 per Atlantic/Warner Music, a circa due anni di distanza dal precedente Amen (vincitore del premio Tenco). Il disco è stato coprodotto da Francesco Bianconi e da Pat McCarthy (soprannominato "The Magician" nei ringraziamenti), rinomato per aver prodotto artisti internazionali del calibro di Madonna, U2 e R.E.M. Il titolo dell'album è preso dal saggio I mistici dell'occidente di Elémire Zolla (Garzanti, Milano 1963). Tra l'altro Zolla è morto a Montepulciano, città d'origine dei Baustelle. Il libro di Zolla rimanda ad un'atmosfera magica e surreale, con venature oscure e misteriose; si tratta di un'interpretazione dell'esperienza mistica dell'Occidente, che va dal paganesimo e, passando per i primi ordini monastici, giunge alla passione francescana e ai mistici dell'età moderna. Questo è anche, in parte, il lavoro affrontato dai Baustelle in questo disco.
Singoli estratti
L'11 marzo 2010 è uscito il primo singolo estratto dal nuovo album, Gli spietati. Il secondo singolo estratto da quest'album è Le rane, pubblicato il 21 maggio 2010.
Promozione
Il disco è stato presentato il 26 marzo 2010 presso la Fnac di Milano. Nei giorni immediatamente successivi sono stati tenuti altri appuntamenti presso le altre sedi Fnac italiane. Tra il 17 e il 27 aprile vengono presentati i brani in tre concerti esclusivi tenuti a Milano, Firenze e Roma e prodotti da AC Europe Group e Big Fish.
Certificazioni
Dopo due mesi di permanenza in classifica l'album raggiunge il traguardo del disco d'oro con oltre 30.000 di copie vendute. Inoltre è secondo classificato dietro Elettra di Carmen Consoli nella categoria "Album dell'anno" della Targa Tenco 2010.
Tracce
L'indaco - 5:50 San Francesco - 4:00 I mistici dell'Occidente - 4:42 Le rane - 4:26 Gli spietati - 4:35 Follonica - 5:16 La canzone della rivoluzione - 3:35 Groupies - 4:33 La bambolina - 3:37 Il sottoscritto - 4:30 L'estate enigmistica - 4:02 L'ultima notte felice del mondo - 4:05 L'ultima notte felice del mondo (duetto) - 5:50
La canzone della rivoluzione Il mio amore è muto e parla solo coi corvi i profeti e il sindacato non lo ascoltano più ragazzini attenti non battete le mani col cianuro nei sogni la visione si sgonfia e cade giù mio fratello è nudo e vive sotto la neve tu non credere ai giornali, sputa e tirati su lo hanno programmato e licenziato a dovere le villette dei più furbi ci riflettono tanta luce avanti amore perduto in mare trent'anni fa fatti canzone rivoluzione vamos a matar fallo contro i cori dei mercanti nel tempio per i cristi assassinati senza una verità per i vivi e i morti che santifica il caso per il pene e la vagina e per quel che era sacro e non è più fallo perchè gli ultimi diventino i primi per la tua coscienza lurida lavata a metà per andrea di mestre o per maria di matera per il pane e la gallina che non ci sono più avanti amore perduto in mare trent'anni fa fatti canzone rivoluzione vamos a matar fiorisci fiore colpito al cuore senza pietà suona canzone rivoluzione vamos a matar
Video
Groupies
Video
La bambolina
La bambolina cammina e cammina fra il ghiaccio e la brina un raggio di luna le illumina il viso già pronto per luso a tutti risponde di sì la bambolina la stessa di prima si espone in vetrina si piega, si inchina al tempo al potere si guarda il sedere è grassa si sente così Padre delle Nuove Borgate delle Vite Ammazzate buon Dio dell'Estate regalale un fiore che sia liberata dai sogni e dal falsi bisogni non compri non esca non cresca sia vera Volpe a digiuno si sente nessuno le piace la crema di Londra e di Roma si allunga e si affina è freddo è mattina il mondo la tratta così Cristo delle Peggio Borgate delle Vite Sprecate buon Dio dell'Estate accendi un bel fuoco brucia la modella smagliante sul cartello gigante e il suo triste sesso sia fine a se stesso.
Mentre la pioggia batteva sui vetri l'attrice guardava passare il tassì sull'asfalto e sul piombo scrivevo parole d'amore Tu mi parlavi con frasi dei Salmi io ero sbandata, ma questo non conta così ti stringevo al mio cuore come fosse l'ultima notte felice del mondo l'ultima notte importante per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre Mentre la mafia giurava vendetta l'attrice di un tempo era già via di qui giocavo con l'acqua del mare quand'ero bambino Tu mi baciavi sul letto disfatto l'estate prendeva una piega di nuove speranze cadevano stelle come fosse l'ultima notte felice del mondo l'ultima notte importante per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre
Fantasma è il sesto album in studio dei Baustelle, gruppo musicale pop rock toscano formatosi nel 1996 in provincia di Siena. L'album è stato pubblicato il 29 gennaio 2013 da Warner Atlantic.
Il disco
L'album esce a quasi tre anni di distanza dal precedente lavoro I mistici dell'Occidente (uscito nel marzo 2010) e segna una continuità con quest'ultimo nel percorso artistico dei Baustelle. L'album è stato pubblicato, dal 1º febbraio e in edizione limitata, anche in un formato cofanetto contenente un doppio vinile, un CD e un booklet di 24 pagine. I Baustelle hanno iniziato a progettare il disco con l'intenzione di realizzare canzoni come moderni lieder, ossia semplici composizioni per pianoforte e voce, per poi rivestirle del suono di un'orchestra sinfonica. La band si è quindi avvalsa della collaborazione di un'orchestra sinfonica di 60 elementi, la FilmHarmony Orchestra di Breslavia (Polonia). Per valorizzare al meglio la dinamica orchestrale del disco, la band ha affidato a Enrico Gabrielli (Calibro 35, Mariposa), che aveva già suonato con la sezione ad archi della FilmHarmony Orchestra quando era stato in tour con Mike Patton, la cura degli arrangiamenti orchestrali. L'album si compone di 19 tracce, di cui 6 strumentali e 13 canzoni. Le registrazioni sono cominciate nel maggio 2012 e sono state curate da Marco Tagliola e dagli stessi Baustelle. L'orchestra sinfonica è stata registrata nella Wroclaw Radio Concert Hall di Breslavia, presso il Polskie Radio Auditorium. Le altre registrazioni sono avvenute presso la fortezza medicea di Montepulciano (provincia di Siena), città d'origine della band, presso l'Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst di Palazzo Ricci, sempre a Montepulciano, e presso il Perpetuum Mobile Studio di Nave (BS). Alcune registrazioni sono state eseguite con l'organo a canne della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Montepulciano Stazione e presso il Duomo di Montepulciano. Il missaggio, ad opera di Marco Tagliola, è stato fatto presso il Noise Factory di Milano, mentre il disco è stato masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà di Tredozio (FC). Si tratta del primo album dei Baustelle in cui lo stesso gruppo assume il ruolo relativo alla produzione artistica (con il contributo del sound engineer Marco Tagliola). A tal proposito, Bianconi ha dichiarato: "Volevamo toglierci lo sfizio, forse ci sentiamo più sicuri, volevamo anche che ci fosse la nostra visione musicale a trecentosessanta gradi senza nessuno che facesse da filtro. In questo modo non c'è nessuna figura a cui delegare la responsabilità… e infatti è un lavoro grosso e importante che si traduce anche in ansie e fatica, ma va bene così.". In quattro brani, ossia Maya colpisce ancora, Cristina, Radioattività e Il finale, ha collaborato come compositore Diego Palazzo degli Egokid. Si tratta di un concept album dedicato al tema del tempo. Il Fantasma del titolo, infatti, come affermato da Francesco Bianconi in un'intervista, "sintetizza la nostra idea di tempo: è il passato che appare nel presente. Ma oggi anche il futuro è un fantasma, non ha contorni definiti che avrebbe avuto 25 anni fa. La parola fantasma evoca infinite suggestioni, da Edgar Allan Poe al Canto di Natale di Dickens, passando per la grafica della copertina, che si rifà ai film horror di quarant'anni fa. Ma il solo fantasma di cui avere paura è dentro di noi". Altri temi trattati sono l'amore, l'assenza, la morte, la spiritualità e i temi sociali in generale. Essendo presente un arrangiamento orchestrale, sono numerosi i riferimenti musicali relativi alla musica classica, in particolare ad autori del Novecento come Igor Stravinskij, Gustav Mahler, György Ligeti e Richard Wagner, ma anche alla cosiddetta musica concreta. Vi sono inoltre accenni alla musica barocca (in Diorama). Non mancano i riferimenti alle colonne sonore dei film western italiani degli anni settanta e dei film horror, quindi alla musica del maestro Ennio Morricone, che compose musiche per i film di Sergio Leone e Dario Argento (in particolare, l'intro Fantasma (Titoli di testa) richiama il tema de L'uccello dalle piume di cristallo). Inoltre, per l'estensione canora baritonale di Bianconi e per i testi, il disco richiama alla musica d'autore di grandi del passato come Piero Ciampi e Fabrizio De André (soprattutto per i temi affrontati in Tutti morimmo a stento). La canzone L'orizzonte degli eventi era inizialmente intitolata Thursday Django, in onore a Luis Bacalov. Nel brano La natura, che è anche il primo pezzo scritto interamente da Rachele Bastreghi, si può ascoltare una rielaborazione del celebre Adagietto della V Sinfonia di Gustav Mahler, che era stato anche inserito come colonna sonora nel lungometraggio Morte a Venezia di Luchino Visconti.
Singoli estratti
Il primo singolo estratto da Fantasma è La morte (non esiste più), pubblicato il 28 dicembre 2012. Di questo brano viene diffuso anche un videoclip l'8 gennaio 2013, per la regia di Cosimo Alemà.
Copertina
Come per i precedenti lavori La malavita, Amen e I mistici dell'Occidente, la copertina è realizzata dal fotografo Gianluca Moro. Essa ritrae una bambina stesa a terra con gli occhi chiusi. Si tratta di un omaggio al cinema horror italiano degli anni settanta, in particolare alla figura di Nicoletta Elmi nei film di Mario Bava e Dario Argento.
Promozione
Alcune anticipazioni sull'album sono avvenute tramite la pubblicazione di alcuni teaser trailer pubblicati sul canale ufficiale Youtube della band. Tra il 21 gennaio e il 1º febbraio 2013, Radio 2 ha trasmesso un format di 10 puntate dal titolo Storie di fantasmi (regia di Andrea Cacciagrano), a cui hanno partecipato i Baustelle insieme a Andrea Gentile, Alcide Pierantozzi, Giuseppe Genna, Antonio Riccardi, Massimiliano Viel, Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro. Il 29 gennaio 2013 (data di pubblicazione dell'album) il gruppo ha presentato Fantasma alla Feltrinelli di Milano. Nei giorni immediatamente successivi si sono svolti altri appuntamenti, tra cui quelli presso le Feltrinelli di Firenze, Roma e Napoli. Per quanto riguarda il tour promozionale, la "data zero" è prevista a Cosenza il 18 febbraio 2013, mentre sono da segnalare quattro date speciali in cui i Baustelle presentano in anteprima il disco. Tra il 19 e il 25 febbraio 2013, infatti, i Baustelle suonano in anteprima live le nuove canzoni attraverso quattro concerti in altrettanti grandi teatri italiani, accompagnati dall'orchestra sinfonica Ensemble Simphony Orchestra di 48 elementi diretta dal maestro Enrico Gabrielli. Precisamente si esibiscono a Bari, Roma, Firenze e Milano. A partire da marzo 2013 il gruppo intraprende un tour teatrale in giro per l'Italia.
I brani
Nessuno è una canzone d'amore, ma anche una "chiamata alle armi", come definita da Bianconi. La morte (non esiste più) vede l'io narrante rappresentato da un anziano, che sente avvicinarsi la fine della sua esistenza, ma che trova conforto in un canto liberatorio. Diorama è ispirata alla poesia Maschio Alpha, contenuta ne Gli impianti del dovere e della guerra (Garzanti, 2004) di Antonio Riccardi e alla frequentazione del museo di storia naturale di Milano. Monumentale è ispirata al cimitero Monumentale di Milano, descritto in modo tale da esorcizzare i simboli della morte per eccellenza. Il finale è ispirata alla figura di Olivier Messiaen, compositore francese che il 15 gennaio 1941, internato in un campo di lavoro nazista a Görlitz, suonò il suo Quatuor pour la fin du temps davanti a un pubblico composto di prigionieri e guardie. Nella canzone Maya colpisce ancora, "maya" è una parola sanscrita che vuol dire "illusione". Nella stessa canzone, inoltre, viene citato il mantra Hare Kṛṣṇa, in riferimento sempre ad una sua funzione illusoria. Si riscontra anche un riferimento alla profezia dei Maya sulla fine del mondo. Bianconi ha definito questa una canzone "felicemente pessimista". Contà l'inverni è il racconto di un carcerato che parla della sua avventura. È cantata in dialetto romanesco ed è ispirata alla canzone Lella di Edoardo De Angelis.
Tracce
Fantasma (Titoli di testa) – 2:05 (F. Bianconi, Brasini) Nessuno – 5:45 (F. Bianconi, Bastreghi, E. Bianconi) La morte (non esiste più) – 4:24 (F. Bianconi) Nessuno muore – 0:13 (Gabrielli) Diorama – 7:00 (F. Bianconi) Primo principio di estinzione – 0:22 (F. Bianconi, Gabrielli) Monumentale – 4:02 (F. Bianconi, Bastreghi) Il finale – 5:07 (F. Bianconi, Palazzo, Maiorino) Fantasma (Intervallo) – 1:37 (F. Bianconi, Brasini, Gabrielli, Bastreghi) Cristina – 5:34 (F. Bianconi, Bastreghi, Brasini, Palazzo, Maiorino) Il futuro – 5:19 (F. Bianconi, Brasini) Secondo principio di estinzione – 0:36 (F. Bianconi, Gabrielli) Maya colpisce ancora – 4:42 (F. Bianconi, Palazzo) L'orizzonte degli eventi – 2:59 (Bastreghi) La natura – 3:50 (Bastreghi, Mahler) Conta' l'inverni – 5:07 (Brasini) L'estinzione della razza umana – 4:46 (F. Bianconi) Radioattività – 5:59 (F. Bianconi, Palazzo) Fantasma (Titoli di coda) – 3:18 (F. Bianconi, Brasini)
Nei tramonti dentro gli occhi tuoi E lungo i viali di Parigi e di Los Angeles Ritrovo il mondo Nei fiori di campo E nei passeri se nevica Li vedo campare Senza niente da mangiare Osservo Dio Lo lascio fare Certe notti da nevrastenia Da soffocare Apro la finestra e volo via (Si fa per dire) Come la ginestra nata sulla pietra lavica Mi vedo lottare Come mosca nel bicchiere Eppure Dio Lo lascio fare La morte non esiste più Non parla più Non vende più Mio folle amore La vita non uccide più I nostri baci I nostri sogni E le parole Il tempo non le imbianca più E non si seccano a lasciarle stese al sole Stringimi le mani Non è niente La guerra passerà Certi inverni freddi Certi guai Mi fan paura Prego per restare ancora qui M'illudo ancora Poi improvvisamente arrivi tu Sorridi e penso che non ho più timore Lascio correre il dolore e non c'è più E niente muore La morte non esiste più Non parla più Non vende più Mio folle amore La vita non uccide più I nostri baci I nostri sogni E le parole Il tempo non le imbianca più E non si seccano a lasciarle stese al sole Credimi Morire non è niente Se l'angoscia se ne va La morte non esiste più Non compra più Non vende più Mio folle amore La vita non uccide più I nostri baci I nostri sogni E le parole Il tempo non le imbianca più E non si seccano a lasciarle stese al sole Parlami d'amore Nonostante la stagione che verrà.
Prenderà il via sabato 8 giugno dal Teatro Romano di Verona la seconda parte del tour del gruppo che si è esibito questo inverno nei maggiori teatri
.....“Con i registi abbiamo pensato che il clip dovesse rappresentare una sorta di forma espansa dei trailer: abbiamo servito gli assaggi, adesso ci vuole la portata principale, ci siamo detti. La canzone – raccontano i Baustelle - che ridotta ai minimi termini tratta di ricerca di assoluto e d'innocenza in tempi deteriorati e colpevoli, in fin dei conti si sposava bene con la rappresentazione di un funerale. Un funerale magico, con una bambina che non è più una bambina, nel suo mondo di soldatini di plastica, marionette e processioni nel bosco. Un funerale alla giovinezza. Che, diceva bene Sandro Penna, è forse "soltanto questo perenne amare i sensi e non pentirsi"; ma che, a volte, il buio dell'anima e della storia tende a mortificare.”
Il videoclip, diretto da Gianluca Moro e Daniele Natali, ha come protagonista Lucia Tamba (già volto della copertina dell’album e dei teaser video di FANTASMA) e l’attrice Elettra Mallaby.
Contemporaneamente, dopo un tour invernale in cui ha visitato i grandi teatri della penisola, prenderà il via sabato 8 giugno dal Teatro Romano di Verona la seconda parte del FANTASMA TOUR che proseguirà poi con una serie di appuntamenti che porteranno la band di Montepulciano ad esibirsi in contesti decisamente suggestivi, tra i quali spiccano Piazza Castello a Ferrara (il 28 giugno), la Reggia di Venaria Reale a Torino (il 5 luglio), Villa Olmo a Como (l’11 luglio), la Baia del Silenzio di Sestri Levante, vicino Genova (il 20 luglio), e poi ancora la Cavea dell’Auditorium di Roma (il 27 luglio) e Piazza Duomo a Siena (il 28 luglio). Una citazione speciale merita poi il concerto in programma per il 30 luglio al Teatro Antico di Taormina e che per ora rappresenta l’unico appuntamento siciliano per la band.
In due di queste occasioni – e precisamente a Ferrara e a Roma – i BAUSTELLE torneranno ad esibirsi in veste sinfonica, accompagnati dall’organico della ENSEMBLE SYMPHONY ORCHESTRA di Massa Carrara, diretta da Enrico Gabrielli.
Ecco di seguito il calendario completo degli appuntamenti confermati ad oggi:
8 Giugno – Verona @ Teatro Romano 28 Giugno – Ferrara @ Piazza Castello / Ferrara Sotto le Stelle 29 Giugno – Mezzocorona (TN) @ Cantine Rotari 5 Luglio – Torino @ Reggia Venaria Reale 11 Luglio – Como @ Arena Teatro Sociale / Festival Como Città della Musica 20 Luglio – Sestri Levante (GE) – Baia del Silenzio / Mojotic Festival 27 Luglio – Roma @ Cavea Auditorium Parco della Musica 28 Luglio – Siena @ Piazza Duomo 30 luglio – Taormina @ Teatro Greco 5 Agosto – Treviso @ Bastioni SS Quaranta / Suoni di Marca 23 Agosto – Tonadico (TN) @ Villa Welspberg / Suoni delle Dolomiti
I biglietti sono già disponibili in prevendita, sul sito www.baustelle.it tutti i dettagli delle date.