Napoli

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  1. arca1959
     
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    Chievo-Napoli 2-4: poker azzurro firmato Hamsik (doppietta), Callejon e Higuain (FOTO)
    Strepitosa prova di forza e qualità da parte degli Azzurri di Benitez. Il Chievo regge solo 45 minuti grazie a Paloschi (doppietta). Ma davanti a uno straripante Hamsik (al quarto centro in due gare), il Napoli sbanca il Bentegodi. A segno anche Callejon e si sblocca il Pipita. Juventus avvisata!
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    E’ un Napoli straripante e bellissimo. Non solo quello visto a Verona dove i partenopei pagavano pegno da tre anni consecutivi su un campo storicamente difficilissimo. Un Napoli che si è migliorato ancora dopo l’ottima sensazione data all’esordio al San Paolo al debutto in serie A, in un crescendo corale che porta già la firma di Rafa Benitez, un tecnico capace di far intravvedere da subito la propria impronta tecnico-tattica. Quattro gol al Chievo, tre al Bologna: una macchina da gol e spettacolo che ha ancora ampi margini di miglioramento quando tutti i neo arrivati si saranno ambientati alla Serie A. Intanto, a trascinare tutto e tutti ci pensa lui, l’ultimo tenore, Marek Hamsik capocannoniere del campionato e della squadra con 4 reti in due partite. Decisivo e perfetto: capace di segnare e regalare giocate per la squadra. Sotto la sua ‘cresta’ sta crescendo benissimo Callejon (2 gol in due partite) e sta prendendo le misure anche il ‘Pipita’ che a Verona ha trovato la via del gol, sbloccandosi.
    La Juventus è avvisata: il Napoli fa sul serio, splendidamente sul serio.

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    1° tempo: Paloschi risponde a Hamsik e Callejon - Dopo il pareggio a reti bianche della prima giornata contro il Parma, Sannino ha confermato gli stessi undici schierati con il classico 4-4-2: Paloschi-Thereau è la coppia d’attacco alla ricerca dei primi gol di questo campionato contro un Napoli che ha recuperato Higuain dall’incidente di Capri, in tempo record. Benitez cambia solo una pedina dell’undici che ha schiantato il Bologna, mettendo in campo Insigne nel trio alle spalle della punta spagnola, con Hamsik e Callejon, confermatissimo. E’ Pandev a partire dalla panchina. Gli Azzurri partono ancora una volta forte come con il Bologna e dopo un’occasione all’inizio di Gonzalo Higuain, ad aprire le danze è il solito Marek Hamsik che porta in vantaggio il Napoli al 13′ con il solito destro dai 20 metri con la palla che entra dopo aver colpito il palo interno alla sinistra di Puggioni. L’ultimo dei Tenori è l’autentico mattatore dell’incontro, non solo per il gol. Ma attorno a Hamsik crescono un po’ tutti, come Callejon che - dopo il break clivense firmato Paloschi – riporta il Napoli in vantaggio.
    I primi 45 minuti sono scoppiettanti, il Chievo non ci sta e con uno scatenato Paloschi prima colpisce il palo poi ritrova la parità all’intervallo quando l’ex Milan al 40′ grazie ad una rovesciata di Thereau mette la sfera sotto le gambe di Reina.

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    chievo napoli per callejon secondo gol in due gare


    2° tempo: assolo azzurro, prima Hamsik poi Higuain - La ripresa è ancora di firma azzurra con la squadra di Benitez che detta gioco e tempi. Ad inizio secondo tempo si vede anche Insigne: in area, nello spazio stretto, riesce a ritagliarsi il tiro di destro, troppo debole. Poi è Inler a farsi pericoloso, con un sinistro che Puggioni riesce a mettere a lato. Il crescendo partenopeo esplode al 19′, ancora con Hamsik (al quarto gol in 2 partite) per l’1-3 che dura pochissimo visto che si sblocca anche il ‘Pipita’ Higuain: giocata di Insigne che serve al bacio lo spagnolo che non sbaglia a tu per tu con Puggioni bravo a respingere la prima conclusione. Il Napoli conclude la partita in attacco con un’incursione sulla sinistra di Armero che crossa al centro per Insigne: controllo e tiro ribattuto e gioia negata per il gioiellino partenopeo. Ma c’è il poker azzurro e il tripudio per Benitez.
    Il Chievo diventa spettatore incolpevole davanti allo strapotere napoletano che rilancia la sfida alla Juventus Campione d’Italia.

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  2. arca1959
     
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    La maglia del Napoli per la finale di Coppa Italia
    Sarà usata solo il 3 maggio e ne saranno prodotte solo 1926
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    napoli

    La squadra di calcio del Napoli ha presentato una maglia speciale che sarà utilizzata dai giocatori soltanto durante la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, che si giocherà allo Stadio Olimpico di Roma il prossimo 3 maggio. La maglia ha il tradizionale colore azzurro ma i numeri dorati, un bordino con un colletto tricolore e la scritta “FINALE TIM CUP” davanti. Ne saranno prodotte solo 1926 (come l’anno di fondazione della società).



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  3. arca1959
     
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    Finale Coppa Italia, Fiorentina-Napoli 1-3. Doppio Insigne, gol di Vargas e Mertens
    All'Olimpico gli azzurri di Benitez conquistano il trofeo piegando la squadra di Montella. Ma per gli scontri che l'hanno preceduta e ritardato l'inizio di 45' perde il calcio

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    Non è calcio quando si racconta di scontri, spari e aggressioni. Di infiltrazioni ultrà, poliziotti e feriti. Doveva essere uno spettacolo in una cornice colorata, è stata una sfida infilata tra la guerriglia. Con Hamsik a colloquio con la curva, per poi riferire il verdetto alle squadre. Dentro lo stadio, con un ritardo di 45’ e con il tifo napoletano (in parte pure quello viola) in silenzio, poi è andata così: 3-1 per il Napoli.

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    CHE INSIGNE! — Il Napoli vinse due anni fa. Sollevò la coppa Italia, poi ha chiuso con Mazzarri ed è ripartito da Benitez. Piazzare subito un altro trofeo in bacheca vorrebbe dire agevolare la partenza di un nuovo ciclo. Alla Fiorentina guardavano al traguardo "finale" come un miraggio: le mensole sui cui esibire i riconoscimenti, nell’era Della Valle, erano rimaste vuote. Ognuno, insomma, aveva i suoi validissimi motivi per cercare la gloria. Non poteva giocarsela al meglio, Montella. Dell’attacco esplosivo studiato in estate non era rimasto più nessuno: fuori Cuadrado, Gomez e Rossi. In campo tre alternative adattate all’emergenza. Ilicic centravanti (non lo è), Joaquin seconda punta (è un esterno), Borja Valero trequartista (lui che di norma illumina la mediana). Schieramento alternativo dunque, con Vargas inserito sul centro sinistra e Neto incerottato spedito in porta.

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    L’uomo d’oro del gol, il Napoli lo aveva invece recuperato: Higuain dentro dal 1’, con Hamsik, Insigne e Callejon tridente operativo alle sue spalle. Dieci minuti ed è subito Napoli: l’occasione di Higuain ribattuta sulla linea da Borja Valero. E poi il gioiello di Insigne per il vantaggio. Contropiede azzurro, Hamsik in verticale per il piatto a giro del 24 di Benitez. E prima del quarto d’ora chance per il raddoppio: Higuain, in spaccata, non arriva sul suggerimento dalla destra. Ok, il 2-0 si fa comunque, al 16’: ancora Insigne dopo un azione di potenza del Pipita, palla che sorprende l’intera difesa viola e raddoppio di sinistro, con deviazione di Tomovic nella sua porta. Al 28’ però una partita che sembra chiusa dopo metà del primo tempo pare riaprirsi. Ilicic tocca di tacco per Vargas che va: il sinistro fulmina Reina. L’incredibile pari allo scadere è stoppato dalla bandierina del guardalinee: sulla punizione di Ilicic la tocca Aquilani in leggerissimo fuorigioco.

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    ECCO PEPITo, ma segna mertens — Pipita (Higuain) fa la sua partita di lotta e di sostanza. Soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa tocca invece a Pepito, ed è una delle emozioni maggiori. Rossi rientra dopo l’infortunio del cinque gennaio scorso. La Curva viola lo omaggia con un’ovazione, lui scatta subito e va a dar sostegno allo spuntato attacco di Montella. Anche se l’occasione è per Pandev: davanti a Neto, fa flop. Poi pure Matri rinforzerà il reparto offensivo viola, ma chance…zero. La palla del pari ce l’ha Ilicic (con il Napoli in 10 uomini per l'espulsione per doppia ammonizione di Inler), fallita clamorosamente a un passo da Reina. Segna invece Mertens, subentrato ad Hamsik, in contropiede. Arriva la fine di una notte comunque amara. In cui, almeno un po’, può sorridere il Napoli.

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