I Ministri sono un gruppo musicale italiano di genere alternative rock, formatosi a Milano nel 2003/2004.
Storia del gruppo
Federico Dragogna, Davide Autelitano e Michele Esposito si conoscono al liceo e nel 2005 formano il gruppo con un amico tastierista. A breve il tastierista lascia il progetto, che continua a calcare palchi e a partecipare a concorsi per tre anni, cercando di portare la propria musica a più orecchie possibili. Si trova poi un accordo con la casa discografica Otorecords che permette alla band, cambiato il nome in Ministri, di incidere il primo album, I soldi sono finiti.
Il cantante del gruppo Davide Autelitano.
L'album, pubblicato nel novembre 2006, cui partecipa anche la Maninalto! Records dei Vallanzaska, è caratterizzato da diverse particolarità: sopra la copertina di ogni cd viene inserita una moneta da 1 Euro, un tentativo provocatorio di sensibilizzare i "consumatori" di musica sulla crisi discografica in atto; nel booklet, inoltre, si può trovare la nota Spese della produzione dell'album. Il cd, che grazie alla partecipazione già citata della Maninalto Records si è garantito una distribuzione molto ampia da parte della Venus, ha avuto un grosso impatto sulla scena indie italiana: le loro canzoni, fra testi "politically incorrect", strumenti energici e voci trasformiste (tra melodia e scream), li hanno portati a fare numerosi concerti in tutta Italia dall'uscita del disco (dalle feste di paese fino all'Italia Wave 2007). Nel 2008 collaborano con Caparezza nella canzone Ulisse (You Listen) tratta dall'album del cantautore pugliese Le dimensioni del mio caos. Sempre nel 2008 i Ministri incidono La piazza EP, disco che vedrà la luce il 6 giugno 2008 sotto Universal e contenente 4 brani che mantengono la verve pungente nei testi e l'impatto sonoro degli strumenti, anche se acquisiscono un timbro più melodico e meno distorto. Dall'EP viene estratto il video di Diritto al tetto che, diretto da Davide Fois, dai primi di giugno viene trasmesso su MTV e All Music. Alla fine dell'estate 2008 compare sul loro MySpace anche il video de La Piazza, diretto dal regista Danxzen, già noto videomakers degli Amari. Il 6 febbraio 2009 esce l'album Tempi bui, dal quale è stato tratto un singolo omonimo ed un relativo video, seguito da quello di Bevo, il secondo singolo della band, uscito all'inizio dell'estate 2009 e abbinato a ben due versioni di videoclip. A fine estate 2009 esce La faccia di Briatore, terzo singolo della band, seguito a ottobre da E se poi si spegne tutto. Il gruppo, che ha suonato in giro per tutta Italia da febbraio a settembre 2009, ha aperto il 31 agosto dello stesso anno il concerto dei Coldplay allo Stadio Friuli di Udine. A metà ottobre 2009 esce la ristampa de I soldi sono finiti, CD contenente per l'occasione un pezzo delle loro storiche giacche, fatte in mille pezzi. Inizia così il 31 ottobre il In mille pezzi Tour, una serie di concerti che li ha visti protagonisti con delle nuove giacche, seguito poi dal Niente di buono sul fronte occidentale Tour. Il terzo album dei Ministri, dal titolo Fuori, è uscito il 12 ottobre 2010 ed ha debuttato alla 15ª posizione della classifica ufficiale FIMI degli album più venduti in Italia. Il primo singolo, Il sole, è stato reso disponibile su YouTube il 10 settembre come WebVideo, mentre il video del singolo ufficiale Gli Alberi anticipa il disco ed è stato pubblicato il 20 settembre in rotazione sulle principali reti musicali. Successivamente viene anche pubblicato il brano Noi fuori. A giugno 2011 esce una nuova ristampa, pubblicata da Universal, del primo album I soldi sono finiti, comprendente anche tre canzoni tratte da La piazza EP.
Il gruppo in concerto.
Nel 2011 collaborano con gli Zen Circus nel disco Nati per subire alla canzone L'amorale, realizzandone i cori. Il 18 novembre 2011, prima di una lunga pausa, inizia un nuovo tour dal nome Non finisce così Tour. Per la primavera del 2013 è prevista l'uscita del nuovo album della band, che si intitolerà Per un passato migliore e che sarà pubblicato da Godzillamarket in licenza per Warner Music. Nel mese di marzo è previsto l'inizio del tour. Il 31 gennaio 2013 viene diffuso il videoclip del primo singolo, Comunque.
Formazione
Davide Autelitano detto Divi: voce e basso
Federico Dragogna: chitarra, seconda voce
Michele Esposito: batteria
F Punto (Filippo Cecconi,componente live): tastiera e seconda chitarra
Discografia
2007 - I soldi sono finiti (Otorecords) 2008 - La piazza EP (Black Out / Universal) 2009 - Tempi bui (Universal) 2010 - Fuori (Black Out / Universal) 2011 - I soldi sono finiti remastered (Universal) 2013 - Per un passato migliore (Godzillamarket)
Ministri: il nuovo singolo è 'Comunque', tratto da 'Per un passato migliore'
- Si intitola "Comunque" il nuovo singolo dei Ministri. Il brano, disponibile da domani in tutti i negozi di musica digitale, è il primo estratto dal quarto album della formazione milanese, in uscita il 12 marzo per Godzillamarket/Warner. "Il brano parla della volontà di continuare a provarci, a dare il meglio, anche quando veniamo messi di fronte alla sostanziale inutilità della maggior parte dei meccanismi delle nostre esistenze”, spiega la band. "Comunque" è accompagnato da un videoclip diretto da Sterven Jonger. La clip è stata realizzata con 4 camcorder VHS amatoriali anni '90 e gli unici effetti usati sono interni alle camere stesse: negativo, acquerello, pixel e seppia. L'illustrazione della copertina del singolo è stata realizzata dal Collettivo 84, gruppo di sei giovanissimi artisti milanesi, con il layout di Folp.
Il nuovo disco sarà presentato in un tour, al via il prossimo 15 marzo dal Blackout di Roma e toccherà tutte le principali città italiane (il 16 marzo saranno a Firenze, il 21 marzo saranno a Milano, il 5 aprile a Torino, il 12 aprile saranno Bari) e le date si concluderanno il 18 maggio a Mosciano Sant'Angelo (TE). Per il cartellone completo è possibile consultare le pagine ufficiali degli artisti.
I soldi sono finiti è l'album d'esordio del gruppo milanese alternative rock Ministri, pubblicato nel novembre 2006. Inciso per l'etichetta Otorecords con la collaborazione di Maninalto! Records, l'album è stato distribuito da Venus Dischi in tutta Italia. L'album è stato rilasciato anche in altre due edizioni; nel 2009 sempre per la Otorecords e nel 2011, questa volta per la Universal.
Tracce
Non mi conviene puntare in alto - 3:55 I soldi sono finiti - 2:37 I nostri uomini ti vedono - 3:44 I muri di cinta - 3:42 La sacra quiete della sera - 2:53 La mia giornata che tace - 3:14 Le mie notti sono migliori dei vostri giorni - 2:44 Lo sporco della Grecia - 3:59 Il sangue dal naso - 3:38 Piano per una fuga - 3:31 Il camino de Santiago - 2:26 Abituarsi alla fine - 3:40
Curiosità
Nella prima versione dell'album è stata inserita una vera moneta da 1 Euro. Inoltre all'interno era presente l'elenco dei costi di produzione. La ristampa del 2009 conta solo 1000 cd. In ognuno di essi è stato inserito un pezzo delle vecchie giacche che avevano accompagnato i Ministri fino ad allora. Nella ristampa del 2011 sono anche presenti tre brani de La piazza EP.
Tempi bui è il secondo album del gruppo musicale italiano alternative rock dei Ministri, pubblicato il 6 febbraio 2009 dall'etichetta discografica Universal Music Group.
Il disco
Il disco è pubblicato a due anni di distanza dal precedente LP I soldi sono finiti ed è il primo pubblicato per una major. È stato realizzato in collaborazione con il producer Alessio Camagni. La title-track Tempi bui è ispirata alla poesia di Bertold Brecht Quelli che verranno dopo di voi. Il brano E se poi si spegne tutto è stato scelto da Luciano Melchionna come colonna sonora del suo film Ce n'è per tutti.
Tracce
Tempi bui Bevo Il futuro è una trappola La faccia di Briatore Il bel canto La casa brucia Diritto al tetto Berlino 3 E se poi si spegne tutto Vicenza (La voglio anche io una base a) Ballata del lavoro interinale
Tempi Bui 2009 (Universal)
di Marco Buccione ondarock.it
"Tempi bui" è la seconda prova discografica della band alt-rock milanese. Sono passati due anni dal primo album, "I soldi sono finiti": se il quadro di riferimento ideologico e musicale è rimasto all'incirca lo stesso, l'esperienza nel frattempo accumulata consente ai Ministri una più ampia varietà di soluzioni interpretative e di chiavi di lettura della realtà che li circonda.
Il mondo in cui si muovono i Ministri è cupo, come suggerisce la title track, figlio della disperazione esistenziale, permeato da uno spirito punk per cui "il futuro è una trappola". L'orizzonte è basso, schiacciato sul presente, senza nessuna via di fuga verso l'alto, alieno dalla fede e da ideali civili, politici o filosofici. Tutto ciò che conta è qui e ora: tuttavia, rispetto al disfattismo decadente de "I soldi sono finiti", in questo lavoro prevale la voglia di impegnarsi per cambiare qualcosa. I tre musicisti milanesi sono "impegnati" come lo possono essere dei ragazzi degli anni Zero, cresciuti quando le ideologie erano già sepolte: non ci sono grandi visioni da portare avanti, ma gli obiettivi sono più piccoli e concreti, riguardano situazioni ben precise. L'arma scelta per denunciare le storture della società è l'ironia: un'intera galleria di personaggi e situazioni subisce gli strali satirici della band, spesso efficaci, qualche volta un po' forzati: dalla piaga dell'alcolismo giovanile, in cui il "fai guidar qualcun altro" svela tutta la sua ipocrisia, all'iperbole della "faccia di Briatore", uno degli episodi più divertenti, paradigma del dilagare senza freni del gossip; dall'automobilista che fa Milano-Bologna in un'ora e mezza con l'Audi e "fa i fanali a tutti", alla casa che brucia (metafora di una nazione in declino) mentre la nonna si pettina.
Dal punto di vista musicale i Ministri seguono la classica lezione del punk, da "London Calling" in poi: contaminazione e mescolanza. Gli ingredienti del mix sono: momenti cantautorali e sonorità hardcore, con alcune spruzzate di hard-rock e di power-pop. Degni di nota poi, come già nel primo album, i frammenti di musica folk che legano tra di loro i brani e in alcuni casi "entrano" efficacemente nelle canzoni stesse. La voce di Davide Autelitano è molto migliorata nella capacità espressiva, riuscendo a passare dai "pianissimo" a degli scream notevoli. La produzione dell'album è ben curata: in questo, forse, si vede un segno del passaggio a una major come la Universal.
Vale la pena dedicare due parole all'ultima traccia del cd, la "Ballata del lavoro interinale": un brano, in perfetto stile da cantautorato anni Settanta, che narra la realtà del lavoratore interinale a vita, umiliato e depresso, con delicatezza e con un umorismo leggero venato di malinconia. Un pezzo assolutamente riuscito, che sarebbe potuto tranquillamente nascere dalla penna del grande Giorgio Gaber e lascia intuire quali siano i margini di crescita del gruppo milanese.
Nel complesso, "Tempi bui" è un album discreto, che si lascia ascoltare più volte con piacere. Non è certo musica per chi tollera solo ciò che è politically correct, ma con questo lavoro i Ministri fanno senz'altro un passo in avanti verso la definizione di una loro identità artistica, già ora abbastanza riconoscibile. Proprio per questo motivo, nella valutazione complessiva del lavoro incide in positivo da un lato l'ottima "Ballata del lavoro interinale" - che da sola vale mezzo punto in più - e dall'altro l'incoraggiamento per le buone potenzialità di ulteriore maturazione che il gruppo lascia intravedere
La faccia di Briatore Alla gente piace vedere la faccia di Briatore non c'è niente da fare ti devi rassegnare ha gli occhiali da sole ha la pelle marrone che su di te non funziona cosa c'è da capire è una faccia normale è una faccia marrone è una questione di faccia o di carta straccia (x3) è un problema di faccia o di carta straccia Alla gente piace vedere la faccia di Briatore non c'è niente da fare ti devi rassegnare ha gli occhiali da sole ha la faccia marrone che su di te non funziona chi dobbiamo mostrare tu che faccia proponi e di quale colore è una questione di faccia o di carta straccia (x3) un problema di faccia e di carta straccia fatemela vedere prima che mi quereli (x3) Alla gente in riva al mare piace prendere il sole per diventare marrone proprio come Briatore e per esser sicura che sia lo stesso colore passa il tempo a sfogliare le riviste con sopra la faccia di Briatore fatemela vedere prima che mi quereli (x3) prima che mi quereli (x2)
Video
Il bel canto Che cosa stavo aspettando Quando mi è crollato il letto? Chedilo pure a mio figlio Lui viene dopo di tutto. Che cosa stavi comprando Quando si è richiuso il cielo? Quando volevi abbracciarmi E hai rovesciato il veleno.. Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Che cosa stavo ascoltando Quando è tornato il bel canto? Quando mi hai chiesto Battisti Io da quell\'orecchio non sento... Che cosa stiamo aspettando Altri diritti del luogo? Tu hai già venduto le braccia E sta finendo l'azoto Hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un pò meglio Hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio Hanno dovuto legarmi perché godessi più in fretta Mi han tolto pure le armi e mi hanno affittato una cuccia Hanno dovuto pregarmi perché continuassi a bere Hanno dovuto cullarmi per non farmi vomitare Hanno dovuto sudare per prendermi le misure Ora mi vestono loro ed io posso tornare a cucire Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Ed è come se Non avessi mai Deciso niente Ho aperto troppe finestre E non so da quale buttarmi Voglio un nemico fidato Voglio guardarlo negli occhi Ci meritiamo le stragi altro che ALberto Sordi Fatemi uscire di casa Solo per costituirmi Hanno dovuto bendarmi perchè vedessi un pò meglio Hanno dovuto drogarmi per farmi rimaner sveglio Hanno dovuto sudare per prendermi le misure Ora mi vestono loro ed io posso tornare a cucire
Fuori è il terzo album del gruppo musicale italiano alternative rock dei Ministri, pubblicato il 12 ottobre 2010 dall'etichetta discografica Universal Music Group.
Il disco
Il disco è stato prodotto, come tutti i precedenti lavori della band milanese, da Alessio Camagni e realizzato presso il Noise Factory di Milano dallo stesso Camagni, Davide Tessari e Marco Bonanomi. Il disco è uscito ad appena un anno di distanza dal precedente Tempi bui (2009). I testi sono di Federico Dragogna (chitarrista del gruppo) ad eccezione de Gli alberi di Davide Autelitano (cantante e bassista). Contiene 12 brani, più la ghost track La Televisione. Nella versione dell'album scaricabile da iTunes non è presente la ghost track, ma un'altra canzone intitolata Un miracolo. Il disco ha debuttando alla 15ª posizione della classifica ufficiale FIMI degli album più venduti in Italia. Il primo singolo, Il Sole, è stato reso disponibile su YouTube il 10 settembre come WebVideo (girato da Marco Proserpio), mentre il video del singolo ufficiale Gli Alberi ha anticipato il disco ed è stato pubblicato il 20 settembre in rotazione sulle principali reti musicali. Il video di È tutta roba nostra è uscito nel gennaio 2011 ed è stato diretto da Fabio D'Orta. Il video di Noi fuori, pubblicato il giugno seguente, è invece realizzato da Marco Prosperpio e Jacopo Farina per Sterven Jonger.
Tracce
Il Sole (è importante che non ci sia) - 3:56 Gli Alberi - 3:56 Vestirsi Male - 4:24 Noi Fuori - 4:04 Tutta Roba Nostra - 3:56 Le Città Senza Fiumi - 4:21 Una Questione Politica - 4:06 Due Dita Nel Cuore - 2:52 La Petroliera - 5:13 Mangio La Terra - 3:44 Che Cosa Ti Manca - 3:04 Vorrei Vederti Soffrire - 12:11 (contiene La Televisione 3:13 - ghost track)
Nelle nuvole vedevano tutto le cose perdute le automobili appena comprate ed io capivo soltanto che non erano nostre e che da vicino non erano bianche prendilo in braccio fallo girare deve prendere aria non c'è bisogno di farlo curare non l'ha più fatto non l'ha più fatto forse voleva soltanto provare non era vero a me piaceva e mi nascondevo per non farvi star male e ancora oggi quando tu manchi io mangio la terra io mangio la terra e mi vedevi giocare in cortile credevi che fosse tutto normale ma io le cose non le voglio solo capire io le cose le voglio mangiare e nel mio stomaco entrava di tutto le vostre sfuriate la carta per fare i regali prendilo in braccio fallo girare deve prendere aria non c'è bisogno di farlo curare non l'ha più fatto non l'ha più fatto forse voleva soltanto provare non era vero a me piaceva e mi nascondevo per non farvi star male e ancora oggi quando tu manchi quando tu manchi io mangio la terra io mangio la terra prendimi in braccio fammi girare devo prendere aria non c'è bisogno di farmi curare non l'ho più fatto non l'ho più fatto forse volevo soltanto provare
Per un passato migliore è il quarto album del gruppo musicale italiano alternative rock dei Ministri, pubblicato il 12 marzo 2013 dall'etichetta discografica GodzillaMarket, in licenza Warner.
Il disco
Il disco, pubblicato a tre anni di distanza dal precedente Fuori, è stato prodotto da Tommaso Colliva, a differenza dei precedenti lavori della band milanese, che erano stati prodotti da Alessio Camagni. Le registrazioni sono state effettuate nel periodo novembre-dicembre 2012 alle Officine Meccaniche di Milano, mentre il missaggio al Noise Factory con Tommaso Colliva. L'album parla della responsabilità di ciascuno di fronte alla propria identità ed alla propria storia. La band a tal proposito ha descritto l'album con queste parole: "Non c'è governo, dio, crisi o amministratore di condominio che possa veramente rovinarci la vita; la vita è sempre altrove, ed è nostro dovere cercarla." L'album è stato anticipato dalla pubblicazione del singolo Comunque, il cui videoclip, realizzato da Marco Proserpio e Jacopo Farina per Sterven Jonger e girato completamente in analogico, è stato diffuso il 31 gennaio 2013. La copertina rappresenta un felino pronto allo scatto, con colori di diversa gradazione dal rosso al nero su sfondo panna. È stata realizzata dal Collettivo 84, con il layout di Folp. Il 15 marzo 2013 parte da Roma il tour promozionale.
Tracce
Mammut Comunque Le nostre condizioni La pista anarchica Stare dove sono Spingere Se si prendono te Caso umano Mille settimane I tuoi weekend mi distruggono I giorni che restano La nostra buona stella Una palude