La pasta di Mais Sale e Fimo..impariamo!!!

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    Pasta di sale

    folletto-pasta-di-saleLa pasta di sale è un materiale ideale per la manipolazione e modellazione molto economica e adatta ai bambini (è fatta con prodotti naturali e il sale contenuto in essa evita che possa essere ingerito).
    Arte antica conosciuta soprattutto nei paesi del Nord Europa, oggi è divenuta popolare in tutte le nazioni, anche in Italia.
    Non ci sono limiti alla creazione di oggetti, l'unico limite è la vostra fantasia (ci sono i bambini per questo).
    Si possono creare un sacco di oggetti: palle di natale, angeli, macchinine, animali, bambole, bomboniere e tanti oggeti che possono diventare dei regalini originali per la tua festa di battesimo, prima comunione, compleanno, matrimonio .
    Praticamente ogni idea può trasformarsi con un pò di creatività un nuovo oggetto da modellare.






    INGREDIENTI
    pasta di sale:

    •Farina
    tutte le farine sono buone quella per dolci "00" rende solo la pasta più bianca è un po' più liscia.
    •Sale fino
    Meglio molto sottile, sarebbe bene macinarlo (con un macinacaffè o un tritatutto) per rendere la pasta più liscia, ma chi deve realizzare un oggetto più "rustico", può benissimo usare il sale (sempre fino) così com’è.
    Il sale marino cristallizzato che rende la scultura di pane porosa, brutta da vedere, meglio non usarlo
    •Acqua
    Semplice acqua del rubinetto va benissimo, a temperatura ambiente.
    •Collante
    Non è indispensabile ma aggiungendo nell'acqua colla vinilica o colla da tappezzeria o glicerina si ottiene un impasto più elastico e con maggiore consistenza, più facile da modellare.

    IMPASTO

    come preparare la pasta di sale:
    •Quantità
    La quantità dipende chiaramente da cosa uno vuole realizzare, ma meglio, se la prima volta, non eccedere, poi con l'esperienza si potrà anche esagerare!
    Questo è comunque il rapporto:
    • 1 bicchiere colmo di farina.
    • 1 bicchiere colmo di sale.
    • 1/2 bicchiere d' acqua.
    • 1 cucchiaio di colla.

    •Impastare
    Versare in una ciotola la farina e il sale (il rapporto è 1:1) e la colla, aggiungendo lentamente dell'acqua, per ottenere un impasto morbido, denso, che non si appiccichi alle mani o si sgretoli.
    Lavorare l'impasto con energia con un cucchiaio di legno o con la punta delle dita, in modo che si assorba tutta l'acqua.
    Formare con l'impasto una palla e riporla sulla tavola leggermente infarinata.
    Lavorare bene la pasta e impastare bene per almeno venti minuti poichè la qualità del prodotto dipende molto dal fatto che la pasta sia stata lavorata per lungo tempo e ben amalgamata.
    Se la pasta si incolla alle dita, aggiungere un pò di farina; se è troppo friabile, un pò d'acqua.
    La pasta di sale è pronta!
    Se si ha dell'impasto in eccedenza, potete conservarlo avvolto nella pellicola trasparente in altro luogo fresco e asciutto. (anche il frigorifero va bene).

    •Materiali ed accessori
    L'unico strumento indispensabile per modellare la pasta di sale sono ovviamente le dita e le mani, ma tutto può essere molto utile. Ecco una lista:
    coltello da cucina e taglieri per tagliare la pasta
    matterello o stendipizza per spianare la pasta
    rotella da pasticcere
    pennello da pasticcere
    schiaccia-agli per fare i capelli o fili in genere
    cannucce per fare buchi
    Stampi per biscotti per fare delle formine
    carta d'alluminio
    fil di ferro per fare gancetti, aggangiare i vari pezzi e appendere gli oggetti
    stuzzicadenti per fare gli occhi e sostenere i diversi pezzi dell'oggetto. pinza
    chiodi di garofano
    colino da tè
    pezzetti di legno
    bacche di ginepro
    E la lista potrebbe allungarsi a dismisura a voi la scelta.

    ATTENZIONE!, gli attrezzi metallici dopo l'uso vanno lavati e asciugati con cura, il sale infatti, fa arrugginire tutto in fretta.

    •ASCIUGATURA
    Questa è una fase molto importante: da una perfetta asciugatura dipende la riuscita e la durata di un oggetto. Questo potrebbe infatti screpolarsi o danneggiarsi in modo irreparabile.

    ASCIUGATURA IN FORNO
    La temperatura deve essere molto bassa onde evitare screpolature degli oggetti e lo sportello deve rimanere leggermente aperto per permettere l’uscita dell’umidità.
    Tempo di asciugatura: dipende ovviamente dalla dimensione dell’oggetto, ma meglio che sia asciugato perfettamente che rimanere un po' umido.
    E' importante che sia perfettamente asciutto anche all’interno.
    Sono necessarie sempre molte ore anche un giorno intero affinchè l'ggetto sua asciugato, girare più volte il pezzo per uniformare l'asciugatura e solo quando il pezzo è perfettamente duro (soprattutto nella parte inferiore), si può tirarlo fuori.

    •ASCIUGATURA ALL’ARIA O SUL TERMOSIFONE:
    questo metodo è consigliato per piccoli oggetti e se d'inverno ci sono i termosifoni, nel periodo estivo è il calore naturale che accellera l'asciugatura.
    Ci vorrà sicuramente più tempo che in forno, ma è ugualmente un buon sistema, molto più economico e se non si ha fretta è sicuramente il migliore.

    •Verniciatura
    Si possono colorare in 2 modi:
    •Usando un impasto colorato: si mescola direttamente il colore (tempere, coloranti alimentari) alla pasta, aggiungendolo in piccole quantità, finchè si ottiene la tinta desiderata. E' possibile colorare l'impasto oltre ai colori precedentemente descritti, si possono usare anche dei pigmenti naturali quali caffè e orzo macinati, cacao, zafferano, peperoncino macinato ed altri prodotti simili reperibili in cucina.
    •Dipingendo i modelli dopo l'asciugatura: in questo caso il modello va colorato quando è perfettamente asciutto, usando colori a tempera o ad acquerello. Dipingere gli oggetti con la seconda tecnica è sicuramente molto più bello e soddisfacente.
    Usare colori tenui, perchè verniciando successivamente l'oggetto, essi aumentano d'intensità. E' bene rifinire le proprie creazioni con una vernice trasparente e idrorepellente, a spruzzo o liquida. E' importante una buona protezione contro l'umidità per conservare le caratteristiche della pasta.

    •Decorazioni
    Una volta colorato, l'oggetto può essere ulteriormente "abbellito" con fiori secchi, pizzi, nastri e stoffe.

    •CONSERVAZIONE
    E' importante una buona protezione contro l'umidità per conservare le caratteristiche della pasta. Evitate comunque l'esposizione nei luoghi umidi che danneggeranno nel tempo l'oggetto.
    Per quanto riguarda la conservazione della pasta fresca, potete utilizzare dei sacchetti di plastica: state attenti a tenerli ben chiusi, altrimenti la pasta si secca.
    La pasta può essere utilizzata anche il giorno dopo, ma meglio usarla e rifarla all'occorrenza, perché i giorni successivi risulta un po’ più molle e anche aggiungendo farina, l’impasto non è più ottimale e, inoltre, cuocendo assumerà una colorazione più giallognola.
    Per quanto riguarda invece l’oggetto finito, non c’è limite alla sua durata, purché abbiate avuto l’accortezza di spruzzarlo di vernice trasparente (lucida od opaca) per preservarlo dall’umidità (ricordate di spruzzare l’oggetto sia sopra sia sotto).



    Pasta fimo


    Una storia lunga un secolo...


    fimo2Essendo una pasta sintetica, si potrebbe pensare che il Fimo sia una creazione degli ultimi decenni. Ma non è assolutamente così. La sua storia è molto curiosa ed ha inizio nel 1883 anno in cui la diciassettenne attrice tedesca Katharina Simon conobbe l’artista e scultore Max Cruse che presto divenne suo marito e con cui ebbe ben sette figli. Una delle passioni di questa donna creativa era costruire bambole per le sue figlie. Nel farlo, però, riscontrava il problema di riprodurre in maniera fedele teste e volti, anche se le sue bambole sono a tutt’oggi oggetto di culto per i collezionisti e sono persino esposte in musei.

    A trovare il rimedio fu la primogenita Mimerle, detta Fifì che, negli anni Trenta, iniziò le sue sperimentazioni di impasti con sostanze varie, finché non arrivò alla formula esistente tutt’ora: una sorta di pasta per mosaici da indurire con il calore. La ragazza ne produsse in una gamma limitata di colori ed iniziò a commercializzarla per conto suo sino al 1964, anno in cui incontrò Eberhard Faber che, interessato al prodotto, lo brevettò ed iniziò a produrlo a livello mondiale.

    Il nome Fimo è un abbreviazione di Fifì Mosaic, il termine con cui Mimerle chiamava la sua invenzione (unendo la prima sillaba delle due parole si ottiene, appunto, Fimo).



    Paste sintetiche: cosa sono.

    Fimo1Le paste sintetiche, come Cernit e Fimo (sono due marche molto diffuse, ma è possibile trovarne delle altre) sono materiali derivati dal petrolio (polimeri),malleabili al tatto, che non induriscono all'aria ma solo attraverso la cottura, che di solito si realizza nel comune forno di casa. Sono vendute in panetti di tantissimi colori Dietro a ogni panetto ci sono le indicazioni precise sulla cottura, che varia dai 130° ai 110° gradi ma che non deve mai superare i 30 minuti. Oltre questo tempo infatti queste paste, oltre a "modificare" la loro composizione e a rovinarsi in modo irreversibile (bolle, annerimento, crepe) possono emettere sostanze pericolose. Se si seguono attentamente le istruzioni tuttavia non si corre alcun rischio, quindi si tratta solo di avere un po' di attenzione.

    in commercio esistono tre tipi differenti di Fimo:

    1 Fimo Classic
    l’originale, spesso un po’ troppo duro da modellare

    2 Fimo Soft
    la nuova versione più morbida e più facile da sagomare

    3Fimo Effect
    categoria in cui vengono inclusi tutti quei panetti che riproducono particolari effetti speciali, caratteristiche utili per molte creazioni, che si possono a loro volta raggruppare in quattro categorie diverse, ognuna delle quali presenta gradazioni e colorazioni differenti, ovvero Stoned (effetto pietra/marmo), Transparent (trasparente), Glitter (con brillantini al suo interno), Metallic (che dona una maggiore lucentezza alle opere) e Nightglow colour (fosforescente)

    Per iniziare a modellare il Fimo serve tanta pazienza iniziale, poiché, appena aperto un panetto e presa la quantità che dovrà servire, per riuscire a renderlo morbido per l’utilizzo andrà manipolato ben bene. Azione che dovrà essere eseguita anche con il Fimo Soft che, sebbene sia più morbido, deve essere ben lavorato. Il bello è che non c’è limite alla creatività.

    Essendo una pasta termoindurente, una volta finita la lavorazione dovrete cuocere il vostro capolavoro per fissarne la forma in maniera definitiva. Il Fimo si cuoce in forno (possibilmente ventilato, poiché mantiene una temperatura costante) a 110 gradi per 30 minuti circa. Successivamente bisogna lasciarlo raffreddare nel forno spento: per la buona riuscita delle creazioni è, infatti, bene non estrarle dal forno caldo, altrimenti risultano molle e si possono ripiegare su loro stesse.

    Se capita però di cuocere oggetti molto piccoli, trenta minuti sono troppi: è meglio cuocerli per meno tempo, altrimenti rischiano di bruciare. Una volte raffreddate, le opere in Fimo vanno sempre spennellate con una vernice protettiva trasparente lucida o opaca. E’ possibile colorare il Fimo, oltre all’opzione di comprare panetti di gradazioni differenti ci sono tre metodi.

    Due colori differenti si possono mescolare per formarne un altro, unendo, ad esempio, giallo e blu otterremo il verde e si possono unire panetti differenti (soft, classic o effect). Ovviamente bisogna impastare bene i due colori ed avere un po’ di pazienza nel farlo, dato che la pasta è un po’ dura.

    Sempre da crudo è poossibile impastarlo insieme a colori in polvere, addirittura con pigmenti o ombretti per occhi.

    Una volta cotto, invece, si può tingerlo utilizzando colori acrilici, prima, e vernice protettiva, dopo. In alternativa potete utilizzare tempere (che però possono risultare difficili da stendere) o colori ad olio (questi presentano l’inconveniente di asciugare in una tempistica lunga).

    Per disegnare piccoli particolari, come i tratti del viso, si può utilizzare un pennarello indelebile (dopo aver steso la vernice protettiva), anche se con il tempo sbiadirà un po’: ma è l’unica alternativa se non si riesce a dipingerli a mano!


    Il Fimo è velenoso?

    Il Fimo di per se non è un materiale velenoso. Stare solamente attenti a:

    non ingerirlo
    non appoggiarlo sulle ferite (un cerotto in Fimo non è certo l’ideale)
    non bruciarlo

    Quest’ultima è forse la possibilità più remota ma pur sempre possibile in cui si manifesta la tossicità della sostanza: il fumo è tossico. Proprio per questo i professionisti del Fimo solitamente hanno un fornetto apposito per cuocere le loro creazioni: se da un lato consuma meno energia del forno di casa, dall’altro si evita qualsiasi probabile tossicità della materia.

    Ovviamente chi utilizza il Fimo in maniera saltuaria può benissimo ricorrere al forno di casa, seguendo, in questo caso, un’accortezza: lasciar passare almeno due ore da quando si è estratto dal forno il vostro capolavoro prima di riutilizzarlo per cucinare. E, ovviamente, dopo averlo areato un bel po’.

    La tossicità del Fimo deriva dal fatto che è principalmente composto da PVC, materiale risalente agli anni Trenta, che al suo interno contiene ftalati (derivati del petrolio), utilizzati come ammorbidente. La vecchia formulazione del Fimo conteneva, appunto, tracce di queste sostanze che, comunque, sono presenti in creme, trucchi e molti prodotti da noi comunemente utilizzati. Negli ultimi anni, però, si sono intensificate le ricerche per rendere il prodotto il più ecologico possibile, anche per quanto riguarda gli standard imposti dall’Unione Europea per la riduzione dell’inquinamento.

    Si è dunque progredito con formule sempre più verdi che contenessero meno sostanze dannose possibili (anche perché il Fimo è categorizzato come giocattolo, e quindi come tale deve seguire standard rigidi) fino ad arrivare alla grande novità del 2010: il FimoAir Natural. Questa è una pasta modellabile, venduta in confezioni da 250 o 500 grammi e per ora disponibile in una ristretta gamma di colori, molto leggera e che asciuga all’aria (circa un giorno) e quindi non necessita né di forno tradizionale né di microonde (la novità dello scorso anno era appunto un Fimo che si cuoceva in 10 minuti grazie alle microonde). Ne risulta una materia che una volta asciutta è altamente resistente e più ecologica.


    Consigli

    fimo3I panetti di Fimo aperti si possono conservare e riutilizzare per lavorazioni successive. Per evitare che questo si secchi bisogna prendere qualche accorgimento. Una volta aperto, nel caso si fosse indurito troppo, vi basterà modellare per più tempo la pasta, magari con l’aiuto di olio.

    Se sapete già la sequenza di colori che userete per le vostre creazioni, partite dal più chiaro al più scuro: il Fimo, purtroppo, sporca. Proprio per evitare piccole ma antiestetiche sbavature o impronte digitali, è consigliabile lavarsi la mani (o utilizzare salviette umidificate) quando si devono utilizzare due colori che contrastano molto tra di loro. Per ovviare al problema, se vi sentite abbastanza comodi, potete indossare guanti in lattice.


    Quando create gioielli, inserite nella pasta cruda i gancetti: state però attenti che questi dovranno essere incollati una volta sfornate le opere, poiché seccandosi il fimo tende lievemente a ridursi: un effetto non visibile ad occhio nudo, ma che rischia di rendere più delicati i vostri ciondoli o portachiavi.

    fimo5Dato che i forni non scaldano tutti allo stesso modo e per evitare che i vostri oggetti si brucino sprigionando così i fumi tossici, ecco un pratico consiglio: infornate per trenta minuti a 110 gradi un normale foglio bianco A4, quello utilizzato per stampe e fotocopie. Se uscirà dal forno giallino o marroncino abbassate la temperatura per cuocere le vostre opere in Fimo, altrimenti bruceranno. Se esce bianco allora è tutto ok: procedete con l’infornare alla stessa temperatura e per lo stesso tempo anche le vostre creazioni.

    Un’altra novità 2010, oltre al FimoAir Natural, è il Fimo Liquid: un gel biancastro estremamente flessibile, che si cuoce in forno: una volta cotto diventa trasparente, ma può essere colorato con pigmenti e polveri. Viene venduto in bottigliette da 50 ml la novità essenziale è la possibilità che ci fornisce di trasferire nel fimo stampe ed immagini.

    Se i particolari colorati della vostra opera dovessero sbiadirsi o, peggio, sbavarsi, non abbiate paura: armatevi di carta vetrata a grana molto sottile e passatela pazientemente sulle opere sbavate per riportarle a nuova luce.

    Il Fimo viene utilizzato come elemento decorativo per nail art: una sottile sfoglia può essere decorata con forme e colori differenti.



    I vantaggi delle paste sintetiche

    fimo4Rispetto alle paste naturali, come la pasta di sale, economica ma tendente al deterioramento, o ad altre paste modellabili tipo le crete, Fimo e affini offrono alcuni vantaggi, affrontando una piccola spesa iniziale per panetti di colori base, che possono essere sempre mescolati per creare diverse sfumature e un lucido di rifinitura, è possibile creare bellissimi oggetti unici, colorati, simpatici e resistenti.Dopo la cottura infatti le creazioni saranno dure, i colori brillanti e pronti ad affrontare il passare del tempo. La trama della pasta, dopo una lavorazione e una cottura ben eseguita, risulta liscia e compatta, bisogna solo evitare che le creazioni cadano in terra, perchè ovviamente non sono indistruttibili. Data la natura di queste paste derivate dal petrolio, é bene non farle usare a bambini molto piccoli e fare attenzione a rispettare i tempi di cottura.



    Pasta di mais

    cactus

    La pasta di mais è un materiale ideale per la manipolazione e modellazione molto economica e adatta ai bambini essendo realizzata con prodotti naturali.
    Simile alla pasta di sale ha il vantaggio che si conserva molto più a lungo non teme l'umidità e si asiuga più velocemnete e facilmente.
    Lo svantaggio è che la preparazione avviene tramite cottura dell'impasto.
    L'impasto, ben avvolto nella pellicola trasparente può durare anche un mese e se con il tempo la pasta tendesse ad essicarsi, coccinellebasta passare sulle mani un leggero velo di crema e reimpastarla per alcuni minuti.
    Non ci sono limiti alla creazione di oggetti, l'unico limite è la vostra fantasia (ci sono i bambini per questo).
    Si possono creare un sacco di oggetti: palle di natale, angeli, macchinine, animali, bambole, bomboniere e tanti oggetti che possono diventare dei regalini originali per la tua festa di battesimo, prima comunione, compleanno, matrimonio.
    Praticamente ogni idea può trasformarsi con un pò di creatività un nuovo oggetto da modellare.

    INGREDIENTI

    pasta di mais:

    •Maizena (amido di mais)
    La Maizena, amido di mais, è reperibile in tutti i supermercati nel reparto dolci, serve infatti per fare creme o panettoni più soffici..
    •Succo di limone
    Succo di un limone fresco che sbianca e profuma l'impasto
    •Acqua
    Semplice acqua del rubinetto va benissimo, a temperatura ambiente.
    •Collante
    Colla vinilica o colla da tappezzeria o glicerina si ottiene un impasto più elastico e con maggiore consistenza, più facile da modellare.
    •Vaselina
    Vaselina o glicerina o paraffina liquida per ammorbidire l'impasto.


    IMPASTO
    come preparare la pasta di mais:
    •Quantità
    La quantità dipende chiaramente da cosa uno vuole realizzare, ma meglio, se la prima volta, non eccedere, poi con l'esperienza si potrà anche esagerare!
    Questo è comunque il rapporto:
    • 1 bicchiere di Maizena ( amido di Mais )
    • 1 bicchiere di colla vinilica diluiti con 2 cucchiai d'acqua
    • 1 cucchiaio da tavola vaselina o glicerina o paraffina liquida, (la glicerina dà alle sculture un aspetto molto ceroso)
    • 1 cucchiaio di succo di limone o di lavanda, rallenta l'asciugatura e dà ai manufatti un gradevole profumo.

    •Impastare
    In un recipiente antiaderente (diametro 14/16 cm circa) versare prima la maizena, poi la colla vinilica diluita con un conigliettipo' d'acqua ed in seguito il succo di limone (o lavanda) e l'olio di vaselina o paraffina.
    Mescolate bene il composto fino ad ottenere un impasto liscio e senza grumi.
    Porre su un fuoco medio mescolando continuamente con un cucchiaio di legno per circa 7/8 minuti.
    Quando l'impasto che si va addensando, si staccherà dalle pareti del pentolino, girarlo ancora un paio di volte, la cottura si verifica quando prendendo un po' di impasto la consistenza è elastica e non troppo appiccicosa.
    Far raffreddare l'impasto su un piano liscio e un po' unto, girandolo spesso con il cucchiaio di legno per evitare che si secchi troppo in superficie.
    Quando il composto è freddo, si impasta bene e si inizia a lavorare oppure si ripone in luogo fresco avvolto nella pellicola trasparente anche per due mesi.
    La pasta di mais è pronta!

    •Materiali ed accessori
    L'unico strumento indispensabile per modellare la pasta di mais sono ovviamente le dita e le mani, ma tutto può essere molto utile. Ecco una lista:
    coltello da cucina e taglieri per tagliare la pasta
    matterello o stendipizza per spianare la pasta
    rotella da pasticcere
    pennello da pasticcere
    schiaccia-agli per fare i capelli o fili in genere
    cannucce per fare buchi
    Stampi per biscotti per fare delle formine
    carta d'alluminio
    fil di ferro per fare gancetti, aggangiare i vari pezzi e appendere gli oggetti
    stuzzicadenti per fare gli occhi e sostenere i diversi pezzi dell'oggetto
    pinze o pinzette per ciglie
    chiodi di garofano
    colino da tè
    pezzetti di legno
    bacche di ginepro.
    E la lista potrebbe allungarsi a dismisura a voi la scelta.

    •Asciugatura
    Questa è una fase molto importante: da una perfetta asciugatura dipende la riuscita e la durata di un oggetto. Questo potrebbe infatti screpolarsi o danneggiarsi in modo irreparabile.

    cucina•Gli oggetti in pasta di mais non necessitano di essicatura a forno, si asciugano molto rapidamente se si pongono in un luogo ventilato ma non al sole.
    Perchè asciughino uniformemente da tutti i lati, specialmente alla base, girarli più volte in diverse posizioni.

    •Verniciatura
    La pasta al mais essiccata ha un colorito bianco latteo, per ottenere variazioni di tonalità è necessario ricorrere ad una colorazione della pasta, possibile sia a pasta fresca che asciutta.
    pecorelleVanno usate tempere di ottima qualità per garantire la resistenza del colore alla luce.
    La tempera può essere usata per colorare sia oggetti già asciutti, sia la pasta fresca, in entrambi i casi si ottiene una colorazione intensa e gradevolmente opaca.
    I colori acrilici sono ottimi per la loro resistenza alla luce, non sbiadiscono con il tempo, generalmente si diluiscono con l'acqua e una volta asciutti diventano indelebili.
    I colori trasparenti per vetro danno un effetto cristallino e semitrasparente, a scultura asciutta conferisce un aspetto lucido e vetrato.
    Si possono colorare in 2 modi:
    •A pasta fresca: si mescola direttamente il colore (tempere, coloranti alimentari) alla pasta, aggiungendolo in piccole quantità, finchè si ottiene la tinta desiderata. E' possibile colorare l'impasto oltre ai colori precedentemente descritti, si possono usare anche dei pigmenti naturali quali caffè e orzo macinati, cacao, zafferano, peperoncino macinato ed altri prodotti simili reperibili in cucina.
    La pasta di mais tende a scurirsi asciugando, quindi occorrono poche gocce di colore nell'impasto per avere delle tonalità pastello e qualche goccia in più per avere colori più decisi.
    •A pasta asciugata: Dipingere i modelli solo dopo l'asciugatura: in questo caso il modello va colorato quando è perfettamente asciutto, usando colori a tempera o ad acquerello. Dipingere gli oggetti con la seconda tecnica è sicuramente molto più bello e soddisfacente.
    La pasta di mais ha una superficie molto liscia e scivolosa, il colore tiene poco va ripassato più volte per ottenere un risultato soddisfacente.

    •Decorazioni
    Una volta colorato, l'oggetto può essere ulteriormente "abbellito" con fiori secchi, pizzi, nastri e stoffe.

    •Conservazione
    La pasta di mais si conserva bene e non teme l'umidità evitate comunque luoghi molto umidi r molto caldi.
    Per quanto riguarda la conservazione della pasta fresca, riponete la pasta solo quando è completamente fredda in dei sacchetti di plastica o in contenitore a chiusura ermetica, state attenti a tenerli ben chiusi, altrimenti la pasta si secca.
    La pasta di mais può essere conservata perfettamente anche per due mesi.
    Per quanto riguarda invece l’oggetto finito, non c’è limite alla sua durata, purché abbiate avuto l’accortezza di spruzzarlo di vernice trasparente (lucida od opaca).

    •Consigli
    La lavorazione dell'oggetto si può fare anche avvolgendo la porzione di pasta da manipolare con pellicola da cucina.
    Rigirare più volte gli oggetti quando al contatto con le mani risultino asciutti in superficie.
    Il colore si accentua con l'asciugatura, quindi non bisogna mai dare tinte molto forti per non scurire l'oggetto una volta asciutto.
    Ad eccezione dei fiori o dei materiali rivestiti, tutte le creazioni vanno posizionate su un piano liscio, ricoperto con un foglio di alluminio che permetterà di rimuovere l'oggetto semiasciutto da entrambi i lati per poterne completare l'essiccazione.
    Per unire gli oggetti sia a pasta fresca che asciutta usate la colla vinilica, se la composizione è asciutta per un incollaggio veloce usate una colla a presa istantanea (tipo Attak) o colla a caldo distribuita con l'apposita pistola.

    tagliere

     
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    LAVORETTI DI PASTA DI SALE

    La pasta di sale è facilissima da preparare ed il costo è davvero bassissimo. Può essere valida alternativa al das od alla creta che certamente sono più costosi, vediamo insieme come fare questa pasta e come utilizzarla sia per fare oggettini per noi che per far giocare i bambini,le mie bimbe si divertono un mondo a fare delle piccole sculture
    INGREDIENTI:1 tazza di farina
    1 tazza di sale fino (polverizzato)
    1 tazzina di acqua
    1 cucchiaino di olio di semi o di vasellina

    pecorelle

    ps-luna1

    1 cucchiaino di colla da tappezziere in polvere o colla vinilica ,vernidas per proteggere i lavoretti
    Come potete vedere la quantità di sale e di farina è la stessa quindi anche se volete farne dosi superiori o molto inferiori l’unica cosa da non dimenticare è questa.
    PREPARAZIONE:
    Una cosa importante da tenere a mente è che più il sale è fino più la pasta sarà liscia e quindi bella da vedere dopo, io vi consiglio di usare un vecchio frullatore o un vecchio macina caffè per rendere il sale quanto più simile allo zucchero a velo, fate attenzione però perché il sale tende a far arrugginire le lame quindi usatene uno vecchio oppure lavate immediatamente le lame dopo aver tritato il sale.

    In una ciotola mettete la farina e il sale e mescolate con un cucchiaio di legno, poi gradualmente aggiungete l’acqua, la dose che vi ho indicato è una tazzina ma a seconda della farina che utilizzate potrebbe servirne un po’ di più, lavorate fino ad avere un composto morbido, aggiungete l’olio di semi e la colla vinilica serviranno a rendere la pasta più morbida ma anche più resistente.

    Mettete l’impasto su una spianatoia e lavoratelo per un pò. A questo punto potete procedere in due modi o colorate la pasta a crudo mischiando un po’ di colore all’impasto oppure fate il vostro lavoro, lo cuocete e lo colorate dopo.

    Per colorare il panetto vi consiglio di usare o i colori a tempera o quelli acrilici, impastate insieme fino a che il colore si distribuisca uniformemente, poi ripetete l’operazione per tutti i colori che volete fare, siccome i colori tenderanno a scurirsi fate una prova così saprete come regolarvi. Un’altra alternativa è fare i vostri lavori e colorarli dopo.

    Quando i vostri lavoretti saranno pronti metteteli in forno a circa 50/60°C e controllate la cottura con uno stecchino, se fate dei lavori particolarmente complessi usate stecchini di legno come gli stuzzicadenti,così non rischierete di vederli crollare.

    Se volete colorarli dopo potete usare gli acquarelli che sono certamente i più adatti in questo caso. La pasta rimasta potete avvolgerla nella pellicola trasparente e metterla in frigorifero. Quando i lavori saranno perfettamente asciutti completateli con il vernidas o qualsiasi altro prodotto protettivo. Se fate oggetti da appendere mettete i supporti a crudo e fateli cuocere in forno così si avrà un tuttu’uno con la pasta.

    Mantenete i lavori in posti poco umidi e non metteteli mai nel celophant se non volete ritrovarli ammuffiti! Sbizzarritevi con la fantasia!Vedrete che bei capolavori che creerete!!

     
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    Come Creare Una Coccinella In Fimo

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    Crea, in poche e semplici mosse, una coccinella in Fimo! Il Fimo è un'argilla polimerica che si modella e si cuoce nel forno. Si utilizza per creare dei piccoli oggetti, perline, gioielli in generale, fatine, folletti, ecc. Lo trovi in panetti e puoi scegliere tra moltissimi colori già pronti (oppure miscelarli tra loro). Altre marche di questa argilla colorata sono Cernit, Sculpey e Premo.

    Occorrono:
    Fimo Rosso
    Fimo Nero
    Uno stuzzicadenti
    Forno di casa
    Scopri come fare:

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    1

    Prepara il tavolo dove lavorerai, coprendolo con un foglio di giornale o plastica. Per poter modellare il Fimo, puoi decidere se indossare o no dei guanti in lattice, per evitare di lasciare impronte sulla coccinella. Il Fimo va scaldato un po' tra le mani per ammorbidirlo e togliere eventuali bolle d'aria. Prendi un po' di Fimo nero e fai una pallina (scegli la dimensione a seconda di quanto vuoi che la coccinella sia grande). Prendi un po' di Fimo rosso e fai un'altra pallina delle stesse dimensioni di quella nera. Prendi poi un po' di Fimo bianco e fai due palline piccole, che saranno gli occhi della nostra coccinella.

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    2

    Adesso schiaccia con il polpastrello la pallina nera, che diventa il corpo della coccinella. Con la pallina rossa forma un rotolino, dividilo a metà e fai due palline. Ora schiaccia leggermente le due palline rosse, dando loro una forma un po' allungata. Ed ecco le ali, che posizionerai a circa un terzo del corpo. Ora prendi le due palline bianche e mettile vicine vicine, sul musetto della coccinella: gli occhi!

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    3

    Tocco finale: con lo stuzzicadenti fai due buchini piuttosto profondi al centro degli occhietti. Poi fai 3 buchini sul ogni ala.

    Se vuoi rendere ancora più spiritosa la tua coccinella, modella delle piccolissime palline nere e premile delicatamente nei buchini delle ali. Ci siamo! Ora sei pronto ad infornare a 110 gradi (o alla temperatura indicata sulla confezione della tua pasta) per 5-10 minuti.

     
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    creazioni in pasta di sale

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    La pasta di sale offre numerosi spunti per realizzare piccole sculture e giochi per i bambini , i quali sono sicuramente i pi propensi a mettere le mani in pasta, per divertirsi un po e creare al tempo stesso delle piccole cose da soli.

    jpgQuesto prodotto è facilmente realizzabile in casa, attraverso pochi ingredienti e pochi accorgimenti, inoltre è anche un modo divertente per coinvolgere i più piccoli in giochi senza tempo e molto semplici da fare.
    Per realizzare a casa la ricetta per la pasta di sale occorrono i seguenti ingredienti:
    Farina (1 kg)
    Sale (1 kg)
    Acqua (1/2 litro)

    jpgOvviamente le dosi possono essere più o meno massicce, l'importante è che il rapporto di calcolo tra i vari ingredienti non cambi. Ideale per l'impasto è la farina di tipo 00, anche se nulla ci toglie di sfruttare altri tipi di farina, come quella integrale o di segale. Quest'ultima è però ricca di glutine, e l'impasto finale risulterà più lungo ad asciugarsi. Per quanto riguarda il sale è consigliato quello fino, meglio ancora se si macina ancora più finemente, a ottenere un impasto simile allo zucchero a velo. In aggiunta a questi ingredienti, possiamo aggiungere una miriade di additivi differenti, i quali possono conferire più robustezza e rigidità al lavoro finito,

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    eccovi un elenco di quelli utilizzabili:
    colla da parati in polvere
    glicerina
    oli alimentari
    aceto chiaro
    succo di limone
    colla vinilica

    Tutti questi ingredienti sono facoltativi, possono comunque aiutare a rendere più resistente nel tempo il nostro lavoro, anche se non sono indispensabili per avere un buon risultato finale. Per preparare l'impasto per la pasta di sale ci sono vari metodi, possiamo impastare farina e sale direttamente in una terrina, aggiungendo di tanto in tanto l'acqua a temperatura ambiente, finché non otteniamo un impasto omogeneo e compatto. Un altro metodo è quello di far sciogliere il sale nell'acqua, aggiungendo successivamente la farina per ottenere un impasto sempre omogeneo. Un altro metodo prevede di far sciogliere il sale in acqua molto calda, per poi aggiungere la farina, l'impasto risulterà più jpgappiccicoso, ma a lavoro finito avremo un pezzo più resistente e duro.
    Dopo aver ottenuto la consistenza desiderata, è consigliabile tenere per qualche ora a riposo in un luogo fresco il nostro impasto, e possiamo conservarlo anche per una intera settimana, basta avvolgerlo in una pellicola da cucina conservandolo sempre in un luogo fresco, ma non in frigorifero. Quando lo riutilizzeremo, avremo un impasto più umido, e ci basterà aggiungere della farina per renderlo lavorabile tranquillamente. Una volta preparato il nostro impasto dovremo lavorarlo con degli strumenti appositi, eccovi un elenco qui di seguito:
    mattarello
    grattugia
    spatola tagliapasta
    stampi e formine per biscotti
    spremi aglio
    stuzzicadenti o spiedini in legno

    altri piccoli oggetti vari (tappi, bottoni, cannucce, pettini, …)
    jpgQuando avremo lavorato la pasta di sale a nostro piacimento, magari seguendo i numerosi tutorial online per fare diverse tipologie di lavoretti con la pasta di sale, possiamo far asciugare il tutto, e anche qui abbiamo diversi modi per poterlo fare. Possiamo farlo asciugare all'aria aperta, tenendo presente che non bisogna lasciarlo sul termosifone o fuori la notte, poiché rischieremo di rovinare tutto il nostro lavoro. Questo tipo di asciugatura è un procedimento lungo, ci vorranno diversi giorni prima che il nostro lavoretto sarà asciutto, si calcola un giorno per ogni millimetro di spessore del nostro lavoro.
    L'altro metodo è invece più rapido, e prevede una cottura al forno. Prima di mettere nel forno il nostro lavoro in pasta di sale, è consigliabile inumidirlo spennellandolo con un po' d'acqua, e tenere il forno a una temperatura non superiore al 120°, meglio se si aggira intorno ai 100°. Se non vogliamo evitare che si rovini il lavoro, possiamo tenere un po' aperto il forno durante la sua cottura, e magari coprire con un po' di fogli di alluminio le parti che si cuociono più rapidamente, per evitare brutte sorprese a fine cottura.
    Dopo che il nostro lavoretto sarà ben cotto, potremo procedere, se vogliamo, a colorare il tutto. Anche qui ci sono due metodi di colorazione, o attraverso l'impasto colorato, oppure colorandolo a fine cottura. Nel primo caso ci basterà aggiungere all'impasto della nostra pasta di sale morbida un po' di tempera, lavorandola in modo tale da ottenere il nostro fagotto colorato e malleabile. Nel secondo caso invece dovremo colorare con una base di bianco tutto il nostro lavoretto, per poi passare con un pennello la tempera diluita con un po' di acqua sulle parti che vorremo colorare.
    jpgQuando avremo completato questa fase, potremo aggiungere della vernice per rendere più duraturo il nostro lavoro. Ci basterà aspettare che sia completamente asciutto, per poi passare della vernice su tutta la sua superficie, e il gioco è fatto. Qui sotto vi inseriamo una bella galleria di lavoretti in pasta di sale da cui poter prendere spunto, ma con la vostra fantasia potrete anche fare cose più curiose e complesse, buon lavoro!


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    Articolo scritto da Naomi Vona
     
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    Come lavorare il fimo: idee creative per il fai da te

    fimo

    Avete mai visto ciondoli, anelli, calamite e altra oggettistica da regalo realizzata a mano e modellata in pasta di fimo col fai da te? Avreste voglia di cimentarvi, ma non avete idea di come lavorare il fimo? Allora questo post fa per voi.
    Cercherò di spiegarvi come lavorare il fimo, la magnifica pasta sintetica facilmente modellabile e termoindurente, che non secca all’aria ma può essere indurita cuocendola in un comune forno, ad una temperatura di circa 130 °C.

    Per cominciare vi chiederete dove procurarvi il fimo. In genere il fimo viene venduto in tutti i negozi di belle arti e nei colorifici. Si trova in panetti colorati a tinta unita o con colorazioni particolari (vedi effetto metallizzato o fluorescente), ma potete facilmente ottenere una pasta di colore diverso da quello che avete comprato mischiando fimo di diversi colori. Il costo si aggira intorno ai 2 euro.
    Lavorare il fimo non è affatto complicato, basta prendere la quantità desiderata di prodotto a seconda dell’oggetto che intendete realizzare e iniziare a lavorarla schiacciandola con le mani fino a farla diventare morbida e farle assumere la forma desiderata.
    Gli strumenti che vi occorrono per modellare il fimo sono oggetti di uso comune, stuzzicadenti, un classico mattarello e un taglierino.
    Badate che il fimo può macchiare le superfici su cui lavorate, quindi vi consiglio di foderare il vostro piano di lavoro con una tovaglia di plastica o in alternativa potreste lavorare su un tagliere. Il fimo potrebbe lasciarvi anche delle macchie anche sulle mani, per evitare questo inconveniente vi consiglio di utilizzare dei guanti di plastica.
    Dopo che lo avrete lavorato, il fimo va fatto cuocere in forno ad una temperatura che oscilla fra i 100 e i 130°C per un tempo che varia dai 15 ai 30 minuti, a seconda della grandezza dell’oggetto. Vi consiglio di dare spesso un’occhiata al forno durante la cottura per evitare che gli oggetti si brucino, nel qual caso si sprigionerebbero dei vapori tossici nulla affatto gradevoli.
    Importante: utilizzate un forno elettrico e e non uno a microonde per cuocere la pasta fimo.
    Meglio ancora se destinate un fornetto apposito alla cottura degli oggettini in fimo e non quello dove abitualmente cuocete anche il cibo.
    L’oggetto che avrete ottenuto dopo la cottura potrebbe non piacervi perché risulterà opaco, ma potrete lucidarlo con apposite vernici lucidanti o in alternativa potete rivestirlo con un composto ottenuto mischiando in parti uguali colla vinilica e acqua .
    A questo punto non vi resta che fare asciugare la vernice lucidante o il composto realizzato con acqua e colla e il vostro oggetto in fimo sarà pronto!
    Ma quali oggetti si possono realizzare in fimo? Collane, bracciali, ciondoli, orecchini, animaletti e altre suppellettili. Alla fantasia non c’è limite. Una volta che avrete imparato come lavorare il fimo potete ottenere qualunque cosa voi desideriate.
    Per cominciare potete ispirarvi a questo tutorial su come lavorare il fimo postato su Youtube.

     
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    Cupcakes in pasta di mais: bracciali, segnaposti e bomboniere deliziose

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    Quella dei cupcakes può essere definita oramai una mania! Da quelli dolci da gustare con il palato a quelli in pasta di mais da assaporare con gli occhi, i cupcakes in pasta di mais sono adorabili per i mille usi che se ne possono fare: scopriamo insieme quali sono.
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    Cupcakes in pasta di mais: i braccialetti fai-da-te
    I bracciali con i cupcakes sono un oggetto di tendenza di quest'anno, soprattutto se sono rigorosamente fai da te! Per realizzarne uno, basta procurarsi una catenella d'argento con le maglie larghe e applicare 4 - 5 di questi deliziosi pendenti da creare in pasta di mais.
    Cupcakes pasta di mais: gli orecchini
    Anche gli orecchini a forma di cupcakes sono un vero tormentone di quest'anno. Grazie alla loro forma tondeggiante, questi oggetti golosi possono, infatti, essere indossati e abbinati con i più svariati must del momento: con una gonna, con le ballerine ma anche per una serata importante, saranno un gioiello chic e di classe.

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    Cupcakes pasta di mais: bomboniere fai-dai-te
    Decisamente indicati anche per la realizzazione di bomboniere fai-da-te adatte per qualsiasi occasione: dal battesimo, alla festa di laurea, i cupcakes in pasta di mais o fimo vi permetteranno di risparmiare facendo un figurone.
    Cupcakes pasta di mais: segnaposti matrimonio
    Ideali sono i cupcakes realizzati in pasta di mais o fimo come segnaposto. Basterà installare sul dolcetto in pasta di mais un supporto di stagno o di alluminio, provvisto di una mollettina per poter inserire il nome dell'invitato. Molto belli anche i segnaposti con il nome dipinto a mano sul dolcetto da utilizzare anche come bomboniera.
    Cupcakes pasta di mais: porta-trucco
    Se volete decorare una scatolina per portare con voi i trucchi o un ombretto monouso, potete decorarlo con un cupcake, semplicemente incollandolo sul coperchio. Effetto strepitoso per fare regali originali!
    Cupcakes pasta di mais: anelli e collane
    Infine, gli adorabili pasticcini possono essere utilizzati come "perla" di un anello o prezioso pendente di una collana.
    Guardate nella nostra gallery, i cupcakes impreziositi di brillantini e swarovski creati da un designer di gioielli! L'effetto è decisamente glam!
    Articolo scritto da Donatella M.

     
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    Pasta di Mais: come prepararla
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    L’arte del fai da te è divenuta, oggi più che mai, una moda talmente in voga, che le tecniche ed i materiali atti alla realizzazione di piccoli e grandi capolavori si pongono tra loro in un rapporto di concorrenza. Una di queste tecniche è la lavorazione della pasta di mais: un impasto di maizena (farina di mais), colla vinilica e vaselina facile da lavorare, realizzare e trasformare in tanti graziosissimi oggetti. Vediamo insieme come realizzarla ed a quali usi sia destinata.

    Occorrono:
    Farina di mais (maizena), colla vinilica, olio di vaselina, qualche goccia di limone od altra essenza profumata
    Scopri come fare:

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    L’occorrente di cui abbiamo bisogno è: farina di mais, colla vinilica, vaselina, qualche goccia di limone od altra essenza (per smorzare l’odore intenso che la colla conferisce alla pasta), e colori a tempera (ove volessimo colorarla). In una ciotolina mescoliamo una parte di farina, una di colla vinilica, limone ed un po’ di olio di vaselina (si consiglia di cominciare con piccole dosi, magari utilizzando un bicchiere di plastica come unità di misura); poniamo l’impasto così ottenuto, il quale avrà a questo punto una consistenza alquanto farinosa, in una padellina od un tegame antiaderente, che metteremo a scaldare su una fiamma molto bassa, rimestando con un cucchiaio di legno sino a quando tutto il composto, che dopo qualche minuto avrà subito il processo di cottura, non si stacchi dalle pareti del tegame.


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    Una volta ottenuto un impasto liscio ed elastico, possiamo cominciare a lavorarlo, ricordando, quale buona abitudine, di riporre i pezzi di pasta, che non stiamo ci servono nell’immediato, in un involucro di pellicola trasparente, affinchè non si secchino, pregiudicandone così la possibilità di modellamento. Se quello che vogliamo ottenere è un impasto colorato, non faremo altro che aggiungervi qualche goccia di colorante, la cui quantità varierà a seconda dell’effetto che desideriamo. Dopo aver conferito alla pasta la forma che più ci piace, non ci resterà che farla seccare: a tal uopo non servirà che l’ aria, non essendo necessario l’utilizzo del forno. Premuriamoci di lasciar seccare la pasta in un luogo asciutto: questo gioverà ad evitare l’emersione di piccole crepe sulla superficie (cosa più evidente negli oggetti più grandi).

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    Un esempio di come utilizzare la pasta di mais è la decorazione di una palla di Natale. Servirà una palla in polistirolo, e tante piccole palline, della grandezza di un cece, di pasta di mais, bianche e rosse.

    Con un po’ di nastro, ed incollando queste ultime con la colla a caldo, seguendo fantasie diverse a seconda dei nostri gusti, potremo realizzare decorazioni natalizie certamente originali ed a basso costo.
    Non ci resta che provare allora! Buon divertimento!.
    Consigli:
    Ricordarsi di utilizzare un tegame antiaderente per la cottura dell'impasto.

     
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    LA PASTA DI SALE
    pate-a-selVenite a scoprire come preparare la pasta di sale e cercare idee di lavoretti per utilizzarla. La pasta di sale è economica, facile da realizzare e rappresenta una valida alternativa ad altre paste per modellare più costose. Estremamente semplice e piacevole da manipolare, si può renderne l’impasto più o meno friabile o elastico. Inoltre, è ideale per i bambini di tutte le età perché gli ingredienti che la compongono, sale, acqua e farina, la rendono particolarmente adatta ai bimbi più piccoli e se uno di loro dovesse avere la curiosità di assaggiare la pasta di sale, non la ingoierebbe per il suo gusto decisamente troppo salato!
    Per modellarla bastano le mani ed il piacere di manipolarla e trasformarla in oggetti dalle mille forme. Si possono anche utilizzare attrezzi come stuzzicadenti, formine per biscotti, rotelline e tutto quanto può servire ad ottenere la forma desiderata. La pasta di sale può essere colorata prima della cottura (con coloranti naturali) o dipinta dopo, quando i modelli saranno ben asciugati.

    LE ORIGINI
    La pasta di sale risale all’antichità e si presume tragga le sue origini nella pasta di pane che l’uomo iniziò a modellare per creare piccole sculture. Queste statuine erano però spesso mangiate da topi e animaletti. L’aggiunta del sale risolse questo problema permettendo inoltre di conservare le creazioni grazie alle proprietà stabilizzanti del sale.


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    COME COLORARE la pasta di zucchero

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    In commercio si può trovare la pasta di zucchero in vari colori, i più classici sono il rosa e l’azzurro per fare torte di compleanno per i bambini.E’ molto facile trovarne di colore bianco e quindi possiamo utilizzare coloranti per trattare la nostra pasta sino a raggiungere le sfumature desiderate. Ovviamente, bisogna usare coloranti per dolci!I coloranti da usare possono essere in pasta o in polvere. Non utilizzare mai coloranti liquidi perchè andrebbero ad alterare la compattezza della pasta di zucchero.I coloranti in pasta e in polvere sono molto brillanti e ne basta davvero una quantità minima. Si consiglia di utilizzare i guanti in vinile, facilmente reperibili in qualunque farmacia. Non utilizzate i guanti di lattice perché la pasta di zucchero vi rimarrebbe appiccicata alle dita.Il procedimento è semplice: dividete la pasta di zucchero in diversi panetti e riponeteli in ciotoline diverse. Con uno stuzzicadenti aggiungete alla pasta di zucchero poco colorante alla volta e lavorate con le mani in modo che il colorante venga assorbito uniformemente. Se lavorate in un ambiente molto caldo la pasta di zucchero potrebbe diventare appiccicosa: in questo caso aggiungete dello zucchero a velo fino a quando la pasta di zucchero non sarà tornata nella consistenza iniziale. Aggiungete tanto colorante quanto ve ne servirà per ottenere la tonalità desiderata.

     
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    Come fare un pinguino con la pasta di sale

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    Creare dei piccoli animaletti con la pasta sale può essere un lavoretto divertente e semplice anche per chi è alle prime armi; sono risapute la facilità con cui si fa la pasta di sale (che consiste in una mistura di farina, sale e acqua tiepida nella sua versione più semplice) e le pressoché infinite creazioni che si possono realizzare! Tutto ciò che serve è tanta pazienza e creatività. Qui di seguito viene riportata una guida per creare un piccolo pinguino e colorarlo, ad un livello di difficoltà piuttosto facile.

    Occorrono:
    farina
    sale fino
    acqua
    colori a tempera o acquerelli
    utensili
    Scopri come fare:

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    L'impasto: per prima cosa fai la tua pasta di sale! La ricetta è molto semplice: metti della farina di tipo 00 e del sale fine (il più fine possibile) in una ciotola, in parti uguali, e mischia con un cucchiaio di legno per amalgamare le due sostanze; successivamente aggiungi poca acqua tiepida alla volta e lavora con le mani l'impasto; quando hai ottenuto la consistenza che desideri (la pasta non deve essere troppo molle nè troppo dura), trasferisci il tutto su un tagliere infarinato o su un piano di marmo infarinato. Man mano che finisci di lavorare l'impasto, aggiungi farina o acqua per ottenere una consistenza più o meno dura.

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    Consigli: usa un sale molto fine, perchè se i granelli sono troppo grossi la pasta risulterà granulosa e comprometterà la buona riuscita della tua scultura. In particolare, quando si vogliono creare degli oggetti molto piccoli è indispensabile che il sale sia finissimo, direi della stessa consistenza dello zucchero semolato. Inoltre, per rendere la pasta di sale ancora più lavorabile e liscia, a piacere si può aggiungere un cucchiaino di colla vinavil e di olio di semi (o vasellina).
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    A questo punto sei pronto per iniziare a modellare il corpo del tuo pinguino! Partiamo dalle zampe! Crea due palline di pasta e schiacciale verso il piano di lavoro in modo da ottenere due dischetti leggermente più piatti verso di te e più rigonfi sul lato opposto. Prendi un coltellino (o meglio ancora uno strumento per modellare la creta) e con questo taglia ogni dischetto a trapezio, eliminando i due lati esterni obliquamente (ovvero la linea di taglio deve essere leggermente più stretta nella parte rigonfia del dischetto, per poi allargarsi nella parte più piatta); in questo modo ottieni la classica forma delle zampe degli uccelli! Con il coltellino rifinisci infine le "dita" delle zampe a tuo piacimento (io per i miei pinguini mi sono ispirata al cartone "Madagascar").

    A questo punto le zampe sono pronte, passiamo dunque al corpo del nostro animaletto!.

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    Passiamo adesso al corpo. Forma dall'impasto incolore una palla di circa 10 cm di diametro, facendo leggermente più pressione su una estremità in modo da ottenere una forma ovalizzata. Ora modella la forma fino ad ottenere una specie di campana, con una base leggermente più larga rispetto alla punta (che sarà poi la testa del pinguino). Quando sei soddisfatto, posiziona le zampette sul piano di lavoro, allineate tra di loro e distanziate orizzontalmente di almeno 4 cm; bagna leggermente il dorso delle zampette con dell'acqua calda o tiepida e posiziona il corpo del pinguino sopra di esse. Inizia a prendere vita!
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    Per il becco: fate una pallina, dividetela in due ulteriori palline e appiattitele per creare due dischetti piccoli; a questo punto dovrete solo eliminare la pasta in eccesso da ognuno dei dischetti per ottenere due triangoli equilateri Una volta ottenuti i due triangolini, fai una piccola incisione sul corpo del pinguino del punto in cui vuoi posizionare il becco (a circa due terzi dell'altezza totale del corpo) e incastra i due triangolini arancioni con la base dentro la fessura, cercando di non farli aderire l'uno con l'altro. NB: se i due triangolini sono troppo molli sarà difficile farli rimanere in posizione aperta senza farli aderire l'uno all'altro; in questo caso, ti consiglio di aggiungere all'impasto arancione un po' di farina e ricominciare la procedura per la creazione del becco da capo. Ci vuole pazienza, ma per ottenere dei buoni risultati stare attenti ai dettagli è indispensabile!
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    Per creare gli occhi forma due piccole palline della grandezza che preferisci per il tuo pinguino (ti consiglio di farle abbastanza grandi, questo darà un effetto molto divertente e cartoonizzato al viso del tuo animaletto!); quando ritieni che le palline siano della giusta grandezza, bagnati la punta del dito con dell'acqua tiepida e passalo successivamente sui due punti dove posizionare gli occhi; metti le due palline sui punti della pasta umidificati precedentemente e aspetta che la pasta si incolli bene. Consiglio: per ottenere un'espressione divertente del tuo pinguino, fai gli occhi uno più grande dell'altro!
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    Il pinguino è finito, dunque lascialo asciugare su un termosifone o, meglio ancora, al sole. Non avere fretta ed aspetta che si sia davvero asciugato del tutto! Una volta solidificato puoi finalmente colorare! Userai una tempera bianca per la pancia del pinguino e la base, una tempera nera per il manto e il viso, dell'arancione per le zampe e il becco e una vernice spray (o della colla vinilica in sostituzione) alla fine.
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    Prendi con un pennellino abbastanza sottile del colore bianco e inizia a colorare la base su cui poggia la statuetta (anche se non si vede molto, è sempre bene curare i dettagli!); per non rovinare il lavoro fatto, aspetta che questa si sia asciugata, successivamente appoggia di nuovo il pinguino sulla base e con lo stesso colore crea una forma a semicerchio che parte dal basso in corrispondenza delle zampette e arriva a circa mezzo centimetro dal becco, colora l'interno del semicerchio. Consiglio: per rendere la pancia del pinguino più realistica, usa pochissima tempera gialla e pochissima tempera arancione per creare delle sfumature leggerissime sul bianco.
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    Con la tempera nera colora tutto il resto dell'animaletto. Per creare le pupille e, se vuoi, le palpebre, puoi usare un pennello sottile con poca tempera nera oppure un pennarello indelebile nero. Dal momento che il corpo è un pezzo unico, le ali non sono evidenti: per creare l'effetto visivo delle ali puoi disegnare i bordi di queste con del colore grigio scuro, dopo che la tempera nera del corpo si è asciugata, oppure usare un pennarello indelebile grigio o in alternativa un bianchetto.
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    A questo punto il pinguino è terminato! Attendi che il colore si sia asciugato completamente e dai un ultimo tocco con la vernice trasparente spray (se non ce l'hai puoi usare uno strato sottile di colla vinavil liquida). Come hai visto questo procedimento è molto semplice e il risultato che si ottiene è un pinguino simpatico, in stile cartone animato e molto solido. La sua solidità di forma e dimensione lo rendono ideale per essere utilizzato come fermacarte, oppure per essere posizionato su una mensola o su un tavolino. Divertiti a creare tanti pinguini diversi, per esempio con forme più o meno allungate, espressioni buffe (servendosi degli occhi della statuetta) e, perchè no, colori sgargianti!

     
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    Come creare una bomboniera con la pasta al sale

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    Per realizzare una bomboniera con la pasta al sale, dovete procurarvi i supporti necessari, e mettere in atto le semplici, artistiche e rapide istruzioni tecnico operative qui descritte. In modo molto fantasioso e divertente, riuscirete a creare una bellissima bambolina in pasta di sale, da assemblare ad un sacchetto di confetti, ed utilizzare come originale bomboniera fai da te.

    Occorrono:
    Farina 00
    sale
    acqua
    colla vinilica
    ciotola
    cucchiaio
    stampini di metallo
    stuzzicadenti
    tagliapasta
    forbici
    ritaglio di tessuto
    sacchetto con confetti
    nastrino di raso
    colori acrilici
    pennello
    pinzette

    Scopri come fare:


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    Per creare la tua bomboniera con soggetto in pasta di sale, una volta che ti sei procurato della farina del tipo 00, del sale raffinato, una caraffa d’acqua e una ciotola, versa dentro una ciotola la farina, unisci il sale, dopo averlo precedentemente frullato per renderlo impalpabile, poi aggiungi molto lentamente l’acqua, e infine un cucchiaio di colla vinilica . La quantità di farina e di sale, devono risultare uguali, mentre la colla vinilica va messa nella quantità di un cucchiaio ogni tre etti di farina circa. Dopo di ciò, una volta aver preparato l'impasto per fare la tua bomboniera con la pasta di sale, lavora il composto ottenuto con le mani.

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    A questo punto, prosegui il tuo lavoro, modellando e manipolando la pasta di sale, dal centro verso i bordi, in modo tale che si assorba bene tutta l'acqua, per circa 5 minuti. Dopo di ciò, realizza con tale impasto una palla, posizionala sul tuo piano di lavoro, quindi tira bene, premi leggermente e poi ripiega la palla di pasta. Tali movimenti vanno ripetuti per circa 20/30 minuti, così da modellare bene la tua pasta al sale. Trascorso tale tempo di manipolazione, fai riposare il tutto per circa 1/ 2 ore, così il tuo impasto risulterà ben omogeneo, poiché si saranno amalgamati bene la farina col sale. Per completare, modella la pasta al sale ottenuta, quindi riponila sopra un foglio di carta da forno e, per evitare che la pasta si attacchi alle mani, versa sopra un po' di farina. Inizia quindi a realizzare le varie parti che compongono la tua piccola bambolina con pasta di sale.


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    Per far ciò, ricava col tagliapasta, i pezzi necessari per fare la sagoma della testa, del busto, delle braccia e delle gambe. Le varie sagome, vanno create semplicemente usando le mani o appositi stampini di metallo.

    Una volta aver realizzato i vari pezzi della tua bambolina, assemblali tra loro, poi rifinisci i vari particolari con uno stuzzicadenti o delle pinzette, e fissa i capelli in posizione. Se desideri, colora con un pennellino e il colore acrilico che preferisci i capelli della tua bambolina e fai asciugare bene. Infine fissa con un po' di colla un ritaglio di tessuto in cotonina colorata per fare il vestitino, e dopo fissa la tua bambolina alla pasta di sale, al sacchettino di confetti. Buon lavoro!.

     
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    Come usare il fimo liquido

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    Gli amanti del fimo avranno sicuramente sentito parlare anche del fimo liquido. Altro non è che è un gel fluido, lattiginoso, da decorazione, che viene venduto in un barattolino da circa 50 ml. Fa parte dei tanti prodotti del fimo e può esser usato in vari modi, per raggiungere obiettivi diversi tra di loro. Il fimo liquido è di colore chiaro, ma dopo la cottura nel forno, ha la capacità non solo di indurire ma anche di diventare trasparente. Tra gli usi poco diffusi del fimo liquido, c’è quello di usarlo come ammorbidente del fimo, che ora mai è diventato secco. Ma il fimo liquido viene usato in modo particolare per la famosa tecnica del trasferimento d’immagini, anche detto transfert, e come collante per gli oggetti in fimo. Cerchiamo di analizzare entrambe le tecniche.

    Occorrono:
    fimo liquido
    carta forno
    vetro
    stampante a laser o a getto d'inchiostro
    foglio di carta forno
    vetro da cornice
    fornetto
    forbici
    Scopri come fare:

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    Il fimo liquido viene usato per poter incollare delle nuove forme di fimo ad un vecchio fimo. Per fare questo basterà spalmare un po’ di fimo liquido sull’oggetto in fimo, già cotto in forno, e poi appoggiare su di esso il pezzo di fimo nuovo, ancora da cuocere. Fatto questo, possiamo accendere il forno ed inserire all’interno il tutto. Facciamolo cuocere così come si fa normalmente, cioè a 120° per circa 20 minuti. E’ bene controllare sempre la cottura, in modo che non si bruci. L’effetto sarà sorprendete e il vecchio oggetto in fimo non subirà danni.

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    Per quanto riguarda la tecnica del transfert, grazie all’uso del fimo liquido saremo in grado di trasferire un’immagine. La prima cosa che dobbiamo fare è trovare delle immagini che più ci piacciono. Possiamo ricorrere all’uso di internet oppure ritagliarle semplicemente dai giornali. In tutto questo occorre essere al corrente di una cosa molto importante per una buona riuscita dell’operazione. Nelle istruzioni del fimo liquido, viene riportata la tecnica del trasferimento di un’immagine, con la possibilità, una volta completato il passaggio, di togliere la foto originale e far restare solo l’immagine che è stata impressa sul fimo liquido che si solidificato, dando origine ad una sorta di figurina. In realtà questo passaggio sarà possibile solo se le foto o le immagini che più ci piacciono, vengono stampate attraverso l’utilizzo di una stampante a laser. In caso contrario, utilizzando le semplici stampanti a getto d’inchiostro, il risultato non sarà perfetto, in quanto l’immagine sarà molto sbiadita. Sarebbe comunque meglio, stampare le immagini prese da internet su una carta fotografica lucida, in modo che l’immagine creata sia ben distinta e chiara.
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    Una volta che avremo stampato o ritagliato l’immagine, possiamo procedere con l’operazione di trasferimento. Se vogliamo solo creare un’immagine rigida abbiamo la possibilità di seguire due metodi. Il primo è quello riportato sulle istruzioni.

    Occorre prendere un foglio di carta forno, posare su di essa la nostra foto, ritagliata per bene ed iniziamo a stendere sopra uno strato di fimo liquido, in modo da creare uno spessore di circa 2 mm. Fatto questo, possiamo informare la nostra immagine e lasciarla cuocere per circa 15 minuti, facendo attenzione a non bruciarla. Dopo averla fatta raffreddare per bene, avremo a disposizione la nostra immaginetta, con un effetto davvero originale e molto lucida..

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    Nel caso le foto sono derivate dalla stampante a laser, potremo anche cercare di eliminare la carta della foto principale, in modo di lasciare solo quella impressa nel fimo liquido. Se al contrario è stata utilizzata una stampante normale, ci conviene solo ritagliare per bene le parti di carta esterne e il nostro trasferimenti d’immagine grazie al fimo è terminato. Non ci resta che incollare l’immagine su una qualsiasi base che scegliamo, magari per formare un ciondolo o un quadretto circondato di strass e perline.

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    La seconda tecnica che possiamo utilizzare, è quella di posizionare l’immagine o la foto stampata o ritagliata, su un pezzo di vetro, tipo quello usato nelle cornici. Seguendo questo metodo la prima cosa da fare è quella di stendere un po’ di fimo liquido sul vetro e poi posizionare sopra al fimo liquido la nostra immagine, naturalmente dalla parte davanti. Stendiamo per bene l’immagine con le mani, in modo da eliminare le bolle d’aria ed inforniamo per 15 minuti. Una volta fatto raffreddare dobbiamo staccare l’immagine dal vetro e ritagliare per bene i suoi contorni ed applicarla su una qualsiasi base abbiamo scelto.

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    Grazie al fimo liquido possiamo anche trasferire un’immagine direttamente su un oggetto in fimo, in modo da creare un portachiavi o un simpatico ciondolo. Per fare questo, dobbiamo dapprima stendere una base di fimo liquido sull’oggetto in fimo e poi posizionare la nostra immagine. Sulla parte davanti dell’ immagine, andremo a stendere un altro strato di fimo liquido, in modo da comprendere e coprire tutti i contorni.

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    Premiamo con le mani, in modo che sia bene incollata ed inforniamo per circa 10-12 minuti a 120 gradi.
    Quando sarà passato il tempo necessario, non dobbiamo far altro che toglierla dal forno e farla raffreddare. La nostra immagine sarà così stata trasferita sul fimo e noi avremo dato vita ad un ciondolo o un portachiavi davvero nuovo e mai visto prima.

     
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    PASTA DI SALE...CREARE CON LE PERLE

    perle-200x200Impariamo a realizzare delle perle da utilizzare per creare collane, bracciali e tutto quello che può suggerirci la nostra fantasia. Queste perle si conservano bene e sono perfette per comporre un braccialetto od una collana per la festa della mamma!

    COME REALIZZARE LE PERLE



    Modellare delle palline e degli ovali di pasta per preparare le perle.

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    Infilare le perle su spiedini di legno e lasciarli asciugare appoggiando ogni spiedino su un bicchiere od una ciotola, in modo che le perle non tocchino nessuna superficie.

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    Lasciare asciugare le perle per circa 24 ore o, se utilizzate pasta di sale, farle cuocere.
    Dipingere le perle di tutti i colori. Togliere il bastoncino di legno.

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    Finire le decorazioni delle perle e lasciare asciugare.

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    Verniciare le perle e lasciare asciugare.
    Infilare le perle su un filo elastico per realizzare un bellissimo bracciale!

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    Come fare le uova di Pasqua con la pasta di sale

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    Sono tanti i lavoretti che si possono fare per addobbare la casa in occasione della Pasqua, oggi ci concentriamo sulle ovette in pasta di sale. Prima cosa sono un hobby divertente e facile, che si può condividere anche con il proprio bambino e con i suoi amichetti, secondo si prestano a comporre dei cestini simpatici, perfetti come centrotavola.


    Prima di metterci al lavoro, è necessario realizzare la pasta di sala. È bene che seguiate con attenzione le indicazioni, sia per le dosi sia per la conservazione, perché se da un lato questo prodotto è facile da produrre e da plasmare, è anche abbastanza delicato e una cottura aggressiva o l’esposizione a un ambiente umido possono danneggiarlo e di conseguenza mettere a rischio il lavoro finale.
    fare-le-ovette
    Ricetta pasta di sale
    1 bicchiere di farina
    1 bicchiere di sale fino
    mezzo bicchiere di acqua del rubinetto
    1 cucchiaio di colla vinilica
    1 cucchiaino di olio di semi o di vasellina


    Preparazione

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    Abbiamo usato come unità di misura il bicchiere che è molto semplice e permette di fare delle dosi ben equilibrate. Se avete bisogno di più impasto non dovete fare altro che moltiplicare gli ingredienti. La pasta di sale viene bella morbida se il sale è molto fino, quindi mettetelo qualche minuto in un mixer per creare l’effetto zucchero a velo. Aggiungete poi in una ciotola la farina, il sale e mescolate versando un pochino alla volta l’acqua. Infine, mettete anche l’olio e la colla vinilica. Questi due prodotti rendono l’impasto morbido, ma al tempo stesso resistente. Ora dovete lavorare la vostra pasta come se fosse quella classica all’uovo (commestibile). In questo modo gli ingredienti si mescoleranno bene e potrete lavorarla in un secondo momento con più facilità. Conservatela dentro la pellicola da cucina, lontana da qualsiasi fonte di calore e dall’acqua.

    Colorare la pasta di sale
    Per fare le vostre uova potete lavorare in due modi: usare la pasta di sale bianca e poi colorarla o usarla già colorata. Per darvi la giusta libertà di scelta, sappiate che nel primo caso dovete usare delle tempere (acrilici) e dei pennelli. Quando la pasta è asciutta si presta perfettamente a qualsiasi tipo di colorazione, se invece volete utilizzarla come fosse della plastilina, allora in fase di preparazione va tinta. In che modo? Funziona come la pasta di zucchero. Prendete un pezzetto di impasto a crudo e aggiungete il colore. Vanno benissimo le tempere o gli acrilici (che sono anche economici). Mettetevi dei guanti per non sporcarvi le mani durante l’impasto. Attenzione, con la cottura i colori tenderanno a scurirsi, quindi non esagerate nelle tonalità: è sempre scegliere delle tinte delicate.

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    Creare le ovette di Pasqua

    Materiali

    Pasta di sale
    Pasta di sale colorata o colori per dipingerle
    Stuzzicandente
    Nastrini
    Vernice per la finitura (il flatting che si usa nel decoupage va benissimo)
    Gancetti per appenderle (solo se volete farle tipo palline per l’albero di natale)
    Colla vinilica
    La prima cosa da fare è prendere l’impasto e dividerlo in pezzetti più o meno tutti della stesa dimensione. La vostra unità di misura, ovviamente, dovrà essere l’uovo, soprattutto se desiderate fare un cestino. Con le mani poi plasmate il vostro oggettino cercando di togliere tutte le imperfezioni. Questo forse è l’ostacolo maggiore. Se volete appenderle con lo stuzzicadente fare un foro nel punto più alto dell’uovo, in cui incastrare il gancio. Quando le vostre ovette sono state plasmate, vanno messe nel forno per circa 2 ore a bassa temperatura (50 gradi). Saranno pronte quando vi appariranno completamente seccate.
    decorazioni-uova
    Lasciatele raffreddare e poi terminate. Se avete scelto la strada della colorazione post cottura, non dovete far altro che dipingerle e lasciare che il colore asciughi. Altrimenti è tempo di decorarle. Prendete la colla vinilica, immergeteci parte del gancino e poi incastratelo nell’ovetto. A questo punto potete aggiungere qualche nastrino, che si fissa con molta facilità sempre con la colla. Trovo carino anche passarle nei brillantini.

     
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    PASTA DI MAIS CHE PASSIONE !!!!!!

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    Che bella la pasta di mais!
    Come state? Passato bene il ferragosto? Pronti per un'altra ondata di caldo? Io no, ma che ci possiamo fare?
    In questi giorni di caldo mi sono un pò allontanata dalle perline, ma domani mi dovrò mettere d'impegno perchè devo finire un lavoretto per mia figlia e un altro per un'amica.
    Ma potevo restarmene così, con le mani in mano? Certo che no e allora mi sono messa a pasticciare con la pasta di mais, complice un tutorial su youtube, caricato da una creativa che seguo, questo

    .
    In passato avevo provato la pasta di mais tradizionale, quella che prevede la cottura...non mi era andata tanto bene e quindi avevo accantonato questa tecnica anche se restavo a bocca aperta ogni volta che ammiravo certi lavori, come quelli di Pinuccia!
    Con la ricetta a freddo mi si è aperto un mondo...un altro sì (com'è contento mio marito quando mi sente rispondere a monosillabi perchè sto progettando qualcosa!!)
    La primissima realizzazione, due roselline, sono finite nella spazzatura.
    Con la seconda e la terza realizzazione ho fatto queste, prenotate da mia madre:

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    Sto sperimentando varie colle, vernici e agganci alle monachelle e spero di riuscire a farvi vedere questi orecchini indossati perchè non sono malaccio: hanno due vestibilità differenti e tutto sommato sono passabili.
    Poi ho realizzato queste:

    SAM_0785

    Quelle in basso sono troppo lucide, preferisco la vernice opaca, decisamente opaca, e quindi quelle in alto sono per me: ne farò un paio di orecchini, tanto per cambiare...

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    Infine, ho realizzato questa: una bambolina kokeshi!

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    Lo so che è piena di difetti, ma mi ci sono affezionata, anche perchè pensavo che sarebbe finita dritta nella spazzatura e invece, nonostante tutto, la trovo carina. Per realizzarla mi sono ispirata a questo tutorial

    Lo sapevate che le bamboline kokeshi hanno ispirato il creatore delle matrioske? E che si regalano per augurare buona fortuna a persone care? Spero di riuscire a realizzarne altre! ;-)
    Per adesso mi fermo, ma mica ho finito: un paio di cosette si stanno asciugando per un ulteriore esperimento che spero riesca. Intanto vi lascio un saluto affettuoso ;-)
    Pubblicato da antonella a 23:09

    fonte:http://passionebijoux.blogspot.it

     
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18 replies since 6/1/2013, 16:15   80104 views
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