Il fai da te creativo casa

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    Come preparare un collutorio alle erbe per gengive sane

    menta-300x225

    Risciacquare i propri denti con un collutorio per almeno un minuto al giorno, può aiutare a prevenire la formazione della placca e, quindi, è molto importante dedicare il tempo necessario all’attenzione e alla cura della propria bocca. Di solito è meglio scegliere quelli che sono preparati con ingredienti antisettici come la melaleuca e la mirra, quest’ultima un potente disinfettante, ma per chi ha voglia e tempo a disposizione è ancora meglio pensare ad una preparazione casalinga. In questo modo si potranno acquistare le erbe che più sono indicate per le proprie esigenze e si sarà certi di utilizzare un prodotto non arricchito da eventuali sostanze chimiche.

    In pochi minuti,si può ad esempio, realizzare un composto a base di menta o di un misto di erbe, molto indicate per mantenere l’ambiente della bocca in perfetta salute. Per il collutorio alla menta, quindi è necessario mischiare:

    250 ml di acqua
    1 cucchiaio di glicerina vegetale
    1 cucchiaio di succo di aloe vera
    6 gocce di olio essenziale di menta piperita
    La menta e il suo olio essenziale, sono in grado di combattere i batteri e l’alito cattivo, mentre l’aloe dona sollievo alle gengive infiammate. Dopo aver mescolato gli ingredienti, basta conservarli in un contenitore con il coperchio e utilizzare il collutorio nel giro di pochi giorni.

    Collutorio alle erbe per gengive sane

    In questo preparato si trovano la menta piperita e i semi di anice che sono ottimi per mantenere l’alito fresco e la mirra che rafforza le gengive e combatte le irritazioni. Per prepararlo servono:

    250 ml di acqua bollente
    2 cucchiaini di menta piperita essiccata
    1 cucchiaino di semi di anice
    1/2 cucchiaino di tintura di mirra
    Versate l’acqua bollente sulla menta e l’anice e lasciate raffreddare. Filtrate e unite la mirra e conservate in una bottiglia. Agitate bene il composto prima di utilizzarlo e consumatelo in pochi giorni.



    Come fare una ceretta con metodi naturali

    ceretta-naturale

    I peli superflui sono un bel problema per le donne (ma anche per una buona fetta dell’universo maschile ultimamente) e spesso si è costretti a ricorrere alle “cure” dell’estetista per porvi rimedio, spendendo delle cifre esagerate.

    Certo è che rasoio e creme depilatorie non sono così efficaci come una bella ceretta, per cui si tende a rinunciare al fai da te, nel tentativo di avere una pelle quanto più liscia possibile e senza l’inestetica peluria.

    Ma lo sapevate che la ceretta può anche essere fatta in casa, utilizzando pochi e semplici ingredienti? Ebbene si, basta veramente poco per creare una ceretta perfetta, da utilizzare poi sulle zone incriminate, senza dover visitare necessariamente un centro estetico. E allora seguite le nostre dritte ed otterrete la formula della felicità a basso prezzo in pochi e semplici passi.

    Cosa occorre? Uno dei tanti metodi consigliati prevede l’utilizzo di un bicchiere di zucchero, un cucchiaio di miele e mezzo bicchiere di succo di limone. I tre ingredienti vanno mescolati insieme in un pentolino e lasciati scaldare a fuoco lento. Questa operazione richiede parecchia pazienza da parte vostra, poiché il miscuglio ottenuto dovrà essere completamente sciolto per avere l’effetto desiderato.

    Quindi preparatevi a spendere un po’ del vostro prezioso tempo e continuate a mescolare finché non otterrete un composto omogeneo non troppo liquido. Quando avrete ottenuto il risultato desiderato, spegnete il fornello e lasciate che il tutto si raffreddi (se occorre, aspettate anche qualche ora).

    Ora è il momento di provare sulla vostra pelle (è proprio il caso di dirlo!) la ceretta fatta in casa. Detergete quindi la zona da trattare (con acqua o alcol, se preferite), asciugate e poi spalmate una quantità di ceretta tale da coprire la parte interessata, seguendo il verso del pelo.

    Pronti per la parte più dolorosa dell’operazione? E’ il momento di appoggiare della carta sulla ceretta (potete usare strisce ritagliate o acquistate in profumeria) e poi via, un colpo secco in contropelo. A questo punto potete godervi il risultato del vostro lavoro ed ammirare una pelle liscia, delicata e, soprattutto, senza peli.

     
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    Come antichizzare gli oggetti

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    Avete voglia di circondarvi di oggetti dal sapore antico, ma non siete disposti a spendere tutti i vostri risparmi in un negozio di antiquariato? E allora potreste provare ad antichizzare gli oggetti più moderni, in modo che a prima vista non abbiano nulla da invidiare a quelli che hanno vissuto parecchie primavere.

    Guardatevi intorno e scegliete l’oggetto che volete “invecchiare”, seguendo poi le nostre dritte per ottenere il miglior risultato in poco tempo e con una spesa davvero minima.

    Gli effetti migliori si ottengono sul legno, creando ad arte piccole screpolature o abrasioni, che doneranno all’oggetto un sapore antico. Per ottenere un buon risultato si utilizzano solitamente dei leggeri abrasivi, da passare in alcune zone “strategiche” del mobile, come ad esempio gli spigoli o l’area nei pressi delle maniglie, quella cioè che riceve i danni maggiori nel corso del tempo.


    Per ottenere l’effetto-antico sul ferro, si può procedere con un’operazione di brunitura, attraverso appositi prodotti o scaldando il ferro ed immergendolo poi in acqua ed olio. Molto efficace è anche la battitura, evitando di operare su oggetti che potrebbero deformarsi sotto i colpi del martello.

    Sapevate che può essere antichizzato anche un vestito? Basta immergere delle bustine di the in acqua tiepida (il numero delle bustine dipenderà dall’effetto che volete ottenere) e poi immergere il tessuto e lasciarlo in ammollo fino a quando non avrà raggiunto la colorazione desiderata. Alla fine sciacquate il vestito in acqua fredda ed otterrete un ottimo capo “antico”.

    E concludiamo con la carta: come si può antichizzare un foglio, affinché sembri provenire da un lontano passato? Basta stropicciare il foglio e metterlo su una teglia da forno, per poi ricoprirlo con del caffè liquido e con del caffè in polvere. Ora si fa in modo che il caffè bagni tutta la superficie del foglio e poi si scola il liquido in eccesso, asciugando anche con della carta assorbente.

    A questo punto si inforna il tutto a 200°C sin quando i bordi del foglio non risulteranno arricciati, donando così al tutto un aspetto “antico”.



    Come realizzare candele a strati

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    Per rilassarsi nei freddi pomeriggi invernali o semplicemente per realizzare un progetto con le proprie mani, magari da regalare per una occasione speciale: creare una candela fatta in casa può essere molto divertente e gratificante e, inoltre, una volta accesa, regalerà una atmosfera romantica ad ogni ambiente della casa. Basterà acquistare il materiale occorrente in un negozio di fai da te e avere due ore libere nel corso della giornata. Uno dei primi risultati interessanti, si può ottenere con la preparazione di una candela cosiddetta a strati, cioè divisa in tanti settori di colori diversi o più scuri l’uno dall’altro.

    Materiale occorrente per la preparazione di una candela a strati:

    stampo in plastica, ago da cucito,bastoncino, stoppino,forbici, plastilina, pentolino per cera, pentola per bagnomaria,800 grammi di paraffina,80 g di stearina, coloranti marrone e arancio;

    Fasi di lavorazione:

    Prendete lo stampo in plastica e praticatevi un foro proprio al centro, con un ago da cucito preriscaldato.Con la punta del bastoncino, inserite quindi lo stoppino;
    Sigillate il foro con la plastilina oppure con la cera morbida;
    Legate lo stoppino al bastoncino, in modo da tenderlo il più possibile;
    Mettete la paraffina a bagnomaria insieme alla stearina. Aggiungete, ora, un pizzico di colorante arancio;
    Versate piano piano, facendo attenzione a non bruciarvi, il primo strato di cera colorata nello stampino in plastica. Tenete conto del fatto che questa parte costituirà la zona alta della candela finita;
    Dopo aver fatto solidificare la parte, procedete con il secondo strato che avrete preparato con una colorazione più scura;
    Continuate in questo modo scurendo, di volta in volta, la gradazione cromatica della candela;
    Occhio a controllare che non si formi nella parte finale un effetto “buco” particolarmente antiestetico;
    Lasciate asciugare e poi girate la candela;
    Se volete, potete ottenere un progetto con strati obliqui e non orizzontali, ancora più originali. Per far ciò, inclinate lo stampo, inserendo sotto un recipiente che funga da base.

     
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    Come eliminare il cattivo odore dalle scarpe

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    La bella stagione è finalmente arrivata, ma con essa stanno per tornare alcuni problemi tipici che ci affliggono quando l’aria si fa più mite. Ci si muove di più, si suda maggiormente ed è facile lasciarsi dietro lo sgradevole odore del sudore o l’aroma non proprio delicato che proviene dalle nostre scarpe.

    Ma mentre la puzza di sudore è facilmente evitabile con docce frequenti e prodotti vari, poco o nulla si può fare contro il cattivo odore delle calzature, a meno che non si seguano dei metodi assolutamente naturali.

    E allora andiamo a vedere nel dettaglio cosa si può fare per risolvere definitivamente il problema, ricordando in ogni caso di dedicarci spesso al lavaggio delle scarpe per limitare al massimo l’insorgere della puzza.

    Il metodo più utilizzato è quello che prevede l’uso del bicarbonato, che verrà versato all’interno delle scarpe e lasciato agire per tutta la notte. Al mattino, poi, la polvere bianca verrà gettata nel cestino e le scarpe saranno pronte per essere indossate.

    Girovagando qua e là per la rete, abbiamo imparato che un altro sistema efficace per limitare il problema è quello che richiede l’uso del timo, non tanto per il particolare profumo delle foglie, ma perché si tratta di una pianta in grado di uccidere i batteri, maggiori responsabili del cattivo odore. Anche in questo caso, occore attendere qualche ora prima di tornare ad indossare le scarpe, per cui è consigliabile operare alla sera prima di andare a dormire.

    E concludiamo con un altro metodo che richiede l’uso del bicarbonato, sebbene questa operazione sia un po’ più elaborata delle precedenti. Occorre un bicchiere di acqua, nel quale verseremo una manciata di bicarbonato, e delle calze di cotone da immergere e strizzare. A questo punto le calze si sistemano all’interno delle scarpe e si mette il tutto in una scatola, richiudendola poi con il suo coperchio: i batteri verranno uccisi dall’anidride carbonica e le scarpe torneranno di nuovo fresche. L’unico incoveniente è rappresentato dal tempo impiegato poi dalle scarpe per asciugare e tornare ad essere indossate.

     
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    Come far passare l’acne

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    L’acne è una condizione comune della pelle che di solito inizia durante la pubertà e può continuare durante l’adolescenza e nell’età adulta. La gravità dell’acne varia da persona a persona, e così ognuno può scegliere un metodo di trattamento dell’acne appropriato per il proprio tipo di pelle. Di metodi ce ne sono tanti, noi ve ne elencheremo solo alcuni, i più comuni, ma in caso di problemi più gravi è consigliabile consultare un dermatologo.

    Fase 1: Cura della pelle. Un aspetto importante del controllare e prevenire l’acne è proprio preoccuparsi della propria pelle. L’acne si forma principalmente a causa di oli per la pelle e proteine che intasano i follicoli che permettono ai batteri di raccogliersi ed irritare la pelle, provocando delle macchie. Mantenere la pelle lontana dagli oli, lavarsi il viso regolarmente e utilizzare l’asciugamani per asciugare il volto possono prevenire l’insorgere o il peggioramento dell’acne. Un regolare lavaggio può portare a seccare la pelle, dunque è consigliabile utilizzare creme idratanti apposite per mantenere elastica la pelle, senza ostruire ulteriormente i pori.

    Fase 2: Farmaci topici. La corretta cura della pelle è in grado di eliminare la maggior parte, se non tutti, dei difetti nei casi di acne lieve. L’acne moderato può richiedere ulteriori misure, come i farmaci topici, quelli che si vedono nelle pubblicità e si acquistano al supermercato. Essi di solito sono creme o gel contenenti ingredienti per la lotta contro l’acne come perossido di benzoile, acido salicilico e zolfo. Questi prodotti combattono i batteri che causano l’acne e rimuovono gli olii e la pelle morta che ostruisce i pori. Un problema con questi ingredienti, in particolare il perossido di benzoile, è che irritano la pelle. E’ consigliabile dunque utilizzare prodotti con concentrazioni più basse dei principi attivi e applicarli meno frequentemente.

    Fase 3: Antibiotici. Per i casi gravi di acne cistica che causa grandi imperfezioni simili a delle cisti, dei rimedi più potenti possono essere necessari. I dermatologi prescrivono antibiotici per via orale, che combattono i batteri. Combinare l’uso di farmaci per via orale e prodotti per uso topico è un modo efficace per combattere l’acne su più fronti. I casi gravi di acne che non rispondono agli antibiotici possono richiedere l’isotretinoina, un farmaco più potente che è altamente efficace, ma ha anche effetti collaterali potenzialmente gravi, come l’aumento della probabilità di eritemi, eczemi ed infezioni.

    Fase 4: Trattamento ormonale. Poiché l’acne è anche causato dai cambiamenti ormonali durante la pubertà, alterare l’equilibrio ormonale può permettere di liberarsi da esso. Un trattamento ormonale comune per l’acne è assegnato tramite le pillole anticoncezionali. L’unico inconveniente è che se si smette di prenderle, l’acne può riapparire.



    Come dipingere un vetro

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    L’arte della pittura su vetro è molto antica ed affonda le proprie radici nel Medioevo, quando veniva utilizzata per lo più nella decorazione dei vetri delle chiese. Al giorno d’oggi è una pratica molto usata anche a livello di fai da te per abbellire vetrate interne ed esterne o piccoli e grandi oggetti di vetro (bicchieri, bottiglie, quadri).

    Trattandosi di una vera e propria arte, non ci si improvvisa maestri da un giorno all’altro, ma si può comunque apprendere la tecnica e creare dei piccoli capolavori sin dalla prima opera.

    Come fare allora per dipingere un vetro da mostrare poi con orgoglio ad amici e parenti? Seguite i nostri consigli subito dopo il salto ed in breve tempo diventerete dei veri esperti di questa simpatica e divertente tecnica.

    La prima cosa da fare è procurarsi dei pennelli e dei colori adatti all’operazione. In quanto ai pennelli, è importante averne a disposione di 3 o 4 misure diverse, a seconda del lavoro che si vuole realizzare. I colori, invece, possono essere scelti tra quelli trasparenti o coprenti, in pasta o specifici per la ceramica. Come scegliere? Il colore trasparente si adatta perfettamente alle vetrate, perché permette alla luce di filtrare attraverso il disegno, mentre un colore coprente sarà da preferire per quei lavori che riguardano bottiglie e bicchieri, ad esempio. E’ chiaro che poi molto dipende dal gusto personale e dall’uso che si fa di un determinato oggetto.

    Ma veniamo alla pittura. A meno che non siate dei grandi artisti, il consiglio è quello di disegnare il soggetto da riprodurre su un foglio di carta, tracciando almeno le linee essenziali. Succesivamente si attacca il foglio su un lato del vetro e si riproducono i contorni sul lato opposto, utilizzando un pennarello o una matita per vetro.

    A questo punto si dispone il vetro su un piano orizzontale e si passa il colore in maniera uniforme, procedendo dall’esterno verso l’interno. Si lascia poi asciugare per qualche ora e – se necessario – si ripassano i contorni in modo che non vi siano sbavature. Quando il vetro sarà completamente asciutto (in genere occorrono tre giorni), sarà il momento di godersi i complimenti per il capolavoro creato.

     
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    Come riparare i graffi sul vetro

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    Se scopri che i vetri della tua casa o dell' auto sono stati accidentalmente graffiati non disperare, potrebbe ancora esserci un rimedio da mettere in atto con un po’ di buona volontà e gli strumenti giusti. Quando si tratta di graffi e striature superficiali il fai da te può venire in aiuto, con poca spesa e risultati soddisfacenti. Vediamo cosa fare.


    Occorrono:
    Carta di giornale, panno morbido e prodotto pulente per l'ottone, ossido di cerio, feltrino, bastone di legno.
    Scopri come fare:

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    1

    Sui graffi leggeri che sono solo visibili, ma non percepibili, passandoci sopra le dita, perché poco profondi, si può agire in diversi modi. Dopo aver pulito per bene il vetro al fine di evidenziare il graffio, la prima soluzione è quella di lucidare con determinazione la superficie danneggiata con della carta asciutta di giornale quotidiano. Grazie alle minuscole particelle abrasive contenute nell’inchiostro di stampa e a un deciso olio di gomito, il graffio può essere cancellato tramite dei piccoli movimenti. Un altro rimedio è quello di passare la scalfittura con un panno morbido di daino su cui sono state fatte cadere delle gocce di liquido per la pulizia dell’ottone. Si dovrà avere l’accortezza di strofinare solo lungo la parte interessata, se si vogliono ottenere buoni risultati.


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    Su tavoli, vetri dell'auto, acquari, specchi e finestre può essere usato anche l’ ossido di Cerio, una polvere acquistabile nelle vetrerie specializzate o nei glass center, a poco prezzo. Servono un piccolo bastone di legno di forma cilindrica, un feltrino per sedie da applicare sulla sezione rotonda del legno, l’acqua e un recipiente per diluire l’ossido. Quest’ultimo va mescolato all’acqua per formare una soluzione densa, che è maggiormente efficace quanto meno è diluita. Se la superficie del vetro danneggiato e preventivamente pulito è orizzontale, la soluzione va applicata direttamente lungo il graffio, altrimenti sul feltrino.

    3
    L’ossido di Cerio dovrà esssere strofinato ripetutamente lungo il graffio tramite il bastone e il feltrino; con costanza e mano ferma, ogni volta asciugando e ripetendo da capo, facendo attenzione a imprimere la stessa pressione su ogni punto della rigatura, se si vogliono evitare delle irregolarità, decisamente antiestetiche. Non conviene invece cimentarsi in alcuna riparazione domestica, se il graffio del vetro è profondo e percepibile al tatto.

    Meglio farlo sostituire rivolgendosi a un centro specializzato oppure, se il danno è contenuto e non si è pronti ad affrontare la spesa, aspettare qualche tempo..
    Consigli:
    Provare a riparare solo i graffi leggeri, per i più profondi occorre un centro specializzato

     
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    Come Essiccare Le Rose In Modo Semplice

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    Se avete delle bellissime rose in giardino o che vi hanno regalato non fatele marcire ma essiccatele così da poterle conservare per molto tempo. Per poter essiccare delle rose bisogna seguire piccoli passi ma essenziali, solo così potrete ottenere ottimi risultati.

    Occorrono:
    Una o più rose
    Filo di ferro o cordicina o elastico
    Un luogo asciutto e caldo
    Scopri come fare:

    1
    Innanzitutto e necessario prendere delle nostre rose che abbiamo appena raccolto nel nostro giardino o che abbiamo comperato o che ci hanno regalato, per una particolare occasione che non vorremmo dimenticare. Posizionatele su di un tavolo. Prendete le singole rose e togliete petali malconci e foglie in eccesso che si trovano nella parte finale del ramo delle rose.
    2
    Dopo aver dato un tocco fine e selezionato le rose migliori cominciate a raggrupparle le rose fino a creare dei bei mazzolini. NOTA: è consigliato creare mazzolini che possiedono poche rose.Successivamente prendete un filo di ferro o una cordicina, per esempio uno spago e legate per bene le rose dalla parte opposta alla testa (parte in cui sono presenti i petali) della rosa.

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    Ottenuti alcuni mazzolini di rose bisogna eseguire la fase più importante. Prendiamo i mazzolini di rose e posizioniamole, magari appese al muro, in un luogo asciutto e caldo, è preferibile un luogo al buio, cosi da facilitare l'essiccamento delle rose.

    Attendiamo un paio di settimane ed otterremo delle bellissime rose secche da esporre magari al centro del nostro tavolo o nel nostro salone..

     
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    Come Realizzare Il Prusik Francese

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    Il prusik francese è un particolare nodo che viene molto utilizzato dagli scalatori. Esso viene realizzato attorno ad una corda e scivolando su di essa consente di scendere e salire agevolmente. Questa guida ti spiegherà come realizzare questo nodo di origini francesi.

    Occorrono:
    una corda tubolare di 25 mm
    un moschettone
    una fume
    Scopri come fare:

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    1

    La prima operazione che dovrai compiere per poter realizzare il prusik francese, sarà di prendere una corda tubolare di venticinque millimetri, quindi piegala a fai passare l'occhiello attorno alla fune. A questo punto, una volta che avrai eseguito questo lavoro base, dovrai passare a disporre le due estremità della corda lungo la fune principale e sovrapponile come mostra l'immagine di questo passo.

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    2

    Quando avrai eseguito questa operazione, continua il lavoro facendo passare le cime dietro la fune facendo in modo che le estremità siano sotto, quindi porta le cime davanti incrociandole in maniera alternata. A questo punto, dovrai continuare ad eseguire questo lavoro e quindi gli avvolgimenti attorno alla corda facendo sopra, sotto e sopra.


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    3

    Adesso, man mano che esegui questi avvolgimenti, dovrai fare molta attenzione a lasciare meno spazio possibile tra un avvolgimento e l'altro. Quindi dovrai eseguire in tutto otto o dieci avvolgimenti massimo.

    Una volta che avrai eseguito questa operazione, per facilitare l'aggancio del moschettone, dovrai concludere il lavoro realizzando due cappi alle due estremità della fune come mostra l'immagine di questo passo..
    Consigli:
    Stringi bene gli avvolgimenti man mano che li esegui.

     
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    Come Riparare Una Stampa Antica Strappata

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    In una stampa antica, uno strappo è un danno abbastanza frequente. Per intervenire rapidamente, evitando che la situazione peggiori, è sconsigliabile che applichiate il nastro adesivo plastificato, perchè la colla è troppo acida e rovinerebbe la carta. Ecco come fare.

    Occorrono:
    carta siliconata
    stecca d' osso
    bisturi
    colla vinilica
    carta giapponese
    Tylose
    Scopri come fare:

    1
    La prima operazione da fare è l' eliminazione del nastro adesivo. Se è stato applicato da poco tempo, puoi rimuoverlo facilmente con l' aiuto di un bisturi. In caso contrario provvederai a toglierlo passandoci sopra un batuffolo imbevuto di alcool. Procedi però con attenzione: mentre con la lama, tenuta quasi parallela alla carta, sollevi il nastro adesivo, tieni fermi con la mano libera i lembi dello strappo.
    2
    Eliminato il nastro adesivo, consolida gli strappi con la carta giapponese e Tylose diluito in acqua. Dovrai stendere sul piano di lavoro, prima di iniziare il procedimento, della carta siliconata o da forno, per evitare che la colla faccia aderire la stampa al piano di lavoro. Con le forbici taglia delle striscioline di carta giapponese larghe circa 2 cm e un pò più lunghe degli strappi da chiudere.

    3
    Con un pennellino applica una piccola quantità di colla lungo i bordi dello strappo e adagiaci sopra la striscia di carta giapponese. Con una stecca d' osso fai aderire perfettamente la carta giapponese allo strappo, facendo una leggera pressione.

    Una volta chiusi tutti gli strappi, stendi sopra la stampa un foglio di carta siliconata o da forno e copri con dei pesi per circa 12 ore..

     
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    Come realizzare un modellino di veliero in bottiglia

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    L'arte delle navi in bottiglia è praticata da moltissimo tempo, forse dall'invenzione del vetro, poi è diventato un hobby. Eppure è sempre affascinante per quell'alone di mistero che la accompagna da sempre. Ma dov'è il trucco? Come si fa a far passare magari un veliero più grande del diametro del collo di una bottiglia all'interno di essa? Questa guida cercherà di svelare uno dei misteri più ermetici che esiste intorno a questa nobile arte che tanto interesse suscita in collezionisti ed amatori.

    Occorrono:
    una bottiglia di vetro, filo di cotone, modellino di veliero in kit o costruito
    Scopri come fare:

    1
    La prima dote che deve avere chi pratica il modellismo delle navi in bottiglia, oltre alla manualità, è la pazienza certosina che lo deve contraddistinguere, per la minuziosità del lavoro artigianale che deve eseguire, inizialmente per quello preparatorio e poi per quello esecutivo, molto più difficoltoso per ottenere il mirabile risultato finale di vedere, incredibilmente, un veliero all'interno di una bottiglia di vetro di normale capacità. Ma gli artigiani specialisti possono anche usare vecchie lampadine in disuso, ampolle, fiaschette, ecc. il cui effetto è sempre spettacolare.
    2
    Ed ecco come si esegue l'inserimento: prima bisogna bisogna prendere esattamente la misura diametrale del collo della bottiglia che si intende utilizzare, che non deve essere più piccola di 3-5 cm. Poi si passa alla fase di costruzione della nave o veliero in miniatura che si vuole introdurre nella bottiglia. In genere si replicano velieri o vascelli noti nella storia o letteratura classica, i quali sono molto più richiesti da eventuali collezionisti e compratori. Si possono utilizzare anche kit di montaggio, facilmente reperibili nell'hobbystica specializzata.

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    Logicamente nel costruire il piccolo prototipo bisogna tener ben presente che le sue dimensioni devono essere tali da favorire l'ingresso attraverso il collo della bottiglia, sia in altezza che in larghezza. Quindi prima si costruisce lo scafo senza alberi ne vele, appoggiato su una base lignea che passi dal collo della bottiglia.

    All'interno di essa sul fondo verrà posto, con un lungo cucchiaino da zucchero, un mastice o colla, stucco, ecc. In modo da creare la base di appoggio del piccolo veliero nella bottiglia. Sulla tolda dello scafo, alla base degli alberi con vele che si intendono mettere, per ognuno di essi si aggiungerà una piccola cerniera snodabile.
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    Poi si costruiscono gli alberi, gli speroni e le vele a parte, in proporzione. Essi vengono poi montati con le vele e incernierati sullo scafo, posizionati orizzontali ad esso in modo da non essere di ostacolo all'introduzione. Sulla punta di ogni albero viene fissato un tirante in cotone mediante il quale, una volta introdotto lo scafo con lunghe pinzette, e fissato sul mastice messo prima alll'interno della bottiglia. Con i tiranti che fuoriescono dal collo, avviene il tiraggio per far rizzare gli alberi con le vele, definendo cosi l'aspetto del veliero in navigazione, con tanto di vele spiegate. Semplice ma geniale.
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    Il tocco finale sarà la colorazione che si vorrà dare sia interna che esterna alla bottiglia per farla assumere un attinente colore marino sia per lo stucco che le pareti. I fili che fuoriescono, al termine del posizionamento degli alberi, saranno tagliati ed incollati nel collo della bottiglia, in modo da fungere da sartiame a corredo del veliero, ai fini di una sempre più perfetta somiglianza all'originale.
    Consigli:
    Utilizzare colla o stucco di pronta presa.

     
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    Come creare dei bigliettini in rilievo

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    Per realizzare dei bigliettini a rilievo, vi occorre semplicemente procurarvi i supporti necessari, e mettere in atto le semplici e creative indicazioni tecniche spiegate nella presente guida. In breve riuscirete a creare semplici e originali biglietti con decori di carta a rilievo. Si tratta di bei biglietti a rilievo da regalare a chi desiderate, in occasioni speciali.

    Occorrono:
    Cartoncini colorati
    gomma crepla
    forbici
    matita
    pennarelli
    pinza fustellatrice
    righello
    nastro biadesivo a spessore
    tovaglioli stampati
    colla vinilica
    colla universale

    Scopri come fare:


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    1

    Per cominciare a creare i tuoi originali bigliettini con decori a rilievo, devi per prima cosa ritagliare con cura e precisione, usando delle forbici appuntite, le diverse immagini decorative stampate sui tovaglioli di carta, da applicare sui tuoi bigliettini a rilievo. Quindi prosegui il tuo lavoro, prelevando con un pennellino a punta fine della colla vinilica, e stendendola bene su di un ritaglio di gomma crepla colorata, in tinta col decoro da applicare. Prosegui il tuo lavoro, incollando l’ immagine di carta stilizzata sulla gomma crepla, evitando che si formino antiestetiche grinze. Nel frattempo prendi dei fogli di cartoncino colorato del colore che preferisci, e pigiali a metà, così da ottenere dei bigliettini di circa 18*30 centimetri.

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    2

    A questo punto, dopo aver allo stesso modo incollato i diversi decori di carta sopra i vari pezzi di gomma crepla colorata, magari di colore diverso, con della colla universale, lascia asciugare bene; e dopo, con l’aiuto delle forbici, modella la base in gomma crepla, seguendo i contorni dell’ immagine decorativa applicata e facendo attenzione che non vi siano bordi irregolari. Dopo di ciò, prendi una pinza fustellatrice con forellino a forma di cuore o un altro soggetto di tuo gusto. e realizza alcuni decori forati lungo i margini dei tuoi bigliettini di cartoncino colorato, così da personalizzarli ed abbellirli maggiormente.

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    3

    Per completare, una volta aver decorato tutti i tuoi bigliettini a rilievo fai da te, ricava con l'aiuto delle forbici, dei piccoli pezzi di nastro biadesivo a spessore;quindi incolla i piccoli quadratini biadesivi ottenuti, sul retro dei diversi decori di carta a rilievo ricavati e lavorati in precedenza. Per finire, appoggia i diversi decori su gomma crepla, sul lato frontale dei vari bigliettini di cartoncino colorato fai da te, pressando lievemente con le dita, per far aderire bene i vari decori a rilievo con supporti di nastro biadesivo in posizione.

    Infine, con un pennarello colorato o glitterato, metti una scritta sui vari bigliettini. Buon lavoro!.

     
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    Come creare un profumo per la casa fai da te

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    In commercio esistono migliaia di profumatori per l'ambiente, di varie marche e ai prezzi più svariati.
    In realtà è molto semplice creare dei profumi per la casa fai da te. Bastano solo un po' di tempo e qualche ingrediente facilmente reperibile.
    Vi potrete sbizzarrire nella scelta delle profumazioni e provarne sempre di nuove, così da trovare la fragranza più adatta per la vostra casa.
    Ecco come preparare un profumatore casalingo per l'ambiente in pochi e semplici passi.
    Occorrono:
    Alcool a 95°
    Oli essenziali a scelta
    Acqua
    Bastoncini in legno
    Contenitore in vetro
    Scopri come fare:

    1
    Per prima cosa prendete l'alcool etilico a 95°, va bene un qualsiasi tipo comunemente usato in cucina.
    Pulite molto bene, anche con lo stesso alcool, un contenitore da circa 500 millilitri e controllate che sia asciutto e privo di odori.
    Versate una quantità modica di alcool nel contenitore e aggiungetevi 10-20 gocce di oli essenziali; la quantità varierà a seconda di quanto desiderate che sia forte la profumazione.
    Potete scegliere la fragranza o le fragranze che più vi piacciono e che ritenete più adatte per la vostra casa, creando ogni volta una combinazione nuova.
    Alcune fragranze classiche sono la lavanda, il bergamotto, l'arancia, la rosa, ma ve ne sono moltissime altre dagli odori più particolari ed adatti a tutti i tipi di gusti.
    2
    Mescolate bene la soluzione di alcool ed oli essenziali; in seguito aggiungete una buona quantità di acqua e mescolate nuovamente il tutto.
    Travasate la miscela in un contenitore di vetro, anch'esso pulito e inodore; potete scegliere una boccetta carina, magari colorata o dalla forma particolare, che diventi anche un piacevole oggetto d'arredamento per la stanza, oltre che un semplice contenitore.

    3
    Infine preparate dei bastoncini di legno; se volete potete ricavarli dagli stecchini lunghi che si usano per preparare gli spiedini, tagliandone le punte.
    Immergeteli nel contenitore del profumo e lasciateli in infusione per circa 10 minuti; passato questo lasso di tempo girateli, così che possano cominciare a diffondere la loro profumazione nell'ambiente circostante.


    Ricordate di capovolgerli tutti i giorni, così saranno sempre ben imbevuti e rilasceranno costantemente il loro buon odore.
    La profumazione durerà all'incirca due settimane, passate le quali il profumo si sarà consumato e avrà perso la sua fragranza.
    Ma non vi preoccupate, ora sapete come preparare in pochissimo tempo un nuovo profumatore per l'ambiente come più vi piace!.
    Consigli:
    Pulite bene i contenitore in cui dovete mettere i profumi e controllate che siano inodori.
    Ricordatevi di girare i bastoncini di legno ogni giorno.
    Ricordatevi di cambiare il liquido dopo due settimane, poiché non rilascerà più la sua fragranza.

     
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    Come fare decorazioni con la frutta essiccata

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    Decorare con la frutta è facile e divertente. Si adatta ad ogni tipo di arredamento e fa la sua figura in ogni situazione. E' un modo come un altro per recuperare la frutta vecchia che altrimenti finirebbe nel cestino della spazzatura. Invece facendola essiccare anche le eventuali ammaccature saranno di bell'effetto.

    Occorrono:
    Frutta
    Zucchero a velo
    Nastri colorati o nylon trasparente
    Un po' di fantasia
    Scopri come fare:

    1
    Recuperate della frutta vecchia. Vanno bene arance, limoni, pompelmi, mele e pere. Ma non c'è limite alle sperimentazioni! Tagliatele a fettini non troppo sottili facendo delle sezioni gradevoli alla vista.
    Ed esempio le arance risultano meglio tagliate orizzontalmente mentre le mele e le pere in sezioni verticali.
    2
    Per la fase di essiccazione si può procedere in due modi: al forno o al sole. Al sole o sul termosifone ci vogliono almeno 2 settimane e mi raccomando giratele tutti i giorni.
    Nel forno con circa due ore sono pronti gli agrumi, un po' meno le mele e le pere.
    Ma procediamo in ordine. mettete le fette di frutta in una teglia antiaderente ricoperta di carta da forno.
    Con un passino cospargete di zucchero a velo, servirà per dare lucentezza al prodotto finito.
    Mettetele in forno a 120° (massimo) e girate ogni tanto. Se perdono acqua nella teglia asciugatela con della carta assorbente.

    3
    L'ideale è fare questo lavoro di sera e lasciarle nel forno spento fino alla mattina così da completare il lavoro senza sprecare energia elettrica.
    Una volta pronte potete appenderle con dei nastrini colorati o del filo di nylon con della colla a caldo o facendo dei piccoli forellini.
    Sono adorabili sui pomelli dei pensili della cucina oppure appesi alle tendine. Nelle camere da letto sarebbe bello usarle con una composizione tipo campane a vento.
    Per le festività natalizie potete appenderle con dei nastri rossi al vostro albero di Natale..
    Consigli:
    Sono già molto profumate ma se vi piace potete aggiungere della cannella prima di metterle al forno.

     
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    Busta da lettere fai da te

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    Realizzare una busta da lettere personalizzata: foto, idee e tutorial

    Stanchi delle solite buste da lettere bianche o con colori ripetitivi? Volete una busta da lettere originale, personalizzata e davvero speciale? Non vi resta che seguire il tutorial di oggi per realizzare buste da lettere capaci di sorprendere chiunque.
    In poche e semplici mosse, potremo realizzare delle buste da lettere uniche e su misura, adatte a tutte le occasioni: lettere d’amore, auguri di Natale, auguri di compleanno etc etc.
    Vediamo insieme l’occorrente e il procedimento da seguire

    Materiale
    Foglio di carta decorato
    Forbici
    Matita
    Colla/Scotch
    Busta da lettere

    Realizzazione
    Con molta attenzione dovremo aprire la busta da lettere che vorremo duplicare: scolliamo i vari lembi della busta, ottenendo così un foglio sagomato che andremo a posizionare sopra il foglio decorato con il quale creeremo la nostra busta da lettere personalizzata.


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    Tracciamo il perimetro della busta con la matita e rimuoviamo la nostra sagoma: ora, con le forbici, ritagliamone i contorni ottenendo un duplicato.

    Non ci resta che ricreare la busta incollando (o utilizzando lo scotch) i vari lembi: la fantasia è l’unico limite che potete porvi.
    Potrete creare forme, colori e fantasie personalizzate per ogni busta da lettera utilizzando glitter, pennelli o decopuage.

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    Come fare un impacco alle mani screpolate dal freddo

    mani

    Avete le mani secche e screpolate? Purtroppo in inverno questa zona è molto esposta e tende a soffrire più di tutte le basse temperature. La prima cosa da fare, quindi, è ricordarsi di indossare sempre dei guanti e poi di mettere la crema idratante, anche più volte, al giorno. Il secondo step è fare degli impacchi.


    Esistono in commercio davvero tantissimi prodotti per la cura delle mani ed eventuali arrossamenti e tagli che possono manifestarsi. Abbiamo pensato, però, che il naturale possa sempre essere la soluzione migliore. Ecco perché vi proponiamo alcuni impacchi, semplici, da fare a casa con quello che avete nella vostra dispensa.

    Olio d’oliva
    Acquistate dei guantini in cotone o in lattice. Può andar bene anche della pellicola trasparente. Sono prodotti che in cucina avrete sicuramente, soprattutto se siete abituati a cucinare un pochino. Versatevi un cucchiaio di olio sulle mani e sfregate come se fosse una crema. Poi indossate i guanti o avvolgetele nella pellicola. Tenete in posa almeno il tempo di un film (un paio d’ore). Quando avete finito sciacquate le mani, potrebbero essere unte, e mette della crema normalissima.


    Valesina
    Un’altra sostanza perfetta per le mani è la vaselina. Le modalità dell’impacco sono simili. Prima lavatevi bene, poi applicate la vaselina. Mettetela anche sulle unghie, pellicine comprese, poi indossate i guanti. Il tempo di posa è decisamente inferiore, bastano 15 minuti. Potrebbe essere un trattamento valido anche a monte di una bella manicure, perché eliminare le cuticole in eccesso e regolare le unghie sarà più facile. Quante volte va fatto? Fatelo rientrare nella vostra beauty routine almeno una volta a settimana.

    Miele e yogurt
    Prendete dello yogurt neutro e aggiungete a un barattolino un cucchiaio da cucina di miele. Applicate questa sostanza sul dorso delle mani con un pennello (va bene anche per il viso) e lasciate in posa almeno 10 minuti. Poi lavate con acqua tiepida e aggiungete la crema. Sentirete la pelle morbida e rinnovata dopo la prima applicazione. Da fare un paio di volte la settimana durante l’inverno.

     
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    Come fare i timbrini per lo stamping

    timbro-patate

    I bambini amano molto l’uso dei timbrini, ma dovete sapere che non si tratta di un passatempo solo per i più piccoli. La tecnica dello stamping, infatti, permette di realizzare degli oggetti davvero unici, come magliette o tovaglie decorate a mano, ma anche particolari biglietti d’auguri o album di scrapbooking.

    tecnica-stamping
    La realizzazione è molto semplice e di grande effetto. L’unica difficoltà è la scelta o la realizzazione dei timbri, che poi sono l’elemento principe di questo hobby creativo. Procediamo quindi per piccoli passi, iniziando proprio dalla selezione dei timbri a seconda dell’oggetto che si vuole creare.

    Come scegliere i timbri?
    Esistono timbri di diverso tipo, alcuni sono in gomma e altri in legno. Che differenza c’è? Prima cosa i timbri in gomma sono molto leggeri ed economici. Per iniziare sono perfetti, perché con una piccola spesa si può dare il via a un primo approccio in tutta serenità. Non permettono però di essere molto precisi. La spugna, infatti, favorisce delle sbavature e di conseguenze consiglio l’uso di questo timbro solo su superfici rigide, come cartoncino o legno. Poi esistono i timbri in legno, molto più costosi e anche molto più elaborati. Per abbattere i costi vi conviene acquistarli online o in set (sulla quantità ci sono numerosi sconti). I più belli sono incisi all’interno e servono a realizzare delle vere miniature. Non acquistate i timbri con già l’inchiostro, mi raccomando. Questi prodotti sono adatti ai bambini. Prendete sempre i materiali separatamente.
    realizzare-maglietta
    Come realizzare i timbri?
    I timbri si possono realizzare tranquillamente anche a casa e costa davvero poco. Lasciando perdere la lavorazione del legno, perché supera il limite del semplice hobby creativo, potete produrne di due tipi differenti: in gomma o spugna e quelli fatti con la patata.

    timbratura
    Materiale timbri di gomma
    timbrini
    Carta
    Spugna rigida (sono molto adatte le spugne dei fioristi, quelle verdi scuro, perché sono molto rigide e si tagliano con facilità mantenendo una forma ben precisa).
    Cartoncino/ legno
    Colla
    Matita e pennarello
    Taglierino

    Prendete un foglio di carta e realizzate la vostra sagoma. Devono essere dei disegni semplici, come un cuore, delle foglie, un animale o una lettera. Ritagliate l’oggetto e appoggiatelo sulla spugna. A questo punto dovete fare la sagoma con il pennarello e ritagliare la spugnetta con un taglierino. Fate molta attenzione a non sgretolare i bordi. Se vi siete procurati dei legnetti (tipo piccole assi) e dei cartoncini, ricavate dei quadrati in grado di ospitare la spugna sagomata. Sarà il supporto. Incollate con della vinilica la spugna al cartoncino e lasciate asciugare. Il vostro primo timbrino è pronto. Un’unica raccomandazione: la spugna non deve mai essere bagnata. Lavoratela quindi a secco in modo tale che non assorba acqua e che non si deformi. Per chi desidera evitare la spugna, può sempre sperimentare questa tecnica utilizzando del polistirolo espanso.

    stamping-mani

    Materiale timbri con le patate

    Carta (scegliete quella da forno perché tiene meglio l’umidità)
    Pennarello
    Patata (possibilmente qualità rossa)
    taglierino
    Per realizzare un timbro con la patata ci vuole un po’ di manualità perché è decisamente più complicato. Prendete la vostra patata e tagliatela a metà. Ho indicato la qualità rossa, perché è quella meno porosa, ma potete usare qualsiasi tipo. Anche il sedano rapa si presta bene. Il procedimento è simile: fate prima il cartamodello e ritagliatelo. Poi realizzate sulla patata con il pennarello la sagoma del disegno e con il taglierino fate in modo di ricavare il vostro timbro: il pezzo di patata deve rimanere intero e il disegno deve essere in rilievo. Prima di lavorare la patata consiglio di metterci un po’ di sale per fare in modo che esca l’eventuale acqua. Poi asciugatela con della carta da cucina, ma non bagnatela mai.

     
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58 replies since 6/1/2013, 15:54   76785 views
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