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Barbra Streisand cantera' alla cerimonia
Gli Oscar assomigliano sempre di piu' ai Grammy: non solo Adele, anche Barbra Streisand cantera' durante la cerimonia della 'notte delle stelle' a Los Angeles il 24 febbraio. I produttori dello show non hanno dato ulteriori particolari sulla performance della settantenne cantante che si esibi' agli Oscar soltanto una volta in passato: nel 1977 con Evergreen, un brano da 'E' Nata una Stella' che le fece vincere la statuetta per la miglior canzone originale.
''In una serata che celebra la magia dei film e della musica nessuna trasmissione poteva esser compelta senza la Streisand'', hanno annunciato i produttori Craig Zadan e Neil Meron. Stavolta Barbra potrebbe cantare un mix di canzoni tratte dai suoi musical da Funny Girl a Hello Dolly e The Main Event.
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Il poster ufficiale per l’85esima edizione degli Oscar
È stato diffuso il poster ufficiale per l’85esima edizione degli Oscar (la prima si tenne nel 1929. Il poster è stato creato dal disegnatore Olly Moss in collaborazione con l’Academy e la galleria Gallery 88, ed è un gran lavoro: le 85 statuette che compaiono sul poster sono ispirate ai film che hanno vinto l’Oscar come miglior film, anno per anno, dal 1927 al 2012. In realtà la prima edizione si tenne nel 1929, ma si premiarono film del biennio 1927 e 28.
Le statuette si possono guardare una per una in grande sul sito ufficiale degli Oscar. http://oscar.go.com/photos/themed-gallerie.../media/85poster
La cerimonia di assegnazione degli Oscar si terrà il 24 febbraio 2013 al Dolby Theatre di Hollywood.
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85 ANNI DI PREMI OSCAR IN UN UNICO POSTER
Da ALI, 1929, a The Artist, 2012. Ovvero come racchiudere 85 anni di OSCAR in un unico poster, realizzato da Olly Moss, e semplicemente straordinario.
Ogni statuetta un trionfo. Ogni trionfo una precisa caratterizzazione. Nella speranza che almeno quest’anno, dopo gli ultimi 3 discutibili trionfi, l’Acadamy torni a vederci giusto.
1929 – Ali
1930 – La canzone di Broadway
1930 – All’ovest niente di nuovo
1931 – I pionieri del west
1932 – Grand hotel
1934 – Cavalcata
1935 – Accadde una notte
1936 – La tragedia del Bounty
1937 – Il paradiso delle fanciulle
1938 – Emile Zola
1939 – L’eterna illusione
1940 – Via col vento
1941 – Rebecca, la prima moglie
1942 – Com’era verde la mia valle
1943 – La signora Miniver
1944 – Casablanca
1945 – La mia via
1946 – Giorni perduti
1947 – I migliori anni della nostra vita
1948 – Barriera invisibile
1949 – Amleto
1950 – Tutti gli uomini del re
1951 – Eva contro Eva
1952 – Un americano a Parigi
1953 – Il più grande spettacolo del mondo
1954 – Da qui all’eternità
1955 – Fronte del porto
1956 – Marty, vita di un timido
1957 – Il giro del mondo in 80 giorni
1958 – Il ponte sul fiume Kway
1959 – Gigi
1960 – Ben Hur
1961 – L’appartamento
1962 – West side story
1963 – Lawrence d’Arabia
1964 – Tom Jones
1965 – My fair lady
1966 – Tutti insieme appassionatamente
1967 – Un uomo per tutte le stagioni
1968 – La calda notte dell’ispettore Tibbs
1969 – Oliver
1970 – Un uomo da marciapiede
1971 – Patton, generale d’acciaio
1972 – Il braccio violento della legge
1973 – Il padrino
1974 – La stangata
1975 – Il padrino parte 2
1976 – Qualcuno volò sul nido del cuculo
1977 – Rocky
1978 – Io e Annie
1979 – Il cacciatore
1980 – Kramer contro Kramer
1981 – Gente comune
1982 – Momenti di gloria
1983 – Gandhi
1984 – Voglia di tenerezza
1985 – Amadeus
1986 – La mia Africa
1987 – Platoon
1988 – L’ultimo imperatore
1989 – Rain Man, l’uomo della pioggia
1990 – A spasso con Daisy
1991 – Balla coi lupi
1992 – Il silenzio degli innocenti
1993 – Gli spietati
1994 – Schindler’s list
1995 – Forrest Gump
1996 – Braveheart, cuore impavido
1997 – Il paziente inglese
1998 – Titanic
1999 – Shakespeare in love
2000 – American beauty
2001 – Il gladiatore
2002 – A beautiful mind
2003 – Chicago
2004 – Il signore degli anelli, il ritorno del re
2005 – Million dollar baby
2006 – Crash, contatto fisico
2007 – The departed, il bene e il male
2008 – Non è un paese per vecchi
2009 – The millionaire
2010 – The hurt locker
2011 – Il discorso del re
2012 – The Artist
2013 ?
fonte:.spetteguless.it/. -
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Come si vince un premio Oscar
di DANIELE LOMBARDI
Gli Academy Awards, meglio conosciuti fuori dagli Stati Uniti come premi Oscar, sono assegnati ogni anno dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione fondata nel 1927 in California con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del cinema statunitense. Oggi l’Academy ha circa 6000 iscritti, tutti con diritto di voto, ed è divisa in 15 settori, ognuno dei quali rappresenta una diversa disciplina della produzione cinematografica (registi, attori, produttori, direttori della fotografia, sceneggiatori, compositori e via dicendo). Gli attori sono il più grande blocco di voto e arrivano a circa il 22% di tutti i membri dell’Academy, i cui nomi, però, non sono resi pubblici dall’organizzazione.
Come si diventa membri dell’Academy
Ci sono tre modi per essere invitati a fare parte dell’Academy e quindi avere il diritto di votare per gli Oscar: ottenere nella propria carriera almeno una nomination agli Oscar, ricevere una raccomandazione da almeno due membri di un settore dell’Academy o guadagnare l’approvazione del comitato a capo di ogni settore per aver partecipato a un film di grande successo commerciale o di critica. Il numero degli iscritti all’Academy è cresciuto rapidamente tra il 1990 e il 2000 (si sono aggiunti circa 800 nuovi membri) mentre dal 2004 l’Academy ha deciso di limitare le nuove adesioni a circa 30 iscritti l’anno, esclusi quelli chiamati a sostituire i posti vacanti dovuti a decessi, dimissioni e pensionamenti.
L’inchiesta del Los Angeles Times
L’Academy non ha mai divulgato le identità dei propri iscritti (dal 2004 comunica solo i nomi dei nuovi invitati a fare parte dell’organizzazione), ma lo scorso anno il quotidiano Los Angeles Times, grazie a un gruppo di lavoro formato da 24 giornalisti, ha pubblicato un’inchiesta rivelando la composizione anagrafica, di genere e di etnia di 5.100 iscritti (circa l’89% dell’intera Academy).
Sulla base di questo studio, è risultato che il giurato medio aveva un’età di 62 anni (solo il 14% non aveva ancora sorpassato i 50), che il 77% era maschio e il 94% era di pelle bianca (le persone di colore erano rappresentate da un 2%). Una delle critiche più frequenti che periodicamente viene fatta all’Academy è quella di non rappresentare le diverse sensibilità della società americana e nel corso degli anni alcune scelte fatte nell’assegnazione delle nomination o dei premi Oscar hanno fatto discutere.
Per esempio, nel 1996, a causa della quasi totale assenza di candidati afroamericani agli Oscar, il reverendo Jesse Jackson – storico leader politico delle cause dei neri americani - organizzò proteste in alcune città degli Stati Uniti accusando Hollywood di discriminazione razziale, mentre due anni fa alcuni produttori della Sony dichiararono che il loro The Social Network non aveva vinto l’Oscar come Miglior Film solo perché gli iscritti all’Academy erano troppo vecchi per capire un film che raccontava la nascita di Facebook.
Rispetto alle accuse di non essere abbastanza pluralista, l’Academy si è sempre difesa affermando che l’unico criterio scelto per reclutare nuovi iscritti è quello dei titoli e meriti. Frank Pierson, ex presidente dell’Academy, ha risposto all’inchiesta del Los Angeles Times affermando che «non c’è nessuna ragione per la quale l’Academy dovrebbe rappresentare l’intera popolazione americana. L’Academy vuole solo rappresentare il professionismo dell’industria cinematografica».
Per candidarsi agli Oscar
Secondo gli articoli 2 e 3 delle regole ufficiali degli Academy Awards, un film che vuole concorrere alle nomination agli Oscar deve avere una durata di almeno 40 minuti (a eccezione dei film che concorrono come cortometraggi) e deve essere uscito al cinema nel corso dell’anno solare precedente, dalla mezzanotte del primo gennaio alla mezzanotte del 31 dicembre. Sono presi in considerazione solo i film che sono stati proiettati per almeno una settimana in una o più sale cinematografiche della contea di Los Angeles (fatta eccezione per le opere candidate come Miglior Film Straniero).
Per esempio, The Hurt Locker, film vincitore di sei premi Oscar nel 2010, fu presentato per la prima volta al Festival di Venezia del 2008 ma nei cinema di Hollywood arrivò nel giugno del 2009: per questa ragione il film si qualificò per l’edizione degli Oscar 2010. Un altro requisito è che il film sia stato stampato su pellicole da 35 e 70 millimetri o, nel caso del digitale, con una risoluzione non inferiore ai 1280 x 720 pixel.
Se un film soddisfa tutti i criteri necessari per essere selezionato, i produttori o i distributori del film presentano una domanda di ammissione nelle varie categorie per le quali il film intende concorrere. I titoli dei film ammessi a essere votati sono inseriti nella Reminder List of Eligible Releases, cioè nella lista dei film votabili dai membri dell’Academy.
Le votazioni per le nomination
Ogni anno, verso la fine di dicembre, la Reminder List è inviata a tutti gli iscritti dell’Academy per determinare una prima selezione, cioè le cosiddette nomination. I membri di ciascun ramo possono votare solo i film che concorrono per la stessa categoria produttiva: vale a dire che i film candidati alla miglior regia possono essere votati solo dai registi iscritti dell’Academy, gli attori candidati dagli attori, le sceneggiature candidate dagli sceneggiatori e così via.
Ci sono solo alcune eccezioni che riguardano particolari categorie degli Academy Awards come il Miglior Film Straniero e il Miglior Cortometraggio d’Animazione: in questi casi le selezioni per le nomination coinvolgono dei comitati ristretti composti in modo trasversale dai membri dei vari rami dell’Academy. Questa regola fino all’anno scorso valeva anche per la categoria Miglior Documentario, ma dall’edizione 2013 il regista Michael Moore è riuscito a far approvare dall’Academy nuove regole che equiparano il sistema di voto della categoria Miglior Documentario alle categorie principali, stabilendo che solo i documentaristi iscritti all’Academy possono votare i documentari.
L’8 febbraio scorso, in un intervento riportato dal sito del New Yorker, Michael Moore ha spiegato i motivi di questa scelta, specificando un’ulteriore regola secondo la quale i documentari che vogliono candidarsi devono necessariamente ricevere prima una recensione dal New York Times e/o dal Los Angeles Times. In generale, durante le votazioni per le nomination, ogni iscritto all’Academy può scegliere solo cinque candidati per ogni categoria specificando l’ordine di preferenza. Tutti gli iscritti hanno poche settimane per votare e inviare indietro le schede all’Academy, che può così selezionare i film e gli artisti che in ogni categoria ottengono le cinque nomination agli Oscar. Il sistema di voto è controllato e supervisionato dalla PricewaterhouseCoopers (PwC), una multinazionale specializzata in contabilità che da 79 anni si occupa anche di contare i voti degli iscritti all’Academy garantendo la riservatezza dei risultati.
Le votazioni finali
Verso fine gennaio, in una conferenza stampa presso il cinema “Samuel Goldwyn” di Beverly Hills, l’Academy annuncia le nomination di ciascuna delle categorie in concorso (il numero di categorie può variare ogni anno fino a 25). Una volta che i candidati agli Oscar sono selezionati, l’Academy chiede ai suoi iscritti di votare un’altra volta per stabilire in ogni categoria i vincitori degli Oscar. In questo caso tutti gli iscritti all’Academy hanno diritto di voto in ogni categoria, ma per alcune, come il Miglior Film Straniero, devono dimostrare di aver visto tutti i cinque film nominati. La novità del 2013 è che per la prima volta gli iscritti all’Academy hanno potuto scegliere se inviare i loro voti, oltre che attraverso il classico servizio postale, anche attraverso un sistema elettronico di votazioni on-line. Gli iscritti hanno le solite due settimane di tempo per inviare i voti all’Academy, che delega nuovamente alla PricewaterhouseCoopers la conta dei voti.
L’annuncio dei vincitori
Mentre nelle prime edizioni degli Academy Awards i vincitori venivano annunciati la sera prima della cerimonia finale, dal 1941 l’Academy ha deciso di puntare sulla totale segretezza dei risultati: nessuno prima della cerimonia conosce i vincitori degli Oscar. Solo due responsabili della PricewaterhouseCoopers, che da molti anni sono Brad Oltmanns e Rick Rosas, hanno il compito di compilare e sigillare le buste con i nomi dei vincitori. Durante la notte degli Oscar Oltmanns e Rosas rimangono dietro le quinte e consegnano personalmente le buste ai singoli relatori che mano a mano salgono sul palco per annunciare i vincitori di ogni categoria. Come misura precauzionale, nel caso che per qualunque motivo le buste sigillate non arrivassero integre alla cerimonia di premiazione, Brad Oltmanns e Rick Rosas per contratto hanno anche un altro compito: nei giorni precedenti devono imparare a memoria, per ogni categoria, tutti i vincitori degli Oscar decisi dai voti dell’Academy.
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JENNIFER LAWRENCE, TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE SULLA VINCITRICE DELL’OSCAR
Una vittoria quasi annunciata, per la quale ha dovuto però farsi largo tra una super favorita come Jessica Chastain e una leggenda del cinema europeo come Emmanuelle Riva. Ma alla fine è stata Jennifer Lawrence, protagonista di «Il lato positivo», ad agguantare la statuetta come miglior attrice. Il compimento di uno straordinario percorso artistico e commerciale per una star che, a soli 22 anni, è già una delle più apprezzate dalla critica e dal pubbblico. Per il momento, la Lawrence non è ancora famosissima in Italia: ecco tutto quello che dovete sapere su di lei.
Jennifer Lawrence è il suo vero nome?
Sì. Il suo nome completo è Jennifer Shrader Lawrence. Gli amici la chiamano Jen.
Dove è nata?
A Louisville, nel Kentucky, il 15 agosto 1990. Tra le sue compaesane c’è Jennifer Carpenter, co-protagonista di «Dexter».
I suoi genitori lavorano nel cinema?
No. Sua madre è un’educatrice, suo padre un imprenditore nel ramo delle costruzioni.
Ha fratelli o sorelle?
Due fratelli maggiori, Ben e Blaine.
È una bionda naturale?
Sì.
Quando ha cominciato a recitare?
All’età di 14 anni ha convinto sua madre ad accompagnarla a New York per fare dei provini. È stata «scoperta» proprio in quei giorni da un agente, dopo un incontro casuale. Prima di diventare un’attrice a tutti gli effetti, ha anche posato per alcuni marchi e partecipato a uno spot di una serie tv di Mtv, «My super sweet 16».
Ha studiato recitazione?
No, non ha mai studiato recitazione e tra l’altro ha ammesso più volte candidamente di non imparare mai a memoria le sue parti prima di entrare sul set.
Quali sono stati i suoi primi ruoli?
Ha cominciato in tv tra il 2006 e il 2007 con due piccole parti nelle serie tv «Monk» (dove recita la parte di una mascotte durante una partita indossando un enorme costume di peluche), «Medium» e «Cold case» e nel film per la tv «Company town». Un anno dopo la prima comparsa in «Medium» ha partecipato a un altro episodio della serie, ma interpretando un personaggio differente.
Qual è stato il suo primo ruolo importante?
Trenta episodi della sitcom «The Bill Engvall show», andata in onda tra il 2007 e il 2009 e poi cancellata.
Quando ha cominciato a vincere premi?
Nel 2008 ha interpretato il ruolo di una giovane Charlize Theron nel film «The burning plain» di Guillermo Arriaga, conquistando l’ambito Premio Mastroianni come miglior esordiente alla Mostra del Cinema di Venezia. Lo stesso anno, il film «The power house», debutto autobiografico alla regia di Lori Petty, le è valso un premio per la performance al Los Angeles Film Festival.
Quando la critica ha cominciato ad accorgersi di lei?
Nel 2010 grazie al bellissimo film «Un gelido inverno» ha collezionato una serie lunghissima di premi e di nomination, tra cui quella all’Oscar, al Golden Globe e agli Spirit Awards.
Come è diventata una beniamina anche del pubblico?
Nel 2012 ha intepretato il ruolo di Katniss Everdeen nel film «Hunger games», primo capitolo della saga tratta dai libri di Suzanne Collins. Il film ha incassato 686 milioni di dollari in tutto il mondo ed è uno dei maggiori successi dello scorso anno, il terzo miglior weekend di apertura della storia, il maggior incasso di sempre per un film con un’eroina al femminile come protagonista.
Per quale film ha vinto l’Oscar?
«Il lato positivo» è una commedia sentimentale diretta da David. O Russell (regista di «The fighter») in cui Jennifer recita accanto a Bradley Cooper e Robert De Niro. Il film uscirà in Italia il 7 marzo 2013.
In quali altri film posso averla vista?
Ha avuto ruoli secondari in «X-Men – L’inizio» (era la giovane Mystique) e in «Mr. Beaver» di Jodie Foster. Altri due film a cui ha partecipato, «Like crazy» e il thriller «House at the end of the street», sono ancora inediti in Italia.
Dove la vedremo prossimamente?
Nel prossimo film di Suzanne Bier, «The falling» (in Italia uscirà come «Serena»), in uscita entro il 2013, tornerà a recitare accanto a Bradley Cooper. Inoltre, sempre nel 2013, sarà ancora Katniss nel secondo episodio «Hunger Games – La ragazza di fuoco». Sarà anche nel prossimo film di David O. Russell (ancora con Bradley Cooper, e con Amy Adams, Christian Bale e Jeremy Renner) e nel 2014 tornerà a interpretare Mystique in «X-Men – Giorni di un futuro passato». Presto sarà anche la protagonista di «The glass castle», tratto dalle memorie autobiografiche di Jeannette Walls.
È fidanzata?
Al momento è ufficialmente single. Ha avuto una relazione con Nicholas Hoult, attore di «About a boy» e «Warm bodies» che ha recitato con lei in «X-Men – L’inizio».
Ha mai presentato il «Saturday Night Live»?
Sì, molto di recente: il 19 gennaio 2013.
È la più giovane vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista?
No, è la seconda più giovane dopo Marlee Matlin, che ai tempi della vittoria per «Figli di un Dio minore» aveva meno di 22 anni.
Una dichiarazione memorabile?
“Non sono mai a dieta. Sono infelice quando sono a dieta e mi piace il modo in cui sono fatta. Sono stufa di tutte queste attrici che sembrano uccellini… preferisco sembrare un po’ pienotta davanti alla macchina da presa e un essere umano nella vita vera, che essere favolosa sullo schermo e sembrare uno spaventapasseri nella vita vera”.
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La notte degli Oscar: tutti i vincitori
Cala il sipario sulla 85esima edizione degli Oscar 2013. La cerimonia si è svolta al Dolby Theather di Hollywood. Ecco tutti i vincitori. "Argo" di Ben Affleck vince l'Oscar come miglior film.
Ang Lee
E' lui il miglior regista per la pellicola "Vita di Pi".
Daniel Day Lewis
A lui l'Oscar come miglior attore protagonista nel film "Lincoln".
Jennifer Lawrence
Vince come miglior attrice protagonista per il film "Il lato positivo".
Christoph Waltz
Vince come miglior attore non protagonista per "Django Unchained".
Anne Hathaway
La Hathaway (a destra della foto) si aggiudica l'Oscar come migliore attrice non protagonista per "Les Miserables".
Quentin Tarantino
Grazie al film "Django Unchained" vince l'Oscar come miglior sceneggiatura originale.
Mark Andrews e Brenda Chapman
Il loro "Brave" è il miglior film d'animazione.
Michael Haneke
"Amour" vince l'Oscar come miglior film straniero.
Adele
La sua "Skyfall" è la migliore canzone. Gli altri premi: miglior fotografia: Claudio Miranda per "Vita di Pi". Migliori effetti speciali: Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott per "Vita di Pi". Migliori costumi: Jacqueline Durran per "Anna Karenina". Miglior trucco e acconciatura: Lisa Westcott e Julie Dartnell per "Les Miserables". Miglior cortometraggio: "Curfew" di Shawn Christensen. Miglior cortometraggio documentario: "Inocente" di Sean Fine e Andrea Nix Fine. Miglior cortometraggio d'animazione: "Paperman" di John Kahrs. Miglior sonoro: Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes per "Les Miserables". Miglior montaggio sonoro: ex aequo Paul N.J. Ottosson per "Zero Dark Thirty" e Per Hallberg e Karen Baker Landers per "Skyfall". Miglior montaggio: William Goldenberg per "Argo". Miglior scenografia: Sarah Greenwood (production design), Katie Spencer (Set Decoration) per "Lincoln". Miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio per "Argo". Miglior documentario: "Searching for sugar man" di Malik Bendjelloul e Simon Chinn. Miglior colonna sonora: Mychael Danna per "Vita di Pi"..