ERNST KNAM ... “il Re del cioccolato”

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  1. giuliascardone
     
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    Ernst Knam,

    una sola unica, dolcissima passione: la professionalità



    Per le pazze feste marzoline, cavalcando l'onda delle ormai celebri “interviste doppie”, abbiamo deciso di confezionarne una in tema con il carnevale! Abbiamo dunque coinvolto due personalità della pasticceria italiana: Ernst Knam e Dario Loison.

    Ecco le domande che abbiamo preparato per cercare di andare oltre le incantate vetrine delle pasticcerie più prestigiose e scoprire cosa accade nel cuore dei laboratori e dei loro maestri...

    -Nessuno odia i dolci, e questo è un dato di fatto, ma è altrettanto vero che non tutti hanno gli stessi gusti in materia; come per il salato, esistono fissazioni categoriche e piatti irresistibili, in linea generale, nella pasticceria, due sono gli schieramenti: chi per le “bombe” extradolci e chi per leccornie più “zuccherosamente” sobrie. Si può immaginare che un pasticcere, in anni di assaggi ed esperimenti, un'idea a riguardo se la sia ben fatta; la domanda è dunque: dolci poco dolci o dolci molto dolci, dove cade la tua preferenza e perchè? Ma non siamo oltranzisti, rivelaci anche quale dolce fa eccezione, della categoria meno amata.

    -Scavando nei ricordi, raccogliendo esperienze, collezionando aneddoti, nella vita e sul lavoro, ti capiterà di associare un dolce ad una sensazione, ad una stagione della vita, ad una situazione particolare, ti suggerisco alcuni spunti, tu abbina loro il dolce che ti ispirano di volta in volta: l'infanzia, l'amore, la tua regione, l'orgoglio, la vergogna, il lavoro, la vacanza.

    -Infine una piccola dose di malizia non può mancare. Qualcuno dice che il pasticcere non è un vero chef; in effetti è un cuoco specializzato in una sola portata; sarebbe curioso sapere se ai fornelli di casa, quando il laboratorio serra le porte, te la cavi egregiamente anche nel resto della cucina o se, invece, a “spignattare” anche dopo il lavoro non ci pensi nemmeno; se confezioni anche antipasti, primi e secondi squisiti proprio come i tuoi dessert, o, se, sulla linea salata, passi la mano.
    …ed ora scoprite risposte, indirizzi e ricette dei nostri stellati pasticceri!



    …“mia mamma allora pensò di farmi studiare per diventare pasticcere. Hai sempre aiutato in cucina e poiché siamo una famiglia dolce, avremo così sempre la torta alla domenica e io non dovrò più cucinare al forno.” Così comincia un'avventura fatta di passione e sperimentazione e oggi si esprime più che mai nel lavoro di Ernst Knam. Se volete sapere come prosegue il racconto collegatevi a www.ernstknam.eu.
    E se volete assaggiare le doci delizie della pasticceria “L'antica arte del dolce” ecco come potete raggiungerla: via A. Anfossi, 10, Milano, tel. 02.55194448

    Sono dell'avviso che dobbiamo andare di pari passo con i tempi per cui i dolci sicuramente sono diventati molto più leggeri e, di conseguenza, anche meno dolci. Ma devo dire anche una cosa culturale: più andiamo al sud, più sale la gradazione dello zucchero perché più andiamo al sud, più fa caldo, più si suda, più abbiamo bisogno di reintegrare zuccheri, liquidi, grassi.
    Inoltre lo zucchero é un conservante, per questo troviamo molti canditi al sud.
    Nel mio percorso fino ad ora ho sempre cercato di utilizzare soprattutto gli zuccheri presenti nella frutta, nel cioccolato, oppure quelli già contenuti nella materia prima base oppure, il miele o zuccheri grezzi che sono meno dolci.
    Lo zucchero può aiutare a tirare fuori un gusto ma anche, se ne abusiamo, l'ammazza di una preparazione. Perciò bisogna sempre trovare il giusto compromesso. Naturalmente, alla fine, la ricetta, dovrà poter essere detta “dolce”, e dunque dolce dovrà essere!



    Hai elencato questi 7 sostantivi ma manca quello più particolare, il sesso.
    Fare un dolce è insieme toccare, mescolare, spalmare, assaggiare, annusare, leccare, tutti verbi molto sensuali, per questo paragono sempre il fare o il mangiare un dolce con il fare l'amore.
    Alle vacanze non ho mai abbinato un dolce perché quando sono in vacanza non voglio pensare al lavoro.
    Ho abbinato due torte ai miei due figli. La “Torta Carlos”: mousse al cioccolato doppio fondente con riccioli di massa di cacao, perché lui é molto caldo; invece, a Claudius, la “Torta Claudius”: una frolla con zucchero di canna, pere, cioccolato e cannella, una dolce più croccante perché Claudius ha un carattere molto più tedesco. L'infanzia mi ricorda i biscotti di Natale della mia mamma, tutti profumati di spezie, mi ricorda di quando noi potevamo leccare le pentole.
    L'amore: ho fatto il cioccolatino “Efelidi”, dedicato a Rosanna perché lei le ha, con un'esplosione di gusto gianduia fondente, caffé, cannella, vaniglia, perché baciandola avvertivo questi profumi e gusti.



    Per me il mestiere del cuoco e quello del pasticcere hanno punti in comune, per cui un cuoco deve saper fare la pasticceria, come un pasticcere deve saper fare la cucina. Io, in Germania, ho fatto anche l'apprendistato di cucina e quando lavoravo nei ristoranti o negli alberghi, ho sempre dato una mano anche nella parte “salata”. Oltre al fatto che mi piace da matti cucinare, mi piace anche mangiare. Per questo, i cibi take-away, li produciamo da oltre 10 anni e abbiamo antipasti, primi, secondi.
    In più nel 1998 ho aperto “La Nuova Arte del Catering”, servizio che offre dalla prima colazione al “Gala Dinner”.
    Molti spunti possono essere presi dalla cucina e trasformati in pasticceria, e viceversa. Per questo non capisco i cuochi che ignorano la pasticceria (ma sono anche contento, perché, per ogni cuoco senza pasticceria, la richiesta per il pasticcere é sempre più alta e noi possiamo guadagnare molti più soldi!). E devo anche dire che, nell'arco del mio percorso professionale, mi sono fatto l'opinione che, chi comincia con la pasticceria e poi si rivolge anche alla cucina, é molto più bravo che non il contrario. Forse perché, imparando la pasticceria, si impara subito un mestiere che richiede meticolosità. Invece per chi nasce cuoco é molto più difficile entrare nella metodologia del pasticcere. Infine mi piace molto cucinare anche in casa e vedere parenti ed amici soddisfatti, per questo il nostro frigo é sempre pieno.

    [.....]



    grandi_pasticceri_knam1


    La ricetta: PANE DI CARNEVALE



    Ingredienti per 8 persone:


    1 uovo
    50 gr. di burro
    80 ml. di latte
    215 gr. di farina 00
    25 gr. di lievito di birra
    25 gr. di zucchero semolato
    20 gr. di arancia candita a pezzetti
    20 gr. di mandorle tostate a bastoncini
    un pizzico di scorza di limone grattugiata
    un pizzico di vaniglia in polvere
    1 tuorlo per spennellare
    un pizzico di sale
    75 gr. di uvetta
    10 ml. di rum


    Per la ghiaccia di zucchero:


    100 gr. di zucchero a velo
    20 ml. di succo di limone


    Preparazione


    Sbriciolate il lievito di birra in una ciotola ampia e scioglietelo stemperandolo a poco a poco con il latte. Aggiungete 90 gr. di farina e mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per mezz'ora.
    Unite quindi all'impasto il burro a pezzetti, precedentemente ammorbidito, l'uovo leggermente sbattuto e lo zucchero. Mescolate bene il tutto e fate nuovamente lievitare per mezz'ora.
    Aggiungete l'uvetta, la farina rimanente, l'arancia candita a pezzetti, le mandorle tostate a bastoncini, la vaniglia, la scorza di limone grattugiata, il sale e il rum.
    Mescolate con un cucchiaio di legno. A mano, impastate bene il tutto e formate una palla.
    Ponetela quindi sulla placca del forno foderata con l'apposita carta, spennellatene la superficie con il tuorlo d'uovo e con un coltello fatevi un'incisione a forma di croce.
    Riponete la placca nel forno preriscaldato a 180°C e cuocete per circa 30 minuti.
    Nel frattempo preparate la ghiaccia di zucchero; unite in una ciotola lo zucchero a velo, 30 ml. di acqua e il succo di limone; quindi mescolate bene, amalgamando gli ingredienti.
    Spennellate il pane ancora caldo con la ghiaccia. Fate infine raffreddare il pane e cristallizzare la ghiaccia prima di servire.





    Fonte:www.lacucinaitaliana.it,www.emporioberti.com,essiccare.com,photo.infophoto.it
     
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143 replies since 6/12/2012, 23:45   38274 views
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