Inter

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    :36_1_9.gif: Ivana...non e un bel periodo per l'Inter....ma passerà!!!

    Le cinque Inter più brutte dell’era Morattimorattiblog



    Contro il Bologna, in casa e dopo la pesantissima e umiliante sconfitta in casa del Tottenham di tre giorni prima, l’Inter ha forse toccato il punto più basso degli ultimi anni. Dopo le scorpacciate sotto l'attenta guida di Mancini e Mourinho, la formazione interista sembra essere stata investita nuovamente da quel tornado di disorganizzazione e pessimismo che ne hanno spesso caratterizzato gli ultimi decenni: un percorso accompagnato anche da una programmazione più che discutibile, a qualsiasi livello dell'organigramma nerazzurro.

    La squadra è ancora in corsa per un posto nella prossima Champions League, può raggiungere la finale di Coppa Italia e volendo potrebbe (praticamente impossibile) ribaltare il 3-0 di White Harte Lane. Ma non basta per salvarla dalle feroci critiche di un pubblico - quello nerazzurro - poco paziente e molto esigente. L'ultima goccia che ha scatenato l'ira dell'esigente pubblico della Beneamata è stato l’impresentabile gioco della squadra di Stramaccioni. Infortuni e sfortuna ci hanno messo del loro, la rosa è quella che è, ma la squadra non ha la minima idea di come giocare a calcio. Mentre la società sembra non avere un progetto preciso, chiaro e costante. Nello sport si può perdere, ma a patto di avere un’identità e un’idea di gioco che possa comunque servire per ricostruire un ciclo vincente. Di tutto questo, però, non c’è traccia in questa Inter di Stramaccioni e Moratti.

    Un film già proiettato durante i 18 anni 'morattiani', in cui spesso si sono visti anche molti campioni (ma anche tanti bidoni) che poi però in campo risultavano un’accozzaglia di giocatori gettati nella mischia un po’ a caso. Un marasma d’idee sfociato nel caos più assoluto. Risultati sul campo più che deludenti, accompagnati da un gioco imbarazzante: un mix terrificante, senza più giustificazioni accettabili.

    Quella di Strama è però l’ultima di una lunga lista: abbiamo deciso di raccogliere le peggiori cinque squadre dell’era 'morattiani', formazioni che hanno più deluso sotto l’aspetto dell’atteggiamento e del gioco.

    Una variabile costante caratterizza però queste cinque formazioni: la presenza di Javier Zanetti, forse l’unica vera nota positiva in questo raffazzonato e disperato tentativo di creare un’Inter vincente (periodi 'manciniani' e 'mourinhiani' a parte).


    STAGIONE 1995-1996

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    STAGIONE 1998/99

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    STAGIONE 2000/01
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    STAGIONE 2011/12
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    STAGIONE 2012/13
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  3. tomiva57
     
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    non preoccuparti ...ci siamo abituati
     
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  4. arca1959
     
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    E’ morta a 114 anni la ‘nonna dell’Inter’
    Il cordoglio del club nerazzurro: "La ringraziano per il grande amore sempre dimostrato per i nostri colori''.



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    In poltrona, con un plaid nerazzurro, mentre riposava: se n’è andata così, a Novate Milanese, Maria Radaelli, la nonnina più longeva d’Europa. Domani avrebbe compiuto 114 anni, i colori nerazzurri li ha amati sempre, tanto da tenerli con se ogni istante della sua vita, anche l’ultimo. Presente l’anno scorso alla grande festa per i suoi 113 anni, l’Inter – si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale del club – lo è ancora di più ora, in questo momento di dolore per la sua famiglia. Il presidente Massimo Moratti e tutta la Società non dimenticano Maria Radaelli, tifosa fedele e appassionata. ”E – conclude la nota on line – la ringraziano per il grande amore sempre dimostrato per i nostri colori”.



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  5. arca1959
     
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    Ufficiale: Mazzarri nuovo tecnico dell'Inter
    L'ex tecnico del Napoli ha firmato un contratto biennale, l'annuncio sul sito della squadra nerazzurra. Sostituisce Stramaccioni esonerato in giornata.

    Moratti: "Quella di Mazzarri è una scelta fatta con attenzione, con lui ci confronteremo per fare un mercato oculato. Tutti gli esoneri sono sgradevoli ma questo era un cambiamento dovuto"

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    La prima panchina importante della serie A è occupata: Walter Mazzarri è da stasera il nuovo allenatore dell'Inter. L’ex tecnico di Napoli, Sampdoria e Reggina ha firmato un contratto biennale e sostituisce Andrea Stramaccioni a cui proprio ieri sera Marco Branca aveva comunicato l’esonero dopo la sfortunata e disastrosa stagione conclusa al nono posto e con ben 16 sconfitte in campionato (record negativo della storia del club nerazzurro).

    IL COMUNICATO - "FC Internazionale comunica di aver raggiunto l'accordo con Walter Mazzarri, nuovo allenatore dell'Inter. FC Internazionale ringrazia Andrea Stramaccioni per il grande impegno profuso e la professionalità dimostrata in un anno particolarmente difficile. L'accordo con Walter Mazzarri avrà durata biennale".

    MORATTI “L’HO SCELTO IO” – Dopo che verso le ore 18 il presidente era stato molto vago coi cronisti riguardo a un annuncio dell’allenatore in serata, verso le 20:40 è stato lo stesso Moratti a comunicare ai cronisti la notizia assumendosi in toto la paternità della scelta: "Quella di Mazzarri è una scelta fatta con attenzione. Tutti gli anni ci si aspetta di fare bene. Adesso vedremo cosa faremo durante la campagna acquisti. Abbiamo un allenatore con il quale parleremo anche di questo e poi vedremo che cosa salta fuori e le speranze si metteranno al livello di quella che è la squadra". Il patron ha poi congedato Stramaccioni con parole dolci: "Tutti gli esoneri sono sgradevoli, ma è un cambiamento dovuto al fatto che quest'anno affronteremo un anno difficile e ho pensato ci fosse bisogno di un allenatore dell'esperienza di Mazzarri. Ciò non toglie che rimanga comunque stima nel talento, nelle possibilità di Stramaccioni e sono convinto che diventerà uno dei migliori allenatori italiani, di certo. Le ragioni di questa stagione possono anche essere di salvaguardia della sua professionalità perché è stato particolarmente sfortunato e in questo momento ha bisogno, forse, di ritrovarsi in una situazione più facile di quella che invece l'Inter, comunque, con l'anno che ha avuto si troverà. Sarà una situazione non facile perché dovremo dimostrare di essere molto bravi e anche avere certamente più fortuna". Prima di congedarlo Moratti ha voluto anche fugare ogni dubbio riguardo alla possibilità di cedere l'Inter: "No, figuriamoci".

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    I TREDICI MESI DI STRAMACCIONI IN NERAZZURRO - Dopo 13 mesi ricchi di alti e bassi si separano le strade dell'Inter di Stramaccioni. Scelto a sorpresa da Moratti il 26 marzo del 2012 per sostituire Claudio Ranieri dopo la conquista della Next Gen Series, il tecnico romano ha condotto l'Inter al sesto posto (preliminari di Europa League) e, grazie ad un gioco divertente e al netto successo nel derby contro il Milan, si è meritato la conferma anche per la stagione successiva. Nonostante partenze "eccellenti" (Julio Cesar, Maicon, Sneijder ha giocato soltanto un mese e mezzo prima dell'infortunio e della cessione), l'avvio dell'Inter è stato spumeggiante, tanto da culminare nel trionfo di Torino contro la Juventus: un 3-1 che ha portato i nerazzurri a -1 dai bianconeri. Gli accostamenti con Mourinho, l'Inter da scudetto. Quella sera di inizio novembre è stata, al contempo, il punto più alto e l'inizio del declino per Strama e la sua Inter. Un calo anche fisiologico fino a Natale, poi da gennaio in poi il crollo, anche e soprattutto fisico, con una serie di infortuni impressionante. Tutte le certezze fin lì costruite sono andate sgretolandosi a furia di legamenti e tendini d'Achille che saltavano: da Milito a Zanetti, Strama ha perso via via l'intero attacco (Palacio, Cassano), mentre l'acquisto di Rocchi a gennaio e la contemporanea cessione di Livaja all'Atalanta (per Schelotto) non hanno certo aiutato il tecnico romano. Un declino inesorabile che, sconfitta dopo sconfitta (16 in tutto, con 57 gol incassati, seconda peggiore difesa del campionato dietro al Pescara), ha portato l'Inter prima fuori dalla lotta per la Champions League, quindi addio anche dall'Europa "di scorta" dopo 14 anni (quest'anno l'avventura in Europa League si è fermata agli ottavi contro il Tottenham) e un finale inglorioso, con il 2-5 casalingo con l'Udinese che, forse, ha tolto le ultime incertezze dalla mente di Moratti.


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    Le nuove maglie dell’Inter
    Sempre a strisce nere e azzurre, ma con l'azzurro parecchio più scuro del solito

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    La Nike ha presentato oggi le nuove maglie che la squadra di calcio dell’Inter utilizzerà nella stagione 2013-2014. La maglia di casa ha le classiche strisce nere e azzurre, ma quest’anno l’azzurro è molto più scuro del solito. La maglia da trasferta è tutta bianca, a eccezione del colletto e delle strisce sui bordi delle maniche.

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    I diciotto anni di Massimo Moratti all'Inter

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    Mancano solo le firme per ufficializzare il passaggio del 70 per cento dell'Inter da Massimo Moratti al magnate indonesiano Erik Thohir. La conferma è arrivata dallo stesso attuale patron nerazzurro che si appresta a cedere anche la carica di Presidente dopo 18 anni.

    "L'accordo non c'è ancora, ma sono stati fatti passi avanti dal punto di vista umano. In un mese si chiude" ha spiegato Moratti. La firma non prevede l'obbligo di un annuncio ufficiale, ma per il closing serviranno dei tempi tecnici, non inferiori ai 20 giorni.

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    L'avventura di Massimo Moratti all'Inter inizia il 18 febbraio 1995, quando rileva la società nerazzurra da Ernesto Pellegrini per 55 miliardi di vecchie lire. Nella sua prima stagione da Presidente, Moratti conferma in panchina Ottavio Bianchi, salvo poi esonerarlo alla quarta giornata per sostituirlo con l'ex leggenda nerazzurra Luis Suarez.

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    Avrebbe dovuto essere il francese Eric Cantona il primo grande acquisto della gestione Moratti, ma l'affare saltò in virtù della lunga squalifica rimediata dall'estroso attaccante del Manchester United. E così i tifosi nerazzurri abbracciarono nel 1997 il Fenomeno, Ronaldo, prelevato dal Barcellona per 48 miliardi di lire.

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    Lo scudetto, che manca all'Inter dal 1989, tarda invece ad arrivare, nonostante i miliardari investimenti di Moratti: in panchina fallisce anche Marcello Lippi, non serve nemmeno l'arrivo di Roberto Baggio. Ad andare vicino all'impresa è Hector Cuper, ma il sogno si spezza proprio sul più bello: passa alla storia il 5 maggio 2002, quando i nerazzurri perdono 4-2 all'Olimpico contro la Lazio nell'ultima giornata di campionato e regalano così lo scudetto alla Juventus.

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    Lo scudetto torna sulla bacheca interista soltanto nel 2007 (in realtà diventa nerazzurro anche il tricolore dell'anno precedente, ma solo a tavolino in seguito alla vicenda Calciopoli): a conquistarlo Roberto Mancini, fortemente voluto da Massimo Moratti due anni prima al posto di Alberto Zaccheroni. Un cammino agevolato dall'assenza della Juve, retrocessa in serie B, e dalla pesante penalizzazione del Milan, ma che riporta l'Inter davanti a tutti in Italia. Un successo che sarà poi replicato nelle tre seguenti stagioni.

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    Il rapporto con Roberto Mancini si interrompe nel 2008 e sulla panchina dell'Inter arriva José Mourinho, col dichiarato obiettivo di riportare a Milano la Champions League. Il primo anno va male, ma arriva comunque lo scudetto. La seconda stagione del portoghese è fenomenale e si conclude con uno storico Triplete: campionato, Coppa Italia e, finalmente, Champions League, battendo 2-0 il Bayern Monaco nella finale di Madrid con doppietta di Milito.

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    José Mourinho trionfa e abbandona: lo Special One firma col Real Madrid e lascia la panchina dell'Inter allo spagnolo Rafa Benitez. Ma l'ex Liverpool non entrerà mai nel cuore di Moratti, tanto che a dicembre sarà esonerato per fare posto a Leonardo. Prima di andarsene, Benitez riesce però a conquistare la Supercoppa italiana, battendo 3-1 la Roma, e, soprattutto, il Mondiale per Club, superando 3-0 i congolesi del Mazembe nella finale di Abu Dhabi. E' l'ultimo trofeo importante dell'era Moratti (l'anno dopo arriverà solo la Coppa Italia, poi più nulla): ora, con l'arrivo di Thohir, l'obiettivo è quello di tornare a vincere.

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    Erick Thohir è il nuovo proprietario dell'Inter



    (KIKA) - MILANO - Dopo settimane di trattative è arrivato l'accordo tra l'Inter e Erick Thohir. "Abbiamo firmato, a breve ci sarà il comunicato", ha dichiarato il presidente Massimo Moratti questa mattina ai microfoni della stampa.

    L'intesa tra il patron nerazzurro e l'imprenditore indonesiano è stata ufficializzata direttamente da Giacarta alle nove e mezza di martedì, ora italiana. Un passaggio di consegne storico, quello che vedrà Thohir diventare azionista di maggioranza del club meneghino con il 70% del pacchetto societario e che porterà nelle casse di Moratti 250 milioni di euro.


    "Ancora non so se rimarrò Presidente", ha dichiarato il petroliere, che si è detto emozionato per un passo che fino a qualche mese fa appariva inatteso.


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    I 10 giocatori simbolo dell'era Moratti
    La società nerazzurra passa ufficialmente al magnate indonesiano Thohir dopo 18 anni di regno-Moratti: ecco i 10 giocatori simbolo dell'era morattiana.

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    Paul Ince 1995-1997 - foto AP/LaPresse
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    Yuri Djorkaeff 1996-1999 - foto IMAGO
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    Ivan Zamorano 1996-2001 - foto IMAGO
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    Ronaldo 1997-2002 - foto IMAGO
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    Alvaro Recoba 1999-2007 - foto AP/LaPresse
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    Marco Materazzi 2001-2011 - foto AP/LaPresse
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    Ivan Ramiro Cordoba 2000-2012 - foto AP/LaPresse
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    Diego Milito 2009-oggi - foto AP/LaPresse
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    Esteban Cambiasso 2004-oggi - foto AP/LaPresse
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    Javier Zanetti 1995-oggi - foto AP/LaPresse



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    La Top 10 dei bidoni di Moratti

    La società nerazzurra passa ufficialmente al magnate indonesiano Thohir dopo 18 anni di regno-Moratti: ecco i 10 giocatori da "dimenticare".
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    Ricardo Quaresma - Probabilmente l'unico errore di Mourinho all'Inter nerazzurri. Lo Special One supplica Moratti che stacca un assegno di circa 25 milioni per strapparlo al Porto. Il Trivela si rivela pero' un buco nell'acqua (foto Imago)
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    Sergio Conceicao - Il portoghese arriva da Parma per una decina di miliardi piu' il cartellino di Frey (scalzato da Toldo): di lui si ricorda pero' ben poco (foto Imago)
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    Vampeta - Moratti lo preleva del Corinthians sborsando ben 15 milioni di euro (all'epoca 30 miliardi di lire). In nerazzurro 8 presenze, solo una in campionato (foto Imago)
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    Francisco Farinos - Protagonista del Valencia dei miracoli a fine anni 90, si trasferisce a Milano per 36 miliardi dove pero' non riuscira' mai a ritagliarsi un ruolo da protagonista (foto Imago)
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    Francesco Coco - Da erede di Paolo Maldini a merce di scambio che porta mister 4 Champions League, Clarence Seedorf, in rossonero (foto Imago)
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    Andy Van der Meyde - Dopo Bergkamp, a Milano sbarca (per circa 6 milioni di euro) un altro olandese tutto genio e sregolatezza. Ma come il suo predecessore, anche Andy fallisce (foto Imago)
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    Gilberto - Ennesimo tentativo per trovare il degno sostituto di Roberto Carlos. Arriva a Milano perche' amico di Ronaldo, ma si rivela l'ennesimo flop prima pero' di sbocciare nell'Herta Berlino (foto Imago)
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    Ciriaco Sforza - Arriva dal Bayern Monaco per emulare le gesta di Lothar Matthaus ma, a differenza del tedesco, non lascera' grandi ricordi (foto Imago)
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    Vratislav Gresko - Mistero assoluto e simbolo di quell'ormai celebre pomeriggio del 5 maggio 2002 (foto Imago)
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    Diego Forlan - Insieme a Zarate, acquistato per far dimenticare un certo Samuel Eto'o. Un disastro, e simbolo della "nuova vecchia pazza Inter" - (foto AFP)



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    Comunicato ufficiale



    FC Internazionale Milano S.p.A.: eseguito l’aumento di capitale per l’ingresso di International Sports Capital

    MILANO - F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha comunicato oggi che ai sensi dell'accordo vincolante siglato in data 15 ottobre 2013, International Sports Capital è diventato l'azionista di maggioranza della società con una quota del 70% in virtù di un aumento di capitale sociale riservato.

    L'azionariato della società è quindi composto da: International Sports Capital, società indirettamente posseduta da Erick Thohir, Rosan Roeslani and Handy Soetedjo (70,0%); Internazionale Holding S.r.l. (29,5%) oltre agli azionisti di minoranza.

    'Sono molto soddisfatto di aver identificato i nuovi proprietari di questo glorioso Club' ha dichiarato Massimo Moratti. 'Sono certo che siano più che preparati per continuare a portare nuovi successi ai nostri amati colori. Personalmente sono onorato di essere stato il Presidente dell'Inter per così tanti anni.'

    'Voglio rivolgere un ringraziamento davvero speciale al mio amico e nuovo partner Massimo Moratti per la fiducia e per il supporto, e voglio anche ringraziare i miei soci Rosan e Handy che conosco da più di vent'anni. Voglio anche ringraziare le nostre famiglie. Ma soprattutto, grazie ai nostri tifosi in tutto il mondo, ovunque li abbia conosciuti, su Twitter o di persona' ha detto Erick Thohir. 'Oggi è un giorno davvero speciale della mia vita. L'Inter racchiude in sé una splendida storia di passione, una tradizione di vittorie e una forte ambizione al successo. Come ha detto l'indimenticabile Giacinto Facchetti 'Il segreto di ogni trionfo sta nella propria convinzione'. La nostra convinzione sta nella nostra passione, che spianerà la strada all'Inter per raggiungere nuovi e importanti successi. Forza Inter.'

    L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre eletto oggi un nuovo Consiglio di Amministrazione formato da 8 membri: Erick Thohir, Rosan Roeslani, Handy Soetedjo, Thomas Shreve, Hioe Isenta, Angelomario Moratti, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto. Erick Thohir è stato eletto Presidente del consiglio di Amministrazione. Massimo Moratti è il Presidente Onorario del Club.

    Inner Circle Sports ha agito in qualità di advisor finanziario per International Sports Capital, Jones Day è stato l'advisor legale mentre Ernst & Young è stata la società di revisione incaricata.
    F.C. Internazionale Milano e Internazionale Holding sono state assistite da Lazard e Four Partners come advisor finanziari e da Cleary Gottlieb Steen & Hamilton come advisor legali.



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    Lo Zio torna all'Inter
    Un'indiscrezione di Sky Sport ipotizza la candidatura dell'ex difensore dell'Inter, Beppe Bergomi, nei nuovi quadri dirigenziali di Thohir.
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    È ormai questione di giorni l’inizio dell’era Thohir. In attesa del passaggio di testimone ufficiale da parte di Massimo Moratti, si sta cominciando a fare qualche nome che potrebbe entrare a fare parte della nuova “squadra” dell’Inter. In questo senso è interessante l’indiscrezione che è uscita dagli studi di Sky Sport, secondo cui, con l’addio molto probabile di Marco Branca, potrebbe essere Beppe Bergomi ad entrare nei futuri quadri dirigenziali nerazzurri.

    Pare proprio, infatti, che al Tycoon indonesiano piaccia molto l’ex difensore e bandiera dell’Inter, visto anche l’ottima gestione dei giovani dimostrata da quest’ultimo la scorsa stagione, culminata con lo scudetto sulla panchina della Beretti dell’Atalanta, vinto proprio contro la formazione in cui ha militato per vent’anni. Il nome di Bergomi farebbe molto clamore visto che, fino ad adesso, non era mai stato chiamato direttamente in causa sulle vicende interiste.

    Subito dopo avere terminato nel 1999 la sua carriera agonistica, Lo Zio aveva preferito seguire il percorso di commentatore tecnico prima per Tele+ e poi per Sky Sport, l’emittente televisiva per cui tuttora collabora, spesso a fianco del telecronista Fabio Caressa.


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40 replies since 30/12/2012, 20:21   5521 views
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