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Juve: la grande cavalcata
Le immagini di tutte le partite di questa stagione della Juventus campione d'Italia per la seconda volta in due anni. Una vera e propria cavalcata.
Foto Ap/Lapresse
1a giornata - Juventus-Parma 2-0: come nella passata stagione, i bianconeri cominciano con una vittoria contro il Parma. A decidere sono le reti di Lichtsteiner e Pirlo.
2a giornata – Udinese-Juventus 1-4: dominio Juve al Friuli. La formazione di Conte sale 4-0 con Vidal (rig), Vucinic e la doppietta di Giovinco. Poi Lazzari realizza il gol bandiera.
3a giornata – Genoa-Juventus 1-3: i gol arrivano dalla panchina con Vucinic e Asamoah. L’altro lo realizza Giaccherini. Dell’ex Immobile la rete del Grifone.
4a giornata – Juventus-Chievo 2-0: quarta vittoria consecutiva per la Juventus che batte la formazione veneta grazie a una doppietta di Quagliarella in appena 4 minuti.
5a giornata – Fiorentina-Juventus 0-0: primi punti persi da Conte e i suoi giocatori. Pirlo è imbrigliato dal centrocampo di Montella e la Juve fatica a creare gioco.
6a giornata – Juventus-Roma 4-1: Contro i giallorossi la partita dura appena mezz’ora: Pirlo, Vidal e Matri fanno 3-0 in 20’. Poi Osvaldo (rig.) e Giovinco rifiniscono il risultato nella ripresa.
7a giornata – Siena-Juventus 1-2: successo in trasferta subito dopo l’1-1 di Champions contro lo Shakhtar. Marchisio regala i tre punti dopo il provvisorio 1-1 firmato da Pirlo e Calaiò.
8a giornata – Juventus-Napoli 2-0: comincia a brillare la stella di Pogba. Il primo scontro diretto contro i napoletani è risolto da due gol nello spazio di due minuti: Caceres all’80’ e Pogba all’82’
9a giornata – Catania-Juventus 0-1: basta un gol di Vidal ai bianconeri per passare al Massimino. A decidere è un gol di Vidal al 57’.
10a giornata – Juventus-Bologna 2-1: 49esimo risultato utile consecutivo per l’armata di Conte che supera di misura il Bologna allo Juventus Stadium grazie a un gol di Pogba nel recupero.
11a giornata – Inter-Juventus 1-3: crolla l’imbattibilità della Juventus, nella propria casa e di fronte al proprio pubblico. L’Inter passa 3-1 con la Juve che era andata in vantaggio Vidal dopo appena 1’.
12a giornata – Pescara-Juventus 1-6: decimo gol in due partite per la Juve che in Champions aveva rifilato 4 gol al Nordsjælland. Quagliarella realizza la prima tripletta della gestione Conte.
13a giornata – Juventus-Lazio 0-0: la testa della Juve è alla sfida di Champions contro il Chelsea e, contro la Lazio, i bianconeri - che pure attaccano dall’inizio alla fine - non brillano come al solito.
14a giornata – Milan-Juventus 1-0: seconda battuta d’arresto per la Vecchia Signora in campionato: a San Siro decide un calcio di rigore di Robinho.
15a giornata – Juventus-Torino 3-0: nel derby della Mole non c’è partita. Domina a formazione di Conte che va a segno con due ‘canterani’: Marchisio, due volte, e Giovinco.
16a giornata – Palermo-Juventus 0-1: non è sicuramente la miglior Juve della stagione quella vista a Palermo, ma un gol di Lichtsteiner è sufficiente a portare via i tre punti dal Barbera.
17a giornata – Juventus-Atalanta 3-0: brilla la stella di Pirlo contro l’Atalanta. Il regista della Nazionale va in gol su punizione e ispira la manovra di tutta la squadra di Conte.
18a giornata – Cagliari-Juventus 1-3: quarta vittoria di fila per i bianconeri che passano a Parma (non si gioca a Is Arenas) grazie alla doppietta di Matri e al gol di Vucinic.
19a giornata – Juventus-Sampdoria 1-2: battuta d’arresto inattesa per la Juve, che va in vantaggio com Giovinco e poi, in 11 contro 10, si fa raggiungere e superare da una doppietta di Icardi
20a giornata – Parma-Juventus 1-1: altra perla su punizione del solito Pirlo, poi - nella ripresa - la difesa della Juve fa acqua e regala a Sansone il gol del definitivo 1-1.
21a giornata – Juventus-Udinese 4-0: esplode definitivamente la stella di Paul Pogba. Il francesino è devastante contro l’Udinese, 2 gol e tante giocate di qualità. Di Vucinic e Matri le altre reti.
22a giornata – Juventus-Genoa 1-1: la Juve non va al di là dell’1-1 in casa contro il Genoa che chiude in 10 per l’infortunio a Floro Flores. Bufera su Guida per un intervento di Granqvist con il braccio.
23a giornata – Chievo-Juventus 1-2: tutto facile per la formazione di Conte che dopo il primo tempo guida già 2-0 grazie a Matri e Lichtsteiner. Thereau prova a riaprire la partita, ma la Juve tiene.
24a giornata – Juventus-Fiorentina 2-0: questa volta Montella lascia Pirlo libero di impostare e la Fiorentina esce sconfitta dallo Juventus Stadium: segna l’attacco, Vucinic e Matri.
25a giornata – Roma-Juventus 1-0: dopo il trionfo al Celtic Park, la Juve accusa la stanchezza contro la Roma, che ferma i bianconeri grazie a un gol dell’eterno Totti.
26a giornata – Juventus-Siena 3-0: torna a vincere la Juve, che distrugge il Siena tra le mura amiche. Lichtsteiner, Giovinco, Pogba: tutto semplice per la formazione di Conte.
27a giornata – Napoli-Juventus 1-1: la sfida scudetto di quest’anno si risolve con un nulla di fatto. Al vantaggio di Chiellini dopo dieci minuti risponde Inler al 43’. Distanze immutate: Juve a +6.
28a giornata – Juventus-Catania 1-0: finisce come all’andata, ma questa volta è un 1-0 decisamente più sofferto: risolve Giaccherini, il ‘cocco’ di Conte, ben oltre il 90’.
29a giornata – Bologna-Juventus 0-2: mentre il Napoli perde colpi, la Juve non sbaglia più nulla. Vucinic e Marchisio mandano in fuga i bianconeri. E’ la gara dell’esultanza ‘esagerata’ di Conte.
30a giornata – Inter-Juventus 1-2: nemmeno l’Inter, che aveva interrotto all’andata la striscia-record dei bianconeri, può nulla. A San Siro, prima del Bayern, Quagliarella e Matri fanno volare la Juve.
31a giornata – Juventus-Pescara 2-1: in Champions League si fa dura (la Juve è reduce dallo 0-2 di Monaco), ma in campionato la concentrazione è massima: doppio Vucinic, il Pescara è battuto.
32a giornata – Lazio-Juventus 0-2: il secondo 0-2 contro i tedeschi elimina la Juve dalla Champions League. In campionato entra in scena Vidal: doppietta all’Olimpico e Lazio ko.
33a giornata – Juventus-Milan 1-0: a San Siro decide ancora una volta Vidal. E’ del centrocampista cileno la rete (su rigore) che batte il Milan. Lo scudetto è lontano appena quattro punti.
34a giornata – Torino-Juventus 0-2: anche il derby sorride alla Vecchia Signora. Bianconeri in festa con Marchisio e il solito Vidal.
35a giornata – Juventus-Palermo 1-0: nel giorno dello scudetto segna ancora Vidal, su calcio di rigore. E la festa può cominciare
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La festa per lo Scudetto della Juventus – foto
Allo stadio di Torino, negli spogliatoi e soprattutto in giro per la città
(Davide Spada – LaPresse)
Domenica 5 maggio la Juventus ha vinto il suo ventinovesimo Scudetto battendo il Palermo in casa, per 1 a 0. Il numero degli Scudetti è contestato dalla società e da parte dei tifosi juventini, dopo che due vittorie sono state revocate dalla giustizia sportiva a seguito delle inchieste cosiddette “Calciopoli”. Dopo una serie di polemiche la scorsa estate, la maglia da gara non ha nessuna stella sopra il simbolo della società (le due stelle sono coperte da una toppa) e porta, sotto lo stemma ufficiale della squadra, la scritta “30 sul campo”. La stella di colore oro è assegnata alla squadra che vince 10 campionati e in Italia solo la Juventus, dalla vittoria del campionato 1981-1982, ha diritto ad indossarne due (l’Inter e il Milan, al secondo posto per numero di scudetti vinti, ne hanno 18).
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Juventus, è qui la festa. La premiazione scudetto allo stadio
Dopo il pari con il Cagliari sul terreno di gioco a Torino la passerella dei campioni d'Italia e la consegna del trofeo tricolore
Alle 20.14 è iniziata la celebrazione della Juventus campione d'Italia. Il primo giocatore ad essere chiamato sul palco allestito allo Juventus Stadium è stato Chiellini. Poi Caceres.
Boato per Pogba. Vucinic si è presentato con uno stendardo del Montenegro. Bell'applauso dei tifosi bianconeri per il più presente, Barzagli. Passerella anche per chi ha giocato di meno, come il danese Bendtner e il francese Anelka. Alle 20.23 il boato per Andrea Pirlo.Due minuti, dopo l'arrivo di Vidal, il beniamino del pubblico, avvolto in una bandiera del Cile.
Alle 20.33 lo Juventus Stadium esplode fragoroso per la passerella a metà campo di Conte che va a prendersi la medaglia tricolore dal presidente della Lega Calcio Beretta. Poi è il turno di capitan Buffon. Alle 20.35 Buffon alza la coppa che rappresenta lo scudetto 2012-13. Coriandoli e musica d'occasione, il classico "We are the champions" dei Queen. Foto da conservare per i posteri, champagne che scorre. I tifosi sono rimasti composti ai loro posti, nessun accenno di invasione di campo. Sul prato dello Juventus Stadium anche le compagne dei giocatori, c'è pure la prossima signora Conte, Elisabetta. Inno della Juventus a tutto volume, coriandoli ovunque. Sul campo c'è anche John Elkann.
le parole: chiellini — "Scudetto che abbiamo reso noi scontato. È stata una cavalcata trionfale. Il nostro obiettivo è vincere in Italia, e vogliamo continuare a farlo per più tempo possibile. La sconfitta con l'Inter? Ci ha riportato con i piedi per terra, ci sentivamo imbattibili. Abbiamo avuto un gennaio travagliato, ma dopo Napoli-Juve siamo ripartiti e abbiamo allungato. Conte resterà, è giusto che faccia la sue valutazioni, ma sarà bello crescere insieme in questo ciclo, è lui il primo artefice di questi successi".
le parole: conte — "Tutto bello. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante. Il festeggiamento con i tifosi e con le persone che ti stanno vicini. Sono due estati che non faccio vacanze, ora c'è un'altra partita, poi proverò a staccare la spina e a ricaricarmi. I miei meriti? Sono soprattutto dei ragazzi. Di chi scende in campo. Un terzo scudetto? Sarà dura. Servirà lavorare tanto e non essere mai sazi. Non dovremo avere la pancia piena. Siamo diventati la squadra di riferimento in Italia. Per determinazione e ferocia questa Juve ha analogie con quella di Lippi. Chi mi ha sorpreso di più, tra i giocatori? Pogba. Ha avuto una crescita esponenziale.
le parole: buffon — "La coppa alzata da capitano? Sono felice. Conte dice che posso giocare fino a 40 anni? È lui che deve restare qui per altri 40 anni. Ha i sangue bianconero, prima di rinunciare a questa panchina ci penserebbe tante, tante volte. L'obiettivo Champions? Dovremo migliorare per arrivare al livello del Bayern Monaco, che in questo momento è due gradini sopra a tutti, non solo a noi. Ma vincere la coppa può dipendere anche da episodi fortunati, anche dal sorteggio. Se finirò la carriera alla Juve? Non c'è dubbio, almeno in Italia. Chi può diventare una bandiera, un prossimo capitano? Chiellini e Marchisio. Ma anche Pirlo, Vidal e Bonucci sono amatissimi dai tifosi. È l'ora di finirla di snobbare l'Europa League, abbiamo fatto figurette che hanno penalizzato l'Italia come ranking. E quindi partendo da questo concetto come Nazionale non snobberemo la Cnofederations Cup".
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Agnelli: “Ibrahimovic non giocherà con la Juventus il prossimo anno”
Il presidente della Juventus ha detto che Conte resterà l'allenatore dei bianconeri anche nella prossima stagione.
Oltre ad Antonio Conte, tanti tifosi juventini sognano il grande acquisto che faccia fare il salto di qualità in Europa alla Juventus, fresca vincitrice del secondo Scudetto consecutivo. Il presidente Andrea Agnelli in un’intervista a Sky Sport ha detto in modo molto netto che Zlatan Ibrahimovic non tornerà a vestire la maglia bianconera:“Zlatan non arriva. Abbiamo un budget importante, e di mercato se ne occuperanno Marotta, Paratici, Nedved e Conte, ma posso dire che Ibrahimovic non arriverà.
Conte rimarrà – Nelle ultime due settimane Antonio Conte ha fatto capire che il suo futuro torinese non era tanto sicuro. Agnelli ha parlato del colloquio avuto con il suo allenatore, che rimarrà anche nella prossima stagione alla guida della Juve:“Da parte mia non ho mai avuto riserve, lui aveva bisogno di una carezza e di una conferma che il programma va avanti e quello che gli ho detto è che può stare tranquillo perché finché ci sono io, a me la fame di vittorie non passerà mai. La scorsa settimana abbiamo discusso di quali sono le sue aspettative e lui voleva valutare con me quelle che saranno alcune esigenze per poter continuare questo percorso, chiedendomi certezze, ma certezze non si possono dare a nessuno. Anche io vorrei le certezze di vincere la Champions League l’anno prossimo, ma nessuno può avere certezze.”
Appuntamento con la storia – La Champions League resta il grande obiettivo della Juve. Ma Andrea Agnelli vuole vincere il terzo Scudetto consecutivo, perché nel dopoguerra i bianconeri non sono mai riusciti a vincere tre titoli di fila:“La Juventus, tranne quella del quinquennio negli anni ’30, non ha mai vinto tre scudetti di fila, quindi bisogna che la menta sia focalizzata all’anno prossimo, perché abbiamo un appuntamento con la storia: diventare la prima Juventus a vincere tre scudetti di fila.”
Del Piero – Un anno fa Alessandro Del Piero giocava l’ultima partita in campionato con la Juventus, Andrea Agnelli ricorda il recordman di presenze e di reti con la maglia bianconera con affetto e lo paragona ai grandi della storia della Juve:“Non è una questione di freddezza. Io sono riconoscente ad Alessandro, abbiamo passato tante serate assieme, così come sono riconoscente a tutti i giocatori delle Juventus precedenti. Del Piero è un grande della storia della Juventus, mi è capitato di accostarlo a Platini, Scirea, Sivori, lui è e sarà sempre nei nostri cuori e mi auguro presto di rivederlo nella nostra famiglia, allo stadio e in altre circostanze. Perché è un pezzo di storia della Juventus e di questo ne andiamo fieri.”
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Juve dal Papa, ci ha spiegato l'umiltà
Un'intensa emozione per una festa scudetto davvero speciale. L'ha vissuta la delegazione della Juventus che è stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco. Nel tardo pomeriggio in Vaticano sono arrivati il presidente bianconero, Andrea Agnelli, accompagnato dagli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia, dal tecnico, Antonio Conte, e dal capitano Gigi Buffon. Ad attenderli, in Santa Marta, il Pontefice, con il primo segretario personale, monsignor Alfred Xuereb, il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, e l'arcivescovo Giovanni Angelo Becciu.
"Ci ha spiegato l'umiltà", hanno poi raccontato emozionati i neo campioni d'Italia: "Provo grande orgoglio per la visita - ha detto il presidente Agnelli - tra l'altro noi perseguiamo il valore dell'umiltà. Si è parlato anche del senso della competizione e del valore dell'aggregazione che lo sport offre", ha aggiunto il presidente bianconero. "Stupisce quanto sia semplice il modo di porgersi di Papa Francesco, mi ha messo addirittura a mio agio con la sua umanita", le parole dell' allenatore Antonio Conte, mentre Gigi Buffon si è detto sorpreso dal vedere tanti tifosi bianconeri in Vaticano. In passato il club bianconero era già stato ospite della Santa Sede ma questa è stata la prima volta di un incontro con il Papa.
Occasione migliore non poteva esserci dopo la vittoria del secondo titolo consecutivo, considerato anche che il Santo Padre è un grande appassionato di calcio, è tifoso del club argentino del San Lorenzo de Almagro, di cui ha anche la tessera, ed è anche un simpatizzante juventino. Con un sorriso infatti ha ammirato la maglia bianconera numero 1 ricevuta in dono da Buffon con gli autografi di tutta la squadra. Nel colloquio, Papa Francesco e Agnelli si sono soffermati sul valore dello sport come elemento di unione tra le persone. Proprio di fratellanza aveva parlato il Santo Padre appena eletto. Il presidente bianconero gli ha quindi donato una riproduzione della coppa dello scudetto.
Dopo l'udienza con Papa Bergoglio, la delegazione juventina ha continuato la giornata in Vaticano incontrando gli "Gli Amici della Juventus" della Santa Sede, presso la Domus Mariae a Palazzo Carpegna, con cui ha proseguito i festeggiamenti per il titolo. In precedenza Marotta e Conte avevano fatto visita allo Juventus Club Rai di Roma. A Torino, invece, Alessandro Del Piero ha inaugurato la mostra fotografica "Giochiamo ancora", ispirata al suo libro pubblicato lo scorso anno, che ha una doppia finalità benefica. Due parole sullo scudetto: "Ho seguito i miei ex compagni dall'Australia, sono molto felice per il bis scudetto, hanno fatto una grande impresa, sono stati fantastici". Era a Torino il giorno del titolo. "Non sono riuscito ad andare allo stadio per la partita scudetto - ha detto ironicamente -, non ho trovato il biglietto, ho telefonato ma i telefoni erano tutti spenti...".
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dal web!!. -
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La Juve blinda Vidal: contratto fino al 2018
Conte aveva messo il cileno nella lista degli intoccabili. Bayern Monaco e Real Madrid erano sulle sue tracce.
La Juventus blinda Arturo Vidal. Per il centrocampista cileno è pronto il rinnovo contrattuale (scadenza nel 2016 da prolungare fino al 2018) con relativo ritocco dell’ingaggio (da 2.7 a 4 milioni). Bozza in preparazione, entro il mese di luglio sarà anche formalizzata l’operazione che fa dell’ex mastino del Bayern Leverkusen un perno della mediana bianconera. Uomo di lotta e di governo, dirompente in zona gol, fatale dal dischetto, efficace quanto basta nei duelli là in mezzo, dove infuria la battaglia di calci, spintoni, gomitate e tackle assassini. Conte l’aveva inserito nella lista degli intoccabili, considerato il rendimento avuto in questi due anni: ha segnato 22 gol in 80 partite (Vucinic, attaccante, ne ha fatte 24 in 78 match), tutti – o quasi – pesanti. Ha iniziato la sua annata alla grande, segnando proprio dal dischetto il gol del pareggio nella finale di Supercoppa italiana. Bersaglio centrato anche nelle due sfide di Champions contro il Chelsea. Reti preziose anche in campionato: a Catania, con Roma e Udinese fino al gol scudetto contro il Palermo. Sprint di fine anno ad altissimo livello: sua la doppietta che ha schiantato la Lazio, suo il gol che ha messo ko il Milan e lasciato il Napoli ad ansimare alle spalle della Juve. Il Bayern Monaco aveva offerto oltre 35 milioni di euro per averlo, ai bavaresi s’erano accodati Manchester City, Paris Saint Germain e Real Madrid. Possono mettere l’animo in pace. Vidal resta bianconero: non lascia, ma raddoppia.
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Calcio, Juventus: si torna negli USA per il pre-campionato
La Juventus partirà a fine Luglio per la trasferta americana. Il Jeep Us Tour 2013 li vedrà impegnati nella Guinnes International Champions Cup i bianconeri di Antonio Conte insieme a Real Madrid, Chelsea, Inter e Milan. Tutte le date del tour.
Il primo scudetto dell’era Conte ebbe inizio proprio negli States, due anni fa. Quest’anno la Juventus è pronta a tornare nella terra a stelle e strisce insieme al suo Official Sponsor, che dà il nome alla trasferta americana dei bianconeri: il Jeep Us Tour 2013 che vedrà i Campioni d’Italia prendere parte alla Guinness International Champions Cup, il prestigioso torneo che li impegnerà tra fine luglio e inizio agosto. Le squadre partecipanti sono di altissimo livello e la competizione si divide in due gironi (o ‘conference’ per dirla all’americana). I bianconeri sono stati inseriti nella costa ovest, con Everton, Los Angeles Galaxy e Real Madrid, mentre ad est si sfideranno Chelsea, Inter, Milan e Valencia.
L’esordio è previsto all’AT&T Park di San Francisco, la casa dei Giants, Campioni del Mondo di baseball, mercoledì 31 luglio contro l’Everton, alle 20.00 locali, le 5.00 di giovedì mattina in Italia. La partita successiva è in programma invece sabato 3 agosto al Dodger Stadium di Los Angeles ma tutto dipenderà dal risultato contro gli inglesi e da quello della sfida tra Galaxy e Real che si giocherà a Phoenix, due giorni prima: si affronteranno le vincenti e le perdenti delle due gare. Stessa formula per le squadre della East Conference, che nelle prime uscite metterà di fronte il Milan al Valencia e l’Inter al Chelsea. Le otto formazioni si riuniranno poi a Miami il 6 e il 7 agosto e, al Sun Life Stadium, daranno vita alle finali. Le squadre che avranno vinto entrambe le due partite già disputate lotteranno per il primo posto, ma si giocherà anche per la terza, la quinta e la settima piazza
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Pubblicato in data 30/lug/2013
Antonio Conte compie e 44 anni. Dal ritiro di Palo Alto i suoi ragazzi e, idealmente, tutta la Juventus gli augurano buon compleanno - Antonio Conte turns 44 today. From the club's pre-season base in Palo Alto, the players send him their birthday wishes. -
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Juventus-Lazio 4-0
Foto e video della partita di calcio con cui la Juventus ha vinto il primo trofeo della stagione
(Daniele Badolato / LaPresse)
La Juventus ha battuto 4-0 la Lazio nella sua prima partita ufficiale della stagione, vincendo così la Supercoppa Italiana. I gol della Juventus sono stati segnati da Pogba, Chiellini, Lichtsteiner e Tevez. È la sesta volta – la seconda consecutiva – che la Juventus vince la Supercoppa Italiana, il trofeo che si contendono la squadra che ha vinto il campionato e quella che ha vinto la Coppa Italia nella stagione precedente.
Kwadwo Asamoah. (Daniele Badolato / LaPresse)
Stephan Lichtsteiner festeggia il terzo gol della Juventus. (Daniele Badolato / LaPresse)
André Dias e Carlos Tevez. (LaPresse)
Senad Lulic e Andrea Barzagli. (Marco Rosi / LaPresse)
Carlos Tevez. (LaPresse)
Paul Pogba. (Daniele Badolato / LaPresse)
Giorgio Chiellini. (Daniele Badolato / LaPresse)
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Edited by arca1959 - 19/8/2013, 12:40. -
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Juventus-Lazio 4-1: Vidal (doppietta), Vucinic e Tevez rispondono al Napoli (FOTO)
Il cileno congela il match dopo 26 minuti con una strepitosa doppietta. Klose al 28' prova a riaprire la gara che viene definitivamente chiusa dal montenegrino dopo 3 minuti del secondo tempo. Poker di Tevez nel finale, con la Lazio ridotta in 10 per l'espulsione di Hernanes.
La risposta c’è stata. Eccome. La Juventus di Antonio Conte non ha atteso nel mandarle a dire al Napoli di Benitez. I partenopei hanno fatto stropicciare gli occhi nel tardo pomeriggio sbancando il Bentegodi con un poker d’autore, firmato da Hamsik, Callejon e Higuain. La Juventus ha punito la Lazio, davanti ad un JStadium esaurito, sotto i colpi di Vidal (doppietta), Vucinic e Tevez. Così, in attesa delle sfide di domani sera, bianconeri e partenopei si ritrovano appaiati in vetta alla classifica, dando una dimostrazione di forza a tutte le altre pretendenti al titolo. Contro i capitolini, i banconeri sono stati straripanti a tratti: incontenibili per i primi 25 minuti di gioco, hanno subito il ritorno di rabbia della Lazio a fine primo tempo, barcollando anche per qualche incertezza di troppo di Buffon. Poi, nuovo blitz vincente nella ripresa con altri 15 minuti di gran calcio trovando la rete della tranquillità e rush nel finale col poker dell’Apache. Benissimo il centrocampo, attenta la difesa e attacco che finalmente va a segno al completo, prima con Vucinic e poi con Tevez.
1° tempo: uno-due di Vidal - Antonio Conte propone la sua formazione migliore con Vucinic e Tevez in avanti coadiuvati da un centrocampo tutto qualità, potenza e fosforo con la contemporanea presenza di Pogba, Vidal e Pirlo. Davanti, la Lazio di Petkovic, ferita in Supercoppa e desiderosa di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, che si affida a Klose e Candreva sempre più seconda punta e meno centrocampista. Ne nasce una gara aperta, un primo tempo giocato a ritmi elevati. Che esaltano la squadra bianconera capace di giocare 15 minuti spettacolari. Ne scaturisce il gol di Vidal, su una azione fantastica del centrocampo juventino coronata da un assist al bacio di Pogba (decisivo come nel gol di Tevez al debutto in campionato). Malgrado Conte pianga le assenze di Giaccherini e Matri, la Juventus macina gioco e avversari: la Lazio è frastornata, Biglia a centrocampo è un elemento avulso, Hernanes fa più fali che passaggi, Klose non vede il pallone. La pecca è che è i bianconeri faticano a chiudere il match in modo definitivo e la dimostrazione arriva al 28′, quando – dopo il raddoppio dello straripante Vidal – la Lazio si rimette in partita con una zampata di Klose (al suo primo centro contro la Juve) che sfrutta l’ennesima respinta bislacca di un disattento Buffon. Che poi rischia la frittata nel finale di tempo su un tiro non irresistibile di Klose per una Lazio che finisce in crescendo.
2° tempo: colpo da biliardo di Vucinic - La ripresa inizia nel segno della Lazio ma è Mirko Vucinic a spegnere gli ardori capitolini al 3′ minuto per il 3-1 bianconero: fuga sulla destra, controllo in corsa e tocco beffardo a superare Marchetti. La Lazio si perde, Candreva non entra mai in partita, il solo Klose in avanti pian piano accusa la stanchezza. Poi ci pensa Hernanes a combinarla grossa facendosi espellere per doppia ammonizione (toccando di mano un pallone in area) e lasciando i capitolini in 10. Il tracollo è inevitabile per la squadra di Petkovic che ha avuto in Biglia un giocatore decisamente impalpabile (sostituito forse tardivamente per Ledesma) e nella coppia centrale Cana-Novaretti un duo da rivedere. Nel finale, sale in cattedra l’unico assente alla festa bianconera, Carlito Tevez che prima colpisce una clamorosa traversa, poi infila il poker finale.
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